ORD./MFNTIPOLOGIACOLLOCAZIONEAUTORERESP. PERSONERESP. ENTITITOLOCITT?editoreANNOISBNLINGUADESCR. FISICALOCALIZZAZIONE ARTICOLODESCRITTORI generaliIndicaz; Geograf;ABSTRACT
14375Spoglio di PeriodicoIII COsvaldo&Le?nEn la era de FranciscoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), p. 1religione;societ?;politica;economiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. Questo editoriale introduce i temi del numero.
14376Spoglio di PeriodicoIII CAlberto&RabilottaFrancisco: Sorpresa en la escena internacionalAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 2-4religione;societ?;politica;economiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. Questo articolo si concentra sull'analisi della esortazione apostolica Evangelii Gaudium.
14377Spoglio di PeriodicoIII CFortunato&Mallimaci;Imelda&Vega-CentenoFrancisco y los tiempos de Am?rica LatinaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 5-6religione;societ?;politica;economiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. Questo articolo si concentra sull'analisi degli aspetti innovativi del suo anno di pontificato, in special modo quelli legati alla giustizia sociale.
14378Spoglio di PeriodicoIII CWashington&UrangaFrancisco, un fen?meno medi?tico?America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 7-8religione;societ?;politica;economia;informazione;comunicazioneAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. In questo articolo l'autore espone alcune riflessioni sul rapporto del Papa con i media internazionali.
14379Spoglio di PeriodicoIII CJuan&GraboisLa espada de Bol?var llega al VaticanoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 9-12religione;societ?;politica;economiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. In questo articolo l'autore espone alcune riflessioni sul rapporto del Papa con i movimenti popolari.
14380Spoglio di PeriodicoIII CMarcelo&BarrosEl Papa Francisco y la Teolog?a de la Liberaci?n Estamos en tiempos del EvangelioAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 13-15religione;societ?;politica;economia;teologiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. In questo articolo l'autore indaga il rapporto del Papa con la Teologia della Liberazione.
14381Spoglio di PeriodicoIII CLeonardo&BoffBajo el pontificado de Francisco. La posibilidad teol?gica de una refundaci?n de la IglesiaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 16-20religione;societ?;politica;economia;teologiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. In questo articolo viene analizzata la visione del nuovo pontificato sui temi: disuguaglianze, esclusione sociale ed economia politica.
14382Spoglio di PeriodicoIII CFrei&BettoFrancisco y los cambios en la Iglesia Cat?licaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 21-23religione;societ?;politica;economiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. Questo articolo si concentra sui temi di denuncia del sistema capitalistico globale e dell'economia di mercato.
14383Spoglio di PeriodicoIII CBenjam?n&ForcanoNuevo Estilo Evangelizador del Papa FranciscoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 24-28religione;societ?;politica;economia;teologiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. In questo articolo l'autore riporta alcuni passi dell'enciclica Evangelii Gaudium, sul tema della nuova evangelizzazione.
14384Spoglio di PeriodicoIII CErnestina&L?pez BacAspiraciones de los pueblos originarios:
El nuevo amanecer: un grito de "buen vivir/buen convivir"
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 29-30religione;societ?;politica;economiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. In questo articolo l'autore riflette sul legame tra i nuovi temi portati da Papa Francecso e le istanze del Buen vivir dei popoli indigeni latinoamericani.
14385Spoglio di PeriodicoIII CFelipe&AdolfEl Papa Francisco y el ecumenismoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 492 (feb. 2014), pp. 31-32religione;societ?;politica;economia;teologiaAmerica latinaA circa un anno dalle elezioni a pontefice della Chiesa cattolica di Papa Francesco (13 marzo 2013), ALAI dedica questo numero monografico alla figura del nuovo Papa, il primo proveniente dal continente americano. In questo articolo l'autore riflette sulla visione dell'ecumenismo di Papa Francesco.
14386Spoglio di PeriodicoIII CAndrea&Marchesi
Sconfinamenti dei giovani presi dall'incertezza
Animazione sociale n. 279 (gen. 2014), pp. 3-12societ?;sociologiaDentro le contraddizioni e incertezze dell'oggi, i giovani non possono che essere "ricercatori" proprio perch? da una parte non trovano adeguate le mappe concettuali e valoriali esistenti, dall'altra sanno che nuove mappe e nuovi significati possono prendere forma solo facendosi nomadi, multiculturali, con molteplici appartenenze, connettendo mondi tra loro diversi. Il rischio ? la dispersione, il vagabondaggio culturale, fino alla desoggetivizzazione, senza "accumulare" un nucleo soggettivo che cresca dentro la molteplicit? degli scambi. Ma il rischio opposto ? la chiusura in mondi rigidi, in saperi gi? scritti, in legami che confermano una situazione di marginalit?.
14387Spoglio di PeriodicoIII CLivio&PepinoA quale legalit? educare?
Animazione sociale n. 279 (gen. 2014), pp. 13-21educazione;giustizia;bene comuneA cosa si educa quando si fa educazione alla legalit?? Banalmente si potrebbe rispondere: si educa alla conoscenza e al rispetto delle leggi. Certo ma se lel leggi sono ingiuste? Pensiamo per estremo alle leggi razziali. Nella storia dell'umanit? legalit? e giustizia non sempre hanno coinciso, neppure nella storia pi? recente delle democrazie. Perch? una scelta ingiusta non cessa di essere tale solo perch? adottata dalla maggioranza. Tant'? che alcune costituzioni contemporanee prevedono esplicitamente il diritto-dovere di resistenza. Allora educare alla legalit? ? promuovere senso di giustizia, spirito critico, attenzione al bene comune.
14388Spoglio di PeriodicoIII CPeppe&Dell'AcquaIl cavallo blu contro i muri degli Opg
Animazione sociale n. 279 (gen. 2014), pp. 22-35psicologia;salute;legislazione;servizio socialeChiedere la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG) e rilanciare l'apertura di centri di salute mentale h24: sono le ragioni che hanno portato di nuovo in viaggio Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro di cartapesta che nel 1973 a Trieste ruppe i muri del manicomio di S. Giovanni dando il via all'inarrestabile processo di cambiamento e alla legge 180. Marco Cavallo ? la storia della libert? riconquistata dagli internati e della possibilit? che le persone hanno di realizzare i propri desideri. Nel mese di novembre 2013 ha peregrinato per l'Italia facendo tappa nei sei manicomi giudiziari. Qui viene presentato il racconto del suo lungo viaggio.
14389Spoglio di PeriodicoIII CTiziana&Cassese;…[et al.]Inserto: Fare prevenzione sui consumi giovanili di "sostanze"Animazione sociale n. 279 (gen. 201a), pp. 36-79salute;servizio socialeInserto del mese dedicato al lavoro di prevenzione relativa all'uso di sostanze da parte dei giovani. I quattro articoli dell'inserto tracciano un percorso concettuale con utili indicazioni operative. Muovendo da una rielaborazione delle esperienze realizzate in questi anni, gli autori ne estraggono quegli apprendimenti che possono oggi aiutare a lavorare con i ragazzi e con le famiglie in un'ottica educativa.
14390Spoglio di PeriodicoIII CGino&Mazzoli
Valorizzare l'intelligenza collettiva
Animazione sociale n. 279 (gen. 201a), pp. 80-90servizio scoiale;serviziSe si vuole uscire da un discorso strumentale delle "risorse informali" dentro le comunit? locali, ? necessaria una robusta elaborazione culturale che ponga al centro due affermazioni: in un tempo di crisi le persone sono in ricerca di alternative agli attuali stili di vita; tale ricerca prende forma dentro la vita quotidiana, da sempre luogo antropologico di generazione del senso del vivere dentro le contraddizioni e le attese del proprio tempo. Tuttavia, la generativit? espressa dai "mondi vitali", oggi pi? di ieri, chiede di essere "accompagnata" da investimenti locali e servizi competenti, capaci di prossimit? con il prendere forma della vita dentro il territorio.
14391Spoglio di PeriodicoIII CLiviana&ZanchettinUn pezzo di strada con chi fatica a scuola
Animazione sociale n. 279 (gen. 2014), pp. 91-101animazione sociale;scuolaL'abbandono della scuola ? sempre un evento doloroso, di rottura prematura di relazioni e scambi, apprendimenti e conoscenze che dovrebbero dotare di mappe di orientamento per vivere in modo personale il qui e ora della vita ponendola in prospettiva verso un futuro incerto per tutti. Come non arrendersi al fallimento di tale percorso? Ci vogliono luoghi altri, a bassa soglia, di facile accesso ma con chiare aspettative, dove sia possibile per ogni ragazzo/a trovare un sostegno nella costruzione di mappe facendo leva sulla capacit? soggettiva di elaborare significati. Ma quale relazione educativa pu? qualificare questi luoghi altri?
14392MonografiaR 15/21 ACentro Studi e Ricerche IDOSOsservatorio Romano sulle Migrazioni. Decimo rapportoRomaIDOS20149788864800547ita399 p. ; 23 cmrapporti annuali;dati statistici;immigrazioni straniera;economia;lavoro;demografiaItalia;LazioIl Rapporto – realizzato dalla Caritas in collaborazione con Roma Capitale, Provincia di Roma e Regione Lazio – descrive l’immigrazione a partire dai dati statistici disponibili su residenti, soggiornanti e richiedenti asilo, mercato del lavoro (sia dipendente che autonomo), caratteristiche demografiche e dimensione formativa (scuola, università, educazione degli adulti, formazione professionale). Nella decima edizione, l’Osservatorio Romano sulle Migrazioni presenta lo stato dell’immigrazione nel quinto anno di crisi (2012) e, senza limitarsi alla Capitale, dedica diversi capitoli ai comuni della provincia di Roma e alle altre province laziali, dove la presenza straniera, che costituisce un rimedio anche allo spopolamento, da diversi anni va diffondendosi con tassi di crescita molto elevati. Sono quattro le principali direttive di insediamento degli immigrati nel Lazio: a nord verso Viterbo; a sud verso Latina; nella fascia litorale; nella zona montana. È, quindi, molteplice la varietà di questo insediamento, ma in generale si può dire che i livelli di integrazione sono più soddisfacenti nei contesti territoriali più piccoli rispetto al grande polo urbano di Roma, che invece rimane di primaria importanza per le sue possibilità occupazionali.
14393MonografiaNE EH 69 Joseph&Blase;Peggy C.&KirbyEstrategias para una direcci?n escolar eficazMadridNarceaC20139788427719378esp159 p. ; 21 cmeducazione;educazione e formazione;istruzione;scuola;pedagogiaAlla luce delle osservazioni e delle esperienze degli insegnanti con i loro manager, degli studi pi? recenti sulla leadership trasformazionale, sul successo scolastico e la formazione professionale continua, gli autori di questo libro propongono una serie di strategie per aiutare i dirigenti scolastici a: *saper trasmettere ai docenti aspettative ben definite e incoraggiarli a conseguirle; *incoraggiare la partecipazione del personale e il coinvolgimento nel progetto educativo della scuola; *migliorare le prestazioni di insegnanti e studenti; *difendere e promuovere l'autonomia professionale degli insegnanti; *guidare e sostenere gli insegnanti nel corso del loro lavoro quotidiano; *sapere quando e come usare l'autorit? formale in modo positivo e costruttivo. Questo lavoro ? rivolto sia ai dirigenti scolastici esperti che a coloro che aspirano ad esserlo. Fornisce idee innovative su come motivare, ispirare e guidare gli insegnanti perch? possano contribuire nel miglior modo possibile al sistema scuola.
14394MonografiaNE EH 70Bill&Lucas;Guy&ClaxtonNuevas inteligencias nuevos aprendizajesMadridNarceaC20149788427719552esp193 p. ; 21 cmeducazione;educazione e formazione;istruzione;scuola;pedagogia;scienzaLa scienza del XXI secolo, in particolare la neuroscienza, afferma che l'intelligenza si espande e lo fa in modi molto diversi, mentre la scuola del XX secolo presumeva che l'intelligenza fosse in gran parte un attributo fisso. Questo testo sostiene che questo cambiamento nel modo di intendere la mente dei bambini e dei giovani, porta infinite possibilit? di istruzione, che devono ancora essere esplorate. Questa nuova comprensione dell'intelligenza comporta nuovi modi di insegnare che facilitano nuovi modi di apprendimento, in modo che gli studenti possano ottenere il massimo delle loro capacit?. Per questo, ogni capitolo presenta esempi pratici, strumenti e strategie sui diversi modi in cui ogni nuova intelligenza pu? essere incorporato nel lavoro del docente per l'apprendimento. Il libro raccoglie per la prima volta le principali ricerche sull'intelligenza, spiegandole in modo semplice e pratico. Presenta un contenuto accessibile rivolto a un vasto pubblico di tutti i tipi di educatori: insegnanti, genitori e chiunque sia interessato a saperne di pi? sulla propria intelligenza.
14395MonografiaNE U 14Peter&JarvisUniversidades corporativasMadridNarceaC20019788427715269esp181 p. ; 21 cmeducazione;educazione e formazione;istruzione;lavoroQuesto libro si rivolge a tutti coloro che sono interessati all'apprendimento e alla formazione o che sono responsabili di queste, nel campo dell'istruzione superiore e post-secondaria. L'autore esamina le funzioni e l'integrazione dell'educazione, l'apprendimento e la formazione superiore nella vita e nel lavoro contemporanei. Si chiede se le universit? siano attualmente in crisi e contempla cosa riserva il futuro per le istituzioni, aziende e docenza universitaria, nonch? studenti e tirocinanti
14396MonografiaNE U 15Javier&Fern?ndez Aguado Fundamentos de la organizaci?n de empresasMadridNarceaC20069788427715048esp124 p. ; 21 cmistruzione;impresa;economia;storiaQuesto libro, di facile lettura e con un carattere marcatamente pratico, analizza passo dopo passo, i contributi dei principali pensatori del mondo sull'organizzazione aziendale: i pionieri, i veggenti, i rivoluzionari e i precursori, gli amministratori e i manager moderni; offre un ampio panorama delle chiavi di organizzazione manageriale, leadership, strategia e cultura organizzativa.
14397MonografiaNE U 16Guillermo&Bautista;Federico&Borges;Anna&For?sDid?ctica universitaria en entornos virtuales de ense?anza-aprendizajeMadridNarceaC20069788427715349esp243 p. ; 21 cmeducazione;educazione e formazione;istruzione;lavoroQuesto libro ? un punto di riferimento per gli insegnanti che stanno cominciando la loro formazione in ambienti virtuali di insegnamento-apprendimento o che vogliono sapere, in modo pratico, cosa si intende per insegnamento e apprendimento in ambiente virtuale. Il lettore trover? in queste pagine, idee ed esempi per l'azione formativa in un modo che gli permetter? di iniziare a lavorare in tali ambienti. Vengono esplicitati i fondamenti della formazione in ambienti virtuali: il nuovo ruolo dello studente e dell'insegnante, come progettare e implementare l'azione formativa, come valutarla e vengono forniti diversi suggerimenti di carattere innovativo molto appropriati secondo il nuovo modello di Universit?, che ? richiesto dallo Spazio Europeo dell'Istruzione superiore.
14398Spoglio di PeriodicoIII CChiara&PeriDalla tratta alla protezione sociale: un percorso (im)possibile? Gentes n. 1 (gen.-apr. 2014), pp. 16-22immigrazioni straniera;giustizia;donneIntervista a F. De Masi e F. Festagallo, responsabili dello sportello di consulenza e assistenza psicosociale gestito dalla cooparativa Bee Free nel Centro di Identificazione e di Espulsione (CIE) di Ponte Galeria, a Roma.
14399Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviEuropa, Tsipras chi?Rocca A. 73, n. 6 (15 mar. 2014), pp. 13-14politica;istituzioniArticolo su Alexis Tsipras, politico greco, leader di SYRIZA e candidato, per il Partito della Sinistra Europea, alla Presidenza della Commissione UE nelle Elezioni europee del 2014.
14400Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaChiesa e societ?, l'etica di papa FrancescoRocca A. 73, n. 6 (15 mar. 2014), pp. 21-23etica;religioneSono molti gli interventi di papa Francesco che riguardano l’etica; e questo non solo nei documenti ufficiali – si pensi in particolare alla Evangelii gaudium – ma anche (e soprattutto) nelle udienze pubbliche del mercoledì e nelle omelie quotidiane di Santa Marta. Un cumulo di riflessioni che, a distanza di non ancora un anno dall’inizio del suo pontificato, delineano un quadro piuttosto preciso del pensiero del papa attorno ad alcune tematiche morali e, più in generale, circa gli indirizzi di fondo dell’etica cristiana. Non è certo possibile condensare, nel breve spazio di un articolo, l’insieme variegato di proposte che papa Francesco ha offerto (e continua ad offrire), ma non è difficile intravedere dietro all’insieme dei suoi interventi un disegno innovativo dai contorni ben definiti, che manifesta la volontà di far uscire l’etica cristiana dalla visione angusta che l’ha per troppo tempo contrassegnata e di restituirle un autentico respiro evangelico.
14401Spoglio di PeriodicoIII CGiovanni&SabatoMalnutrizione, la fame ha un prezzoRocca A. 73, n. 6 (15 mar. 2014), pp. 32-34alimentazione;economia;sviluppo;diritti umani;saluteAfricaL'articolo prende avvio dallo studio in via di pubblicazione "Il costo della fame in Africa", condotto dall'Unione Africana e dalla FAO. Lo studio analizza gli effetti della malnutrizione sulla salute, l'economia e l'accesso ai diritti.
14402Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliCentri di Identificazione e di Espulsione, la gabbia degli immigratiRocca A. 73, n. 6 (15 mar. 2014), pp. 35-37immigrazioni straniera;politica;diritti umaniItaliaArticolo sulla allarmante situazione dei Centri di Identificazione e di Espulsione italiani, diventati luoghi di proteste, rivolte, atti di autolesionismo che provano le violazioni dei diritti umani perpetrate al loro interno e ribadiscono l'incapacit? di sensate e umane politiche dell'immigrazione in Italia.
14403Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioAntigua e BarbudaRocca A. 73, n. 6 (15 mar. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaAntigua e BarbudaBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato insulare di Antigua e Barbuda (Piccole Antille). Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali di Antigua e Barbuda oggi.
14404Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&Costa;Paolo&FoglizzoConflitti sociali e strumenti di governance al tempo dell'impresa liquidaAggiornamenti sociali A. 65, n. 3 (mar. 2014), pp. 181-188lavoro;economia;impresaItaliaLe cronache recenti hanno dato ampio spazio alle vicende di alcune grandi imprese: la neonata FIAT Chrysler Automobiles (FCA) che pone la propria sede legale nei Paesi Bassi e quella fiscale a Londra; Electrolux, che minaccia di trasferire la produzione di elettrodomestici in Polonia; l’ennesimo “salvataggio” di Alitalia, che per sopravvivere deve accettare di entrare nell’orbita della compagnia aerea di Abu Dhabi, Etihad. Si tratta di tre casi, certamente significativi, ma non isolati od originali che mostrano come sempre di più le strategie imprenditoriali prescindono dai confini nazionali.
14405Spoglio di PeriodicoIII CBartolomeo&SorgeProspettive per una ?buona politica?. Papa Francesco e le intuizioni di SturzoAggiornamenti sociali A. 65, n. 3 (mar. 2014), pp. 190-199religione;soxiet?;politicaL’Editoriale dello scorso numero (2/2014) suggeriva come il testo della Evangelii gaudium (Esortazione Apostolica di Papa Francesco) da un lato offra stimoli per una lettura più approfondita delle dinamiche politiche e sociali italiane, pur non essendo stata scritta per questo scopo; dall’altro, come affrontarne la lettura a partire dalla concretezza di una situazione specifica permetta di coglierne la ricchezza e la forza. ln una lezione tenuta il 16 gennaio 2014 al Corso di formazione sociopolitica d’ispirazione cristiana promosso dal Quinto decanato della Diocesi di Napoli, di cui si pubblica il testo, il direttore emerito della Rivista rilegge alcuni passaggi dell’Esortazione apostolica alla luce dell’ispirazione del popolarismo sturziano. Il dialogo tra Sturzo e papa Francesco si rivela fecondo per una migliore comprensione del servizio che i cristiani italiani sono chiamati a rendere in ambito politico.
14406Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&Balduzzi;Maria Flavia&AmbrosianoFinanza pubblica: bilancio delle “larghe intese”Aggiornamenti sociali A. 65, n. 3 (mar. 2014), pp. 200-213economia;finanza;politicaItaliaL’economia, in perdurante crisi, con il dramma dell’aumento della disoccupazione e senza allentamenti delle esigenze di rigore nei conti pubblici, rappresentava senza dubbio una delle principali sfide del Governo italiano delle “larghe intese”. Lungo il 2013 non sono mancati annunci e promesse: che cosa effettivamente è stato realizzato? In quale direzione si sono mossi i principali provvedimenti di politica economica fino all’approvazione della Legge di stabilità per il 2014?
14407Spoglio di PeriodicoIII CFilippo&PizzolatoLa legge elettorale nel giudizio della Corte Costituzionale. Anatomia patologica del PorcellumAggiornamenti sociali A. 65, n. 3 (mar. 2014), pp. 215-224politica;legislazioneItaliaCon una recente sentenza la Corte Costituzionale ha dichiarato l’incostituzionalità di alcune parti della legge elettorale italiana nota come “Porcellum”. Quali sono gli aspetti che sono stati toccati e perché? Quale legge elettorale è applicabile dopo la sentenza della Corte? Quali riflessioni possono essere fatte a partire da questa sentenza sulla democrazia, la rappresentanza e le funzioni dei partiti politici?
14408Spoglio di PeriodicoIII CChiara&PeriLa protezione interrotta. Il Regolamento “Dublino III” e il diritto d’asilo in Europa Aggiornamenti sociali A. 65, n. 3 (mar. 2014), pp. 225-236politica;immigrazioni straniera;legislazione;diritti umaniEuropaIl 26 giugno 2013 è entrato in vigore il regolamento europeo noto come “Dublino III”, che modifica i meccanismi con cui l’UE stabilisce a quale Stato membro competa l’esame di una richiesta d’asilo. Ma queste procedure sono veramente efficaci? Riescono i migranti e i richiedenti asilo a ottenere una protezione dignitosa, che garantisca loro di esercitare i propri diritti? Una ricerca europea del JRS (Servizio dei gesuiti per i rifugiati) mostra che le criticità in questo campo sono ancora troppe.
14409Spoglio di PeriodicoIII CJames W.&DouglassKennedy, Krusciov e Giovanni XXIII: storia di una pace inaspettata Aggiornamenti sociali A. 65, n. 3 (mar. 2014), pp. 239-246pace;storiaNel 1962, con la crisi di Cuba, il mondo precipita verso la guerra nucleare. La catastrofe viene evitata solo grazie alla decisione dei due leader, John F. Kennedy e Nikita Krusciov, di fidarsi l’uno dell’altro contro il parere dei rispettivi consiglieri. Da dove trassero ispirazione per un atto così coraggioso? Quale influenza ebbero Giovanni XXIII e il suo messaggio di pace e di rinnovamento? E quali legami possiamo rintracciare tra quella decisione di pace e il successivo assassinio di Kennedy? In momenti cruciali una singola persona può fare la differenza, a condizione che se ne sia costruita la possibilità, ma non senza accettare di farsi carico delle conseguenze delle proprie scelte.
14410MonografiaR 26/7Rete Europea Migrazioni EMN Italia;Repubblica italiana&Ministero dell'Interno&Dipartimento Libert? Civili e Immigrazione&Direzione Centrale Politiche Immigrazione e Asilo;Centro Studi e Ricerche IDOSImmigrati e sicurezza sociale:
il caso italiano . Migrants and social security
The Italian case
RomaIdos20149788864800677ita;eng256 p. ; 23 cmrapporti annuali;dati statistici;immigrazioni straniera;sanit?;servizi;politicaItaliaLo studio, affidato dal ministero dell'Interno al centro studi e ricerche IDOS, fornisce un’analisi sulle modalità di accesso alla sicurezza sociale da parte dei cittadini non comunitari presenti sul nostro territorio. EMN Italia ha realizzato una mappa che indica, seguendo uno schema stabilito dall’European Migration Network di Bruxelles, come accedere ai sistemi assistenziali e previdenziali che fanno capo all’INPS, all’INAIL e al Servizio Sanitario Nazionale. Il rapporto, curato anche nella versione in lingua inglese, consente anche un confronto con la situazione degli altri Stati membri. Il volume è destinato a politici e amministratori locali, sindacati, patronati e associazioni. Può fornire utili indicazioni a una rete di operatori impegnati sul campo e contribuire alla diffusione della conoscenza dei diritti previdenziali degli stranieri.
14411Spoglio di PeriodicoIII CMaria&De GiorgiDossier: Cristiani e buddhisti quale dialogo?Missione Oggi n. 3 (mar. 2014), pp. 17-32religione;teologiaIl buddismo ? un fenomeno religioso molto complesso e diversificato al suo interno, il dossier intende focalizzare l'attenzione sui suoi elementi essenziali. Il buddismo si presenta, infatti, con un ricco e vasto corpus di scritti, composto da sutra, insegnamenti e precetti, commentari, aforismi, epistolari che sono giunti a noi in pali, sanscrito, cinese, tibetano, giapponese e che coprono l'arco di un millennio. Si presenta anche differenziato in "Veicoli" e in numerose "Scuole", con notevoli differenze dottrinali. Il dossier, dopo una breve presentazione storica delle origini, concentra la riflessione su quello che definisce il cuore del buddismo, ossia quel nucleo intangibile dell'insegnamento del Buddha che ci interpella in modo particolare come cristiani e come missionari. Prende in considerazione due questioni fondamentali del dialogo cristiano-buddista: quella teologica, una religione "senza Dio"; e quella "cosmologica", il rifiuto dell'idea di creazione. Si tratta di uno studio che mira ad un dialogo esigente con il buddismo, nelle sue molte asimmetrie con il cristianesimo, per non cadere in preconcetti.
14412Spoglio di PeriodicoIII CGiusy&BaioniLe donne salveranno l'Africa?Missione Oggi n. 3 (mar. 2014), pp. 10-13donneAfricaIn un panoramica politico prettamente maschile come quello africano, negli ultimi tempi si sono affacciate sempre pi? spesso figure femminili in ruoli di primo piano. Una sfida e una scommessa, quella di affidare il potere a chi da sempre tiene in piedi la vita quotidiana del continente, ma senza aver potuto accedere finora ai ruoli chiave.
14413Spoglio di PeriodicoIII CDaniele&Barbieri;Valentina&BazzarinDossier: Informazione bene comuneCem Mondialit? n. 3 (mar. 2014), pp. 17-32comunicazione;informazione;bene comune;discriminazioneIl numero di marzo continua nel percorso dei beni comuni, che caratterizza l'annata 2013-2014 della rivista con questo dossier dedicato all'informazione come bene comune. Originale e innovativa la struttura del dossier, che si presenta come una sorta di dizionario di voci in ordine alfabetico. "Un'industrializzazione sfrenata dei media offre sempre pi? un prodotto uniforme a basso livello culturale e ad alto tasso di spettacolarizzazione (...) Le de-segnificazione progressiva della figura del giornalista non ? solo un'attentato alla libert? di espressione e alla verit?; comporter?, se continuer?, anche la fine di un importante riferimento esterno per la nostra libert? interiore". Questo dossier ? stato costruito come un alfabeto in cerca di quanto nei vecchi e soprattutto nei nuovi e/o nuovissimni media conferma, bilancia o smentisce questo fosco quadro d'insieme. Il dossier propone una vasta gamma di voci che compongono un'interesante panorama del mondo dei media e dell'informazione.
14414Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniAccidia il vizio di non osare maiCem Mondialit? n. 3 (mar. 2014), pp. 23-26etica;societ?;filosofia;politicaInserto centrale dedicato nell'annata 2013-2014 alla serie "I vizi collettivi, tra etica pubblica e nichilismo", caratterizzato dall'impegno di ripensare il grande patrimonio etico rappresentato dalla tradizione dei vizi e delle virt?. In questo numero si parla dell'accidia, intesa come malattia sociale dell'inattivismo.
14415Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoManipolare le idee per indirizzare i bisogniCem Mondialit? n. 3 (mar. 2014), pp. 14-15comunicazione;informazione;bene comunei massa. A studiare per primo il fenomeno fu il giornalista americano Walter Lippmann che si interessò, a partire dalla prima guerra mondiale, dell’uso massiccio della propaganda sia da parte dei regimi autoritari sia da parte di quelli democratici. All’epoca erano solo la stampa e la radio ad avere questo potere e possiamo ben immaginare quanto, con l’aumento dei mass-media, sia aumentato esponenzialmente il rischio di essere manipolati. I media oggi hanno la capacità non solo di rappresentare ma anche di creare la realtà ed è da qui che possiamo iniziare a comprendere la pericolosità, l’ampiezza e la pervasività dei mezzi di comunicazione di massa sulla mente delle persone.
14416Spoglio di PeriodicoIII CAlessio&SurianDiversit? in classe. Ostacolo o vantaggio?Cem Mondialit? n. 3 (mar. 2014), p. 35scuola;istruzione;politicaItaliaNel 2010 il Miur ha emanato una circolare che impone una percentuale massima di allievi ?stranieri? in ogni classe: non pu? superare il 30per cento del totale degli allievi. Un provvedimento che sembra andare incontro alla preoccupazione in base alla quale ad un maggiore grado di diversit? culturale in classe si accompagnerebbero generali difficolt?/ritmi pi? lenti rispetto ai processi di apprendimento e ai risultati scolastici. Si tratta di una preoccupazione fondata?
14417Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiIl paradigma incompiuto della fraternit?Cem Mondialit? n. 3 (mar. 2014), pp. 10-11bene comune;societ?Come si costituisce una comunit? responsabile e fraterna, l'unica idonea a garantire condizioni di vita degne per tutti, nel rispetto delle genrazioni future e della sostenibilit? globale? L'autrice qui evoca il paradigma della fraternit? accanto al concetto di responsabilit? e al ripensamento della comunit? nella gestione, nella salvaguardia e nella preservazione dei beni comuni.
14418Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviUcraina, Tra due fuochiRocca A. 73, n. 7 (1 apr. 2014), pp. 13-14politicaUcrainaL'Ucraina, come altri paesi dell'ex-URSS, sconta la tensione derivante dalla volont? della Russia di mantenere la propria influenza e in certi casi la sovranit? su questi popoli ed il loro desiderio di affrancarsi da Mosca ed entrare a far parte, nel caso dell'Ucraina, di Unione Europea e Nato: le tensioni in Moldavia/Transnistria e nell'area del Caucaso (Georgia, Ossezia, Inguscezia, Abcasia) che da anni sono teatro di conflitti e cruente rappresaglie quando non di guerra vera e propria fra Russia e governi e/o indipendentisti locali (spesso sostenuti dagli USA), non di rado riguardano anche l'Ucraina in quanto le unit? militari navali della Russia sono di stanza nel porto di Sebastopoli. In seguito ai moti rivoltosi avvenuti nei primi mesi del 2014, che decideranno il destino politico dell'Ucraina, gli abitanti delle regioni orientali e della Crimea hanno manifestato il loro desiderio a diventare parte (anche giuridicamente) della Russia; i manifestanti hanno forzatamente destituito i governi regionali, filo europeisti, per eleggerne uno filorusso. Il recente intervento militare di Putin sarebbe finalizzato a normalizzare una situazione d'incertezza internazionale. La Crimea, assieme alla citt? autonoma di Sebastopoli, ha dichiarato unilateralmente l'indipendenza l'11 marzo 2014 ed ? in via di annessione alla Russia, ma il governo ucraino non riconosce nessun atto del parlamento della Crimea, che ? stato sciolto dalle autorit? ucraine il 16 marzo e dal 20 marzo viene considerato dall'Ucraina "territorio temporaneamente occupato."
14419Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La ValleEuropa unita, un sogno che si sta trasformando in incuboRocca A. 73, n. 7 (1 apr. 2014), pp. 15-17istituzioni;politicaEuropaArticolo sulle prossime elezioni del Parlamento Europeo del maggio 2014, nel quale si cerca di fare una panoramica sullo stato dell'unit? europeo e sulle sfide per il futuro di una Unione europea veramente democratica da raggiungersi attraverso importanti riforme delle istituzioni europee.
14420Spoglio di PeriodicoIII CDaniele&DoglioInternet, bulli e pupe digitaliRocca A. 73, n. 7 (1 apr. 2014), pp. 30-33societ?;comunicazione;informazioneLa cronaca delle ultime settimane è piena di episodi sconcertanti, orribili, scioccanti. Aggressioni tutt’altro che virtuali, condivisione di atti di violenza fra adolescenti celebrati in rete come forme di spettacolo, imitazione di comportamenti a rischio, proliferazione di hate-group, gruppi che si raccolgono sui social network al solo scopo di istigare all’odio per qualcuno o qualcosa. E poi bastonature mediatiche, attacchi fisici suggeriti e incentivati, insulti in genere, insulti di genere, istigazione al suicidio. Sembra che il web non faccia altro che mettere in scena forme esasperate di bullismo. Bulli e pupe ci sono sempre stati, piccoli eroi di un piccolo mondo che il digitale amplifica a dismisura. Bulli e bulle sono una imprevista sgradevole novità cui speriamo di non doverci abituare. Monta la preoccupazione di aver allegramente messo al mondo un nuovo mostro di cui si sta perdendo il controllo. Ma è così?
14421Spoglio di PeriodicoIII CRomolo&MeninghettiBanca Etica, se le latre banche dicono di noRocca A. 73, n. 7 (1 apr. 2014), pp. 34-35finanza;eticaL'8 marzo 2014 Banca Etica ha compiuto quindici anni. Il suo ideale ? quello di promuovere una finanza etica, coniugare etica e operativit? bancaria. Ideale al quale guardano con malcelata ironia le corazzate del mondo finanziario e bancario.
14422Spoglio di PeriodicoIII CMario&LodiScuola & Societ?, come nasce il bambino cittadinoRocca A. 73, n. 7 (1 apr. 2014), pp. 40-41scuola;societ?;cittadinanzaArticolo che intende dare un contributo al dibattito sull'insegnamento nelle scuole di "Cittadinanza e Costituzione". L'autore sostiene che, se ? vero che la conoscenza della legge fondamentale della nostra societ? democratica ? necessaria, essa si realizza vivendola giorno per giorno in situazioni di relazione fra cittadini scolari.
14423Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioAcnur (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati)Rocca A. 73, n. 7 (1 apr. 2014), p. 62politica;migrazioniL'articolo fa parte della sezione "Rocca Schede, Organizzazioni in Primo Piano" ed offre in questo numero una sintesi descrittiva dell'Acnur (Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati), agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Viene ripercorsa la storia della sua costituzione, la sua struttura, i fini e i principi ed il sistema dei diversi organismi.
14424Spoglio di PeriodicoIII CAl?&Rodr?guez Araque Recursos naturales como eje din?mico de la estrategia de UNASURAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 1-2scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. In questo articolo di apertura si parla delle risorse naturali come asse dinamico della strategia politica dell'UNASUR.
14425Spoglio di PeriodicoIII CEnrique&DusselHacia la liberaci?n cient?fica y tecnol?gicaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 3-6scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. In questo articolo si affronta la questione dello stato della scienza e della tecnologia in questo momento in America Latina. Si focalizza sull'importanza e l'efficacia degli investimenti nel campo della scienza e della tecnologia per lo sviluppo dei paesi latinoamericani.
14426Spoglio di PeriodicoIII CALAIEntrevista con Ren? Ram?rez. Por una hoja de ruta estrat?gicaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 7-9scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. In questo articolo si riporta una intervista all'economista Ren? Ramirez, attuale presidente del Consiglio Sudamericana sulla Scienza, Tecnologia e Innovazione di UNASUR, circa le questioni prioritarie di un'agenda comune su questi temi all'interno di UNASUR.
14427Spoglio di PeriodicoIII CTheotonio&dos SantosHacia una econom?a pol?tica de la ciencia y la tecnolog?aAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 10-14scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. In questo articolo l'autore intende discutere della necessit? di sistematizzare i principi che dovrebbero guidare un'economia politica della scienza e della tecnologia, nelle attuali condizioni economiche.
14428Spoglio di PeriodicoIII CEnnio&Candotti 10.000 hacia el SurAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 14-16scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. In questo articolo si parla della necessit? di valorizzare la foresta amazzonica come risorsa privilegiata per lo studio scientifico sulla biodiversit?.
14429Spoglio di PeriodicoIII CAlberto&SantoroLa colaboraci?n cient?fica en el marco de la estrategia internacional para el desarrollo America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 17-19scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. In questo articolo si parla della collaborazione scientifica nel quadro della strategia internazionale dello sviluppo.
14430Spoglio di PeriodicoIII CWilson&SavinoInvestigaci?n, educaci?n y biotecnolog?a para la salud: un modelo para proyectos en red en UnasurAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 20-22scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. In questo articolo si parla di una delle pi? importanti sfide per lo sviluppo della scienza, della tecnologia e dell'innovazione nell'ambito dell'UNASUR, quella di fornire le condizioni ottimali per generare conoscenze scientifiche, diffondere tali conoscenze e formare risorse umane di qualit? nella regione stessa. Uno dei modelli che deve essere applicata ? la creazione di reti, con caratteristiche di interdisciplinariet? e partecipazione delle istituzioni dei diversi paesi dell'UNASUR.
14431Spoglio di PeriodicoIII CLillian&?lvarezUn reto para la integraci?n regional latinoamericana y caribe?a: la propiedad intelectualAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 22-26scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. Questo articolo affronta la questione del diritto di propriet? intellettuale in ambito scientifico.
14432Spoglio di PeriodicoIII CSally&BurchDi?logo de saberesAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 27-29scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politica;agricolturaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. Questo articolo analizza le caratteristiche dei saperi della cultura latinoamericana applicati all'agroecologia.
14433Spoglio di PeriodicoIII CM?nica&BruckmannUna discusi?n estrat?gica: ciclos tecnol?gicos y recursos naturalesAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 493 (mar. 2014), pp. 30-33scienza;tecnologia;ambiente;sviluppo;politicaAmerica LatinaPer contribuire allo sviluppo di una politica Sudamericana sulla scienza e le tecnologia per lo sviluppo, il Segretariato generale della UNASUR ha organizzato a Rio de Janeiro, dal 2 al 4 dicembre 2013 il Forum "Scienza, Tecnologia, innovazione e industrializzazione in Sud America". Data l'importanza di approfondire il dibattito su questa proposta, ALAI ha raccolto in questo numero alcune riflessioni emerse nell'ambito di tale evento. Questo articolo analizza le caratteristiche dei saperi della cultura latinoamericana applicati all'agroecologia.
14434Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviVenezuela, la colpa di avere il petrolioRocca A. 73, n. 8 (15 apr. 2014), pp. 13-14politicaVenezuelaAdagiato su un mare di petrolio che sembra essere allo stesso tempo fortuna e maledizione, il Venezuela vive all'inizio di questo 2014 un'altra delle sue stagioni pi? turbolente. Quasi quotidianamente si registrano notizie di manifestazioni, scontri di piazza, sparatorie e morti. Ben 35 vittime tra polizia e manifestanti in sei settimane. Non si ? ai livelli drammatici del tentativo di "golpe petrolifero" architettato dall'opposizione nel 2002, ma le tensioni sono di nuovo altissime ad un anno dall'elezione di Nicol?s Maduro.
14435Spoglio di PeriodicoIII CRitanna&ArmeniI partiti e l'EuropaRocca A. 73, n. 8 (15 apr. 2014), pp. 15-18politicaEuropaL'articolo offre una panoramica delle posizioni dei partiti politici e dell'opinione pubblica italiani di fronte alle elezioni del Parlamento Europeo del prossimo 25 maggio 2014.
14436Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUnidir (Istituto di Ricerca delle Nazioni Unite sul Disarmo)Rocca A. 73, n. 8 (15 apr. 2014), p. 62politica;paceL'articolo fa parte della sezione "Rocca Schede, Organizzazioni in Primo Piano" ed offre in questo numero una sintesi descrittiva dell'Unidir (Istituto di Ricerca delle Nazioni Unite sul Disarmo), agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Viene ripercorsa la storia della sua costituzione, la sua struttura, i fini e i principi ed il sistema dei diversi organismi.
14437Spoglio di PeriodicoIII CFlavio&PajerReligioni e scuola nel tempo del pluralismoRocca A. 73, n. 8 (15 apr. 2014), pp. 13-17scuola;istruzione;religioneItaliaArticolo di riflessione sui limiti dell'attuale profilo giuridico e pedagogico dell'insegnamento delle religioni nella scuola italiana nell'epoca del pluralismo.
14438Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&Castagnaro;Brunetto&SalvaraniCattolici e Ortodossi, un abbraccio che continuaMissione Oggi n. 4 (apr. 2014), pp. 17-32religione;storiaL'incontro a Gerusalemme tra Paolo VI e Atanagora, patriarca di Costantinopoli, il 5 gennaio 1964, fu un momento storico per le Chiese: il loro abbraccio di pace condusse alla cancellazione, l'anno successivo, delle reciproche scomuniche del 1054 e avvi? il dialogo per la ricomposizione dello scisma tra cristianesimo d'Oriente e d'Occidente. Per celebrare il cinquantesimo anniversario di quell'evento, il prossimo maggio 2014, Papa Francesco e Bartolomeo I si ritroveranno nella Citt? santa. In mezzo secolo i legami fraterni tra le due tradizioni si sono consolidati e il Papa ha dichiarato non solo di voler proseguire la riflessione su come esercitare il primato petrino in forme accettabili anche per le Chiese d'Oriente, ma nell'Evangelii Gaudium ha riconosciuto che dagli ortodossi i cattolici hanno da imparare sulla collegialit? episcopale e sulla sinodalit?. Questo dossier offre un panorama sull'Ortodossia oggi e le sue relazioni con la Chiesa cattolica, con un occhio di riguardo per quanto si muove nel sud del mondo.
14439Spoglio di PeriodicoIII CStefano&VecchiaIndia elezioni decisiveMissione Oggi n. 4 (apr. 2014), pp. 10-13politicaIndiaL'immensa macchina elettorale indiana si ? rimessa in moto per fornire una nuova Assemblea del Popolo, l'equivalente italiana della Camera dei Deputati, la sedicesima dall'indipendenza del Paese (1947). Un'operazione colossale, sulla scala di un paese esteso dieci volte l'Italia e popolato oltre venti volte tanto. Il voto, iniziato il 7 aprile 2014, coinvolger? i 36 Stati per chiudersi il 12 maggio. Gli scenari politici possibili.
14440Spoglio di PeriodicoIII CGabriele&SmussiRuanda per non dimenticareMissione Oggi n. 4 (apr. 2014), pp. 14-16politica;storia;giustiziaRuandaL'articolo ricorda il genocidio del Ruanda a vent'anni dalla tragedia che sconvolse il Paese. Vengono analizzati gli interessi delle superpotenze e degli ex-stati coloniali nella vicenda.
14441Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniDossier: Educazione bene comuneCem Mondialit? n. 4 (apr. 2014), pp. 17-32bene comune;scuolaQuesto numero aggiunge un altro capitolo al discorso sui beni comuni, che caratterizza l'annata 2013-2014 della rivista, con questo dossier dedicato all'educazione. "Il requiem per la scuola non ? un dubbio, ma una certezza, scrive il curatore. Almeno per la scuola cos? come noi la conosciamo, ovvero quel sistema ottocentesco che registra ovunque un duplice fallimento, in termini di efficienza e di equit?: l'impossibilit? di far acquisire ad ognuno un bagaglio minimo di conoscenze e competenze e quello di democratizzare la societ?, favorendo, mediante l'istruzione, la mobilit? sociale. Cosa significa dunque educazione come bene comune? La scuola, che per secoli ? stata lo strumento che ha garantito il diritto di tutti ad accedere al bene comune chiamato educazione, pare essere giunta al termine della sua corsa. Almeno nelle societ? ricche e tecnologicamente avanzate la scuola non ? n? efficiente n? equa. Anzi, da un lato pare fatta apposta per riprodurre le disuguaglianze sociali e dall'altro non garantisce neppure un livello minimo di acquisizione di competenze di cittadinanza.
14442Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIra. Anatomia di una passioneCem Mondialit? n. 4 (apr. 2014), pp. 23-26etica;societ?;filosofia;giustiziaInserto centrale dedicato nell'annata 2013-2014 alla serie "I vizi collettivi, tra etica pubblica e nichilismo", caratterizzato dall'impegno di ripensare il grande patrimonio etico rappresentato dalla tradizione dei vizi e delle virt?. In questo numero si parla dell'ira.
14443Spoglio di PeriodicoIII CStefano&CurciEducazione e memoriaCem Mondialit? n. 4 (apr. 2014), pp. 12-13educazione e formazione;societ?;psicologiaArticolo che discute l'importanza della riscoperta della figura paterna, sulle orme del recente lavoro dello psicoanalista Massimo Recalcati in "Il complesso di Telemaco. Genitori e figli dopo il tramonto del padre (Feltrinelli, Milano, 2013). L'emergenza educativa odierna, spiega l'autore, ? anche dovuta alla renitenza da parte degli adulti che rinunciano a fare la loro parte.
14444Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoDall'uguaglianza alla differenza e oltreCem Mondialit? n. 4 (apr. 2014), pp. 14-15societ?;donneArticolo che discute il tema dell'importanza di tutelare il bene relazionale tra maschile e femminile, educando, anche gli adulti, ai concetti di pluralit? e di alterit?.
14445Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviAfghanistan, una delicata partitaRocca A. 73, n. 9 (1 mag. 2014), pp. 13-14politicaAfghanistanI risultati preliminari del primo turno delle elezioni presidenziali in Afghanistan del 5 aprile 2014, vedono l'ex ministro degli esteri Abdullah Abdullah al 44,9per cento delle preferenze, mentre l'economista Ashraf Ghani ? fermo al 32,5per cento. Zalmai Rassoul ha ottenuto l'11,5per cento dei consensi.
14446Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La ValleRiforme, un Senato dei popoliRocca A. 73, n. 9 (1 mag. 2014), pp. 13-15politica;legislazioneItaliaContinua, dentro e fuori il Partito Democratico, l'acceso dibattito sulle riforme costituzionali e soprattutto su quella del Senato proposta dal nuovo governo di Matteo Renzi (febbraio 2014). Il nuovo Senato del Ddl di governo ? un Senato delle Autonomie non eletto dai cittadini, i suoi membri saranno i Presidenti delle Giunte regionali e delle Province autonome di Trento e di Bolzano, i sindaci dei Capoluogo di Regione e di Provincia autonoma, nonch?, per ciascuna Regione, due consiglieri regionali e due sindaci.
14447Spoglio di PeriodicoIII CUgo&LeoneGreen economy, l'economia del vicino ? sempre pi? verdeRocca A. 73, n. 9 (1 mag. 2014), pp. 13-16economia;ambienteItaliaArticolo che affronta la questione del mancato decollo della green economy in Italia nell'ambito degli obiettivi del Piano europeo 20 20 20 su riduzione emissioni, risparmio energetico e fonti rinnovabili.
14448Spoglio di PeriodicoIII CLidia&Maggi;…[et al.]? l'ora delle religioni?Rocca A. 73, n. 9 (1 mag. 2014), pp. 13-17religione;educazione;istruzione;scuolaItaliaAmpio inserto dedicato all'insegnamento delle religioni in ambito scolastico ina una societ? sempre pi? multiculturale.
14449Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUnfpa- Fondo delle Nazioni Unite per la popolazioneRocca A. 73, n. 9 (1 mag. 2014), p. 62politica;demografia;saluteL'articolo fa parte della sezione "Rocca Schede, Organizzazioni in Primo Piano" ed offre in questo numero una sintesi descrittiva dell'Unfpa- Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Viene ripercorsa la storia della sua costituzione, la sua struttura, i fini e i principi ed il sistema dei diversi organismi.
14450Spoglio di PeriodicoIII CGiulia&Innocenti Malini
Resistenza ? creazione di opzioni diverseAnimazione sociale n. 280 (feb. 2014), pp. 3-13servizio sociale;filosofia;societ?;eticaLavorare nel sociale oggi significa superare quella "passione triste" che ? l'impotenza e avanzare in una sorta di "resistenza creativa". Si tratta di resistere alle logiche dominanti che privatizzano i problemi, che rompono i legami, che ci lasciano soli e sconfitti, spiega in questa intervista il filosofo e psicanalista argentino Miguel Benasayag. Ma resistere non ? soltanto lottare contro, ? anche creare. Creare, qui e ora, una molteplicit? di iniziative tese a mostrare a quali condizioni sono possibili forme diverse di societ? e vita. Creare le condizioni necessarie al cambiamento a partire dal solo luogo in cui siamo forti, cio? da ogni situazione che viviamo, in cui ci formiamo e che ci costituisce.
14451Spoglio di PeriodicoIII CPietro&BuffaE' tempo di umanizzare il carcereAnimazione sociale n. 280 (feb. 2014), pp. 14-25diritti umani;giustiziaItaliaIl carcere continua a essere luogo della diseguaglianza,dell'abbandono, della disumanit?. Continua cio? a essere quello che, per Costituzione, non dovrebbe essere. Nel 2013 per? ? accaduto un fatto nuovo, l'Italia ? stata condannata dalla Corte di Strasburgo per i diritti dell'uomo a risarcire sette detenuti che avevano fatto ricorso per le condizioni disumane di reclusione. Quella sentenza ? un punto di non ritorno perch? obbliga l'Italia a umanizzare la detenzione. Ma si pu? cambiare il carcere? ? possibile rendere compatibile la dignit? con l'assenza di libert?? E come argomentare contro chi ritiene che sia legittimo intaccare la dignit? di chi ha violato la legge?
14452Spoglio di PeriodicoIII CIstituto Paulo Freire ItaliaEmanciparsi in un tempo di disuguaglianzeAnimazione sociale n. 280 (feb. 2014), pp. 26-35pedagogia;educazione e formazione;culturaL'Istituto Paulo Freire Italia partecipa a organizzare il lX Forum internazionale Paulo Freire, aperto a quanti condividono il pensiero sociale ed educativo freiriano, che si terr? a Torino dal 17 al 20 settembre. La sua collaborazione parte da un principio pi? volte ribadito: ?Se non ? politica, che educazione ???, convinti che la presa di coscienza di s? pu? awenire solo dentro la presa di coscienza del mondo con le sue ingiustizie e speranze. Il pensiero freiriano ? importante per interrogare criticamente il fare educazione e le sue premesse pedagogiche e verificare fino a che punto possa dirsi pedagogia degli oppressi, della speranza, dell'autonomia, punti fermi della ricerca di Paulo Freire.
14453Spoglio di PeriodicoIII CPaola&Andrighettoni;…[et al.]Inserto: Da dove passa la possibilit? di cambiamento delle vite fragili?Animazione sociale n. 280 (feb. 2014), pp. 36-79servizio socialeSulla base dell' esprienza con i senza dimora a Trento, l'inserto offre una sorta di ?ricerca?, dal punto di vista del lavoro degli operatori, sui presupposti del loro lavoro, spesso non messi in discussione nel quotidiano interagire con vite segnate da fragilit?. Le riflessioni emerse sollecitano a mettere a fuoco i nodi critici e le scelte generative nel passaggio da ?assistiti esperti? a soggetti attivi. Tale passaggio implica un cambiamento nel modo di sostare dentro i problemi da parte degli operatori e delle loro organizzazioni. ? infatti il cambiamento nel loro modo di pensare e agire quando non si limitano a erogare sussidi o imporre regole, a sorprendere le persone con fragilit?. Una sorpresa fragile che apre a un'autonomia sempre da alimentare e confermare, a un modo diverso di entrare in contatto con gli operatori e i servizi, ma prima ancora con la propria vita e quella delle persone immerse nelle stesse fragilit?.
14454Spoglio di PeriodicoIII CLaura&Gaiotti;Monica&LinguaMettere in parola l'essere figli di genitori separatiAnimazione sociale n. 280 (feb. 2014), pp. 80-88psicologia;servizio sociale;minoriA un ascolto superficiale da parte di adulti che presumono di sapere cosa "sentono" i bambini e i ragazzi figli di genitori separati, corrisponde spesso anche una "censura interiore" che blocca sul nascere la propria parola sull'esperienza che si sta vivendo e sulla sofferenza che la caratterizza. Questo sia quando si parla con degli adulti sia nel parlare con compagni di scuola
o di attivit? sportiva. Come spezzare tale censura? Un luogo stimolante, capace di alleggerire la sofferenza fino ad assumere nuovi sguardi sul proprio futuro, pu? essere il gruppo di parola, se liberamente scelto e con la presenza di un adulto facilitatore competente.
14455Spoglio di PeriodicoIII CSilvia&GambolatiAttivare recovery in salute mentaleAnimazione sociale n. 280 (feb. 2014), pp. 89-98psicologia;servizio sociale;saluteArticolo sul percorso di guarigione nella malattia mentale chiamato dagli operatori sociali "recovery". Con recovery, spiega l'autrice, si intende un processo di sviluppo e trasformazione di potenzialit? personali, che porti al di l? delle limitazioni che la malattia porta con s?; di recupero di un ruolo sociale soddisfacente, voluto che porti dignit?.
14456Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&PapiscaCuius Europa, Eius Civitas: per una legge uniforme europea sulla cittadinanza Pace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 1 (gen.-apr. 2013), pp. 7-16diritti umani;cittadinanza;legislazione;dirittoEuropaLa riflessione dell’autore parte dal provocatorio interrogativo, denso tanto di significato giuridico e politico quanto di buon senso comune: perché una moneta unica europea e non anche una legge uniforme europea sulla cittadinanza? Il riferimento è al sistema dell’Unione Europea, che in particolare con il Trattato di Lisbona ha reso giuridicamente vincolanti le norme contenute nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione (c.d. Carta di Nizza). La «cittadinanza UE», introdotta con il Trattato di Maastricht nel 1993, deve essere ridefinita alla luce di questa nuova situazione, poiché si fonda, non sul paradigma dei diritti umani, ma sul fatto di essere cittadini di questo o quello Stato membro dell’Unione. È una cittadinanza derivata, che ripete la logica ad alios excludendos, propria delle legislazioni nazionali in materia. Con la Carta il sistema dell’Unione è entrato nello stadio della pienezza del diritto (plenitudo iuris) che comporta la pienezza della cittadinanza (plenitudo civitatis) da realizzare secondo la logica dell’inclusione: ad omnes includendos. L’operazione di ridefinizione sfida l’Unione Europea quale pioniere di cittadinanza plurale (duale): cittadinanza UE e cittadinanze nazionali, queste ultime molto differenti fra loro. Partendo dal diritto internazionale dei diritti umani, la cittadinanza della persona umana si configura come un albero di cittadinanze: universale (corrispondente allo statuto giuridico di «persona» internazionalmente riconosciuto), europea, na¬zionale, regionale, comunale. Il parametro di riferimento è lo ius huma¬nae dignitatis, che esclude in radice il discriminatorio ius sanguinis e lo stesso ius soli nazionalisticamente inteso. Può invece invocarsi uno ius soli «europeo» tenuto conto del fatto che lo «spazio» dell’Unione Europea oltre che giuridico, è anche territoriale. L’autore argomenta che le istituzioni di governo locale, all’insegna di «moneta unica, cittadinanza unica» e di «tutti i diritti umani per tutti», potrebbero porre in essere azioni dimostrative di alto impatto morale ed educativo, in particolare conferendo ai bambini, a cominciare dai figli degli immigrati, certificazioni di cittadinanza plurale.
14457Spoglio di PeriodicoIII CRita&PiliaL’integrazione scolastica dei minori stranieri in una prospettiva inclusiva: il modello italiano alla luce dell’esperienza francesePace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 1 (gen.-apr. 2013), pp. 17-46scuola;educazione;istruzione;diritti umani;migrazioni;minori;cittadinanzaItalia;FranciaLa presenza di studenti stranieri ? un fatto strutturale sia nei sistemi scolastici francesi che in quelli italiani. Essa rappresenta un'occasione unica per arricchire il patrimonio culturale e favorire l'apprendimento delle nuove generazioni. Inoltre, il diritto all'istruzione dei bambini non cittadini ? sancito in numerosi atti internazionali, come diritto umano fondamentale, universale e inalienabile, ? attribuito a ciascun figlio a prescindere da qualsiasi tipo di differenziazione, e prevede strumenti giuridici necessari per la sua protezione e attuazione. Per comprendere l'emergere del modello di educazione inclusiva adottata negli Stati membri, si possono individuare tre fasi distinte: nella prima fase, detta ?fase di scolarizzazione?, assistiamo alla attuazione dei primi atti normativi, in cui la scuola ? percepita come luogo privilegiato per garantire il riavvicinamento delle famiglie di cittadini stranieri, che intendono definitivamente (o temporaneamente) risiedere nel paese ospitante, alla societ?. In una seconda fase, detta ?integrazione?, assistiamo al tentativo di armonizzare la legislazione e assistere alla transizione verso un sistema educativo che prepara i giovani studenti alla complessit? della societ? multietnica. La terza fase, detta ?inclusiva?, richiede un nuovo atteggiamento verso la diversit? culturale e linguistica, che suggerisce una stretta interazione tra tutti gli attori della comunit? educativa, e rappresenta uno strumento per implementare quadri politici concreti per una societ? multiculturali. Un'analisi comparativa dei due modelli dimostra che l'efficacia del diritto allo studio rappresenta un elemento importante che delinea la promozione del dialogo e la corrispondenza tra le culture, in una prospettiva trans-culturale dove la diversit? diventa paradigma dell'identit? del sistema educativo. L'autore sottolinea che, nonostante le disposizioni di leggi per favorire l'integrazione scolastica dei bambini stranieri i due sistemi giuridici sono ancora lontani dal raggiungere l'obiettivo delle pari opportunit? educative.
14458Spoglio di PeriodicoIII CAnnalisa&PavanUNESCO and the Human Right to Education for AllPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 1 (gen.-apr. 2013), pp. 47-64scuola;educazione;istruzione;diritti umaniL’autrice intende sottolineare il contributo fondamentale dell’UNESCO ai dibattiti e alle azioni internazionali per la promozione del diritto all’educazione stabilito nella Dichiarazione universale dei diritti umani (1948). A questo scopo, prende in considerazione alcuni documenti chiave che si ritiene abbiano un ruolo centrale nell’attrarre l’attenzione della comunità internazionale sull’importanza del diritto umano all’educazione e la sua implementazione. Oltre alla dovuta citazione della Costituzione UNESCO, i principali documenti cui si fa riferimento nel testo sono l’art. 26 dell’UDHR, la Dichiarazione mondiale di Jomtien sull’educazione per tutti, il Rapporto Delors, il Quadro d’Azione di Dakar e il GMR del 2010. In tutti questi documenti, l’influenza e la forza trainante generate dall’UNESCO sono di un’importanza insostituibile. L’articolo conclude che, nonostante la rinnovata iniziativa mondiale ispirata dall’UNESCO a favore dell’implementazione universale del fondamentale diritto umano all’educazione, molto resta da fare in prossimità della scadenza del 2015. La giustizia educativa è a portata di mano, ma purtroppo l’educazione di base per tutti attualmente non sembra essere la priorità assoluta della nostra società della conoscenza globale, sebbene le opinioni pubbliche siano ormai convinte che le nostre possibilità di vivere in un mondo democratico dipenderanno soprattutto dal raggiungimento degli Education for All goals.
14459Spoglio di PeriodicoIII CStefania&BenettonL’adesione dell’Unione Europea alla Convenzione europeaPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 1 (gen.-apr. 2013), pp. 65-83diritti umani;politica;istituzioniEuropaFino ai primi anni 1970, la tutela dei diritti fondamentali in Europa era riposta esclusivamente nelle mani degli Stati, i cui sforzi erano soggetti agli effetti di armonizzazione degli standard minimi di tutela garantiti nel quadro della Convenzione europea dei diritti dell'uomo (CEDU). Tuttavia, la nuova legge giurisprudenziale della Corte di giustizia, che identificava i diritti umani come principi generali dell'ordinamento giuridico europeo, ha determinato l'emergere dell'Unione europea come terzo protagonista della tutela dei diritti fondamentali in Europa. Il trattato di Lisbona ha cercato di riaffermare questo sistema multilivello di protezione, si dichiara esplicitamente che ?l'Unione aderisce alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libert? fondamentali?. Il cammino verso l'adesione dell'UE alla CEDU, tuttavia, non ? stato privo di ostacoli. La bozza finale dell'accordo di adesione ? stato ora sottoposto alla Corte di giustizia per una valutazione della sua compatibilit? con i trattati. Anche se la Corte non ha ancora fornito il suo parere in merito all'adesione, le lunghe trattative dimostrano che questo importante passo verso una tutela pi? uniforme dei diritti fondamentali attira ancora il dibattito in modo significativo.
14460Spoglio di PeriodicoIII CMarco&MasciaLa scienza politica italiana e gli studi sull’integrazione europea dal 1970 al 2000Pace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 1 (gen.-apr. 2013), pp. 83-96democrazia;politicaEuropaL'assunto di base del saggio ? che il processo di integrazione europea ? un vero e proprio processo di pace, volto alla costruzione della sicurezza umana e di istituzioni democratiche trans-nazionali. L'autore affronta le diverse fasi di sviluppo della scienza politica nell'ambito del mondo universitario italiano nel periodo 1970-2000 con l'obiettivo di spiegare perch? quegli studi erano in ritardo nell'inserimento sia nella ricerca che nell'insegnamento, del tema dell'integrazione europea. L'autore sostiene che il ritardo ? dovuto in primo luogo al fatto che gli studi sull'integrazione europea sono nati all'interno della disciplina delle relazioni internazionali, che ? stata inclusao nel sistema universitario italiano solo nel 1968-1969. In secondo luogo, la scienza politica italiana ? stata, fin dall'inizio, caratterizzata da uno sguardo ?incentrato sulle questioni interne?. Per quanto riguarda i contenuti, pochissimi primi studiosi dell'integrazione europea si sono interessati ad analizzare la Comunit? europea come un ?sistema politico? sottolineando il tema del cosiddetto deficit democratico.
14461Spoglio di PeriodicoIII CAlessandro&PascoliniArmi chimiche in Siria: dall’impiego al disarmoPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 1 (gen.-apr. 2013), pp. 97-124guerra;politica
SiriaIl documento prende in esame la questione delle armi chimiche siriane, dalle prime accuse di utilizzo alla conclusione (31 ottobre 2013) della prima fase del disarmo chimico della Repubblica araba siriana. Al fine di valutare meglio gli avvenimenti e le problematiche ad esso legate, vengono fornite informazioni riguardo il gas nervino sarin, il cui uso ? stata accertato in Siria, gli strumenti internazionali per il controllo delle armi chimiche e l'Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche. Vengono poi presentate le reazioni delle istituzioni internazionali alle accuse, nonch? la procedura per l'istituzione da parte delle Nazioni Unite di una missione per accertare l'effettivo utilizzo di tali armi durante il conflitto attuale. Viene descritta l'attivit? della missione e analizzato il suo rapporto sull'attacco con gas sarin di Ghouta (Damasco) del 21 agosto 2013. In relazione alla successiva adesione della Siria alla convenzione sulle armi chimiche (CWC), vengono considerate le sue capacit? militari in questo campo. Vengono analizzate le caratteristiche uniche ed eccezionali del piano di disarmo chimico siriano, sottolineando la sua importanza a livello regionale e globale. Viene descritta inoltre la procedura speciale per l'attuazione del piano, dalla proposta Russia -USA, all'accettazione da parte del Consiglio Direttivo OPCW e l'approvazione da parte del Consiglio di sicurezza dell'ONU. I problemi della missione congiunta il disarmo delle Nazioni Unite - OPCW in Siria e le prime fasi della sua attivit? vengono presentati in chiusura.
14462Spoglio di PeriodicoIII CUniversit? di Milano-Bicocca&Scuola di Dottorato in Scienze GiuridicheDichiarazione di Milano-Bicocca sulla prevenzione della torturaPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 1 (gen.-apr. 2013), pp. 125-128L'articolo riporta il documento della Dichiarazione di Milano-Bicocca sulla prevenzione della tortura, redatto a conclusione della tavola rotonda sulla prevenzione della tortura organizzata dalla Scuola di Dottorato in Scienze Giuridiche dell’Università di Milano-Bicocca in occasione della presenza a Milano di Víctor Manuel Rodríguez Rescia, membro del Comitato delle Nazioni Unite per i Diritti Umani.
14463Spoglio di PeriodicoIII CChristian&Guillermet Fern?ndez;David&Fern?ndez PuyanaFrom a Culture of Conflict to a Culture of Peace, Human Rights and DevelopmentPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 13-40diritti umani;pace;dirittoIl contenuto dell'ampio saggio assume un'importanza particolare anche in ragione del fatto che uno dei suoi autori, l'Ambasciatore Christian Guillermet Fernandez, ? Presidente e Rapporteur del Gruppo di Lavoro incaricato dal Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite di discutere la bozza di Dichiarazione sul diritto alla pace. Gli autori sottolineano innanzitutto l'importanza sia del ?consenso? nell'ambito della consuetudine internazionale come passo preliminare per la creazione di nuove norme nel diritto internazionale, sia del ruolo svolto dai principi generali (ad esempio la pace) come elemento integrativo rispetto ai trattati e alla consuetudine. In merito al tema specifico del diritto alla pace, gli autori analizzano il rapporto tra pace e diritti umani ai sensi di una folta serie di strumenti giuridici internazionali, dalla Carta delle Nazioni Unite e dalla Dichiarazione universale ad altre fonti internazionali, regionali (es. Carta africana sui diritti dell'uomo e dei popoli) e nazionali, comprese le due Dichiarazioni delle Nazioni Unite rispettivamente sul diritto delle societ? per una vita nella pace (1978) e sul diritto dei popoli alla pace (1984). Particolare attenzione viene data al ruolo svolto daIl'UNESCO, con riferimento soprattutto alla Dichiarazione e Programma d'Azione su una Cultura di Pace del 1999. L'analisi tocca anche il delicato tema dei rapporti tra Consiglio di Sicurezza e Consiglio Diritti Umani considerato anche che quest'ultimo sempre pi? frequentemente si riferisce al diritto internazionale dei diritti umani insieme con il diritto internazionale umanitario e il diritto internazionale penale. Gli autori argomentano ampiamente sul legame tra il diritto alla vita e la pace e sul concetto di dignit? umana. Il contenuto di quest'ultima viene considerato alla luce dei valori intrinseci, dell'autonomia personale e dell'autonomia comunitaria, nonch? di principi fondamentali quali eguaglianza e non discriminazione, giustizia e stato di diritto, libert? dal bisogno e dalla paura .
14464Spoglio di PeriodicoIII CDouglas&RocheThe Right to Peace Takes ShapePace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 41-50diritti umani;pace;dirittoPresso il Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite ? attualmente in corso un tentativo di adottare una dichiarazione che riconosca che tutti gli esseri umani hanno diritto a vivere in pace, in modo tale da poter sviluppare appieno le proprie capacit? fisiche, intellettuali, morali e spirituali. L'idea di riconoscere il diritto alla pace non ? nuova: nel 1984, infatti, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato la Dichiarazione sul diritto dei popoli alla pace; in seguito, l'UNESCO ha promosso varie iniziative per il riconoscimento della pace come diritto e come obbligo, realizzando, al contempo, programmi finalizzati a promuovere una genuina ?cultura di pace?. Dopo aver ricostruito tali precedenti, l'articolo propone una riflessione sul dibattito in corso al Consiglio diritti umani, polarizzato tra coloro che sostengono la necessit? di codificare in maniera dettagliata il diritto alla pace e coloro che, tutt'al pi?, sono disposti a discutere di ?cultura di pace? e del legame tra pace e diritti umani, nonch? sulle reali possibilit? di raggiungere un consenso generale sulla questione.
14465Spoglio di PeriodicoIII CWolfgang&S. HeinzThe Human Right to Peace: The Collective and Individual DimensionsPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 51-58diritti umani;pace;dirittoAccanto a una sintetica presentazione del lavoro del Comitato consultivo del Consiglio Diritti Umani delle Nazioni Unite in tema di diritto alla pace, il contributo declina la pi? generale riflessione sulle diverse dimensioni, collettiva e individuale, dei diritti fondamentali al processo negoziale relativo al riconoscimento del diritto alla pace. Secondo l'autore, in particolare, cos? come per il diritto allo sviluppo e i diritti dei popoli indigeni, il riconoscimento di una dimensione collettiva di un diritto non ne pregiudica la declinazione in termini individuali. Piuttosto, nel caso del diritto alla pace, la dimensione individuale risulta inscindibile e complementare alla nozione di pace quale diritto dei popoli, in quanto necessariamente funzionale al godimento di tutti gli altri diritti della persona. Partendo da questo presupposto, l'autore sottolinea come nel procedere alla redazione di un testo di dichiarazione, il Comitato consultivo del Consiglio diritti umani abbia quindi tentato di combinare ambo le dimensioni del diritto alla pace, riconoscendone in sostanza una doppia titolarit? a favore dell'individuo e dei popoli.
14466Spoglio di PeriodicoIII CH?ctor&Gros EspiellEl Derecho a la PazPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 59-82diritti umani;pace;dirittoL'autore afferma che ci? che oggi viene denominato ?diritto alla pace?, ? un tema che si pu? includere nella pi? generale tematica dei nuovi diritti umani che vanno configurandosi nell'ambito del diritto internazionale. Situare il diritto alla pace tra i ?nuovi diritti umani?, significa accettare l'esistenza di diritti che vengono detti ?diritti della terza generazione? o ?diritti della solidariet?, di cui sono titolari sia gli individui sia soggetti collettivi. Possono essere titolari di tali diritti, di quelli che vengono definiti allo stesso tempo individuali e collettivi, sia gli individui che le entit? collettive. L'analisi di questa complessa e controversa questione, iniziata da Karel Vasak, ha diviso la dottrina e inizia ad essere oggetto di una nuova impostazione critica. Lo studio del diritto alla pace, nella sua odierna concettualizzazione, non ? attuabile senza situare tale diritto tra i nuovi diritti umani che, rispondendo all'esigenza e alle sempre rinnovate necessit? dell'uomo e dell'umanit?, sono sorti e si sono sviluppati negli ultimi anni. L'autore argomenta che in momenti difficili di tensione internazionale, nel quale coesistono guerre internazionali periferiche, di diverso carattere e natura, e conflitti bellici interni, dove assistiamo a massicce violazioni dei diritti umani, in un mondo dominato dalla violenza in cui, come conseguenza di tutto ci? vi ? una terribile carenza di vera pace, si debba maggiormente insistere sul fatto che la pace, integrata con l'idea di giustizia, ? un diritto che tutti dobbiamo rivendicare, sia a livello individuale che collettivo, per lottare per l'avveramento di un ordine internazionale pacifico, espressione di una convivenza libera e giusta.
14467Spoglio di PeriodicoIII CAndrea&CofeliceRight to Peace: A Long Standard Setting ProcessPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 83-106diritti umani;pace;diritto;guerraIl lungo processo di standard setting del diritto alla pace trova le sue radici nella Carta delle Nazioni Unite e nella Dichiarazione universale dei diritti umani. Tale contributo intende fornire un resoconto analitico di tale processo, attraverso l'esplorazione di trattati, convenzioni, dichiarazioni, risoluzioni e rapporti adottati dalle Nazioni Unite, nonch? da organizzazioni regionali, istituzioni parlamentari internazionali, e network di enti locali e di societ? civile. L'obiettivo ? quello di comprendere come i vari attori della comunit? internazionale abbiano inteso, di volta in volta, il concetto di diritto alla pace, individuando i diversi Ce interconnessi) approcci che si sono sviluppati nel corso del tempo, in vista di una loro organica sistematizzazione nella bozza di Dichiarazione delle Nazioni Unite sul diritto alla pace, attualmente in discussione al Consiglio diritti umani delle Nazioni Unite. Sono nove, in particolare, gli approcci principali al diritto alla pace che sono maturati nel corso del tempo:1) come aspirazione e obiettivo politico; 2) come sistema di sicurezza collettivo; 3) come ordine sociale e internazionale; 4) come diritto a vivere in pace; 5) come diritto dei popoli; 6) come cultura di pace; 7) come requisito vitale per il pieno godimento di tutti i diritti umani; 8) come diritto di solidariet?; 9) come diritto umano individuale (e collettivo). Il processo di standard setting del diritto alla pace denota, pertanto, una sorta di evoluzione, seppure non pienamente lineare, da approcci di natura prevalentemente ?politica?, ben consolidati e ampiamente accettati dalla comunit? internazionale (quali, ad esempio, quelli relativi alla pace come obiettivo, come sistema di sicurezza collettivo e come cultura di pace) ad approcci pi? specificamente ?giuridici?, e per questo anche pi? osteggiati, che tendono a concepire la pace come un diritto (diritto dei popoli o diritto umano) e, di conseguenza, come un obbligo per gli Stati.
14468Spoglio di PeriodicoIII CClaudia&PividoriThe Value of a Soft Law Approach on the Right to PeacePace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 107-112diritti umani;pace;dirittoLungi dall'essere un testo meramente retorico, una dichiarazione sul diritto alla pace pu? non solamente produrre effetti giuridici apprezzabili, ma anche rappresentare la tipologia di accordo pi? appropriata per il tema affrontato. In effetti, pi? che da una qualificazione in senso formale (hard o soft), la capacit? di influenzare il comportamento degli Stati di un dato strumento dipende da fattori quali il suo contenuto e il contesto attorno al quale esso ? andato sviluppandosi. Nel caso in esame, sia il contenuto, che rappresenta un punto di convergenza e sintesi degli esistenti standard internazionali aventi connessioni con il diritto alla pace, sia il contesto, manifestazione di una forte convergenza rispetto ai principi da essa enunciati, sono indicativi del valore giuridico, oltre che morale, di una bozza di Dichiarazione sul diritto alla pace. Infine, un approccio soft low, rendendo possibile una pi? attiva partecipazione degli attori non-statali nonch? un pi? immediato e rapido impatto nella prassi degli Stati, pu? in definitiva aumentare il valore di uno strumento internazionale sul diritto alla pace.
14469Spoglio di PeriodicoIII CPietro&de PeriniOn the Relations Between Intercultural Dialogue and the Right to Peace: Some Reflections in the Light of the Draft UN DeclarationPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 113-122diritti umani;pace;dirittoL'articolo si pone l'obiettivo di discutere se e quali implicazioni possono essere dedotte dalla scelta affatto scontata di inserire il dialogo intercultura le tra gli strumenti a sostegno del diritto alla pace nella bozza di Dichiarazione sul diritto alla pace delle Nazioni Unite. Dopo aver fornito una riflessione generale sulle esistenti iniziative per la promozione del dialogo interculturale in tutto il mondo e sulla loro relazione con questioni collegate al tema della pace, l'articolo suggerisce che l'introduzione del dialogo interculturale all'interno di tale strumento normativa pu? fornire (in prospettiva) importanti interstizi sia per lo sviluppo stesso di questo dialogo, sia per il raggiungimento del diritto alla pace. Il principale contributo di questo articolo ? quindi quello di aumentare l'interesse sulla relazione reciproca tra dialogo interculturale e diritto alla pace, nell'ottica di fare luce sulle possibili implicazioni operative della bozza di Dichiarazione per la sostenibilit? di questo diritto umano universale e per incoraggiare un contributo dal basso al suo sostegno.
14470Spoglio di PeriodicoIII CMarco&MasciaThe Peace Human Rights Link in the Statutes of Local Governments: The Pioneering Example of ItalyPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 123-132diritti umani;pace;dirittoItaliaL'autore ricostruisce il percorso che, a partire dal 1988, ha portato gli enti di governo locale italiani a riconoscere nei propri Statuti la pace come diritto fondamentale della persona e dei popoli. Egli sostiene la tesi secondo cui l'ente locale, asserendo solennemente di impegnarsi a perseguire i propri fini statutari anche secondo il vigente diritto internazionale, si colloca nell'architettura istituzionale su pi? livelli dell'ordine mondiale ed ? legittimato a concorrere con lo Stato e con le istituzioni internazionali nel proteggere e promuovere tutti i diritti umani, compreso il diritto individuale e collettivo alla pace. l'autore ipotizza che, insieme con le organizzazioni non governative e i gruppi di volontariato, l'ente locale contribuir? efficacemente a indurre lo Stato a perseguire coerentemente ?la via giuridica alla pace?, quella che consiste nel dare piena attuazione ai principi e agli obiettivi della Carta delle Nazioni Unite riguardanti il divieto dell' uso della forza per la risoluzione dei conflitti, la soluzione pacifica dei medesimi, il disarmo, la sicurezza umana (economica, sociale, ambientale, dell'ordine pubblico) e la cooperazione multilaterale.
14471Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&PapiscaThe Human Right to Peace Is Putting the Sincerity of the Peace-loving States to the TestPace diritti umani - Peace Human Rights, A. X, n. 2/3 (mag.-dic. 2013), pp. 133-146diritti umani;pace;dirittoL'autore parte dall'assunto che, nonostante la provvisoriet? del testo di Dichiarazione sul diritto alla pace delle Nazioni Unite in discussione al Consiglio Diritti Umani, disponiamo di tutti gli elementi per dire che l'operazione in corso ? di altissimo rilievo politico, oltre che giuridico-formale. Il documento rappresenta il tentativo di ricapitolare, attorno al valore sommo della pace positiva, i traguardi finora raggiunti lungo il cammino della civilt? del diritto: dal riconoscimento dei diritti fondamentali della persona all'elaborazione di strategie di forte ascendenza etica quali la sicurezza umana e lo sviluppo umano. L'autore sottolinea inoltre l'importanza che, come fa il documento, ci si riferisca alla pace come un diritto che ? individuale e collettivo allo stesso tempo. Nonostante che la vox populi riconosca la pace come diritto fondamentale, la sua formale inclusione nel diritto internazionale continua a incontrare forte opposizione da parte di numerosi Stati, a cominciare dagli Stati Uniti d'America. L'autore offre argomenti che disvelano ora l'intrinseca inconsistenza delle obiezioni ora la loro palese, pregiudiziale radice ideologica. Vero ?, argomenta l'autore, che quanti si oppongono alla pace come diritto umano non accettano il modello di ordine mondiale che il riconoscimento del diritto obbliga ad attuare, modello il cui DNA ? nella Carta delle Nazioni Unite. Il diritto umano alla pace rende visibili e imperativi i corrispettivi doveri degli Stati, a partire dalla cancellazione dello ius ad bellum -attributo forte della sovranit? statuale -, dal disarmo reale e dalla piena applicazione della Carta delle Nazioni Unite. L'autore prevede che, per facilitare l'adozione del testo di Dichiarazione, occorrer? trovare un compromesso che collochi il diritto alla pace dentro il pi? ampio alveo della cultura della pace, secondo la strategia sviluppata dall'UNESCO e dalla stessa ONU, rendendo ancor pi? esplicito il fondamento di questa sul paradigma dei diritti umani a cominciare dal diritto alla vita e, allo stesso tempo, mantenendo l'approccio ?ordine mondiale? con puntuale riferimento a quanto proclama l'art. 28 della Dichiarazione universale.
14472Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaUn voto per l’EuropaAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 5 (mag. 2014), pp. 357-360politica;istituzioni;bene comuneArticolo di approfondimento sul tema delle prossime elezioni del Parlamento Europeo del 25 maggio 2014. Se gli interessi particolari di alcuni attori, scrive Costa in questo editoriale, mettono a rischio il perseguimento del bene comune a livello europeo, la partecipazione matura alle elezioni rappresenta un passo verso un'Europa pi? democratica.
14473Spoglio di PeriodicoIII CCommissione degli episcopati della Comunit? europea -COMECE?Il progetto europeo non venga messo a rischio?. Dichiarazione per le elezioni europee 2014Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 5 (mag. 2014), pp. 361-364politica;istituzioni;bene comuneViene qui pubblicato l’appello che la Commissione degli episcopati della Comunità europea -COMECE ha lanciato in vista delle prossime elezioni del Parlamento Europeo del 25 maggio 2014. Esso è chiarissimo e incisivo: «desideriamo insistere che il progetto europeo non venga messo a rischio o abbandonato sotto le attuali costrizioni. […] Abbiamo troppo da perdere da un eventuale deragliamento del progetto europeo». Con altrettanta chiarezza identificano anche l’ostacolo su cui quel progetto rischia di incagliarsi: «I singoli cittadini, le comunità e persino gli Stati nazionali devono essere capaci di mettere da parte l’interesse particolare alla ricerca del bene comune».
14474Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&Costa;Paolo&FoglizzoUnione Europea: il senso di stare insieme. Intervista a Romano ProdiAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 5 (mag. 2014), pp. 366-377politica;istituzioniTurchia;Cina;Africa;EuropaIntervista a Romano Prodi, presidente della Commissione europea dal 1999 al 2004, il quale conosce dall’interno l’Europa e le dinamiche delle sue istituzioni. I suoi contatti con la Cina e il suo impegno in Africa gli aprono lo sguardo a prospettive diverse. Che cosa vede incrociandole? Quali segnali scorge del cambiamento del posto dell’Europa nel mondo? Quali paradossi riconosce nel nostro presente e quali opportunità per il nostro futuro?
14475Spoglio di PeriodicoIII CSusy&ZanardoGender e differenza sessuale. Un dibattito in corsoAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 5 (mag. 2014), pp. 379-391antropologia;omosessualit?È possibile sostituire il sesso con l’identità di genere? Che cosa dicono le teorie del gender, oggi maggioritarie nel dibattito culturale, sull’identità sessuale e quali sono le loro maggiori criticità? In che modo è possibile tornare a pensare alla differenza sessuale come luogo di ricerca e attribuzione di senso? L’A. pone in dialogo le teorie del gender con quelle sulla differenza sessuale, riscoprendo la dimensione antropologica dell’essere uomo e donna, aperti a un reciproco esercizio della differenza.
14476Spoglio di PeriodicoIII CMarcello&EspositoGioco d’azzardo: qual è la vera posta? Tecnologie che creano dipendenzeAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 5 (mag. 2014), pp. 392-404societ?;saluteItaliaCome è cambiato il gioco d’azzardo in Italia? È possibile tracciare un identikit del giocatore accanito? Quali fattori incentivano la ludopatia piuttosto che contrastarla? A partire dalle riflessioni dell’antropologa statunitense Natasha Dow Schüll, frutto di vent’anni di ricerca sui giocatori delle slot machine di Las Vegas, l'articolo cerca di avvicinarsi con maggiore consapevolezza al fenomeno del gioco d’azzardo, in rapido e preoccupante aumento anche nel nostro Paese favorito, tra l’altro, dall’uso della tecnologia e di Internet.
14477Spoglio di PeriodicoIII CMatteo&Mascia;Chiara&TintoriUna rete di centri per l’etica ambientaleAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 5 (mag. 2014), pp. 405-412ecologia;etica;ambiente;scienza;sviluppoIn Italia alcuni centri di ricerca portano avanti da anni lo studio e la pratica dell’etica ambientale, come pilastro e fondamento della cultura della sostenibilità. Quali sono e come operano? Che tipo di sinergie sono possibili e auspicabili a livello nazionale? Mentre si dà conto del percorso di costruzione del coordinamento dei centri di etica ambientale, si auspica che altre realtà possano inserirsi in questa rete.
14478Spoglio di PeriodicoIII AYves&M?nyL'Unione europea: too big to fail?Il Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 183-198politica;istituzioniEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. Questo articolo offre una sintesi magistrale dei problemi che la costruzione di un percorso unitario nell'ambito dell'Unione europea affronta.
14479Spoglio di PeriodicoIII AEnzo&CheliForma di governo e legge elettoraleIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 199-205politica;legislazioneItaliaL'analisi dell'autore -il quale scrive per la Sezione "Il caso italiano"- parte dal lavoro della commissione di esperti sulla riforma costituzionale, sottolineando come, nonostante il mutamento del governo, i problemi restano quelli noti.
14480Spoglio di PeriodicoIII AVincenzo&ViscoSulla progressivit? delle imposteIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 206-214 finanza;economia;storiaItaliaIn questo articolo della Sezione "Il caso italiano", l'autore offre una ricostruzione storica del sistema fiscale italiano, attraverso l'iter delle riforme. L'analisi si sofferma in partciolare sul principio di progressivit? dell'imposizione.
14481Spoglio di PeriodicoIII AGuido&MelisDove va la Sardegna?Il Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 215-222politica;economiaItaliaArticolo della Sezione "Il caso italiano" nel quale l'autore fa un'analisi della situazione politico-economica della Regione Sardegna, a poche settimane dalle elezioni amministrative. Mai come in questi anni di inizio millennio, spiega l'autore, la sorte dell'isola ? stata in bilico, incerta tra un futuro di recessione epocale o invece una possibile prospettiva di ripresa e di rilancio.
14482Spoglio di PeriodicoIII ALorenzo&MoscaIl Movimento 5 Stelle e i conflitti locali Il Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 223-230politica;societ?ItaliaIn questo articolo della Sezione "Il caso italiano", l'autore analizza il rapporto tra il Movimento 5 Stelle (M5S) e i conflitti locali portati avanti dai movimenti sociali in Italia. Secondo l'autore ci sono almeno tre dimensioni che possono contribuire a chiarire il rapporto tra M5S, conflitti e proteste locali: a) la prossimit? del suo programma elettroale e delle campagne sostenute da Beppe Grillo (leader M5S) ad alcune rivendicazioni dei movimenti sociali; b) le biografie degli eletti del M5S; c) i risultati elettorali del M5S in aree profondamente segnate dalla presenza di conflitti.
14483Spoglio di PeriodicoIII ANadia&UrbinatiLa difficile rappresentanza in Europa Il Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 231-239politica;istituzioniEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. In questo articolo l'autrice tratteggia la mancata formazione di un demos europeo, insieme causa ed effetto del deficit democratico e dell'incapacit? delle istituzioni europee di incidere sui problemi che affliggono gran parte dei Paesi dell'Unione. Burocratismo, autoritarismo, deriva tecnocratica, ma anche il nazionalismo degli Stati membri, sono elementi che contribuiscono a questi effetti, ad alimentare la diffidenza dei cittadini, a ostacolare la formazione di un demos che possa esprimere un vero Parlamento e si senta da esso rappresentato.
14484Spoglio di PeriodicoIII AJacques&FayetteIl Front national: un caso di destra europeaIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 240-247politica;istituzioniEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. In questo articolo l'autore, discutendo il programma del Front National -primo partito politico francese, fondato da Jean-Marie Le Pen, che si caratterizza come un partito di destra sociale nazionalista- mostra con allarmata evidenza che cosa potrebbe avvenire se in un grande Paese prevalesse una forza politica che mira deliberatamente a distruggere il sistema monetario e con esso la stessa Unione.
14485Spoglio di PeriodicoIII ARichard&BellamyI dilemmi del processo decisionale europeoIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 248-254 politica;istituzioniEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. In questo articolo l'autore il sistema del processo decisionale nella UE e i problemio dovuti alla crisi dell'Eurozona, le cui soluzioni proposte riflettono tutte un'esigenza di maggiore integrazione politica.
14486Spoglio di PeriodicoIII AFranco&GalloUna giustizia fiscale nell'Unione europeaIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 255-262politica;istituzioniEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. In questo articolo l'autore tratta del sistema fiscale federalista europeo tra consenso, uguaglianza, solidariet? e sussidiariet?.
14487Spoglio di PeriodicoIII AMacroeconomicusL'Europa che ci aspettiamoIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 263-272 politica;economia;istituzioniEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. In questo articolo Macroeconomicus propone un'analisi accurata delle occasioni perdute -volutamente- dalle autorit? dell'Eurozona: il sistema monetario europeo non ? stato una rete di salvataggio per attutire gli effetti della grande recessione, ma una cassa di risonanza che li ha aggravati. E' un'analisi che non esclude un filo di speranza: tutto dipender? dalle reazioni dei leader dei grandi Paesi all'allarme che verr? dai risultati delle elezioni.
14488Spoglio di PeriodicoIII AAltiero&SpinelliDi fronte alle elezioni europeeIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 273-281politica;storiaEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. In questo articolo vengono ripubblicate le parole scritte da Altiero Spinelli nell'imminenza delle prime elezioni europee del giugno 1979, parole che illustrano con chiarezza una posizione politica minoritaria ma ancora viva, in cui bene si colgono passione ed entusiasmo, a fronte della preoccupazione che domina le analisi scritte oggi.
14489Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&RonchiUn Pakistan sconosciuto Il Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 298-306politica;economia;societ?PakistanArticolo che offre una panoramica sulla situazione socio-politica del Pakistan ad un anno dalla formazione del nuovo governo con l'elezione del premier Nawaz Sharif (11 maggio 2013).
14490Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco Davide&RagnoIl volto inatteso del BrasileIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 307-314politica;economia;societ?;sviluppoBrasileAlla vigilia di un biennio caratterizzato da importanti manifestazioni sportive internazionali (i mondiali di calcio questo 2014, le Olimpiadi nel 2016), il Brasile non sembra pi? il Paese dal volto nuovo che ha mostrato fino a poco tempo fa. Un Paese che pur conservando molti dei tratti registrati nel recente passato ha raccolto, negli ultimi quindici anni, successi inconfutabili, tanto economici quanto sociali. La Confederation Cup dello scorso giugno avrebbe dovuto costituire il primo passo verso la cristallizzazione della nuova immagine del Brasile nel mondo. Tale era il proposito che aveva ispirato in tempi non cos? lontani la pianificazione di questo e altri eventi simili. Ma oggi la situazione politica brasiliana getta ombre sulle effettive possibilit? di queste grandi manifestazioni sportive. Nel 2013, infatti, non ? avvenuto il consolidamento della nuova immagine del Paese, ma, piuttosto, sono emerse le pi? profonde aporie. L'esplosione delle proteste nelle strade delle principali citt? brasiliane nei giorni della Confederation Cup ? stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, che ha colto impreparata tutta la classe politica. Proteste alimentate da un'economia che non sembrava essere pi? il volano di crescita sociale, come accadeva solo qualche anno fa. Il malcontento popolare ha rivelato al mondo un volto inaspettato del Brasile.
14491Spoglio di PeriodicoIII ANicoletta&CavazzaL'ampiezza della disparit?Il Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 315-322rapporti annuali;dati statistici;donneNello scorso mese di ottobre ? stato pubblicato dal World Economic Forum il Global Gender Gap Report relativo all'anno 2013. Si tratta di un documento di quasi 400 pagine diffuso ogni anno, a partire dal 2006, per rendere conto, attraverso indicatori quantitativi, dell'ampiezza delle disparit? di genere nell'accesso alle risorse e alle opportunit? e della sua evoluzione nel tempo, in 136 Paesi. Il rapporto presenta e confronta una serie di indici di ampiezza delle disparit? di genere riconducibili a quattro ambiti relativi a diritti di base: salute, istruzione, partecipazione economica e politica. Globalmente, il Paese del mondo pi? egualitario per quanto concerne uomini e donne risulta l'Islanda (gi? a partire dal 2009 detiene ogni anno la prima posizione in questa classifica) con un punteggio di 0,873, seguito da Finlandia e Norvegia, entrambe con un punteggio che si aggira intorno allo 0,84. Pakistan (0,546) e Yemen (0,513) sono gli ultimi Paesi della classifica, avendo peraltro peggiorato notevolmente la propria posizione dal 2006 (rispettivamente 112esimo e 115esimo).
14492Spoglio di PeriodicoIII AGiuseppe&BertaLa deriva europea verso una tecnocrazia oligarchicaIl Mulino A. LXIII n. 2 (mar.-apr. 2014), pp. 315-322politica;economiaEuropaAnche questo fascicolo, si legge nell'editoriale, ? dedicato ai problemi dell'Europa, a poche settimane dalle elezioni del Parlamento europeo del 25 maggio 2014. Questa volta ? in gioco un censimento pro o contro il tentativo di procedere e insistere sulla strada dell'unit? europea. Ed ? in questo modo che gli autori degli articoli europei qui presentati leggono la crisi del grande progetto di Unione. In questo articolo l'autore ripercorre le scelte di Guido Carli, Ministro del Tesoro nel sesto e nel settimo governo Andreotti e firmatario per l'Italia del trattato di Maastricht (7 febbraio 1992). Carli, spiega l'autore, condusse il negoziato di Maastricht gi? pervaso da un pessimismo dilagante, che lo induceva a non riporre pi? alcuna speranza nella possibilit? dell'Italia di riformarsi da se stessa, senza esservi costretta da condizionamenti istituzionali esterni. Egli motiva la sua convinzione nell'assoluta necessit? di rafforzare l'Unione europea mediante un trattato per obbligare gli Stati contraenti alla convergenza delle loro economie.
14493Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaLa ?vertigine Renzi?: ? possibile una politica pop-democratica?Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 4 (apr. 2014), pp. 269-276comunicazione;politicaIn questi anni- scrive l'autore- abbiamo ripetuto che l’alternativa tra populisti e democratici aveva probabilmente rimpiazzato quella tra destra e sinistra come polarità strutturante e chiave interpretativa della politica italiana (e probabilmente non solo). Ora Matteo Renzi, segretario del Partito democratico e Presidente del Consiglio, si presenta con un mix di caratteristiche dell’una e dell’altra parte, come una sorta di “pop(liberal)democratico”. Ci si trova di fronte a quella che si può definire, in senso tecnico, una chimera politica, essendo la chimera il “mostro” mitologico con parti del corpo di animali diversi. Questo spiega bene il senso di vertigine e anche le domande che immediatamente suscita: siamo di fronte ai primi passi di una visione politica lungimirante, capace di operare una sintesi innovativa delle molte e contraddittorie spinte che inequivocabilmente agitano la nostra società? O piuttosto a un ennesimo tentativo di sedurci con l’insidioso fascino della semplificazione? O le due cose insieme? E ancora: possono convivere uno stile comunicativo che relativizza le mediazioni e punta sulla figura del leader e un metodo autenticamente democratico, che valorizza l’apporto di tutti e il confronto fra le posizioni? Vale la pena sostare un attimo su queste domande, interrogando l’immediatezza delle reazioni emotive per far emergere i diversi elementi che esse colgono a sostegno dell’una o dell’altra possibile risposta. Solo questo permetterà di superare lo smarrimento, assumendo una posizione corroborata da un discernimento, e di identificare gli atteggiamenti da tenere e le azioni da compiere.
14494Spoglio di PeriodicoIII CPeter Kodwo&Appiah TurksonPer un dialogo autentico sugli OGMAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 4 (apr. 2014), pp. 278-291mercato;etica;alimentazione;agricoltura;tecnologiaTra i vari temi particolarmente controversi nel mondo contemporaneo le biotecnologie e l’introduzione di organismi geneticamente modificati (OGM) in agricoltura occupano un posto di rilievo: sostenitori e oppositori si affrontano spesso in una polemica muro contro muro che genera confusione nell’opinione pubblica. A metà ottobre 2013, a Des Moines (Iowa, USA), il card. Turkson si è trovato di fronte a esponenti delle due parti: ha infatti accolto l’invito di prendere parte alla cerimonia di consegna del World Food Prize, appuntamento annuale dell’industria biotech, mentre il giorno precedente ha incontrato i dirigenti della campagna Occupy the World Food Prize, che al potere di quella industria intende opporsi. A entrambi i gruppi ha rivolto un identico messaggio: la Chiesa non ha ancora formulato una posizione ufficiale definitiva in merito agli OGM, ma ne ha una sul modo di affrontare la questione. Solo un dialogo autentico e onesto, a cui possano partecipare con pari dignità tutte le parti in causa, può condurre a un consenso in vista della promozione del bene comune dell’umanità. Tale dialogo non può prescindere dall’ancoraggio a una serie di principi etici, di cui la dottrina sociale della Chiesa offre una possibile formulazione. Su tale base il card. Turkson ha anche offerto la disponibilità a facilitare questo processo di dialogo. Pubblichiamo qui una traduzione adattata delle parole da lui pronunciate in entrambe le occasioni.
14495Spoglio di PeriodicoIII CEdmond&Grace?Il nostro ideale eurorealistico?. Intervista a Pat CoxAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 4 (apr. 2014), pp. 292-300politica;istituzioniUcraina;EuropaNel corso del 2014 saranno rinnovate le principali istituzioni europee, il Parlamento alla fine di maggio e poi la Commissione a fine anno. Per la prima volta i cittadini troveranno sulla scheda i nomi dei candidati alla presidenza della Commissione, i quali daranno vita a dibattiti televisivi durante la campagna. Si apre dunque l’opportunità di un dibattito pubblico a livello europeo: una sfida particolarmente esigente in un momento in cui l’Europa sembra oscillare tra la nostalgia per il passato, la rabbia per il presente e la paura per il futuro. La questione europea può essere affrontata da parecchie prospettive: la rivista lo fa qui con Pat Cox, irlandese, che del Parlamento europeo è stato presidente tra il 2002 e il 2004.
14496Spoglio di PeriodicoIII CSanti&Torres?No a un modello antidemocratico di Europa?. Intervista a Teresa Forcades i Vila Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 4 (apr. 2014), pp. 302-310politica;istituzioni;societ?;economiaEuropaDai movimenti popolari nati come reazione alla crisi emerge la convinzione che il futuro dell’Europa richieda un cambiamento radicale del modello economico, sociale e politico che essa si è data: è la posta in gioco anche alle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo (maggio 2014). È il punto di vista di Teresa Forcades i Vila, benedettina catalana, che guarda alla realtà europea da una prospettiva diversa da quella di Pat Cox, ex presidente del Parlamento europeo, la cui opinione ha trovato spazio nelle pagine immediatamente precedenti di questo numero.
14497Spoglio di PeriodicoIII CPaul D.&McNelisIl tallone d’Achille della zona euro. La lezione della storia americana Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 4 (apr. 2014), pp. 311-317politica;istituzioni;economia;finanzaEuropaAlla radice della crisi della zona euro vi sono la divergenza dell’andamento dell’economia e delle finanze pubbliche tra i diversi Paesi che la compongono e alcune debolezze del suo impianto, quali la mancanza di una politica fiscale federale e di una vigilanza bancaria centralizzata. La storia americana insegna come una crisi del debito pubblico possa rappresentare una occasione di rafforzamento delle istituzioni federali, a vantaggio di tutti i membri dell’Unione.
14498Spoglio di PeriodicoIII CDavid&NazarUcraina: una voce dal cuore di piazza MaidanAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 4 (apr. 2014), pp. 318-326politicaUcraina;Russia;Crimea;EuropaDi fronte ai rivolgimenti prodotti da movimenti popolari di massa, il punto di osservazione determina in buona parte che cosa si vede e il giudizio sulla situazione. Questo vale anche per la recente rivoluzione ucraina (febbraio 2014). Essa ha avuto luogo dopo una serie di episodi di violenza nella capitale di Kiev culminata con la cacciata dell'allora presidente dell'Ucraina, Viktor Yanukovich. Dopo la rivoluzione, la Russia ha rifiutato di riconoscere il nuovo governo ad interim, chiamando la rivoluzione un colpo di Stato e ha preso il controllo della penisola di Crimea in Ucraina. Secondo l'autore è interessante ascoltare la voce di chi è testimone degli eventi, a diretto contatto con i protagonisti. David Nazar è un gesuita canadese che nell’ultimo decennio ha svolto il proprio ministero in Ucraina, il Paese di origine della sua famiglia; in una recente visita a Roma ha ricostruito i fatti dal suo punto di vista, offrendone un’analisi peculiare rispetto a quella più comune.
14499Spoglio di PeriodicoIII CSimone&MorandiniBene comune o beni comuni: un percorso di ricercaAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 4 (apr. 2014), pp. 327-334bene comune;eticaLa Fondazione Lanza di Padova, da anni impegnata nella riflessione sull’etica civile, ha promosso per l’anno sociale 2013-2014 un ciclo di seminari su «Il bene comune e i beni comuni». Grazie al dialogo tra esponenti di diverse discipline, è emerso che la dimensione del “comune” non interessa soltanto la costruzione di un’etica e di un’antropologia sociale fondamentali, né riguarda solo la politica. In questo articolo si dà conto del dibattito che si è aperto, a partire dalle prospettive dell’etica fondamentale, per approdare alla pluralità di beni in cui si articola la nozione di bene comune.
14500Spoglio di PeriodicoIII CSally&BurchPoder y democracia en la RedAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 1-5informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI ? dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. In questo primo articolo l'autore si concentra sull'analisi dei meccanismi di gestione e governance nel mondo di internet.
14501Spoglio di PeriodicoIII CJulian&AssangeFlujos de informaci?n y poderAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 6-10informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI è dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. In questo articolo l'autore fa riferimento al caso del giornalista Julian Assage gestore del sito Wikileaks, per il quale egli rischia l’incriminazione per la pubblicazione di documenti governativi segreti. Si concentra quindi sull'analisi dei temi quali la globalizzazione e la governance di Internet; i sistemi di controllo e la sicurezza pubblica; la responsabilità della trasparenza dei governi.
14502Spoglio di PeriodicoIII CMichael&GursteinEl modelo "multistakeholderism" y el neoliberalismo: La gobernanza "posdemocr?tica" de InternetAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 11-14informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI ? dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. L'articolo affronta un fenomeno recente che attira l'attenzione nel settore di Internet,
dal punto di vista della societ? civile: l'improvvisa comparsa del "modello multistakeholderism "-MS- (modello multi-stakeholder o multi-modello), affacciatosi circa 2 o 3 anni fa nelle discussioni sulla governance di Internet. Il termine, naturalmente -spiega l'auotre- esiste gi? da tempo ma ? stato utilizzato in relazione a Internet per descrivere i processi decisionali dei suoi organi tecnici (es. Internet Engineering Task Force -IETF, The Internet Architecture Board -IAB).
14503Spoglio di PeriodicoIII CSally&BurchEntrevista con Robert McChesney: C?mo desmonopolizar Internet?America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 15-20informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI è dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. L'articolo riporta un'intervista a Robert McChesney, professore di media all’Università dell’Illinois, all'indomani dell'uscita del suo ultimo lavoro: "Digital Disconnect: How Capitalism is Turning the Internet Against Democracy", nel quale definisce Internet il nuovo campo di battaglia per il capitalismo neoliberista.
14504Spoglio di PeriodicoIII CPrabir&PurkayasthaHacia una Internet justa y equitativaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 21-23informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI ? dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. L'articolo descrive la mission della Just Net Coalition (JNC), una rete globale di attori della societ? civile impegnata per un aperto, libero, giusto ed equo mondo di Internet. Fondata nel febbraio 2014, la coalizione si impegna su temi di Internet e la sua governance, con l'obiettivo di promuovere la democrazia, i diritti umani e la giustizia sociale.
14505Spoglio di PeriodicoIII CALAIEntrevista con el keniano Alex Gakuru.
Computaci?n en la nube: Un enredo legal
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 24-26informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI è dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. L'articolo riporta un'intervista a Alex Gakuru, Coordinatore Regionale – Africa, Creative Commons, Direttore esecutivoe, Content Development and Intellectual Property (CODE-IP) Trust e Membro del Consiglio della Free and Open Source Software Foundation for Africa. Egli risponde ad alcune questioni sui temi della formulazione di politiche globali per Internet.
14506Spoglio di PeriodicoIII CNorbert&BollowLas causas profundas de la injusticia social en InternetAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 27-29informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI ? dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. L'articolo prova ad individuare in modo analitico, le cause all'origine dell'ingiustizia sociale in Internet.
14507Spoglio di PeriodicoIII CBia&Barbosa;Pedro&EkmanBrasil aprueba una de las leyes m?s avanzadas del mundo. El Marco Civil de InternetAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 30-31informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaBrasileQuesto numero di ALAI ? dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. L'articolo si sofferma sulla decisione della presidente brasiliana Dilma Rousseff di promulgato il "Marco civil da internet", una sorta di Costituzione del web, approvata il 22 aprile 2014. La nuova norma assicura la neutralit? di Internet e soprattutto garantisce il rispetto della privacy degli utenti.
14508Spoglio di PeriodicoIII CRichard&Hill CMSI+10: La b?squeda del consensoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 494 (apr. 2014), pp. 32-informazione;comunicazione;tecnologia;politica;mercato;economiaQuesto numero di ALAI ? dedicato al tema della informazione e comunicazione della rete internet e della tecnologia digitale, nel suo rapporto con il potere e la democrazia. L'articolo affronta la questione della necessit? di convocare una nuova Cumbre Mundial sobre la Sociedad de la Informaci?n (CMSI) a 10 anni di distanza dall'ultima, con l'intento di cercare accordi, mezzi e meccanismi per facilitare lo sviluppo della societ? dell'informazione e in particolare per facilitare il dispiegamento e l'applicazione delle tecnologie dell'informazione e delle ICT nel mondo in via di sviluppo.
14509Spoglio di PeriodicoIII CRiccardo&OlivieriDossier: Democrazia bene comuneCem Mondialit? n. 5 (mag. 2014), pp. 17-32bene comune;politica;societ?;filosofia;educazioneCome da tradizione della rivista, il numero di maggio chiude la riflessione sul tema dell'annata, dedicata in questo 2013-2014 ai beni comuni, con questo dossier sulla democrazia. "La democrazia ? la grande incompiuta della storia dell'uomo - scrive l'autore -, (...) ? proprio in questo vecchio e consunto termine greco, composto da "demos" e "krateo", che risiede lo strumento principe con il quale leggere la societ? ed immaginarne un futuro. Un concetto, democrazia, che ? figlio di altri due concetti basilari cari ai greci: "isogoria" (uguale diritto di prendere la parola durante l'assemblea) e "isonomia" (uguaglianza di fronte alla legge) (...) La terza parola chiave per definire il concetto di democrazia - aggiunge Olivieri - ? "politica", abitata a sua volta da due concetti, "polis" e "politeia", che indicano il vivere insieme, il conivio. E' l'arte, la scienza e l'attivit? dedicate alla convivenza. E' proprio attorno all'interpretazione di quest'ultimo concetto che gravita buona parte della curvatura che il concetto di democrazia ha subito nel corso della storia". Il dossier affronta il tema della democrazia da una duplice prospettiva: quella della riflessione teorica e concettuale, nel tentativo di una ridefinizione del termine adeguata alla politica odierna, e quella delle buone pratiche, considerate soprattutto dal punto di vista dei diritti di cittadinanza.
14510Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniVirt? e vizi fioriscono insieme nel corso della storiaCem Mondialit? n. 5 (mag. 2014), pp. 23-26etica;societ?;filosofia;giustiziaInserto centrale dedicato nell'annata 2013-2014 alla serie "I vizi collettivi, tra etica pubblica e nichilismo", caratterizzato dall'impegno di ripensare il grande patrimonio etico rappresentato dalla tradizione dei vizi e delle virt?. In questo numero si parla dell'evoluzione dei concetti di vizi e virt? nella storia.
14511Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiI beni relazionali. Una definizione difficileCem Mondialit? n. 5 (mag. 2014), pp. 10-11bene comune;societ?;filosofia;educazioneIl numero di maggio chiude la riflessione sul tema dell'annata, dedicata in questo 2013-2014 ai beni comuni. Questo articolo prova a dare una definizione dei cosidetti beni relazionali, spiegando in cosa consistono e come si generano.
14512Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniLa cittadinanza madre di tutte le sfideCem Mondialit? n. 5 (mag. 2014), p. 12scuola;istruzioneItaliaL'articolo tratta della dimensione interculturale nella scuola italiana. Nel febbraio 2014 Il Ministero dell'istruzione dell'Universit? e della Ricerca ha pubblicato le "nuove linee guida sull'integrazione degli alunni stranieri", attraverso il quale emerge come la scuola abbia evitato il rischio del multiculturalismo ghettizzante per avviarsi verso la logica della piena dimensione interculturale.
14513Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoApprendi-AMO la legalit?Cem Mondialit? n. 5 (mag. 2014), pp. 14-15educazione e formazione;societ?In questo articolo l'autrice cerca di sinettizzare l'intervento di don Luigi Ciotti a Lucca durante il percorso di educazione alla speranza. L'idea chiave ? che "la legalit? ? la reale barriera contro la sopraffazione del forte sul debole ed ? lo strumento attraverso cui si afferma il principio e il valore dell'uguaglianza.
14514Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Camarlinghi
Dichiariamo illegale la povert?
Animazione sociale n. 281 (mar. 2014), pp. 3-11diritti umani;societ?;economiaOggi la povert? ? la peggiore malattia del nostro Paese: riguarda due famiglie su tre e ruba la speranza di un italiano su quattro. Oggi la povert? ? la pi? grave illegalit?, perch? viola i principi di dignit? e libert? previsti dalla Costituzione. E' triste constatarlo -ci sono pi? di un milione di bambini e ragazzi tra i poveri in Italia. Nel nostro Paese sta esplodendo una vera e propria emergenza civilt?, che impegna tutti a fare delle scelte. Dobbiamo essere ?eretici? -dice Luigi Ciotti in quest' intervista -perch? eresia deriva dal greco scegliere e questo ? un tempo in cui la speranza ? giustificata solo in coloro che non restano indifferenti.
14515Spoglio di PeriodicoIII CFlorence&Giust-DesprairiesChe fare della diversit? nella scuola?Animazione sociale n. 281 (mar. 2014), pp. 12-21scuola;educazioneLa scuola si misura con fatica con le diversit? sociali e personali al suo interno, riflesso di quelle che attraversano la societ?, dove sovente sono enfatizzate per nascondere le disuguaglianze. Misurarsi con le diversit? chiede alla scuola di indagare con acutezza, da vicino, le questioni in gioco che rimandano alla fragilizzazione delle identit? e delle appartenenze di gruppo e alla diffusione di atteggiamenti difensivi per salvaguardarle, fino a considerare il dissimile fonte di minaccia. Come la scuola pu? ridurre il senso di minaccia, sviluppare un pensiero in situazione sulle diversit?, farsi luogo di esercizi di alterit?, allestirsi come ?spazio comune? in cui ognuno sia risorsa?
14516Spoglio di PeriodicoIII CLeopoldo&Grosso;Paolo&RiglianoRitrovare la complessit? delle dipendenzeAnimazione sociale n. 281 (mar. 2014), pp. 22-33animazione sociale;saluteParlare con competenza di consumi e dipendenze non ? affatto scontato. Non bastano dati e statistiche per maturare una lettura adeguata, poich? spesso le interpretazioni sono viziate da preconcetti e strumentalizzazioni che ciclicamente si ripropongono. Occorre, quindi, anche oggi, riapprendere a leggere le situazioni con una pluralit? di sguardi e mappe, di saperi maturati nella ricerca scientifica e nell'esperienza sul campo. Tale ricchezza di saperi, data l'intrinseca complessit? dei fenomeni di dipendenza, ? chiamata ad alimentare un ascolto comprensivo delle specifiche storie di vita nei contesti sociali in cui prendono forma e a ridefinire le sue mappe in situazione.
14517Spoglio di PeriodicoIII CMichelangelo&Belletti;…[et al.]Inserto: Parole chiave per lavorare con i giovani/4. Dal concreto fare al trasformare fatti e vissuti in esperienzaAnimazione sociale n. 281 (mar. 2014), pp. 34-80societ?;animazione sociale;lavoro;educazioneProsegue la ricerca di nuove "parole chiave" per lavorare con i giovani. Si ? riflettuto nei precedenti numeri su tre passaggi: dal rispondere ai bisogni al fare spazio al desiderio (260), dal senso d'insignificanza al suo alleggerimento (264), dal simulare la partecipazione al giocarsi nell'intraprendere (271). A partire dall'esigenza di innervarsi nel reale delle nuove generazioni, viene posto ora al centro il passaggio dal fare concreto dei giovani al trasformare il fare in esperienza. Intraprendere ? importante, ma a quali condizioni i giovani possono rielaborare mappe mentali, assumere nuovi atteggiamenti consapevoli, interiorizzare il portato delle capacit? acquisite per prefigurare e perseguire il futuro nella sua complessit?? Il linguaggio dell'intraprendere ? essenziale per una generazione bloccata in un parcheggio, ma anche ambivalente perch? ?importato? dal mondo della produzione. Se ? vero che dal lavoro molti giovani sono esclusi e cercano come entrarvi, ? anche vero che ? diffusa la ricerca di un modo diverso di lavorare in una fase faticosa ma promettente, in cui viene messa in discussione la cultura del produrre per consumare e del consumare per produrre. Uscire da tale circolo ? possibile attraverso esperienze consistenti che permettano di farsi intraprendenti in una duplice logica: uscire dal parcheggio per misurarsi con il mondo reale, compresa l'attuale forma di lavoro assente, intermittente e precario; prefigurare stili di vita e modalit? di lavoro ?altre?, verso un'economia con un diverso modo di produrre e consumare non meno che di vivere il quotidiano tessendo relazioni, significati, azioni partecipate. Muovendosi alla luce delle due logiche l'inserto si sofferma sul passaggio educativo da un ?fare? con i giovani intriso di domande e tensioni, mappe concettuali e passioni, competenze di compito e relazione, all'accumulare ?esperienza? ri-significando fatti e vissuti, fino a maturare ?apprendimenti generativi? prefiguranti la possibilit? di un futuro maggiormente a misura d'uomo. Si apre con una riflessione che -nel dar ordine ai ragionamenri maturati nel gruppo che ha pensato l'inserto -mira a enucleare alcune prospettive di lavoro ma anche dei nodi da sciogliere nell'allestire esperienze consistenti e generative. Segue la rielaborazione di due esperimenti, il primo sull'attivazione di giovani e adulti competenti nell'organizzare di eventi musicali sul territorio, il secondo sul restituire la possibilit? di rimettersi in gioco a giovani schiacciati dall'apatia rispetto alla formazione e al lavoro. L'inserto chiude riflettendo sull'allestimento di contesti di apprendimento esperienziale, con particolare attenzione al cambiamento di ?posizione? delle figure educative.
14518Spoglio di PeriodicoIII CSilvia Nicoletta&Fargion;Francesco&D'AmicoAnche a scuola includere ? collaborareAnimazione sociale n. 281 (mar. 2014), pp. 81-89scuola;educazioneLa tensione alle idealizzazioni e l'ansia di fronte alle diversit? rende difficile anche a scuola vedere da una posizione rawicinata e costruttiva i problemi che insorgono nel fare dell'inclusione qualcosa da inventare giorno dopo giorno. Ci? che ? difficile e ansiogeno ? fare spazio ai diversi attori in una situazione che si caratterizza per l'incertezza e la variabilit?, ma anche per la ?insufficienza? dei saperi e delle competenze, non appena ci si chiude in se stessi. Eppure, ? nel quotidiano ascoltarsi e relazionarsi che si pu? lavorare per immaginare e costruire la scuola come spazio in cui alleggerire la fatica di tutti , in particolare dei ragazzi e delle famiglie, e aprirsi a inediti apprendimenti.
14519Spoglio di PeriodicoIII CMassimiliano&Anzivino;Francesco&CaligarisLa biblioteca, fertile spazio di cittadinanzaAnimazione sociale n. 281 (mar. 2014), pp. 90-100societ?;servizi;stili di vita;culturaOggi abbiamo bisogno -come singoli, gruppi e comunit? -di strumenti e spazi per maturare una quotidiana risignificazione dell'esistente e un'immaginazione di futuro possibile. Tra i servizi che, alla luce di tale esigenza, reinterrogano il proprio ruolo sui territori, ci sono anche le biblioteche. Esse possono intercettare e accogliere le molteplici richieste dei cittadini, ma soprattutto rilanciare la loro funzione nello stimolare lo scambio di pensieri e la creazione di legami. Attraverso un movimento partecipativo che intreccia l'appropriarsi del patrimonio di idee ?nascoste? nei libri e la contaminazione tra le idee ?emergenti? dalla ricerca di stili di vita significativi.
14520Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&CucchiniDossier: Dalla grande guerra un grido di paceMissione Oggi n. 5 (mag. 2014), pp. 17-32storia;guerra;politica;religioneDossier dedicato al centenario dallo scoppio della prima guerra mondiale. Che cosa produsse questo avvenimento? Quali furono le sue cause? E quali le conseguenze che nessuno dei protagonisti aveva immaginato? Oltre 70 milioni di uomini furono mobilitati in tutto il mondo: tra di loro pi? di 9 milioni trovarono la morte sui campi di battaglia. Non ci fu opinione pubblica o movimento politico che non si sia diviso tra neutralisti, interventisti, pacifisti o antimilitaristi. Nessuno e niente fu risparmiato, n? sistemi politici, sociali o religiosi, n? ideologie, valori, ed alla fine del primo moderno olocausto del XX secolo, nulla fu come prima. Eppure ci fu anche chi alz? la sua voce per esprimere il suo dissenso.
14521Spoglio di PeriodicoIII CStefano&VecchiaTaiwan, proteste per l'accordo con la CinaMissione Oggi n. 5 (mag. 2014), pp. 14-16economia;politicaCina;TaiwanPiù di cento manifestanti sono rimasti feriti a Taipei, capitale di Taiwan, nel corso dell’occupazione e poi dello sgombero della sede del governo. Le proteste sono rivolte contro la ratifica di un accordo economico che l’isola ha stretto nel 2013 con la Cina, considerato iniquo e tale da minacciare l’indipendenza del paese. Per impedirne l’approvazione, il Partito democratico progressista ha messo in atto una strategia di ostruzionismo parlamentare. Per uscire dalla crisi, il presidente del parlamento Ma Ying-jeou ha convocato un tavolo con rappresentanti della maggioranza e dell’opposizione, e decidere una strategia parlamentare. Il contestato accordo apre il mercato taiwanese agli investitori cinesi in 64 settori: della comunicazione al turismo, dai trasporti alla finanza e alla sanità.
14522Spoglio di PeriodicoIII CChiara&TintoriCondividere per conciliareAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 445-452donne;lavoro;politicaDa circa vent’anni l’Unione Europea insiste sulla necessità di politiche di conciliazione tra vita professionale e familiare (work-life balance) sia nel campo delle strategie personali e familiari, sia in quello dell’organizzazione del lavoro, per rendere la vita dei suoi cittadini più sostenibile, meno frammentata e disarticolata. Di riflesso, il tema è apparso sporadicamente anche nell’agenda sociale e politica del nostro Paese, per lo più parallelamente all’obiettivo di una maggiore occupazione femminile oppure in funzione del raggiungimento della parità nei ruoli di responsabilità pubblica (quote rosa).
14523Spoglio di PeriodicoIII CDenis&ClercIl sociale, gamba atrofizzata dell’Europa Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 454-460politica;societ?Secondo l’opinione prevalente, l’Unione Europea presta molta attenzione alle questioni economiche e finanziarie e troppo poca ai problemi sociali. Ma è sempre stato così? Quale è stato lo sviluppo delle politiche sociali comunitarie lungo le diverse tappe della storia dell’UE? Ridare vigore alla “gamba” sociale dell’edificio europeo è probabilmente la sfida cruciale per il ciclo politico che si apre con il rinnovamento delle istituzioni dell’UE: il Parlamento appena eletto e la nuova Commissione che entrerà in carica negli ultimi mesi del 2014.
14524Spoglio di PeriodicoIII CAndrea&GrilloLa riforma liturgica e l’impegno sociale. Rilettura pastorale di un rapporto delicato Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 461-469religione;societ?La riforma liturgica promossa dal Vaticano II intendeva rendere più consapevole e attiva la partecipazione dei credenti alla liturgia e colmare il divario progressivamente creatosi tra la fede celebrata nelle chiese e l’azione nella società. A cinquant’anni di distanza la questione è ancora attuale. Come va intesa la liturgia? Quale funzione svolge nel rapporto tra la fede e la vita? Quali prospettive apre all’impegno dei cristiani nella società la rinnovata comprensione della liturgia data dal Concilio?
14525Spoglio di PeriodicoIII CGiorgio&CampaniniCattolici in politica: minoranza creativa nella societ? italianaAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 471-480storia;religione;societ?Quanto incide la tradizione cattolica sulla societ? del nostro Paese? E in politica i cattolici sono davvero una minoranza, e di che tipo? A tali quesiti cerca di dare una risposta questo contributo, tracciando le linee principali della storia della presenza cattolica in politica nel corso dei 150 anni di vita della nostra Repubblica, dalla Breccia di Porta Pia a oggi, e indicando alcune piste di riflessione per tutti i cattolici impegnati.
14526Spoglio di PeriodicoIII CMichele&Boario;Emanuele&FantiniL’Etiopia: potenzialità e contraddizioni dell’Africa emergenteAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 482-493sviluppo;cooperazione allo sviluppo;economia;politicaAfrica;EtiopiaI risultati ottenuti nell’ultimo decennio in termini di crescita economica hanno portato l’Etiopia alla ribalta dell’attenzione internazionale. Il modello di sviluppo etiope si fonda sul ruolo dello Stato attraverso una politica di massicci investimenti pubblici. Per quanto ancora si rivelerà sostenibile questa strategia, che emargina il settore privato? E come il sistema politico, che ha registrato negli ultimi anni una restaurazione autoritaria, potrà reggere alle tensioni provocate dai cambiamenti sociali innescati dalla crescita economica? Quale nuovo ruolo è chiamata ad assumere la cooperazione internazionale allo sviluppo?
14527Spoglio di PeriodicoIII CTom&GreeneLa risposta degli Stati Uniti all’immigrazione irregolareAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 495-500migrazioni;diritti umaniUSA;MessicoLa morte di troppi migranti nel Mediterraneo continua a interpellare la coscienza del Paese e dell’Europa. Il rispetto dei diritti umani dei migranti è però una questione globale: l’analisi dell’evoluzione della politica migratoria degli Stati Uniti mostra come essa risponda a una strategia di sfruttamento della paura e alla logica della militarizzazione, con evidenti finalità commerciali. Si tratta di una dinamica che può illuminare anche quanto accade in altre parti del mondo.
14528Spoglio di PeriodicoIII CJeffrey D.&SachsPapa Francesco, riformatore del mercato Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 509-512economia;etica;religioneGli insegnamenti di Gesù offrono una buona notizia per i giusti, siano essi poveri ed emarginati oppure ricchi ma generosi. Tutti possono trovare posto nel regno. C’è invece poco conforto per coloro che pensano che solo la loro ricchezza potrà salvarli. La parabola di Lazzaro e dell’uomo ricco è un monito sul destino dei ricchi che ignorano i poveri (Luca 16,19-31). Quindi non dovremmo essere sorpresi dalle reazioni molto divergenti all’esortazione apostolica di papa Francesco Evangelii gaudium. Da un lato, in tutto il mondo la gente è stata immediatamente attirata dalla forza del messaggio di speranza e giustizia sociale del Papa, entusiasmata dalla sua critica alla «dittatura di una economia senza volto e senza uno scopo veramente umano» (EG, n. 55) e ispirata dal suo appello alla solidarietà con i poveri. Tuttavia negli Stati Uniti un certo numero di persone notoriamente ricche e alcuni commentatori che abitualmente parlano in loro nome hanno reagito con grande irritazione.
14529Spoglio di PeriodicoIII CLuca&LionelloLa Presidenza del Consiglio dell’Unione Europea Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 6-7 (giu.-lug. 2014), pp. 509-513istituzioni;politicaNegli ultimi mesi i mezzi di informazione italiani hanno parlato sempre più frequentemente del “semestre europeo” e delle responsabilità che l’Italia assumerà nella seconda parte di questo anno 2014, quando diventerà Presidente del Consiglio dell’Unione Europea. Nonostante sia una notizia ampiamente discussa dai media, non è sempre chiaro che cosa esattamente il Governo italiano si accinga a presiedere. Si parla spesso impropriamente di Presidenza europea o di Presidenza dell’Unione Europea (UE). Anche la stessa dicitura “semestre europeo” solitamente utilizzata in realtà non è corretta, perché nel linguaggio ufficiale dell’UE essa identifica ormai le procedure volte a coordinare le politiche economiche e di bilancio nell’ambito dell’UE portate avanti dalle varie istituzioni europee e non la Presidenza semestrale del Consiglio. Alla luce di questa possibile confusione, in prima battuta è utile fare chiarezza sui nomi delle diverse istituzioni europee e sulle loro funzioni.
14530MonografiaNE M 41Maria Nieves&San Mart?n MontillaMatilde Huici


MadridNarceaC20099788427716353esp221 p. ; 24 cmdonne;storia;pedagogia;educazione;minoriSpagnaInteressante resoconto della vita e del lavoro di una donna spagnola che fin? i suoi giorni in esilio in Cile, a causa della sua partecipazione al governo della Seconda Repubblica spagnola. Matilde Huici ha partecipato attivamente ai movimenti femministi del suo tempo e come psicologa e avvocato, ha avuto un ruolo importante nel Tribunale per i Minori, con sede a Madrid per la difesa e l'educazione dei minori in situazioni di emarginazione, promuovendo la creazione di centri di educazione o rieducazione. Affiliata al partito socialista, non ? stata, per?, per la sua militanza politica, che ? passata alla storia delle donne, ma la sua posizione di ricercatrice ed esperta in psicologia dell'educazione, i suoi approcci educativi e, durante il suo esilio in Cile, l'aver dato vita a scuole di insegnamento prescolare. Matilde Huici ,La terza donna? Insieme a Clara Campoamor e Victoria Kent, ? stata uno dei pi? prestigiosi avvocati del suo tempo. Il libro ? particolarmente rivolto a coloro che vogliono conoscere la storia delle donne nel ventesimo secolo.
14531Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniEuropa, un voto per i popoli e non per le ?liteRocca A. 73, n. 10 (15 mag. 2014), pp. 15-17politicaEuropaQuelle che si svolgeranno a fine maggio 2014 sono le ottave elezioni nella storia del parlamento europeo. Rispetto a quel lontano 1979 del primo voto, le differenze sono tante. Ma anche le ultime elezioni, quelle che si svolsero nel 2009, sembrano lontanissime: da allora la crisi finanziaria mondiale ha avuto tutto il tempo di dispiegarsi e trasformarsi, qui da noi, in una crisi economica e politica. Che ha aggredito alle fondamenta la costruzione europea, mai come ora in grande deficit di popolarit? e di democrazia. Ecco perch? sarebbe meglio guardare all'appuntamento elettorale allungando lo sguardo ben oltre le sorti dei partiti e dei leader italiani. Ma sarebbe bene anche ricordare alcuni fondamentali, che nella polemica pre-elettorale sulle europee spesso vengono ignorati.
14532Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoUn manifesto politico, gli scienziati per un'Europa di progressoRocca A. 73, n. 10 (15 mag. 2014), pp. 26-28scienza;politicaEuropaSi intitola ?Manifesto per un'Europa di progresso? firmato da molti scienziati europei. ? stato presentato a Roma, al Consiglio Nazionale delle Ricerche, a inizio dello mese di aprile 2014. ?Come scienziate e scienziati di questo continente -consapevoli che esiste un nesso inscindibile tra scienza e democrazia -sentiamo la necessit? di metterci in gioco?, recita un brano del manifesto. Ma mettersi in gioco per fare che cosa? La risposta ? chiara: per rilanciare il processo di unit? del continente, unica possibilit? che ci ? data per superare la crisi che nasce dal caos della ?nuova globalizzazione?. Per ribadire, scrivono ancora gli scienziati nel loro manifesto: ?che il processo di costruzione degli Stati Uniti d'Europa ? la pi? importante opportunit? che ci ? concessa dalla storia?. Ma non si tratta di costruire un'Europa qualsiasi, al contrario vogliamo un'?Europa dei popoli, un'Europa di progresso?, appunto.
14533Spoglio di PeriodicoIII CMariano&BorgognoniCulture e religioni. Conoscere se stessi scoprire gli altriRocca A. 73, n. 10 (15 mag. 2014), pp. 36-37societ?;culturaProcessi profondi alimentano ormai da decenni, in modo irreversibile e crescente il carattere multietnico e multiculturale delle nostre societ?. E quindi un diffuso pluralismo religioso. Quali sono le buone pratiche del dialogo? Come gestirle?
14534Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUnops (Ufficio delle Nazioni Unite per iservizi e i progetti)Rocca A. 73, n. 10 (15 mag. 2014), p. 62politica;migrazioniL'articolo fa parte della sezione "Rocca Schede, Organizzazioni in Primo Piano" ed offre in questo numero una sintesi descrittiva dell'Unops (Ufficio delle Nazioni Unite per iservizi e i progetti), agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Viene ripercorsa la storia della sua costituzione, la sua struttura, i fini e i principi ed il sistema dei diversi organismi.
14535Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&RamellaSurfing between State and Market, for One Hundred TimesStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 3-8politica;economia;storiaFin dai primi anni Ottanta, Stato e Mercato ? stato il promotore, in Italia e in Europa, dello sviluppo di un originale approccio analitico chiamato Comparative Political Economy. Una corrente di studi che analizza il rapporto tra fenomeni economici e socio-politici e le loro modalit? di regolazione e istitutionalizzazione, in una prospettiva comparativa e interdisciplinare. In particolare, Stato e Mercato ha contribuito allo sviluppo di un'approccio "non-neoclassico" di politica economica, che presta attenzione a: a) ?fattori non economici? che condizionano le azioni economiche e i risultati, e b) a "fattori storici" che formano le traiettorie economiche dei diversi paesi e le variet? di capitalismo. Per celebrare i suoi 100 anni di vita, Stato e Mercato ha invitato alcuni studiosi, che hanno accompagnato la nascita e l'evoluzione della rivista, a riflettere sull'evoluzione del capitalismo negli ultimi tre decenni e sulle sfide che deve affrontare oggi.
14536Spoglio di PeriodicoIII ACarlo&TrigiliaThirty YearsStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 9-20politica;economia;storia;sociologiaQuesto articolo da una visione della storia della rivista "Stato e Mercato" come un diario, ricostruendo il modo in cui i diversi temi e questioni sono stati studiati nel corso del tempo. Ci? che caratterizza "Stato e Mercato" ? un approccio sociologico e politico all'economia politica che considera il ruolo di entrambe: le istituzioni politiche e i fattori socio-culturali per spiegare l'azione economica e i suoi fenomeni. Nel corso del tempo "Stato e Mercato" si ? concentrata su diverse questioni: dall'impatto del sistema di rappresentanza degli interessi sulle politiche pubbliche per lo sviluppo locale, le variet? del capitalismo, il funzionamento dello stato sociale e le basi sociali dell'innovazione economica. Nei primi anni '80 l'approccio di "Stato e Mercato" ? stato innovativa perch? ha utilizzato un metodo comparativo e, in relazione al dibattito italiano, ha cercato di influenzare il dibattito scientifico nell'ambito della sociologia economica e delle scienze politiche, cos? come il dibattito interno alla cultura politica.
14537Spoglio di PeriodicoIII AMarino&ReginiModels of Capitalism and the CrisisStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 21-44politica;economia;storia;sociologia;mercatoQuesto articolo sostiene che l'economia politica e la letteratura neo-istituzionalista sono ora in una congiuntura critica. La tradizionale enfasi sugli studi comparativi dei diversi modelli di capitalismo sta cedendo il passo ad analisi longitudinali di tendenze a lungo termine, comuni a tutte le societ? capitalistiche avanzate nel tentativo di capire le origini e le caratteristiche attuali della crisi economica. Il documento analizza in primo luogo i punti di forza e di debolezza, nonch? gli obiettivi analitici e normativi, di studi comparativi di modelli di capitalismo che hanno dominato queste letterature negli ultimi decenni. In seguito spiega alcune analisi pi? recenti delle tendenze a lungo termine che mirano a comprendere la crisi di tutte le societ? capitaliste, indipendentemente dalle loro differenze. In tal modo, offre una nuova prospettiva sulla profondit? inusuale e la persistenza della crisi attuale sottolineando i ripetuti fallimenti sia del mercato che della regolamentazione statale nel garantire uno sviluppo capitalistico in grado di produrre tanto efficienza quanto equit?. Si conclude discutendo le ragioni della resistenza delle ricette che sono chiaramente in grado di risolvere la crisi. Questa resilienza delle idee neo-liberali non pu? essere compresa senza riferimento al drammatico cambiamento nelle risorse di potere di gruppi e classi e il problema irrisolto di quali nuovi attori potrebbero diventare i portatori di idee alternative per superare la crisi.
14538Spoglio di PeriodicoIII AWolfgang&StreeckTaking Crisis Seriously: Capitalism on Its Way OutStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 45-68politica;economia;storia;sociologia;finanzaIl capitalismo avanzato ? stato in una situazione critica fin dal 1970, ma questo tema non ? stato preso abbastanza sul serio dalla sinistra riformista. Guardando indietro le successive crisi di inflazione, debito pubblico e finanziarizzazione, e indicando le relative tendenze a lungo termine della crescita in calo, la crescente disuguaglianza e il crescente indebitamento complessivo, ci suggeriscono che ora, finalmente, il capitalismo ? irrecuperabile. Tra le altre cose, non vi ? alcuna capacit? politica in un'economia globale di proteggere la natura, il lavoro e il denaro dalla loro totale mercificazione e, in ultima analisi, distruzione. Inoltre, sono individuati cinque disordini del capitalismo contemporaneo per i quali secondo l'autore non appare nessun rimedio: stagnazione, redistribuzione oligarchica, saccheggio del pubblico dominio, corruzione, e anarchia internazionale.
14539Spoglio di PeriodicoIII AColin&CrouchThe Governance of Labour Market Insecurity during the CrisisStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 69-86politica;economia;lavoro;sociologiaLe economie capitaliste moderne di solito richiedono un qualche tipo di compromesso tra le doppie esigenze del capitale tra lavoro flessibile e fiducia dei consumatori. In questo processo sono implicate diverse forme di governance del mercato del lavoro, e i diversi livelli di forza con cui i sindacati possono sfidare il potere unilaterale del datore di lavoro. Questi modelli sono associati a diversi livelli di occupazione e disuguaglianza di reddito. Il risultato ? un numero limitato di tipi attorno ai qual sono raggruppati i profili nazionali.
14540Spoglio di PeriodicoIII A Philippe C.&Schmitter;Arpad&Todor Varieties of Capitalism and Types of DemocracyStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 87-116politica;economiaIl rapporto tra capitalismo e democrazia ? stato da sempre un tema ampiamente studiato e ?sostanzialmente contestato?. Il saggio analizza questo potenziale rapporto definendo le variabili relative ai concetti di "variet? del capitalismo" (VOC) e "tipo di democrazia" (TOD). Lo studio mostra che vi ? una correlazione generale tra COV e TOD.
14541Spoglio di PeriodicoIII ARonald&DoreThe Social Conditions for Economic PerformanceStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 117-126politica;economiaPer buona performance economica di solito si intendono tassi di crescita elevati, competitivit?, indipendentemente dalle conseguenze distributive. L'autore sostiene per? che un migliore obiettivo politico sarebbe realizzare una crescita abbastanza rapida della produttivit?, combinata con una distribuzione dei proventi della crescita.
14542Spoglio di PeriodicoIII AG?sta&Esping-AndersenGender Egalitarianism and the Resurgent FamilyStato e Mercato A. XXXIIII, n. 1 (apr. 2014), pp. 127-144sociologia;societ?Il saggio di stampo sociologico, sostiene che i molteplici segni di una costante erosione della famiglia non rappresentano una tendenza Iineare nel lungo periodo, ma piuttosto una fase di transizione. Il driver chiave dietro sia al declino che alla successiva rinascita risiede nella rivoluzione dei ruoli delle donne. Applicando un quadro di equilibri multiplo, l'autore ipotizza che il calo dei tassi di matrimonio, una maggiore instabilit? di coppia e il declino della fertilit?, rappresentano tutti una situazione di incertezza normativa in seguito alla erosione del modello di famiglia tradizionale.
14543Spoglio di PeriodicoII Emeroteca OngGiandomenico&CatalanoCittadinanza, proposte di legge e
prospettive.prossimo future
Studi Emigrazioni/Migration Studies, A. L, n. 192 (ott.-dic. 2013), pp. 683-711diritto;cittadinanza;legislazione;minoriItaliaIl presente scritto riprende l'intervento dell'autore al convegno sul tema riforma della normativa italiana sulla cittadinanza, tenutosi il 16 aprile 2013 presso l'Accademia Alfonsiana su iniziativa dell'Associazione Alexandra. Il convegno ? stato tenuto nel pieno di un acceso dibattito in merito alla possibile riforma della normativa vigente ed in particolare dell'acquisizione della cittadinanza da parte dei minori nati in Italia. L'autore affronta la questione dell'acquisizione della cittadinanza, con particolare riferimento alla proposta di legge in discussione in Parlamento e le possibili prospettive future. Dopo un breve esame delle varie forme possibili di acquisizione della cittadinanza e della legislazione dei principali paesi europei, viene esaminata la normativa vigente e, in particolare, le difficolt? di interpretazione e applicazione delle circolari ministeriali, l'attenzione ? poi collocata sul contenuto delle proposte di legge presentate nella precedente legislatura (XVI) e non approvate, e quelle presentate nel corso dell'attuale legislatura (XVII), mettendo in risalto i progressi compiuti verso una legislazione comune.
14544Spoglio di PeriodicoII Emeroteca OngGiancarlo&PeregoLa riforma della cittadinanza: atutela della persona e per la costruzione della citt?Studi Emigrazioni/Migration Studies, A. L, n. 192 (ott.-dic. 2013), pp. 712-718diritto;cittadinanza;legislazione;minoriItaliaIl riconoscimento dei diritti di cittadinanza, secondo l'autore, favorisce l'idea che gli stranieri non siano solo lavoratori o ospiti, ma promuove anche il valore del ricongiungimento familiare, aiuta la citt? a supportare una persona nata in Italia da genitori stranieri la quale sar? presto uno scolaro, uno studente universitario, un professionista, e fin dall'inizio non sar? considerato "diverso", ma al contrario importante.
14545Spoglio di PeriodicoII Emeroteca OngPaolo&Morozzo della RoccaLa nozione di residenza legale ai fini dell'acquisto della cittadinanza italianaStudi Emigrazioni/Migration Studies, A. L, n. 192 (ott.-dic. 2013), pp. 683-713diritto;cittadinanza;legislazione;minoriItaliaIl 16 aprile 2013 si ? tenuto presso la Pontificia Accademia "Alfonsiana" di Roma un convegno contrassegnato da una giusta intuizione: cogliere nella giurisprudenza e negli stessi ordinamenti amministrativi le basi per aperture "possibili subito", cio? a legge invariata, sul diritto di cittadinanza delle cosiddette seconde generazione (incluse, in realt? le generazioni costituite da ragazzi nati all'estero ma cresciuti in Italia fin dalla loro infanzia). Intuizione fortunatamente superata -ma solo in parte- dal recente decreto legge 21 giugno 2013 n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia), di cui si da conto nella seconda parte di questo saggio.
14546Spoglio di PeriodicoIII CMauro&MeninDossier: pensare la missione al tempo della reteMissione Oggi n. 6 (giu.lug. 2014), pp. 17-32societ?;religioneDossier su come ripensare la missione al tempo della rete. Oggi non possiamo pi? estraniarci dall'ambiente digitale. Il mondo virtuale pu? essere messo a servizio anche della missione, per? la rete suscita suscita ancora paure e resistenze in tanti operatori pastorali. Per? molti missionari stanno imparando a considerare la rete come un allargamento degli orizzonti della loro esperienza reale. Ma non c'? il pericolo di una "missione liquida", senza un coinvolgimento reale con le persone? A queste sfide cerca di rispondere il dossier, attraverso il racconto e la testimonianza di teologi, missionari e giornalisti, da tempo impegnati a coniugare web e missione, web e pastorale, sperimentando non solo una nuova modalit? di comunicazione ma anche di missione.
14547Spoglio di PeriodicoIII CMauro&CastagnaroBrasile, nuovi poveri in movimentoMissione Oggi n. 6 (giu.lug. 2014), pp. 7-9economia;societ?BrasileL'articolo intende fare un'analisi delle inquietudini popolari che sta attraversando il Brasile a cinque mesi dalle nuove elezioni presidenziali, che vedono l'attuale presidente Dilma Rousseff quasi sicuramente riconfermata. Queste inquietudini si sono tradotte nell'ultimo biennio (2012-2014) in fenomeni sociali di protesta spettro del disagio sociale di chi si scopre a guardare il miracolo della crescita economica brasiliana, senza potervi accedere.
14548Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviNigeria, l'altra faccia del PaeseRocca A. 73, n. 11 (1 giu. 2014), pp. 13-14politica;economiaNigeriaLa maniera in cui la comunit? internazionale si ? mobilitata per ottenere la liberazione delle 200 ragazzine liceali rapite a met? aprile 2014 nell'estremo nord della Nigeria dal movimento ultra-islamico Boko Haram ? senza dubbio un dato positivo. Lo ? perch? si ? trattato di un gesto collettivo, quasi immediato e spontaneo, in controtendenza rispetto ad un mondo che sembra scivolare sempre pi? nella solitudine dell'egoismo e dell'individualismo. Ma si ? avuta la sensazione che ai media non sia parso vero di poter indugiare soprattutto sugli aspetti pi? commoventi della vicenda e sull'intervento in essa di personaggi della politica o del jet-set (da Michele Obama a Carla Bruni) che si sono impegnati nelle campagne televisive e dei social network per ?esigere? la liberazione delle sfortunate giovani. Ma ben pochi si sono preoccupati di andare aldil? della notizia scioccante per chiedersi, ad esempio, perch? mai queste cose succedano in Nigeria, che pure ? il Paese pi? ricco dell'Africa.
14549Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&Simoncellicosa manca alla politica estera europeaRocca A. 73, n. 11 (1 giu. 2014), pp. 15-17politica;economiaEuropaIl mondo si ? trasformato radicalmente nel corso dell'ultimo trentennio: dal bipolarismo della Guerra Fredda si ? passati al multipolarismo, con nuove potenze economiche e militari (come la Cina, l'India, il Brasile, l'Indonesia) che assurgono ad un nuovo ruolo sulla scena globale o regionale. L'asse della politica mondiale si sta spostando inesorabilmente verso l'Asia e nuovi scenari si presentano con le loro criticit?: il Mar Cinese Meridionale (con le rivendicazioni di sovranit? territoriale relative a diverse isole da parte di Cina, Taiwan, Filippine, Indonesia, Malaysia e Vietnam e le conseguenti tensioni), il canale progettato in Nicaragua (in concorrenza con quello di Panama, con un investimento di 40 miliardi di dollari circa da parte dell'Interoceanic Canal Investment Management Company del miliardario cinese Wang Jing), la crescente importanza dello Stretto di Malacca in relazione ai traffici marittimi ecc. La globalizzazione apre nuove frontiere e pone sfide un tempo inimmaginabili (cyberwar, cambiamenti climatici, movimenti migratori di massa ecc.). In tale contesto l'Unione Europea si trova a dover agire, tentando di realizzare il progetto di Altiero Spinelli, mirato al superamento dei nazionalismi.
14550Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniL'innovazione che serve al lavoroRocca A. 73, n. 11 (1 giu. 2014), pp. 22-23economica;lavoroItaliaI prezzi e i costi delle merci possono molto, ma non tutto. Ci sono fattori diversi, come l'innovazione e la qualit?, che hanno un ruolo importante nei successi di un'economia e delle sue esportazioni. E il problema delle imprese in Italia adesso ? la carenza di innovazione, non il costo del lavoro. Parola di Fondo monetario internazionale, che in un paper di ricerca pubblicato a fine maggio 2014, con pagine fitte di grafici e formule ha demolito, una ventina d'anni di approcci rituali al ?declino italiano?. Come spesso succede per i documenti del Fondo monetario -anche quelli pi? scientifici, come i paper di ricerca- non si tratta di tesi dirompenti o originali per quel che dicono, ma per il fatto che vengono proprio da l?, da uno dei centri della decisione della politica economica mondiale. Il documento di cui si parla nell'articolo ? dedicato proprio al caso italiano. Gli autori indagano sulle relazioni tra la produttivit?, l'innovazione e la competitivit?, focalizzando appunto l'attenzione sui numeri italiani.
14551Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La ValleMigrazioni: l'Europa e il mareRocca A. 73, n. 11 (1 giu. 2014), pp. 22-24politica;immigrazioni straniera;diritti umani;cittadinanza;migrazioni;discriminazioneEuropa;ItaliaQuindici giorni prima delle elezioni europee (25 maggio 2014), l'Europa ? finita annegata nel mare tra Tripoli e Lampedusa, ? lei che ? colata a picco nel Mediterraneo con i due barconi di profughi affondati nel giro di due giorni. L'Italia ha cercato di salvarli seppure attraversare il Mediterraneo senza visto ? pur sempre un reato, la cui punizione per? grazie ai maggiori scrupoli del centro-sinistra non ? pi? la morte, cio? il lasciarli affogare. Ma ? bastato che l'Italia decidesse di non fare annegare i naufraghi perch? si mostrasse la durezza dell'Europa: l'Europa non li vuole, una volta salvati, perch? gli uomini non sono capitali e la grande conquista europea ? la libra circolazione dei capitali, non la libera circolazione degli esseri umani, Inutilmente il ministro Alfano e quella degli esteri Mogherini si lamentano ?con l'Europa? perch? non fa il suo dovere: vedete, dicono, questo non ? un problema "nostro" !'Italia ? solo una porta d'ingresso. Ma proprio questo svela l'insensatezza delle politiche sia dell'Italia che dell'Europa
14552Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaLegge 194, obiezione di cosienza in corsiaRocca A. 73, n. 11 (1 giu. 2014), pp. 22-25sanit?;legislazione;donne;serviziSono moltein Italia le aziende ospedaliere che lamentano la mancanza di medici disponibili a praticare l'interruzione di gravidanza prevista dalla legge 194, mettendo cos? in seria difficolt? l'esecuzione di un intervento ufficialmente riconosciuto come legittimo dal nostro ordinamento giuridico o costringendo i pochi non obiettori a farsi carico delle molte richieste che esigono di essere soddisfatte. La legge 194, che ha introdotto nel nostro paese la legalizzazione dell'aborto, sconfiggendo, in larga misura, la piaga della clandestinit? e riducendo, come riferiscono annualmente le statistiche ufficiali del Ministero della sanit?, quantitativamente i ricorsi, ? senz'altro passibile di revisioni e di miglioramento. Ma, al di l? della valutazione morale che si pu? dare dell'aborto in s? e dei dispositivi legislativi mediante i quali si ? teso in Italia a regolamentarlo ci? che tuttavia sorprende, soprattutto se si tiene conto del largo consenso popolare con il quale ? stata confermata attraverso il referendum la legge 194, ? l'elevatissimo numero di medici che ha scelto, fin dall'inizio, l'obiezione di coscienza e, pi? ancora, la progressiva escalation che si ? verificata a tale riguardo negli ultimi decenni. Tra gli obiettori vi ? senza dubbio un numero consistente di persone che hanno assunto (e assumono) tale decisione per seri motivi di coscienza, ma si deve ammettere (e le indagini condotte in tal senso lo confermano) che in molti casi la scelta ? stata (ed ? anche oggi) dettata da ragioni di comodo, e in altri, sebbene percentualmente assai pi? ridotti, persino da ragioni di convenienza economica, come ? dimostrato da alcuni processi penali a carico di medici obiettOli che sono risultati praticare clandestinamente l'aborto in cliniche private.
14553Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioRepubblica DominicanaRocca A. 73, n. 11 (1 giu. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaRepubblica DominicanaBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato alla Repubblica Dominicana. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali della Repubblica Dominicana contemporanea.
14554Spoglio di PeriodicoIII CSergio&CentofantiStudio: Introduzione alla lettura dell'Euangelii GaudiumGentes n. 2 (mag.-ago. 2014), pp. 34-64religione;societ?Alla fine del Sinodo sulla Nuova Evangelizzazione Papa Francesco, attingendo ai testi dei numerosi interventi ma soprattutto alla personale esperienza di evangelizzatore, delinea il volto ele strategie den'Annuncio Evangelico nella sua Esortazione apostolica "Evangelii Gaudium". Si tratta di un accorato appello rivolto a tutti i battezzati perch? con nuovo fervore e dinamismo portino agli altri l'amore di Ges?, vincendo "il grande rischio del mondo attuale": quello di cadere in "una tristezza individualista". Questa monografia estiva di Gentes, in continuit? con quella delIo scorso anno, ritorna sul tema dell'Evangelizzazione, presentando ventuno schede sull'esortazione pontificia.
14555Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviIndia, la destra in attesa di giudizioRocca A. 73, n. 12 (15 giu. 2014), pp. 13-14politica;economia;religioneIndiaIl fiore del loto e il colore zafferano, simboli tradizionali del Bharatiya Janata Party (Bjp, Partito del popolo indiano) saranno sempre pi? associati d'ora in poi con una nuova pagina della storia indiana. Questo perch? la vittoria strepitosa nelle recenti elezioni parlamentari (giugno 2014) di Narendra Modi, ex governatore dello Stato del Gujarat ed ora potente primo ministro, non ha significato come si potrebbe superficialmente ritenere solo una svolta politica da sinistra a destra. La secca sconfitta del partito del Congresso di Sonia Gandhi, infatti, ha anche bruscamente messo fine ad un decennio in cui la laicit? del governo era considerato un valore primario, pur nel rispetto delle diverse religioni presenti nel subcontinente indiano.
14556Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniElezioni europee, un voto contro "questa" EuropaRocca A. 73, n. 12 (15 giu. 2014), pp. 13-15politica;economia;societ?EuropaIl voto per il parlamento europeo, si ? consumato per anni come un rito necessario e un po' noioso, utile al pi? per sondare la tenuta dei quadri politici nazionali. Nelle ultime elezioni del 25 maggio 2014, invece non ? andata cos?. Certo, in ogni paese il voto ? stato un messaggio esplicito e importante per la politica nazionale (quasi sempre, con l'eccezione forte dell'Italia, contro i governi in carica). Ma la somma di questi voti nazionali ? diventata un messaggio altrettanto esplicito e importante per la politica europea; anzi, contro la politica europea. ? stato un voto contro l'Europa -contro questa Europa -, che rende urgente il cambian?ento ma che, per la sua frammentariet? e le sue contraddizioni interne, non lo aiuta.
14557Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoScuola, per uscire dal guadoRocca A. 73, n. 12 (15 giu. 2014), pp. 13-16scuola;istruzione;societ?Sono cambiati gli studenti, ormai tutti nativi digitali. Deve cambiare la scuola. Viviamo nell'era dei computer, di interpet, degli l-Phone, dei touch screen. E' un cambiamento epocale. I nostri ragazzi apprendono in mille modalit? diverse, da infinite fonti. Pu? la scuola continuare a trasmettere il sapere come se lei fosse l'unica fonte e il suo l'unico modo di trasmettere il sapere?
14558Spoglio di PeriodicoIII CGiovanni&SabatoRicerca FAO: la terra degli sprechiRocca A. 73, n. 12 (15 giu. 2014), pp. 13-17alimentazione;economia;sviluppo sostenibileSe fosse una nazione sarebbe la seconda pi? grande al mondo, dopo la Russia. E per emissioni di gas serra si piazzerebbe terza, dietro solo a Cina e Stati Uniti. I suoi abitanti consumerebbero ogni anno il triplo dell'acqua che riempie il Lago di Ginevra. Sono solo alcune delle immagini a effetto su cui ha puntato la Fao nel 2013 per smuovere l'attenzione su un fenomeno che rispetto ad altri, per la sua portata e per le sue conseguenze, riceve decisamente meno attenzione di quella che meriterebbe: gli sprechi alimentari mondiali. Il cibo che viene prodotto sui campi e negli allevamenti ma non arriva mai a essere consumato dalle persone, perch? va perso prima di giungere sulle tavole, ammonta a 1,3 miliardi di tonnellate all'anno. Cifra che impressiona ancor pi? se si pensa che corrisponde a un terzo di tutto il cibo prodotto al mondo: in pratica, per ogni chilo di frutta, di verdura, di grano o di riso raccolto, o di carne o pesce allevati o pescati, in media tre etti vengono semplicemente buttati via, con una perdita economica di quasi mille miliardi di dollari annui, pi? dell'intero bilancio dello stato italiano. Com'? possibile? Perch? si spreca tanto? E cosa si pu? fare per rimediare? La Fao, che si batte da anni contro questo immenso sciupio di risorse, lo spiega in una serie di studi.
14559Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizzoliChe cos'? la religione. Religioni diritti cultureRocca A. 73, n. 12 (15 giu. 2014), pp. 13-18diritti umani;religione;eticaUn tema scottante che interpella le grandi religioni universali ? sicuramente quello del loro rapporto con la questione dei diritti fondamentali dell'uomo. Volendo cercare di capire, ad esempio, come le grandi agenzie del credere abbiano recepito la Dichiarazione universale dei diritti umani e, insieme, cercare di porre in evidenza quali difficolt? sostanziali si siano determinate, ci troveremmo in mare aperto. Per rispondere a tali interrogativi, infatti, ? necessario fare una premessa: le religioni non sono blocchi ideologici granitici, ma vivono un'intensa dinamicit? concettuale. Sono dei prismi di pensiero multiformi e variegati in cui, a partire da idee condivise, si dipartono infiniti rivoli di interpretazioni, posizioni e sensibilit?. Le modalit? con cui le religioni hanno recepito la Dichiarazione dei diritti dell'uomo sono, quindi, molteplici e non riducibili in alcun modo. La risposta che si cerca deve inserirsi nelle screziature dei pensieri religiosi e moltiplicarsi in tante differenti risposte, quante sono le anime delle singole religioni. ? per questo che si pu? affermare, senza paura di cadere in contraddizione, che ogni ?isola? religiosa ha accettato e condiviso la Dichiarazione e, simultaneamente, l'ha guardata con sospetto, nel timore di venire oscurata dall'ombra lunga di quella che pu? essere considerata come mappa dogmatica di una religione laica trasversale.
14560Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUnu (Universit? delle Nazioni Unite)Rocca A. 73, n. 12 (15 giu. 2014), pp. 13-19politicaL'articolo fa parte della sezione "Rocca Schede, Organizzazioni in Primo Piano" ed offre in questo numero una sintesi descrittiva dell'Unu (Universit? delle Nazioni Unite), agenzia specializzata delle Nazioni Unite. L'Universit? dell'ONU si occupa, a livello accademico e di ricerca, di problemi globali come la sopravvivenza, lo sviluppo ed il welfare, temi che rientrano nelle aree di interesse delle Nazioni Unite e dei suoi stati membri. Nonostante lo status di universit?, l'UNU non ? un'Universit? nel senso tradizionale del termine. Essa ? soprattutto un centro di ricerca, una think tank del sistema delle Nazioni Unite che raggruppa professori e ricercatori di tutto il mondo e che rappresenta il legame tra l'ONU e la comunit? accademica e decisionale internazionale.Viene ripercorsa la storia della sua costituzione, la sua struttura, i fini e i principi ed il sistema dei diversi organismi.
14561Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliPolitiche sociali, il Nido di cui c'? bisognoRocca A. 73, n. 13 (1 lug. 2014), pp. 26-28politica;scuolaItaliaQuanti sono i bambini in Italia che potrebbero essere pi? sani e sereni se ci fossero abbastanza posti negli asili nido comunali? E perch? la nostra offerta di nidi pubblici -quelli dove le tariffe si articolano secondo le condizioni economiche dei genitori -? tra le pi? basse di Europa. Solo il 17 per cento di ?copertura? della fascia d'et? 0-3 anni contro il 35% della Francia e il 55 per cento dei paesi nordici.
14562Spoglio di PeriodicoIII CRocca A. 73, n. 13 (1 lug. 2014), pp. 26-29legislazione;giustiziaItaliaIl 24 maggio 2014 ? accaduto per la salute mentale un fatto molto importante dal punto di vista legislativo, che, purtroppo non ha avuto sulla stampa il rilievo che avrebbe meritato. Dopo il visto del Senato, anche la Camera dei Deputati il 24 maggio ha dalo il via libera alla conversione in legge del DL 52/2014 che sancisce finalmenle la chiusura definitiva degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari (Opg).
14563Spoglio di PeriodicoIII CRocca A. 73, n. 13 (1 lug. 2014), p. 62politicaL'articolo fa parte della sezione "Rocca Schede, Organizzazioni in Primo Piano" ed offre in questo numero una sintesi descrittiva dell'Unitar (Istituto delle Nazioni Unite per la formazione e la ricerca), agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Viene ripercorsa la storia della sua costituzione, la sua struttura, i fini e i principi ed il sistema dei diversi organismi.
14564Spoglio di PeriodicoIII CFranco&GalloDemocrazia 2.0. La Costituzione, i cittadini e la partecipazioneI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 2 (2013), pp. 5-11democrazia;societ?;legislazioneL'autore affronta da giurista il complesso tema della Democrazia 2.0, e cio? della democrazia del futuro prossimo o dell'era digitale. Nella premessa si sofferma sul modello di democrazia rappresentativa attuato in Italia, sulle sue attuali caratteristiche e sui difetti che tale modello ha mostrato nella sua applicazione concreta. Quindi l'articolo prosegue con un'analisi del declino della democrazia rappresentativa e le prime limitate esperienze di democrazia digitale.In seguito l'autore si chiede se pu? la democrazia digitale sostituire -e non solo integrare -la democrazia rappresentativa, fornendo alcune conclusioni interlocutorie sui costi e i benefici della rete e sulla regolamentazione della rete secondo un paradigma costituzionale.
14565Spoglio di PeriodicoIII CLucia&TriaQuale futuro per la protezione internazionale dei migranti?I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 2 (2013), pp. 12-26immigrazioni straniera;legislazione;diritti umani;diritto;migrazioniEuropa;ItaliaL'autrice esamina la protezione internazionale dei migranti nell'ambito europeo. Di seguito si riportano i temi affrontati nello specifico: *Il double standard dei diritti fondamentali riconosciuti agli immigrati. *Il vaglio di effettivit? dei diritti fondamentali dei migranti. *La normativa italiana "sotto i riflettori" dell 'Europa: procedure di infrazione, prevedimenti EU-Pilot, controlli del Consiglio d'Europa. *Limitata capienza dei Centri per richiedenti asilo e procedura poco garantista per la domanda di asilo. *Ampliamento delle categorie di beneficiari dell'assegno ai nuclei familiari con almeno tre figli minori. *Accesso degli stranieri al lavoro alle dipendenze delle Pubbliche amministrazioni. *Condizioni di vita nei Centri di accoglienza o trattenimento per stranieri. *Il diritto di difesa: "stella polare" della normativa e della giurisprudenza riguardanti la condizione giuridica degli stranieri.
14566Spoglio di PeriodicoIII CSebastaino&Ciardo;…[et al.]Risarcimento da trasfusione di sangue e somministrazione di emoderivati infetti: Gioranle a pi? VociI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 2 (2013), pp. 27-53diritto;diritti umani;sanit?;saluteRaccolta di articoli a più voci sul tema dell’effettività della tutela risarcitoria nel danno da contagio.
14567Spoglio di PeriodicoIII CFabio&RaspadoriI valori comuni dell'Unione europea quale fondamento del processo di integrazioneI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 2 (2013), pp. 54-56EuropaL'Unione europea ? nata e si ? affermata per i valori che rappresenta e che difende sul suo territorio e nel mondo intero. E' da qui che deve partire un convincente racconto sull 'integrazione; una narrazione che sia in grado di far capire a noi cittadini, che l'Unione europea non ? respingente n? noiosa; ma al contrario, ? quanto di pi? solido si possa concepire in termini di salvaguardia dell'identit? europea, fatta dai nostri pi? cari valori. Ma quali sono questi valori? Ce li ricorda l'art. 2 del Trattato sull 'Unione europea: la dignit? umana, la libert?, la democrazia, l'uguaglianza, lo Stato di diritto, i diritti umani, il pluralismo, la non discriminazione, la tolleranza, la giustizia, la solidariet? e la parit? tra donne e uomini.
14568Spoglio di PeriodicoIII CMario&LanaQuale futuro per l'Europa?I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 3-4politica;societ?EuropaNel dibattito che si ? aperto in Europa, acuito dalla gravissima crisi economica che affligge soprattutto i paesi mediterranei, se cio? abbiamo bisogno "di pi? o di meno Europa" si ? inserito il falso e fuorviante dilemma "pro o contro l'euro" che forma il cavallo di battaglia di tutte le organizzazioni populiste europee, pi? o meno coalizzate tra di loro, in vista soprattutto del duro confronto elettorale delle elezioni del Parlamento europeo di maggio 2014. Nel nostro continente -penso soprattutto per la mancata realizzazione di una autentica comunit? europea, di uno Stato federale come era stato pensato nell'immediato dopoguerra -sta attualmente dilagando un sentimento di odio e una volont? distruttiva da parte di populismi di varia natura. Ma qual ? l'Europa che invece si vuole contribuire a costruire, cambiando in prospettiva, a tappe accelerate, il modello esistente? L'Europa che sogniamo -scrive Lana - ? quella che - da un lato punta a sconfiggere e superare i populismi e - dall'altro ad impedire la perdita della nostra stessa identit? di democratici. L'Europa che non vogliamo - continua - ? quella che oggi si concentra meramente su questioni economiche e burocratiche, che resta tristemente muta su tematiche ben pi? calde, come l'accoglienza e il rifugio degli immigrati o il tema della disoccupazione giovanile, la scarsa o nulla influenza in materia di politica estera; che invece dovrebbero riscaldare il cuore e il motore della nostra Unione. L'Europa che vogliamo ?, invece, quella che tenga aperto e lo realizzi poi concretamente l'orizzonte di unificazione federale, un'Europa che passi dalla "democrazia dei mercati" a quella "dei popoli", un'Europa che, risolvendo il problema drammatico della disoccupazione, combatta con efficacia la criminalit? organizzata e sia approdo della solidariet?, dell'integrazione e della pace, un'Europa che abbia un ruolo attivo nelle crisi internazionali senza deleghe ad altri.
14569Spoglio di PeriodicoIII CMarco Antonio&C?sar Villatore;Juliana&W?lfingTratta di esseri umani, lavoro forzato e principi di fraternit? nella legislazione brasiliana e nelle convenzioni internazionaliI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 5-12legislazione;diritti umaniBrasileGli autori operano un'analisi del principio di fraternit? in relazione al crescente problema della tratta di persone per il lavoro forzato nelle zone rurali e per fini di prostituzione nazionale o internazionale, come si verifica con bambini, adolescenti, donne e travestiti in Brasile. Vengono presi in esame i problemi sociali e le questioni legislative.
14570Spoglio di PeriodicoIII CFabio&MarcelliBolivia. Una politica estera volta alla realizzazione dei diritti umani e all'affermazione del diritto intemazionaleI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 13-23diritti umani;politica;beni comuniBolivia;America latinaLa nuova Costituzione boliviana del 2009 rappresenta un fatto nuovo e importante nel panorama mondiale delle leggi fondamentali. Essa infatti afferma l'esistenza, nel panorama della comunit? internazionale, di uno Stato contrassegnato dalla multi-nazionalit? e dall'impegno a promuovere la democrazia partecipativa e i diritti sociali. Di seguito si riportano i temi salienti affrontati dal saggio: *La Costituzione boliviana e i suoi principi fondamentali: beni comuni, vivir bien, diritti umani. *Diritti umani e trasformazione sociale. *L'originalit? della politica estera boliviana nei suoi vari aspetti. *Aspetti della politica estera boliviana: appello alla societ? civile, pace e multiculturalit?. *Tutela della Pacha Mama come priorit?: basi ideologiche. *Conseguenze sul piano politico e normativo. *Migrazioni. *Integrazione regionale e difesa della sovranit? nazionale contro le ingerenze imperialistiche.
14571Spoglio di PeriodicoIII CLucia&TriaCittadinanza e diritti fondamentali dei migrantiI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 24-29cittadinanza;migrazioni;immigrazioni straniera;diritti umaniL'autrice intende dare un contributo a comprendere la portata del fenomeno migratorio per arrivare a gestirlo in modo nuovo verso un'altra e migliore unit? europea. L'autrice spiega l'attualit? del tema della cittadinanza e la cittadinanza dell'Unione europea come strumento di garanzia dei diritti fondamentali.
14572Spoglio di PeriodicoIII CFrancesco&CherubiniI Protocolli n. 15 e n. 16 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libert? fondamentaliI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 30-37diritti umani;istituzioniDurante il 2013, nell'arco di poco pi? di quattro mesi, sono stati aperti alla firma, nell'ambito del Consiglio d'Europa, ben due protocolli alla Convenzione europea dei diritti dell 'uomo (Cedu): l'uno, il Protocollo n. 15, di natura modificativa, l'altro, il n. 16, di natura addizionale. Le modifiche contenute nel Protocollo n.15. La procedura consultiva speciale aggiunta dal Protocollo n. 16.
14573Spoglio di PeriodicoIII CMarco&CeraseIl controllo delle comunicazioni e le libert? della persona:tema sempre attualeI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 38-42diritti umani;informazione e comunicazione;giustiziaEuropa;ItaliaDue recenti decisioni della Corte europea dei diritti dell'uomo su un caso italiano offrono lo spunto per svolgere alcune riflessioni sul tema generale del controllo delle comunicazioni private, che nel 2013 ha avuto quanto meno sulla stampa internazionale -un apice nel caso c.d. Datagate. La discussione si ? svolta sul piano concettuale della privacy, facendo emergere il difficile bilanciamento tra le esigenze di riservatezza e libert? morale della persona e quelle della difesa nazionale da attacchi criminali, interni e di terrorismo internazionale. Una pi? accurata analisi consentirebbe di distinguere i vari aspetti della questione e di come essa ? stata declinata, negli USA e in Europa, e come occorra tener distinte le specificit? dei mezzi tecnici di controllo e dei soggetti che li adoperano. Di seguito i temi specifici affrontati: *Il dibattito negli Stati Uniti. *Recente casistica della Corte EDU. *II panorama italiano. *II ruolo dei giudici.
14574Spoglio di PeriodicoIII CFabrizio&CiancioConvenzione europea dei diritti dell'uomo e libert? di stampa: considerazioni amargine del caso Belpietro c. ItaliaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 43-49diritti umani;informazione e comunicazione;giustiziaEuropa;ItaliaDalla comunit? internazionale continuano a piovere critiche nei confronti del sistema sanzionatorio, previsto nell'ordinamento italiano, per il reato di diffamazione a mezzo stampa.
Questa volta ? la Corte europea dei diritti dell'uomo a censurare la normativa in questione, ribadendo, per la prima volta nei confronti dell' Italia, un principio ormai consolidatosi nel suo case law: salvo che sussistano circostanze eccezionali, la previsione ed applicazione di una pena detentiva, ancorch? sospesa, nei confronti di un giornalista ritenuto responsabile del reato di diffamazione non ? compatibile con il diritto alla libert? di espressione. Il riferimento ? alla sentenza Belpietro c. Italia, in occasione della quale la Corte di Strasburgo, pur ritenendo che l'articolo incriminato fosse effettivamente diffamatorio e che il direttore responsabile avesse omesso di esercitare il dovuto controllo, ha valutato come sproporzionata l'ingerenza statale nel diritto alla libert? d'espressione del ricorrente, condannando, quindi, l'Italia per violazione dell'art. 10 della Convenzione europea dei diritti dell 'uomo. La condanna dell'allora direttore de Il Giornale per il reato di diffamazione a mezzo stampa ed omesso controllo. Di seguito i temi specifici affrontati: *La sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo: a) il triplice controllo della misura statale adottata nei confronti del ricorrente. b) l'applicazione al caso di specie dei principi generali enunciati dalla Corte europea circa la necessit? dell'ingerenza in una societ? democratica. *Considerazioni conclusive: a) sui principi desumibili dalla sentenza in esame. b) sulla compatibilit? tra l'art. 57 c.p. ed i parametri fissati dalla giurisprudenza di Strasburgo. c) sulla necessit? di adeguare la normativa interna ai dettami della Corte europea.
14575Spoglio di PeriodicoIII CMatteo&ZamboniL'accesso alla cittadinanza italiana
per le persone disabili: un percorso a ostacoli
I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXIV, n. 3 (2013), pp. 250-55cittadinanza;discriminazione;diritti umani;legislazioneItaliaLe persone disabili che intendono richiedere la concessione della cittadinanza italiana devono fronteggiare insuperabili difficolt? legate al fatto che la legge 5 febbraio 1992, n. 91, non tiene minimamente in conto le loro specifiche esigenze e necessit?: ne consegue che un'applicazione formalistica delle procedure e degli adempimenti previsti, in via generale, dalla legge pu? dar luogo ad effetti discriminatori nei confronti dei disabili. Dal punto di vista del diritto internazionale, per?, tale circostanza solleva seri profili di contrasto con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone disabili ("Convenzione di New York"), che, all'art. 18, riconosce il diritto alla cittadinanza in condizioni di uguaglianza rispetto ai normodotati. Di tale questione si occupa una recente sentenza del TAR del Lazio), la quale ? stata accolta con grande entusiasmo da molte associazioni per la tutela dei diritti delle persone disabili perch? ha avuto l'innegabile merito di censurare una prassi amministrativa retriva -quella i negare la concessione della cittadinanza italiana ai soggetti disabili in quanto, a vario titolo, incapaci di
dimostrare la propria volont? di di ventare cittadini. Dal punto di vista tecnico, tuttavia, la sentenza non passa esente da critiche per la soluzione adottata dal Tribunale e, soprattutto, per il ragionamento a mezzo del quale esso ? giunto a tale soluzione. La sentenza del TAR Lazio n. 5568 del 2013: il difetto di istruttoria sull'effettiva conoscenza della lingua italiana da parte del disabile e sulla sua capacit? di prestare giuramento -3. La prima questione: l'estensione dei poteri dell'amministratore di sostegno alla domanda di concessione della cittadinanza. -4. La seconda questione: l'obbligo di provare la conoscenza della lingua italiana e di prestare giuramento di fedelt? alla Repubblica. -5. I limiti dell'interpretazione conforme ai vincoli derivanti dagli obblighi internazionali e la necessit? di un intervento della Corte costituzionale o del legislatore. -6. Il problema del risarcimento del danno.
14576Spoglio di PeriodicoIII CMissione OggiDire il Vangelo oggi nel tempo dell'incertezzaMissione Oggi n. 4 (apr. 2014), pp. 17-32religione;societ?Questo numero estivo di Missione Oggi raccoglie gli atti del convegno annuale della rivista: Dire il Vangelo oggi nel tempo dell'incertezza (Brescia 10 maggio 2014). Il focus della riflessione ? la missione in dialogo con la cultura postmoderna, proposto anzitutto dal contributo del teologo e missionario nordamericano John C. Sivalon. Egli, invece di lamentare le derive relativiste e nichiliste della postmodernit?, ne coglie le intuizioni e prospettive positive, anche in ordine alla teologia e prassi missionaria. II postmoderno, ribadisce Sivalon, non svuota di significato la
missione cristiana, anzi, d'accordo con la radicale svolta nella comprensione di Dio delle categorie di "relazionalit?" e "alterit?", offre nuova vitalit? alla stessa idea di missione di Dio fatta propria dal Concilio Vaticano II.
14577Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisDossier: Numero programmatico 2014-2015. Amare questo tempo. Alfabeti per la cura delle relazioniCem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2014), pp. 17-32societ?;educazioneCEM Mondialit? e giunto all'appuntamento annuale con il numero programmatico, in sintonia con il ritmo dell'anno scolastico, pubblicato in vista della ripresa autunnale. I dossier monografici nell'annata 2014-2015 si propongono di continuare la riflessione sul tema del Convegno 2014 di CEM, "Amare questo tempo. Alfabeti per lo cura delle relazioni", scrive Caligaris, uno dei curatori del dossier programmatico: "...nella nuova annata 2014-2015 ci siamo dati l'obiettivo di stimolarci a riflettere sui "beni relazionali" (...) Le relazioni sono un bene immateriale. Sono anch'esse essenziali per la vita ed il futuro dei singoli e delle comunit? ma sono, teoricamente, inesauribili. Il loro utilizzo non le consuma, anzi ne aumenta il volume e la circolazione. Hanno un valore che non pu? mai essere tradotto in prezzo. Hanno un costo, ma la componente monetaria ? marginale o anche inesistente. Non possono essere stoccate in silos o magazzini. Per? possono deteriorarsi, degradare, addirittura diventare nocive, conflittuali, tossiche, (...) Lo stato di salute di un sistema ? funzione della qualit? delle relazioni fra le sue componenti. Per questo e sacrosanto parlare di "beni reIazionali", Il dossier programmatico, offre un'anteprima dei temi che verranno trattati nel corso dell'annata, individuando un percorso stimolante in un territorio ricco di elementi interculturali.
14578Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIl decalogo e i suoi enigmiCem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2014), pp. 23-26etica;religione;societ?Articolo che apre la nuova rubrica "Dekalogous", una riflessione sull'attualit?, saldamente basata su valori morali e spirituali, nella quale i curatori trattano della problematicit? del tema dei Dieci Comandamenti, del loro significato oggi: chi o che cosa potrebbe essere in grado di restituire ai Dieci Comandamenti un'autorit? che pare essere perduta per sempre?
14579Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisViaggio nel ciboCem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2014), pp. 4-5educazione e formazione;societ?Articolo che apre la nuova rubrica "Cibus". L'intenzione ? quella di investigare il ruolo del cibo, della sua preparazione, del suo consumo nelle relazioni fra persone e comunit?.
14580Spoglio di PeriodicoIII CStefano&CurciStanno crescendo da soli?Cem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2014), pp. 10-11societ?;educazioneArticolo di riflessione sul disagio e il malessere esistenziale dei giovani oggi. L'imbarbarimento sociale - sostiene l'autore - ? caratterizzato dalla frattura generazionale e dalla maleducazione diffusa, intesa come incapacit? di convivenza, di solidariet?, di legalit?.
14581Spoglio di PeriodicoIII CChiara&Colombo;Fiorenzo&FerrariSenti chi ascoltaCem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2014), p. 13filosofia;educazione e formazione;societ?Riflessione sul tema dell'ascolto. L'ascolto dell'altro - sostengono gli autori - piuttosto che l'espressione di s?, ? la finalit? dell'esperienza filosofica intesa come educazione interculturale, ed ? da considerarsi una vera e propria competenza sociale.
14582Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaSinodo sulla famiglia: la Chiesa in travaglio Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 8-9 (ago.-set. 2014), pp. 533-540etica;religione;societ?Il 5 ottobre 2014 si apriranno i lavori della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, dedicata al tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». Si tratta di un appuntamento di grande importanza per tutta la Chiesa, che sta compiendo un lungo percorso di riflessione su un argomento a cui, fin dall’inizio del pontificato, papa Francesco ha dichiarato di volere dedicare un’attenzione prioritaria.
14583Spoglio di PeriodicoIII CMatteo&CrimellaComunicare il Vangelo: il respiro di Carlo Maria Martini Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 8-9 (ago.-set. 2014), pp. 542-553comunicazione;religioneA due anni dalla morte di Carlo Maria Martini (31 agosto 2012), la rivista ne celebra il ricordo con un contributo che mette in luce la sua abilit? di comunicare il Vangelo. Una capacit? questa, conquistata attraverso anni di studi che hanno educato il cardinale a saper leggere nella realt? complessa, interrogandola e interrogandosi, imparando a dare ragione della propria fede e comunicandone la straordinaria bellezza, con uno stile affascinante e chiaro, attuale e concreto.
14584Spoglio di PeriodicoIII CLuca&PerfettiVerso la riforma della legge elettorale. L’impatto sulla democrazia Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 8-9 (ago.-set. 2014), pp. 5555-562politica;legislazioneLe regole elettorali influiscono sulla democraticit? di un sistema politico e sul concreto esercizio della democrazia. Il progetto di riforma della legge elettorale della Camera dei deputati presenta elementi di potenziale compressione della partecipazione e della rappresentanza, proprio in un momento storico in cui la democrazia attraversa una profonda crisi. Su tale questione il dibattito pubblico ? stato finora sostanzialmente assente.
14585Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&AmbrosiniPerdere il lavoro al tempo della crisi. Una ricerca sulla disoccupazione adulta Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 8-9 (ago.-set. 2014), pp. 563-574sociologia;lavoroL’esame dell’esperienza di chi ha perso il lavoro e delle strategie messe in atto per ritrovarlo conferma come gli effetti della recessione colpiscano persone e gruppi in modo stratificato e differenziato. Di fronte all’emergere di “sacche” di svantaggio, ai drammi dell’indebitamento e al progressivo indebolimento delle tradizionali reti di sostegno familiare, quali suggerimenti la lettura dei dati può dare in vista di un ripensamento globale degli ammortizzatori sociali e del sostegno all’occupabilità?
14586Spoglio di PeriodicoIII CLorenzo&GaianiNascono le Citt? metropolitane. Storia, caratteristiche e prospettive di un nuovo Ente localeAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 8-9 (ago.-set. 2014), pp. 575-583societ?;politica;istituzioniItaliaSul territorio delle dieci Province più popolose d’Italia nasceranno le Città metropolitane, un nuovo Ente “concepito” ad aprile 2014 che vedrà la luce il 1º gennaio 2015. Quali saranno le loro funzioni e con quali organi eserciteranno il governo? Riusciranno a tenere insieme le esigenze dei Comuni che le costituiscono? Viene esaminato questo passaggio nell’organizzazione amministrativa del territorio italiano, mettendone in luce alcuni punti di forza e alcune criticità.
14587Spoglio di PeriodicoIII CGiuseppe&BonelliMangiare insieme a scuola. I problemi aperti della refezione Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 8-9 (ago.-set. 2014), pp. 584-592scuola;istruzione;serviziLa ripresa della scuola porta con s? questioni sempre attuali e irrisolte, tra cui tutto ci? che riguarda le mense scolastiche: dalla valenza educativo-pedagogica del mangiare insieme, alle problematiche amministrative del servizio in quanto pubblico; dal senso civico di chi pur potendo pagare non lo fa, alle amministrazioni comunali che non riescono a garantire la gratuit? per coloro che sono realmente in difficolt? a sostenere il costo della mensa.
14588Spoglio di PeriodicoIII CDominique&LangEcologiaAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 8-9 (ago.-set. 2014), pp. 601-605ecologia;ambiente;economia;eticaLa preoccupazione per l’ecologia ha impiegato del tempo per imporsi nella dottrina sociale dalla Chiesa, che soltanto in questi ultimi anni è stata in grado di integrare al proprio interno un’etica della Terra: dopo il capitolo «Salvaguardare l’ambiente» del Compendio della dottrina sociale della Chiesa (CDSC 2004), un passaggio cruciale si compie con l’enciclica Caritas in veritate (2009). Benedetto XVI offre una riflessione sugli eccessi della globalizzazione, che mette in crisi i nostri modelli economici e di sviluppo, le nostre strutture sociali e perfino la base materiale dell’esistenza sul nostro pianeta. Sulla scia dei suoi predecessori, egli inscrive le sfide ecologiche nella sfera della morale, non lontano dalle problematiche della famiglia e della bioetica: la deturpazione del mondo è anche una contestazione – più o meno consapevole – del progetto di Dio per l’essere umano e per l’intera creazione.
14589Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiDossier: La cura delle relazioni interculturaliCem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2014), pp. 17-32educazione e formazione;societ?;antropologiaIl numero di agosto-settembre 2014 intraprende con vigore la via che porta a una nuova tappa dell'annata 2014-2015 della rivista, dedicata a "Amare questo tempo. Alfabeti per la cura delle relazioni", con questo dossier che mette a tema la cura delle relazioni interculturali. "Ogni relazione ? di per s? interculturale - scrive l'autrice - perch? consiste nell'interazione di e tra soggetti che nel confronto e nell'esperienza di codici comunicativi, affettivi, linguistici, emotivi, cognitivi, concettuali ed antropologici diversi accettano di aprire spazi di dialogo e di collaborazione, (...) La tessitura, attivit? femminile per eccellenza, ? la metafora ideale cui ricorrere per illustrare non tanto l'essenza delle relazioni interculturali, ma soprattutto la cura che occorre assicurare per il loro mantenimento e la loro vitalit?. Del resto nessun modello di societ?, soprattutto di tipo interculturale, pu? restare identico a s? stesso nel tempo senza tradire gli slanci di fondo che lo hanno alimentato alle origini. (...) Nessuna relazione - aggiunge l'autrice - procede motu proprio nella direzione scelta all'inizio se non subentrano un'attenzione ed una responsabilit? che correggono, rettificano, riaggiustano il tiro". Il dossier ? un'appassionante indagine nel mondo delle relazioni, analizzandone in profondit? dinamismi, evoluzione e sviluppo.
14590Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIl Decalogo nelle grandi religioniCem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2014), pp. 23-26religione;etica;societ?Inserto centrale del dossier, dedicato nell'annata 2014-15 alla nuova rubrica "Dekalogous", una riflessione sull'attualit?, saldamente basata su valori morali e spirituali, nella quale i curatori trattano della problematicit? del tema dei Dieci Comandamenti. Questa volta dedicato a "Il decalogo nelle grandi religioni". Nel presente contributo si analizza anzitutto la presenza del Decalogo nell'ebraismo, poi nel cristianesimo, con un riferimento particolare alla Chiesa Avventista del 7? Giorno, quindi nell'islam. Dopo questa breve rassegna sulle religioni del libro, si conclude cercando ci? che esiste di pi? analogo ai Dieci Comandamenti nell'induismo e nel buddhismo.
14591Spoglio di PeriodicoIII CSebi&TrovatoVanno, vengono, a volte ritornanoCem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2014), pp. 6-7scuola;istruzione;pedagogiaArticolo che riflette sulla necessit? di riscoprire la didattica introdotta da Maria Montessori nella scuola italiana.
14592Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiPrendersi cura. Cura come pratica di responsabilit?Cem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2014), pp. 10-11educazione e formazione;societ?;etica;bene pubblico;bene comuneIl tema della cura ? oggetto di una serie di riflessioni teoriche che riguardano campi diversi delle scienze umane particolarmente impegnate nella gestione enella ricostruzione di senso in questi tempi di crisi. Bench? applicato ad ambiti tradizionalmente poco frequentati della filosofia, il termine cura ha assunto un rilievo particolare, che ha indotto il CEM a sceglierlo come parola chiave della riflessione dell'annata 2014-2015; avere cura, prendersi cura, curarsi di, sono locuzioni che contengono un atteggiamento di rispetto verso un oggetto trattato con interesse, con premura e con attenzione speciale. Nel dibattito attuale s'intende invece la parola cura, nella sua accezione pi? ampia: ? una visione del mondo edelle relazioni interpersonali, ma anche delle scelte esistenziali private e pubbliche, quindi politiche, fondate sul principio della responsabilit? e incentrate sulla interdipendenza dei soggetti coinvolti esulla consapevolezza delle ricadute sull'ambiente, sul patrimonio culturale, sulle risorse naturali di tali scelte. Il tema ?, allora, strettamente collegato aquello dei beni comuni: la cura ? il modo in cui trattarli e renderli fruibili democraticamente.
14593Spoglio di PeriodicoIII CElisabetta&SibiloUniversità Se quattro riforme vi sembran poche…Cem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2014), p. 13istruzione;politicaItaliaComincia con questo numero la nuova rubrica di CEM sull'universit?. In questo articolo l'autrice prova a raccontare l'incredibile numero di riforme cui il sistema universitario italiano ? stato sottoposto negli ultimi 15 anni per vedere poi, di volta in volta, ?a che punto siamo? sulle diverse questioni.
14594Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviColombia, un Paese che vuole risorgereRocca A. 73, n. 14 (15 lug. 2014), pp. 13-14guerra;politicaColombiaIn America latina esiste ancora la guerriglia? Esiste, s?, in un Paese peraltro bellissimo e colto come la Colombia. Una Nazione che oggi ? diventata Ia terza economia sudamericana superando per alcuni indicatori l'Argentina, e che vede nella fine di decenni di guerra civile una opportunit? storica per attrarre investimenti stranieri e incrementare il turismo. In Colombia, ancora oggi e da mezzo secolo Farc (Forze armate rivoluzionarie della Colombia) e Eln (Esercito di liberazione nazionale) hanno continuato ad organizzarsi nella selva opponendosi da una parte ai governi di centro e di destra avvicendatisi a Bogot?, e dall'altra alle temibili Autodifese unite della Colombia (Auc), create dai latlfondisti colombiani e composte da paramilitari di estrema destra senza scrupoli che hanno messo a ferro e fuoco intere regioni espellendo, o meglio massacrando, i contadini per appropriarsi delle loro terre, e favorendo in molti casi le operazioni di narcotraffico.
14595Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoCarta di Bologna, il rapporto tra salute e ambienteRocca A. 73, n. 14 (15 lug. 2014), pp. 22-24ambiente;salute;ecologia;politica;sviluppo;sanit?Articolo sulla Carta di Bologna. ? stata resa pubblica il 14 giugno 2014 nella citt? emiliana. Riguarda la salute delle persone. Ma si fonda su un'analisi economica e sociale. Un'analisi, peraltro, piuttosto netta: ?L'attuale modello di sviluppo, fondato su una crescita illimitata e indiscriminata dell'economia, senza attenzione all'equa redistribuzione della ricchezza e ai diritti delle persone, non ? sostenibile dal punto di vista economico, sociale e ambientale, ma soprattutto non ? in grado di assicurare la piena tutela della salute delle generazioni presenti e future?. La Carta di Bologna ? stata sottoscritta dalle oltre venti associazioni mediche e/o ambientali che si riconoscono nella ?rete per la sostenibilit? e la salute?. E la sintesi del programma ? contenuto nelle righe iniziali del primo degli otto articoli che costituiscono questa sorta di costituzione della medicina ambientale: ?Per proteggere, o promuovere e tutelare la salute non ? sufficiente occuparsi di servizi sanitari ma occorre, soprattutto, dar valore e agire sui determinanti ambientali, socio-economi e culturali che influenzano la salute, nonch? costruire un modello culturale, economico e sociale alternativo a quello in atto, non basato sulla crescita economica fine a se stessa?.
14596Spoglio di PeriodicoIII CUgo&LeoneMediterraneo, un mare di risorseRocca A. 73, n. 14 (15 lug. 2014), pp. 34-36storia;sviluppo;economia;ambiente;societ?Europa;MediterraneoL'autore ripercorre il ruolo nella storia della regione mediterranea. Egli cerca di rispondere all'interrogativo sul perch? negli ultimi 1500 anni il centro dello sviluppo economico, che era saldamanete fissato nel bacino del Mediterraneo - culla della civilt? occidentale - sia andato progressivamente spostandosi verso l'Europa continentale.
14597Spoglio di PeriodicoIII CRocca A. 73, n. 14 (15 lug. 2014), p. 62politica;sviluppo;mercato;economiaL'articolo fa parte della sezione "Rocca Schede, Organizzazioni in Primo Piano" ed offre in questo numero una sintesi descrittiva dell'Unctad (Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo), agenzia specializzata delle Nazioni Unite. Viene ripercorsa la storia della sua costituzione, la sua struttura, i fini e i principi ed il sistema dei diversi organismi.
14598Spoglio di PeriodicoIII A Avishai&MargalitSentirsi a casaIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 357-373filosofia;psicologiaIsraeleSaggio di apertura in cui Avishai Margalit continua il suo colloquio ideale con Isaiah Berlin in modo commovente e radicale. I temi sono l'ebraismo, il sionismo, Israele. Ma la tesi ? originale
e profonda, e fa riflettere se si pensa all'Europa e all'assenza di un demos europeo: la vera libert? si pu? esercitare solo quando "ci si sente a casa", nel proprio Paese.
14599Spoglio di PeriodicoIII APiergiorgio&Corbetta;Pasquale&CollocaGli elettori del Movimento 5 Stelle sono di destra o di sinistra?Il Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 374-382politica;societ?ItaliaStudio sulla natura degli elettori del Movimento 5 Stelle in Italia alle elezioni politiche del 2013 - sono di destra o di sinistra? - La domanda ? per gli autori: se il M5S ? anche, come risulta da queste analisi, un contenitore di elettori di centrodestra o centrosinistra insoddisfatti dei partiti cui in precedenza si riferivano, che cosa succede al baricentro destra/sinistra di questo movimento quando il grado di insoddisfazione muta?
14600Spoglio di PeriodicoIII ACarlo&D'AddaIl nodo dell'uscita dalla crisiIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 383-389economia;politicaItaliaRiflessione di uno dei migliori economisti italiani sulle difficolt? di uscita dalla crisi nel nostro Paese.
14601Spoglio di PeriodicoIII AEmanuela&Ceva;Maria Paola&Ferretti194 e obiezione: ? vera coscienza?Il Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 390-398sanit?;salute;diritti umani;donneItaliaArticolo sull'obiezione di coscienza dei medici all'interruzione di gravidanza in Italia. Nel marzo 2014, il Comitato europeo dei Diritti sociali del Consiglio d'Europa ha riconosciuto che l'Italia, alle condizioni prescritte dalla legge 194/1978, viola i diritti delle donne che intendono interrompere la gravidanza. Questo pronunciamento accoglie i reclami della cittadinanza e della societ? civile italiana, che segnalano l'elevato e crescente numero di obiettori nelle strutture sanitarie e le conseguenti carenze di personale non obiettore. Uno stato di cose che ha come effetto lunghe liste di attesa, procedure d'urgenza, mancata assistenza pre e postoperazione e, a volte, impossibilit? di accedere all'interruzione volontaria della gravidanza (Ivg) tramite il Servizio sanitario nazionale.
14602Spoglio di PeriodicoIII AGabriele&Della MorteLa questione carceraria fra diritto e clemenzaIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 399-407diritti umani;giustiziaItaliaL'articolo affronta, in un quadro di grande ampiezza e spessore, la ricorrente questione del sovraffollamento delle carceri - e i provvedimenti di amnistia per tamponarlo - in Italia.
14603Spoglio di PeriodicoIII APaolo&SestitoCome e cosa valutare a scuolaIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 408-416scuola;istruzione;politicaItaliaRiflessione di Paolo Sestito, ex presidente dell'Invalsi, su scuola e valutazione degli studenti. La partecipazione a esercizi comparativi che proponevano valutazioni standardizzate delle competenze degli studenti ha fatto scoprire talune debolezze del sistema educativo italiano. Non pu? quindi stupire che alla valutazione si sia spesso assegnato il compito di risollevarne le sorti. Ma pensare che la mera effettuazione su base universale di quel tipo di esercizi potesse avere tali effetti era un'illusione. Quelle valutazioni possono suggerire cosa modificare nelle politiche scolastiche, ma poi queste vanno cambiate, e solo queste possono inoltre chiarire il ruolo dell'Invalsi, inserendolo nella pi? generale govemance del sistema.
14604Spoglio di PeriodicoIII ADominique&Reyni?La crisi populista dell'idea europeaIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 417-423politica;societ?EuropaArticolo di apertura della Sezione "Elezioni europee", dedicata al voto per il rinnovo del Parlamento europeo del 22-23 maggio 2014. Almeno dagli anni Ottanta, spiega l'autrice, i governi europei, alle prese con la globalizzazione, l'invecchiamento demografico, l'esaurimento delle finanze pubbliche in generale e del Welfare State in particolare, per tacere delle sfide dell'immigrazione, sono entrati in una crisi profonda. E il discredito che li colpisce quasi senza eccezioni non risparmia l'istituzione comune di cui si sono dotati, l'Unione europea. Anzi, nel dibattito pubblico capita spesso che, pi? che sui governi, la responsabilit? delle difficolt? nazionali ricada sull'Unione. Questo spiega perch?, rispetto alle precedenti elezioni del 2009, le elezioni europee appena svoltesi abbiano fatto registrare un arretramento dei partiti filoeuropei. Il regresso scaturisce dagli effetti congiunti dell'astensionismo e dell'affermazione di un voto populista, diversificato ma nettamente dominato da forme di antieuropeismo e di xenofobia. La sanzione elettorale colpisce congiuntamente i partiti di governo, tanto di destra quanto di sinistra, e l'Unione europea.
14605Spoglio di PeriodicoIII A Rinaldo&Vignati;Marco&ValbruzziUn voto sottovalutato ma fondamentaleIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 424-431politica;societ?EuropaArticolo della Sezione "Elezioni europee", dedicata al voto per il rinnovo del Parlamento europeo del 22-25 maggio 2014. Abbiamo assistito, secondo gli autori, alle solite elezioni di "secondo ordine", caratterizzate principalmente da scarsa affluenza (nella media generale: 43,1 percento e una campagna elettorale ancora centrata su questioni quasi esclusivamente nazionali. Nonostante la novit? delle candidature alla presidenza della Commissione europea, ben presto messa in discussione per favorire approcci e approdi intergovernativi pi? flessibili, il voto per il Parlamento europeo ha dimostrato ancora una volta di non sapere suscitare entusiasmo e interesse nei cittadini. Il terremoto euroscettico che molti si aspettavano alla vigilia delle elezioni si ? dimostrato una scossetta tellurica significativa, ma non certo in grado di incidere in profondit? sui rapporti di forza esistenti nel Parlamento e nelle altre istituzioni europee.
14606Spoglio di PeriodicoIII AGianfranco&BaldiniEuroscettici? S?, ma comeIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 432-439politica;societ?Europa;Gran BretagnaArticolo della Sezione "Elezioni europee", dedicata al voto per il rinnovo del Parlamento europeo del 22-25 maggio 2014. La crescita euroscettica nelle elezioni europee era largamente prevista. La sua entit? ? stata per? tutt'altro che uniforme. Rispetto ai sondaggi, per alcuni vincitori ? stata superiore alle attese: di un paio di punti percentuali per il Front national (Fn), inferiore di altrettanto per lo UK Independence Party (Ukip). Oltre a Grillo, nettamente sotto le aspettative il partito di Geert Wilders in Olanda, il partito Finlandese di Timo Soini e formazioni ancor pi? radicali come Jobbik (ma Alba Dorata conquista oltre il 9 percento in Grecia). Non esiste alcuna "internazionale euroscettica". Come l'autore prova a dimostrare in questo articolo, l'eterogeneit? dei partiti che ormai tutti raccolgono sotto l'etichetta di euroscetticismo ? tale che questa categoria, se non meglio precisata, perde rilevanza empirica. Dopo alcune considerazioni sui gruppi nel futuro Paralamento, egli risale alle origini del termine, che ha un copyright britannico e al caso britannico torna nelle conclusioni, per mettere a fuoco quella che oggi appare come una delle safide chiave per l'Europa: tenere dentro un Paese che nell'euro non ? mai entrato e in cui il successo dello Uikp ha radici profonde.
14607Spoglio di PeriodicoIII ADario&TuortoAstenersi contro l'Europa Il Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 440-449politica;societ?Europa;Gran BretagnaArticolo della Sezione "Elezioni europee", dedicata al voto per il rinnovo del Parlamento europeo del 22-25 maggio 2014. In Europa, spiega l'autore, il declino della partecipazione elettorale si ? interrotto nell'ultima tornata, ma 6 elettori europei su 10 hanno comunque disertato le urne. Come si pu? spiegare una tale d?bacle su scala continentale? Per rispondere a questo interrogativo ? opportuno fare riferimento a due ordini di spiegazioni, che aiutano a cogliere sia il dato di fondo di una mobilitazione sistematicamente pi? bassa di quella delle elezioni nazionali, sia le problematiche pi? recenti che rendono particolarmente difficile invertire il trend di declino. Infine, proveremo a capire in che termini e con quali effetti l'ondata di protesta euroscettica ha impattato la spinta astensionista ridefinendone dimensioni e prospettive. Si parte dalle ragioni strutturali, di lungo periodo che, indipendentemente dalle variazioni congiunturali, rendono il voto europeo meno attraente per l'elettorato.
14608Spoglio di PeriodicoIII AManuela&CaianiLe grandi contraddizioni della destra populistaIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 450-458politica;societ?Europa;Gran BretagnaLe elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo hanno evidenziato una netta avanzata delle forze nazionaliste ed euroscettiche in tutto il continente. In Francia e Gran Bretagna si pu? parlare di una vera e propria vittoria della destra radicale, con il Front national di Marine Le Pen primo partito del Paese, al 25 percento dei consensi e con il risultato storico dell'inglese Ukip di Niper Farage, che ha raccolto oltre il 31 percento dei voti. Anche in Danimarca l'estrema destra, con il Partito del Popolo, ha trionfato (con circa il 27 percento delle preferenze), attestandosi fra i pi? potenti partiti radicali di destra del Nord Europa Similmente, in Austria, il Fpoe ? in forte asces e in Germania i neonazisti della Npd si sono aggiudicati un seggio a Strasburgo. Infine in Ungheria la formazione fascista dello Jobbik e in Olanda l'eurofobo Pvv di Geert Wilders hanno portato a casa circa 4 deputati ciascuno, e la greca Alba Doorata ha registrato un incremento
importante, raggiungendo il 9 percento dei consensi (come del resto i Democratici Svedesi, che hanno ottenuto il 7 percento) e mandando cos? la prima volta i suoi rappresentanti a Bruxelles.
Se gi? da tempo ricerche socioloche parlavano della fine del "consenso permissivo" all'Europa in molte opinioni pubbliche, lo scenario che si apre con i risultati ottenuti dalla schiera di partiti
anti-Europa ? di un definitivo rafforzamento di quello che viene chiamato, pi? di recente, ?dissenso constringente?.
14609Spoglio di PeriodicoIII APier Virgilio&DastoliLe conseguenze del voto sulla governance europeaIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 459-466politica;societ?Europa;Gran BretagnaArticolo della Sezione "Elezioni europee", dedicata al voto per il rinnovo del Parlamento europeo del 22-25 maggio 2014. Secondo l'autore, sulla base del risultato delle elezioni, l'ipotesi prevalente per l'elezione del presidente ? quella di una grande coalizione fra popolari e socialisti allargata ai liberali, nella quale convergerebbero i due terzi dell'assemblea lasciando all'opposizione verdi e sinistra, oltre ai movimenti euroscettici. In chiusura Dastoli pone alcune riflessioni sulle conseguenze del voto sulla governance europea.
14610Spoglio di PeriodicoIII A Maurizio&Ferrera;Franca&D'Agostini Confronto sull'Europa in trappolaIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 467-483politica;economia;istituzioniEuropaL'Unione europa ? attraversata oggi da almeno quattro linee di tensione, spiega l'autore, la prima ? quella che oppone Nord e Sud, la seconda riguarda la linea Est-Ovest nella libera circolazione del mercato del lavoro; la terza oppone la dimensione economica e quella sociale dell'integrazione e infine la quarta, verticale: Bruxelles contro Paesi membri. Le quattro linee di tensione si intersecano tra di loro, creando dilemmi di policy complessi, aspre turbolenze politiche e una crescente erosione della leggittimit? dell'Unione. i due autori a confronto si interrogano su come poter superare tali opposizioni critiche.
14611Spoglio di PeriodicoIII A Paolo&Pini;Davide&Antonioli La crisi del lavoroIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 474-483politica;economia;lavoroEuropaL'autore espone alcune riflessioni sull'economia del lavoro e le dinamiche del mercato del lavoro in Europa e in Italia prima e dopo la crisi economica.
14612Spoglio di PeriodicoIII AMariana&MazzuccatoRipensare la concezione di StatoIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 484-491economia;impresa;politicaLo Stato non è sempre virtuoso, ma non c'è nulla nel suo Dna che gli impedisca di esserlo. Bisogna trasformarlo, non tagliarlo, spiega l'economista Mazzucato. Le economie che sono cresciute grazie all'innovazione, sono quelle dove lo Stato era il motore, non solo l'arbitro. L’impresa privata è considerata da tutti una forza innovativa, mentre lo Stato è bollato come una forza inerziale, troppo grosso e pesante per fungere da motore dinamico. Lo scopo del saggio è smontare questo mito. Chi è l’imprenditore più audace, l’innovatore più prolifico? Chi finanzia la ricerca che produce le tecnologie più rivoluzionarie? Qual è il motore dinamico di settori come la green economy, le telecomunicazioni, le nanotecnologie, la farmaceutica? Lo Stato. È lo Stato, nelle economie più avanzate, a farsi carico del rischio d’investimento iniziale all’origine delle nuove tecnologie. È lo Stato, attraverso fondi decentralizzati, a finanziare ampiamente lo sviluppo di nuovi prodotti fino alla commercializzazione. Ma se lo Stato è il maggior innovatore, perché allora tutti i profitti provenienti da un rischio collettivo finiscono ai privati?
14613Spoglio di PeriodicoIII AMassimo&FlorioStato, conoscenza e ricchezza delle nazioniIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 492-497economia;impresa;politica;tecnologiaSaggio di politica industriale che intende contribuire alla discussione sul ruolo cruciale dello Stato nel creare conoscenza. L'obiettivo ? quello di analizzare costi e benefici sociali dell'investimento pubblico nei progetti scientifici.
14614Spoglio di PeriodicoIII AFabrizio&OnidaLo Stato catalizzatoreIl Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 498-504economia;impresa;politica;tecnologiaL'autore, a partire dalla tesi di Mariana Mazzucato (economista dell'Universit? del Sussex cfr. Il Mulino n. 3/2014, pp. 484-491) sullo Stato "imprenditore" e "catalizzatore", cerca di rispondere a due domande: in che senso la politica industriale fornisce dei "beni pubblici" a disposizione del mercato e con quali strumenti deve operare questa politica industriale, fino a configurare un vero e proprio "Stato imprenditore".
14615Spoglio di PeriodicoIII A Luca&Pinto;Marta&Regalia Orfani delle Stelle. Il voto ?grillino? a Roma e in Sardegna Il Mulino A. LXIII n. 3 (mag.-giu. 2014), pp. 515-520politica;opinione pubblica;dati statisticiItaliaArticolo della Rubrica "Cattaneo ricerca", che offre un'analisi del voto di provenienza del Movimento 5 Stelle nel ballottaggio alle elezioni comunali di Roma e nelle regionali in Sardegna del 2014.
14616Spoglio di PeriodicoIII CAna Esther&Cece?aLos golpes de espectro completoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 1-5politica;economia;storiaAmerica Latina;USANumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14617Spoglio di PeriodicoIII CCarlos&FazioLa guerra asim?trica y la violencia en VenezuelaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 6-9politica;economia;storiaAmerica Latina;Venezuela;USANumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14618Spoglio di PeriodicoIII CSandy E.&Ram?rez Guti?rrezCiudades ocupadas: la presencia militar permanente en Am?rica LatinaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 10-13politica;economia;storiaAmerica Latina;USANumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14619Spoglio di PeriodicoIII CDavid&Barrios Rodr?guezComando Sur: Cincuenta a?os de ampliaci?n del espectro de dominaci?nAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 14-17politica;economia;storiaAmerica Latina;USANumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14620Spoglio di PeriodicoIII CRodrigo&Yedra168 a?os de intervenciones en Am?rica LatinaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 18-20politica;economia;storiaAmerica Latina;USANumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14621Spoglio di PeriodicoIII CDaniel&Incl?nAutoritarismo del siglo XXI: qui?n es el enemigo?America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 21-24politica;economia;storiaAmerica Latina;USANumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14622Spoglio di PeriodicoIII CJuan Bautista&G?mezParaguay: Un pa?s pobre, militarizado y saqueadoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 25-28politica;economia;storiaAmerica Latina;USA;ParaguayNumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14623Spoglio di PeriodicoIII CDario&AzzelliniVenezuela: la lucha contra lo social
Relaci?n entre paramilitarismo y desestabilizaci?n violenta
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 495 (mag. 2014), pp. 29-32politica;economia;storiaAmerica Latina;USANumero dedicato alla geopolitica in America latina, con una analisi mirata delle presenze egemoniche di poteri statunitensi nella politica, nell'economia, in ambito militare, nel controllo delle risorse nella Regione nel corso del XXI secolo.
14624Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaCombattere l'ISISAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 10 (ott. 2014), pp. 621-628guerra;politica;societ?;religioneIraqI conflitti che dagli ultimi mesi del 2014 accendono lo scacchiere mondiale, accompagnati dalle crudelt? perpetrate dall'ISIS, ci chiamano a riflettere sul fatto che non ci troviamo di fronte a guerre di "altri", sul rapporto tra religione e fondamentalismo e su quanto queste dinamiche attraversino le nostre vite le nostre societ?.
14625Spoglio di PeriodicoIII CWalter&KasperIl messaggio della misericordiaAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 10 (ott. 2014), pp. 630-636etica;societ?;religionePapa Francesco pone la misericordia al cuore del suo pontificato. Che cosa significa misericordia per la vita e la missione della Chiesa? In che modo anche il diritto canonico deve essere interpretato e applicato alla luce della misericordia, senza “svendere” la grazia di Dio? Di quali strumenti abbiamo bisogno per applicare la dottrina a situazioni particolari complesse e specifiche? Sono queste alcune delle domande con cui è chiamata a misurarsi l’Assemblea speciale del Sinodo dedicata alla famiglia, ma che da sempre accompagnano il cammino della Chiesa.
14626Spoglio di PeriodicoIII CJean&Vettraino;Jean&Merckaert"Tassare progressivamente i patrimoni". Intervista a Thomas PikettyAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 10 (ott. 2014), pp. 637-647finanza"Il capitale nel XXI secolo", di Thomas Piketty, pubblicato nel 2013 e in traduzione italiana da Bompiani a settembre 2014, è al centro di un vivacissimo dibattito tanto in Europa quanto negli Stati Uniti. L’analisi contenuta nel volume indica che, nel lungo periodo, i più ricchi vedono crescere il loro reddito e il loro patrimonio più rapidamente del resto della società. Per contrastare questa tendenza alla concentrazione della ricchezza, Piketty propone di introdurre un’imposta progressiva sui patrimoni. È realistico nell’epoca della globalizzazione finanziaria e dei paradisi fiscali? È fattibile in un solo Paese oppure occorre un accordo a livello internazionale? È sufficiente a combattere le disuguaglianze? Ma soprattutto: le nostre società sono disposte a farlo?
14627Spoglio di PeriodicoIII CLuigi&De PaoliClima-energia: un'alleanza da consolidare. Le proposte UE per 2020-2030Aggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 10 (ott. 2014), pp. 621-631ambiente;politica;economiaEuropaIn che direzione vanno gli sforzi dell’Unione Europea nella lotta ai cambiamenti climatici e come si integrano con le politiche energetiche? Gli strumenti normativi adottati dalla Commissione in materia di riduzione delle emissioni inquinanti, aumento delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica si mostrano esigenti, ma talvolta contraddittori, lasciando alcune questioni aperte.
14628Spoglio di PeriodicoIII CRaul&CarusoLa pace come motore dello sviluppo economicoAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 10 (ott. 2014), pp. 621-632economia;pace;sviluppoChe relazione c’è tra pace e sviluppo economico? Le politiche economiche possono mettere la pace tra gli obiettivi da perseguire? È questo il campo di indagine dell’economia della pace, uno tra i molti e complementari angoli visuali nello studio delle dinamiche di pace e di conflitto. Contrariamente a quanto comunemente si pensa, l’analisi dell’economia della pace evidenzia il carattere improduttivo della spesa militare, che la rende una minaccia per lo sviluppo nel lungo periodo. La guerra, dunque, non è mai “un buon affare”, nemmeno per quelle superpotenze che sembrano di volta in volta dominare il mondo.
14629Spoglio di PeriodicoIII CTony&KevinAustralia: pugno di ferro contro gli sbarchiAggiornamenti sociali, Vol. 65, n. 10 (ott. 2014), pp. 621-633migrazioni;diritti umani;politicaAusrtraliaL’opinione pubblica e la politica australiana paiono preda dell’ossessione per gli sbarchi di immigrati e richiedenti asilo: non si tratta dunque di una questione che riguarda solo le coste italiane o il bacino del Mediterraneo. Dopo il caso degli USA (Green T., «La risposta degli Stati Uniti all’immigrazione irregolare», in Aggiornamenti Sociali, 6-7 [2014] 495-500), l’esame delle politiche adottate dall’Australia consente di percepire meglio le tensioni, le contraddizioni e i drammi di quella che è ormai diventata una sfida globale: gestire i flussi migratori senza calpestare i diritti umani e la dignità di migranti, profughi e richiedenti asilo.
14630Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMedioriente dietro le bombeRocca A. 73, n. 19 (1 ott. 2014), pp. 13-14guerra;politicaIraqArticolo di politica internazionale sulla Conferenza internazionale per la pace e la sicurezza in Iraq, l'incontro del 15 settembre 2014 a Parigi, a cui hanno partecipato una trentina di Paesi ed organismi d'Occidente e del Medio Oriente capitanati da Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. E' stata una iniziativa per lanciare una nuova Coalizione internazionale contro il terrorismo. Sulla stregua in sostanza di quella che accompagn? nel 2001 l'intervento militare in Afghanistan Iegato al pericolo Al Qaeda, al fine di affrontare e sconfiggere questa volta Daesh, acronimo arabo di Isis (Stato islamico dell'Iraq e del Levante). Un progetto che non rappresenta solo di fatto l'avvio molto probabile di una terza guerra in Iraq, anche se per il momento senza l'invio di ingenti truppe straniere. Ma che implica, e questa ? una novit? un po' preoccupante, un invito ai governi aderenti ad adottare provvedimenti legislativi nazionali pi? stringenti, che implicheranno forti limitazioni alle libert? dei cittadini.
14631Spoglio di PeriodicoIII CUgo&LeoneIn debito con la TerraRocca A. 73, n. 19 (1 ott. 2014), pp. 37-39ecologia;ambiente;rapporti annuali;dati statisticiCi risiamo: puntuali come ogni anno, ci accorgiamo di essere in debito con la Terra, nel senso che abbiamo gi? consumalo quant ci ha messo a disposizione per il 2014. Quest'anno ce ne siamo accorti il 19 di agosto, un giorn che si chiama Earth Overshoot Day, il giorno che segna l'evolversi dell'impronta ecologica sulla Terra. Cio? il consumo di risorse da parte dell'umanit? eccedente le proprie disponibilit?. Ce lo ricorda annualmente il Global Footprint Network che disegna l'immagine di un'umanit? che dopo otto mesi ha gi? consumato tutto quanto la Terra gli ha messo a disposizione.
14632Spoglio di PeriodicoIII CCristiana&PulcinelliCapire EbolaRocca A. 73, n. 19 (1 ott. 2014), pp. 40-42saluteAfricaL'epidemia di Ebola in Africa non accenna a fermarsi. II dato aggiornato al 12 settembre 2014 parla di 4.784 contagi e 2.400 morti. Una mortalit? alta, pari quasi al 50 percento, ma pi? bassa di quella registrata nei focolai precedenti dovuti allo stesso ceppo virale, lo ?Zaire?, quando il virus uccideva addirittura nove persone contagiate su dieci.
14633Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaI nodi della fecondazione eterologaRocca A. 73, n. 19 (1 ott. 2014), pp. 44-45legislazione;diritti umani;giustizia;etica;scienzaItaliaLa pubblicazione delle motivazioni della sentenza 162 del 9 aprile 2014, con la quale la Corte costituziona dichiarava illegittima la norma della legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita (Pma) che vietava la fecondazione eterologa, consente di formulare una valutazione pi? completa e pi? corretta della questione. L'intervento della Corte ? stato determinato - come si sa dalla sollecitazione a pronunciarsi sulla costituzionalit? o meno della nonna da parte di tre tribunali (Firenze, Milano e Catania), ai quali si erano rivolte tre coppie sterili per vedersi riconosciuto il diritto del ricorso a tale pratica in centri italiani. La dichiarazione di incostituzionalit? del dispositivo della legge, peraltro confermata dal successivo referendum sia pure per il mancato raggiungimento del quorum necessario, ha suscitato reazioni contra autodetenninazione stanti. Vi ? chi ha esultato per il risultato definito con enfasi come una vera conquista di civilt?, e chi lo ha, invece, apertamente contestato, considerandolo una deriva inaccettabile, un atto di indulgenza nei confronti delle logiche individualiste e dominanti.
14634Spoglio di PeriodicoIII CMario&GallizioliLa cultura che ci fa abitare il mondoRocca A. 73, n. 19 (1 ott. 2014), pp. 47-49cultura;antropologia;societ?Disamina sul concetto sfaccettato e ambiguo di cultura. Di "cultura" nel tempo sono state date definizioni diverse, per tentare di imbrigliare un concetto cos? deformabile. Eppure viviamo di cultura e la invochiamo spesso. Ma noi europei paghiamo ancora un prezzo molto alto per il modo tutto nostro che abbiamo di considerarci al mondo, da uomini bianchi, occidentali, avanzati e vincenti. Per prendere le distanze da questo eurocentrismo, l'antropologia ha dovuto fare sforzi enormi, in decenni di studi sul campo, per avvicinare e comprendere "dall'interno" le migliaia di culture che condividono con noi il pianeta. Ne abbiamo ricavato una lezione di modestia e un arricchimento impensabile anche solo una generazione fa.
14635Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioSudan del SudRocca A. 73, n. 19 (1 ott. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaSud SudanBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato del Sud Sudan. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali del Sud Sudan contemporaneo.
14636Spoglio di PeriodicoIII A Arnaldo&BagnascoMax Weber e la ricerca sociologica contemporaneaStato e Mercato A. XXXIIII, n. 2 (ago. 2014), pp. 151-168sociologiaLa metodologia di Weber esercita un'influenza chiara e ampiamente riconosciua sulla ricerca sociologica contemporanea. La sua teoria dell'azione sociale ? ancora in uso e utile per spiegare i fenomeni sociali. Raymond Boudon e James Coleman sono considerati come esempi di sociologia analitica derivanti da questo patrimonio. Questo documento riprende il tema della stratificazione sociale come esempio dei temi di ricerca tipici weberiani. Il suo apparato analitico viene confrontato con tre paradigmi recenti: la costruzione empirica di "mappe di classe", nelle varianti neo-marxista e neo-weberiana; "l'analisi di classe culturale", con un riferimento a Pierre Bourdieu; la "teoria istituzionale delle classi" proposta da Gosta Esping-Andersen.
14637Spoglio di PeriodicoIII ALuigi&Burroni;Marcello&PedaciCollective bargaining, atypical employment and welfare provisions: The case of temporary agency work in ItalyStato e Mercato A. XXXIIII, n. 2 (ago. 2014), pp. 169-194lavoroItaliaL'articolo si concentra sul rapporto tra la contrattazione collettiva e le disposizioni di sicurezza sociale nel settore del lavoro atipico e temporaneo, in Italia. Analizzando il contenuto e l'impatto della contrattazione collettiva in questo settore, si sottolinea che la contrattazione collettiva ha introdotto norme di sicurezza sociale molto importanti come il congedo di maternit?, l'indennit? di disoccupazione, le opportunit? per la stabilizzazione del rapporto di lavoro, ?indennit? di disponibilit? per i periodi in cui i lavoratori temporanei non lavorano in imprese utilizzatrici, forme pensionistiche complementari, ecc... Questo conferma il ruolo importante svolto dalla contrattazione collettiva nella fornitura di misure di welfare a sostegno dei lavoratori. Ma allo stesso tempo, questo caso di studio evidenzia quattro principali aree di preoccupazione. In primo luogo, le condizioni istituzionali specifiche che hanno favorito l'aumento del benessere contrattuale nel settore del lavoro interinale, e questo ?radicamento istituzionale? significa che ? molto difficile da "esportare" un tale sistema di prestazioni di sicurezza sociale ad altri segmenti di lavoro non standard. In secondo luogo, la difficolt? di estendere questa forma di welfare ad altri tipi di posti di lavoro flessibili pu? introdurre una segmentazione stabile in termini di protezione tra i lavoratori non standard. In terzo luogo, si mostra come le principali caratteristiche del settore del lavoro interinale, insieme con le specifiche condizioni di lavoro dei lavoratori TAW possono aver impedito un uso diffuso di tali disposizioni di welfare. Infine, il tipo di benefici sostenuti dalla contrattazione collettiva sono ?integrativi? e non sostitutivi del welfare tradizionale.
14638Spoglio di PeriodicoIII AAndrea&PronteraLa dimensione istituzionale della sicurezza energetica europea: prospettive e limiti dell'external energy governanceStato e Mercato A. XXXIIII, n. 2 (ago. 2014), pp. 195-224 politicaEuropaLo scopo di questo articolo ? quello di descrivere la dimensione istituzionale delle politiche di sicurezza energetica dell'UE e di valutare l'efficacia della gestione energetica esterna dell'UE nei bacini del Mar Nero e Mar Caspio e in Asia centrale. Dopo una breve presentazione dell'evoluzione delle politiche esterne dell'UE per la sicurezza energetica, viene ricostruito in dettaglio il sottosistema istituzionale per la regione. In particolare, sono prese in considerazione le sue origini, le motivazioni, gli obiettivi e il suo sviluppo storico. Nella seconda parte, l'articolo analizza l'interazione, la coerenza e l'efficacia istituzionale delle strutture di governance create dall'UE nella regione. Quindi, l'articolo utilizza il quadro di governo esterno UE per valutare l'efficacia del sottosistema istituzionale a livello di esito. Tre dimensioni principali di governance della sicurezza energetica esterna sono prese in considerazione: la convergenza del mercato dell'energia, la gestione delle infrastrutture e del quadro giuridico e di pianificazione degli investimenti. I risultati della ricerca dimostrano che la strategia UE ? stata molto efficace a livello di output, considerando che l'efficacia della governance della sicurezza energetica esterna ? stata abbastanza deludente.
14639Spoglio di PeriodicoIII AJoselle&DagnesStruttura e dinamica dei legami inter-organizzativi nel capitalismo finanziario italianoStato e Mercato A. XXXIIII, n. 2 (ago. 2014), pp. 225-258finanza;economia;impresaItaliaL'articolo esamina il sistema finanziario italiano, proponendo una analisi della struttura relazionale tra le societ? finanziarie quotate e la loro evoluzione negli ultimi anni. Al fine di rilevare tale struttura, si indaga un particolare tipo di legame interorganizzativo, emergente quando i membri di un consiglio di amministrazione aziendale ricoprono cariche in pi? societ?, vale a dire le interlocking directorates. In primo luogo, si descrivono le principali caratteristiche della rete delle direzioni interconnesse dal 2007 al 2011. Poi, per lo stesso periodo si analizza la dinamica della rete attraverso un modello stocastico actor-based, assumendo l'influenza degli effetti endogeni a seconda della struttura esistente, nonch? l'impatto di elementi esogeni relativi agli attributi dei nodi, vale a dire il settore delle imprese e l'andamento economico delle societ? finanziarie. I risultati delle analisi longitudinali confermano la persistenza di gruppi di imprese e di coalizioni informali nei mercati finanziari italiani, mettendo in evidenza il ruolo centrale delle banche e la tendenza per le imprese con una migliore performance economica a formare gruppi che si rafforzano nel tempo. In una prospettiva pi? ampia, l'articolo mostra l'effetto combinato di riforme istituzionali, caratteristiche strutturali e strategie agite da individui e organizzazioni nella definizione del sistema finanziario italiano.
14640Spoglio di PeriodicoIII AAntonio&RussoDallo sviluppo della cooperazione allo sviluppo attraverso la cooperazioneStato e Mercato A. XXXIIII, n. 2 (ago. 2014), pp. 259-288economia;agricoltura;sviluppoItaliaIl saggio riassume i risultati di una ricerca incentrata sullo sviluppo e sulle attuali prestazioni del ?Distretto Agroalimentare di Qualit? della Sibaritide? (DAQS). Il DAQS coinvolge 32 comuni e 4 sistemi locali del lavoro. Solo uno di questi sistemi locali del lavoro ha una specializzazione in materia di agricoltura. La produzione di frutta, latte, olio d'oliva e vino sono i settori trainanti dell'economia locale. Negli ultimi anni, a causa della convergenza contemporanea di pressione della concorrenza mondiale e riduzione dei finanziamenti pubblici, il settore primario ha dovuto affrontare una forte contrazione. Tuttavia, le recenti tendenze sono incoraggianti, ci? si evince dall'emergere di strategie orientate ad aumentare la cooperazione tra gli attori locali.
14641Spoglio di PeriodicoIII AGian Primo&CellaRipartendo dalla sociologia economicaStato e Mercato A. XXXIIII, n. 2 (ago. 2014), pp. 289-300economia;sociologiaIl saggio analizza il potenziale nuovo sviluppo nel campo della ricerca di relazioni industriali, nonch? gli studi teorici sul rapporto tra economia e sociologia. Il documento si concentra anche sul ruolo del periodico "Stato e Mercato" nel dibattito scientifico internazionale e sul ruolo che leriviste scientifiche possono avere nel dibattito pubblico.
14642Spoglio di PeriodicoIII CSally&BurchCalentamiento global: agendas enfrentadasAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 1-2ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. In questo articolo si prende in esame lo stato della negoziazione e della mobilitazione internazionale sul tema.
14643Spoglio di PeriodicoIII CRen?&OrellanaBalance y perspectiva en el debate sobre cambio clim?ticoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 3-7ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. In questo articolo si prende si prova a fare un bilancio e a disegnare linee di prospettiva nel dibattito internazionale sui cambiamenti climatici.
14644Spoglio di PeriodicoIII CMichael&KlareAdicci?n avanzada a los combustibles f?silesAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 8-12ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. In questo scritto si riprende uno stralcio dell'articolo pubblicato su TomDispatch.com, di Michael Klare il quale paragona la dipendenza globale dai combustibili fossili alla tossicodipendenza. Alcuni analisti hanno esteso questa analogia per esplorare come "La nostra crescente dipendenza dal petrolio genera comportamenti sbagliati e auto-distruttivi".
14645Spoglio di PeriodicoIII CFander&Falcon?Cambio clim?tico y activos t?xicosAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 12-13ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. Questo articolo riprende quello pubblicato su The Telegraph da Ambrose Evans-Pritchard del 9 luglio 2014, sul tema dei subprime nelle industrie di combustibili fossili.
14646Spoglio di PeriodicoIII CSilvia&RibeiroInjusticia clim?tica y geoingenier?aAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 14-15ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. In questo articolo si parla delle proposte avanzate dal settore della geoingegneria per affrontare le questioni legate alla giustizia climatica.
14647Spoglio di PeriodicoIII CGerardo&HontyREDD: Un mecanismo controversialAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 16-18ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terrà a Lima nel dicembre 2014. Questo articolo si concentra sull'analisi dei meccanismi di finanziamento dei progetti deonominati REDD (“Reducción de las emisiones derivadas de la deforestación en los países en
desarrollo y los enfoques para estimular la acción”).
14648Spoglio di PeriodicoIII CJim&ShultzEl retorno del movimiento clim?tico de base al escenario internacionalAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 19-21ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. Questo articolo si concentra sull'analisi dei movimenti sociali di fronte alla crisi climatica globale nello scenario internazionale.
14649Spoglio di PeriodicoIII CALAI&RedazioneEntrevista con Meena Raman
Justicia clim?tica: Concientizar, movilizar, cabildear
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 22-25ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. In questo articolo si riporta un'intervista di ALAI a Meena Raman - avvocato che si occupa di questioni di interesse pubblico e coordinatrice del programma sul cambiamento climatico per la Rete Terzo Mondo in Malesia - sui temi della necessit? di coscientizzazione e mobilitazione della societ? civile sui temi suddetti.
14650Spoglio di PeriodicoIII CCLOC-V?a CampesinaAportes de la CLOC-V?a Campesina: La agricultura campesina ind?gena en las negociaciones de la COP20
CNA-Per?
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 498 (set. 2014), pp. 26-28ambiente;politica;economiaNumero dedicato alla questione del riscaldamento globale, con una analisi mirata dello stato attuale delle negoziazioni e dei movimenti internazionali legati alla giustizia climatica, in vista della prossima Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici, che si terr? a Lima nel dicembre 2014. In questo articolo si riporta un breve contributo del Coordinamento latinoamericano delle organizzazioni rurali - Via Campesina, ai temi che si tratteranno nell'ambito della conferenza.
14651Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoDossier: Generare, genere e generazioniCem Mondialit? n. 8 (ott. 2014), pp. 17-32societ?;donneQuesto numero di ottobre 2014 s'inoltra per la via che porta a una nuova tappa dell'annata 2014-2015 della rivista, dedicata a "Amare questo tempo. Alfabeti per la cura delle relazioni". Il dossier di questo numero ? dedicato all'educazione di genere, si tratta di una lucida riflessione sulla questione di genere, sulla sua genesi nella storia delle relazioni interpersonali e nell'antropologia, analizzandone attentamente le conseguenze nella societ? di oggi. "Nascere femmina in Cina, in Africa, in Asia - scrive l'autrice - non ? lo stesso che nescere femmina in Europa o in America e non ? lo stesso che nascere maschio o ermafrodito. Ancora oggi nascere femmina in molte parti del mondo ? pi? rischioso che nascere maschio, basti penbsare alle migliaia di neonate cinesi soppresse alla nascita, o alle bambine che subiscono le varie forme di mutilazioni genitali in molte zone dell'Africa (...). Nei millenni questa divisione ha segnato cos? profondamente destini individuali e collettivi - aggiuinge l'autrice - da apparire "naturale" e ha attribuito a donne e uomini non solo compiti, ma sentimenti e qualit? differenti. Se pure in forme asimmetriche, questi destini vincolati hanno segnato una perdita per gli uni e per le altre. Perdita per le donne degli spazi di sviluppo di s?, di visibilit?, respinte nei luoghi della minorit?, ma perdita anche per gli uomini, mai legittimati ai modi dell'espressione della sollecitutidine, dei sentimenti, della pratica quotif?diana delle emozioni".
14652Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniDecalogo, letteratura, cinema e artiCem Mondialit? n. 8 (ott. 2014), pp. 23-26religione;etica;societ?;arte;culturaInserto centrale del dossier, dedicato nell'annata 2014-15 alla alla nuova rubrica "Dekalogous", una riflessione sull'attualit?, saldamente basata su valori morali e spirituali, nella quale i curatori trattano della problematicit? del tema dei Dieci Comandamenti. Questa volta dedicato a "Decalogo, letteratura, cinema e arti". Nel presente contributo si analizza il Decalogo nella letteratura, nel cinema e nelle arti figurative.
14653Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisIl cibo rifiutato, quello evitatoCem Mondialit? n. 8 (ott. 2014), pp. 4-5educazione e formazione;societ?Articolo della rubrica "Cibus". L'intenzione ? quella di investigare il ruolo del cibo, della sua preparazione, del suo consumo nelle relazioni fra persone e comunit?. In questo articolo l'autore offre alcune riflessioni antropologiche sulla patologia dell'anoressia.
14654Spoglio di PeriodicoIII CSara&FerrariGeneralizzare non ? educare al genereCem Mondialit? n. 8 (ott. 2014), pp. 8-9societ?;donne;educazione e formazioneRiflessione critica sulle disuguaglianze di genere espresse nel vocabolario della nostra lingua e sulla necessit? di rieducare alle relazioni paritarie e al superamento dei pregiudizi legati al genere.
14655Spoglio di PeriodicoIII CStefano&CurciLa debole forza messianica dell'insegnanteCem Mondialit? n. 8 (ott. 2014), pp. 10-11pedagogia;educazione e formazione;storia;filosofiaIn questo articolo l'autore problematizza il ruolo dell'insegnante in particolar modo nell'insegnamento della storia. Senza un corretto rapporto con la nostra tradizione culturale - scrive l'autore - e con la nostra storia si insegnerebbero solo formule tecniche, bisogna imparare a stabilire un rapporto con testi e storie del passato in modo da renderli significanti per gli studenti di oggi.
14656Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniE' in arrivo "la buona scuola"?Cem Mondialit? n. 8 (ott. 2014), p. 12scuola;istruzione;politicaItaliaBreve articolo che d? conto, in pochi punti di sintesi, del documento, uscito nel settembre 2014, delle Linee guide per la riforma della scuola proposte dal Governo Renzi, denominato "La Buona Scuola": dal precariato alla meritocrazia, dalla didattica al ruolo dei dirigenti, dal finanziamento delle istituzioni scolastiche alla valutazione delle scuole.
14657Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoPer uscire dalle camere stagne degli stereotipiCem Mondialit? n. 8 (ott. 2014), pp. 14-15societ?;donne;educazione e formazioneArticolo sull'educazione di genere nella didattica dell'insegnamento scolastico. L'autrice, dopo una breve riflessione introduttiva, riporta in sintesi un esempio di un laboratorio sul genere sperimentato nella scuola secondaria.
14658Spoglio di PeriodicoIII CJairo&Agudelo TabordaDossier: quale cooperazione dopo il 2015?Missione Oggi n. 8 (ott. 2014), pp. 17-32obiettivi del millennio;sviluppo;cooperazione allo sviluppo L’approssimarsi del 2015 genera molte aspettative su scala mondiale, regionale e locale. Tra le aspettative mondiali, due sono di grande rilevanza: la prima, più nota, riguarda lo stato del mondo in relazione agli otto Obiettivi di sviluppo del millennio (Osm) che l’Onu si è prefisso di raggiungere tra il 2000 e il 2015; la seconda, meno nota, riguarda i Sei obiettivi di educazione per tutti (Ept) che l’Unesco si è prefisso di raggiungere nello stesso periodo. Il dossier centra la sua attenzione sulla prima delle aspettative mondiali. Quindi, risponde alle domande su quale concetto di sviluppo adotterà la comunità internazionale dopo 2015 e quale modello di cooperazione si farà strada nel periodo 2015-2030. In termini di concetto, ormai è chiaro che il 2015 segnerà il passaggio dagli Osm agli Oss (Obiettivi di sviluppo sostenibile). Si tratta di un nuovo modello di sviluppo oppure di una nuova denominazione senza modifiche sostanziali? Questo passaggio comporterà o meno l’adozione di nuove strategie di cooperazione internazionale? Il dossier tenterà di rispondere a queste domande, partendo dalle luci e dalle ombre del periodo 2000-2015: la crisi del Nord e la crescita del Sud, l’aumento del numero dei paesi a reddito medio, il passaggio dagli Osm agli Oss, lo sviluppo del multilateralismo ecc. Gli interventi sono a cura del gruppo di ricercatori della Escuela Latinoamericana de Cooperación y Desarrollo dell’Università S. Buenaventura di Cartagena (Colombia), convenzionata con l’Università del Norte (Barranquilla, Colombia), l’Università di Pavia e le Ong Coopi - Cisp - Vis.
14659Spoglio di PeriodicoIII CStefano&VecchiaIl demone nazionalista giapponeseMissione Oggi n. 8 (ott. 2014), pp. 7-9economia;politicaGiapponeArticolo dedicato all'analisi delle problematiche della realt? giapponese contemporanea. Dopo anni di stagnazione - spiega l'autore - il sistema Giappone si ? rimesso in movimento grazie a massicce immissioni di denaro pubblico nel sistema economico e la politica al potere ha deciso di accettare il confronto ineludicbile con il vicino colosso cinese.
14660Spoglio di PeriodicoIII COsvaldo&Le?nEl a?o de la Agricultura Familiar Campesina Ind?genaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 1-2agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica LatinaQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo primo articolo l'autore descrive le caratteristiche dell'agricoltura familiare contadina indigena latinoamericana.
14661Spoglio di PeriodicoIII CJo?o Pedro&Stedile;Osvaldo&Le?nReforma Agraria Popular:
Una alternativa al modelo del capital
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 3-5agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica LatinaQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo articolo l'autore analizza il nuovo modello di produzione avanzato dalla riforma agraria popolare del Movimento Sem Terra brasiliano.
14662Spoglio di PeriodicoIII CMic?l&Savia El impacto de la producci?n agroindustrial sobre el derecho a la alimentaci?nAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 6-7agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica LatinaQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo articolo l'autore analizza l'impatto della produzione agro-industriale sul diritto all'alimentazione.
14663Spoglio di PeriodicoIII CHoracio&Martins de CarvalhoAgricultura Campesina America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 8-12agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica LatinaQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo articolo l'autore analizza il metodo di produzione dell'agricoltura campesina latinoamericana e le sfide che essa sta affrontando di fronte all'agro-business.
14664Spoglio di PeriodicoIII CFran?ois&Houtart La agricultura campesina en Ecuador y sus potencialidadesAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 12-15agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica Latina;EcuadorQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo articolo l'autore si sofferma sulle potenzialit? dell'agricoltura campesina in Ecuador.
14665Spoglio di PeriodicoIII CElsy&Vera Conflicto agrario y movimiento campesino en ParaguayAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 16-18agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica Latina;ParaguayQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo articolo l'autore parla del conflitto agrario e del movimento campesino in Paraguay.
14666Spoglio di PeriodicoIII CEmilio&Garc?a Zapata vive, la lucha sigue..
En un campo que resiste
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 19-21agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica Latina;MessicoQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo articolo l'autore parla del conflitto agrario e del movimento campesino in Messico.
14667Spoglio di PeriodicoIII CFAO-ALCDeclaraci?n de Movimientos y Organizaciones Sociales ante 33va. Reuni?n FAO-ALC America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 22-24agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica LatinaQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. In questo articolo si riporta la Dichiarazione dei Movimenti e delle Organizzazioni sociali riuniti a Santiago del Cile, il 4 e 5 maggio 2014 nella consultazione della societ? civile per la 33? Conferenza Regionale della FAO, organizzata dall'Alleanza per la Sovranit? Alimentare dei Popoli dell'America Latina e Caraibi.
14668Spoglio di PeriodicoIII CCLOC-V?a CampesinaCLOC VC: Despu?s de 20 a?os de luchas, grandes desaf?os
Diego Mont?n y Deo Carrizo
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 496 (giu. 2014), pp. 25-28agricoltura;ambiente;mercato;economia;sviluppo;alimentazioneAmerica LatinaQuesto numero si concentra sulla celebrazione dell'anno internazionale delle Nazioni Unite dedicato all'agricoltura familiare; si esplorano le politiche e le alternative nel settore agricolo in particolare in America latina. Questo articolo riporta la storia del Coordinamento latino-americano delle Organizzazioni Contadine -Via Campesina (CLOC VC).
14669Spoglio di PeriodicoIII CRuth&Mu?ozLa cuesti?n urbana: con teor?as, sujetos y utop?asAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 1-2societ?;politica;ambiente;economiaQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. In questo articolo di apertura vengono esposte diverse teorie critiche e proposte praticabili sul tema.
14670Spoglio di PeriodicoIII CPedro&P?rezMercantilizaci?n y desmercantilizaci?n de las metr?polis latinoamericanasAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 3-5societ?;politica;ambiente;economiaAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. In questo articolo vengono esposte alcune riflessioni sulla urbanizzazione latinoamericana, il diritto alla citt? e alla casa, la sua demercantilizzazione statale e sociale.
14671Spoglio di PeriodicoIII CCarlos Ant?nio&Brand?o;V?ctor Ramiro&Fern?ndez En el marco de la transformaci?n global del capitalismo:
Lo urbano y el Estado
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 7-10societ?;politica;ambiente;economiaAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. In questo articolo si esplorano gli ostacoli politico-economici ad una gestione democratica e popolare degli spazi regionali e urbani.
14672Spoglio di PeriodicoIII CLuciana&Corr?a do LagoDe las asociaciones comunitarias a los movimientos sociales autogestionados:
La auto-producci?n de la ciudad brasile?a
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 11-13societ?;politica;ambiente;economiaBrasileQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. In questo articolo l'autore fa un excursus delle micro-realt? di cittadinanza popolare autogestita urbana nelle citt? brasiliane.
14673Spoglio di PeriodicoIII CMar?a Cristina&Cravino?rea Metropolitana de Buenos Aires: Asentamientos populares y pol?ticas p?blicas America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 14-15societ?;politica;ambiente;economiaArgentinaQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. In questo articolo si prende in esame l'area Metropolitana di Buenos Aires:
tra insediamenti popolari e politiche pubbliche.
14674Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&AzuelaConflictos urbano-ambientales en Am?rica LatinaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 16-18societ?;politica;ambiente;economiaAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. Questo articolo si concentra sul tema dei conflitti urbano-ambientali in America Latina.
14675Spoglio di PeriodicoIII CFernando&Carri?n M.Econom?as ilegales y territorialidad en Latinoam?ricaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 18-20societ?;politica;ambiente;economiaAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. Questo articolo analizza i meccanismi della produzione sociale dello spazio urbano e la loro trasformazione a contatto con le economie illegali che detengono il potere in molte citt? latinoamericane.
14676Spoglio di PeriodicoIII COsvaldo&Le?nEntrevista a Erminia Maricato:
Movimientos y cuesti?n urbana en Brasil
America Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 21-25societ?;politica;ambiente;economiaBrasileQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. L'articolo riporta una intervista a Erminia Maricato -prof.ssa di Architettura e Urbanistica presso l'Universit? di Sao Paolo - sui movimienti sociali e la questione urbana in Brasile. Nel giugno 2013 il Brasile ? stato teatro di una massiccia mobilitazione, trainata principalmente da parte dei giovani, e relativamente alle questioni della "crisi urbana" delle grandi citt?. Che cosa ? capitato da allora?
14677Spoglio di PeriodicoIII CRaimundo&LauggeroEl buen vivir en el campo y en la ciudadAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 26-28societ?;politica;ambiente;economiaQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. Nell'articolo l'autore espone le idee chiave del paradigma del Buen Vivir, ponendole in relazione cn la realt? urbana.
14678Spoglio di PeriodicoIII CGustavo&Esteva;Diana&Itzu Guti?rrez Luna;Irene&Ragazzini Mandar obedeciendo en territorio zapatistaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVII, n. 497 (lug. 2014), pp. 29-31societ?;politica;ambiente;economiaMessicoQuesto numero ? dedicato all'esplorazione della questione urbana in una prospettiva globale che sempre pi? preme nell'oggi. Vengono presi in esame i problemi urbani e alcune delle "soluzioni" formulate, considerando la controversia in atto: tra il seguire i dettami del capitale globale con la sua utopia del "mercato totale", in particolare, attraverso le loro espressioni finanziarie e immobiliari, o darci l'opportunit? di sperimentare il Buen Vivir. In questo articolo si illustra il cammino di lotta del movimento zapatista in Messico.
14679Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaEbola, o le basi biologiche della solidariet?Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 11 (nov. 2014), pp. 709-716salute;scienza;politica;economia;sanit?AfricaUno spettro si aggira per il mondo: il virus Ebola, probabilmente trasmesso all’uomo dal contatto con animali selvatici infetti. Esso prende il nome da un fiume del nord della Repubblica Democratica del Congo, nella cui valle, nel 1976, scoppiò l’epidemia che portò all’isolamento del virus che oggi colpisce in modo particolare Guinea, Liberia e Sierra Leone e che si sta affacciando anche negli Stati Uniti e in Europa. Senza alcuna pretesa di ricostruire un quadro estremamente complesso e in rapidissimo mutamento, in particolare per quanto riguarda la diffusione dell’epidemia, non è difficile rendersi conto di come Ebola sia un fenomeno estremamente locale e, al tempo stesso, completamente globale, poiché evidenzia e articola in sé alcune dinamiche tipiche del nostro mondo, con le sue potenzialità e contraddizioni, che riguardano molteplici ambiti tra loro connessi: scienza e medicina, geopolitica ed economia, cultura e media, politiche locali e globali.
14680Spoglio di PeriodicoIII CAlleanza contro la povert? in ItaliaPer un piano nazionale contro la povert?. La proposta del Reddito di inclusione sociale (REIS) Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 11 (nov. 2014), pp. 718-724societ?;economia;politicaItaliaIl 14 ottobre 2014, presso la sede del CNEL (Consiglio nazionale economia e lavoro) a Roma, l’Alleanza contro la povertà in Italia, di cui Aggiornamenti Sociali fa parte tramite la rete del JSN – Jesuit Social Network Italia, ha presentato al Paese e al Governo la propria ambiziosa proposta per la progressiva introduzione di una misura universale di sostegno al reddito di quanti vivono in condizione di povertà assoluta (Reddito di inclusione sociale, REIS). Viene qui riprodotto il Documento politico dell’Alleanza, a cui segue un profilo sintetico del REIS.
14681Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&Balduzzi;Maria Flavia&AmbrosanioSpending review all’italiana Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 11 (nov. 2014), pp. 726-736politica;economiaItaliaL’espressione spending review è ormai entrata nel lessico quotidiano, ma non è sinonimo di generici tagli alla spesa pubblica. Che cosa significa esattamente, anche in base alle numerose esperienze internazionali di revisione della spesa? Lungo quali linee e con quali esiti si è mossa la spending review in Italia? Possiamo attenderci novità significative in materia di gestione della spesa pubblica?
14682Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&CarelliI mass-media arabi: linguaggi, poteri e ambizioniAggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 11 (nov. 2014), pp. 738-748informazione;comunicazione;storia;societ?;politicaEgitto;TunisiaI mass-media hanno giocato, a partire dalla metà del secolo scorso, un ruolo fondamentale nella Regione araba, contribuendo a formarne l’identità transnazionale. La storia dello sviluppo della radio e della televisione, che rimane il mezzo di comunicazione prevalente nel mondo arabo, aiuta a comprendere le dinamiche di un’area complessa, dove politica, comunicazione e pubblico si intrecciano in modalità diverse.
14683Spoglio di PeriodicoIII CFrancesco&PistocchiniUn'agenda per il diritto al lavoro dignitosoAggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 11 (nov. 2014), pp. 750-756diritti umani;lavoroChiesa cattolica e Organizzazione Internazionale del Lavoro si muovono da lungo tempo in sintonia perché l’occupazione e i diritti sul lavoro siano considerati dalla comunità internazionale come il percorso privilegiato nella lotta alla povertà e per una globalizzazione più giusta. Per questo collaborano nel promuoverli, mentre alle Nazioni Unite si definiscono gli Obiettivi di sviluppo per il post-2015.
14684Spoglio di PeriodicoIII CVincent D.&RougeauVerso la libert?. Gli USA a cinquant'anni dal Civil Rights ActAggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 11 (nov. 2014), pp. 757-762migrazioni;diritti umani;politicaUSASono passati cinquant’anni dall’approvazione negli Stati Uniti del Civil Rights Act, che ha segnato la fine legale di discriminazione e segregazione razziale, sebbene il pregiudizio nei confronti delle persone di colore abbia continuato a segnare la storia di una delle maggiori potenze mondiali. Negli ultimi anni, tuttavia, sembra davvero che la società americana stia andando oltre la dicotomia bianchi/neri. Riusciranno gli USA a fare tesoro della loro storia e a mettere in atto una politica migratoria giusta ed equa, superando le loro paure e creando una società più inclusiva e partecipativa?
14685Spoglio di PeriodicoIII CPietro&ParolinLa responsabilit? di proteggere della comunit? internazionaleAggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 11 (nov. 2014), pp. 763-772economia;finanza;diritti umani;religione;politicaIl 29 settembre 2014, il card. Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, è intervenuto alla 69a Sessione dell’Assemblea generale dell’ONU, a New York. Si ripropone qui il testo del suo discorso, in quanto presenta autorevolmente la posizione ufficiale della Chiesa rispetto all’attuale delicatissima situazione internazionale: arrestare ogni aggressione attraverso l’azione multilaterale e un uso proporzionato della forza è sia lecito sia urgente. Alla comunità internazionale spetta la responsabilità di identificare i mezzi per raggiungere questo obiettivo, che non possono limitarsi al ricorso alle armi, ma devono includere il dialogo tra le culture e una nuova comprensione del diritto internazionale. Il card. Parolin offre poi il contributo della Santa Sede all’elaborazione dei nuovi obiettivi di sviluppo che dovranno entrare in vigore dopo il 2015 e afferma che la responsabilità di proteggere si estende a ogni forma di aggressione, anche quella che viene da un sistema finanziario dominato dalla speculazione.
14686Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaDa papa Francesco un paradigma ecologico per le riformeAggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 12 (dic. 2014), pp. 797-804politicaItaliaUn recente documento del novembre 2014 della Commissione europea, che ha avuto ampio spazio mediatico, diagnostica la situazione in cui si trova l'Italia: «Lo sforzo di riforma a livello governativo si è intensificato, ma i progressi non sono uniformi. Numerosi pacchetti di riforme ambiziose che potrebbero rappresentare un cambio di passo sono in attesa di completa adozione o dei necessari decreti attuativi: di conseguenza il risultato rimane incerto» (COMMISSIONE EUROPEA, Italy – Review of progress on policy measures relevant for the correction of macroeconomic imbalances, 10 novembre 2014, p. 3). Sembra che queste poche righe sintetizzino bene quanto l’Italia ha vissuto in questo 2014. Senza dubbio il tema del “nuovo” è tornato a imporsi con prepotenza nel dibattito politico e nell’opinione pubblica, dopo anni di immobilismo: questo è sicuramente un merito dell’azione del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha fatto delle riforme, del rinnovamento e del ricambio generazionale il suo cavallo di battaglia, imponendo il “nuovo” come metro della politica. La maggior parte delle riforme, però, è ancora in cantiere; certo, il Governo è in carica da pochi mesi e molti cambiamenti richiedono lo sforzo di mediazione alla ricerca del consenso tipico dei processi democratici, ma in più di un osservatore sorge il dubbio se, almeno in alcuni casi, l’effetto annuncio non prevalga sui reali processi di riforma.
14687Spoglio di PeriodicoIII CAristide&FumagalliIl matrimonio dei cristiani. Un contributo al cammino sinodale della Chiesa Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 12 (dic. 2014), pp. 806-811etica;religione;societ?All’indomani della conclusione dell’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi sulla famiglia (5-19 ottobre 2014), viene qui pubblicato un intervento, sintesi di un recente libro dell’autore (Il tesoro e la creta. La sfida sul matrimonio dei cristiani), che offre un contributo alla riflessione della Chiesa sulle sfide pastorali riguardo al matrimonio.
14688Spoglio di PeriodicoIII CChiara&TintoriMalala: il Nobel a una ragazza Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 12 (dic. 2014), pp. 812-825donne;minori;pace;istruzione;diritti umaniMalala Yousafzai, 17 anni, pakistana, è stata insignita del premio Nobel per la pace 2014 per la sua lotta a favore del diritto all’istruzione di tutti i bambini e le bambine, insieme all’indiano Kailash Satyarthi, 60 anni, impegnato contro il lavoro minorile. Raccontando la storia di questa giovane, che non ha esitato a sfidare la morte pur di affermare ciò in cui crede, ci si chiede quale messaggio consegna, in particolare alle giovani generazioni. E quali semi di speranza riesce a spargere in un mondo dove i diritti, troppo spesso, soccombono di fronte alle esigenze delle agende politiche?
14689Spoglio di PeriodicoIII CClaudio&MalagoliBrevetto agroalimentare: una nuova forma di colonialismo?Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 12 (dic. 2014), pp. 827-835agricoltura;politica;economia;impresa;mercatoCome funziona un brevetto su piante e animali? E quali conseguenze produce su agricoltori e consumatori la diffusione di alimenti brevettati? Le modalit? concrete con cui i detentori dei brevetti sfruttano il monopolio legale di cui godono solleva anche quesiti di ordine etico: il brevetto ? funzionale ad accrescere il benessere della societ? o solo ad aumentare i profitti di chi ne ? titolare?
14690Spoglio di PeriodicoIII CPaul&Ryan;Joseph&P. Kennedy IIIContrastare la “cultura dello scarto”: due politici americani a confronto Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 12 (dic. 2014), pp. 836-847politica;religioneUSAI ripetuti appelli di papa Francesco alla lotta contro la povert? e la disuguaglianza interrogano anche la politica, chiamata a trovare il modo per concretizzare giustizia e solidariet? in leggi e strutture. America, il settimanale dei gesuiti degli Stati Uniti, ha chiesto di articolare una riflessione a riguardo a due figure di spicco della politica americana, entrambi cattolici, ma di diverso colore politico. Il confronto delle due posizioni lascia emergere la differenza tra impostazioni di fondo, i cui termini, riferimenti e immagini animano il dibattito non solo oltre Atlantico.
14691Spoglio di PeriodicoIII CDenis&KimLa Corea del Sud, nuova meta di immigrazione. Un Paese alla prova della multiculturalit? Aggiornamenti sociali, Vol. 64, n. 12 (dic. 2014), pp. 848-853diritti umani;politica;migrazioniCorea del SudLa Corea del Sud ha cambiato volto nell’ultimo trentennio: da Paese di emigrazione a Paese di immigrazione, da società omogenea a società multietnica. Come reagiscono i sudcoreani a questi cambiamenti? Quali politiche migratorie mette in atto il Governo? Dopo USA (Greene T., in Aggiornamenti Sociali, 6-7 [2014] 495-500) e Australia (Kevin T., in Aggiornamenti Sociali, 10 [2014] 671-679), un altro Paese lontano ci aiuta a leggere le dinamiche migratorie come fenomeno globale
14692MonografiaR 32/47CENSIS47 Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2013MilanoFranco Angeli20139788820462697itaXXII, 562 p. ; 24 cmrapporti annuali;dati statisticiItaliaGiunto alla 47? edizione, il Rapporto Censis interpreta i pi? significativi fenomeni socio-economici del Paese nella difficile crisi che stiamo attraversando. Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come la societ? italiana, che pure appare oggi ?sciapa? e infelice, ? tuttavia in cerca di connettivit?. Nella seconda parte, ?La societ? italiana al 2013?, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell'anno: la faticosa tenuta del sistema, le soggettualit? emergenti nella crisi, gli spazi semivuoti e le energie affioranti, l'avvitamento della politica e le nuove tendenze valoriali. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanit?, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, il governo pubblico, la sicurezza e la cittadinanza.
14693MonografiaR 32/48CENSIS48 Rapporto sulla situazione sociale del Paese 2014MilanoFranco Angeli20149788891711045itaXXIII, 562 p. ; 24 cmrapporti annuali;dati statistici;economia;societ?;comunicazione;politicaItaliaGiunto alla 48? edizione, il Rapporto Censis interpreta i pi? significativi fenomeni socio-economici del Paese nella difficile congiuntura che stiamo attraversando. Le Considerazioni generali introducono il Rapporto sottolineando come il Paese viva una profonda crisi della cultura sistemica: nella ?societ? delle sette giare?, i poteri sovranazionali, la politica nazionale, le sedi istituzionali, le minoranze vitali, la gente del quotidiano, il sommerso e la comunicazione appaiono come mondi non comunicanti, che vivono di se stessi e in se stessi. Nella seconda parte, ?La societ? italiana al 2014?, vengono affrontati i temi di maggiore interesse emersi nel corso dell'anno, descrivendo una societ? satura dal capitale inagito, la solitudine dei soggetti, i punti di forza e di debolezza dell'Italia fuori dall'Italia. Nella terza e quarta parte si presentano le analisi per settori: la formazione, il lavoro e la rappresentanza, il welfare e la sanit?, il territorio e le reti, i soggetti e i processi economici, i media e la comunicazione, il governo pubblico, la sicurezza e la cittadinanza.
14694MonografiaR 42/12Fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che SoffreLibert? religiosa nel mondo Rapporto 2014NovaraDe Agostini2014978887567175ita551 p. ; 24 cmrapporti annuali;dati statisticiil Rapporto sulla libertà religiosa nel mondo – giunto quest’anno alla XII edizione – testimonia l’impegno di ACS in favore della libertà religiosa. Anno dopo anno si è imposto all’attenzione di uomini di Chiesa, diplomatici, politici e gior nalisti, come uno strumento indispensabile per chi voglia conoscere la situazione della libertà religiosa in tutti i Paesi del mondo. Pur redatto da una Fondazione cattolica il Rapporto mantiene un approccio non confessionale perché prende in esame la situazione di ciascun Paese, con riferimento a ogni tipo di violazione della libertà religiosa riguardante i credenti di qualsiasi fede. I cristiani si confermano ancora una volta il gruppo religioso maggiormente perseguitato. Minoranza oppressa in numerosi paesi, molte delle terre in cui i cristiani abitano da secoli, se non da millenni, sono oggi sconvolte dal terrorismo. Redatto da giornalisti, esperti e studiosi, il rapporto prende in esame il periodo compreso tra l’ottobre 2012 e il giugno 2014. Dei 196 paesi analizzati, in ben 116 si registra un preoccupante disprezzo per la libertà religiosa, ovvero quasi il 60 percento.
14694MonografiaR 29/9Fondazione MigrantesRapporto Italiani nel Mondo 2014RomaTau20149788862443432itaXIV, 521 p. ; 23 cm + 1 fasc. 24 prapporti annuali;dati statistici;migrazioniIl IX Rapporto Italiani nel Mondo – 47 approfondimenti elaborati da 55 autori dall’Italia e dall’estero – è uno strumento culturale che si propone di trasmettere informazioni, nozioni, conoscenze sull’emigrazione italiana del passato e sulla mobilità degli italiani di oggi, attraverso un linguaggio semplice e immediato. “Lo sforzo di ogni anno – si legge in apertura del volume – è quello di mettere a disposizione del pubblico più vasto un testo che parli di un aspetto fondamentale della ‘Storia di un Paese e della Storia di un popolo’, qual è l’emigrazione italiana, delle vicissitudini sociali, economiche, politiche, ma anche dei tanti ostacoli affrontati dai singoli in un mondo in costante cambiamento, difficile da rincorrere per velocità e complessità dei mutamenti”.
14695MonografiaR 15/20Centro Studi e Ricerche IDOSImmigrazione dossier statistico 2013 - Rapporto UNARRomaCentro Studi e Ricerche IDOS2013ita479 p. ; 24 cmrapporti annuali;dati statistici;migrazioni;discriminazione;immigrazione straniereItaliaIl "Dossier Statistico Immigrazione" è il primo annuario socio-statistico pubblicato in Italia per la raccolta di dati statistici sul tema dell’immigrazione. Il "Dossier", curato fino al 2003 dalla Caritas di Roma e dal 2004 dal Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico, con la collaborazione di strutture pubbliche e del mondo sociale, si propone di rispondere alla necessità di studiosi, funzionari e operatori di avvicinarsi al mondo dell'immigrazione o approfondirne singoli aspetti, in maniera equilibrata e scevra da pregiudizi, avvalendosi del supporto dei dati statistici. L'esperienza maturata dal Centro Studi e Ricerche IDOS nella raccolta e nell'esame dei dati sull'immigrazione straniera in Italia è stata messa a disposizione del settore pubblico tramite l'UNAR, che ha promosso e finanziato il presente Rapporto, inquadrandone l'analisi nell'ottica del superamento delle discriminazioni e della piena affermazione dei diritti e delle pari opportunità.
14696MonografiaR 15/21Centro Studi e Ricerche IDOSDossier statistico immigrazione 2014 - Rapporto UNARRomaCentro Studi e Ricerche IDOS2014itarapporti annuali;dati statistici;migrazioni;discriminazione;immigrazione straniereItaliaIl "Dossier Statistico Immigrazione" è il primo annuario socio-statistico pubblicato in Italia per la raccolta di dati statistici sul tema dell’immigrazione. Il "Dossier", curato fino al 2003 dalla Caritas di Roma e dal 2004 dal Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico, con la collaborazione di strutture pubbliche e del mondo sociale, si propone di rispondere alla necessità di studiosi, funzionari e operatori di avvicinarsi al mondo dell'immigrazione o approfondirne singoli aspetti, in maniera equilibrata e scevra da pregiudizi, avvalendosi del supporto dei dati statistici. Per il secondo anno, il Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico ha messo la propria esperienza nella raccolta e nell'esame dei dati sull'immigrazione straniera in Italia a disposizione dell'UNAR, che ha promosso e finanziato il presente Rapporto, inquadrandone l'analisi nell'ottica del superamento delle discriminazioni e della piena affermazione dei diritti e delle pari opportunità.
14697Spoglio di PeriodicoIII AMassimo&Livi BacciFine della demografia? L'agenda post-2015 per lo sviluppo sostenibileIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 535-548obiettivi del millennio;politica;ambienteArticolo di apertura della rivista con una lezione magistrale nell'ambito della programmazione internazionale sull'Agenda Post 2015 (chiusura degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio), la quale dovrebbe essere una agenda ragionevole per lo sviluppo sostenibile.
14698Spoglio di PeriodicoIII AAndrea&MorroneSulla strada delle riforme Il Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 549-557politicaItaliaArticolo di apertura della Sezione "Il caso italiano" dedicato alle riforme istituzionali volute dal capo di governo Matteo Renzi.
14699Spoglio di PeriodicoIII AMauro&PirasUn altro anno a scuola: un nuovo anno? Il Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 558-566scuola;istruzioneItaliaLa scuola italiana ? disorientata. Da anni vive sempre gli stessi problemi: la scarsit? di risorse, il precariato, il corpo docenti invecchiato e demotivato, i risultati insoddisfacenti degli studenti nelle rilevazioni degli apprendimenti, il conflitto con le famiglie ecc. Da anni le iniziative di riforma intraprese da governi di qualsiasi tendenza sono state accolte dagli insegnanti con ostilit? o passivit?, diversamente mescolate. Soprattutto dopo i tagli subiti dal 2008, il disincanto ormai ? la nota dominante. Nel lavoro scolastico quotidiano prevalgono la stanchezza e la sfiducia.
14700Spoglio di PeriodicoIII AValentina&Lo SurdoConservatori del DuemilaIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 567-575scuola;istruzione;musica;arteItaliaArticolo sul recente decreto ministeriale del ministro dell'istruzione Giannini che esclude i meriti artistici nelle graduatorie d'insegnamento nei conservatori italiani. Perch? le grandi promesse musicali di oggi si trovano spesso costrette a studiare privatamente o all'estero? Che cos'? accaduto da quindici anni a questa parte, dopo la Riforma del 1999? E perch? la fama dei conservatori non appare pi? cos? lucente a livello internazionale, mentre fino a una manciata di anni fa studiare nella patria della musica era un. sogno condiviso da molti? Sulla carta d'identit? dei conservatori italiani si legge: Istituti di Alta Formazione atti a rilasciare diplomi accademici di primo e secondo livello, pari alle lauree triennale e magistrale. Dietro a questa apparente semplicit?, le scuole vivono una situazione complicata da un punto di vista legislativo, didattico e organizzativo.
14701Spoglio di PeriodicoIII AVittorio&MeteIl consumo critico antipizzoIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 576-584consumi;economiaItaliaArticolo dedicato al Comitato Addiopizzo, che continua a essere uno dei soggetti pi? vitali del composito fronte antimafia. L'autore traccia un sommario bilancio di questa innovativa esperienza di mobilitazione legandola ad alcune tendenze che investono l'intero movimento antimafia.
14702Spoglio di PeriodicoIII ADiodato&PironeFiat-Chrysler, un modello anomaloIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 585-593economiaItaliaArticolo di politica industriale sul rapporto tra le aziende Fiat-Chrysler. A pochi mesi dall'acquisto del 100 percento di Chrysler -aiuta a capire meglio cosa stia diventando Fiat e quali riflessi e quali contraddizioni) l'avventura americana del Lingotto possa determinare sull'evoluzione delle sue relazioni sindacali, sul rapporto con i suoi operai e, pi? in generale, sul futuro dell'industria italiana.
14703Spoglio di PeriodicoIII ACristina&Bianchetti;Angelo&Sampieri Spazi della condivisione Il Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 594-602sociologia;societ?;stili di vitaAssociazionismi di vario tipo, azioni collettive non necessariamente durature, comunanze poco o molto intenzionate segnano l'abitare contemporaneo. L'individualizzazione ? destinata a restare tra noi, ma ? sempre pi? frequentemente incrinata dalla condivisione: sono numerosi gli episodi che mostrano l'irrobustirsi di legami orizzontali su uno sfondo rigorosamente individualista. La fenomenologia ? ampia e variegata: la condivisione ha ragioni di ordine economico, innanzitutto, ma anche relazionale, simbolico, culturale, religioso.
14704Spoglio di PeriodicoIII AMichele&Salvati;Renato&Giannetti;Pier Angelo&Toninelli;Giovanni&Federico;Leandra&D'Antone Confronto sul perch? il Sud ? rimasto indietroIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 603-622economia;politica;societ?;storiaItalia"Il primo problema del Mezzogiorno non ? quello della riscossa delle energie locali, la grande str'dda che occorre tentare. ? invece quello della fiducia, senza la quale quella strada non pu? neppure essere tentata: fiducia del Mezzogiorno in se stesso, fiducia degli altri verso il Mezzogiorno, fiducia del Mezzogiorno verso gli altri. Ma fiducia vuoI dire prima di tutto sentirsi protetti dalla giustizia e dall'ordine pubblico. Protetti quando si agisce, quando si intraprende, quando si innova per il progresso, quando ci si difende. Il pi? vero nemico del Mezzogiorno non sono le Leghe del Nord. Non sono ipotetici sfruttatori appollaiati in luoghi lontani. ? la congiura contro la fiducia, che parte dalla violenza, passa per la paura e l'omert?, viene sfruttata, nelle sue cause e nei suoi effetti, da una perversa democrazia del consenso". da queste parole dell'economista Luciano Cafagna, prende avvio il confronto di pi? autori sul tema dell'arretratezza del Mezzogiorno italiano.
14705Spoglio di PeriodicoIII AGuido&MontaniFar crescere il governo dell'Europa Il Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 623-630politicaEuropaL'elezione del Parlamento europeo del maggio 2014 ha suscitato un acuto interesse negli organi d'informazione e nell'opinione pubblica. Meno rilievo ? stato invece dato a una novit? cruciale: la designazione da parte dei maggiori partiti europei di un loro candidato a presidente della Commissione europea.Si ? compiuto un primo passo verso un governo parlamentare europeo.
14706Spoglio di PeriodicoIII AAntonio&MuttiDopo SnowdenIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 631-640societ?;politicaLe rivelazioni di Edward Snowden relative all'ampia attivit? di spionaggio della National Security Agency (Nsa) -l'organismo governativo degli Stati Uniti che si occupa della sicurezza nazionale -nella primavera 2014 hanno provocato molte discussioni sulla stampa internazionale e parecchie rimostranze da parte dei governi dei Paesi spiatL Le questioni sul tappeto si sono rivelate subito di estrema gravit? e delicatezza perch? hanno finito per investire alcuni principi basilari di ogni sistema democratico, come quello della sicurezza dei cittadini, delle libert? individuali e della trasparenza delle istituzioni. Tali questioni sollevano una serie di dilemmi di difficile soluzione, Per brevit?, possiamo chiarire sinteticamente la natura di questi dilemmi facendo ricorso alle seguenti tre domande, fortemente intrecciate tra loro: qual ? il giusto equilibrio tra le azioni da intraprendere per tutelare la sicurezza dei cittadini e l'esigenza di difendere la loro privacy e, pi? in generale, le loro libert? individuali? Qual ? il giusto equilibrio tra la necessaria trasparenza cui le agenzie di intelligence devono sottostare in un sistema democratico e i livelli di segretezza a esse aff?dati? Quali strumenti vanno approntati per tutelare tali livelli di segretezza al fine di garantire l'efficacia dell'azione dell'intelligence e proteggere, al contempo, i cittadini dai danni che potrebbero derivare loro dalla rivelazione dei segreti custoditi dall' intelligence?
14707Spoglio di PeriodicoIII AGiuseppe&AcconciaL'Egitto di al-SisiIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 641-650politicaEgittoAbdel Fattah al-Sisi, il nuovo presidente egiziano, ? stato eletto con il 97 percento dei suffragi tra il 26 e il 28 maggio 2014. La campagna elettorale per le presidenziali ? stata segnata dalla repressione dei movimenti islamisti. L'esclusione politica della Fratellanza islamica e delle attivit? sociali del movimento, per la prima volta nella storia egiziana, trasformerebbe l'accordo tra esercito e giudici in una sorta di alleanza tra .modernizzatori. per bandire un movimento definito come "anti-moderno".
14708Spoglio di PeriodicoIII AClaudio&LandiL'India del nazionalista ModiIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 651-660politicaIndiaLe elezioni tenutesi in India nella primavera 2014 hanno radicalmente mutato il panorama politico della "pi? grande democrazia" del nostro pianeta, grazie a un mandato politico di governo quasi senza precedenti consegnato a Narendra Modi, oggi nuovo primo ministro a Delhi. I numeri parlano da soli: il partito del neopremier Modi, il Bjp, Partito del popolo indiano, ovvero la destra nazionalista ind?, ha conquistato la maggioranza dei seggi alla Lok Sabha (la Camera bassa del Parlamento nazionale di Delhi). Siamo di fronte a un disastro politico-elettorale per il partito di J. Nerhu, Indira Gandhi, Rajiv e Sonia Gandhi senza alcun precedente nella storia dell'India indipendente. Come valutare tale nuovo assetto?
14709Spoglio di PeriodicoIII AEnza Roberta&PetrilloPopulismo e partecipazione nell'era post-MiloevićIl Mulino A. LXIII n. 4 (lug.-ago. 2014), pp. 661-669politicaSerbiaQuattordici anni, tanto separa la Serbia dal suo D-Day, quella "Bager revolucija" che il 5 ottobre 2000 rovesci? il regime di Slobodan Milosevi?. Allora, Vojislav Kostunica, primo presidente della Repubblica dell'era post-jugoslava sostenuto dalla coalizione riformista Opposizione democratica serba (Dos) , dichiar? di voler fare della Serbia un .normale, noioso Paese. Ambizione smentita dall'evoluzione di quella vagheggiata "normalizzazione". Il turbinio confuso di entusiasmi europeisti, derive identitarie e populiste, scissioni di partito e revanchismi extra-partitici ? confluito nella bislacca fisionomia politica venuta fuori dalle presidenziali del maggio 2012 e dalle parlamentari (anticipate) dello scorso marzo 2014. Al potere, oggi, ci sono di nuovo loro, gli eredi ripuliti di Milosevi?. Un'accolita di ex nazionalisti; europeisti, s?, ma senza verve, che ha letteralmente squassato il quadro politico serbo facendo piazza pulita del decennale percorso riformista portato avanti, non senza qualche df!faillance, dalle forze progressiste compattate dal Partito democratico guidato da Boris Tadi?.
14710Spoglio di PeriodicoIII AJ.H.H.&WeilerDi nuovo sonnambuli? L'Europa e la fine della Pax americana (1914-2014)Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 716-730politicaParlare di Pax americana per un secolo che contiene le due guerre mondiali -come titola il suo saggio d'apertura Joseph Weiler -spinge il sense of humor ai confini del macabro. Ma che cosa l'autore intenda per "Pax" si chiarisce subito: non assenza di guerre, ma un quadro relativamente stabile e prevedibile di rapporti di forza internazionali. ? questo che sta crollando, e non sono good news per noi europei. Europei che sono alle prese con l'irresolubile problema della loro Unione.
14711Spoglio di PeriodicoIII APaolo&PombeniStiamo cambiando verso?Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 731-737politicaItaliaArticolo della Rubrica ?caso italiano? nel quale Paolo Pombeni torna sul primo ministro italiano Matteo Renzi con una analisi storicamente approfondita, alla fine della quale egli paventa che, nonostante la spinta del leader, possa prevalere la viscosit? del sistema politico ereditata dalla fine della Prima Repubblica.
14712Spoglio di PeriodicoIII AGianfranco&PasquinoRiforme, un'altra narrazioneIl Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 738-748politicaItaliaArticolo della Rubrica ?caso italiano? nel quale l'autore affronta il tema delle riforme istituzionali promosse dal governo italiano di Matteo Renzi: in modo lineare e con sostanziale approvazione.
14713Spoglio di PeriodicoIII APasquale&PasquinoChi ha paura della riforma delle istituzioni?Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 749-757politicaItaliaArticolo della Rubrica ?caso italiano? nel quale l'autore affronta il tema delle riforme istituzionali promosse dal governo italiano di Matteo Renzi accentuando aporie, sbavature e approssimazioni.
14714Spoglio di PeriodicoIII A Tommaso F.&Giupponi;Marina&Caporale Informazioni classificate e segreti di StatoIl Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 758-766legislazioneItaliaSui segreti di Stato - si riprende il tema affrontato da Antonio Mutti nel numero 4 (2014) per il caso americano - intervengono qui due giuristi con un'analisi precisa e ad ampio raggio su come il segreto di Stato e le informazioni classificate sono disciplinate nel nostro Paese, dalla legge 124/2007 ma non solo.
14715Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&DevescoviUna modesta televisioneIl Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 767-774informazione;comunicazione;societ?ItaliaFrancesco Devescovi abbozza un convincente affresco del sistema televisivo italiano: se la democrazia ? ormai diventata una "democrazia del pubblico", come la chiama Bernard Manin, poche cose hanno un'influenza politica maggiore della televisione. L'ultima stagione, non a caso, ? stata proprio modesta, al punto che nel 2014 la Tv ha perso circa ottocentomila telespettatori.
14716Spoglio di PeriodicoIII ARoberto&CartocciC come Civismo, R come Regole. Che ne ? dell'educazione civica?Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 775-779scuola;istruzioneItalia? iniziato l'anno scolastico e la scuola ?, da sempre, uno dei temi chiave de Il Mulino. Con questo articolo si apre la Rubrica ?lessico scolastico?, per iniziare un percorso di attenzione che continuer? durante l'anno 2014. La questione affrontata ? quella dell'educazione al civismo, merce cos? rara in Italia: cosa ne ? dell'educazione civica?
14717Spoglio di PeriodicoIII AMaurizio&AmbrosiniI come Integrazione, M come Melting pot. La prima esperienza multietnica ? a scuolaIl Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 780-784scuola;istruzione;immigrazioni stranieraItalia? iniziato l'anno scolastico e la scuola ?, da sempre, uno dei temi chiave de Il Mulino. L'articolo fa parte della Rubrica ?lessico scolastico?, per iniziare un percorso di attenzione che continuer? durante l'anno 2014. La questione affrontata ? quella dell'integrazione degli immigrati, anche tramite la scuola. Il termine "integrazione? non ? agevole da maneggiare e d? luogo a fraintendimenti, discussioni e rifiuti. A molti, soprattutto nel mondo della scuola, appare troppo obbligante nei confronti della libert? di scelta e delle identit? culturali dei migranti: viene confuso con l'assimilazione vecchia maniera, ossia con l'obbligo di conformarsi alle pratiche sociali, culturali e linguistiche della popolazione maggioritaria. Il termine va invece interpretato distinguendolo dal vecchio assimilazionismo: si pu? intendere l'integrazione come un'interazione positiva basata sulla parit? di trattamento e sull'apertura reciproca, tra societ? ricevente e cittadini immigrati.
14718Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&de CristofaroM come Manzoni. I grandi classici possono piacere anche prima dei trent'anni?Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 785-789scuola;istruzioneItalia? iniziato l'anno scolastico e la scuola ?, da sempre, uno dei temi chiave de Il Mulino. L'articolo fa parte della Rubrica ?lessico scolastico?, per iniziare un percorso di attenzione che continuer? durante l'anno 2014. La questione affrontata ? quella del vecchio ma sempre attuale visto che i programmi cambiano lentamente -tema dei classici, in questo caso Manzoni, e della capacit? di farli capire e piacere anche ai pi? giovani.
14719Spoglio di PeriodicoIII AGiuseppe&RivaL come Libro, T come Tablet. Come si studia meglio?Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 790-794scuola;istruzione;tecnologiaItalia? iniziato l'anno scolastico e la scuola ?, da sempre, uno dei temi chiave de Il Mulino. L'articolo fa parte della Rubrica ?lessico scolastico?, per iniziare un percorso di attenzione che continuer? durante l'anno. La questione affrontata ? relativa all'approvazione della legge n, 128/2013 consente da quest'anno al collegio dei docenti delle scuole italiane di poter scegliere materiale didattico digitale, anche elaborato dai docenti stessi, in alternativa ai tradizionali libri di testo. Principale obiettivo della legge ? quello di provare a fornire una risposta a una domanda che molti docenti e genitori si pongono: ha senso chiedere a un nativo digitale che non legge pi? libri a parte quelli che vede a scuola, che interagisce con i propri compagni di classe pi? sulle pagine di Facebook che tra i banchi della classe, di andare a scuola e studiare come abbiamo imparato a fare venti, trent'anni fa?
14720Spoglio di PeriodicoIII APiergiorgio&GawronskiLa Bce di fronte alla Grande crisi (con un commento di Macroeconomicus)Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 795-809finanza;economiaEuropaArticolo de "l'Europa necessaria", in questa rubrica Piergiorgio Gawronski analizza uno degli snodi centrali dell'UE, la Banca. L'articolo presenta una critica keynesiana alla politica perseguita dalla Bce dall'inizio della crisi in generale, e alla svolta di Draghi a Jackson Hole in particolare. Egli si chiede: che cosa potrebbe fare il presidente BCE Draghi di pi? di quello che fa, dati i limiti stringenti del suo mandato? Non stanno nell'insieme i difetti strutturali dell'Unione e dell'Eurozona? E non ricade soprattutto sui capi di Stato e sui politici in genere la responsabilit? di non volervi porre rimedio?
14721Spoglio di PeriodicoIII A Moreno&Bertoldi;Annika&Melander;Val?rie&Rouxel Laxton Le economie di Stati Uniti, Giappone e Cina all'orizzonte 2016Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 810-818politica;economiaUSA;Giappone;CinaArticolo della rubrica ?finestra sul mondo? riguardo quanto si pu? dire oggi degli sviluppi a due anni delle principali economie mondiali, Stati Uniti, Giappone e Cina, analizzati dal punto di vista dell'altra grande economia mondiale, l'Europa.
14722Spoglio di PeriodicoIII AAlfonso&BottiLa Spagna di Felipe VIIl Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 819-826politicaSpagnaArticolo della rubrica ?finestra sul mondo?: un chiarissimo quadro (politico, sociale, economico e istituzionale) della Spagna di oggi, la Spagna del nuovo Borbone, Felipe VI, tratteggiato da uno dei maggiori ispanisti, Alfonso Botti.
14723Spoglio di PeriodicoIII A Piergiorgio&Corbetta;Mario&Callegaro Confronto sui sondaggi politici in ItaliaIl Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 827-838politica;dati statisticiItaliaAncora una volta i sondaggi sulle intenzioni elettortali degli italiani hanno fallito. Questa volta il flop ? stato clamoroso. I sondaggi sulle intenzioni di voto davano, prima del loro embargo a 15 giorni dalla data delle elezioni, un Partito democratico al 33 percento e un Movimento 5 Stelle al 25 percento. Il risultato delle elezioni ? noto: quasi 20 punti percentuali di distanza fra i due.
14724Spoglio di PeriodicoIII AMarta&Regalia;Cecilia&Biancalana La presenza delle donne nei Consigli regionali e comunali Il Mulino A. LXIII n. 5 (set.-ott. 2014), pp. 843-850donne;politica;dati statisticiItaliaLe donne devono lavorare il doppio degli uomini per essere considerate brave la met?, come ben sanno le tante italiane (ma non solo) costrette a destreggiarsi con abilit? funamboliche tra lavoro e incombenze domestiche. E' difficile, e lo ? soprattutto in un Paese che per tradizione affida alle donne tutti i compiti legati alla cura senza il sostegno dei necessari servizi. E la situazione nel campo della politica non ? certamente tra le pi? rosee. Sebbene le classifiche internazionali non aiutino a spiegare cause e conseguenze dei fenomeni indagati, possono rappresentare un buon punto di partenza per prendere le misure della disuguaglianza di genere nel nostro Paese. Per il 2013, il Global Gender Gap Report classifica l'Italia al settantunesimo posto su 136 Paesi. L'indice ? costruito sulla base di quattro sub-indici: partecipazione e opportunit? economiche, istruzione, salute e sopravvivenza, potere politico; ed ? proprio il quarto, quello relativo al potere politico, a risultare maggiormente penalizzante.
14725Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&TuccariPlebiscitaria, ma soprattutto acefala. La democrazia nell'era post-democraticaIl Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 881-895societ?;politicaIn queste pagine l'autore si propone di svolgere alcune considerazioni sulla natura e le implicazioni di due diversi processi che ormai da diversi anni stanno sottoponendo ad acute tensioni i sistemi democratici. Il primo riguarda i meccanismi di formazione del consenso e della leadership e consiste nella tendenza sempre pi? pronunciata al moltiplicarsi di forme surriscaldate di leaderismo populistico-plebiscitario, che derivano da robuste spinte alla personalizzazione della politica radicate a loro volta in complesse trasformazioni economiche, sociali e culturali. Il secondo, relativamente meno appariscente ma cruciale, concerne invece il piano del decision making democratico e discende dal fenomeno della progressiva erosione della sovranit? degli Stati nell'et? della globalizzazione. Detto in estrema sintesi, esso consiste nel fatto che quote sempre maggiori del potere di decidere non sono pi? nelle mani dei Parlamenti, dei governi o dei leader democraticamente eletti, ma in quelle di forze impersonali, anonime, che operano su scala globale e, di regola, al di fuori di qualsiasi forma di consenso e/o controllo democratico: da un lato, e soprattutto, i mercati e la grande finanza internazionale; dall'altro, una pletora di agenzie e tecnostrutture sovrastatali -tra le quali almeno a oggi si deve annoverare la stessa Unione europea- figlie di una interdipendenza crescente e ormai irreversibile del mondo. Di una radicale ristrutturazione degli ?spazi politici?, che costituisce in ultima analisi il vero problema del nostro tempo.
14726Spoglio di PeriodicoIII AMichele&SalvatiLe due innovazioni di Matteo RenziIl Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 896-905politicaItaliaArticolo della rubrica "il caso italiano", sulla leadership innovativa (quantomeno nella sinistra) del primo ministro italiano Matteo Renzi, individuando le due innovazioni collegate che Renzi ha introdotto di forza nella politica della sinistra del nostro Paese: una innovazione mediatico-organizzativa e una innovazione politico-ideologica.
14727Spoglio di PeriodicoIII AChiara&SaracenoSi pu? pensare al Welfare come bene comune?Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 906-915politica;bene comuneItaliaArticolo della rubrica "il caso italiano", sui fondamenti del Welfare, analizzati tramite la difficile categoria dei beni comuni.
14728Spoglio di PeriodicoIII AVito&Peragine;Patrizia&LuongoMisure di contrasto alla povert? in ItaliaIl Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 916-922politica;societ?ItaliaArticolo della rubrica "il caso italiano", sulle politiche di Welfare italiane che differiscono da quelle messe in atto negli altri Paesi europei non tanto per i livelli di spesa, quanto per la loro composizione. La necessit? di riforma del nostro sistema di Welfare, prevalentemente attraverso misure di contrasto alla povert? e promozione dell'inclusione sociale, si ? fatta pi? stringente a seguito della crisi economica internazionale iniziata nel 2008.
14729Spoglio di PeriodicoIII ASandro&Trento;Alberto&MatteiUscire dalla crisi la partecipazione del lavoro all'impresaIl Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 923-931impresa;lavoro;economiaItaliaArticolo della rubrica "il caso italiano", sulle diverse forme di partecipazione dei lavoratori all'impresa. L'idea da cui partire ? che una maggiore partecipazione dei lavoratori alle decisioni aziendali, o in generale un loro pi? articolato coinvolgimento nell'impresa, al
di l? del solo contratto di lavoro dipendente, potrebbe accrescere il livello di identificazione dei lavoratori nell'impresa, e quindi incentivare un maggior impegno e consentire soluzioni produttive pi? efficienti, facendo crescere la produttivit? effettiva.
14730Spoglio di PeriodicoIII AEdoardo&Lombardi VallauriA che cosa serve andare a scuola?Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 932-939scuola;istruzioneItaliaSezione "insegnare e imparare" -che pu? essere letta come "imparare a insegnare" e "insegnare a imparare" - a testimonianza dell'impegno che il Mulino da sempre dedica alla scuola. Nell'insegnamento -sostiene l'autore- decisivo ? se nel trasferire liste di nozioni, o ragionamenti, o allenamenti alla discussione, si fa o non si fa sviluppare il senso di realt?.
14731Spoglio di PeriodicoIII AMariangela&CapraraScuola e distanza dalla realt?Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 940-943scuola;istruzioneItaliaSezione "insegnare e imparare" -che pu? essere letta come "imparare a insegnare" e "insegnare a imparare" - a testimonianza dell'impegno che il Mulino da sempre dedica alla scuola. L'autore qui cerca di discutere il rapporto della scuola con la realt?, partendo da una considerazione: gli alunni rimproverano alla scuola l'astrattezza dei contenuti che essa trasmette, il suo essere fuori dal mondo, la sua distanza dalla realt?; anche chi sta fuori dalle aule richiama insistentemente la scuola a un compito preciso: formare individui da inserire nella realt? sostanzialmente intesa come mondo del lavoro. Che il mondo del lavoro non esaurisca affatto la realt? ? cosa evidente. Eppure pare che la scuola stenti a trovare un equilibrio tra questa pressione esterna di realt? e quello che a me sembra il suo compito pi? vero: sviluppare l'intelligenza delle persone.
14732Spoglio di PeriodicoIII ANorberto&BottaniLa scuola italiana ? peggiorata?Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 944-954scuola;istruzione;storiaItaliaSezione "insegnare e imparare" -che pu? essere letta come "imparare a insegnare" e "insegnare a imparare" - a testimonianza dell'impegno che il Mulino da sempre dedica alla scuola. E' impossibile comparare la scuola odierna con quella di un tempo sulla base di dati certi, sostiene l'autore. Non ? possibile farlo soprattutto per una questione di metodo e di informazioni: le condizioni per un confronto rigoroso non esistono da un punto di vista scientifico, neppure nei Paesi dove la statistica scolastica ha una solida tradizione, come l'Inghilterra, la Francia, la Svezia. Men che meno in Italia.
14733Spoglio di PeriodicoIII ADaniele&ChecchiTante scuole diverse: troppo diverse?Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 955-962scuola;istruzione;storia;discriminazioneItaliaSezione "insegnare e imparare" -che pu? essere letta come "imparare a insegnare" e "insegnare a imparare" - a testimonianza dell'impegno che il Mulino da sempre dedica alla scuola. Nonostante gli sforzi di generazioni di insegnanti validi e motivati, la scuola italiana continua a esercitare una efficace funzione di selezione sociale gi? denunciata mezzo secolo fa in Lettera ad una professoressa. In questo articolo l'autore cerca di argomentare come il meccanismo specifico attraverso cui questo si attua sia dato dall'abbandono scolastico, a tutti i livelli scolastici, incluso quello universitario.
14734Spoglio di PeriodicoIII AMauro&PirasDiseguaglianza sociale e politica scolasticaIl Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 963-967scuola;istruzione;discriminazioneItaliaSezione "insegnare e imparare" -che pu? essere letta come "imparare a insegnare" e "insegnare a imparare" - a testimonianza dell'impegno che il Mulino da sempre dedica alla scuola. Il disagio che vive la scuola italiana - s?piega l'autore - ? radicato in una mancanza di orientamento sulle scelte di fondo, nella politica scolastica e nella comunit? stessa di chi lavora nella scuola. Sia dall'alto che dal basso, cio?, non sono pi? chiari n? condivisi i fini e gli strumenti del sistema educativo. L'andamento delle politiche scolastiche governative lo mostra bene, con ribaltamenti a volte repentini di modelli culturali contrapposti e con riforme che hanno trasformato disordinatamente solo alcuni pezzi di scuola. L'eguaglianza ? un principio che deve orientare la politica scolastica, e in che modo? La scuola ha il compito di ridurre le diseguaglianze sociali? Questo punto non ? cos? scontato. In questa sede si propone una risposta provvisoria, ancorata all'idea di democrazia: in un regime politico legittimato democraticamente gli individui devono essere trattati, almeno in linea di principio, da liberi e eguali. Ci? implica che la democrazia deve rimuovere gli ostacoli non solo giuridici, ma anche socio-economici ed epistemici all'esercizio della cittadinanza e alla condizione di eguaglianza.
14735Spoglio di PeriodicoIII ALuciano&BenadusiPerch? mai dovrei diventare insegnante?Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 968-974scuola;istruzioneItaliaSezione "insegnare e imparare" -che pu? essere letta come "imparare a insegnare" e "insegnare a imparare" - a testimonianza dell'impegno che il Mulino da sempre dedica alla scuola. Prima di cercare di rispondere all'interrogativo posto nel titolo, della cui crucialit? nessuno dubita essendo il fattore insegnanti quello con maggiore impatto sulla qualit? dell'istruzione, l'autore si pone due interrogativi preliminari: che cosa si deve intendere per -preparati. e -motivati e quanto gli insegnanti italiani lo sono e quanto invece no.
14736Spoglio di PeriodicoIII ADavide Gianluca&Bianchi?II meglio dei due mondi?
la Scozia resta nel Regno Unito
Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 975-983politicaScoziaArticolo della rubrica "la fiunestra sul mondo" sul referendum per l'indipendenza della Scozia, con il quale si decideva se la Scozia dovesse o meno separarsi dal Regno Unito per divenire uno stato indipendente, svoltosi il 18 settembre 2014. L'esito del referendum ha visto la vittoria degli unionisti con 2.001.926 voti, pari al 55,3 percento dei votanti. Analitico e informativo insieme, la migliore analisi breve disponibile su un evento di straordinaria rilevanza internazionale e istituzionale.
14737Spoglio di PeriodicoIII AChiara&BonfiglioliIl lato oscuro del Made in Europe
Industria della moda e sfruttamento
Il Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 984-990politica;economia;diritti umaniArticolo della rubrica "la fiunestra sul mondo" che ci invita a riflettere, quando acquistiamo un indumento a buon mercato, sullo sfruttamento e sulle sofferenze di chi l'ha prodotto. Il tema dello sfruttamento e della violazione dei diritti umani nell'industria dell'abbigliamento ? riemerso nella cronaca internazionale pi? recente in seguito alla catastrofe avvenuta il 24 aprile 2013 a Savar, periferia di Dhaka, Bangladesh. Il crollo dell'edificio chiamato Rana Plaza ha provocato 1.138 morti e 600 feriti gravi tra i circa 5.000 dipendenti di microcompagnie tessili che producevano indumenti per grandi marchi di abbigliamento.
14738Spoglio di PeriodicoIII ANicola&Melloni;Anna&SociCrisi economica e oligarchia politica il ritorno della diseguaglianzaIl Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 1011-1018economia;politicaLa diseguaglianza di redditi e ricchezza ? forse il tema principale
del dibattito economico e politico di quest'ultimo periodo -ne discutono accademici, giornalisti, policy-makers, e perfino il grande pubblico sull'onda creata dai movimenti di Occupy. Ma non ? stato sempre cos?. Gli economisti, se si tralascia l'esigua nicchia di studiosi da sempre attenti al problema della distribuzione personale del reddito, hanno lavorato alla distribuzione funzionale del reddito o si sono concentrati sulle possibilit? di migliorare le condizioni di chi sta nella parte bassa della distribuzione, discutendo sulle opportunit? di lavoro e sulla promozione della crescita.
14739Spoglio di PeriodicoIII AVincenzo&Cesareo;Massimo&Liv? Bacc?Governare le migrazioniIl Mulino A. LXIII n. 6 (nov.-dic. 2014), pp. 1019-1029migrazioni;politicaSi approssimano a un quarto di miliardo le persone che, nel mondo, hanno una storia di migrazione: un numero in forte crescita, soprattutto nei Paesi sviluppati, nonostante le maglie sempre pi? strette imposte ai flussi dalle legislazioni nazionali. ? questa una delle inevitabili conseguenze della globalizzazione: i legami economici, sociali e culturali tra Paesi si intensificano, e con essi i movimenti di persone di natura occasionale, o periodica, o prolungata. Contrariamente per? ai processi di scambio di moneta, merci e servizi, che sono regolati, seppure imperfettamente, da norme condivise e istituzioni sovranazionali, le migrazioni -ad eccezione di quelle forzate dei richiedenti asilo -avvengono per il gioco delle forze di attrazione e di spinta, con percorsi determinati dalle leggi vigenti nei vari stati. La debolezza della normativa internazionale, e l'assenza di istituzioni che ne assicurino ?l rispetto, rendono vulnerabili i migranti, le cui risorse, capacit?, strategie, e scelte di vita, sono strette nella morsa degli interessi contrapposti dei Paesi di origine e di quelli di destinazione. l\ella realt? non esiste, nemmeno in embrione, un governo internazionale delle migrazioni, dal momento che i singoli Paesi sono riluttanti a cedere anche una piccola frazione della loro sovranit? in materia. Il cosiddetto ?approccio globale?l delle politiche migratorie adottato dall'Unione europea ?, per ora, un parziale passo nella giusta direzione, ma non riguarda le politiche di ammissione legale dei migranti cosiddetti ?economici. nei vari Paesi, che restano prerogativa dei singoli Stati.
14740Spoglio di PeriodicoIII CLuciano&LariveraLa grande guerra mediorentaleGentes n. 3 (set.-dic- 2014), pp. 69-75pace;guerra;politica;religioneMediorienteIn questo articolo padre Luciano Larivera disegna un quadro della situazione in Medio Oriente. Cause prossime e remote, forze in gioco e motivi ideologici e religiosi fanno riflettere e suscitano domande su una possibile, e sperata, pace.
14741Spoglio di PeriodicoIII CFranco&ValentiDossier: Le sfide di un'etica mondialeMissione Oggi n. 9 (nov. 2014), pp. 17-32religione;teologia;eticaDa oltre trent'anni il tema di un'etica condivisa mondialmente, grazie all'apporto di tutte le religioni e in grado di parlare a tutte le culture, ha impegnato filosofi, teologi e antropologi. Il dato di fatto ? che spesso non vi ? una convergenza di intenti e di vedute, in quanto si evocano differenti strategie di codifica dei comportamenti e dei sistemi valoriali. Nondimeno, ? indubbio che un percorso di confronto/dialogo vada messo in cantiere. Indagare i luoghi del riconoscimento reciproco e delle fondamenta delle costruzioni delle relazioni sociali pu? portare ad una maggiore reciproca conoscenza e reciprocit? di intenti. Rimanendo nell'ambito della teologia cattolica, gli approcci sono molteplici. Si ricorda Raimundo Pannikar che, rispetto al concetto di etica mondiale, parla di etica condivisa, dialogica e contemplativa. Il concetto di "etica mondiale" elaborato a Tubinga da Hans Kung e Karl-Joseph Kuschel alla fine degli anni ottanta del novecento trova per? l'avvallo e il sostegno del Parlamento delle Religioni a Chicago nel 1993. In quel contesto nasce la Dichiarazione per un'etica mondiale. Questa ha conosciuto una implementazione in vari paesi e, accanto ad essa, sono cresciuti gruppi autonomi che, nel mondo dell'educazione, della cultura, del lavoro e dell'econmia, cercano di rinsaldare una relazione eticamente corretta tra le persone e tra queste e il bene del creato.
14742Spoglio di PeriodicoIII CFederico&FerrariDossier: L'Africa che vinceMissione Oggi n. 10 (dic. 2014), pp. 17-32sviluppo;paceAfricaL'Africa subsahariana sembra vedere il suo futuro, nonostante le sfide restino immense: pressione demografica, povert? endemica, guerre, minaccia ecologica, sistema sanitario debole, sfruttamento delle materie prime da parte dei paesi sviluppati, democrazie deboli, forti disparit? sociali...Sempre pi? i media italiani e internazionali dedicano contenuti sul tema di quella che appare come la svolta africana. L'analisi e la quantificazione di questa novit? africana non ? facile; nel dossier si ? scelto di raccontare perci?, storie di "casi", dove l'intraprendenza, l'intelligenza e la tenacia delle persone o istituzioni hanno portato a risultati positivi. Si ? cercato di guardare a vari paesi dell'Africa subsahariana e ai vari ambiti della vita sociale: l'economia, la sanit?, la vita ecclesiale, la societ? civile, la cultura, la ricerca scientifica e tecnologica.
14743Spoglio di PeriodicoIII CMarco&ValliDossier: O beata solitudo! La percezione della solitudine nel mondo post modernoCem Mondialit? n. 9 (nov. 2014), pp. 17-32psicologia;antropologia;filosofia;sociologia;societ?l numero di novembre 2014 prosegue sul percorso dell'annata 2014?2015 della rivista, dedicata a "Amare questo tempo, Alfabeti per lo cura delle relazioni", con questo dossier dedicato alla percezione della solitudine nel mondo post moderno. "La solitudine viene normalmente percepita come una situazione patologica o patogena - scrive l'autore - che apre le porte alla depressione e ad altre difficolt? esistenziali, mentre vengono rimossi il tema della solitudine ontologica dell'essere umano nonch? tutti glI aspetti creativi che la stessa solitudine porta con s?. Se ? vero che la stessa parola solitudine geralmente inquieta, ? altrettanto vero che un gran numero persone, stressate dalla continua esposizione (reale e virtuale) alla comunicazione cercano momenti di ristoro dell'anima in una solitudine rigenerante. (...) La solitudine non ? isolamento, pu? diventarlo, ma essenzialmente ? un'altra cosa, ? una realta esiziale del nostro essere. (...) Per quanto viviamo in relazione il nostro mondo interiore rimane inconoscibile agli altri". Il dossier ? una fertIle riflessione sui vari aspetti che la dimensione della solitudine pu? assumere nella vita dell'uomo, dal punto di vista filosofico, sociologico, antropologico.
14744Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniNon avrai altro Dio fuori di meCem Mondialit? n. 9 (nov. 2014), pp. 23-26religione;etica;societ?Articolo della Rubrica "Deka-Logous. Quale etica per l'umanit??" dedicato a "Non avrai altro Dio al di fuori di me", un'analisi del significato che ha ancora oggi il monoteismo.
14745Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisPil e contro PilCem Mondialit? n. 9 (nov. 2014), pp. 4-5economiaArticolo della rubrica "FAQ", che propone una brillante lezione su cosa sia e come funzioni il PiI (Prodotto Interno Lordo) e cosa si nasconde dietro questa sigla dell'economia, misteriosa per i pi?.
14746Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoEducazione di genere al Liceo PesentiCem Mondialit? n. 9 (nov. 2014), pp. 14-15educazione e formazioneL'articolo riporta in sintesi alcune attivit? ideate dal professor Roberto Colombo e proposte alle classi della scuola secondaria di secondo grado in "modalit? congresso" sul tema dell'educazione di genere. Utile fonte di unit? didattiche sul tema.
14747Spoglio di PeriodicoIII CCEM Mondialit?Atti del 53? Convegno CEM: Amare questo tempo
Alfabeti per la cura delle relazioni
Cem Mondialit? n. 10 (dic. 2014), pp. 3-48psicologia;antropologia;filosofia;sociologia;societ?;educazione e formazioneIl tema del convegno del CEM Mondialità tenutosi dal 27 al 31 agosto 2014 a Trevi, scaturisce dal cammino di riflessione che il CEM ha intrapreso negli ultimi anni alla ricerca di nuove ipotesi di futuro possibili e alla ridefinizione della comunità a partire da una gestione solidale dei beni comuni; ma perché una rinascita sia possibile è indispensabile riapprendere alfabeti essenziali per vivere le nostre dimensioni relazionali sia nella sfera privata sia in quella pubblica. Infatti siamo in presenza di un’erosione senza precedenti della qualità dello stare insieme, per questo si è usato il verbo amare, che coniuga riflessione teorica e coinvolgimento emotivo, intelligenza del cuore e razionalità, perché per vivere questo tempo, l’unico disponibile, occorre avere il senso del limite e della fragilità che rende prezioso ciò che viviamo. L’unico atteggiamento possibile è quello della cura intesa come sollecitudine, premura, scrupolosità, termini di un lessico emotivo che indica atteggiamenti dimenticati, trascurati. Per questo apprendere alfabeti è necessario per imparare gli elementi essenziali del fare relazione e della cura, però al plurale, perché le relazioni sono vissute nel segno della complessità, anche interculturale. Essere ontologicamente relazionale, l’uomo non può sussistere, né costruire senso se non nelle trame affettive che lo rendono interdipendente: alla metafora della rettitudine verticale ed autosufficiente subentra la figura dell’inclinazione, dell’accoglienza e della capacità di sporgersi verso l’altro, flettersi in un movimento che ha la figura dell’ellisse e non la circolarità concentrica della sfera e del suo abbraccio perfetto. L’atteggiamento della cura esprime una reciprocità asimmetrica, ma anche dinamica: chi si prende cura oggi può essere oggetto di cura domani, in uno scambio che è alla base anche della tenuta delle relazioni tra generazioni. Prendersi cura è al cuore non solo di ogni azione formativa, ma di ogni autentica interazione umana, alla ricerca di nuovi equilibri che permettano non solo di stare al mondo, ma di rimetterci al mondo reciprocamente in un’azione generativa fatta di pazienza, di fedeltà, di custodia reciproca, di costanza e di perseveranza
14748MonografiaR 15/21 bisCaritas italiana;MigrantesXXIV Rapporto Immigrazione 2014 TodiTau20159788862443982ita400 p. ; 24 cmdati statistici;rapporti annuali;immigrazioni straniera;economia;alimentazione;agricolturaItaliaQuesto Rapporto Immigrazione – grazie all’ausilio di studiosi ed esperti delle tematiche migratorie di diverse discipline e accademie italiane – descrive la situazione della mobilità internazionale e nazionale, per poi soffermarsi, nella specifica sezione dedicata all’Expo Milano 2015, su due argomenti: il cibo come causa delle migrazioni e il cibo come occasione di sviluppo, nella consapevolezza che a volte basta solo cambiare prospettiva per essere sensibilizzati diversamente alle problematiche sociali. Nel testo vengono analizzati i dati ufficiali assieme a quelli raccolti dai servizi Caritas, le variabili sociali ed economiche, gli impatti dell'immigrazione in un contesto che vede nel migrante un attore di sviluppo per settori che sarebbero in cirsi senza l'apporto di manodopera straniera. Dallo scenario globale si passa ad approfondimenti rispetto alle singole regioni italiane.
14749Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMedio Oriente i confini del Califfato immaginarioRocca A. 73, n. 15 (1 ago. 2014), pp. 13-15politica;guerraMedioriente;Israele;Palestina;Iraq;SiriaTutto il Medio Oriente ? tornato ad essere una polveriera. A breve termine, lo scenario pi? preoccupante ? quello israelo-palestinese per il quale taluni prevedono il fallimento definitivo degli ultimi sforzi della diplomazia a causa di violenze incontrollabili, e la possibile esplosione di una terza Intifada. Dopo la prima, che inizi? nel campo profughi di Jabaliya nel 1987 e la seconda, scoppiata a Gerusalemme il 28 settembre del 2000. Uno scenario drammatico che preoccupa tutta la regione ma in particolare i Paesi arabi confinanti, come Egitto e Giordania, che gi? stanno facendo i conti con notevoli problemi interni. Ma sul medio e lungo periodo quello che allarma sono le degenerazioni della cosiddetta Primavera Araba e del conflitto siriano, letteralmente straripato in Iraq, con l'apparizione del gruppo terroristico sunnita denominato Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis), ora autoproclamatosi pi? semplicemente ?Stato islamico?.
14750Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniRapporto ISTAT. L'Italia che si fida solo dei pompieriRocca A. 73, n. 15 (1 ago. 2014), pp. 20-21dati statistici;rapporti annuali;societ?;economiaArticolo sui dati emersi dal Rapporto ISTAT 2013 Italia. Da qualche anno l'istituto di statistica affianca ai tradizionali indicatori economici un altro tipo di misurazioni, facendo tesoro della lezione che: il PiI non ? tutto, il reale stato di benessere di un paese si vede da un insieme di grandezze che non sono solo quelle economiche. La lettura simultanea dei vari indicatori -in dodici aree: salute, istruzione, lavoro, benessere economico, reIazioni sociali, politica, sicurezza, benessere soggettivo, paesaggio, ambiente, ricerca, qualit? dei servizi - permette di prendere pi? aria, rispetto alla dimensione asfittica della sola logica economica, e anche vedere meglio i nessi tra le varie ?malattie? di cui soffre il paese e soffriamo come suoi abitanti.
14751Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoEuropa. La salute ? ricchezzaRocca A. 73, n. 15 (1 ago. 2014), pp. 22-23salute;diritti umaniEuropaLa salute ? un diritto fondamentale dell' l'uomo. Le differenze tra i popoli e le classi sociali non sono n? accettabili n? sostenibili. Soprattutto perch? sono disuguaglianze che possono essere ridotte e annullate. ? per questo che Zsuzsanna Jacob, direttore della ?Regione Europa? dell'Oms, parla non, in maniera generica, di ?health inequalities?, di "di suguaglianza della salute", ma di "health iniquities", ?iniquit? della salute?. La definizione vuole essere l'analisi rigorosa per un intervento concreto. Un vero e proprio piano d'azione a medio termine che all'Oms hanno b attezzato ?Health 2020? (Salute 2020) per il superamento delle disuguaglianze nella salute.
14752Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioPoloniaRocca A. 73, n. 15 (1 ago. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaPoloniaBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato alla Polonia. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali della Polonia contemporanea.
14753Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviLavoro minorile nel mondo. Alle radici dello sfruttamentoRocca A. 73, n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2014), pp. 13-14legislazione;diritti umaniBoliviaLa notizia che in Bolivia il Parlamento ha approvato una legge che in certi casi autorizza il lavoro minorile anche per bambini di dieci anni ? stata diffusa dai media pi? come una curiosit? che come una occasione per interrogarsi sul perch? mai un Paese considerato progressista e che ha per presidente un ex-leader del sindacato dei 'cocaleros' boliviani, Evo Morales, abbia potuto, anzi dovuto, accettare questo compromesso che va contro corrente rispetto a tutte le Convenzioni internazionali, firmate fra l'altro dallo stesso governo di La Paz.
14754Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniEconomia europea. Stabilit? crescita flessibilit?: come? Per chi?Rocca A. 73, n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2014), pp. 20-21economia;politicaEuropaStabilit?, crescita, flessibilit?, rigore. Ci sono parole che si affacciano con tale frequenza dalle finestre dei media, da non allertare pi? alcun nostro senso, e lasciarci pigramente tranquilli a passare alla pagina o alla schermata -successiva. Cosa ? successo al parlamento europeo, cosa far? l'Italia nel semestre in cui guider? l'Unione, cosa cambier? per la nostra economia di qui alla fine dell'anno? In Italia, si ? accreditata l'immagine di una svolta e la versione ? stata: avremo pi? flessibilit?, nel rispetto del rigore. In Germania invece ? stata: rispettiamo il rigore, manteniamo la flessibilit? che gi? c'era. Ma rigore e flessibilit? per far cosa? Si riesce a dare un contenuto a queste parole? Un certo gioco delle parti e della propaganda, in politica, ? ovvio e non deve scandalizzare. ? possibile che Renzi si rivenda in patria il bicchiere mezzo pieno, e Merkel mostri ai suoi concittadini l'altra met?. Ma il vero problema ?: cosa c'? nel bicchiere? Data la situazione grave in cui l'economia e la politica europee versano, cresce l'urgenza di dare un contenuto a parole che si svuotano sempre pi?. E forse questa urgenza non ? pi? solo italiana, dato che tutte le economie europee non-tedesche soffrono, e anche la Germania comincia a mandare segnali di rallentamento.
14755Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliGiovani un nuovo servizio civileRocca A. 73, n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2014), pp. 26-28legislazione;politicaItaliaIl Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti, ha approvato in data 10 luglio 2014 un disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale e per la disciplina del Servizio civile universale. Per quest'utlimo il disegno di legge delega prevede che i decreti legislativi vadano nella direzione di: istituire un servizio civile universale finalizzato alla difesa non armata attraverso modalità rivolte a promuovere attività di solidarietà, inclusione sociale, cittadinanza attiva, tutela e valorizzazione del patrimonio culturale, paesaggistico e ambientale della nazione, sviluppo della cultura dell’innovazione e della legalità nonché a realizzare una effettiva cittadinanza europea e a favorire la pace tra i popoli; *prevedere un meccanismo di programmazione, di norma triennale, dei contingenti di giovani di età compresa tra 18 e 28 anni, anche cittadini dell’Unione europea e soggetti ad essi equiparati ovvero stranieri regolarmente soggiornanti o partecipanti ad un programma di volontariato, che possono essere ammessi al servizio civile universale e di procedure di selezione ed avvio dei giovani improntate a principi di semplificazione, trasparenza e non discriminazione; *definire lo status giuridico dei giovani ammessi al servizio civile universale, prevedendo l’instaurazione di uno specifico rapporto di servizio civile non assimilabile al rapporto di lavoro; *coinvolgere gli enti territoriali e gli enti pubblici e privati senza scopo di lucro; *prevedere criteri e modalità di accreditamento degli enti di servizio civile universale; *prevedere un limite di durata del servizio civile universale che contemperi le finalità del servizio con le esigenze di vita e di lavoro dei giovani coinvolti e della possibilità che il servizio sia prestato, in parte, in uno dei paesi dell’Unione europea, nonché, per iniziative riconducibili alla promozione della pace e alla cooperazione allo sviluppo, anche nei paesi al di fuori dell’Unione europea; *riconoscere e valorizzare le competenze acquisite durante l’espletamento del servizio civile universale in funzione del loro utilizzo nei percorsi di istruzione e in ambito lavorativo.
14756Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&FranzeseInserto: il Vangelo secondo Matteo. Pier Paolo Pasolini e la Pro Civitate Christiana attraverso le fonti d'archivioRocca A. 73, n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2014), pp. 29-36storia;cultura;religione In occasione dei cinquanta anni trascorsi dalla pubblicazione del film "Il Vangelo secondo Matteo" di Pier Paolo Pasolini, Rocca propone una ricerca delle tracce della genesi di questo lavoro, pubblicato nel 1964, dichiaratamente sulla base del testo evangelico edito dalla Pro Civitate Christiana di Assisi. Le testimonianze riportate sono tante e varie, dalle interviste dell'epoca alle biografie, alla vasta letteratura sull'argomento, seguendo un percorso centrato sui documenti d'archivio, per capire la maturazione e lo svolgimento della collaborazione tra due soggetti tanto diversi.
14757Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoLibert? di cura. Cosa c'? dietro StaminaRocca A. 73, n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2014), pp. 38-41etica;scienza;tecnologia;societ?Sono ormai molti anni che la Fondazione Stamina e Davide Vannoni presidiano la cronaca sanitaria, scientifica e persino giudiziaria italiana con la loro richiesta di libert? di cura per alimentare la speranza d? malati che non ne hanno pi?. Sono stati scritti molti libri e infiniti articoli sulla vicenda, che peraltro non accenna a concludersi. La gran parte di questi libri e di questi articoli ha analizzato, spesso con notevole puntualit? e precisione, il caso in s?. Come se quella di Stamina fosse una vicenda isolata. E Davide Vannoni non ? uno dei soliti ?santi guaritori? che costellano la storia della medicina e della credulit? popolare e che, come meteore -singole e isolate, appunto -rapidamente appaiono e altrettanto rapidamente scompaiono, senza lasciar traccia di s?, dopo aver illuminato di una luce tanto intensa quanto effimera il cielo della cronaca. Invece non ? cos?. Il caso Stamina non ? isolato. Al contrario, ? l'espressione una delle centinaia di concrete espressioni, magari un po' pi? estrema delle altre -di un vero e proprio movimento planetario che cerca di ridisegnare il rapporto tra innovazione e sicurezza in medicina e assumere una posizione egemone nel crescente mercato della sanit?.
14758Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioTuvaluRocca A. 73, n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaTuvaluBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato insulare dell'Oceano Pacifico, Tuvalu. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali del Tuvalu contemporaneo.
14759Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviLa pace nel mondo, una deriva pericolosaRocca A. 73, n. 18 (15 set. 2014), pp. 13-14pace;politica;economiaNon ci sono dubbi: la pace nel mondo non ? mai stata cosi in pericolo come oggi, la diplomazia cos? inefficace e le organizzazioni internazionali che dovrebbero intervenire in caso di conflitto, cos? impotenti. Onu, Unione africana, Unione europea, Lega araba, hanno visto ridotta con il passare del tempo la propria autorit? o addirittura sono state pressoch? ridotte al silenzio. Altrove, stiamo assistendo inoltre al letterale sfasciamento di Stati africani (Somalia, Libia) e mediorientali asiatici (Yemen, Iraq e in parte Siria) sotto i colpi di un radicalismo islamico che sta corrodendo il corpo stesso da cui ? nato. Una degenerazione che richiederebbe di pi? di un 'mea culpa' da parte di Stati Uniti ed Europa che nel corso degli ultimi anni sono intervenuti veramente senza criterio, appoggiando ora questo ora quello dei protagonisti di rivolte contro anacronistici regimi forti nordafricani e mediorientali.
14760Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliScuola, una sfida difficile ma non impossibileRocca A. 73, n. 18 (15 set. 2014), pp. 26-28scuola;istruzione;politicaItaliaII varo del piano del primo ministro Renzi sulla scuola ? slittato, dal Consiglio dei ministri del 29 agosto a uno successivo. Ufficialmente per evitare ?ingorghi? con gli altri temi, lo "sblocca Italia" e la riforma della giustizia, ma forse anche per non essere riusciti a individuare in tempo priorit? e coperture finanziarie. All'ordine del giorno, del resto, non ci sono decreti o articolati, ma solo linee guida con l'indicazione delle misure. Seguiranno consultazioni e, quando la legge di stabilit? far? chiarezza sulle disponibilit? finanziarie, i veri e propri provvedimenti. Scuola rimandata a settembre. Le sorprese annunciate comunque ci sono, almeno nelle intenzioni. Sono due, entrambe di inequivocabile valore politico. La prima, anticipata da un provvedimento sull' edilizia scolastica che in estate ha gi? aperto un certo numero di cantieri e molti altri ne aprir? nei prossimi mesi, ? che l'istruzione non ? pi? materia di tagli ma di investimenti. Quindi i benefici immediati e a lungo termine di una nuova occupazione, di nuove forniture, nuove strumentazioni tecnologiche, e anche nuove qualit? e responsabilit? professionali, capaci di rimettere in moto risorse economiche e di altro tipo. Le prime dichiarazioni, giorni fa, parlavano di 1 miliardo.
14761Spoglio di PeriodicoIII CMario&VaudanoGiustizia, la responsabilit? dei magistratiRocca A. 73, n. 18 (15 set. 2014), pp. 30-33legislazione;giustiziaItaliaArticolo sulla attuale normativa italiana in tema di responsabilit? della magistratura. Le riforme necessarie da attuare con uno sguardo sulla situazione degli altri paesi europei.
14762Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&MolariTeologia, le donne nella ChiesaRocca A. 73, n. 18 (15 set. 2014), pp. 52-53donne;religione;teologiaL'interrogativo principale posto dalle donne alle chiese cristiane non riguarda tanto l'uguaglianza dei diritti e dei poteri, quanto il riconoscimento e la valorizzazione delle differenze e quindi della
personalit? femminile. L'apporto che le donne possono dare alla vita ecclesiale (esperienza, dottrina, ritualit?, organizzazione) ? stato fino ad ora quasi completamente trascurato soprattutto nella chiesa cattolica. ? sorprendente il fatto che per due millenni le chiese abbiano potuto procedere nella presunzione che una struttura maschile sia sufficiente e abbiano trascurato come insignificante l'apporto femminile nella liturgia, nella dottrina e nella pastorale.
14763Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioTimor EstRocca A. 73, n. 18 (15 set. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaTimor EstBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato di Timor Est. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali dellla Timor Est contemporanea.
14764Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La ValleDiritto internazionale, guerra al califfatoRocca A. 73, n. 20 (15 ott. 2014), pp. 13-15politica;diritto;guerraIraq;SiriaLo Stato Islamico dell'Iraq e della Siria (Isis, o come si dice l?, Daish), ? una novit? di prima grandezza nel tormentato corso della storia che stiamo vivendo. Non ? solo una delle tante irruzioni dell'estremismo islamico che ci hanno turbato in questi anni, non ? un'organizzazione terroristica clandestina come quelle contro cui siamo in guerra ormai a partire dall'attentato alle Torri Gemelle. ? tutto questo, ma la novit? ? che si ? costituito in Stato, sotto il comando di un Califfo, ha un territorio, un popolo, un esercito. E in pi?, almeno a parole, coltiva un sogno di conquista che vede il Califfato estendersi fino a Roma, in Spagna, in Portogallo... Per?, a differenza delle antiche conquiste islamiche, questa volta non si tratterebbe di far marciare gli eserciti fino a Vienna o all'Atlantico, ma di far nascere lo Stato islamico, uno Stato pseudoreligioso mondiale, dall'interno dei singoli Paesi, per proselitismo, per teste di ponte, per contagio di masse disorientate e disponibili a farsi ingaggiare sia in terre a popolazione islamica sia in terre di ?infedeli?. L'unico modo di affrontare tale fenomeno, secondo l'autore, ? attraverso l'applicazione del diritto internazionale.
14765Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviAfghanistan, quale democraziaRocca A. 73, n. 20 (15 ott. 2014), pp. 16-17politicaAfghanistanL'Afghanistan ha voltato pagina alla fine di settembre 2014 con l'insediamento di un nuovo presidente, Ashraf Ghani Ahmadzai, al posto di Hamid Karzai che aveva occupato il palazzo presidenziale per ben 13 anni, ma non in molti se ne sono accorti. Questo per varie ragioni.
14766Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniTerzo settore, prospettive di nuovo non profitRocca A. 73, n. 20 (15 ott. 2014), pp. 22-24economia;politica;legislazioneItaliaArticolo di commento all'approvazione (il 10 luglio 2014), del disegno di legge delega per la riforma del Terzo settore, dell’impresa sociale da parte del Consiglio dei Ministri italiano, su proposta del Presidente e del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Giuliano Poletti. Cosa cambia, critiche e positività.
14767Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliIus soli e altri diritti, nel paesedi AzzeccagarbugliRocca A. 73, n. 20 (15 ott. 2014), pp. 26-28cittadinanza;diritti umani;legislazioneItaliaArticolo che affronta il tema della necessaria revisione della legislazione italiana in materia di diritti di cittadinanza. Il tema dello ius soli, cio? di come, in che tempi, con quali requisiti, gli stranieri immigrati regolarmente residenti, in primis le seconde generazioni nate in Italia, possono accedere alla cittadinanza.
14768Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoEcologia ed economia, l'energia verde della CinaRocca A. 73, n. 20 (15 ott. 2014), pp. 30-32ambiente;ecologia;economiaCinaNon c'? dubbio, in fatto di aumento della temperatura media del pianeta la Cina rappresenta il grande problema emergente dopo che, nel 1992 a Rio de Janeiro, le Nazioni Unite riconobbero
la gravit? della situazione e si proposero di trovare un rimedio prima con la Convenzione sui Cambiamenti del Clima e poi con il Protocollo di Kyoto. Alimentando soprattutto col carbone la famelica domanda di energia del suo prodigioso boom economico, in questi anni la Cina da fonte minore, se non marginale, di gas serra ? diventata il paese che sversa pi? carbonio in atmosfera. Con circa 10 miliardi di tonnellate di anidride carbonica, da sola il paese del dragone ? stato responsabile del 29 percento delle emissioni di carbonio nell'anno 2013. La crescita cinese ? stata davvero impetuosa: le emissioni sono aumentate di quattro volte tra il 1990 (2,51 miliardi di tonnellate) e il 2013 (9,89 miliardi di tonnellate). Tuttavia negli ultimi anni lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabili e carbon free (senza emissioni di carbonio) ? stato ancora pi? rapido sia dello sviluppo dei combustibili fossili (carbone, petrolio e gas), sia della fonte nucleare. Tanto che oggi la Cina ? leader al mondo nel settore della produzione e nell'uso di turbine eoliche (vento), celle fotovoltaiche (solare) e tecnologie smart-grid (reti intelligenti di distribuzione dell'energia elettrica).
14769Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioSamoaRocca A. 73, n. 20 (15 ott. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaSamoaBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato di Samoa. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali dellla Samoa contemporanea.
14770Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviBrasile, un voto per tutta l'America latinaRocca A. 73, n. 21 (1 nov. 2014), pp. 13-14politicaBrasile;America LatinaArticolo di politica internazionali sui risultati delle elezioni presidenziale del Brasile dell'ottobre 2014. I cittadini brasiliani riconfermano Dilma Rousseff, Capo dello Stato in carica, esponente della sinistra di governo e delfina di Lula. Si tratta, spiega l'autore, di un appuntamento davvero vitale per le sorti di tutta l'America latina, e non solo. Non solo il Brasile si ? ormai consolidato come la sesta potenza economica mondiale, ma svolge una funzione di ?ponte? importantissima nel subcontinente americano. Brasilia infatti si sforza permanentemente di mantenere collegati i Paesi pi? radicali (Venezuela, Bolivia, Ecuador e, per certi versi, Argentina) e quelli pi? moderati (Messico, Colombia, Pero e anche Cile). TI tutto per dare forza ad un progetto in cui l'America latina ambisce a presentarsi come una realt? autonoma e indipendente, pur nella diversit? dei suoi differenti governi e delle scelte economiche preferite.
14771Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniKeynes a testa in gi?Rocca A. 73, n. 21 (1 nov. 2014), pp. 20-22finanza;economiaEuropa"...Caro presidente, lei ? impegnato su due obiettivi, la Ripresa e le Riforme la ripresa dalla recessione e il varo di quelle riforme economiche e sociali che da lungo tempo sono attese. Per la prima, sono essenziali velocit? e risultati rapidi. Anche le seconde sono urgenti; ma la fretta sarebbe controproducente, e la lungimiranza degli obiettivi ? pi? importante dei successi immediati. Sar? proprio facendo salire il prestigio del suo governo col successo in una Ripresa nel breve periodo, che lei potr? avere poi la forza di far passare le Riforme di pi? lungo periodo. Dall'altro canto, persino sagge e necessarie riforme potrebbero, per certi aspetti, impedire e complicare la Ripresa...". Le parole appena citate sono tratte da una lettera scritta nel '33 dall'economista inglese John Maynard Keynes al presidente degli Stati Uniti Franklin Delano Roosevelt; e sono state ricordate in un rilevante discorso tenuto a Washington a fine ottobre 2014 dal presidente della Bce Mario Draghi. Che per? ha citato le parole di Keynes per dire che, stavolta, quel discorso non vale. Che l'Europa di oggi ha bisogno insieme di riforme e ripresa, e le due politiche non vanno varate in due tempi, n? sono da vedere in contraddizione tra loro. ? questo il nodo attorno al quale ruota oggi tutta la discussione in Europa, in uno stallo che da anni non ci porta n? ripresa n? riforme; ma che vale la pena approfondire, soprattutto andando a guardare dentro le due parole con le maiuscole, cos? solennemente richiamate da Keynes e rievocate da Draghi. Infatti, se la parola Ripresa pu? avere dentro di s? contenuti diversi ma ha una direzione univoca (significa che l'economia torna a crescere, si produce, si spende e si lavora di pi?), le Riforme possono avere anche direzioni diverse; e sono certo diverse le riforme di cui si parla nella missiva del '33 da quelle dei moniti ai politici del 2014.
14772Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliJobs Act, nella giungla del lavoroRocca A. 73, n. 21 (1 nov. 2014), pp. 24-26lavoro;legislazioneItaliaIn questo articolo vengono affrontati i punti principali del Jobs Act, la riforma del lavoro proposta dal governo Renzi. C'? ancora molto da discutere su regole del mercato del lavoro e dintorni. Il Jobs Act uscito dal Senato a fine ottobre 2014, non solo deve ancora passare alla Camera ma ? soltanto una legge-delega, e quindi sar? poi nei decreti delegati (fine 2014 o met?
2015?) che si vedranno le scelte concrete.
14773Spoglio di PeriodicoIII CCatiuscia&Marini;…[et al.]72? Corso di Studi Cristiani. Periferia donna, nella cultura, nella politica, nella ChiesaRocca A. 73, n. 21 (1 nov. 2014), pp. 13-17donne;politica;religione;discriminazioneL'articolo estrapola alcune riflessioni emerse nell'ambito del 72? Corso di Studi Cristiani, realizzato dalla Pro Civitate Christiana nell'agosto 2015 ad Assisi. Il tema trattato ? quello delle ?periferie esistenziali? di cui fa parte anche la donna che, in una societ? ancora fortemente maschilista, subisce, appunto, il vulnus, spesso ovattato, della discriminazione. Non ? a caso che Papa Bergoglio parla di disuguaglianza, non di diversit?. La diversit? tra uomo e donna, che nessuno vuole negare, non pu? e non deve giustificare la disuguaglianza, la diversit? tra uomo e donna, che ? appunto un dato di fatto biologico e culturale, non pu? e non deve giustificare lo scandalo dell'ingiustizia. Don Tonino Bello parlava di ?convivialit? delle differenze? di ?esigenza totalizzante delle pari dignit? tra esseri umani... come principio di ogni comunione vera?. Cos? la donna diventa l'emblema dell'?altro?, del ?diverso? in una societ? in cui lo stato di soggezione
diventa spesso pi? sottile ed occulto per le donne di quanto non accada con altri ?altri? o altri ?diversi?. Tre donne: Catiuscia, Michela e Lilia declinano questo grande tema a partire dalle loro esperienze, dalle loro competenze, dal loro ?genio? femminile.
14774Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioSaint Vincent e GrenadineRocca A. 73, n. 21 (1 nov. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaSaint Vincent;GrenadineBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato insulare dell'America Centrale nelle piccole Antille, Saint Vincent e Grenadine. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali di Saint Vincent e Grenadine contemporanea.
14775Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviGiappone, luci e ombre della terza economia mondialeRocca A. 73, n. 22 (15 nov. 2014), pp. 13-14politica;economiaGiappone;CinaArticolo di politica internazionale su Giappone, oggi terza economia mondiale. Le redini nel Paese sono state assunte nel 2012 da Shinzo Abe, gi? premier a cavallo fra il 2006 ed il 2007 e presidente del Partito liberale democratico (Ldp), una formazione di centro-destra che salvo brevi parentesi ha governato nell'arcipelago negli ultimi 60 anni. Terza economia mondiale dopo gli Stati Uniti e la Cina, il Giappone ? alle prese con una acuta crisi economica. Viene analizzata la politica economica di Abe, i rischi del riacceso nazionalismo nipponico, anche alla luce dell'ossesione per il gigante Cina.
14776Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniJobs Act, riforma del lavoro precarioRocca A. 73, n. 22 (15 nov. 2014), pp. 22-24lavoro;legislazioneItaliaIn questo articolo vengono affrontati i punti principali del Jobs Act, la riforma del lavoro proposta dal governo Renzi. La legge viene affrontata nei suoi aspetti legati alle tipologie di lavoro precario.
14777Spoglio di PeriodicoIII CDaniele&DoglioDiritti, una Costituzione per internetRocca A. 73, n. 22 (15 nov. 2014), pp. 26-28diritti;politica;informazioneItaliaLa Commissione per i diritti e i doveri relativi ad Internet l'8 ottobre 2014 ha varato una bozza di dichiarazione dei diritti in Internet, che è pubblicata sul sito della Camera e anche nella piattaforma dei Media Civici per la consultazione pubblica: la raccolta dei contributi dei cittadini partirà il 27 ottobre 2015 e durerà quattro mesi. E' la prima volta che in Italia si istituisce in sede parlamentare una Commissione di studio su questi temi. L’idea nasce dalla consapevolezza che considerare Internet uno dei vari media è riduttivo e improprio. Internet è molto di più: è una dimensione essenziale per il presente e il futuro delle nostre società; una dimensione diventata in poco tempo un immenso spazio di libertà, di crescita, di scambio e di conoscenza. Ciò richiama tutti ad una precisa responsabilità: fornire un contributo fattivo per giungere finalmente all’adozione di una Carta dei diritti in Internet e questo è l’obiettivo della Commissione.
14778Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La ValleInserto: Dal Sinodo dei vescovi alla Chiesa sinodaleRocca A. 73, n. 22 (15 nov. 2014), pp. 31-34religioneNella sera di sabato 18 ottobre 2014 è stata presentata la relazione finale del Sinodo dei vescovi, l’assemblea rappresentativa di cardinali e vescovi della chiesa cattolica riunita per discutere temi relativi a famiglia, sessualità e riconoscimento delle coppie omosessuali. Era stato aperto dal Papa il 5 ottobre in seduta “straordinaria” ed era intitolato «Le sfide pastorali della famiglia nel contesto dell’evangelizzazione».
14779Spoglio di PeriodicoIII CRosa&PintoLa costruzione del pregiudizio razzialeRocca A. 73, n. 22 (15 nov. 2014), pp. 42-44cultura;societ?;psicologiaIl pregiudizio pu? risultare da sedimentazione di informazione sociale, sanzionata normativamente per giudicare i membri del gruppo esterno. Per comprendere la multilivellarit? della formazione del pregiudizio, che si declina nel razzismo, nella stigmatizzazione del deviante (ammalato di mente ecc ... ) bisogna analizzare le molteplici componenti. Per la costruzione dell'identit? sociale secondo le aspettative di status il soggetto sceglie un gruppo come modello identificatorio, per cui ne assimila le norme e valori, in quanto le considera migliori e positive. Viceversa rigetta le regole, le qualit?, gesti e le condotte di gruppi peggiori, inferiori, verso i quali mostra ostilit?, rifiuto. Nel soggetto, quindi si struttura, una mappa delle relazioni desiderabili, o proibite in consonanza con il progetto identificatorio prescelto. In questo articolo si indaga la natura del pregiudizio dal punto di vista cognitivo.
14780Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioSaint LuciaRocca A. 73, n. 22 (15 nov. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaSaint LuciaBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato insulare facente parte delle piccole Antille, Saint Lucia. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali di Saint Lucia contemporanea.
14781Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviUSA Obama dopo la sconfittaRocca A. 73, n. 23 (1 dic. 2014), pp. 13-15politicaUSANella ideale corsa a tappe in cui il presidente americano Barack Obama ? impegnato dal 2008, il traguardo finale per lui ? collocato sul mese di gennaio 2017. Sar? quando, cio?, dovr? liberare la Casa Bianca al termine del suo secondo mandato per lasciarla ad un successore, o democratico come lui, o repubblicano come hanno piuttosto suggerito le elezioni di 'midterm' svoltesi in novembre 2014 ed in cui i suoi oppositori hanno preso il controllo di entrambe le Camere del Congresso. Gli esperti gli hanno dato atto di aver incassato con signorilit? un duro colpo che era stato previsto da tutti e che ? sembrato una mozione di censura senza appello del suo operato. Le cifre ci sono, e a prima vista sembrano effettivamente condannarlo pesantemente. Ma ad un pi? attento esame esse offrono molti motivi di riflessione anche sulle vistose lacune del modello democratico americano.
14782Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoAccordo Cina-USA la grande sfida per un clima miglioreRocca A. 73, n. 23 (1 dic. 2014), pp. 16-18politica;economiaUSA;CinaIn un'inedita conferenza stampa comune, il presidente della Cina, Xi Jinping, e il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, hanno annunciato lo scorso mercoled? 12 novembre 2014 a Pechino, a margine del summit dei paesi che affacciano sul Pacifico, di aver trovato finalmente l'accordo per una politica comune di contrasto ai cambiamenti climatici. Dopo nove mesi di negoziato, Obama ha annunciato che entro l'anno 2025 gli Stati Uniti abbatteranno le emissioni di anidride carbonica di una quota parte compresa tra il 26 e il 28 percento, rispetto ai livelli del 2005. Andando ben oltre la precedente promessa unilaterale di tagliarle, le emissioni, del 17 percento entro il 2020. Oggi gli Usa stanno tagliando le loro emissioni a un ritmoannuo dell'1,2 percento, dal 2020 raddoppieranno gli sforzi, abbattendole al ritmo del 2,3 -2,8 percento annuo.
14783Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniRenzinocomicsRocca A. 73, n. 23 (1 dic. 2014), pp. 24-26politica;economia;serviziItaliaAttorno alla legge di stabilit?, ossia alla manovra economica annuale del governo Renzi, si ? levata una grande nuvola di polvere, tra annunci, smentite, battute, diplomazia, conteggi. Adesso che la polvere si ? depositata, e mentre la legge compie il suo cammino in parlamento, ? pi? agevole venderne i contorni. Emerge una manovra di grossa mole, con forti tagli alle tasse e ancor pi? forti tagli alle spese, che a loro volta potrebbero generare nuovi aumenti delle tasse. La manovra ? finanziata per una parte ricorrendo al deficit, e dunque sfida - in misura minore, per?, di quel che all'inizio sembrava - l'ortodossia contabile delle autorit? europee; ma difficilmente avr? l'effetto di stimolare la ripresa economica, in un contesto in cui la situazione reale dell'economia ? andata sempre pi? deteriorandosi.
14784Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliRazzismo, ma che razza di scuola ??Rocca A. 73, n. 23 (1 dic. 2014), pp. 28-30scuola;istruzione;diritti umani;discriminazioneItaliaNelle scuole pubbliche italiane gli studenti stranieri sono quasi 800mila, e ci? che sta scritto nelle norme ? che il diritto/dovere all'istruzione vale per tutti i bambini, indipendentemente da provenienze, nazionalit? e colori della pelle. E anche dalla regolarit? o irregolarit? dei genitori. Di pi?, la normativa sull'immigrazione firmata dal leghista Maroni dice che tra le condizioni per la conferma del permesso di soggiorno dei genitori c'? la non evasione dall'obbligo scolastico dei figli. Eppure esista una discriminazione diffusa e sono emersi diversi casi di rifiuto di iscrizioni da parte delle istituzioni scolastiche.
14785Spoglio di PeriodicoIII CValentino&GandolfiRiforma del lavoro, non ? tutto oro
quel che riluce
Rocca A. 73, n. 23 (1 dic. 2014), pp. 31-34lavoro;economia;politica;legislazioneItaliaIl motivo dichiarato pi? volte dall'attuale Governo italiano di Matteo Renzi per riformare il mercato del lavoro ? l'allineamento del nostro Paese ai partner comunitari. ? ci? che ci viene richiesto in particolare dalla Banca centrale europea (prima da Trichet e poi da Draghi) e dal Fondo Monetario Internazionale. Da questi arrivano inviti ad elevare la produttivit? delle imprese e la competitivit? del sistema economico attraverso, primariamente, la riforma del lavoro. Interessa pertanto valutare come le proposte governative possano raggiungere gli obiettivi indicati.
14786Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizzoliLa buona scuola vo cercando Rocca A. 73, n. 23 (1 dic. 2014), pp. 35-37scuola;istruzione;legislazione;politica;culturaItaliaArticolo di commento al rapporto "La Buona Scuola" che contiene le linee guida per la riforma dell'istruzione in Italia, promossa dal governo Renzi a partire da settembre 2014 e arricchita dalla consultazione pubblica che si ? chiusa a dicembre 2014.
14787Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioMauritiusRocca A. 73, n. 23 (1 dic. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaMauritiusBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato di Mauritius. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali di Mauritius contemporanea.
14788Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviCUBA-USA fine del "bloqueo"?Rocca A. 73, n. 24 (15 dic. 2014), pp. 13-14politica;economiaCuba;USAArticolo di politica internazionale sugli sviluppi della possibile fine dell'embargo commerciale degli Stati Uniti verso l'isola di Cuba. Come fare per avviare un nuovo processo virtuoso tra l'Havana e Washington, alla luce della votazione dell'Assemblea Generale dell'ONU del 28 opttobre 2014, dove la richiesta di porre fine all'embrago da parte di Cuba ha ottenuto 188 s? e due no (Israele e USA).
14789Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliDenatalit? non solo bonusRocca A. 73, n. 24 (15 dic. 2014), pp. 26-28demografia;lavoro;politica;economiaItaliaMai cos? pochi - solo 514.000 - i bambini che sono nati nel 2013 in Italia, con un tasso di fecondit? per donna in et? fertile precipitato sotto l'1,4. Cifre da allarme rosso (il ?rimpiazzo generazionale?, cio? il pareggio tra chi esce dalla vita e chi ci entra, richiederebbe il valore di 2) che disegnano l'aggravarsi di una situazione gi? nota, un paese sempre pi? invecchiato, un paese con sempre meno giovani. Con tutto quel che segue, dagli squilibri nel welfare alle minori energie per lo sviluppo economico e civile.
14790Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La ValleMovimenti popolari una lotta benedettaRocca A. 73, n. 24 (15 dic. 2014), pp. 34-37religione;societ?Secondo il leader del movimento brasiliano dei ?Sem terra? (Senza terra), Joao Pedro Stedile, quello che ? accaduto in Vaticano il 28 ottobre 2014 non ha precedenti: ?in 2000 anni nessun papa aveva organizzato una riunione di questo tipo con dei movimenti sociali?. Joao Pedro Stedile ? uno dei principali organizzatori dell'incontro mondiale dei movimenti popolari che si ? tenuto a Roma, sotto l'egida del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace e della Pontificia Accademia delle Scienze sociali dal 27 al 29 ottobre. Dunque Francesco si ? rivolto a loro non solo come a un gruppo sociale a cui trasmettere un insegnamento, ma come a un complesso di forze popolari che stanno emergendo dal sottosuolo del pianeta, a cui rendere la legittimazione ad essere soggetti di storia e di cui la Chiesa benedice e incoraggia la lotta:
14791Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&Piana Dall'utero in affitto ai diritti del bambinoRocca A. 73, n. 24 (15 dic. 2014), pp. 38-40etica;diritto;legislazione;giustiziaLa Cassazione sbarra il passo alla pratica della maternit? surrogata e alla possibilit? che i figli nati all'estero con questo tipo di 'accordi' possano essere riconosciuti legittimamente anche in Italia. Una coppia di Brescia ha infatti perso nel novembre 2014, la prima causa approdata alla Suprema Corte e tesa al riconoscimento di un figlio nato in Ucraina da una madre surrogata. Ci? apre un dibattito etico e relativo ai diritti del bambino.
14792Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioLussemburgoRocca A. 73, n. 24 (15 dic. 2014), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaLussemburgoBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato del Lussemburgo. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali del Lussemburgo contemporaneo.
14793Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMEDIO ORIENTE le derive di Egitto e IsraeleRocca A. 74, n. 1 (1 gen. 2015), pp. 13-14pace;politicaEgitto;Israele;Palestina;Medio OrienteNei due principali Paesi della regione mediorientale, Egitto ed Israele, si sono registrati nelle ultime settimane della fine dell'anno 2014, avvenimenti di grande rilievo che purtroppo per? non rappresentano segnali di speranza di una positiva prospettiva di pace, ma sono sintomi di un possibile ulteriore degrado del clima politico e militare mediorientale. Va in questo senso per esempio la decisione del premier israeliano di destra Benjamin Netanyahu di rompere l'alleanza di governo con i due partiti di centro. L'altra notizia di rilievo proviene dall'Egitto e riguarda invece l'assoluzione piena, il 29 novembre 2014, dell'ex presidente Hosni Mubarak e di sette suoi collaboratori, dalle accuse dI concorso in omicidio di 239 persone durante i 18 giorni di proteste che cambiarono la storia egiziana. La sentenza ? stato un colpo mortale per coloro che ancora credevano nel successo della Primavera araba, ed in particolare della "Rivoluzione egiziana? del 25 gennaio che nel 2011, dalla piazza Tahrir del Cairo, port? alla caduta dell'ex-Rais.
14794Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La VallePapa Bergoglio dal Consiglio d'Europa al FanarRocca A. 74, n. 1 (1 gen. 2015), pp. 15-18religione;societ?;politicaArticolo sulla visita di Papa Francesco al Parlamento europeo e al Consiglio a Strasburgo del 25 novembre 2014. I lunghi interventi di Francesco nel cuore delle istituzioni europee hanno affrontato dalla famiglia alla dignità - impossibile senza lavoro - dalle radici religiose ai migranti e all’ambiente.
14795Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniNon profit dalla zona grigia alla trasparenzaRocca A. 74, n. 1 (1 gen. 2015), pp. 24-26legislazione;servizi;giustiziaItaliaArticolo che affronta le questioni relative allo scandalo della corruzione scoppiata in seno al mondo del non profit e del privato sociale nel Comune di Roma negli ultimi mesi del 2014 ed all'inchiesta giudiziaria seguitane.
14796Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoVia la parola razza dalla CostituzioneRocca A. 74, n. 1 (1 gen. 2015), pp. 43-45antropologia;discriminazione;culturaItaliaAboliamo il termine ?razza? dalla Costituzione, perch? esprime un concetto che non ha alcun fondamento scientifico ed ? culturalmente fuorviante. La proposta viene da due antropologi Olga Rickards, docente di antropologia molecolare presso l'universit? Tor Vergata, e Gianfranco Biondi, docente di antropologia presso l'universit? dell'Aquila ed ? stata rilanciata dall'Istituto Italiano di Antropologia.
14797Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaPeriferie alla ribaltaAggiornamenti sociali, Vol. 66, n. 1 (gen. 2015), pp. 5-12istituzioni;societ?ItaliaNelle ultime settimane del 2014 le periferie italiane sono tornate alla ribalta in seguito ad alcuni episodi di cronaca che lasciano intravedere una situazione potenzialmente esplosiva: la crisi morde da troppo tempo e con maggiore forza coloro che già vivono ai margini e nella precarietà, sempre meno protetti da un sistema di welfare dotato di fondi in continua diminuzione e di risorse umane e infrastrutturali sempre più fragili e in affanno di fronte a bisogni crescenti. Il risultato sono scoppi di violenza, che vedono opporsi gruppi di emarginati in una triste guerra tra i poveri che assume sempre più spesso una base etnica o razziale, o che vede sfogare contro le forze dell’ordine la rabbia per l’abbandono da parte delle “istituzioni”.
14798Spoglio di PeriodicoIII CMichael&Czerny;Paolo&FoglizzoLa forza degli esclusi. L’Incontro mondiale dei movimenti popolari in Vaticano Aggiornamenti sociali, Vol. 66, n. 1 (gen. 2015), pp. 14-25religione;societ?L’incontro dei movimenti popolari «è un segno, un grande segno», ha affermato il Papa ricevendo i loro rappresentanti in Vaticano il 28 ottobre 2014. Che cosa indica l’espressione “movimenti popolari”? Come è nata l’idea di invitarli in Vaticano e come si è svolto l’incontro? Ma soprattutto: questo segno che cosa ci fa scoprire della direzione in cui papa Francesco invita la Chiesa e il mondo a mettersi in cammino?
14799Spoglio di PeriodicoIII CGianni&Cuperlo;Lorenzo&Guerini;Franco&MonacoIl PD, partito della nazione? Le voci di tre parlamentari Aggiornamenti sociali, Vol. 66, n. 1 (gen. 2015), pp. 26-38politica;societ?ItaliaAlfredo Reichlin, storica figura del PCI, ha di recente usato la formula “partito della nazione” in riferimento al Partito democratico, suscitando un vivace dibattito. Tre esponenti del PD, Franco Monaco, Lorenzo Guerini e Gianni Cuperlo (nell’ordine cronologico in cui i contributi ci sono pervenuti), riflettono su questo tema. In una stagione di riforme istituzionali e di mutamenti dello scenario politico, in cui emergono nuovi soggetti, tornare a interrogarsi sulla forma partito ha un significato che travalica il dibattito interno a una singola formazione, sia pure quella su cui si impernia il Governo, per affrontare domande cruciali rispetto al tema della rappresentanza: come assicurare una sana e democratica alternanza al timone del Paese? Con che mezzi garantire che le posizioni e gli interessi di tutti i cittadini trovino espressione nel dibattito pubblico? Quale ruolo deve avere il partito che gode della maggioranza dei consensi?
14800Spoglio di PeriodicoIII CLeonardo&BecchettiLa macroeconomia civile: un cambio di passo per l’EuropaAggiornamenti sociali, Vol. 66, n. 1 (gen. 2015), pp. 39-48economia;finanza;politicaItalia;EuropaNel mese di ottobre 2014 oltre 350 economisti hanno sottoscritto un appello rivolto al presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi, all’epoca presidente di turno del Consiglio dell’UE, per un profondo ripensamento della politica economica europea. L’appello si inserisce nel dibattito, politico e scientifico, tra sostegno alla crescita e rigore nei conti pubblici e non ha perso attualità con il termine del semestre di presidenza italiana. Il prof. Leonardo Becchetti, uno dei promotori dell’iniziativa, ne presenta le ragioni, con particolare riferimento alla situazione economica del nostro Paese.
14801Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&AmbrosiniTroppa accoglienza? I veri dati sui rifugiatiAggiornamenti sociali, Vol. 66, n. 1 (gen. 2015), pp. 49-59diritti umani;migrazioniNegli ultimi mesi i media hanno continuato a raccontare le vicende degli sbarchi sulle coste di Lampedusa e hanno informato del passaggio dall’operazione Mare nostrum alla nuova iniziativa chiamata Triton. Ma al di là delle notizie dell’ultima ora, è utile avere uno sguardo di insieme sulla realtà dei rifugiati. Quante persone nel mondo sono costrette a lasciare la propria casa? Quante di queste arrivano in Europa e quante in Italia? Quali politiche sono messe in atto per i rifugiati?
14802Spoglio di PeriodicoIII CYann&RichardGli Stati Uniti visti dall’Iran. Due secoli tra fascino e demonizzazione Aggiornamenti sociali, Vol. 66, n. 1 (gen. 2015), pp. 61-71storia;cultura;religione;societ?IranIl 7 dicembre 2014 si è aperto a Teheran il festival «Morte all’America», visto di buon occhio dai fanatici dello scontro a tutti i costi con gli USA ma non dal nuovo presidente, Hassan Rouhani, che da quando è in carica sta cercando di costruire un dialogo con Washington. Nonostante la retorica del “grande Satana” americano, infatti, in Iran l’immagine della cultura occidentale è meno negativa di quanto troppo spesso si dice. È interessante conoscere la storia di questo Paese per evitarne la demonizzazione e comprendere quali possano essere gli elementi di apertura presenti nella società iraniana.
14803Spoglio di PeriodicoIII CFranco&Floris;Francesco&CaligarisRitrovare e rinnovare lo spirito del welfareAnimazione sociale n. 282 (apr. 2014), pp. 3-14politica;societ?;servizio socialeNel lavoro sociale siamo presi da bilanci faticosi, perdite di posti di lavoro, appalti e convenzioni a rischio. Un affanno comprensibile, a tratti drammatico. Cos? facendo, tuttavia, rischiamo di non alzare lo sguardo per vedere, in quadri di lettura pi? ampi e approfonditi, quel che accade dentro e intorno al welfare. Il vero nodo ? la sua legittimazione culturale. Il senso del welfare, infatti, si sta affievolendo nella percezione dei cittadini. Essi vedono un susseguirsi di prestazioni, appropriate o meno, ma non si sentono partecipi di una grande impresa, sempre da criticare e reinventare, che d? forma alla responsabilit? collettiva che ci si assume per l'umanit? degli altri, di ogni ?altro?.
14804Spoglio di PeriodicoIII CMario&PolloEmanciparsi: solo una questione individuale?Animazione sociale n. 282 (apr. 2014), pp. 15-24societ?;culturaSull'onda del documento in vista del IX Forum Paulo Freire (nr. 280) l'autore si chiede se emanciparsi sia un verbo da coniugare al singolare o al plurale. Per quanto paradossale -in un tempo in cui arte, scienza e filosofia intravedono possibilit? di evoluzione dove la parte si coglie nel tutto e nell'interazione con le altri parti -, finita la stagione delle grandi ideologie e dei movimenti di liberazione, l'emanciparsi spesso ? inteso come avventura solitaria, su percorsi che richiamano il correre del criceto nella ruota. Come contenere la distruttivit? di vie individualistiche per dar forma a imprese collettive entro cui ognuno possa ?prendere coscienza di s? dentro la presa di coscienza del mondo??
14805Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&MorliniCooperare per quali intraprese?
Una cooperazione che pensa e costruisce con le risorse locali
Animazione sociale n. 282 (apr. 2014), pp. 25-37mercato;impresaLa possibilit? di un nuovo welfare passa dalla capacit? di cittadini, organizzazioni e istituzioni di misurarsi con i problemi odierni allestendo ?imprese sociali di comunit?. ? la complessit? dei problemi a richiedere imprese complesse, luoghi di partecipazione non banale, a intelligenza plurale, in cui convergano risorse formali e informali, del pubblico e del privato sociale, facendo leva su principi come il mutualismo e il cooperativismo. Dopo l'enfasi liberalista con il degrado del valore dell'individualit? in inedite forme di esclusione, cresce l'ipotesi che, nel ?sortire insieme dai problemi per una via politica? -, le individualit? singolari e collettive trovino senso.
14806Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Camarlinghi;…[et al.]Inchiesta del mese: Come far fronte alle sofferenze urbane.
Adulti fragili dentro citt? flipper
Animazione sociale n. 282 (apr. 2014), pp. 38-78politica;societ?;servizi;servizio socialeItaliaLa scelta di dedicare un'inchiesta agli adulti fragili delle nostre citt? chiede di rispondere anzitutto a una domanda: perch? occuparsene in un momento storico in cui ?ben altre? sembrano essere le priorit?? Nel primo arricolo vengono esposte le ragioni che non sono solo ragioni di e civilt? e coesione sociale, ma anche legate all'impatto che queste vite fragili hanno su servizi e operatori. Questa fatica va oggi accolta, interrogata, rielaborata. Sia perch? rischia di sfinire operatori gi? sovraccaricati, sia perch? dalla sua rielaborazione possono venire indicazioni utili su come affrontare queste situazioni di confine che chiamano in causa pi? servizi, ma che spesso vengono rimbalzate da un servizio all'altro perch? nessun servizio ? in grado di dare ad esse
risposte esaurienti. Il sistema dell'aiuto e della cura rischia cos? di disegnare l'immagine di una citt? flipper, mentre invece ? una citt? rete quella che mirano a costruire i contributi di quest'inchiesta. Una citt? capace di collaborare nel far fronte alle sue sofferenze e di portare il suo sistema di risposte all'altezza della complessit? delle domande. Una citt? sempre pi? competente, riflessiva, solidale.
14807Spoglio di PeriodicoIII CMonica&Brandoli;Daniela&Ghinello;Giovanna&EsenaAccompagnare vite fragili nelle citt?Animazione sociale n. 282 (apr. 2014), pp. 79-87politica;societ?;servizi;servizio socialeIl regolamento in materia di servizi sociali estende l'accesso alle prestazioni sociali anche a chi, pur non residente ma temporaneamente presente sul territorio, presenti un ?bisogno indifferibile e urgente?. Poich? questa casistica comprende vite fragili che spesso, per il loro nomadismo urbano, non appartengono a nessun quartiere, pu? essere utile che una citt? vi dedichi un servizio sociale a bassa soglia. Ci? permette di alleviare i servizi di quartiere, oggi alle prese con le difficolt? dei residenti, ma soprattutto di fare un accompagnamento dedicato con queste vite smarrite. Vite segnate s? da pesanti difficolt?, ma non per questo irrimediabilmente chiuse a un futuro.
14808Spoglio di PeriodicoIII CGraziella&FavaroGenitori stranieri sull'altra riva della scuola
Animazione sociale n. 282 (apr. 2014), pp. 88-99societ?;scuolaL'ingresso dei figli nella scuola italiana rappresenta per molte famiglie straniere uno snodo biografico: da un lato ? il compimento di fatiche e promesse, dall'altro una frattura nella storia famigliare e nelle modalit? di trasmissione tra generazioni. Giorno dopo giorno, i figli lasciano i genitori ?sull'altra riva? e si awenturano da soli nel mondo delle nuove parole. Il genitore si sente un infans e non un adulto competente a fianco del figlio. Da parte sua la scuola, anche senza volerlo, mette a nudo le incapacit? e gli impacci comunicativi dei genitori. Occorre oggi investire molto di pi? nel mettere in comunicazione le due parti. Per il bene di tutti.
14809Spoglio di PeriodicoIII CRiccardo&Olivieri;Maria&Minniti Dossier: Le dipendenze. Sogni rovesciatiCem Mondialit? n. 1 (gen. 2015), pp. 17-32societ?;cultura;sociologia;psicologia;consumiIl nuovo anno di CEM (che segue l'anno scolastico) si apre nel solco della riflessione che la rivista ha avviato sul tema "Amare questo tempo. Alfabeti per lo cura delle relazioni", con questo dossier dedicato alle "dipendenze" di vario genere che condizionano sotto profili diversi lo vita di molte persone. Oggi lo dipendenza non ? pi? veicolo di esclusione -scrive Olivieri -, ma diviene una porta d'accesso alla rete sociale: lo droga protagonista assoluta di quest'era ? la cocaina, vero e proprio simbolo dello stile performativo, supporto dell'immediatezza e della velocit? dei ritmi di vita. La cocaina non emargina ma include, permette il mantenimento di ritmi lavorativi elevati, l'allungamento delle giornate e lo sprint nel tempo libero. La sostanza non ? pi? fine ultimo del piacere ma diventa mezzo, amplificatore delle prestazioni, per ottenere soddisfazioni e benefit che marchiano lo propria inclusione sociale, lo propria vittoria nella competitiva gara alla scalata/accettazione sociale. Ora poseremo lo sguardo del nostro mestiere di educatori -aggiunge Maria Minniti -sulla "relazione", soggetto principale della "dipendenza e delle dipendenze" che con il loro moltiplicarsi sembrano a torto o a ragione mettere in crisi diversi sistemi che ci circondano. Molti campi della conoscenza e delle attivit? umane sono coinvolti quando si ragiona di dipendenze, molti sistemi diversi s'intersecano: la legislazione, la politica, la medicin, la ricerca scientilica, la psicologia, la sociologia, l'economia, la storia, la geografia, la cultura, lo religione. Il dossier offre una panoramica brillante ed originale di uno degli aspetti antropologici chiave della nostra epoca.
14810Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniNon uccidere. ? davvero un comandamento universale?Cem Mondialit? n. 1 (gen. 2015), pp. 23-26religione;etica;filosofia;teologia;educazioneInserto centrale del dossier di questo numero, della serie "Deka-Logous". Quale etica per l'umanit??" Dedicato a "Non uccidere. ? davvero un comandamento universale?" un precetto che richiede un'incessante attualizzazione ed una continua traduzione storica.
14811Spoglio di PeriodicoIII CStefano&CurciUn aggiornamento del lessico giovanileCem Mondialit? n. 1 (gen. 2015), pp. 10-11societ?Articolo della rubrica "Generazione Y" che ci presenta il "Social dizionario", uno strumento per aiutarci a capire il linguaggio digitale di giovani e giovanissimi.
14812Spoglio di PeriodicoIII CAlessandro&AlbiniL'intercultura nell'era dei BesCem Mondialit? n. 1 (gen. 2015), p. 3scuola;istruzione;legislazioneOggi la scuola italiana, realistlcamente, deve fare i conti con la grande sfida dei Bisogni Educativi Speciali. La sigla Bes ldentiflca i bisogni educativi di alunni con disabilit?, con Dsa e/o disturbi evolutivi specifici, con svantaggi socio-economici, linguistici e culturali. Tra questi ultimi rientrano anche le difficolt? linguistiche legate all'appartenenza a culture o a lingue diverse dall'italiano. La normativa sui Bes punta l'attenzione sul concetto di inclusione e accoglienza.
14813Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniL'innovazione possibile avanguardie educativeCem Mondialit? n. 1 (gen. 2015), p. 12scuola;educazione;informazione;comunicazione;tecnologiaArticolo su ?Avanguardie Educative?, un movimento aperto alla partecipazione di tutte le scuole italiane che lavorano per trasformare una scuola non pi? adeguata alla nuova generazione di studenti digitali e lontana dalla societ? della conoscenza. Il movimento intende utilizzare le opportunit? offerte dalle ICT (tecnologie dell'informazione e della comunicazione) e dai linguaggi digitali per cambiare gli ambienti di apprendimento e offrire e alimentare una ?galleria delle Idee? che nasce dall'esperienza delle scuole, ognuna delle quali rappresenta la tessera di un mosaico che mira a rivoluzionare l'organizzazione della didattica, del tempo e dello spazio del ?fare scuola?.
14814Spoglio di PeriodicoIII CFranco&FlorisEmanciparsi insieme al mondo

Animazione sociale n. 283 (mag.-giu. 2014), pp. 3-13societ?;cultura;sociologiaNel riflettere in questi mesi su una cultura e una pedagogia dell'emancipazione, in vista anche del IX Forum Paulo Freire (a Torino, nel mese di settembre 2014), uno dei nodi emergenti ? il legame oggi allentato, se non ignorato, tra emancipazione individuale ed emancipazione sociale. Sullo sfondo, se non ormai in primo piano, emerge anche l'emancipazione del mondo, drammaticamente attuale perch? l'intero pianeta ? a rischio. Oggi pi? che mai sappiamo, dati scientifici alla mano, che ci si pu? emancipare come soggetti solo in un comune destino con il mondo, con compiti poderosi a livello sociale e personale.
14815Spoglio di PeriodicoIII CRemo&SizaNella societ? dell'individualismo obbligato
Animazione sociale n. 283 (mag.-giu. 2014), pp. 14-22societ?;cultura;sociologiaNel parlare della societ? spesso si pone l'accento su un esasperato individualismo, presentato come espressione di un non meno esasperato consumismo. Ma, senza una lettura critica dei fenomeni, questo approccio rischia di buttar via il bambino con l'acqua sporca, cio? di dimenticare che la storia moderna dell'Occidente, pur fra contraddizioni, tende con forza all'emancipazione degli individui. Una conquista decisiva e fragile che necessita di processi di individuazione pi? critici e coraggiosi. Per contrastare ogni forma di egocentrismo, dipendenza, rinuncia a s?, ma anche quell' ?individualismo obbligato? in situazioni d'impoverimento che costringe le persone ad ?arrangiarsi? da sole.
14816Spoglio di PeriodicoIII CDario&ReiTerzo settore: servono riforme, ma pi? coraggioseAnimazione sociale n. 283 (mag.-giu. 2014), pp. 23-29politica;societ?;servizio sociale;legislazione;serviziIl riordino legislativo delle organizzazioni del Terzo settore non pu? che ripartire da una riflessione sulla funzione che oggi sono chiamati ad assumere i variegati mondi che lo connotano. L'attenzione pu? legittimamente concentrarsi sulla giusta salvaguardia delle condizioni contrattuali e finanziarie per agire. Ma ci? non pu? bastare in anni in cui si fatica a intercettare le domande emergenti nella societ? e ad attivare, con il contributo dei cittadini percorsi di inclusione dentro comunit? che paiono ?sulla difensiva?. Attorno a quali questioni sociali, culturali ed economiche ridefinire lo spazio e la funzione del Terzo settore e delle pubbliche istituzioni?
14817Spoglio di PeriodicoIII CPaola&Carbopne;…[et al.]Inserto: Come rendere generativo l'incontro tra generazioni?Animazione sociale n. 283 (mag.-giu. 2014), pp. 30-73societ?I testi dell'inserto mirano a capire come gli adulti possono oggi costruire relazioni pi? generative e co-evolutive con gli adolescenti nei diversi contesti in cui li incontrano. Nascono dal percorso di ricerca condotto in questi anni nelle Summer School sui diritti dell' adolescenza (iniziativa promossa dall'Istituto centrale di formazione del Dipartimento per la giustizia minorile e coordinata da Cira Stefanelli). Costituiscono il materiale preparatorio alla terza edizione della Summer School, Generazioni in ricerca nella citt? (Roma, 14-18 luglio 2014). Una edizione che mai come quest' anno ? volta a comprendere e a entrare in dialogo con i nuovi mondi adolescenziali.
14818Spoglio di PeriodicoIII CEmanuele&MontorfanoQuel mal-inteso nel lavoro con l'esclusione Animazione sociale n. 283 (mag.-giu. 2014), pp. 74-83servizio socialeDove sta il "mal-inteso" nel lavoro con i mondi dell'esclusione? Forse nasce da una lettura superficiale dell'esclusione, ridotta ad assenza di beni materiali come il lavoro, indifferente invece alla scarsit? di beni immateriali come lo stare con altri e il conversare per dare significato a quel che si vive e spesso si interiorizza in modo depressivo. Proprio per questo, in un tempo in cui il lavoro ? scarso, in particolare per le persone svantaggiate, uscire dal mal-inteso per gli operatori ? allestire luoghi dove esercitare insieme la parola sui vissuti fino a ritessere legami di fiducia, interrogarsi sulla giustizia nella societ?, coltivare nuove forme di intraprendenza.
14819Spoglio di PeriodicoIII CDavide&PizziQuando in casa abita la sofferenza psichiatrica
Animazione sociale n. 283 (mag.-giu. 2014), pp. 3-18salute;servizio socialeAnche le riforme pi? grandiose -come quella awiata da Franco Basaglia in psichiatria negli anni '70 - se non divengono mutamento dello sguardo sulla malattia, diversa sensibilit?, diverso ascolto del senso della sofferenza dentro la biografia di ogni soggetto e soprattutto maggiore attenzione al luogo dove la cosiddetta follia si esprime -la famiglia- rischiano di perpetuare nuove sordit?, nuove solitudini. Diverse, ma non meno disperate di quelle che abbiamo conosciuto nei manicomi di un tempo. Oggi la cultura della cura in psichiatria deve sempre pi? integrare il discorso sociale al discorso medico.
14820Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&CamerlinghiSenza tasse non ? vero che si ? pi? liberi
Animazione sociale n. 284 (lug.-ago. 2014); pp. 3-12politica;societ?;servizi;servizio socialeLe tasse sono il perno centrale di una democrazia. Perch? con esse si finanzia il welfare, ovvero quei servizi essenziali per la vita in comune. Ma in Italia, si dice, "ne paghiamo troppe". I dati della pressione fiscale complessiva per? non dicono questo. Semmai le paghiamo in pochi. Allora il punto non ? ridurre l'ammontare percepito dallo Stato, ma far pagare di pi? evasori ed elusori fiscali. La spesa sociale italiana non ? vero che ? eccessiva, ? pi? bassa dellamedia dell'Eurozona, e i servizi che finanzia non sono da buttar via ma da migliorare. Dunque ? qui che dovrebbe indirizzarsi oggi l'investimento del Paese.
14821Spoglio di PeriodicoIII CLuca&FazziIl compito di innovazione dell'impresa socialeAnimazione sociale n. 284 (lug.-ago. 2014); pp. 13-25societ?;servizi;economia;impresa;sviluppo;servizio socialeLa ricerca da parte della cooperazione sociale di un riposisizionamento dentro l'evolversi della vita socio-economica stenta ada avviare alla discussione spprofondita, che parta da una rilettura delle strategie sviluppatre nel? corso degli anni e si misuri con le sfide sollevate dalla crisi del welfare. Sottrarsi a tale discussione conduce a scelte di piccolo cabotaggio che portano a ragionare sulle niucchie di lavoro in cui sopravvivere. Affrontarla porta invece a preoccuparsi degli ecosistemi entro cui svolgere la propria mission: ecosistema pubblico, di mercato o comunitario.
14822Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&Cottinio;Flaviano&ZandonaiImprese per comunit? resilientiAnimazione sociale n. 284 (lug.-ago. 2014); pp. 26-37societ?;servizi;economia;impresa;sviluppo;servizio socialeE' importante fare il punto sul percorso evolutivo della cooperazione sociale dal punto di vista della sua capacit? di abitare le comunit? locali e di dar vita al loro interno a quelle forme di azione partecipata denominate "imprese sociali di comunit?". Pur con stili diversi, non poche cooperative che si stanno muovendo in tale direzione sentono che ? giunto il momento di fare una approfondita analisi. Anche perch? alla cooperazione stessa ? chiesto di mutare pelle e di mettesri al servizio di imprese la cui sfida ? far interagire i vari mondi della comunit? per produrre beni comuni.
14823Spoglio di PeriodicoIII CGian Paolo&Guelfi;...[et al.]Inserto: La relazione educativa ricerca parole/3. Il colloquio motivazionale nell'ambivalenza dei cambiamentiAnimazione sociale n. 284 (lug.-ago. 2014); pp. 38-83societ?;servizio sociale;servizi;salute;psicologiaL'inserto ? dedicato all'analisi del lavoro degli operatori sociali con gruppi vulenrabili, nel dialogo per aiutare l'altro e riorientarsi. L'inserto offre un prezioso contributo su questo, utilizzando il dialogo con operatori accomunati dalla passione e dal rendersi competenti nel "colloquio motivazionale", una forma di dialogo che porta gli operatori a porre al centro un clima antropologico e un metodo di lavoro che permettano alle persone di ritrovare il coraggio e la lucidit? mentale per riprendere in mano il bandolo delle loro biografie. Il primo articolo offre un quadro sulle premesse antropologiche e sulle fondamenta scientifiche, per poi declinare le fasi di sviluppo di un colloquio motivazionale, mentre gli altri tre sono frutto di una rielaborazione di pratiche di lavoro in tre contesti (giovani, autori di reato, soggetti con ricadute).
14824Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&ColleoniRendere pratico il principio del nessuno escluso
Animazione sociale n. 284 (lug.-ago. 2014); pp. 84-94pedagogia;servizio socialeLa crisi delle risorse finanziarie, la fibrillazione dei legami, il susseguirsi di emergenze, portano il lavoreo con persone segnate da handicap su strade diverse, accomunate da un eccesso di deleghe tra servizi, cooperative sociali, associazioni ecc.. In tal modo alla fatica di reperire risorse economiche, si aggiunge un grave deficit di pensiero progettuale. Ora, senza un investimento tra i diversi attori, la mobilitazione della comunit? ? sbilanciata, fino alasciuare spazi a protagonismi non equilibrati. Daere nesuuno dove ripartire, se non dal comune compito di non escludere nessuno, fino ad accompagnarsi nel fare spazio alla progettualit? di ogni persona?
14825Spoglio di PeriodicoIII CSalvatore&CaccioloLa semina culturale degli agricoltori sociali
Animazione sociale n. 284 (lug.-ago. 2014); pp. 95-104agricoltura;stili di vita;alimentazione;servizio sociale;economia;impresaDa anni molti operatori sociali stanno toccando con mano come, in alcune situazioni soggettive di difficolt?, il far parte di famiglie e comunit? terapeutiche ritmate sul tempo della vita agricola abbia una sua capacit? di dissodare storie di vita segnate da disorientamnneto, senso di inutilit?, blocco progettuale. Si tratta della riscoperta dell'energia trasformativa dell'interagire quotidiano nel lavorare la terra, ma anche del radicamento dfell'agricoltura dentro le comunit? locali e la loro ricerca di nuovi stili di vita, nuove prospettive di economia e sviluppo, forme di convivenza maggiormente inclusiva.
14826Spoglio di PeriodicoIII CFranco&FlorisNella risposta al reato ? in gioco il futuro di tutti
Animazione sociale n. 285 (set.-ott. 2014); pp. 3-14servizio sociale;giustizia;societ?Da sempre la rappresentazione collettiva del cartcere ondeggia tra immaginari della punizione e della vendetta, e immaginari della possibilit?, dell'evolversi delle vite umane, dell'apprendimento e del cambiamento. Oggi, in un tempo di ansia e rancori diffusi, il riscvhio che si corre ? duplice. Non solo quello di enfatizzare risposte ai problemi che rimandano a immaginari di carcerizzazione, ma anche e soprattutto considerare il catrcere qualcosa che riguarda chi ha compiuto il reato, quando invece ? in gioco il destino della societ?, la sua capacit? di includere nonostante tutto, come via alla generazione di un diverso vivere civile
14827Spoglio di PeriodicoIII CMonica&MusolinoL'invenzione di nuovi luoghi dell'abitare
Animazione sociale n. 285 (set.-ott. 2014); pp. 15-24bene comune;societ?;animazione sociale;sociologiaCi senbtiamo spesso estranei per le vie della nostra citt? - spiega l'autore - come disancorati dalla terra in cui viviamo, esclusi dall'abitare i luoghi. QWuesta saensazione di estraneit? pu? portare alla rassegnazione e a un individualismo obbligato dalle circostanze, ma anche aprire alla ricerca di nuyove relazioni e, soprattutto, di nuove forme di riabitare il territorio, allestendo spazi che possano dirsi comuni: n? solo pubblici n? solo privati. Da pi? parti in pi? modi stiamo cercando come addomesticare spazi, anche abbandonati, in cui trasfondere nuovi immaginari del vivere, del relazionarsi, del convivere. Nuove immagini culturali dello sviluppo locale.
14828Spoglio di PeriodicoIII CMiguel&BenasayagI semi del mondo di domani
Animazione sociale n. 285 (set.-ott. 2014); pp. 25-35societ?;sociologiaCi? che dovremmo oggi capire - spiega l'autore - ? come sia potuta accadere una diminuzione della potenza vitale dei soggetti. Sono molte infatti le persone che annegano nell'impotenza dell'immediato, che non reagiscono all'orrore che in varie forme avanza. Forse le ragioni sono identificabili nella mitologia neoliberista che tutti ci avvolge. Una mitologia che ci fa credere di essere tanto pi? liberi quanto pi? slegati dagli altri, dal nostro territorio. Che riduce la nostra capacit? di essere toccati dalle cose intorno a noi e quindi di assumercene la responsabilit? con altri. Una mitologia che ? un'antropologia la quale, mentre ci seduce, ci condanna.
14829Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Camerlinghi;...[et al.]Inserto: Educarci al welfare bene comune. Costruire diritti nella fragilit?Animazione sociale n. 285 (set.-ott. 2014); pp. 36-71servizio sociale;bene comune;politica;societ?Questo inserto presenta riflessioni sviluppate in occasione del II Appuntamento nazionale degli operatori sociali "Educarsi al welfare bene comune. Costruire diritti nella fragilit? che ci avvolge", tenutosi a Torinio l'8-9 novembre 2013, organizzato da Animazione Sociale. Immersi in una fragilit? dilagante, occorre rilanciare le ragioni del welfare come bene comune. Questi contributi offrono indicazioni per riposizionarsi in modo generativo nella quotidiana costruzione dei diritti.
14830Spoglio di PeriodicoIII CLuca&AgostinettoL'intercultura che sa apprendere dagli errori
Animazione sociale n. 285 (set.-ott. 2014); pp. 72-81educazione;pedagogia;culturaL'intreccio tra culture ? sempre da inventare perch?, sottostante al nostro modo di pensare e agire -spiega l'autore- rimane una sorta dui risparmio economico del pensare, dietro al quale ci rifugiamo per non dover pensare sempre da capo, ogni volta che le condizioni ambientali cambiano. Cos? facendo, ? facile rimanere intrappolati in stereotipi che impediscono di toccare con mano la specificit? delle situazioni e di interagire costruttivamente entro i nuovio mondi sociali e culturali in cui di fatto ci evolviamo. Spesso questa fatica conduce a errori in cui cadiamo come cittadini e come educatori.
14831Spoglio di PeriodicoIII CMarco&TuggiaAlle comunit? educative bastano tre mura
Animazione sociale n. 285 (set.-ott. 2014); pp. 82-91servizio sociale;servizi;educazioneRispetto al sostegno ai minori la crisi finanziaria pu? essere vista come smantellamento dei servizi o come sfida a uscire da modelli di lavoro a compartimenti stagni, in gioco ? anche il ruolo delle comunit? educative nel cammino evolutivo dei minori. Come mettere in primo piano i percorsi dei ragazzi, piuttosto che i servizi con le loro modalit? organizzative? In questa prospettiva, allargando la portata della metafora nel titolo dell'articolo, si pu? dire che a ogni servizio e organizzazione bastano "tre mura", perch? la quarta ? data dalla collaborazione tra professionisti, dall'investimento sulla genitorialit?, dalla valorizzazione delle risorse dell'ambiente.
14832Spoglio di PeriodicoIII CCristina&Oddone;Simone&SpensieriSe un ambulatorio diventa video laboratorio
Animazione sociale n. 285 (set.-ott. 2014); pp. 92-101servizio sociale;animazione socialeQuesto articolo documenta l'esperienza dell'Escuelita al SERT di Lavagna (GE), che lavora per la riabilitazione e il reinserimento sociali di giovani latinos tossicodipendenti.
14833Spoglio di PeriodicoIII CAnita&EusebiLa terza rivoluzione che serve

Animazione sociale n. 286 (nov. 2014); pp. 3-15psicologia;salute;legislazione;servizio socialeItaliaLa prima rivoluzione ? stata quella che, agli inizi del '900 e sulla scia della fenomenologia, ha radicalmente cambiato l'oggetto della psichiatria: non il cervello, con le sue disfunzioni, ma la
soggettivit? dei pazienti. La seconda rivoluzione ? stata quella avviata da Franco Basaglia negli anni '60 e '70, nella quale le premesse conoscitive della fenomenologia hanno prodotto una
inimmaginabile trasformazione del modo di cura della sofferenza psichica. Oggi nel nostro Paese, il solo senza pi? i manicomi, ? venuto il tempo di una terza rivoluzione, che ridia slancio a quelle promesse. Altrimenti la grande rivoluzione basagliana rischier? di svuotarsi e di smarrirsi.
14834Spoglio di PeriodicoIII CVincenza&PellegrinoGiovani in ritiro dalla scena pubblicaAnimazione sociale n. 286 (nov. 2014); pp. 16-26societ?;cultura;comunicazione;psicologia;sociologiaCosa hanno da dire e da dare i giovani che si stanno ritirando dallo spazio pubblico (dalla scuola, dalla politica ... )? Una domanda che ? importante porsi perch? i gesti del ritiro sono una
denuncia della sofferenza diffusa e insieme il segno di una ricerca in atto, che sta provando a immaginare ?culture altre? dell'abitare il mondo, del vivere in societ?. ? una ricerca non facile da
decifrare. AI loro interno si colgono anticipazioni di futuro e agli adulti tocca stare in ascolto per cogliere segnali quasi impercettibili, lasciandosi interrogare da questa distanza, che ? un appello a capire quale coabitazione tra generazioni ? oggi possibile costruire.
14835Spoglio di PeriodicoIII CAndrea&MarchesiDieci ipotesi per lavorare ancora con i giovaniAnimazione sociale n. 286 (nov. 2014); pp. 27-37societ?;educazione;servizio sociale;sociologia;pedagogiaMolti sono gli adulti che osservano come con i giovani servano nuove parole e linguaggi per declinare la vita. Come rivista, Animazione Sociale, ha assunto questa esigenza, a contatto con le ?cose? che si stanno gi? facendo, prendendo le distanze dai luoghi comuni di molti discorsi sui giovani. Si ? operata una rilettura di azioni realizzate in cantieri sociali, incubatori di intraprendenze, progetti che rigenerano spazi. Si sono esplorate nuove modalit? di stare e fare insieme per poi interrogare le forme del cooperare nelle organizzazioni che lavorano con i giovani. Vengono qui enunciate ?dieci ipotesi di lavoro?.
14836Spoglio di PeriodicoIII COrdine Assistenti Sociali&PugliaInserto: Aprire strade locali di welfare/1. Dare corpo alla capacit? di aspirare dentro citt? in crisiAnimazione sociale n. 286 (nov. 2014); pp. 38-73servizio sociale;serviziItaliaL'inserto nasce dal desiderio di comprendere come oggi le professioni sociali (in particolare quella delI'assistente sociale) possono contribuire ad ?aprire strade locali di welfare?. Lo scenario
di grave crisi che colpisce i cittadini e porta a disinvestire sulle politiche sociali non pu? non interrogare chi - come le/gli assistenti sociali - si trova esposto quotidianamente alle conseguenze
delIa crisi sulle vite delle persone. Il rischio da scongiurare ? quello di arrendersi all'immaginario del declino dei diritti e del sistema di welfare volto a tutelarli e promuoverli. La sfida da assumere ? quella di essere lievito di fiducia nei territori, di mettersi accanto ai cittadini per fare insieme a loro pratica del possibile. L'inserto offre indicazioni in questa direzione.
14837Spoglio di PeriodicoIII CLorenz& FronteSostare insieme sulla soglia al centro diurnoAnimazione sociale n. 286 (nov. 2014); pp. 74-83servizio socialeOgni organizzazione si genera nel continuo scambio fra immaginari culturali legati ai significati che possono sottendere l'inventare la vita. ? cosi anche per i centri diurni per disabili dove
l'efficacia nell'alleggerire i problemi dipende dallo ?scambio sulla soglia? in cui tutti possano colloquiare, dove dunque gli immaginari si possono contaminare. Il senso di un centro non dipende solo dai modi di pensare di chi lavora al suo interno, ma si definisce nello scambio tra operatori e mondi circostanti, in particolare i genitori. Tenere aperta la soglia e sostarvi ? delineare, in uno spazio di nessuno, lo spazio di tutti per apprendere a vivere.
14838Spoglio di PeriodicoIII CSimone&LanzaPossibilit? e fatiche della micro democrazia Animazione sociale n. 286 (nov. 2014); pp. 84-95educazione;societ?Se, come affermava Alexis de Tocqueville, la democrazia ? l'arte meno dolorosa di governo, essa richiede luoghi in cui apprenderla esercitandola in concreto, sapendo che di mezzo c'? il misurarsi con vissuti che ondeggiano fra presa d'atto della ?mancanza? e apertura alla ?possibilit?. Dove apprendere quest'arte indispensabile per l'intera societ?? Luogo di apprendimento privilegiato rimangono le variegate organizzazioni intermedie tra vita privata e vita pubblica, a partire da principi irrinunciabili sempre da (ri)costruire in una logica in cui il principio di autorit? si coniuga con il principio della fratellanza.
14839Spoglio di PeriodicoIII CClaudio&RenzettiDiscutere di quel che resta del welfareAnimazione sociale n. 286 (nov. 2014); pp. 96-102politica;societ?;servizi;servizio socialeItaliaLa crisi del welfare sta consegnando gli operatori sociali alla rassegnazione della routine o a fughe che rasentano il cinismo. La crisi, finanziaria e culturale, sta inibendo la ricerca di nuove ragioni per legittimare un welfare che sia ?bene comune?. Occorre oggi non smettere questa ricerca, ma non pi? limitandola solo a operatori e cittadini sensibili, perch? la crisi sta portando le classi impoverite ad arrangiarsi senza protestare e altri cittadini a giustificare i ?tagli? con il non sottrarre risorse allo sviluppo, senza cogliere la connessione positiva tra welfare e sviluppo. Delineare nuove ragioni chiede pi? che mai di attivare ?controversie pubbliche? a livello culturale e politico.
14840Spoglio di PeriodicoIII CAlfonso&Torres CarrilloTransformaciones hist?ricas
de la educaci?n popular
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 499 (ott. 2014), pp. 1-4educazione;formazione;pedagogia;etica;cultura;politicaAmerica LatinaQuesto numero contiene una serie di riflessioni sul tema dell'educazione popolare, corrente pedagogica latinoamericana che si caratterizza per una riflessione critica sulle ingiustizie, in un orizzonte etico e politico emancipazionista che intende contribuire a che i settori popolari si constituiscano come agenti di cambiamento. Questo primo articolo propone un excursus storico dell'educazione popolare fino ad arrivare al dibattito attuale.
14841Spoglio di PeriodicoIII CRub?n Eduardo&Mendoza Garc?a?El modelo educativo
vigente se ha agotado?
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 499 (ott. 2014), pp. 5-7educazione;formazione;pedagogia;etica;cultura;politicaAmerica LatinaQuesto numero contiene una serie di riflessioni sul tema dell'educazione popolare, corrente pedagogica latinoamericana che si caratterizza per una riflessione critica sulle ingiustizie, in un orizzonte etico e politico emancipazionista che intende contribuire a che i settori popolari si constituiscano come agenti di cambiamento. Questo articolo analizza l'attuale sistema educativo istituzionale, ponendo in luce il suo essere funzionale all'attuale sistema politico globale, basato sulle disuguaglianze, e spiega come l'educazione popolare possa rappresentare una reale alternativa basata sulla giustizia sociale.
14842Spoglio di PeriodicoIII CElza Maria&Fonseca Falkembach;Walter&FrantzSistematizaci?n, creaci?n de
conocimiento, epistemolog?as
no euroc?ntricas
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 499 (ott. 2014), pp. 8-13educazione;formazione;pedagogia;etica;cultura;politicaAmerica LatinaQuesto numero contiene una serie di riflessioni sul tema dell'educazione popolare, corrente pedagogica latinoamericana che si caratterizza per una riflessione critica sulle ingiustizie, in un orizzonte etico e politico emancipazionista che intende contribuire a che i settori popolari si constituiscano come agenti di cambiamento. Questo articolo analizza gli aspetti epistemiologici dell'educazione popolare.
14843Spoglio di PeriodicoIII CAdelar John&PizettaUna necesidad en los procesos de organizaci?n y lucha: la formaci?n pol?tica e ideol?gicaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 499 (ott. 2014), pp. 14-15educazione;formazione;pedagogia;etica;cultura;politicaAmerica LatinaQuesto numero contiene una serie di riflessioni sul tema dell'educazione popolare, corrente pedagogica latinoamericana che si caratterizza per una riflessione critica sulle ingiustizie, in un orizzonte etico e politico emancipazionista che intende contribuire a che i settori popolari si constituiscano come agenti di cambiamento. Questo articolo si propone di fornire alcuni spunti di riflessione sull'importanza e la necessit? di una formazione politica e ideologica per rafforzare le organizzazione e le lotte dei lavoratori nella prospettiva della costruzione di cambiamenti strutturali nel continente latinoamericano.
14844Spoglio di PeriodicoIII CGenerosa&Maceo Alarc?nMovimiento de mujeres
y Educaci?n Popular
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 499 (ott. 2014), pp. 17-20educazione;formazione;pedagogia;etica;cultura;politica;donneAmerica LatinaQuesto numero contiene una serie di riflessioni sul tema dell'educazione popolare, corrente pedagogica latinoamericana che si caratterizza per una riflessione critica sulle ingiustizie, in un orizzonte etico e politico emancipazionista che intende contribuire a che i settori popolari si constituiscano come agenti di cambiamento. Questo articolo analizza la prospettiva femminista e dei movimenti delle donne all'interno del contesto dell'educazione popolare.
14845Spoglio di PeriodicoIII CNicol?s&VargasAportes desde la Educaci?n Popular
Juventudes y trabajo comunitario
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 499 (ott. 2014), pp. 20-25educazione;formazione;pedagogia;etica;cultura;politicaAmerica LatinaQuesto numero contiene una serie di riflessioni sul tema dell'educazione popolare, corrente pedagogica latinoamericana che si caratterizza per una riflessione critica sulle ingiustizie, in un orizzonte etico e politico emancipazionista che intende contribuire a che i settori popolari si constituiscano come agenti di cambiamento. Questo articolo si sofferma in particolare sul'educazione popolare in ambito giovanile e nel lavoro comunitario.
14846Spoglio di PeriodicoIII CMar?a&Cianci BastidasApuntes reflexivos sobre Educaci?n y Comunicaci?n Popular. El poder de la palabraAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 499 (ott. 2014), pp. 26-28educazione;formazione;pedagogia;etica;cultura;politica;comunicazione;informazioneAmerica LatinaQuesto numero contiene una serie di riflessioni sul tema dell'educazione popolare, corrente pedagogica latinoamericana che si caratterizza per una riflessione critica sulle ingiustizie, in un orizzonte etico e politico emancipazionista che intende contribuire a che i settori popolari si constituiscano come agenti di cambiamento. Questo articolo di chiusura spiega le implicazioni politiche della comunicazione nell'ambito dell'educazione popolare.
14847Spoglio di PeriodicoIII COsvaldo&Le?nDisputa de sentidos en tiempo de cambios
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 1-2comunicazione;informazione;politicaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. Questo articolo di apertura spiega la posizione di ALAI nell'ambito del sistema di informazione latinoamericano, e come si posiziona nel processo di integrazione regionale.
14848Spoglio di PeriodicoIII CMonica&BruckmannLa unidad latinoamericana como proyecto hist?ricoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 3-7politica;economiaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. Questo articolo analizza le sfide dell'America latina nel processo di costruzione dell'unit? continentale.
14849Spoglio di PeriodicoIII COscar&UgartecheLa integraci?n y la arquitectura financiera en el tiempoAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 8-12politica;economia;finanzaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. Questo articolo affronta la questione dell'integrazione regionale dal punto di vista finanziario, ripercorrendo le tappe storiche che la hanno caratterizzata.
14850Spoglio di PeriodicoIII CAna Esther&Cece?aAyotzinapa, emblema del ordenamiento social del siglo XXI
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 13-16politica;economiaAmerica Latina;MessicoEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. Questo articolo si rif? all'episodio di violenza del 26 settembre 2014 in Messico, dove, nello stato di Guerrero, la polizia ha assassinato, torturato e fatto sparire decine di studenti che protestavano contro la riforma dell'istruzione. Uno degli episodi pi? gravi e atroci della guerra sporca contro i movimenti sociali. L'autrice spiega come questo tragico episodio sia l'emblema dell'ordine sociale del XXI secolo.
14851Spoglio di PeriodicoIII CSally&BurchSoberan?a y gobernanza digitalAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 17-20politica;informazione;comunicazione;tecnologiaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. Questo articolo affronta alcune questioni relative al tema della sovranit? e della governance nel mondo virtuale/digitale. Quello che l'autrice si chiede ? che cosa implica questa rivoluzione digitale che stiamo vivendo per il nostro futuro; come influenzare il suo corso; e come ridurre la vulnerabilit? generata da questa elevata dipendenza tecnologica.
14852Spoglio di PeriodicoIII CRa?l&ZibechiLa disputa por el Atl?ntico SurAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 21-23politicaAmerica meridionale;BrasileEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. Questo articolo affronta le dinamiche geopolitiche in evoluzione relativamente all'Alleanza dell'Atlantico del Sud.
14853Spoglio di PeriodicoIII CFrei&BettoImpasses de los gobiernos progresistas
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 24-27politica;economia;finanzaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. In questo articolo l'autore offre un'analisi dello stato attuale dei governi democratico-popolari in America latina, valutandone i limiti e delinenado i valori comuni.
14854Spoglio di PeriodicoIII CEmir&Sader?Qu? es lo que confirma y desmiente las elecciones en Brasil?
America Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 28-30politica;societ?;economia;informazioneBrasile;America LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. In questo articolo l'autore offre alcune riflesioni sulle elezioni presidenziali brasiliane del 26 ottobre 2014, che hanno visto riconfermato il quarto mandato di Dilma Rousseff, candidata del Partito dei Lavoratori.
14855Spoglio di PeriodicoIII CIrene&Le?nAlternativas antipatriarcalesAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 31-32donne;politica;culturaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. In questo articolo l'autrice offre alcuni esempi di governi progressisti e socialisti latinoamericani nei quali si sta avviando, a livello di strategia politica, un processo di smantellamento delle relazioni di potere patriarcali.
14856Spoglio di PeriodicoIII CJo?o Pedro&StedileDesaf?os organizativosAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 33-35politica;societ?;economia;informazione;finanzaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. In questo articolo l'autore offre una panoramica delle maggiori sfide che l'attuale assetto economico, ambientale, finanziario, sociale sta ponendo al mondo dei movimenti sociali.
14857Spoglio di PeriodicoIII CEduardo&Tamayo G.El cambio clim?tico visto desde el SurAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 36-39ambiente;ecologia;economia;politicaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. L'articolo tratta in particolare la questione dei cambiamenti climatici visti dal punto di vista dei Sud del mondo.
14858Spoglio di PeriodicoIII CJulio&Ferm?nLa juventud, presente y futuro para la salvaci?n del planetaAmerica Latina en Movimiento A. XXXVIII, n. 500 (dic. 2014), pp. 40-44politica;demografia;lavoro;salute;economiaAmerica LatinaEdizione speciale per il cinquecentesimo numero della rivista, dedicata all'individuazione e investigazione delle questioni sociali e politiche principali dell'attualit? latinoamericana. Questo articolo di chiusura ? focalizzato sulla questione giovanile. Si apre con una panoramica globale sulla situazione demografica mondiale, spostandosi poi sulla situazione dei giovani in America Latina e nel resto del mondo. Affronta la questione della disoccupazione giovanile; l'esclusione sociale, la scarsa qualit? educativa a loro destinata; il tema dell'iniquit? di genere tra i giovani, la migrazione; chiudendo con l'analisi delle proposte per le politiche pubbliche nella nuova agenda per lo sviluppo 2015 dedicate ai giovani.
14859Spoglio di PeriodicoIII CBartolomeo&SorgeMattarella, un arbitro per la partita italiana Aggiornamenti sociali A. 66, n. 3 (mar. 2015), pp. 189-194politicaItaliaIl 31 gennaio 2015, con un consenso molto più ampio di quello richiesto e sfiorando la maggioranza qualificata dei due terzi, Sergio Mattarella è stato eletto 12° presidente della Repubblica italiana. Il 3 febbraio alla Camera, dopo il giuramento, di fronte ai grandi elettori, ha tenuto il discorso d’insediamento. Il neopresidente ha spiegato come intende svolgere il ruolo di garante della Costituzione, ricorrendo all’immagine dell’arbitro sportivo: «All’arbitro – ha detto testualmente – compete la puntuale applicazione delle regole. L’arbitro deve essere – e sarà – imparziale. I giocatori lo aiutino con la loro correttezza». Dunque, per conoscere chi è Sergio Mattarella e per comprenderne il messaggio politico, è bene rifarsi all’immagine con la quale egli stesso si è presentato: 1) quale “partita” si gioca oggi in Italia? 2) quali devono essere le “regole del gioco”?; 3) chi veramente è colui al quale è stato affidato il compito di “arbitro”?
14860Spoglio di PeriodicoIII CGaetano&SilvestriLa religione nello spazio pubblico. Leggere la Costituzione in un’Italia multiculturaleAggiornamenti sociali A. 66, n. 3 (mar. 2015), pp. 196-207religione;societ?;politica;scuolaItaliaIn una società democratica, plurale e sempre più multietnica, qual è quella italiana, il tema della presenza delle religioni non è confinato ai dibattiti tra esperti, ma vissuto nei luoghi della vita quotidiana, iniziando dalla famiglia. Cosa afferma la nostra Costituzione al riguardo? Che cosa significa l’esistenza di un “diritto alla religione”? Quali conseguenze ne derivano su questioni dibattute come la presenza di simboli religiosi negli spazi pubblici? Quale statuto giuridico è pertanto riconoscibile alle diverse religioni in Italia?
14861Spoglio di PeriodicoIII CNunzia&De Capite;Francesco&MariscoContrasto alla povert?: cinque anni di progetti e sperimentazioni Aggiornamenti sociali A. 66, n. 3 (mar. 2015), pp. 208-217politica societ?ItaliaTra gli effetti della crisi vi è l’aumento in Italia del numero di coloro che vivono in condizione di povertà. Con quali politiche economiche e sociali si è cercato di fare fronte a questa emergenza? Che risultati sono stati ottenuti? Quali scenari si possono prospettare per l’evoluzione del nostro sistema di protezione contro il rischio povertà? Un Rapporto elaborato da Caritas Italiana insieme ad altri soggetti sociali affronta queste domande.
14862Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Fasoli;Marco&GuiStress digitale. Gli effetti collaterali della sovrabbondanza comunicativa Aggiornamenti sociali A. 66, n. 3 (mar. 2015), pp. 218-227comunicazione;societ?Lo sviluppo di Internet e dei social network in questi anni ha aperto la porta a un nuovo modo di comunicare, che ancora per? non conosciamo profondamente, anche a causa della sua continua evoluzione. Quali pericoli si annidano nelle innovazioni tecnologiche? Come si pu? imparare a riconoscerli e trasformarli in opportunit??
14863Spoglio di PeriodicoIII CAnselmo&Palini?scar Romero e Marianella Garc?a Villas. Due vite spese per El Salvador e la dignit? umana Aggiornamenti sociali A. 66, n. 3 (mar. 2015), pp. 229-238diritti umani;religioneAmerica Latina;El SalvadorNel 35° anniversario dell’assassinio dell’arcivescovo di San Salvador – la cui beatificazione è stata decisa da papa Francesco lo scorso 3 febbraio – e nel 32° di quello della giovane presidente della Commissione per i diritti umani, ne ripercorriamo le biografie parallele. Qual è la chiave che le accomuna? Che cosa hanno significato per la Chiesa e per El Salvador queste due figure? Quale eredità lasciano?
14864Spoglio di PeriodicoIII CClaude&MeyerLa Cina, banchiere del mondo? Aggiornamenti sociali A. 66, n. 3 (mar. 2015), pp. 240-250politica;finanzaCina;Africa;USA;EuropaGià primo creditore degli Stati Uniti, Pechino continua a moltiplicare i suoi investimenti all’estero ambendo a divenire una potenza finanziaria mondiale. Da dove provengono le sue risorse e quali sono i motivi che la spingono a tenere questa politica? Possiamo aspettarci che avvengano profondi sconvolgimenti geopolitici se prosegue il sogno della “grande rinascita della nazione cinese”?
14865Spoglio di PeriodicoIII CMario&MeninDossier: La gioia del Vangelo missione di DioMissione Oggi n. 2 (feb. 2015), pp. 17-32teologia;religione;donneIl dossier riprende gli interventi di Missione Oggi sull'esortazione apostolica di papa Francesco: la gioia del Vangelo (Brescia 8-9 maggio 2014). La riflessione parte dal missionario teologo Jhon C. Sivalon, che evidenzia le tre caratteristiche che hanno dato forma alla fede di Bergoglio: quella missionaria (che valorizza il primato della "missione di Dio per definire la Chiesa e la sua convesrione pastorale), quella latinoamericana (che adotta l'opzione per i poveri, come principio ermeneutico per l'intelligenza della fede) e quella gesuita (che privilegia l'inculturazione come via all'incarnazione). Alcuni rapidi flash declinano poi altrettante parole dell'esortazione del papa - decentralizzazione, donne, ecumenismo, cultura dello scarto - e indicano le direzioni di marcia della trasformazione missionaria.
14866Spoglio di PeriodicoIII CMario&MeninL'Islam nella diaspora europeaMissione Oggi n. 2 (feb. 2015), pp. 7-9religione;societ?Europa;ItaliaIntervista a Paolo Branca, islamista all'Universit? Cattolica di Milano e responsabile dei rapporti con l'Islam per la diocesi di Milano, sulle sfide di integrazione dell'Islam in Italia e in Europa oggi.
14867Spoglio di PeriodicoIII CMaria Teresa&CobelliAfrica quando i ricchi diventano smemoratiMissione Oggi n. 2 (feb. 2015), pp. 10-13agricoltura;economia;sviluppo;impresaAfricaL'autrice espone alcune riflessioni sulle dinamiche di sviluppo economico dell'Africa con particolare riferimento alle politiche pubblichea favore del settore agricolo e della microfinanza portate avanti dai governi africani.
14868Spoglio di PeriodicoIII CMario&MeninDossier: Dialogo profetico forma della missioneMissione Oggi n. 3 (mar. 2015), pp. 17-32religione;teologiaNella sua enciclica programmatica Ecclesiam suam (1964), Paolo VI invitava a riscoprire la radice teologica del dialogo all'interno della categoria colloquium salutis (dialogo di salvezza), come qualcosa che viene da Dio, il primo dialogante. In questo dialogo la Chiesa deve ispirarsi alla missione di Ges?, per capire quale dialogo deve stabilire con il mondo e l'umanit? che l'abita. Va compresa in questa cornice teologica anche la nozione di "dialogo profetico" proposta dai missionari verbiti B. Bevans e Roger P. Shroeder, che ha suscitato non poca discussione tra missionari e teologi. Ci si pu?, infatti, impegnare in un dialogo sincero ed essere profetici? E ancora, i profeti biblici possono essere in qualche modo associati allo spirito del dialogo, come lo intendiamo oggi? Si pu? giustificare teologicamente il "dialogo profetico" o non si tratta piuttosto di una contraddizione in termini? Il dossier cerca di rispondere a tali questioni attraverso il contributo dello stesso Bevans, che rilegge l'esortazione apostolica Evangelii gaudium di papa Francesco in chiave di "dialogo profetico".
14869Spoglio di PeriodicoIII CFrancesco&ZanniniCristiani e musulmani dialogo difficile ma necessarioMissione Oggi n. 3 (mar. 2015), pp. 7-9religione;societ?L'autore prova a ricostruire le fasi del dialogo tra cristiani e comunit? islamica dall'11 settembre 2001 alla autoproclamazione dello Stato Islamico dell'Iraq e della Siria.
14870Spoglio di PeriodicoIII CGiusy&BaioniIl potere del terrore Boko HaramMissione Oggi n. 3 (mar. 2015), pp. 10-13religione;societ?NigeriaArticolo che affronta la questione del fondamentalismo islamico in Nigeria. Il movimento clandestino d'ispirazione islamica fondamentalista Boko Haram ha come obiettivo l'abolizione del sistema secolare e l'imposizione della sharīa, noto internazionalmente dopo le violenze religiose in Nigeria del 2009 e ora protagonista del massacro di Baga avvenuto tra il 3 e il 7 gennaio 2015 con un insieme di attacchi terroristici e di uccisioni di massa nella città nigeriana di Baga (nello Stato di Borno).
14871Spoglio di PeriodicoIII CGiovanni&D'EliaDossier: Le ore d’aria. La bruciante attualità delle istituzioni totaliCem Mondialit? n. 2 (feb. 2015), pp. 17-32istituzioni;sociologia;politica;diritti umani;saluteQuesto numero di CEM prosegue nella rillessione sul tema "Amare questo tempo. Alfabeti per la cura delle relezioni", con questo dossier dedicato alle "istituzioni totali", a cui hanno collaborato Marco Ansetmi. Francesco Garzone e Susanna Ronconi. Se consideriamo le istituzioni totali dal punto di vista di alcuni degli autori citati in questo dossier - scrive D'Elia -, ci rendiamo conto che esse sono caratterizzate dai concetti di controllo e potere, oppure dal fatto che in esse non c'? distinzione, come all'esterno, tra le diverse sfere di vita degli individui, o, ancora, che all'interno delle istituzioni totali c'? una netta divisione dei ruoli tra chi provoca esclusione ed umiliazione e chi le subisce. Queste e altre caratteristiche delle istituzioni totali esistono ancora oggi in situazioni in cui si viene rinchiusi contro la propria volont? e in cui vige un controllo assoluto sullo spazio, sul tempo e sulla quantit? e qualit? delle relazioni che l'internato pu? vivere. "Abbiamo superato alcune istituzioni totali - aggiunge il curatore -, almeno in alcune parti del mondo, ma altre ne abbiamo inventate. Ma soprattutto ? avvenuto e awiene ancora che si debba sempre stare in guardia dalla ripresentazione in altre forme di alcune delle caratteristiche delle istituzioni totali nelle nostre istituzioni quotidiane. Il dossier offre una ricostruzione delle principali situazioni in cui un individuo pu? incontrare le istituzioni totali, (centri di identilicaztone ed espulsione, carceri. ospedali psichiatrici giudiziari. ecc.) e delle conseguenze che ci? pu? provocare in termini di salute fisica e mentale, di dignit? della persona, di diritti violati o ignorati.
14872Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniSettimo non rubareCem Mondialit? n. 2 (feb. 2015), pp. 23-26religione;storia;etica;giustiziaInserto centrale del dossier della serie "Deka-Logous" (10 parole). "Quale etica per l'umanit??", dedicato a "Settimo non rubare", un precetto che viene analizzato alla luce della sua evoluzione storica, soprattutto nel passaggio dalla societ? medioevale a quella moderna.
ORD./MFNTIPOLOGIACOLLOCAZIONEAUTORERESP. PERSONERESP. ENTITITOLOCITT?editoreANNOISBNLINGUADESCR. FISICALOCALIZZAZIONE ARTICOLODESCRITTORI generaliIndicaz; Geograf;ABSTRACT
14873Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiCrescere senza padri. Il ruolo del MentoreCem Mondialit? n. 2 (feb. 2015), pp. 10-11educazione;pedagogiaArticolo della rubrica "generazione y" che ci presenta la figura del Mentore nei rapporti integenerazionali e il suo valore educativo. Avere cura di qualcuno -scrive l'autrice- non significa imporre la propria presenza o rendersi indispensabili, n? intervenire prima del tempo, ma attendere, disponibili ad accogliere la richiesta sspesso mascherata.
14874Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoEssere generativiCem Mondialit? n. 2 (feb. 2015), pp. 14-15psicologia;sociologiaArticolo di educazione degli adulti che esamina il concetto di generativit?. La generativit? -spiega l'autrice- ? un'impresa tipica dell'et? adulta e si manifesta non solo nella decisione di dare la vita, ma anche nella sua capacit? responsabile di prendersene cura e di consentire quindi non tanto la continuazione della specie, ma soprattutto la continuazione della storia familiare e sociale. Proprio per questo il generare apre al senso pieno della vita e della sua imprevedibilit?, chiama in causa l'origine spronando all'innovazione e alla gestione responsabile della libert?.
14875Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&MorselliDossier: Alfabeti intergenerazionali. Per un’adultità sostenibileCem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), pp. 17-32societ?;educazione;pedagogiaQuesto numero di CEM si addentra nella rillessione sul tema "Amare questo tempo. Alfabeti per la cura delle relazioni propone un dossier dedicato a "Alfabeti intergenerazionali. Per un'adultit? sostenibile". "Il confronto-conflitto generazionale ? fisiologico - scrive Morselli - non ? possibile pensare a una crescita della societ? senza che questa comporti anche una tensione tra le generazioni. Costituisce un indice di vitalit? delta societ? stessa. A patto che i giovani, e soprattutto gli adulti, abbiano lo capacit? di trasformare il conflillo in logica costruttiva e non distruttiva. "Il mio contributo - aggiunge l'autore - vuoI essere una riflessione sul versante degli adulti e a loro favore, un richiamo a un'assunzione di responsabilit? verso i giovani e il loro faticoso percorso di crescita nella societ? attuale. Il dossier propone alcune parole chiave (poste in particolare in forma di domande) intorno alle quali possa costruirsi l'impegno degli adulti verso i giovani. La convinzione di fondo ? che l'adultit? oggi abbia ancora un ruolo, se giocato con coraggio da tutti gli adulti che credono in un futuro migliore.
14876Spoglio di PeriodicoIII CBrunetto&SalvaraniIntercultura, dove vai?Cem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), p. 1educazione;formazione;societ?Editoriale di Salvarani sul tema del prossimo convegno CEM del 18 aprile 2015, sull’interrogativo che si è scelto come titolo: Intercultura, dove vai? E' cruciale -spiega l'autore- per il mondo della scuola e della formazione, ma non solo, riuscire a riprendere il filo del ragionamento su quale scenario sociale intendiamo contribuire a edificare: se fatto di chiusure integralistiche e localistiche, come parrebbe dal mainstream, o aperto, meticcio e disponibile al confronto, come si vorrebbe. I movimenti e le forze sociali che da tempo operano per promuovere la pace e il dialogo tra le religioni sono chiamati dunque a un rinnovato compito in questa fase storica, attenti a evitare le provocazioni e a liberare il dibattito pubblico da pregiudizi antistorici e puramente ideologici.
14877Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiL’educazione è l’unico vero antidoto alla violenza Cem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), p. 3educazione;formazione;societ?La situazione di conflittualità che stiamo vivendo in seguito all'attentato da parte di fondamentalisti islamici alla redazione della rivista Charlie Edbo di Parigi del 7 gennaio 2015, impone, dopo la fase del pathos e dell’emotività, la ripresa di una riflessione pacata. Essa richiede a tutti coloro che sono impegnati in campo educativo un rinnovato impegno ed uno sforzo congiunto per rilanciare il dialogo interculturale e interreligioso con un’apertura generativa e fiduciosa. Lo rende necessario l’orizzonte carente di speranza e potenzialmente violento che ci si apre davanti. Per prevenire ulteriori derive antagonistiche tutte le agenzie formative sono chiamate ad interagire perché l’unico vero antidoto all’esplosione di violenza è l’educazione.
14878Spoglio di PeriodicoIII CStefano&CurciUn altro accesso all'altroCem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), pp. 10-11filofofia;antropologia;pedagogia;educazioneUna proposta recente sul tema dell'alterit? ? quella rappresentata dal filosofo Fran?ois Jullien, applicabile anche in ambito interculturale, che sta introducendo nuove categorie come lo ?scarto? e il ?tra?. Jullien pensa di sostituire il concetto di "differenza" (troppo compromesso con quello di "identit?") con quello di "scarto" che non richiede un'identita retrostante, e "separando le culture i pensieri, esso apre tra di essi uno spazio di riflessivit? in cui si sviluppa il pensiero". Questa proposta, qui riassunta dall'autore, ? attuale anche nell'esperienza di tanti educatori. Ogni adulto che educa applica la dimensione dello scarto, nel momento in cui evita gli estremi dell'assoluta distanza con l'allievo - che impedirebbe una vera comunicazione - e
l'appiattimento dell'adulto sul giovane, che ? uno dei rischi pi? recenti segnalati dagli psicologi . Ogni educatore cerca la sua ?distanza prossima? all'allievo: e cerca il tra, ovvero quegli
aspetti che possono legare, anche momentaneamente, adulto e giovane per conoscersi e costruire qualcosa insieme.
14879Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniNon dire falsa testimonianza contro il prossimo
Cem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), pp. 10-12religione;storia;etica;giustiziaInserto centrale del dossier, della serie "Deka-Logous" (10 parole), Quale etica per l'umanil??", dedicato a "Non dire falsa testimonianza contro il prossimo", un precetto che pone il problema fondamementale dell'intero decalogo perch? affronta in modo diretto la questione della verita e della menzogna, del vero e del felso, della capacit? di scegliere e discernere tra l'uno e l'allro.
14880Spoglio di PeriodicoIII CSebi&TrovatoBambini e smartphoneCem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), pp. 10-13tecnologia;societ?;scuolaArticolo della rubrica "Bambini e bambine", che presenta una brillante riflessione sul rapporto sempre pi? stretto tra i giovanissimi e la tecnologia.
14881Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniCompetenze valutazione didassiCem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), p. 12scuola;istruzione;educazioneDa diversi anni -spiega l'autore- il mondo della scuola italiana ? attraversato daIla parola competenze. Tra le miriadi di studi e proposte che si sono via via susseguiti l'opera di Lucio Guasti costituisce, secondo l'autore, uno dei contributi pi? illuminanti (Cfr. Didattica per competenze, Erickson 2012 e Competenze e valutazione metodologica Indicazioni e applicazioni pratiche per il curricolo, Erickson 2013). Partendo dalla didassi. Lucio Guasti non parla pi? di valutazione delle competenze, ma di costruire le competenze anche attraverso la valutazione.
14882Spoglio di PeriodicoIII CRita&RobertoEssere generativi. Seconda parteCem Mondialit? n. 3 (mar. 2015), pp. 10-15sociologia;societ?Articolo di educazione degli adulti che esamina il concetto di generativit? (Cfr. Parte prima in CEM Mondialit? n. 2 feb. 2015, pp. 14-16). La generativit? -spiega l'autrice- ? un'impresa tipica dell'et? adulta e si manifesta non solo nella decisione di dare la vita, ma anche nella sua capacit? responsabile di prendersene cura e di consentire quindi non tanto la continuazione della specie, ma soprattutto la continuazione della storia familiare e sociale. L'autrice interpreta la generativit? come cura delle relazioni e promozione di socialit?.
14883Spoglio di PeriodicoIII CValentina&Rivetti;Roberto&CamarlinghiPer una nuova stagione dei dirittiAnimazione sociale n. 287 (dic. 2014); pp. 3-11diritti umani;societ?;politica;cittadinanzaItalia;EuropaI diritti sociali, volti a tutelare la dignit? delle persone, si possono anche negare nei fatti, come purtroppo sta avvenendo nel nostro Paese. Tuttavia permangono sempre come riferimento forte, come principio fondativo, a ricordarci l'irriducibilit? del mondo alla sola dimensione del mercato. Oggi ? all'opera una contro-modernit? che liquida i diritti come ?un lusso che non ci possiamo pi? permettere?. Ma chi agita la bandiera dei ?diritti che costano? non solo ratifica una societ? della diseguaglianza, ma sottovaluta le linee di frattura nella coesione sociale che l'assenza di diritti produce. E se fosse proprio questo il lusso che non ci possiamo permettere? Questi i temi e gli interrogativi della presente intervista a Stefano Rodot?.
14884Spoglio di PeriodicoIII CMarita&RampaziTracce di futuro nel quotidiano abitare dei giovaniAnimazione sociale n. 287 (dic. 2014); pp. 12-20sociologiaQual ? il luogo incubatore di futuro per i giovani? Dopo anni di enfasi sulla funzione delle ideologie e dei grandi movimenti, ma anche dopo anni di enfasi su un ipotetico messianismo di cui i
giovani sarebbero naturali portatori, per cogliere la loro idea di futuro ? oggi fecondo entrare nelle pieghe della loro vita di ogni giorno, nelle ?minuzie? del quotidiano, cos? come essi le vivono abitando casa. II modo di abitare ? infatti prefigurazione di un modo di stare al mondo e di volerlo costruire. Il quotidiano, con i suoi ritmi e riti, con le sue conversazioni e cose da fare, ? luogo
generatore di senso, fiducia, apertura al mondo. Luogo di reinvenzione della vita.
14885Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Camarlinghi;Francesco&d'AngeliaLa costruzione sociale della saluteAnimazione sociale n. 287 (dic. 2014); pp. 21-31servizi;salute;sanit?ItaliaIl sociale e il sanitario. Due mondi che gi? il semplice nominarli li separa. Eppure sono le due met? di uno stesso intero: la salute della persona. E della sua cura, che non si risolve nella sanit?, ma richiede l'apporto del sociale. Specie se si tratta di situazioni segnate da patologie croniche o da elevata multiproblematicit?, dove accanto agli interventi sanitari servono azioni di protezione sociale. La mancata integrazione tra sociale e sanitario acuisce oggi le disuguaglianze nella salute, perch? lascia alle persone e alle loro diseguali possibilit? e capacit? il compito di integrare cura e assistenza. Come awicinare oggi le due anime del welfare dei servizi? Su cosa far leva?
14886Spoglio di PeriodicoIII CLara&Granelli;…[et al.]Inserto: Il cambiamento da utenti a cittadini attivi/2Animazione sociale n. 287 (dic. 2014); pp. 32-77servizi;salute;sanit?ItaliaQuesto inserto prende lo spunto dal progetto "Rolling Stones" - ispirato all'idea dell'housing first - ? una esperienza di (ri) costruzione del senso di autonomia e di cittadinanza insieme a persone segnate da grave marginalit? che, per anni, hanno peregrinato tra comunit? residenziali e percorsi terapeutici, spesso senza risposte. L'inserto comprende quattro articoli. Il primo, curato dal gruppo dei responsabili di Rolling Stones, mette a fuoco le ipotesi di lavoro con la grave marginalit? alla luce del principio dell'Housing First. Il secondo, dopo aver messo a punto alcune premesse concettuali che orientano la progettazione, si sofferma sulla sperimentazione di Rolling Stones nelle sue diverse fasi. Il terzo esplicita il ruolo degli educatori impegnati da una parte a sostenere le persone nell'abitare una casa, dall' altra a mobilitare la comunit? locale per fare spazio ai "nuovi cittadini". Il quarto approfondisce la progressiva acquisizione di potere sulla propria vita in situazioni di grave marginalit? attraverso un coinvolgersi e co-evolversi in una relazione d'aiuto accogliente ed esigente.
14887Spoglio di PeriodicoIII CCarlo Andorlini, Luca Bizzarri, Michele GagliardoGiovani che mettono mano allo sviluppo localeAnimazione sociale n. 287 (dic. 2014); pp. 78-88societ?;lavoro;animazione socioculturaleItalia?Sporcarsi le mani?, un'espressione di attualit? per i mondi giovanili che cercano vie di uscita da un presente opaco e ansiogeno. I loro segnali di reazione alla crisi sono ispirati a nuove mappe concettuali e a concrete sperimentazioni, che in comune hanno la percezione del legame tra futuro generazionale e futuro degli habitat. L'aver cura di s? avendo cura del proprio habitat, mentre mette in discussione stili di vita e di sviluppo, porta a ?impensabili alleanze? con mondi adulti, organizzazioni sociali e imprenditive, pubbliche istituzioni. Come accompagnare questi processi, spesso allo stato nascente, e a rischio di implosione?
14888Spoglio di PeriodicoIII CAlessandro&SicoraDiventare professionisti riflessiviAnimazione sociale n. 287 (dic. 2014); pp. 89-98servizio socialeChi lavora nelle professioni di aiuto e cura -dentro ai grovigli delle relazioni umane e a contatto con i problemi complessi - raramente pu? limitarsi ad applicare nella pratica teorie e tecniche apprese nella formazione. Questo perch? gran parte delle situazioni sfugge a qualunque incasellamento e si presenta con caratteristiche di unicit?. Il professionista competente ? piuttosto colui che conosce nell'azione e riflette sull'azione e nel corso dell'azione. Ossia ? il professionista riflessivo, capace di sviluppare - con le persone con cui lavora - una continua abitudine ad apprendere e a riprogettare sulla base dell'esperienza. Ma come si diventa professionisti riflessivi?
14889Spoglio di PeriodicoIII AMathijs&de Vaan;David&Stark;Bal?zs&VedresGame changer: topologia della creativitàStato e Mercato A. XXXIV, n. 3 (dic. 2014), pp. 307-340economia;sociologia;impresa;mercatoCosa spiega il successo creativo quando l'innovazione emerge dal lavoro di un team? In particolare, quali sono i fattori sociologici che spiegano perch? alcuni gruppi sono in grado di raccogliere la sfida di creare un prodotto culturale che non ? solo creativo, ma anche accolto positivamente dalla critica? Il lavoro muove dalla prospettive che mostra come l'intermediazione
e la coesione non esauriscano il complesso delle proprit? di rete all'interno dei gruppi di lavoro. Gli autori puntano l'attenzione sul folding strutturale: una propriet? delle reti che descrive la sovrapposizione fra i membri di differenti gruppi coesi. Questo approccio nasce dall 'idea simmeliana che l'individualit? stessa possa essere il prodotto dell'intersezione tra differenti cerchie sociali (Simmel [1955]). Tali strutture sovrapposte sono anche potenziali fonti di agency trasformativa (Sewell 1992). L'ipotesi principale ? che gli effetti del folding strutturale sull'originalit? e sul successo creativo altamente innovativo siano particolarmente forti laddove i gruppi che si sovrappongono sono cognitivamente distanti. Nella prima parte del saggio viene elaborate l'argomentazione sulla struttura di rete che sottost? all'innovazione in contesti dove le unit? creative funzionano come tem. Nella seconda parte viene elaborata la strategia analitica, partendo dallo studio dei team creativi del settore videogiochi.
14890Spoglio di PeriodicoIII ARoberto&PedersiniEuropean industrial relations between old and new trends
Stato e Mercato A. XXXIV, n. 3 (dic. 2014), pp. 341-368economia;lavoro;mercatoEuropaL'articolo contribuisce all'analisi della trasformazione delle relazioni industriali in Europa presentando un'analisi delle tendenze a lungo termine e testando la presenza e la resistenza dei cluster di sistemi di relazioni industriali in Europa, sulla base di alcuni indicatori quantitativi e qualitativi di base.
14891Spoglio di PeriodicoIII ALucio&Baccaro;Chiara&BenassiSoftening industrial relations institutions, hardening growth model: The transformation of the German political economy
Stato e Mercato A. XXXIV, n. 3 (dic. 2014), pp. 369-396economia;lavoro;mercatoGermaniaIn contrasto con la recente letteratura che vede il modello tedesco o come un modello resiliente fondamentalmente di capitalismo coordinato, o come sottoposto a liberalizzazione solo nei settori dei servizi, ma non in quello della produzione, in questo lavoro si propongono due argomentazioni. In primo luogo, si sostiene che un cambiamento fondamentale sta avendo luogo nel modello di crescita tedesco, che si va allontanando dal modello di crescita dei salari tipico di altre economie dell'Eurozona e si sta muovendo verso una crescita esclusivamente delle esportazioni. In secondo luogo, viene documentato un trend di liberalizzazione nelle istituzioni preposte alle relazioni industriali tedesche sia nel settore manifatturiero che nel settore dei servizi. Gli autori sostengono che l'erosione liberale delle istituzioni delle relazioni industriali ha facilitato la ricerca di una strategia economica basata sulla competitivit? esterna e di riduzione dei costi, mentre il calo dei consumi delle famiglie come motore di crescita ha contribuito a bloccare il modello di export-led e a generare ulteriori pressioni per la liberalizzazione delle relazioni industriali.
14892Spoglio di PeriodicoIII AOscar&MolinaBeyond de-centralization: the erosion of collective bargaining in Spain during the Great RecessionStato e Mercato A. XXXIV, n. 3 (dic. 2014), pp. 397-422economia;lavoro;mercatoLe parti sociali in Spagna sin dal 1980 hanno lavorato per consolidare una forte capacit? di coordinamento collettivo. Particolarmente importante in questo senso sono stati gli sforzi a partire dalla met? degli anni 1990 per rafforzare la contrattazione collettiva a livello settoriale per consolidare un meccanismo top-down di decentramento organizzato. Accordi bipartiti sulla contrattazione collettiva, la risoluzione dei conflitti e la formazione permanente hanno contribuito a questi obiettivi. In primo luogo l'articolo mostra le difficolt? di sviluppare meccanismi di coordinamento autonomi in un contesto di significativa regolamentazione legale delle relazioni industriali e la minaccia permanente di regolazione statale unilaterale. Inoltre, ?d quanto ? avvenuto nel caso della Spagna, lo Stato non solo integra il deficit di coordinamento delle parti sociali, ma molto spesso li sostituisce. La traiettoria di riforma dal 1990 ? pertanto caratterizzata dalla mancanza di dialogo sociale istituzionalizzato e quindi l'intervento discrezionale dello Stato in momenti critici come la Grande recessione. Le parti sociali devono ricostruire le loro capacit? di autoregolamentazione e adattarsi al nuovo quadro imposto dallo Stato.
14893Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&Salvi2015 le grandi crisi internazionaliRocca A. 74, n. 2 (15 gen. 2015), pp. 13-14politicaGli sviluppi della crisi in Ucraina con le relative sanzioni alla Russia e le tensioni con l'Europa, la battaglia per la creazione della Palestina, il disgelo Usa-Cuba e quello possibile fra le due Coree, il negoziato sul nucleare con l'Iran, le imminenti elezioni in Grecia che potrebbero dare uno scossone all'Unione europea (Ue) ed all'euro. E poi l'Afghanistan dopo il ritiro delle truppe della Nato, la perdurante offensiva dello Stato islamico in Iraq e Siria, l'Africa, fra Ebola e Boko Haram, e con la sorte di due suoi Paesi guida come Egitto e Libia. Queste le grandi crisi internazionali di cui si occuper? Rocca per forza di cose in questo 2015, qui brevemente presentate.
14894Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniEuropa, perch? la deflazione fa pauraRocca A. 74, n. 2 (15 gen. 2015), pp. 22-24politica;economia;finanzaEuropaDi che pasta sar? fatto l'anno che verr?, il 2015, lo si capir? subito. L'appuntamento importante, per le sorti della politica economica, e della politica tout court, in Europa ? fissato per il 22 gennaio 2015. In quella data il vertice della Banca centrale europea si riunir?, e solo a maggioranza, non all'unanimit?, potr? dare il via libera a alla manovra quantitative easing, in sigla Qe. Un altro modo per dirlo, ? l'adozione di politiche monetarie ?non convenzionali?.
14895Spoglio di PeriodicoIII CDaniele&DoglioObama, due anni di scontri e di impensabili convergenzeRocca A. 74, n. 2 (15 gen. 2015), pp. 36-38politica;economia;lavoro;ambiente;tecnologiaUSACon il nuovo anno 2015 entra in servizio il nuovo Congresso americano a maggioranza repubblicana. Ha votato solo il 36 percento degli aventi diritto, ma il partito repubblicano adesso comanda anche al Senato, e prover? a bloccare l'attuazione della riforma sanitaria. cercher? di liberalizzare ancora di pi? il mercato dell'energia, prover? ad abbassare la tassazione sulle imprese (corporate tax), metter? i bastoni fra le ruote in materia di immigrazione. Ma dovr? misurarsi con un Presidente che potrebbe aver ritrovato l'antica energia. Come se la sconfitta a met? mandato e il fatto di non aver pi? niente da perdere lo avesse liberato dalla necessit? di mantenere un atteggiamento fin qui troppo prudenziale. Ci sarebbero le elezioni presidenziali del 2016, dove con l'aria che tira i democratici rischiano grosso.
14896Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioDominicaRocca A. 74, n. 2 (15 gen. 2015), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaDominicaBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato allo Stato insulare di Dominica (Piccole Antille). Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali della Dominica contemporaneo.
14897Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaGiubileo della misericordia: alle radici della solidariet?Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 4 (apr. 2015), pp. 277-283religione;etica;societ?A 50 anni dalla chiusura del Vaticano II si aprirà il Giubileo della misericordia, un’occasione per recuperare il legame sociale e della solidarietà alla luce dell’esperienza della salvezza. Al secondo anniversario della sua elezione, papa Francesco ha annunciato l’indizione di un Giubileo della misericordia, che inizierà l’8 dicembre 2015 e terminerà il 20 novembre 2016. Nella tradizione della Chiesa il giubileo ha messo a tema soprattutto il cammino di purificazione e conversione personale di ciascun fedele, in particolare attraverso la pratica delle indulgenze. In occasione del Grande Giubileo del 2000, invece, s. Giovanni Paolo II ha voluto sottolineare con forza anche la dimensione squisitamente sociale dell’evento, proponendo la remissione del debito estero dei Paesi poveri (cfr lettera apostolica Tertio millennio adveniente, 1994, n. 51). Per apprezzare la portata del suo pensiero a riguardo basta rileggerne il n. 13, che ricorda come «L’anno giubilare doveva restituire l’eguaglianza tra tutti i figli d’Israele» e servire al ripristino della giustizia sociale, giungendo ad affermare che «Nella tradizione dell’anno giubilare ha così una delle sue radici la dottrina sociale della Chiesa».La scelta di approfondire e vivere la misericordia attraverso un giubileo, invece di limitarsi a una semplice indicazione di un tema su cui focalizzare la pastorale, suggerisce di leggere la proposta in una dinamica radicalmente ecclesiale e sociale. Ma in quale maniera? E con quali prospettive?
14898Spoglio di PeriodicoIII CMarc-Antoine&Perouse De MontclosBoko haram, i cristiani e gli altriAggiornamenti Sociali A. 66, n. 4 (apr. 2015), pp. 286-297politica;religione;societ?NigeriaAffrontare il problema della violenza scatenata dal gruppo fondamentalista Boko haram in Nigeria richiede di superare gli stereotipi con cui ? presentato.
14899Spoglio di PeriodicoIII CFabio&Sciola2 per mille e non solo. Le novit? del sistema di finanziamento dei partiti Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 4 (apr. 2015), pp. 299-309legislazione;politicaGran Bretagna;talia;USA;EuropaA seguito della riforma realizzata tra il 2013 e il 2014, la legislazione italiana sul finanziamento dei partiti ha virato decisamente verso un sostegno imperniato su erogazioni liberali dei cittadini e un sostegno pubblico indiretto. Quali sono i tratti principali del nuovo impianto? Come si colloca nel panorama internazionale? Quali nodi restano da risolvere perch? il nuovo sistema di finanziamentotuteli una effettiva democrazia?
14900Spoglio di PeriodicoIII CGian Luigi&BulseiColtivare la comunit?: agricoltura, cibo e cooperazioneAggiornamenti Sociali A. 66, n. 4 (apr. 2015), pp. 310-318agricoltura;economia;impresa;ambienteItaliaVengono qui presentate tre realtà di Piemonte, Lombardia e Campania che offrono esperienze di agricoltura in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale.
14901Spoglio di PeriodicoIII CJulien&BarrocheIl principio di sussidiariet?: quale contributo alla costruzione europea? Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 4 (apr. 2015), pp. 320-329politica;legislazione;dirittoEuropaDal momento della sua introduzione nella legislazione europea a opera del Trattato di Maastricht, il principio di sussidiariet? ha suscitato gli entusiasmi sia di quanti sono favorevoli al federalismo europeo sia di quanti difendono le prerogative degli Stati membri. In che cosa consiste questo principio che si presta a svariate interpretazioni? Come ha operato nell'Unione? Quali limiti ne hanno condizionato finora Il funzionamento? Quali prospettive offre per il futuro della costruzione europea?
14902Spoglio di PeriodicoIII CMovimento cattolico globale per il climaL’impegno dei cattolici per il climaAggiornamenti Sociali A. 66, n. 4 (apr. 2015), pp. 346-348ecologia;ambiente;religione;eticaIn occasione del viaggio nelle Filippine (15-19 gennaio 2015), durante il quale ha incontrato i sopravvissuti al supertifone Haiyan abbattutosi sull’arcipelago nel novembre 2013 e considerato un effetto dei cambiamenti climatici, papa Francesco ha ricevuto dall’arcivescovo di Manila, card. Tagle, il Documento programmatico del Movimento cattolico globale per il clima, pubblicato il 14 gennaio scorso. Per la prima volta prende vita una rete globale che punta a sensibilizzare i cattolici sulla questione dei cambiamenti climatici, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’insegnamento della Chiesa su questo tema e favorire la preghiera e l’azione pubblica dei cattolici in questo campo.
14903Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviArabia Saudita finanziatori del terrorismo
e dell' antiterrorismo
Rocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), pp. 13-14politicaArabia SauditaArticolo di politica internazionale sulle ambiguit? politiche della monarchia saudita. L'autore si sofferma sui rapporti di complicit? del governo saudita con i movimenti radicali islamici da una parte e le relazioni con i governi occidentali basati sul mantenimento delle garanzie dei flussi petroliferi a prezzo di numerose contraddizioni.
14904Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizzoliGiovani volontari per l'orroreRocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), pp. 15-17politica;societ?Secondo il Centre Fran?ais sur les Renseignement, sarebbero oltre 3000 i giovani europei attualmente preseti in Siria e in Iraq, assoldati dal radicalismo islamico e pronti a combattere per l'Isis. Si tratta di un dato eclatante di difficilissima interpretazione dal punto di vista antropologico. Ancora pi? complicato, poi, risulta profilare i connotati sociali di questi ragazzi: chi sono? Da dove provengono? Con quali motivazioni aderiscono alla causa dello stato islamico?
14905Spoglio di PeriodicoIII CBrunetto&SalvaraniReligioni la questione della laicit?Rocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), pp. 18-20societ?;religioneL'autore riflette sulla questione della laicit? dalla prospettiva della convivenza civile mettendo l'accento sulla necessit? di costruire un ethos del pluralismo nella difficile epoca attuale.
14906Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoScuola educazione ambientale un'occasione da cogliereRocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), pp. 36-38scuola;istruzione;ambiente;educazioneItaliaIl sistema educativo Italia ha deciso di introdurre l'educazione ambientale nelle scuole di ogni ordine e grado, grazie a un accordo tra il Miur (il Ministero dell'Istruzione, Universit? e Ricerca) e il Ministero dell'Ambinte. Come l'educazione ambientale verr? proposta nelle scuole ancora non lo sappiamo. Restiamo in attesa di leggere il rapporto che presto i due ministri renderanno noto. L'autore spiega come, a suo modesto avviso, dovrebbe essere proposta, analizzando per? prima il perch? la decisione di portare l'educazione ambientale nelle scuole punta nella giusta direzione.
14907Spoglio di PeriodicoIII CSharazade&HousmandIslamRocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), p. 62religione;cultura;storiaArticolo della Sezione Rocca Schede "Religioni in primo piano", dedicato all'Islam. L'articolo ? in forma di scheda sintetica e spiega brevemente l'origine dell'Islam, quali sono le pratiche concrete di questa vita e in che cosa credono i musulmani.
14908Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviGrecia la voce dei pi? deboliRocca A. 74, n. 4 (15 feb. 2015), pp. 13-14GreciaArticolo sulla vittoria, alle elezioni presidenziali greche del 25 gennaio 2015, del candidato Alexis Tzipras, leader del partito Syriza, La Coalizione della Sinistra Radicale.
14909Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniGrecia senza paura di negoziareRocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), pp. 16-18finanza;economia;politicaGrecia;EuropaArticolo sulla vittoria, alle elezioni presidenziali greche del 25 gennaio 2015, del candidato Alexis Tzipras, leader del partito Syriza, La Coalizione della Sinistra Radicale. L'autore illustra il programma del nuovo primo ministro, soffermandosi sulle sfide anti austerity che sta ponendo all'Europa.
14910Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoBiologia sintetica la nuova "creazione"Rocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), pp. 29-31scienza;etica;tecnologia;ambiente;saluteArticolo che prende l'avvio dalla pubblicazione nel dicembre 2014 del rapporto degli Scientific Committees on Consumer Safety, on Emerging and Newly Identified Health Risks, and on Health and Environmental Risks, commissione voluta dall'Europa sul tema della biologia sintetica. La seconda parte del rapporto risponde alla domanda: i nostri metodi attuali sono in grado di valutare i rischi associati alla biologia sintetica? La prima parte, invece, ? stata pubblicata nel settembre 2014 e si chiede: cos'? la biologia sintetica?
14911Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizzioliA scuola dopo i fatti di ParigiRocca A. 74, n. 3 (1 feb. 2015), pp. 29-32scuolaItaliaL'autrice pone alcune riflessioni, a partire dalla sua esperienza di insegnante, sul tema della convivenza nella scuola italiana, all'indomani del tragico attentato alla redazione del giornale Charlie Hedbo da parte di un gruppo di fondamentalisti islamici a Parigi.
14912Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&BartoliniSe psiche vive nella storiaAnimazione sociale n. 288 (gen. 2015); pp. 3-9psicologia;salute;societ?;sociologiaLa crisi economica produce effetti psichici. Oltre a generare disturbi psicopatologici e disagio esistenziale, tende a far sparire il futuro, inchiodando le soggettività in un tempo senza promesse. Ora, poiché la psiche è sana quando è aperta al futuro (a differenza della psiche depressa tutta raccolta nel passato, e della psiche maniacale tutta concentrata sul presente), curare nell'epoca della crisi consiste nel rimettere in contatto le persone con i propri desideri, aiutandole a dare forma a ciò che per loro ha valore. Perché è vero che il «chi sono io» è stato in larga misura deciso dal contesto, ma esiste sempre la libertà di riorientare la propria vita a partire dai vincoli in cui si è. Ce lo spiega in questa intervista Marina Valcarenghi, psicoanalista e fondatrice dell’associazione “VIOLA - Per lo studio e la psicoterapia della violenza”.
14913Spoglio di PeriodicoIII CSamuele&PolettiLa speranza sta nella tenuta delle ?piode?Animazione sociale n. 288 (gen. 2015); pp. 10-21servizio sociale;societ?Per apprendere ad abitare con dignit? in questa societ?, paradossalmente occorre ?uscire?, per vederla e vedersi con altri sguardi e altre prospettive, soprattutto l? dove si sono vissute esperienze in qualche modo distruttive. Tale affermazione riguarda le vite personali ma anche lo sviluppo dei territori. In entrambe le situazioni c'? di mezzo l'invadenza di stili abitativi che
?dipendono? dalle logiche dell'attuale sistema socio-economico. Ma uscire non basta, se l'esperienza di contrappeso non ? generativa di communitas, in spazi che rifondano i legami che danno senso alla vita di un villaggio come di una persona.
14914Spoglio di PeriodicoIII CRaffaella&PalladinoIl quotidiano fare i diritti sul territorioAnimazione sociale n. 288 (gen. 2015); pp. 22-33servizio socialeUn gruppo di operatori sociali della Campania si ? incontrato pi? volte in questi mesi per capire che cosa voglia dire, in contesti deprivati, ?aprire strade locali di welfare?. Una comprensione che ? avvenuta a partire dal condividere storie ed esperienze locali di resistenza alla destrutturazione del welfare. Infatti, proprio rileggendo le esperienze, si pu? scorgere come la capacit? di scovare risorse, la pazienza nel ?tirare la cinghia?, l'attitudine ad attingere risorse nelle maglie informali del tessuto comunitario abbiano generato nel tempo pratiche sociali innovative. Dall'acquisirne consapevolezza emergono apprendimenti, ma anche interrogativi per continuare a pensare dentro e oltre la crisi.
14915Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Camerlinghi;…[et al.]Inserto: Aprire strade di welfare/2 Ricreare reti di reciprocit? in quartieri fragiliAnimazione sociale n. 288 (gen. 2015); pp. 34-73servizio sociale;societ?Quest'inserto nasce da materiali elaborati durante il percorso eli ricerca-formazione promosso dall'Ufficio Pio della Compagnia San Paolo in collaborazione con la rivista Animazione Sociale. Al percorso, volto a capire come ?attivare reti di prossimit? intorno alle situazioni di difficolt?, hanno partecipato operatori sociali e volontari dell'Ufficio Pio, impegnati quotidianamente nell'aiuto a persone e famiglie in condizione di fragilit? e povert? del territorio torinese. Costruire reti di prossimit? intorno ai nuclei fragili, ricreare frme di reciprocit? dentro la vita dei quartieri, sono individuate come ipotesi di lavoro promettenti, utili ad arginare le ?sofferenze urbane?, ossia le tante situazioni di fatica che originano all'incrocio tra vulnerabilit? individuali e vulnerabilit? sociali. Proprio dal quotidiano faccia a faccia con le storie delle persone, ? nata la proposta qui presentata: allargare l'ottica dell'aiuto dai singoli al contesto di vita, ricreare anticorpi di comunit? per far fronte alle povert? e fragilit? che affliggono oggi il vivere di tutti.
14916Spoglio di PeriodicoIII CUgo&CorinoAppunti su nuove e vecchie gruppalit?Animazione sociale n. 288 (gen. 2015); pp. 74-86servizio sociale;animazione socialeLe esperienze di gruppo e, pi? da vicino, i gruppi di lavoro centrati sul compito, pur con movenze diverse rispetto al passato, sono sempre ricercati, ma sempre vissuti con ansia. Ricercati perch? il gruppo ? la cellula del vivere sociale nel contenere le tensioni distruttive e alimentare le energie creative, incanalandole in progettualit? collettive sensate. Vissuti con ansia per il rischio percepito di soffocamento della propria soggettivit?. Tra le movenze attuali sembra crescere l'esigenza di una nuova ricomposizione tra ?io? e ?noi?, dove il noi sia luogo incubatore del senso dell'io, con la possibilit? di misurarsi sul compito facendo leva sulle risorse di tutti. Come accompagnare questa ricerca?
14917Spoglio di PeriodicoIII CIvana&PaganottoQuando a scuola l'inclusione ? una danza eleganteAnimazione sociale n. 288 (gen. 2015); pp. 87-98scuola;pedagogiaUn preconcetto risorgente porta a investire su trattamenti differenziati a fianco di allievi con problemi di apprendimento e di relazione, fino a considerarli ?casi? da delegare a ?specialismi?. Senza pi? interrogarsi sui contesti gruppali entro cui tali fatiche vanno invece comprese, affrontate, alleggerite. Ma far leva sulla forza inclusiva di classi spesso faticose chiede uno sforzo di composizione fra le competenze specialistiche e quelle didattico-educative degli insegnanti. Una composizione possibile solo se localmente si maturano nuove mappe concettuali che aprano a percorsi in cui le difficolt? e le possibilit? di ogni allievo trovino senso nella ?danza? del gruppo-classe.
14918Spoglio di PeriodicoIII CGermano&MaraniStudio: Ucraina: un territorio dalla storia difficileGentes n. 1 (gen.-apr. 2015); pp. 9-13storia;cultura;politicaUcrainaStudio che ripercorre la storia della Nazione Ucraina e delle sue diverse dominazioni per arrivare a ragionare sulla natura dell'attuale conflitto con la Federazione Russa.
14919Spoglio di PeriodicoIII CLuciano&LariveraStudio: 1915-2015 Cent'anni dal genocidio armenoGentes n. 1 (gen.-apr. 2015); pp. 14-19storia;politica;religioneArmenia;TurchiaQuest'anno 2015 ricorre il centenario del genocidio armeno da parte dei turchi dell'allora Impero Ottomano nel 1915. Il 12 aprile 2015 papa Francesco riferendosi agli avvenimenti ha parlato esplicitamente di genocidio, citando una dichiarazione del 2001 di papa Giovanni Paolo II e del patriarca armeno, in occasione della messa di commemorazione del centenario in San Pietro, dichiarando che quello armeno ?generalmente viene definito come il primo genocidio del XX secolo?. Il papa ha denunciato il genocidio come una delle tante persecuzioni ai danni di cristiani che "vengono pubblicamente e atrocemente uccisi, oppure costretti ad abbandonare la loro terra".
14920Spoglio di PeriodicoIII CMaria&MauraDossier: Le relazioni e il digitale. Il mondo come intimit? e rappresentazioneCem Mondialit? n. 4 (apr. 2015), pp. 17-32educazione;formazione;informazione;comunicazione;tecnologia;societ?Questo numero di CEM Mondialit? aggiunge un tassello alla rillessione sul tema "Amare questo tempo. Alfabeti per la cura delle relazioni" proponendo un dossier dedicato a "Le relazioni e il digitale. Il mondo come intimit? e rappresentazione". "La presunta dicotomia tra reale e virtuale -scrive la curatricea -? ormai diventata obsoleta. Quando usiamo il termine "virtuale", non intendiamo riferirci a qualcosa di pi? o meno reale, ma usiamo un termine affermato in tutto il mondo per identificare i canali di comunicazione via internet e i comportamenti nella vita "offline". L'evoluzione e la diffusione delle tecnologie a disposizione di sempre pi? persone rende oltretutto pi? difficile tener separati i due momenti, cos? la vita "online" risulta quanto mai intrecciata a quella in presenza: le due sfere si integrano e si influenzano reciprocamente, generando un profondo mutamento nella societ?, nell'educazione, nei consumi, nel dibattito pubblico". "In questo dossier - aggiunge l'autrice - ci muoveremo dapprima nei luoghi delle relazioni (social network, societ?, scuola), per vedere come si configurano nell'era digitale, seguendo le suggestioni di alcuni filosofi antichi e moderni. Nella seconda parte "zoomeremo" sui protagonisti di queste relazioni, analizzandoli per gruppi d'et? (adulti, adolescenti e bambini) per concludere con alcune riflessioni legate ai social e allo scenario educativo attuale".
14921Spoglio di PeriodicoIII CCompetenze valutazione didassiCem Mondialit? n. 4 (apr. 2015), p. 12scuola;istruzioneLa tesi di partenza del volume di Lucio Guasti Competenze e valutazione metodologica. Indicazioni e applicazioni pratiche per il curricolo (Erickson, 2013) - spiega l'autore - ? che la valutazione rappresenta uno strumento che insegnanti e alunni possono utilizzare per acquisire e sviluppare le competenze. Il modello proposto da Lucio Guasti in queste pagine, quindi, costituisce una grande innovazione nel panorama ed educativo-didattico italiano: non si parla pi? di valutazione delle competenze, ma di costruire le competenze anche attraverso la valutazione.
14922Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniDeka-Logus (10 parole) Non desiderare la donna, né la roba d’altriCem Mondialit? n. 4 (apr. 2015), pp. 23-25religione;storia;etica;giustiziaInserto centrale del dossier, della serie "Deka-Logous" (10 parole), Quale etica per l'umanilà?", dedicato a "Non desiderare la donna, né la roba d’altri", un precetto fondamementale che affronta in modo diretto la questione della legalità.
14923Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviUcraina. Scetticismo sulla treguaRocca - n. 5 (1 mar.2015), pp. 13-14politica;conflitti;guerraUcrainaL’articolo prende in esame i fattori geopolitici che spingono ad essere scettici sulla tenuta della tregua fra il governo di Kiev ed i separatisti filo-russi delle regioni orientali dell’Ucraina, firmata a febbraio 2015 (accordo Minski-2) con l’intermediazione di Francia, Germania e Russia. L'autore spiega cosa significherebbe l’ingresso nell’Ue dell’Ucraina per il paese stesso, per l’Unione Europea e per Mosca. Si descrivono gli interessi economici e commerciali che stanno dietro alla scelta delle modalità con cui USA e UE sono intervenute nel conflitto - azione diplomatica, supporto militare a Kiev, sanzioni - con focus sul diverso impatto di queste ultime sulle economie europea e statunitense.
14924Spoglio di PeriodicoIII CRomolo&MenighettiMorti di freddo o di fame loro vengonoRocca A. 74 n. 5 (1 n. 5 (mar.2015), pp. 15-17migrazioni;diritti umaniL'articolo, il cui titolo riprende una dichiarazione del sindaco di Lampedusa Giusi Nicolini, descrive le attuali coordinate del fenomeno del traffico dei migranti nel Mediterraneo. Da una parte, si mette in luce la difficolt? nel contrasto ai trafficanti - i cui nomi ed attivit? sono ben noti alle forze di polizia - dovute al caos in cui le potenze straniere hanno lasciato la Libia, dove la gestione dei flussi migratori ? divenuto un business per le fazioni in lotta, e dove oggi l'instabilit? ? aggravata dall'avanzamento quasi indisturbato dell'Isis. Dall'altra, si evidenziano le responsabilit? dell'Europa tutta, l'inadeguatezza di operazioni come Mare Nostrum o, ancor peggio, Triton, e la necessit? di andare oltre l'emergenza e risalire ai paesi di transito e origine, con cui stipulare appositi accordi bilaterali per interventi di identificazione e filtro in loco, installazione di avanzati campi profughi in collaborazione con le agenzie ONU competenti, creazione di canali umanitari. La legalizzazione delle vie d'accesso viene presentata come unica soluzione che sia coerente con i valori fondanti dell'UE.
14925Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliDidattica. Il problema dei problemiRocca A. 74 n. 5 (1 mar.2015), pp. 26-28scuola;istruzione;educazione e formazione;pedagogiaL'articolo critica l'assenza, nel programma di riforma dell’istruzione proposto dal governo Renzi ("La Buona Scuola", attualmente in esame presso la Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera) di un’attenzione specifica rivolta alla didattica, identificata, da chi nella scuola opera e vive, come “il problema dei problemi”. Le modalità di consultazione attivate per il programma di riforma si tengono fuori da questo livello di riflessione e proposta, partendo dal presupposto che a migliorare la scuola bastino le solite azioni prevalentemente quantitative. Nel frattempo l’abisso fra ciò che la scuola prova a trasmettere e ciò che passa per la testa degli studenti si fa sempre più ampio, inaridendo interessi e passioni, ed il sapere in pillole scoraggia la ricerca delle cause e dei legami e sviluppa il conformismo delle idee. Una didattica migliore non si ottiene attraverso decreti o linee guida standard, ma passa attraverso la consapevolezza del fatto che ogni studente è un “pezzo unico”. L’apprendimento necessita di tempi più flessibili, che consentano di svolgere anche meno contenuti ma con più cura e profondità, e di metodologie nuove per studenti “attivi”.
14926Spoglio di PeriodicoIII CGiovanni&SabatoPsicologia dell'estremismo violentoRocca A. 74 n. 5 (1 mar.2015), pp. 36-38psicologia;sociologia;discriminazioneL’articolo descrive i maggiori risultati di una serie di studi sociologici e psicologici a campione che indagano le radici psicologiche dell’estremismo violento. Si rileva che,a differenza di quanto si riscontra per altri comportamenti criminali, una fetta grossa e spesso maggioritaria dei militanti in organizzazioni estremiste proviene da ceti medio-alti ed è ben istruita. I principali elementi di suscettibilità all’appeal dell’estremismo che emergono sono: il bisogno di appartenenza, che questi gruppi soddisfano egregiamente infondendo un profondo senso di affiliazione; il bisogno di colmare un vuoto esistenziale attraverso sistemi di credenze assoluti ed autoreferenziali, nel caso dei gruppi di matrice religiosa; l’emarginazione sociale e la discriminazione percepita in quanto membro di un gruppo di immigrati (o peggio di immigrati islamici); l’interpretazione letterale di passi dei testi sacri; la deumanizzazione del nemico, che azzera ogni empatia; altri fenomeni di psicologia di gruppo come la c.d. “polarizzazione”, cioè la tendenza che spinge i gruppi ad assumere posizioni più estreme rispetto a quelle originarie dei singoli membri.
14927Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaLibert? nella responsabilit?Rocca A. 74 n. 5 (1 mar.2015), pp. 52-53informazione;diritti umaniUna riflessione sulla libertà di espressione che prende le mosse dall’attentato alla redazione della rivista satirica francese Charlie Hebdo di gennaio. L’autore espone brevemente le due pozioni opposte emerse a seguito dei fatti parigini, basate su di una diversa concezione della libertà, sposando l’opinione secondo cui all’esercizio della libertà d’espressione vadano riconosciuti dei limiti oggettivi così da garantire il rispetto di sentimenti (non solo religiosi) profondi in quanto legati alla definizione dell’identità stessa di persone o gruppi. Viene fornita un’interpretazione delle vignette di Charlie Hebdo come espressione di forme di razzismo e xenofobia, che precludono in partenza qualsiasi possibilità di dialogo finendo per alimentare lo scontro di civiltà, compromettendo così il bene comune. Ci si richiama ad una autoregolamentazione, soprattutto da parte di chi fa informazione.
14928Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioArgentinaRocca A. 74 n. 5 (1 mar.2015), p. 62economia;politica;popolazione;relazioni internazionali;storiaBreve articolo della sezione "Paesi in primo piano" dedicato all'Argentina. Questa sezione offre un quadro sintetico della popolazione, della storia, dell'economia e della situazione politica e delle relazioni internazionali dell'Argentina contemporaneo.
14929Spoglio di PeriodicoIII CMario&MeninMissione / La sfida ecumenicaMissione Oggi n.4 (apr. 2015), pp. 17-32religioneA partire dal Concilio Vaticano II, l’ecumenismo nella Chiesa cattolica ha fatto enormi progressi, sia sul piano degli incontri personali, sia su quello dei documenti teologici. I dialoghi hanno registrato consistenti avvicinamenti, ma non ancora la piena unità tra le Chiese. Negli ultimi anni, poi, si è creato un clima di “inverno ecumenico”, che ha generato stagnazione e stanchezza, soprattutto per la mancata recezione dei risultati conseguiti a livello teologico. L’elezione di papa Francesco ha, però, dato nuovo impulso al dialogo, grazie anche ai suoi sorprendenti gesti ecumenici, che hanno dato grande rilievo alla diversità e specificità delle Chiese, incluse quelle pentecostali. È una nuova visione dell’unità, dove “il tutto è superiore alla parte”, come scrive il papa in Evangelii gaudium 236. Il suo modello non è la sfera, “dove ogni punto è equidistante dal centro e non vi sono differenze tra un punto e l’altro”, ma “il poliedro, che riflette la confluenza di tutte le parzialità che in esso mantengono la loro originalità”. Per Francesco l’unità è importante anche in vista della missione, non come misura diplomatica, per raggiungerne più speditamente gli obiettivi, ma come testimonianza radicale e fedele della stessa comunione trinitaria. Anzi, per Francesco, l’ecumenismo è un’imprescindibile via dell’evangelizzazione (Evangelii gaudium 246). Valorizzando i contributi della “settimana culturale” 2015 dei Saveriani (Missione e dialogo ecumenico in Europa), questo dossier insiste sul dialogo ecumenico come sfida per la missione.
14930Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniEuropa dove vai? Resistere o sottomettersiMissione Oggi n.4 (apr. 2015), pp. 7-9societ?;politicaEuropa;FranciaIl 17 gennaio 2015 la Francia ? stata sconvolta dall'attacco dei terroristi islamici al giomale satirico Charlie Hebdo, dove sono stati trucidati otto giomalisti. Nello stesso giorno, a Parigi, avrebbe dovuto essere presentato l'ultimo e controverso romanzo di Michel Houellebecq intitolato, emblematicamente, Soumission. In esso l'autore immagina che nel 2020 la Francia sar? governata da una sezione locale dei Fratelli musulmani grazie a un leader moderato e rispettabile, Mohammed Ben Abbes. Le conseguenze sono positive: i disordini nelle banlieu spariscono, la disoccupazione viene risolta poich? alle donne ? vietato lavorare, i ricchissimi emirati arabi investono miliardi di dollari per amicizia e fraternit? religiosa. Il vaticinio di Houellebecq, seppure soltanto letterario, non ha mancato di scatenare polemiche e dibattiti accesissimi.
14931Spoglio di PeriodicoIII CMichele&AgostiLe contraddizioni della sfida energeticaMissione Oggi n.4 (apr. 2015), pp. 13-16sviluppo;economia;ambiente;politica;tecnologiaAfricaLa sfida del continente africano nel prossimo futuro, tra le molte che deve affrontare, ? di natura energetica. Il tema presenta almeno due fronti di criticit?: da una parte le autorit? devono riuscire a fornire energia a un enorme ed eterogeneo territorio, dove oggi solo una ristretta parte della popolazione gode di un tale privilegio; dall'altra, la crescente coscienza ecocompatibile impone una politica energetica lontana dagli errori del passato, e del presente, condotta da molte nazioni alI'insegna di uno sfruttamento disinvolto di risorse non inesauribili e di immissioni di sostanze tossiche nell'atmosfera.
14932Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviAfghanistan. Un tavolo di negoziati ineditiRocca A. 74 n. 6 (15 mar. 2015), pp. 13-14politica;conflitti;guerra;paceAfghanistanL’articolo illustra gli effetti geopolitici dei tentativi dell’Isis di estendere la sua influenza in Afghanistan sui rapporti fra il governo eletto, presieduto da Ashraf Ghani, ed i talebani dell’Emirato Islamico dell’Afghanistan, guidato dal Mullah Omar. L’autore descrive la reazione dei talebani e del Governo di Kabul all’avanzata dell’Isis, e segnala come la situazione pare aver generato una possibile apertura di dialogo fra le due forze in campo, con la benedizione degli attori stranieri coinvolti. Si rileva come si tratti di un possibile sviluppo molto importante in un paese che è teatro di guerra da almeno 35 anni e la cui situazione di conflitto non è risolvibile militarmente, come dimostrato dal fallimento dell’intervento occidentale del 2001 che ha lasciato pressoché intatto il potere dei talebani. L’autore indica che, nonostante l’atteggiamento ufficialmente scontroso mantenuto dai talebani, si riscontrino da parte loro segnali di preparazione ad un eventuale passaggio alla fase negoziale, come l’apertura di un apposito ufficio politico in Qatar.
14933Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizioliIn cosa credono i giovani?Rocca A. 74 n. 6 (15 mar. 2015), pp. 32-34educazione e formazione;societ?;stili di vita;minoriL’articolo indaga, attraverso un’analisi delle risposte date dagli alunni dell’autore, il rapporto dei giovani con la fede religiosa. Emerge che la stragrande maggioranza vive la religione in maniera piuttosto distaccata, e che nonostante molti si dichiarino credenti, molto spesso non c’è dietro una consapevolezza che giustifichi questo posizionamento. Da ciò l’autore deduce il rischio che l’appartenenza religiosa venga ridotta a mera questione identitaria, una calcificazione culturale che permette di somatizzare la paura della differenza in un mondo sempre più plurale. L’autore denuncia una responsabilità degli adulti, che dovrebbero essere più aperti al dialogo e confronto con i giovani, ed individua, fra le conseguenze di questo modo superficiale di vivere la fede, una deriva verso i “riti del consumo”, generata dalla sete di emozioni del mondo giovanile contemporaneo. Conclude riflettendo sull’effetto che questa condizione produce sulla percezione che i giovani hanno della morte.
14934Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUNRWA (Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione)Rocca A. 74 n. 6 (15 mar. 2015), p. 62politica;istituzioni;storia;diritti umaniBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione (UNRWA) Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
14935Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviElezioni israeliane. La vittoria del mago BibiRocca A. 74 n. 7 (1 apr. 2015), pp. 13-14politica;conflittiIsraeleUn commento sull’esito delle elezioni israeliane del marzo 2015, che hanno visto Benyamin Nethanyahu aggiudicarsi un numero di seggi sufficiente a rimanere al centro del gioco politico facendo tramontare l’ipotesi di un governo di unità nazionale, contrariamente a quanto era stato previsto da molti sondaggisti. L’autore illustra una serie di mosse strategiche e tatticismi che “il mago Bibi” ha posto in essere negli anni e mesi passati: l’apertura, rimangiata in campagna elettorale, verso negoziati per la nascita di uno stato palestinese, utile a suscitare speranze in USA e Europa, spinti così a pressare i palestinesi perché privilegiassero l’arma della diplomazia sulla rivolta; il discorso al Congresso americano (3/03/15) in cui Nethanyahu ha condannato l’accordo sul nucleare che Obama sta negoziando con l’Iran, senza prima consultare la Casa Bianca, in previsione di una vittoria dei repubblicani alle elezioni presidenziali Usa del 2016; gli accordi con Egitto e monarchie del Golfo, per trarre profitto dall’attuale situazione del Medio Oriente e del mondo musulmano, favorendo l’archiviazione dell’antagonismo Paesi arabi – Israele che avvantaggiava i palestinesi. In conclusione, l’autore propone un’analisi delle possibili strategie che la dirigenza palestinese ha oggi a disposizione per fare pressione su Tel Aviv dopo questi sviluppi.
14936Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliRiforma Scuola. Il Preside pigliatuttoRocca A. 74 n. 7 (1 apr. 2015), pp. 20-22scuola;istruzioneUn’analisi dei punti più controversi de la “Buona Scuola”, la riforma dell’istruzione proposta dal governo Renzi, licenziata dal CdM il 13 marzo 2015 e attualmente in discussione in Parlamento. L’autrice argomenta criticando l’approccio della riforma, che pone al centro la quantità e non la qualità, l’incremento del personale invece della funzionalità organizzativa e didattica. Ci si chiede fino a che punto si tratti di una trovata elettorale, considerata anche la ben maggiore entità delle risorse destinate alla megastabilizzazione dei precari rispetti a tutto il resto. Presentata come preoccupante anche l’attribuzione ai dirigenti scolastici del potere di chiamata diretta degli insegnanti e di attribuzione agli stessi di premi di merito, che presenta, secondo l’autrice, rischi di una gestione del personale corrotta da discrezionalità e clientelismo. L’autrice attribuisce inoltre un preciso significato politico ad un altro degli aspetti più controversi della riforma, cioè le detrazioni fiscali per le famiglie che iscrivono i figli alle scuole paritarie, in un momento in cui gli istituti statali soffrono invece di un grande deficit di risorse. Si conclude con una riflessione sui margini di manovra che il Parlamento possiede, sotto il ricatto del rinvio al 2016 di parte delle assunzioni, e considerata l’ampia delega al governo contenuta nel ddl.
14937Spoglio di PeriodicoIII CUgo&LeoneEcologia. Se la risorsa di chiama famigliaRocca A. 74 n. 7 (1 apr. 2015), pp. 32-33ambiente;ecologia;bene comune;educazioneSulla base degli spunti offerti da una conferenza intitolata “Oikologia: ambiente familiare e ambiente globale” (organizzata dalla Scuola di Formazione all’impegno sociale e politico della Diocesi di Aversa) l’articolo è una riflessione sul ruolo determinante della famiglia, in quanto comunità fondante della società, nel superamento degli attuali problemi ambientali. Ruolo che si esplica nell’educare ragazzi e giovani al “rispetto del creato”, nello stimolare coscienze critiche e propositive per pensare alla Terra come bene in comune anche con le generazioni future, poiché il “globale” va pensato sia nello spazio che nel tempo, laddove l’obiettivo globale, secondo l’autore, si realizza come somma di obiettivi locali. La prima sfida con cui la famiglia si confronta in questo compito si colloca nell’ambiente urbano, dove la maggior parte dell’umanità si sta spostando, ambiente che l’autore definisce “parassitario” in maniera trasversale, dato che questo parassitismo ha conseguenze tali da coinvolgere non solo il locale intorno extra urbano, ma la Terra intera.
14938Spoglio di PeriodicoIII CRosella&De LeonibusI volti del disagio. Crescere in-dipendenteRocca A. 74 n. 7 (1 apr. 2015), pp. 34-36educazione;salute;minori;psicologia;stili di vitaL’articolo offre un’analisi psicologica e sociologica della ludopatia (cioè la dipendenza da gioco d’azzardo) in età adolescenziale. Si riportano statistiche a testimonianza di una forte diffusione del fenomeno. Si prendono in esame i fattori psicologici, sociali, culturali alla base dello sviluppo di questa forma di dipendenza patologica, della ricerca di “emozioni posticce”, e si accenna alle conseguenze sulla formazione della personalità dell’adolescente, che si manifesteranno poi nell’età adulta. Secondo l’autore, una prevenzione efficace non può prescindere da un welfare che garantisca sufficienti fondi e politiche attive e partecipate di promozione di stili di vita salutari, sin dalle scuole dell’infanzia fino ai contesti di adultità: solo con questa premessa di azione sull’ambiente, avrà poi senso lavorare sulle difficoltà psicologiche del singolo. Ci si sofferma infine sulle politiche di costruzione del benessere (sanitarie, educative, sociali) giudicate efficaci.
14939Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoNutrizione. Il paradosso nel paradossoRocca A. 74 n. 7 (1 apr. 2015), pp. 37-39agricoltura;consumi;economia;politica;diritti umani; qualit? della vitaIn vista dell’imminente avvio di Expo (1 maggio 2015) a Milano, il cui tema sarà “nutrire il pianeta” l’autore sviluppa una ragionamento sulle sfide che questo tema oggi pone. Il punto di partenza è una disamina dei dati sull’attuale produzione, distribuzione e consumo di cibo nel mondo, che rivela una situazione paradossale: oltre 800 milioni di affamati nonostante il cibo prodotto sia più che sufficiente a sfamare la popolazione mondiale tutta, ma anche più di 2 milioni di obesi, presenti in significativa percentuale anche nei paesi in cui la malnutrizione è più acuta. Da cui si deduce che il problema non sta nella produzione, bensì nella distribuzione del cibo. L’autore completa il quadro descrivendo le tendenze che influenzeranno lo scenario futuro: maggior domanda di cibo, cambiamenti climatici e riduzione della biodiversità. Vengono presentate le due scuole di pensiero su come affrontare la sfida di nutrire il pianeta nel prossimo futuro: quella che indica un incremento della produzione come soluzione, e quella, che l’autore sposa, che propone invece azioni di tipo politico, ad esempio in termini di contrasto agli attuali oligopoli in campo agroalimentare. La domanda che ci si pone infine è: riuscirà Expo 2015 a ricollocare la politica al centro e risolvere i paradossi del pianeta da nutrire?
14940Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviAmerica Latina. Il futuro appeso alle mosse UsaRocca A. 74 n. 8 (15 apr. 2015), pp. 13-14politica;conflittiL’articolo propone una lettura geopolitica delle relazioni fra Stati Uniti e America Latina alla luce del loro valore strategico nel quadro del confronto oggi in atto nei cinque continenti fra USA e Cina, le quali, non potendosi combattere militarmente in un mondo economicamente e finanziariamente interconnesso, tentano di affermare dovunque la rispettiva influenza così da ridurre lo spazio di manovra dell’avversario. L’autore ricorda come la politica estera USA continui ad essere orientata, seppur non esplicitamente, dalla Dottrina Monroe, assieme al principio del “Manifest Destiny”. Il VII Vertice dell’Organizzazione degli Stati Americani (Panama, 10-11 aprile 2015), dove per la prima volta dopo 55 anni i presidenti di Stati Uniti e Cuba sono tornati a sedersi ad uno stesso tavolo, viene interpretato come uno dei segnali dei tentativi di distensione delle relazioni interamericane, ma allo stesso tempo l’autore dimostra come le manovre americane in America Latina cambino in base ad una distinzione fra paesi “buoni” e cattivi”, citando gli esempi del sostegno alle opposizioni in Venezuela e Brasile.
14941Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&Piana;Cristiana&Pulcinelli;Pietro&GrecoInserto Sesso o gender?Rocca A. 74 n. 8 (15 apr. 2015), pp. 29-36genere;donne;cultura;societ?;omosessualit?;scienzaL’inserto affronta il tema della “teoria del gender” attraverso tre prospettive. Il teologo G. Piana si domanda se sesso e gender siano da considerare necessariamente alternativi, cioè mette in luce la sterilità di un confronto fra posizioni rigidamente ideologiche, tra chi assegna il primato ai fattori sociali e culturali (la forma in cui secondo l’autore si presenta in molti casi la teoria del gender) e chi al dato biologico (reazione di parte del mondo cattolico, come nel caso del Cardinal Bagnasco, presidente CEI). L’autore suggerisce piuttosto la ricerca del confronto fra posizioni moderate partendo da una piattaforma di valori condivisi (dignità della persona, uguaglianza dei diritti) come via da percorrere. La giornalista scientifica C. Pulcinelli affronta l’aspetto lessicale: la nascita del concetto di genere come qualcosa di distinto dal sesso (il secondo biologicamente determinato, il primo culturalmente costruito) e la successiva introduzione di espressioni come “ruolo” e “identità” di genere, la storia e la prospettiva dei c.d. “studi di genere”, e ancora, il significato di “orientamento sessuale” e l’affermazione della “teoria queer”. Lo scrittore e comunicatore della scienza P. Greco, partendo dal presupposto che non esiste una teoria scientifica unificante del gender, passa in rassegna la quattro dimensioni di cui i comportamenti che afferiscono alla sfera sessuale sono frutto (legame, questo, su cui c’è un generale accordo): il sesso biologico; l’identità di genere; il ruolo di genere; l’orientamento sessuale.
14942Spoglio di PeriodicoIII CValentino&GandolfiResponsabilit? sociale di impresa. Il management bifronteRocca A. 74 n. 8 (15 apr. 2015), pp. 40-43impresa;lavoro;legislazioneRiflessione di tipo culturale sulla Corporate Social Responsibility (CSR). L’articolo mira primariamente a rilevare la diffusione dell’ambivalenza comportamentale – fra “spregiudicata ricerca del profitto” ed azioni di elevato valore sociale – nella realtà economica. Tali contraddizioni emergono spesso nelle modalità con cui le aziende comunicano la loro responsabilità sociale: l’adozione di codici etici, la realizzazione di progetti di utilità sociale, la rendicontazione della CSR in particolare tramite pubblicazione del bilancio sociale. Si citano dei casi specifici. Di fronte a ciò, l’autore indica alcuni criteri per una più convincente valutazione della responsabilità sociale d’impresa. Infine, si spiega l’importanza del ruolo del settore pubblico in questo campo:la definizione ed implementazione di un adeguato quadro normativo, la predisposizione di sanzioni/sussidi di carattere pubblico, l’attuazione di misure complementari di politica economica.
14943Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&MolariTeologia. Il cammino dei diritti e dei doveriRocca A. 74 n. 8 (15 apr. 2015), pp. 50-51diritto;diritti umani;guerra;pace;teologia;giustiziaL’articolo riflette sulla evoluzione della giustizia ed affermazione di nuovi diritti parallelamente al cammino della storia dell’umanità. L’autore spiega come anche la Chiesa cattolica, da più di un secolo, in vario modo, si sia inserita in questo processo, e come negli ultimi anni il cammino ecclesiale sia accelerato, citando come primo passaggio significativo di questa accelerazione la visita di Papa Francesco a Lampedusa (luglio 2013). Nel quadro di questo cammino dei diritti, l’articolo riserva attenzione particolare all’affermazione del diritto alla pace, laddove guerre e violenze stanno oramai perdendo le garanzie giuridiche di legittimazione di cui, argomenta l’autore, hanno goduto in passato per lungo tempo. Si riportano fra gli altri gli stralci di un discorso del Cardinale Parolin all’Università Gregoriana (11 marzo 2015), in cui si sottolinea la necessità di superare lo ius in bello dando consistenza ad uno ius contra bello, cioè un quadro normativo in grado di sviluppare, attualizzare e imporre gli strumenti già previsti dall’ordinamento internazionale per la risoluzione pacifica delle controversie.
14944Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUNSRID (Istituto di Ricerca delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sociale)Rocca A. 74 n. 8 (15 apr. 2015), p.62politica;istituzioni;storia;diritti umaniBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'"Istituto di Ricerca delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Sociale" (UNSRID). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
14945Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&Foglizzo;Chiara&TintoriExpo, il cibo oltre i sofismiAggiornamenti Sociali A. 66, n. 5 (mag. 2015), pp. 365-371diritti umani;societ?;politica;ambiente;mercato;stili di vitaL'Expo 2015 (ufficialmente Esposizione Universale Milano 2015, Italia) apre i battenti. Si tratta dell'esposizione mondiale programmata a Milano tra il 1º maggio e il 31 ottobre 2015. Il tema selezionato per l'Expo 2015 è “Nutrire il pianeta, energia per la vita” e intende includere tutto ciò che riguarda l'alimentazione, dall'educazione alimentare alla grave mancanza di cibo che affligge molte zone del mondo, alle tematiche legate agli OGM. Dunque il cibo diventa protagonista. Molte sono le prospettive con cui guardare all’evento o muoversi attraverso i padiglioni (per chi li visiterà) e a partire dalle quali valutarne i risultati. Per sfruttarne appieno le potenzialità e al tempo stesso governarne i rischi e le possibili ambiguità, all'autore sembra fondamentale mantenere l’attenzione sul tema scelto dagli organizzatori: il cibo, in tutta la sua profondità e ricchezza. Proprio perché non c’è uomo senza cibo, quest’ultimo si presta a diventare la cartina di tornasole per fare una sorta di check up dello stato del nostro mondo e per proiettare il nostro sguardo e la nostra azione verso l’obiettivo di uno sviluppo autenticamente umano, che sappia coniugare quantità e qualità, equità e sostenibilità. Il cibo è infatti il terreno su cui si appoggiano le relazioni fondamentali di cui è intessuta la vita di ogni persona e di ogni società: possono fiorire nella direzione della vita buona per tutti, oppure avvitarsi lungo percorsi contraddittori e di esclusione.
14946Spoglio di PeriodicoIII CMaria Flavia&Ambrosanio;Paolo&BalduzziUna manovra sostenibile? La Legge di stabilit? 2015 tra ritorno al passato e promesse per il futuroAggiornamenti Sociali A. 66, n. 5 (mag. 2015), pp. 374-385finanza;politica;economiaItaliaUn’analisi della prima Legge di stabilità del Governo Renzi e degli obiettivi che si prefigge per il triennio 2015-2017 ne mette in luce la valenza espansiva accompagnata tuttavia da un aumento della pressione fiscale.
14947Spoglio di PeriodicoIII CPierre&De CharentenayVincere la corruzione: i tentativi delle FilippineAggiornamenti Sociali A. 66, n. 5 (mag. 2015), pp. 387-397storia;politca;societ?FilippineIl fenomeno della corruzione pi? volte denunciato da papa Francesco dilaga anche nelle Filippine, una delle economie asiatiche pi? dinamiche di questi ultimi anni.
14948Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&CarelliSocial TV, la nuova frontiera della televisioneAggiornamenti Sociali A. 66, n. 5 (mag. 2015), pp. 399-409informazione;comunicazione;tecnologiaNei suoi sessant’anni di vita la TV ha cambiato faccia, e oggi interagisce in modo sempre più dinamico con altri mezzi di comunicazione, in particolare con i social network.
14949Spoglio di PeriodicoIII CSergio&VillariMigranti precari. L’impatto della crisi sugli immigrati visto dagli studi sociologici Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 5 (mag. 2015), pp. 411-421migrazione;politica;economia;societ?;sociologia;dati statisticiItaliaUna breve indagine bibliografica attraverso le principali analisi quantitative e ricerche qualitative ci aiuta a capire quanto la crisi abbia inciso sulla vita dei migranti nel nostro Paese.
14950Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviYemen chiave di volta del Grande Medio OrienteRocca A. 74 n. 9 (1 mag. 2015), pp. 13-14politicaYemen;Medio Oriente;USA;Arabia SauditaUn tempo lo Yemen rappresentava una ambita meta di turismo di avventura sia sotto il profilo culturale che storico. Oggi invece ? una Nazione poverissima (la pi? diseredata del ricco Medio Oriente) e allo sbando, come la vicina Somalia. Dove impazzano una guerra civile, una guerra tribale, e uno scontro indiretto fra due potenze (Arabia Saudita e Iran) con ambizioni di forte supremazia regionale. L'articolo si concentra sull'analisi del valore geopolitico dello Yemen.
14951Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliRiforma Scuola, una cattedra dove e per quanto tempo?Rocca A. 74 n. 9 (1 mag. 2015), pp. 28-30scuola;istruzione;politicaItaliaL'articolo spiega quali sono i nuovi modelli di assunzione del personale scolastico nell'ambito del disegno di legge di riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione ("La Buona Scuola") approvato dal governo Renzi il 12 marzo 2015.
14952Spoglio di PeriodicoIII CGiovanni&SabatoTerrorismo, prevenire e curare l'estremismoRocca A. 74 n. 9 (1 mag. 2015), pp. 35-37religione;societ?;psicologia;sociologiaSi possono ?curare? i terroristi? O meglio ancora, si pu? prevenire l'estremismo violento intercettando le persone a rischio prima che vi cadano dentro? Da alcuni anni si studiano molto i meccanismi psicologici e sociali che portano una persona verso la radicalizzazione e la violenza (vedi Rocca n. 5/2015), e anche sulla scorta di questi studi si cercano interventi concreti per evitare il peggio. Con esiti ancora incerti, visto che le stesse conoscenze psicologiche di base sono ancora frammentarie, e a maggior ragione sono solo agli stadi iniziali i tentativi di applicarle in programmi d'intervento concreti. Nel mondo sono attive alcune decine di programmi per prevenire l'estremismo violento o riabilitare chi vi ? caduto, vengono qui presentate alcune esperienze ed alcune riflessioni sul tema.
14953Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizioliChe cos'? la religione, violenza e sacroRocca A. 74 n. 9 (1 mag. 2015), pp. 44-46religione;societ?;psicologia;sociologiaSe ? innegabile che le religioni nascono per sanare simbolicamente la conflittualit? e la limitatezza del mondo, ? altrettanto incontrovertibile che le religioni creino, a loro volta, nuovi confini e nuovi conflitti, delimitando il terreno della realt? con paletti teologici, etici e, pi? generalmente, culturali. Doppo una breve analisi della complessit? del fenomeno religioso, l'autore si concentra sul fenomeno dell'affacciarsi dei fondamentalismi attuali.
14954Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMigranti, naufragi di responsabilit?Rocca A. 74 n. 10 (15 mag. 2015), pp. 13-14migrazione;politica;economia;dati statisticiMediterraneo;AfricaSecondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), nel 2014, 219.000 persone hanno attraversato il Mar Mediterraneo, ed almeno 3.500 sono morte nelle sue acque. La musica non ? cambiata quest'anno, perch? circa 37.000 uomini, donne e bambini hanno raggiunto le coste dell'Europa meridionale. E se il bilancio dell'ultima strage allargo della Libia fosse confermato, oltre 1.600 persone sarebbero annegate nel primo quadrimestre del 2015 nel tentativo disperato di cambiare la loro vita raggiungendo una ?terra sognata?, il Vecchio Continente, che per? purtroppo da tempo non ha pi? sogni da offrire a nessuno.
14955Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Marina&PontiGli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, 15 anni dopoUn mondo possibile n. 35 (mar. 2013), pp.10-11obiettivi del millennio;cooperazione allo sviluppo;relazioni internazionali;sviluppoIn vista dell'approssimarsi della scadenza degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio, nel 2015, l'articolo offre un'analisi del significato storico da essi rivestito nel quadro della cooperazione internazionale allo sviluppo, mettendone in luce aspetti innovativi, effetti positivi ma anche limiti e carenze. L'autrice fa poi il punto sullo stato dell'arte del processo di definizione di un nuovo quadro globale post MDGs, descrivendo i principali processi di studio, consultazione e negoziati in atto ed i diversi attori coinvolti. Infine essa invita a prender parte all'iniziativa "the world we want", piattaforma digitale che consente ad individui ed organizzazioni di inviare contributi, idee e proposte e partecipare cos? al dibattito.
14956Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Sergio&AbbruciatiQuestione di genere, questione di dirittiUn mondo possibile n. 35 (mar. 2013), pp.32-33cooperazione allo sviluppo;educazione e formazione;donne;genere;scuolaL'autore racconta della triplice azione condotta da tre ONG italiane (VIS, PRO.DO.C.S e l'associazione EquaMente) sui temi dell'eguaglianza di genere ed empowerment femminile: un progetto di cooperazione in Burundi, intitolato "Femmes entrapreneurs, a sostegno delle donne imprenditrici e lavoratrici; un percorso didattico in 15 scuole di Roma, intitolato "Questione di genere, questione di diritti", nome assegnato poi anche alla guida didattica prodotta grazie al lavoro in ?quipe; un seminario di approfondimento (svoltosi il 13 dicembre 2012 a Roma) che porta lo stesso nome della guida, che intendeva esplorare le buone pratiche sull'empowerment femminile tra Italia e Africa. Nell'articolo ? inoltre contenuta la testimonianza di un'alunna di una delle scuole coinvolte, che ha partecipato al percorso didattico.
14957Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Lottin&Welly&MargueriteRuolo delle donne nella societ? di oggiUn mondo possibile n. 35 (mar. 2013), pp.34-35donne;genere;discriminazione;societ?L'articolo propone una riflessione sul ruolo delle donne nella societ? di oggi, in particolare evidenziando il ruolo cruciale ricoperto dalle donne in Africa, e sottolineando come le donne non solo africane ma di tutti i continenti debbano avere pi? responsabilit? nei luoghi di decisione e gestione, siano essi politici, economici, culturali, religiosi o sociali. L'autrice richiama la campagna internazionale Noppaw (2011), che sosteneva l'attribuzione del Premio Nobel per la pace a tutte le donne africane, come momento di mobilitazione molto significativo che ha valorizzato la grandezza della quotidianit? di queste donne. Viene dato spazio anche ad una riflessione sulle comunit? di donne africane immigrate in Italia, sull'importante ruolo sociale svolto attraverso il loro lavoro e sulle sfide dell'integrazione. In conclusione uno spunto sulla rilevanza del lavoro con i giovani, il futuro della societ?, per vincere ignoranza e paura della diversit?.
14958Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Carola&Carazzonell rilancio dell'"onesto cittadino" e del "buon cristiano"Un mondo possibile n. 35 (mar. 2013), pp.36-40diritti umani; educazione; cittadinanzaIn questo articolo ci si chiede se l'educazione ai diritti umani pu? essere oggi una risposta valida, ai fini del rilancio del "buon cristiano" e dell'"onesto cittadino". La risposta data ? positiva, ma viene articolata attraverso la descrizione qualitativa del modello di educazione ai diritti umani ritenuto valido, che pu? riassumersi nell'espressione "educazione sui, per e attraverso i diritti umani". Un'educazione, cio?: che preveda spazi per il confronto, il dialogo e la rielaborazione personale, e non un'imposizione dall'alto di verit? statiche ed immutabili; che induca all'impegno, alla solidariet?, all'azione; che preveda un ambiente educativo che rispetti tutte le libert? ed i diritti civili, culturali, economici, politici, sociale. Nell'articolo si spiega come questi elementi siano parte integrante del modello educativo salesiano, applicato con successo anche in Asia e in Africa.
14959Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Pasquale&De&MuroPolitiche da fameUn mondo possibile n. 36 (giu. 2013), pp.4-6cooperazione allo sviluppo;obiettivi del millennio;agricolturaL'articolo ? un ragionamento sui risultati raggiunti a 1000 giorni dalla scandenza degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (OSM), in particolare quello sulla fame. L'autore riporta alcuni dati che mostrano come la lotta alla fame sia stata uno degli OSM con i risultati peggiori, e spiega come ci? sia in larga parte dovuto al fatto che la governance internazionale della lotta alla fame sia egemonia delle lobbies produttive (agro-buniess VS contadini): questi sostengono due posizioni antagoniste sulla fame, ma di fatto hanno una visione comune - condivisa altres? dall'opinione pubblica - cio? che il problema della fame sia un problema agricolo (produrre di pi? VS o produrlo diversamente). L'autore sostiene invece che la fame ? piuttosto un problema di accesso al cibo, ovvero un problema non agricolo ma di esclusione sociale, e che per? gli affamati non hanno rappresentanza politica quindi nessuna voce in capitolo. Egli propone perci? di rivedere, con questa chiave di lettura, l'obiettivo sulla fame nel post-2015, per evitare di riproporre politiche inefficaci e ed eticamente discutibili.
14960Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Helen&ClarkIl Rapporto sullo sviluppo umano 2013. L'ascesa del SudUn mondo possibile n. 36 (giu. 2013), pp.8-10rapporti annuali;cooperazione allo sviluppo;politica;economia;sviluppo;L'articolo ? tratto dalla prefazione al Rapporto sullo Sviluppo Umano 2013, scritta dall'amministratrice dell'UNDP Helen Clark.Si riportano le principali rilevazioni del rapporto relative alla trasformazione dello scenario geopolitico in atto, prodotta dall'ascesa economica e politica di alcuni PVS (in particolare Brasile, Cina, India) e dalla crescente importanza della cooperazione Sud-Sud nel quadro dello sviluppo umano. L'articolo si sofferma sull'importanza che il rapporto attribuisce ad un'esigenza di rinnovo della governance globale dello sviluppo alla luce di queste trasformazioni, cos? da poter capitalizzare e condividere le esperienze di sviluppo e cooperazione degli attori emergenti, soprattutto in vista della crescente complessit? delle sfide globali per lo sviluppo che una comunit? internazionale sempre pi? interconnessa deve affrontare.
14961Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Andrea&IacominiObiettivo di Sviluppo n. 2. Raggiungere l'istruzione primaria universale. Tutti a ScuolaUn mondo possibile n. 37 (nov. 2013), pp.4-6cooperazione allo sviluppo;obiettivi del millennio;istruzione;scuolaL'articolo prende in esame lo stato dell'arte degli sforzi della comunit? internazionale per il raggiungimento del secondo obiettivo di sviluppo del millennio, cio? raggiungere l'istruzione primaria universale, a due anni dalla scadenza del 2015. Dopo aver sottolineato quanto indispensabile sia questo obiettivo per il raggiungimento di tutti gli altri, vengono riportati dei dati che testimoniano i progressi compiuti ma anche l'eslcusione dei pi? poveri ed emarginati dai processi di scolarizzazione primaria. L'autore spiega le ragioni per cui investire nell'istruzione dei pi? svantaggiati non ? soltanto una questione di giustizia, ma anche di efficacia, e l'importanza, fra le altre cose, di sostenere le famiglie in difficolt? in virt? del fatto che la povert? ? da sempre principale causa dell'abbandono scolastico. Si accenna alle azioni che UNICEF mette in campo per favorire l'obiettivo dell'istruzione primaria universale, e si conclude con un focus sulle difficolt? attraversate dai bambini siriani in et? scolare per via della guerra. L'articolo contiene anche un'infografica con dati relativi all'istruzione in Italia.
14962Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Barbara&TerenziAnnuario italiano dei diritti umani 2013Un mondo possibile n. 37 (nov. 2013), p. 40rapporti annuali;diritti umaniL'articolo presenta l'edizione 2013 dell'Annuario Italiano dei Diritti Umani del Centro Diritti Umani dell'Universit? di Padova. In questa edizione, spiega l'autrice, particolare enfasi ? posta sulla Revisione Periodica Annuale (la procedura di verifica del grado di adempimento agli impegni assunti in materia diritti umani a livello internazionale da parte degli Stati membri delle Nazioni Unite) cui verr? sottoposta l'Italia nel 2014. Altro punto affrontato dall'Annuario dicui si parla nell'articolo, riguarda l'impegno della societ? civile italiana (in particolare attraverso il Comitato per la Promozione e Protezione dei Diritti Umani) nella lotta per la costrituzione anche in Italia di una commissione nazionale indipendente competente in materia.
14963Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Monica&Di&SistoPadroni del nostro ciboUn mondo possibile n. 38 (mar. 2014), pp. 4-7cooperazione allo sviluppo;agricoltura;mercatoL'articolo offre un'interpretazione della crisi alimentare globale come prodotto di precise politiche economiche e commerciali modellate sulle esigenze di pochi operatori, e aggravata dall'impatto che l'agricoltura intensiva ed inquinante ha sul clima e sulle risorse naturali. L'autrice argomenta a favore di quella che viene presentata come l'unica risposta valida, ovvero l'affermazione del diritto alla sovranit? alimentare e della piccola agricoltura familiare, di cui si d? definizione e breve inquadramento storico. Le argomentazioni sono corredate di dati sull'agricoltura familiare,sull'insicurezza alimentare, sulla concentrazione del potere di mercato dei principali attori mondiali dell'agro-business, sullo spreco alimentare nel mondo e in Europa.
14964Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Luca&CristaldiLe parole sono importantiUn mondo possibile n. 38 (mar. 2014), pp. 35-36comunicazione;informazione;conflittiL'articolo propone una riflessione sull'utilizzo improprio o non corretto delle parole in particolar modo nei media, con focus specifico sulla manipolazione mediatica del racconto delle vicende della questione israelo-palestinese, a cui, secondo l'autore, si assiste molto frequentemente - nello specifico ad una narrazione a sfavore della cause palestinese e che trasmette un'idea di legalit? dell'occupazione militare israeliana.
14965Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Valentina&Filigenzi2014 Anno dell'agricoltura familiareUn mondo possibile n. 39 (giu. 2014), pp. 7-9cooperazione allo sviluppo;agricolturaIntervista a Francesco Pierri (FAO) sulla proclamazione dell'anno internazionale dell'agricoltura familiare delle Nazioni Unite (2014). Il funzionario spiega che la proclamazione segna il riconoscimento del ruolo dell'agricoltura familiare per la sicurezza alimentare mondiale, in specie a seguito delle crisi causate dalla volatilit? dei prezzi delle commodities alimentari (2007/08), oltre che in virt? dell'ecosostenibilit? di questo modello di produzione. Vengono citati alcuni dati statistici che mostrano la predominanza dell'agricoltura familiare in tutti i paesi. Viene presentata la posizione della FAO in merito al ruolo auspicato dell'agricoltura familiare all'interno di una pi? ampia strategia per la sicurezza alimentare, che per? non esclude la produzione su grande scala. Si illustrano gli obiettivi dell'anno internazionale ed inaprticolare le stretegie ed azioni protate avanti dalla FAO, e l'impegno per un'attivazione anche di governi, societ? civile e settori privato a favore di questo modello agricolo.
14966Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Ferdinando&ColomboQuale pace nel Rwanda di oggi?Un mondo possibile n. 39 (giu. 2014), pp. 22-25guerra;pace;politica;storiaRwandaL'articolo ripercorre gli avvenimenti che hanno condotto alla crisi ruandese, a distanza di 20 anni dal suo scoppio (1994-2014), descrivendo l'estremismo e l'odio etnico, la strumentalizzazione delle divisioni per la difesa del potere, gli interessi geostratecici delle grandi potenze occidentali, l'impatto sulle ONG salesiane presenti sul territorio. L'autore spiega che ricordare questi avvenimenti ? d'aiuto per una pi? ampia riflessione sulla costruzione della pace che, a suo avviso, richiede alle ONG la globalizzazione dell'?impegno su tutti i fronti dello sviluppo umano, perch? la scelta politica ? parte integrante della cooperazione allo sviluppo, e ai cittadini tutti una partecipazione democratica alla gestione della politica estera delle proprie Nazioni. Viene infine affermata una responsabilit? condivisa e generalizzata per tutti i mali che provocano conflitti sanguinosi come quello ruandese, e l'importanza pertanto del rispetto dei diritti umani, del dialogo, del perdono e della comprensione.
14967Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Un Mondo Possibile&Redazione"Che questo vento si trasfromi in uragano di speranza!"Un mondo possibile n. 41 (nov. 2014), pp. 30-33guerra;pace;teologia;politica;diritti umaniVengono riportati degli estratti di un discorso pronunciato da Papa Francesco in occasione del suo incontro a Roma con i Movimenti Popolari (ottobre 2014). In particolare vengono riportate le riflessioni del Pontefice relative ai temi della povert?, della solidariet?, ed ai temi scelti dai Movimenti Popolari come parole d'ordine dell'incontro: terra, casa, lavoro. Il Papa spiega come questi siano diritti riconosciuti nella Dottrina Sociale della Chiesa, come alla questione della terra si leghi lo "scandalo della fame", e ancora l'importanza dell'integrazione nelle aree urbane. La riflessione sul lavoro si lega a quella della c.d. "cultura dello scarto". Viene riportato anche il ragionamento di Francesco sugli effetti devastanti, sulle persone e sul Creato, dell'attuale sistema economico dominante che pone il profitto al di sopra della persona.
14968Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Marco&ZupiPerch? oggi ? importante parlare di diseguaglianzaUn mondo possibile n. 42 (mar. 2015), pp. 5-10economia;politica;storia;cooperazione allo sviluppo;sviluppoAnalisi storico-politico-filosofica dell'interpretazione del tema diseguaglianza (e della sua conseguente rilevanza) nel dibattito politico ed economico.Si illustra il passaggio dalla considerazione della diseguaglianza come un non problema, in particolare da parte degli eocnomisti ortodossi, e relative conseguenze politiche, sottolineando la differenza rispetto all'interpretazione e gestione politica della povert?, alle attuali circostanze in cui le diseguaglianze - in virt? della crisi, della minaccia da esse rappresentata per la tenuta del contratto sociale, della mutata geografia della povert? nel mondo - diventano di importanza cruciale. L'autore descrive le conseguenze che il mutato quadro comporterebbe in materia di politiche sociali e fiscali domestiche e di politiche di cooperazione allo sviluppo, criticando l'interpretazione limitata e l'uso politico del tema negli attuali negoziati per l'agenda post-2015, e suggerendo piuttosto una discussione pi? articolata e profonda che riguardi il modello di sviluppo e l'assetto economico e sociale nel loro complesso.
14969Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Renata&TargettiDiseguaglianza globale e flussi migratoriUn mondo possibile n. 42 (mar. 2015), pp. 11-14economia;migrazioni;cittadinanzaLa considerazione di partenza dell'articolo ? l'accresciuta importanza di un'analisi della diseguaglianza a livello globale, in ragione del crescente rilievo di fenomeni complessi come quello dell'immigrazione, il quale, spiega l'autrice, pu? infatti trovare una giustificazione nelle enormi differenze neli livelli di reddito e di vita fra paesi. Segue una rassegna dei maggiori contributi a tale analisi, forniti dagli studi atti alla misurazione della diseguaglianza globale ed all'osservazione delle tendenze nel termpo (Milanovic, Gini). Rispetto alla diseguaglianza fra paesi, l'autrice fa notare che, se il reddito personale dipende in larga parte dalla localizzazione, si pu? affermare che oggi non esiste eguaglianza di opportunit? a livello globale, ed interpretare l'emigrazione come via attraverso cui attenuare le differenze reddituali. L'autrice riporta infine l'interpretazione di Piketty sulla crescita della diseguaglianza interna ai paesi (capitalismo "patrimoniale") e descrive alcune esternalit? negative dei flussi migratori, sia nei paesi di partenza che in quelli d'arrivo.
14970Spoglio di PeriodicoIII CMauro&CastagnaroLa Chiesa con i poveri organizzatiMissione Oggi n.5 (mag. 2015), pp. 17-32societ?;religioneL’Incontro mondiale dei movimenti popolari (Immp), che dal 27 al 29 ottobre 2014, su invito del Pontificio Consiglio della giustizia e della pace e della Pontificia Accademia delle scienze sociali, ha riunito in Vaticano i rappresentanti di un centinaio di organizzazioni sociali (di ispirazione cristiana e no) di tutto il mondo impegnate sui temi della terra, della casa e del lavoro per discutere i grandi problemi dell’umanità (l’esclusione, la disuguaglianza, la violenza e la crisi ambientale) dal punto di vista dei poveri, è stato un evento storico. Mai, infatti, la Santa Sede, abituata a interloquire coi capi degli Stati, si era messa in così ufficiale ascolto dei movimenti che cristallizzano lo sforzo degli ultimi per ottenere vita e dignità, ponendosi addirittura a loro disposizione per favorirne il coordinamento su scala globale. Il discorso di papa Francesco ha indicato una chiara “scelta di campo” della Chiesa a favore dei poveri che si organizzano e lottano, nella speranza che questa sia fatta propria anche dalle comunità cristiane locali. In tal senso va la riunione che il vescovo di Roma avrà in Bolivia in luglio coi movimenti popolari latinoamericani. L’Immp contiene in nuce pure un’evoluzione della “opzione per i poveri”: la Chiesa che sceglie di guardare il mondo dal loro punto di vista, nell’individuare scenari più conformi alla loro umanità ora privilegia la lettura che essi ne danno quando si organizzano, cioè diventano protagonisti del proprio riscatto attraverso una proposta di società più equa e solidale.
14971Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoDroni da combattimento generali in camice biancoRocca A. 74 n. 10 (15 mag. 2015), pp. 16-18guerraL’uccisione del cooperante italiano il 24 aprile 2015, vittima di un attacco ‘mirato’, condotto dai droni americani al confine tra Pakistan e Afghanistan, ci avvicina dolorosamente a una realtà, quella dei cosiddetti targeted killings, rimasta finora troppo nell’ombra. L’uccisione di Lo Porto rappresenta un caso su cui riflettere per portare al più presto a una messa al bando dei droni.
14972Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniGrecia, gi? scritto il copione europeo?Rocca A. 74 n. 10 (15 mag. 2015), pp. 20-22economia;finanzaGrecia;EuropaL'articolo fa il punto della situazione dopo il fallimentare vertice dell'eurogruppo di fine aprile 2015 a Riga dedicato alla crisi ellenica. Cosa sta succedendo, e cosa pu? ancora succedere alla Grecia e all'euro? Il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis del governo neoeletto a gennaio 2015 di Tsipras ? sotto attacco.
14973Spoglio di PeriodicoIII CUgo&LeoneEconomia e ambiente il rapporto rischi/benefici nelle nostre scelteRocca A. 74 n. 10 (15 mag. 2015), pp. 30-32ambiente;ecologia;economiaArticolo di riflessione sul rapporto rischi/benefici nell'ambito della produzione energetica. Quali sono i rischi ambientali e sociali delle fonti alternative ai combustibili fossili?
14974Spoglio di PeriodicoIII CGeorge&LakeyTerrorismo una proposta nonviolenta in 8 mosseRocca A. 74 n. 10 (15 mag. 2015), pp. 30-33pace;societ?L'articolo sintetizza l'esperienza dell'autore nella ideazione di un corso al Swarthmore College che si focalizzava sulla sfida di come difendersi dal terrorismo, in modo nonviolento (il programma di studio ? stato pubblicato in ?Peace, Justice, and Security Studies: A Curriculum Guide? nel 2009). L'autore ha raccolto per gli studenti e li riporta in questo articolo, otto tecniche non-militari e nonviolnte che in reali casi storici, hanno ridotto la minaccia del terrore.
14975Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaFame nel mondo una questione di giustiziaRocca A. 74 n. 10 (15 mag. 2015), pp. 42-44stili di vita;economiaL'apertura dell'Expo di Milano (1 maggio 2015) dedicato al tema Nutrire il pianeta, energia per la vita, costituisce un'importante occasione per riflettere sulla drammatica situazione in cui vive una parte consistente dell'umanit?. La questione della fame nel mondo non pu? (e non deve) infatti interessare soltanto le istituzioni internazionali, che hanno senza dubbio un ruolo fondamentale, ma chiama anche in causa la responsabilit? di ogni cittadino. Il fenomeno della globalizzazione, frutto dell'interdipendenza tra i diversi popoli della terra, rende trasparente come le nostre azioni, anche quelle apparentemente pi? private, hanno (e non possono che avere) ricadute immediate sulla vita dell'intera famiglia umana. Per questo non possiamo sottrarci all'impegno di un serio esame di coscienza circa le nostre scelte quotidiane, in particolare circa gli stili di vita e i modelli di comportamento cui ispiriamo la nostra condotta, nonch? circa le logiche ad essi soggiacenti.
14976Spoglio di PeriodicoIII AGian Enrico&RusconiTra istanze pastorali e problemi di dottrina. Papa Bergoglio e il Sinodo sulla famiglia Il Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 5-17etica;religioneL'autore riporta alcune osservazioni su quella che chiama la nuova ermeneutica religiosa di papa Francesco, con riferimento alla problematica della famiglia nell'ottica del Sinodo dei vescovi dell'ottobre 2014. Il Sinodo dei vescovi sulla famiglia dello scorso ottobre ha lasciato dietro di s? una sostanziale incertezza di giudizio sulla strada che intraprender? la Chiesa in Italia su alcuni temi indirettamente concernenti la famiglia, presentati come questioni di carattere pastorale.
14977Spoglio di PeriodicoIII ASalvatore&BiascoPerch? non uscire dall'euro?Il Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 18-28finanza;economia;politica;lavoroItalia;EuropaIn questo articolo l'autore prova a delineare uno scenario possibile conseguente alla frantumazione dell'unione monetaria europea. Si concentra in particolar modo sulla possibilit? per l'Italia di un ritorno alla Lira e a quello che ci? comporterebbe in termini economici e sociali.
14978Spoglio di PeriodicoIII AGianpiero&Dalla Zuanna;Francesco C.&Billari Nei Paesi moderni nascono ancora bambiniIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 29-38demografia;politica;societ?;sociologiaL'autore fa un quadro dello sviluppo demografico attuale, mettendo in evidenza le variabili (economiche, sociali, culturali) che ne determinano lo sviluppo o la diminuzione oggi. Nella seconda parte dell'articolo si sofferma sul caso italiano, in particolare sulle politiche di welfare a favore delle famiglie.
14979Spoglio di PeriodicoIII APaolo&FerratiniChe cosa non dovremmo chiedere alla scuolaIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 39-45scuola;istruzione;politicaItaliaL'autore, esperto di politiche formative, offre una serie di riflessioni sul tema dell'emergenza educativa in Italia. Spiegando in sintesi come essa si consumi fuori e soprattuttto dopo la scuola, diventata ormai vittima di tutti i mali e le inefficienze contemporanei.
14980Spoglio di PeriodicoIII ARoberto&EscobarIl campioneIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 46-55politica;societ?;informazione;comunicazioneItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Renzi s? Renzi no, dedicato all'analisi del ruolo del primo ministro italiano Matteo Renzi ed alle innovazioni da lui portate nella politica italiana. L'autore, rifacendosi all'articolo di Michele Salvati "Le due innovazioni di Matteo Renzi" (Da "il Mulino" n. 6/14), si concentra sulle due innovazioni collegate che Renzi ha introdotto di forza nella politica della sinistra del nostro Paese: una innovazione mediatico-organizzativa e una innovazione politico-ideologica.
14981Spoglio di PeriodicoIII AMario&RicciardiThe boysIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 56-62politica;societ?;informazione;comunicazioneItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Renzi s? Renzi no, dedicato all'analisi del ruolo del primo ministro italiano Matteo Renzi ed alle innovazioni da lui portate nella politica italiana. L'autore, rifacendosi all'articolo di Michele Salvati "Le due innovazioni di Matteo Renzi" (Da "il Mulino" n. 6/14), si concentra sull'analisi critica delle due, secondo lui presunte, innovazioni che Renzi ha introdotto di forza nella politica della sinistra del nostro Paese: una innovazione mediatico-organizzativa e una innovazione politico-ideologica, confrontandole con la politica laburista di Tony Blair.
14982Spoglio di PeriodicoIII ANicol?&Addario;Luciano M.&FasanoLa vera innovazione ? politicaIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 63-68politica;societ?;informazione;comunicazioneItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Renzi s? Renzi no, dedicato all'analisi del ruolo del primo ministro italiano Matteo Renzi ed alle innovazioni da lui portate nella politica italiana. Gli autori, rifacendosi all'articolo di Michele Salvati "Le due innovazioni di Matteo Renzi" (Da "il Mulino" n. 6/14), si concentrano sull'analisi critica delle due innovazioni che Renzi ha introdotto di forza nella politica della sinistra del nostro Paese: una innovazione mediatico-organizzativa e una innovazione politico-ideologica. La tesi degli autori ? che solo la prima la vera innovazione introdotta dal premier, spiegandone origini e caratteri.
14983Spoglio di PeriodicoIII AAgazio&LoieroL'ultimo trenoIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 69-73politica;societ?;informazione;comunicazioneItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Renzi s? Renzi no, dedicato all'analisi del ruolo del primo ministro italiano Matteo Renzi ed alle innovazioni da lui portate nella politica italiana. L' autore, rifacendosi all'articolo di Michele Salvati "Le due innovazioni di Matteo Renzi" (Da "il Mulino" n. 6/14), si concentra sull'analisi dell'ascesa di Renzi, spiegando come vada riconosciuto che essa si ? avvalsa di alcune circostanze fortunate. La prima ? stata la gigantesca dimensione della crisi che attraversa la vita degli italiani; la seconda ? rappresentata dal bisogno d'illusione che spesso in tali difficili contesti si manifesta nella nostra storia.
14984Spoglio di PeriodicoIII ADario&TuortoEmilia-Romagna, fuori dalle urneIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 74-79politica;societ?ItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Soprattutto Astenuti, dedicata alla partecipazione politica ed in particolare alle elezioni regionali, del 23 novembre 2014, che in Calabria e in Emilia-Romagna hanno portato il partito democratico (Pd) alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. Questo articolo si concentra sull'esito del voto del 23 novembre in Emilia-Romagna, dove il Pd perde consensi ma si conferma forza di governo, i partiti di centrodestra (eccetto la Lega Nord) continuano pagare l'assenza di leader, coalizione e progetto politico, mentre il Movimento 5 Stelle non riesce a confermare i risultati eccezionali degli ultimi due anni. In realt?, spiega l'autore, il vero elemento di discontinuit? emerso dall'ultima tornata elettorale ? il calo fortissimo dell'affluenza. Quali fattori hanno concorso a determinare un tale esito? Si ? trattato di situazioni difficilmente ripetibili o, al contrario, siamo di fronte a segnali anticipatori di un nuovo ciclo, ben pi? preoccupante, di disaffezione dell'elettorato italiano?
14985Spoglio di PeriodicoIII AVittorio&MeteCalabria, l'astensionismo asimmetricoIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 80-86politica;societ?ItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Soprattutto Astenuti, dedicata alla partecipazione politica ed in particolare alle elezioni regionali, del 23 novembre 2014, che in Calabria e in Emilia-Romagna hanno portato il partito democratico (Pd) alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. Questo articolo si concentra sull'esito del voto del 23 novembre in Calabria, con il 56 per cento di astenuti che segna una frattura senza precedenti. Se ci si ferma agli aspetti numerici, il significato di questo ampio e inedito (per l'Emilia-Romagna ancor pi? che per la Calabria) sorpasso dei non votanti sui votanti si coglie per? solo superficialmente. Per tentare di offrire una spiegazione pi? articolata e realistica di quel che ? successo nelle due regioni, appare allora necessario all'autore osservare pi? da vicino i territori e considerare attentamente la discrasia tra offerta e domanda elettorale da cui scaturisce il record del non voto. In particolare, evitando di considerarlo un monolite, ? necessario ?entrare? nell'elettorato per cogliere le motivazioni che hanno indotto le sue componenti interne a votare o ad astenersi.
14986Spoglio di PeriodicoIII ARinaldo&Vignati;Luca&Pinto;Andrea&PedrazzaniEmilia-Romagna e Calabria: stesso vincitore, dinamiche diverseIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 87-94politica;societ?ItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Soprattutto Astenuti, dedicata alla partecipazione politica ed in particolare alle elezioni regionali, del 23 novembre 2014, che in Calabria e in Emilia-Romagna hanno portato il partito democratico (Pd) alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. In questo contributo vengono analizzati i movimenti di voto che si sono verif?cati tra le elezioni europee del maggio 2014 e queste elezioni regionali (lo strumento utilizzato ? il modello di Goodman, ossia delle stime statistiche realizzate, su singole citt?, a partire dai risultati raccolti a livello delle sezioni elettorali).
14987Spoglio di PeriodicoIII AMassimiliano&PanarariL'incerto presente della politica in Emilia (per non dire del futuro)Il Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 95-104politica;societ?ItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Emilia felix, dedicata alla situazione politica della regione Emilia-Romagna all'indomani delle elezioni regionali, del 23 novembre 2014, che hanno portato il partito democratico (Pd) alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. In questo contributo la situazione regionale viene analizzata come un declino innegabile in ambito sociale, economico e politico; e su quest'ultimo l'autore vuole provare a delineare alcune piste interpretative e di analisi, a partire dal dato, clamoroso, delle elezioni, il quale va sicuramente a confermare, in un territorio che sembrava molto pi? resistente e resiliente degli altri, la ?destrutturazione del sistema partitico italiano?.
14988Spoglio di PeriodicoIII AFranco&MosconiChe ne ? del modello emiliano?Il Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 105-115economia;politica;impresa;mercatoArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Emilia felix, dedicata alla situazione politica della regione Emilia-Romagna all'indomani delle elezioni regionali, del 23 novembre 2014, che hanno portato il partito democratico (Pd) alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. In questo contributo la domanda che si pone l'autore, rispetto al modello di crescita economica che ha fin dagli anni 50 caratterizzato la Regione - ?: che ne ? stato del "modello emiliano? in questo terribile periodo per l'economia italiana? Che traiettoria ha assunto il suo volo? Ssi ? forse interrotto? 0, al contrario, ? riuscito a volare contro vento? Un'ampia e robusta evidenza empirica ha condotto l'autore a illustrare le ragioni di quella che chiama "la metamorfosi? del modello.
14989Spoglio di PeriodicoIII ARoberto&RizzaWelfare all'emiliana (il lavoro)Il Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 116-123lavoro;politicaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Emilia felix, dedicata alla situazione politica della regione Emilia-Romagna all'indomani delle elezioni regionali, del 23 novembre 2014, che hanno portato il partito democratico (Pd) alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. In questo contributo l'autore ripercorre la storia del modello emiliano di welfare del lavoro dagli anni ottanta ad oggi.
14990Spoglio di PeriodicoIII AEmmanuele&PavoliniWelfare all'emiliana (la famiglia e i servizi)Il Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 124-130servizi;politica;sanit?;lavoro;istruzioneArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Emilia felix, dedicata alla situazione politica della regione Emilia-Romagna all'indomani delle elezioni regionali, del 23 novembre 2014, che hanno portato il partito democratico (Pd) alla vittoria, ma sulla base di tassi di astensione da record. In questo contributo l'autore ripercorre la storia del modello emiliano di welfare della famiglia e dei servizi dagli novanta ad oggi.
14991Spoglio di PeriodicoIII ALoris&ZanattaUna nuova fase per l'America LatinaIl Mulino A. LXIV n. 1 (gen.-feb. 2015), pp. 69-81politica;economia;societ?America LatinaLa decade dorata dell'America Latina ? finita; ? ora di bilanci e progetti. Il vento di coda alzato dalle materie prime esportate a prezzi stellari, che ha alimentato la pi? lunga e robusta crescita economica da oltre un secolo in qua, sta rifluendo nel suo contrario. Non si pensi sia solo questione di economia: anche la democrazia soffre e tartaglia, dove pi? dove meno. Le democrazie dell'America Latina devono dare conto della loro qualit?: ? passata l'epoca in cui bastava loro esistere
14992Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&CamarlinghiSe cresce il weIfare, cresce un PaeseAnimazione sociale n. 289 (feb. 2015); pp. 3-13bene comune;societ?;serviziItaliaNel nostro Paese si fa molta fatica a vedere nel welfare un bene comune. Le immagini circolanti lo identificano piuttosto come spesa improduttiva o lusso che non ci possiamo pi? permettere. Tant'? vero che, di fronte ai drammatici tagli cui ? stato sottoposto in questi anni, pochi hanno protestato e argomentato in sua difesa. La domanda da porci oggi ?: dobbiamo colpevolizzare questa maggioranza di italiani che non vede nel welfare un bene comune? O non dobbiamo, invece, affilare le armi del ragionamento e della cultura democratica, dentro cui il welfare nasce, imparando sempre pi? a legittimarlo con i nostri discorsi e le nostre pratiche?
14993Spoglio di PeriodicoIII CMarco&DeriuLa capacit? di aspirare nell'epoca del precariatoAnimazione sociale n. 289 (feb. 2015); pp. 14-27societ?;sociologiaNell'?approccio delle capacit?, introdotto nel lavoro sociale ed educativo da Amarthya Sen e Martha Nussbaum, sempre pi? interesse suscita la ?capacit? di aspirare?. Una capacit? che Arjun Appadurai (l'antropologo che l'ha indagata tra gli abitanti degli slum di Mumbay) presenta come dimensione fondamentale della democrazia e del cambiamento sociale. Essa corrisponde alla possibilit? di far sentire la propria voce, di mettere in campo desideri e obiettivi rivolti al futuro e al miglioramento delle condizioni personali e collettive. Quest'articolo esplora come essa pu? essere rafforzata in uno specifico gruppo sociale: le nuove generazioni del tempo della precariet?.
14994Spoglio di PeriodicoIII CLuca&FazziTesi e controtesi sul futuro del terzo settoreAnimazione sociale n. 289 (feb. 2015); pp. 28-41mercato;economia;ItaliaSono molti i segnali, a tratti drammatici (perch? ? in gioco la soprawivenza di molte cooperative sociali e associazioni), che interrogano la storia del terzo settore in questi ultimi anni. Molta ? la polvere che si ? sollevata impedendo di vedere in prospettiva. Chiusi nel quotidiano, tra mille vincoli anche economici, si fatica a cogliere entro quale paradigma collocarsi, come ha evidenziato lo stesso autore di quest'articolo nel numero di luglio/agosto 2014, dove chiariva la necessit? di posizionarsi fra tre ecosistemi: pubblico, di mercato, comunitario. Nelle pagine di quest'articolo la sua riflessione rimanda ad alcuni assunti che, se non discussi, nascondono non poche insidie.
14995Spoglio di PeriodicoIII CMario&PolloInserto: Lavorare con i giovani / 5Animazione sociale n. 289 (feb. 2015); pp. 42-82animazione socialeL'inserto va letto dentro l'attenzione della rivista all'evolversi del lavoro con i giovani per gli operatori sociali, che ha portato nel corso di alcuni mesi a diversi inserti e all'elaborazione delle "Dieci tesi per lavorare ancora con i giovani", pubblicate nel numero di novembre 2014 e oggetto di confronto fra operatori. Nel corso di quei lavori sono emersi non pochi interrogativi sulle modalit? con cui le diverse generazioni di educatori, animatori. amministratori locali si relazionano con i giovani, con un eccesso di proiezioni su di essi delle proprie personali e generazionali rappresentazioni del mondo.
14996Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&LugliSe il Drop-in costruisce dignit? al rientro in patriaAnimazione sociale n. 289 (feb. 2015); pp. 83-94migrazione;servizio sociale;serviziItaliaPrendere atto del fallimento del progetto migratorio ? doloroso. Tant'? che le sostanze psicoattive -legali e non possono diventare la via per sentire meno dolore e arrestare le ansie legate al fallimento. Una via di fuga certamente disperante, che finisce per produrre ulteriore dolore e marginalit?. Da alcuni anni i servizi a bassa soglia si confrontano sempre pi? con queste storie, i cui sogni si sono infranti nella vita di strada. Persone che accarezzano, pi? o meno consapevolmente, l'idea di ritornare in patria e che possono essere aiutate a realizzarla, attraverso un intervento di supporto su pi? fronti. Come l'esperienza qui raccontata mostra.
14997Spoglio di PeriodicoIII CUmberto&MaiocchiSentieri e pagine di camminate montagnaAnimazione sociale n. 289 (feb. 2015); pp. 95-101servizio sociale;animazione socialeI luoghi di ricomposizione tra corpo, mente e affetti, tra io e noi, tra natura e avventura umana sono fortemente sentiti oggi come luoghi di riscoperta del desiderio e di (ri)motivazione a farsi carico della propria fragilit? dentro i vincoli che la vita comporta. L'esperienza di tale molteplice unit? alleggerisce la sofferenza e apre a inediti sguardi e signiflcati sulla propria vita. Conta il fare o il camminare insieme, ma anche il trovare il tempo per fare una sosta, narrarsi, mettere per iscritto pensieri ed emozioni, per poi condividerli e stringere a quel punto nuove forme di solidariet?, entro cui gli stessi operatori sociali riescono a relazionarsi in modo diverso con le storie di fatica.
14998Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Antonio&AmendolaLa Terza Italia. Manifesto di un paese che non si tira indietroUn mondo possibile n. 40 (set. 2014), p. 34attivismo civicoRecensione del libro "La Terza Italia. Manifesto di un paese che non si tira indietro" di Vincenzo Spadafora, Garante Italiano per l'Infanzia e l'Adolescenza, edito da Mondadori 2014, che racconta storie di italiani impegnati nel Terzo Settore.
14999Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Kingsley&IghoborImproving maternal health in AfricaAfrica Renewal Vol. 28 n.3 (dic. 2014), pp. 5 e 28donne;genere;diritti umani;salute;sanit?;obiettivi del millennioL'articolo affronta il tema della salute materna e neonatale in Africa. Vengono riportate delle statistiche che testimoniano come la mortalit? materna e neonatale siano fenomeni che mostrano una maggiore incidenza proprio nel continente africano, ed altre che rivelano che le categorie pi? a rischio sono coloro che vivono in condizione di povert? e le ragazze adolescenti. Vengono riportate anche testimonianze di madri e di esperti, e risultati di studi di agenzie internazionali che indagano le maggiori cause della mortalit? materna. Infine l'articolo offre una fotografia dei progressi compiuti nel continente in termini di riduzione percentuale della mortalit? materna, paese per paese, specificando quanti hanno raggiunto il 5? Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
15000Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Masimba&Tafirenyika;…[et al.]Special Feaure: EbolaAfrica Renewal Vol. 28 n.3 (dic. 2014), pp. 10-23salute; sanit?; PVSAfrica OccidentaleSpeciale sull'epidemia di Ebola scoppiata in Africa occidentale (Sierra Leone, Liberia e Guinea i paesi maggiormante colpiti) nel febbraio 2014. Contiene, fra gli altri: due articoli che si concetrano in particolare su come lo scoppio dell'epidemia abbia messo in luce la debolezza ed impreparazione delle istituzioni politiche e dei sistemi sanitari; un articolo che spiega come l'epidemia abbia cambiato molti usi e costumi tradizionali dei liberiani nel relazionarsi con le altre persone; un articolo che descrive il potenziale impatto del diffondersi del virus sull'aumento dei prezzi dei generi alimentari a causa dell'abbandono dei campi da parte dei contadini dei paesi colpiti; una scheda che contiene dati e fatti chiave sull'epidemia e sul virus; un articolo che riflette sui possibili scenari in termini di impatto economico dell'epidemia sui paesi colpiti; un'intervista a David Nabarro, inviato speciale delle Nazioni Unite su Ebola, in cui si discute della risposta della comunit? internazionale ed in particolare degli sforzi delle Nazioni Unite per tenere il virus sotto controllo.
15001Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Daniel&ShepardAfrican leaders laud Climate SummitAfrica Renewal Vol. 28 n.3 (dic. 2014), pp. 24-25ambiente;ecologia;politica;agricolturaL'articolo illustra le iniziative annunciate dai leader africani in occasione del summit mondiale sul clima svoltosi a New York, presso l'ONU, nel settembre 2014. Queste iniziative riguardano agricoltura, energie rinnovabili, foreste, cooperazione Sud-Sud. In particolare, fra gli annunci pi? significativi, vengono menzionati: il lancio dell'ACEC (African Clean Energy Corridor), iniziativa regionale finalizzata a trasformare il mix energetico africano attraverso lo sviluppo di fonti rinnovabili e la creazione di una rete per la trasmissione di elettricit? lunga 5.000 miglia, dall'Egitto al Sudafrica; il lancio della Africa Climate-Smart Agriculture Alliance, che si pone l'obiettivo di supportare circa 25 milioni di famiglie contadine in tutto il continente nel praticare un'agricoltura intelligente sotto il profilo climatico entro il 2025; l'adesione di molti paesi africani alla Dichiarazione di New York sulle Foreste, che auspica una riduzione del tasso di perdita delle foreste della met? entro il 2020, e l'azzeramento al 2030.
15002Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Tim&WallSustainable Development Goals: new targets hold promise for AfricaAfrica Renewal Vol. 28 n.3 (dic. 2014), pp. 26-27obiettivi del millennio;cooperazione allo sviluppo;PVS;sviluppo;pace;politicaSulla base di un confronto con il principale position paper dell'Unione Africana in materia (Common African Position ont the post-2015 development agenda, CAP), l'autore propone la sua analisi sulla rispondenza del primo draft degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile agli interessi ed alle priorit? del continente africano, rintracciando anche similitudini e differenze rispetto all'agenda tracciata dagli MDGs. Il giudizio dell'autore ? positivo, in particolare rispetto all'importanza data all'obiettivo di eleiminazione della povert?, alle questioni ambientali, al bilanciamento fra gli obiettivi di crescita economica e di tutela ambientale, all'inclusione nell'agenda di sviluppo post 2015 delle questioni relative a pace, sicurezza e governance. Rispetto al tema finanza per lo sviluppo, si evidenzia il diverso approccio adottato da MDGs e SDGs (dalla direttrice Nord-Sud degli aiuti alla global partnership) e la posizione espressa nel CAP, a favore di un blend di risorse pubbliche (asttualmente in decremento) e private (attualmente in aumento). Secondo l'autore la congruenza fra posizioni africane e nuova agenda ? segnale, da una parte, di un terreno comune dei PVS in termini di problematiche e sfide, e dall'altra, di una accresciuta influenza del continente africano sulla scena globale, per ragioni sia demografiche che economiche.
15003Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Kingsley&Ighobor;…[et al.]Special Feature: TradeAfrica Renewal Vol. 28 n.2 (ago. 2014), pp. 3-13mercato;sviluppo;economia;donneLo speciale contiene sei articoli che affrontano il tema del commercio in Africa e delle relazioni commerciali esterne del continente. Il primo articolo descrive lo stato dell'arte delle relazioni commerciali fra Europa e Africa, mettendo in evidenza i rispettivi interessi, spesso contrastanti; il secondo parla del commercio intra-africano, ed in particolare della difficolt? di passare dalla proclamazione di ambiziosi impegni politici ad un'integrazione effettiva ed efficace; il terzo ? un'intervista alla direttrice dell'International Trade Center, nella quale essa illustra i programmi che l'ITC porta avanti in Africa e spiega perch? aiuti e commercio sono ugualmente importanti per lo sviluppo del continente; il quarto descrive la condizione delle donne africane impegnate in attivit? commerciali e l'impatto prodotto da politiche commerciali che non applicano un'ottica di genere; il quinto offre un'analisi di come gli effetti del cambiamento climatico possano rappresentare una minaccia per il commercio africano; il sesto ? un'intervista allo special adviser dell Segretario Generale delle Nazioni Unite per l'Africa, che si concentra in particolare sul problema della scarsa implementazione degli impegni e sul meccanismo di monitoraggio che il suo Ufficio intende istituire a tal proposito.
15004Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Tonderayi&MukeredziChinese yuan penetrates African marketsAfrica Renewal Vol. 28 n.2 (ago. 2014), pp. 14-15mercato;economia;finanzaL'articolo mette in luce la corrente tendenza alla sempre maggiore penetrazione della moneta cinese nei mercati africani, in virt? dei forti rapporti commerciali fra Cina e Africa, che sono in costante e rapida intensificazione. Viene mostrata la plausibilit? dell'ipotesi di un'affermarsi, in futuro, della moneta cinese come valuta di riserva globale, come ? oggi il dollaro, in vista del fatto che molte banche centrali, incluse quelle di diversi paesi africani, stanno introducendo lo yuan nei loro sistemi, anche se per ora l'uso nelle transazioni internazionali ? ancora limitato.
15005Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Busani&BafanaBiofortification offers hope for Africa's malnourishedAfrica Renewal Vol. 28 n.2 (ago. 2014), pp. 22-23buone pratiche (good practices);agricoltura;cooperazione allo sviluppoUgandaL'articolo presenta il metodo della c.d. "biofortificazione" dei raccolti, e le potenzialit? finora mostrate dallo stesso nel combattere la malnutrizione in Africa. L'autore spiega che si tratta di un processo attraverso cui i prodotti agricoli vengono coltivati in modo da aumentarne i valori nutrizionali, riconosciuto da esperti e nutrizionisti come un metodo intelligente per combattere la malnutrizione che, causata proprio da carenze di micronutrienti (come il ferro e la vitamina A), rappresenta una minaccia per la vita di milioni di africani. Viene presentato il caso dell'impiego di questo metodo in Uganda, l'impatto positivo prodotto, e gli sforzi dell'organizzazione che ha promosso l'implementazione del programma in Uganda per introdurre questa soluzione in altri paesi africani in cui il problema malnutrizione ? diffusamente presente. La sua efficacia, spiega l'autore, ? oramai una realt? accettata da scenziati e decisori politici.
15006Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Tsigue&ShiferawIn sub-Saharan Africa, primary school teacher shortage on the horizonAfrica Renewal Vol. 28 n.1 (apr. 2014), pp. 3-4educazione;scuola;istruzioneL'articolo riprende i risultati delle recenti (aprile 2014) stime pubblicate dall'UNESCO, secondo cui un terzo dei paesi della regione africana si trover? negli anni a venire a far fronte ad una forte pressione per l'assunzione di pi? insegnanti, a causa di una crescente domanda di educazione determinata da una popolazione in et? scolare in aumento. Vengono riportato diversi esempi di paesi africani che hanno intrapreso azioni volte a prevenire la carenza di insegnanti, attraverso un'espansione costante e consistente del personale docente su base annuale, ed di altri paesi che per cause diverse (instabilit?, conflitti, risorse insufficienti per avviare piani di espansione del corpo docente) si troveranno invece ad affrontare serie criticit? in questi termini.
15007Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Tim&WallAs it plans its own future, Africa engages with the worldAfrica Renewal Vol. 28 n.1 (apr. 2014), pp. 5 e 32obiettivi del millennio;cooperazione allo sviluppo;politicaAnalisi della posizione africana rispetto alla costruzione dell'agenda globale di sviluppo post 2015, anche alla luce del contenuto della "common position" (Common African Position on the post-2015 Development Agenda), documento strategico adottato dall'Unione Africana nel marzo 2014. L'autore mette in evidenza come la posizione (anche in termini negoziali) da cui il continente si approccia all'agenda di sviluppo post-2015 sia ben diversa rispetto a quella occupata quando furono adottati gli Obiettivi del Millennio, nel 2000, per via della crescita economica e demografica conosciuta. Vengono tuttavia rimarcati, affianco ai nuovi punti di forza, anche le questioni che suscitano preoccupazioni, come gli effetti del cambiamento climatico, in specie in termini di minaccia per la sicurezza alimentare, e la disoccupazione giovanile, fonte di tensione sociale e instabilit?. Viene fatto infine il punto sulla questione delle risorse finanziarie per l'implemetazione della nuova agenda, e sulle posizioni contrastanti in materia di risorse provenienti da rispettivamente dagli aiuti, dalla mobilitazione delle risorse domestiche, dagli investimenti dei privati.
15008Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Andr?&Michel&EssongouCentral African Republic: killings in the time of transitionAfrica Renewal Vol. 28 n.1 (apr. 2014), pp. 10 e 34conflitti;guerra;politicaRepubblica CentrafricanaL'articolo propone un'analisi della situazione di instabilit? e conflitto nella Repubblica Centrafricana, originatasi dalla transizione politica avviata nel gennaio 2012 e che ha raggiunto un punto critico nel marzo 2013, a seguito del colpo di stato attuato dalla milizia "Seleka", a maggioranza musulmana. L'autore si sofferma sulla debolezza di volont? dei diversi attori politici che avrebbero dovuto guidare la transizione, e narra gli sviluppi successivi al colpo di stato, la trasformazione della CAR in uno "stato fantasma" in cui le istituzioni formali non funzionano e l'insicurezza ? una minaccia quotidiana, l'emergere dei gruppi ribelli anti-Balaka (milizie cristiane) e di una frattura di tipo religioso, le forze straniere dispiegate sul campo (africane e francesi) e l'elezione di una donna (ex sindaco di Bangui) a guida del governo di transizione (gennaio 2014). L'autore mette in evidenza come nonostante gli sforzi interni ed esterni, la situazione rimanga caratterizzata da elevata insicurezza ed instabilit?. L'articolo contiene anche un box che mette in luce come sia gli ex padroni coloniali sia i successivi governanti susseguitesi abbiano sfruttato le ricche risorse naturali (in specie i diamanti) del Paese.
15009Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Bill&HinchbergerMillennium Villages:a lasting impact?Africa Renewal Vol. 25 n. 4 (dec. 2011), pp. 6-9cooperazione allo sviluppo;obiettivi del millennio;sviluppoKenyaL'articolo prende in esame i punti di forza e debolezza dei c.d. Villaggi del Millennio (Millennium Development Villages, MDVs), partendo dal caso-studio del Sauri Project (Kenya), il primo di quelli che sarebbero diventati i 14 cluster di MDVs - progetti pilota poi replicabili nel pi? ampio quadro degli sforzi di raggiungimento degloi MDGs - in 10 paesi dell'Africa Subsahariana. Vengono descritti i successi ottenuti in termini di miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti dei villaggi (aumento dei raccolti e diversificazione delle fonti di reddito per i contadini, riduzione della malnutrizione infantile cronica, aumento della partecipazione e scolastica grazie ad un programma di fornitura di pasti scolastici, riduzione della diffusione della salaria attraverso la distribuzione di zanzarirere). Vengono mezionate le principali critiche rivolte agli MDVs, e si rivolge attenzione particolare alla principale difficolt? individuata, cio? riuscire ad emanciparsi dall'aiuto straniero ("exit strategy"). Si sottolinea come molto dipenda dalla capacit? dei governi di sostituirsi agli aiuti nella fornitura di servizi (in specie sanitari) e nella capacit? e proattivit? mostrata dalle comunit? nell'attivarsi per divenire auto-sufficienti.
15010Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Ibrahim&Mayaki;…[et al.]Special Feature: NEPAD at 10Africa Renewal Vol. 25 n. 4 (dec. 2011), pp. 12-20cooperazione allo sviluppo;sviluppoSpeciale sui 10 anni del NEPAD (New Partnership for Africa's Development) composto da 5 articoli: un'intervista a Ibrahim Assane Mayaki, direttore del NEPAD, centrata su di una valutazione dei risultati raggiunti a distanza di 10 anni dal lancio dell'iniziativa; un'intervista a Glkenn Denning, direttrice del Centro sulla Globalizzazione e lo Sviluppo Sostenibile della Columbia University, circa il ruolo del NEPAD nel rafforzamento del potenziale di sviluppo agricolo del continente; un'analisi, a cura della redazione, sull'impatto del NEPAD in 5 aree chiave (copertura della connessione internet; empowerment femminile; agricoltura e sicurezza alimentare; infrastrutture:accesso alle medicine a livello locale); un'intervista a Amos Sawyer relativa al c.d. African Peer Review Mechanism, meccanismo volontario di auto-valutazione in materia di governance; una riflessione, a cura di D. M. Hamam e B. I. Ou?draogo, sulla medesima iniziativa, le sue sfide e potenzialit?.
15011Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Anna&McGovernDialing for cash:mobile transfers expand bankingAfrica Renewal Vol. 25 n. 4 (dec. 2011), pp. 21-23tecnologia;finanza;migrazioni;mmercatoL'articolo narra dell'affermarsi dei trasferimenti delle rimesse via telefono cellulari a scapito dei tradizionali canali di trasferimento. L'autrice fa notare come questa possa configurasi come un'alternativa economica, efficiente e sicura ai trraferimenti che sfruttano i canali classici, e come si tratti di un mercato potenzialmente lucrativo e in forte crescita considerando che molti nei paesi africani pi? poveri possiedono un cellulare e non un contro in banca. Viene raccontata la prima esperienza significativa di questo mercato, l'iniziativa M-Pesa di Vodafone in Kenya, e l'espansione di questa teconologia sia geografica che in termini di servizi offerti. L'articolo contiene anche un box in cui vengono descritte le sfide e difficolt? dei transfer via cellulare.
15012Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Gumisai&;MutumeBattling for equality on all frontsAfrica Renewal Special Edition on Women (2012), pp. 9-11donne;genere;diritti umani;discriminazioneL'articolo passa in rassegna progressi e sfide per il raggiungimento dell'eguaglianza di genere nel continente africano, osservatisi a partire dalla Conferenza di Pechino del 1995 e adozione della relativa piattaforma d'azione. In particolare, i settori presi in considerazione sono la povert?, l'accesso all'istruzione, l'accesso al credito e al mercato, l'accesso al potere politico e decisionale. Per ciascuno si mette in evidenza come nonostante alcuni progressi, permangono seri ostacoli per il raggiungimento dell'eguaglianza di genere e per un pieno esercizio dei propri diritti da parte delle donne africane.
15013Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Gumisai&;MutumeAfrican women are ready to leadAfrica Renewal Special Edition on Women (2012), pp. 14-16donne;genere;politica;discriminazioneL'articolo prende in esame l'aspetto della partecipazione politica delle donne africane e del loro accesso alle posizioni di potere. Si illustra come accedere a queste posizioni e mantenerle ? difficile per le donne africane a causa dei ruoli di genere tradizionalmente ricoperti. La Conferenza di Pechino, durante la quale i governi hanno fissato uno standard internazionale per la partecipazione femminile (30 percento delle posizioni decisionali occupate dalle donne) ? descritta come un punto di svolta. Vengono citati dei dati che mostrano um miglioramento a livello globale, in particolare in termini di presenza delle donne in parlamento, ma si sottolinea come questo di per s? non risolve il problema di creare un ambiente favorevole ad una effettiva partecipazione femminile. L'autrice mette in luce come i paesi in fase post-conflitto mostrino buoni risultati poich? le guerre aprono possibilit? di cambiare le relazioni di genere. Infine viene mostrato come anche nelle agenzie internazionali, in specie quelle finanziarie, la rappresentanza femminile ai posti di potere sia scarsa.
15014Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Mary&KimaniTaking on violence against women in AfricaAfrica Renewal Special Edition on Women (2012), pp. 21-23donne;genere;diritti umaniL'articolo affronta il tema della violenza contro le donne in Africa. Vengono elencate le diverse forme che questa assume, con particolare attenzione alla violenza domestica, e messo in evidenza come si tratti di fenomeni radicati in una cultura che giustifica o tollera la violenza sulle donne. Dall'altro lato si evidenzia come le donne non solo sono vittime, e che l'attivismo femminile ha favorito positivi cambiamenti come l'adozione da parte degli stati di appartenenza di appositi strumenti normativi internazionali. Si spiega come questo non possa tuittavia essere sufficiente in assenza di garanzie di implementazione delle norme (da parte di forze di polizia, giudici, avvocati, personale medico, operatori sociali..) e senza un radicale cambiamento nelle credenze e nei comportamenti sociali. Infine viene brevemente descritta la sezione africana della campagna UNiTE, parte della campagna globale contro la violenza sulle donne lanciata dal Segretario Generale delle Nazioni Unite.
15015Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Michael&FleshmanDoes financing benefit African women?Africa Renewal Special Edition on Women (2012), pp. 34-36donne;genere;economiamercato;discriminazioneL'articolo affronta il tema dell'empowerment economico delle donne africane. Vengono citati dati e studi che mostrano una situazione ben lontana dalla parit? sotto questo aspetto, e che include, fra le altre cose, una concentrazione della povert? nella popolazione femminile, un'occupazione dominante delle donne nel lavoro informale ed in condizioni scarsamente tutelate, grandi differenze in termini di reddito percepito. Vengono illustrati i meccanismi attraverso cui si tiene traccia di quanto della spesa pubblica i governi nazionali investano in politiche a favore delle donne (gender budgeting) oltre che i sistemi per verificare quanto e come la comunit? internazionale dei donors supporti finanziariamente l'empowerment femminile (dati OCSE/DAC). SI riflette inoltre sull'impatto di marginalizzazione delle donne generato dalle ideologie neoliberiste che informano le correnti politiche di sviluppo, e su quanto e come la partecipazione femminile sia stata considerata, o penalizzata, all'inteno delle politiche commerciali attuate.
15016Spoglio di PeriodicoIII CMario&LanaEuropa: cambiare per non cambiare?I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 3-6immigrazione straniera;politica;pace;istituzioniIn questo editoriale il Direttore riflette sulla crisi economica, politica, di valori che l'Europa unita sta attraversando, sullo scontro politico fra europeisti ed euroscettici, e sull'ipocrisia degli stati nazionali che affermano di voler trasformare l'Europa per renderla pi? fedele ai suoi obiettivi originari di pace e progresso, ma che, nei fatti, si chiudono nei propri interessi egoistici. Questo, mette in guardia l'autore, condizioner? il futuro dell'Europa, sottolineando l'importanza della difesa dei suoi valori fondanti durante il semestre di presidenza italiano (1 luglio-31 dicembre 2014). Vengono inoltre presentati i contenuti di questo volume della rivista, e le modifiche apportate in occasione del suo 25? anniversario.
15017Spoglio di PeriodicoIII CMatteo&CarbonelliLa tutela internazionale dei diritti fondamentali nel lavoroI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 7-23diritti umani;diritto;legislazione;lavoroIn questo saggio viene fatta una disamina storico-giuridica dei principali strumenti normativi internazionali in materia di diritti fondamentali nel lavoro, con riferimento agli strumenti elaborati dall'OIL (Organizzazione Internazionale del Lavoro) . Questo include la "Dichiarazione sui principi e diritti fondamentali nel lavoro e i suoi seguiti", adottata il 18 giugno 1988 , e le convezioni e raccomandazioni che disciplinano le seguenti quattro aree: libert? di associazione e riconsocimento effettivo del diritto di contrattazione collettiva; eliminazione di ogni forma di lavoro forzato o obbligatorio; l'abolizione effettiva del lavoro minorile; eliminazione della discriminazione in materia di impiego o professione. Viene messa in evidenza l'importanza storica della Dichiarazione dell' '88, che stabilisce che gli Stati membri dell'OIL, avendo accettato principi e diritti enunciati nella sua Costituzione, hanno l'obbligo di rispettare principi e diritti proclamati nelle otto convenzioni riconosciute come fondamentali (che riguardano le quattro aree di cui sopra) anche se non hanno ratificato queste speficihe convenzioni. Il saggio prende in esame il tema della tutela dei diritti fondamentali nel lavoro anche da una prospettiva regionale, focalizzandosi in particolare sulla disciplina in ambito europeo e latinoamericano.
15018Spoglio di PeriodicoIII CCosimo&FerriL'effettivit? della tutela risarcitoria nel danno da contagio anche alla luce della giurisprudenza CEDU e della Corte di GiustiziaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 25-36salute;sanit?;diritti umani;diritto;legislazione;giustiziaL'articolo ? parte della rubrica della rivista intitolata:"La questione", che in questo numero ? dedicata al risarcimento del danno da contagio. L'articolo tratta il tema dell'effettivit? della tutela risarcitoria nel danno da contagio o da emotrasfuzione. Vengono affrontate in particolare le seguenti questioni problematiche: l'individuazione del soggetto legittimato passivamente nel giudizio relativo al diritto all'indennizzo, le modalit? di accertamento del nesso causale e la questione relativa alla prescrizione del diritto al risarcimento, attraverso un esame della legislazione e della giurisprudenza. Il tema generale dell'articolo viene poi affrontato anche alla luce della giurisprudenza della Corte Europea dei Diritti dell'uomo, incluso un approfondimento sul ruolo assunto dalla Convenzione Europea sui Diritti Umani (CEDU) e dalla giurisprudenza della Corte Strasburgo nel diritto comunitario e internazionale. Infine vengono esaminate le prescrizioni in materia contenue nella Carta di Nizza e gli obblighi degli Stati membri rispetto al diritto comunitario ai sensi del "principio di effettivit?".
15019Spoglio di PeriodicoIII CFabrizio&CriscuoloLa responsabilit? da omissione tra norme precauzionali e concretizzazione del rischioI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 37-45salute;sanit?;diritti umani;diritto;legislazione;giustiziaL'articolo ? parte della rubrica della rivista intitolata:"La questione", che in questo numero ? dedicata al risarcimento del danno da contagio. L'articolo snocciola l'argomento della responsabilit? da omissione mediante un'analisi della giurisprudenza attraverso i seguenti punti chiave: nesso causale e prevedibilit? del danno; danno evento e danno conseguenza: la prevedibilit? in caso di omissione; omissione colposa e principio della "concretizzazione del rischio"; le oscillazioni della giurisprudenza della Cassazione.
15020Spoglio di PeriodicoIII CFilippo&DonatiSulla costituzionalit? dei limiti alla tutela esecutiva dei crediti nei confronti del Ministero della SaluteI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 47-53salute;sanit?;diritti umani;diritto;legislazione;giustiziaL'articolo ? parte della rubrica della rivista intitolata:"La questione", che in questo numero ? dedicata al risarcimento del danno da contagio. L'autore presenta la legislazione nazionale che stabilisce dei limiti all'esercizio dell'azione esecutiva nei confronti degli enti pubblici - limiti definiti allo scopo di soddisfare l'esigenza di tutela di interessi generali - che include la tutela esecutiva dei crediti nei confrontio del Ministero della Salute per danno da contagio. Si porta avanti una riflessione sulla costituzionalit? di tale intervento normativo, attraverso un richiamo alle pronunce della Corte Costituzionale, in conformit? con la Costituzione ma anche con la CEDU. L'autore conclude che la disciplina dettata dall'art. 1 comma 294 della finanziaria 2006 si pone in contrasto con molti principi sanciti da Costituzione e CEDU.
15021Spoglio di PeriodicoIII CMario&MelilloCoesistenza fra risarcimento ed indennizzo: cumulabilit? o scomputo?I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 55-66salute;sanit?;diritti umani;diritto;legislazione;giustiziaL'articolo ? parte della rubrica della rivista intitolata:"La questione", che in questo numero ? dedicata al risarcimento del danno da contagio. L'articolo affronta il tema della coesistenza fra risarcimento ed indennizzo, attraverso i seguenti punti: cenni sui caratteri dell'istituto della "ompensatio lucri cum danno"; rapporto tra risarcimento ed indennizzo ex lege 210/92: diversa natura dei due benefici; autonomia dell'indennizzo rispetto al danno risarcibile; l'art. 2 della L. 238/1997: una norma sottovalutata?; le prime pronunce giurisprudenziali sulla quaestio dello "Scomputo"; i contrasti nella giurisprudenza di merito (rinvio); la sentenza n. 584/2008 delle SS.UU.; la giurisprudenza diu merito contraria all'orientamento delle SS.UU.; profili processuali: la scomputabilit? dell'indennizzo come eccezione in senso proprio; onere della prova in ordine all'eccezione di scomputo.
15022Spoglio di PeriodicoIII CGiorgio&Napolitano;…[et al.]Celebrazione del XXV anniversario della pubblicazione della rivista. Presentazione della raccolta degli EditorialiI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 67-77diritti umani;informazione;dirittoRaccolta degli interventi pronunciati in occasione dell'evento organizzato dall'Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani per le celebrazioni del XXV anniversario della pubblicazione della rivista "I diritti dell'uomo. Cronache e battaglie". L'evento ha consistito in una tavola rotonda intitolata "Il "sistema di Dublino" versus la libert? di movimento dei rifugiati n Europa" e durante lo stesso ? stato presentato il libro che raccoglie gli editoriali di Mario Lana scritti per la rivista da lui fondata e diretta. Gli interventi sono di: Giorgio Napolitano, allora Presidente della Repubblica; Luigi Manconi, Presidente della Commissione per la tutela dei diritti umani del Senato; Giuliano Pisapia, Sindaco di Milano; Bertrand Favreau, Presidente dell'IDHAE (Istituto dei diritti dell'uomo degli avvocati europei); Aldo Bernardini, Professore nell'Universit? di Teramo; Fausto Pocar, Professore nell'Universit? degli Studi di Milano; Giorgio Zanchini, giornalista; Mario Lana, Direttore della rivista.
15023Spoglio di PeriodicoIII CLaura&Boldrini;…[et al.]Atti del Convegno su Il "sistema di Dublino" versus la libert? di movimento dei rifugiati n EuropaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 79-118diritti umani;immigrazione straniera;politica;cittadinanza;discriminazione;legislazioneQuesta sezione raccoglie gli interventi dei partecipanti alla tavola rotonda intitolata "Il "sistema di Dublino" versus la libert? di movimento dei rifugiati n Europa", l'evento organizzato dall'Unione Forense per la Tutela dei Diritti Umani per le celebrazioni del XXV anniversario della pubblicazione della rivista "I diritti dell'uomo. Cronache e battaglie" (24 febbraio 2014). La riflessione ? centrata sul Sistema Europeo Comune d'Asilo (CEAS) e, in particolare, sul suo "pezzo" pi? controverso, il c.d. "Regolamento di Dublino". Emerge un consenso generale sul giudizio di infondatezza del presupposto su cui Dublino si fonda, cio? che gli standard per l'accoglienza e l'integrazione dei richiedenti asilo siano uguali in tutti i paesi europei, e su ci? che ne costituisce la criticit? maggiore, ovvero il limite alla libert? di movimento dei titolari di protezione internazionale. Vengono esaminate anche le pi? significative novit? introdotte dalla recente riforma (giugno 2013) del Regolamento, le ragioni politiche alla base dello stallo nella costruzione di un adeguato CEAS, ed alcune proposte per una correzione delle maggiori criticit? del sistema, nel quadro di uno scetticismo sulla possibilit? di riaprire il capitolo Dublino e realizzare una nuova riforma alla luce dei fattori politici di cui sopra.
15024Spoglio di PeriodicoIII CImmacolata&Caruso;Valentina&NovelloI diritti dei migranti: alcune riflessioni sullo status di cittadinanzaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 1 (2014), pp. 119-130diritti umani;immigrazione straniera;politica;cittadinanza;migrazioniL'articolo propone una riflessione sulla cittadinanza dei migranti, richiamandosi al concetto di cittadinanza universale (e relativo ius umanae dignitatis). Questo concetto, spiegano le autrici, con i suoi riflessi di cittadinanza plurale e sociale, va di pari passo con l'effermarsi dell'approccio dello sviluppo umano che, a partire dagli anni '90, sullo sfondo dello scenario socio-economico della globalizzazione, ha costruito la nuova cornice scientifica e culturale in cui ? stato riconsiderato il ruolo dei migranti. Viene messa in evidenza l'attuale dialettica tra cittadinanza universale e cittadinanza nazionale e locale, tra ius umanae dignitatis da un lato e ius soli e ius sanguinis dall'altro, e la necessit? di ridefinire la cittadinanza nazionale in senso inclusivo, specie in materia di immigrazione. Vengono menzionati gli strumenti normativi ed i posizionamenti politici a livello internazionale ed europeo susseguitisi nel tempo, che testimoniano una crescente attenzione ai temi integrazione e dialogo interculturale, ma anche una presenza "antica" di questi concetti nel diritto internazionale. Si sottolineano tuttavia le difficolt? a livello europeo ed italiano nell'attuazione di politiche di integrazione, e le maggiori criticit? individuate a ciascun livello.
15025Spoglio di PeriodicoIII CFabio&GullottaUn cammino condiviso. La tutela del diritto di propriet? in sede nazionale si avvicina finalmente a quella imposta in sede sovranazionaleI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie A. XXV, n. 1 (2014), pp. 131-140diritto;legislazioneL'autore analizza il percorso giurisprudenziale che ha condotto ad un graduale avvicinamento della tutela del diritto di propriet? in sede nazionale (in particolare con riferimento alle pronunce di Corte Costituzionale e Corte di Cassazione) a quella imposta in sede sovranazionale, da parte della CEDU. Nello specifico, il tema ? quello dei procedimenti espropriativi da parte della pubblica ammininistrazione.
15026Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaDemocrazia e maggioranza ai tempi dell’ItalicumAggiornamenti Sociali A. 66, n. 6/7 (giu.-lug. 2015), pp. 453-459politica;legislazioneItaliaL’approvazione della nuova legge elettorale italiana approvata il 6 maggio 2015 (L.52/2015), ha suscitato accesi dibattiti, che offrono l’occasione per riflettere sul senso dell’alternanza e del concetto di maggioranza e minoranza dal punto di vista politico e sociale.
15027Spoglio di PeriodicoIII CBartolomeo&SorgeLe radici ignaziane di papa FrancescoAggiornamenti Sociali A. 66, n. 6/7 (giu.-lug. 2015), pp. 462-469religione;storiaIl pontificato di papa Francesco a volte sembra disorientare, ma per comprendere meglio le sue azioni e le sue parole occorre risalire al carisma della Compagnia di Ges?, da cui il Papa proviene.
15028Spoglio di PeriodicoIII CLuciano&ManicardiIl gusto della relazione tra cibo, culture e religioniAggiornamenti Sociali A. 66, n. 6/7 (giu.-lug. 2015), pp. 471-481antropologia;religione;culturaIl cibo, a cui è dedicata Expo 2015, ha un profondo significato antropologico. Ben al di là del semplice nutrirsi, per l’uomo l’atto del mangiare investe tutti gli ambiti dell’esistenza. Perché tutta questa attenzione sul cibo? In che cosa l’atto del mangiare differenzia l’uomo dagli altri animali, che si limitano invece a “pascersi”? Come esso struttura l’identità più profonda dell’uomo e le sue relazioni? Perché è importante avere il gusto del vivere? L'autore offre una riflessione che ci aiuta a comprendere il significato più essenziale dell’atto del nutrirsi.
15029Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&AcanforaIl genocidio armeno. Oltre le letture divergenti di una pagina di storia contemporanea Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 6/7 (giu.-lug. 2015), pp. 482-489storia;politica;conflittiArmenia;TurchiaA cento anni di distanza, il genocidio armeno resta uno degli eventi più tragici e controversi del Novecento. Una documentata lettura storica ci aiuta a comprenderne meglio alcune questioni cruciali. L’uccisione di più di un milione di armeni è una delle pagine più tragiche e controverse del Novecento. L’acceso dibattito politico, anche recente, su questi eventi può essere aiutato se vi è una documentata lettura storica su alcuni snodi cruciali: quando sorge la “questione armena”? Quali sono le posizioni dei diversi attori coinvolti: i turchi, gli armeni, le potenze europee? Perché è messo in discussione l’impiego della categoria di genocidio?
15030Spoglio di PeriodicoIII CGiorgio&NardoneA guardia del potere. Un percorso filosofico sulla giustizia nella sfera pubblica Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 6/7 (giu.-lug. 2015), pp. 490-499giustizia;etica;diritti umani;societ?Dalla modernità in poi la riflessione etico-politica in Occidente si è concentrata su come assicurare l’esistenza di istituzioni e leggi giuste come presidio contro un esercizio non arbitrario del potere. Invocata e apprezzata da tutti, la giustizia non per questo costituisce una realtà nota e scontata, soprattutto se riferita alla sfera delle relazioni pubbliche. Come è cambiata nel
tempo la comprensione della giustizia e come viene percepita oggi in Occidente? Quando un’istituzione pubblica o una legge sono giuste? Come possono essere regolati secondo giustizia
i rapporti tra diversi soggetti (tra Stati, tra Stato e cittadino, tra cittadini)?
15031Spoglio di PeriodicoIII COscar Mateos&Martin;Santi&TorresCatalogna: nuovo Stato d’Europa? La dimensione sociale dell’indipendentismo catalano Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 6/7 (giu.-lug. 2015), pp. 501-511politica;societ?Catalogna;SpagnaL’aspirazione della Catalogna all’indipendenza è solo il frutto della tattica di alcuni leader politici o di una cultura nazionalista? Quali sono le sue radici nella storia dei movimenti sociali catalani? Quali domande profonde di cambiamento raccoglie un movimento, che vede nell’indipendenza la possibilità di ridiscutere l’assetto complessivo della società? Quali risposte istituzionali potranno soddisfare le attese di trasformazione suscitate? Le ripetute consultazioni elettorali in calendario nel 2015 in Catalogna e in Spagna contribuiranno a chiarire le prospettive di evoluzione futura.
15032Spoglio di PeriodicoIII CMassimo&Nevola;…[et al.]Una tappa indimenticabile del nostro percorsoGentes n. 2 (mag.-ago. 2015); pp. 37-58religioneIl 30 aprile 2015 la grande "famiglia ignaziana" (circa 5.000 persone) si ? ritrovata nell'aula Paolo VI in udienza papale con Papa Francesco. ? stata una mattinata molto emozionante, spiega l'autore, di forte impatto emotivo e foriera di riflessioni che non si esauriranno presto. Rileggere con calma le parole che hanno animato quelle ore fa sorgere sempre nuovi pensieri. ? per questo che la rivista dedica gran parte di questo numero all'udienza, riportando fedelmente quanto ? accaduto.
15033Spoglio di PeriodicoIII CGentes&RedazioneEXPO Milano 2015. Il pi? grande evento mondiale sull'alimentazioneGentes n. 2 (mag.-ago. 2015); pp. 59-60religione;societ?Il primo maggio 2015 si ? dato il via a un grande evento (che continuer? fino al 31 ottobre): pi? di 140 Paesi coinvolti per un viaggio che attraverso le tradizioni e i sapori, porti a riflettere su "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita". Expo Milano 2015 vuole essere un immenso laboratorio di innovazione per creare le linee guida per un cibo sano, sicuro, sostenibile e sufficiente per tutti. Si riporta in questo articolo il messaggio del Santo Padre Francesco in occasione dell'inaugurazione.
15034Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviGran Bretagna. Cameron e i suoi problemiRocca A. 74 n. 11 (1 giu. 2015), pp. 13-14politica;societ?Gran BretagnaGli istituti demoscopici britannici avevano predetto grande incertezza sulle elezioni politiche inglesi del 7 maggio 2015, fra il primo ministro conservatore David Cameron e il leader del Partito laburista, Ed Miliband. Ma lo spoglio dei voti ha proposto un'altra verit?: la netta affermazione del premier uscente ed addirittura il raggiungimento da parte sua della maggioranza assoluta che gli ha permesso la formazione di un governo monocolore, anche se con un margine di soli dieci voti. A dare forza e sigilificato al colpo messo a segno da Cameron c'? la constatazione che nel recente passato nessun partito al governo a Londra era riuscito a migliorare la sua posizione in una successiva elezione. Con l'eccezione, negli anni '80, della 'Lady di ferro' Margaret Thatcher.
15035Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniPensioni, la Corte costituzionale riapre i giochiRocca A. 74 n. 11 (1 giu. 2015), pp. 20-22legislazione;politica;economia;finanza;lavoroItaliaArticolo di politica italiana sulla dichiarazione di incostituzionalità da parte della Corte Costituzionale della norma inserita nel 2011 dall’allora ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Elsa Fornero nel cosiddetto decreto “Salva Italia” (bocciando l’art. 24 del decreto legge 201/2011 in materia di perequazione delle pensioni), voluto dal governo Monti, che bloccava l’adeguamento annuale delle pensioni al costo della vita per gli assegni superiori a tre volte il minimo INPS. Questo vuol dire che lo Stato dovrà versare gli adeguamenti arretrati – stimati in 5 miliardi di euro, ma ancora in modo molto provvisorio – e ricominciare a versare quelli annuali da adesso in poi.
15036Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoManipolazione genetica degli embrioni umani. La sfida etica che viene da PechinoRocca A. 74 n. 11 (1 giu. 2015), pp. 36-38etica;scienza;tecnologia;saluteA met? dell'aprile 2015 Protein & Cell, una rivista scientifica con sede a Pechino ma appartenente al grande gruppo europeo Springer, ha pubblicato un articolo firmato da Huang, un biologo che si occupa di ricerca sulle funzioni dei geni presso l'universit? Sun Yat-sen di Guangzhou, e da un gruppo di suoi collaboratori. Abbiamo utilizzato il sistema di molecole chiamato Crispr/Cas9, hanno scritto i ricercatori cinesi, per ?tagliare? la parte ?sbagliata? del Dna in alcuni embrioni umani e ?ripararla? introducendo i ?geni sani?. La parte ?sbagliala? consiste in geni che hanno sub?to una mutazione in base alla quale provocano nell'individuo che ne ? portatore una malattia ben nota per la sua gravit?, la talassemia. Della tecnica Crispr/Cas9 si fa un gran parlare negli ultimi tempi tra gli esperti perch? sembra essere molto efficace, soprattutto quando utilizzata su cellule embrionali di topi o anche in cellule adulte di uomo, perch? ? facile da usare e molto precisa. Che si sappia nessuno, finora, l'aveva utilizzata sul Dna di embrioni umani, Junjiu Huang e i suoi sono stati, dunque, i primi. La notizia si ? diffusa nell'ambiente planetario dei biologi e a marzo l'americano David Baltimore e un gruppo di colleghi pubblicano su Science un appello in cui chiedono una moratoria: in attesa di vederci pi? chiaro evitiamo di usare la facile tecnologia del sistema Crispr/Cas9 sugli embrioni umani. Si confrontano due scuole di pensiero bioetico, ma chi deve decidere?
15037Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Valli;Osel&DorjeDossier: Spigolando nei campi del signore? Il dialogo interreligioso oggiCem Mondialit? n. 5 (mag. 2015), pp. 17-32religione;societ?Questo numero di CEM Mondialit? conclude lo rillessione sul tema "Amare questo tempo. Alfabeti per la cura delle relazioni" con questo dossier dedicato al dialogo interreligioso. "Da troppi anni bazzico il cosiddetto dialogo interrellgloso, fin dai tempi (gli anni '70) in cui non era di "moda", anzi era guardato con sospetto, per non essere un p? disilluso, nonostante i molti passi in avanti fatti dalle gerarchie e assai di pi? dai fedeli e dai rellgiosi -scrive Valli -. Disilluso perch? Il dialogo, in qualunque forma, ha come punto fondante lo disponibilit? di entrambi gli interlocutori a modificare le proprie idee di partenza, senza questa disponibilit? abbIamo un interesse culturale o anlropologIco per l'altro, niente di pi?. Tutto cambia, com'? ovvio -aggiunge l'autore -, eppure nel dialogo interrelligioso molte cose sono rimaste uguali. Ieri come oggi ci si incontra, davanti a pubblici via via pi? numerosi, ognuno racconta lo propria esperienza, o cerca di spiegare lo propria fede, si risponde a qualche domanda degli inlervenuti, foto ricordo e tutti a casa senza che nulla, nell'uno o nell'altro sia cambiato. Possiamo chiamarlo dialogo? La risposta ? ovviamente negativa, per questo il dossier cerca di trovare nuove vie e di ridare fiato al concetto stesso di dialogo.
15038Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&Nanni;Anlonella&FucecchiIl Decalogo e l'etica mondialeCem Mondialit? n. 5 (mag. 2015), pp. 23-26religione;societ?;eticaInserto centrale del dossier, conclude a sua volta l'annata dedicata alla serie "Deka?Logous (10 parole). Quale etica per l'umanit??" Con una riflessione su "Il Decalogo e l'etica mondiale".
15039Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisFondi comuni, fondi di caff?, fondi etici (seconda parte)Cem Mondialit? n. 5 (mag. 2015), pp. 4-5finanza;mercato;impresaL’articolo è la parte seconda (vd. n.4/2015) e ultima di una trattazione relativa ai diversi strumenti finanziari oggi utilizzati. Nello specifico vengono descritti l’origine ed il funzionamento dei c.d. “fondi di caffè”, mettendo in evidenza in particolare le derive speculative nell’uso di tali strumenti sui mercati finanziari, e dei “fondi etici”, presentati dall’autore come “frutto di un duplice atto di fede: che non tutta la finanza sia di per sé demoniaca, che sia possibile ottenere profitti equi anche orientando gli investimenti secondo un paradigma etico”. L’autore conclude con una riflessione sulla tendenza odierna ad ignorare ogni sorta di considerazione morale sull’origine dei profitti nella finanza.
15040Spoglio di PeriodicoIII CStefano&CurciL'insegnamento femminile ? diventato un problema?Cem Mondialit? n. 5 (mag. 2015), pp. 10-11educazione e formazione;societ?Articolo della rubrica "Generazione Y" che discute l'ipotesi che lo predominanza numerica di donne tra gli insegnanti sia dannosa per i maschi.
15041Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviNepal il disastro naturale
e quello politico
Rocca A. 74 n. 12 (15 giu. 2015), pp. 13-14sviluppo;economia;ambiente;politicaNepalCinque miliardi di dollari, ? questa la prima stima che le autorit? hanno ufficializzato dei danni causati dal terremoto che a fine aprile 2015 ha stravolto il Nepal. A parte i quasi 10.000 morti e i
22.000 feriti ufficialmente recensiti, quasi un terzo della popolazione nepalese (otto milioni di persone) ? stata colpita in diversa misura dagli effetti del sisma e attende ancora oggi all'aperto o sotto le tende che qualcuno la aiuti. Parliamo dei nepalesi, abitanti del 16? Paese pi? povero del mondo che nulla hanno da invidiare per stenti a quelli degli Stati meno sviluppati dell'Africa. Nel Rapporto sullo sviluppo umano dell'Onu (2013) il Nepal era al 1570 posto su 187 Nazioni prese in considerazione. Gli analisti delle organizzazioni internazionali concordano nel ritenere che dopo questo disastro, tutti gli indicatori, fra cui quello statistico del 25 per cento di poveri, peggioreranno anche se, si spera, solo temporaneamente.
15042Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniSociet?, chi sono i poveri oggiRocca A. 74 n. 12 (15 giu. 2015), pp. 16-18lavoro;societ?;politica;sviluppoItalia;EuropaCompagna stabile della ricchezza e del progresso, questa ? la povert? oggi, nelle nostre societ? sviluppate. Archiviati gli anni nei quali si ? pensato che la crescita economica man mano relegasse la povert? nella soffitta dei residui del passato, la condizione di deprivazione di una larga fetta di societ? ? tornata ?normale?. E' un dato di fatto che accomuna molti paesi; ma che in alcuni posti ? pi? grave, perch? non trova alcun contrasto nelle politiche pubbliche. Tra questi ultimi paesi, c'? purtroppo l'Italia, in ritardo storico e anche culturale nella presa d'atto del fatto che, contro le nuove povert?, spesso "iI lavoro non basta" neanche quando c'?: figuriamoci quando non c'?. Queste le conclusioni, amare nella diagnosi ma anche molto stimolanti sul fronte delle proposte politiche, del libro di Chiara Saraceno su ?la povert? in Europa negli anni della crisi?, intitolato appunto ?Il lavoro non basta? (Feltrinelli, Milano 2015). Che, in cinque capitoli e con un approccio divulgativo, non riservato agli addetti ai lavori, rende chiaro perch? bisogna rimettere la povert? al centro dell'agenda, e non lasciarla nell'angolo delle misure marginali, delle briciole di politica che restano dopo essersi occupati di ricchezza e progresso.
15043Spoglio di PeriodicoIII CRitanna&ArmeniDemocrazia addio?Rocca A. 74 n. 12 (15 giu. 2015), pp. 20-22politicaItaliaE vero che oggi la democrazia italiana ? minacciata dalle riforme e, soprattutto, da una pratica di governo che stravolge la Costituzione? ? vero che si sta creando in Italia
un sistema autoritario che d? al presidente del Consiglio poteri pi? ampi, quasi padronali e che sacrifica il Parlamento e la rappresentanza popolare? Sono domande che si propongono di frequente nel nostro paese. ? awenuto nel recente passato durante i governi di Silvio Berlusconi accusato addirittura di usare pratiche fasciste. Si ? ripetuto nella discussione sulle riforme costituzionali o elettorali del governo Renzi. I quesiti e le polemiche sono diventati poi pi? insistenti quando, con l'Italicum, sono state approvate le nuove norme elettorali. In sintesi i critici affermano che i provvedimenti che la semplificazione accentratrice dell'ordine amministrativo per cui son state cancellate le province, l'abolizione del bicameralismo con la fine del Senato elettivo, la riforma elettorale, hanno portato a una svolta autoritaria, hanno ridimensionato la democrazia rappresentativa e, di fatto, allontanato i cittadini dalle decisioni che riguardano la comunit?. Quanto c'? di vero in queste critiche? Si tratta di un allarme giusto e giustificato?
15044Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaAlimentazione, il significato umano
e religioso del cibo
Rocca A. 74 n. 12 (15 giu. 2015), pp. 45-47religione;antropologia;teologiaL'attenzione al cibo, che ci viene sollecitata dall'Esposizione Universale sull'alimentazione inaugurata a Milano a maggio 2015, ? un importante stimolo a riflettere sulla ricchezza dei significati che esso riveste tanto sul piano antropologico che teologico, Lungi dal poter essere ridotto a mera funzione materiale -la risposta a un bisogno fisiologico legato alla sopravvivenza - il cibo ? una realt? variegata e complessa, nella quale convergono e si incrociano una molteplicit? di significati con risonanze sia di natura fisica che spirituale.
15045Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviAfrica, acque agitate nella regione dei Grandi LaghiRocca A. 74 n. 13 (1 lug. 2015), pp. 13-14politicaAfrica centrale;BurundiArticolo di politica internazionale sul tentativo di colpo di Stato di met? maggio 2015 che ha riportato sotto i riflettori dell'opinione pubblica internazionale il Burundi. Mini-Nazione dell'Africa centrale dove, dopo alcuni anni di quiete, le piazze sono tornate ad agitarsi e le istituzioni a traballare.
15046Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La ValleI dilemmi della democrazia. Il monito del voto regionaleRocca A. 74 n. 13 (1 lug. 2015), pp. 19-21politicaItaliaArticolo di La Valle sul fenomeno di uscita dalla democrazia che secondo lui sta vivendo ora pi? che mai il sistema italiano. E' in realt? un processo cominciato molto tempo fa, spiega l'autore, e ora giunto al suo culmine, per comprenderlo bisogna sapere che la modernit? conosce due tipi di democrazia: la democrazia sostanziale, che ? quella dei diritti, dell'eguaglianza e del welfare, fatta propria dalle Costituzioni del dopoguerra a cominciare da quella italiana, e la democrazia formale che ? quella dei numeri che regola e trattiene il potere. Finora abbiamo vissuto il processo di uscita dalla democrazia sostanziale, ora, con l'approvazione della riforma elettorale del governo Renzi, stiamo assistendo anche all'uscita dalla democrazia formale.
15047Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&SegatoriI dilemmi della democrazia. Tre macigniRocca A. 74 n. 13 (1 lug. 2015), pp. 22-24politica;dirittiItalia;EuropaChe cosa significa davvero democrazia? A questa domanda si pu? dare una risposta in senso stretto, di tipo formale, procedurale, giuridico. Ma se ne pu? dare anche una in senso lato, di tipo sociologico. Entrambe le risposte sono messe alla prova dalle attuali trasformazioni dello scenario socio-economico dell'Italia e dell'Europa. ? dunque il caso di accennare ad entrambe le versioni per vedere quali torsioni esse stanno subendo dal grande cambiamento in corso.
15048Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniRifugiati, scaricabarile in salsa italianaRocca A. 74 n. 13 (1 lug. 2015), pp. 26-28immigrazione straniera;politicaItaliaLo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libert? democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni stabilite dalla legge. Per quanto costituzionalmente tutelati - e in uno degli articoli del primo blocco della Costituzione, quello dei princ?pi essenziali -, i diritti delle persone che arrivano in Italia richiedendo asilo sono trattati in Italia come una questione qualsiasi: oggetto di trattativa, polemica, agitazione politica. Pochi si ricordano che, di fronte a persone in fuga da paesi nei quali non sono libere, abbiamo innanzitutto il dovere di applicare l'articolo 10 della Costituzione. Ma anche chi se lo ricorda, spesso oppone ai princ?pi fondamentali argomenti pratici importanti: sono troppi, non ce la facciamo, non sappiamo pi? dove ospitarli, non abbiamo le risorse ... Ma ? davvero cos?? Sono ?troppi??
15049Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoScuola, 7 parole chiave per la rifonnaRocca A. 74 n. 13 (1 lug. 2015), pp. 36-38scuola;istruzione;educazione e formazione;pedagogiaViviamo nella societ? della conoscenza. E la scuola, di ogni ordine e grado, ne ?, insieme, fondamenta e motore. Viviamo anche nell'et? digitale. E dei nativi digitali. Di conseguenza, la scuola ? chiamata a una sfida epocale, perch? sia il modo di apprendere sia il modo di insegnare stanno cambiando. Ma per formare giovani con quali competenze? Ci sono proposte che sostengono che la scuola deve aderire a una filosofia di mercato e formare giovani con le competenze che il mercato del lavoro richiede. Ci sono altre proposte secondo cui la scuola deve formare i cittadini di domani, quelli che dovranno costruire una societ? democratica della conoscenza. La dimensione di lavoratore e la dimensione di cittadino non sono, ovviamente, in alternativa, ma la prima (il lavoro) ? parte del tutto (la cittadinanza). Anche perch? solo un cittadino consapevole di s? pu? muoversi con la necessaria agilit? in un mondo del lavoro e della produzione fondati sulla conoscenza che cambiano continuamente. Chi aderisce a questo secondo modo di pensare ha in mente una scuola pubblica rinnovata che forma cittadini consapevoli. Con quali specifiche competenze? Inutile dire che questa domanda non ha ancora risposte univoche. L'autore prova qui a indicare sette parole chiave che possono aiutarci a costruire la scuola per i ragazzi di oggi, cittadini della societ? democratica della conoscenza di domani.
15050Spoglio di PeriodicoIII AYves&M?ny?It's politics, stupid!?: The hollowing out of politics in Europe - and its return, with a vengeanceStato e Mercato A. XXXV, n. 1 (apr. 2015), pp. 3-27economia;politica;lavoro;sviluppoEuropaLa maggior parte delle analisi attuali che si occupano della crisi post-2009 tendono a concentrarsi sulle sue componenti economiche. Le sue dimensioni politiche e sociali sono percepite come conseguenza di questo terremoto e non come la potenziale causa della crisi stessa. C'? una convinzione implicita che se la crisi economica ? adeguatamente affrontata, ci sar? un ritorno al ?business as usual?. Le radici del problema sono molto pi? profonde: la disconnessione delle politiche dalla politica a causa della crescita di funzioni politiche a favore di organismi non eletti o aziende private ha contribuito alla svuotamento dei sistemi democratici ed alla sfiducia nei confronti della politica. E la crisi dell'Unione europea ? un esempio lampante di questa disconnesione. Tuttavia, la politica torna a chiedere vendetta sotto varie forme: assenteismo elettorale, la protesta radicale e, in particolare, l'emergere di variegate forme di movimenti populisti cui principale caratteristica comune ? il rifiuto dei partiti tradizionali, delle ?lites economiche e politiche, e delle istituzioni di mediazione e di rappresentanza. Il possibile ritorno alla crescita e piena occupazione sar? un fattore positivo, ma non sar? sufficiente per affrontare correttamente la crescente contraddizione tra economia globale non regolamentata e sistemi democratici nazionali, svuotati delle loro capacit? politiche e di regolazione.
15051Spoglio di PeriodicoIII AChiara&SaracenoThe fate of anti-poverty policies between austerity and Europe 2020 targetsStato e Mercato A. XXXV, n. 1 (apr. 2015), pp. 29-52economia;politica;lavoro;sviluppoEuropaA met? strada dalla strategia Europa 2020, l'obiettivo di ridurre la povert? e l'esclusione sociale, sembra pi? lontano ora che al momento della sua formulazione. Ci? ? in gran parte dovuto alla lunga durata della crisi finanziaria iniziata nel 2008, che colpisce ancora molti dei paesi dell'Unione europea, cos? come le misure di austerit? messe in atto per affrontarla. Il fallimento del contrasto alle condizioni di povert? e di esclusione sociale, per?, ha radici profonde, che erano gi? presenti nella strategia di Lisbona e non sono state corrette nella strategia Europa 2020. Essi consistono nel focus posto quasi esclusivamente sulla crescita dell'occupazione come strada principale per uscire dalla povert?, nonostante il crescente numero di lavoratori poveri, ed il fatto che il governo debole e confuso delle politiche comunitarie ha dato priorit? assoluta al risanamento dei conti pubblici. Questa priorit? ? stata confermata e rafforzata nelle ?sei misure del pacchetto? volto a rafforzare il Patto di stabilit? e di crescita all'interno della zona euro.
15052Spoglio di PeriodicoIII AGianfranco&ViestiWhy Europe is in a trapStato e Mercato A. XXXV, n. 1 (apr. 2015), pp. 53-84economia;politica;lavoro;sviluppoEuropaQuesto articolo si occupa della situazione economica e sociale in Europa alla fine del 2014, dopo la grande crisi finanziaria ed economica internazionale del 2008-2009 e la successiva crisi europea. Si focalizza principalmente sulle conseguenze sulla societ? e l'economia europea, sia della crisi che delle politiche economiche adottate nell'Unione europea (UE). L'obiettivo di questo documento non ? n? di indagare e discutere perch? la crisi ? iniziata ed ? proseguita, n? di presentare e proporre una possibile via d'uscita. Il suo obiettivo ? analizzare l'inizio e la possibile fine della recessione economica e le relative difficolt? sociali. Il messaggio chiave ? che le conseguenze della crisi sono tali da non consentire un termine facile di questa o prevedibile, attraverso l'attuale politica economica e le attuali dinamiche sociali ed economiche conseguenti. L'Europa ? in una trappola. Per tre ragioni principali: a) perch? le politiche macroeconomiche europee non sono in grado di porre fine alla crisi attuale, anche nel lungo periodo: esse hanno trasformato una profonda recessione internazionale in un permanente stato di depressione dell'economia europea; b) l'austerit? sta producendo una forte riduzione degli investimenti pubblici e privati, a spese della ricerca e dello sviluppo e dell'istruzione: esattamente ci? che ? necessario per rilanciare le economie depresse e rafforzare la loro competitivit?; c) la lunghezza straordinaria della depressione sta producendo nuove fratture in Europa (e aggravando quelle pi? vecchie), la creazione di una distribuzione molto diseguale dei costi di aggiustamento. Cos?, mentre alcuni europei sono colpiti, altri beneficiano della situazione attuale e sostengono con forza il mantenimento delle misure di austerit?. E' necessaria quindi un cambiamento radicale delle politiche economiche attuali; senza alcun cambiamento, l'Europa potrebbe continuare a rimanere per anni in una situazione di depressione economica e sociale, fino a quando uno shock cambier? radicalmente il suo futuro.
15053Spoglio di PeriodicoIII AEmilio&ReyneriAnti-poverty policies and the (decreasing) social cohesion in Europe. A comment
Stato e Mercato A. XXXV, n. 1 (apr. 2015), pp. 97-104economia;politica;lavoro;sviluppo;sociologiaEuropaL'autore espone alcune riflessioni di stampo sociologico sul tema delle politiche di contrasto alla povert? legate alla decrescita della coesione sociale nell'Europa di oggi.
15054Spoglio di PeriodicoIII AMauro&Magatti;Laura&GherardiIl Quantitative Easing: una politica monetaria d'azzardo morale?Stato e Mercato A. XXXV, n. 1 (apr. 2015), pp. 97-105finanza;economia;mercatoIl presente contributo avanza l'ipotesi di assunzione, da parte della FederaI Reserve (FED), la banca centrale americana, di quella logica d'azzardo morale considerata da pi? voci come una delle radici della crisi attuale e il problema pi? persistente nella sua risoluzione (Gherardi 2013). In particolare, gli autori mostrano che la politica monetaria non convenzionale denominata Quantitative Easing (QE), attuata da tale agenzia pubblica a partire dal 2008 come risposta alla crisi, implica l'assunzione di un rischio significativo i cui beneficiari sono diversi da coloro che potrebbero doverne sopportare le conseguenze negative nel presente e nel futuro.
15055Spoglio di PeriodicoIII ADomenico&Lombardi;Manuela&MoschellaThe institutional and cultural foundations of the Federal Reserve's and ECB's non-standard policies
Stato e Mercato A. XXXV, n. 1 (apr. 2015), pp. 127-152finanza;economia;mercatoL'articolo si concentra sulle recenti adozioni di politiche non standard delle banche centrali di alcuni paesi. Con i tassi di riferimento pari o vicino a zero, un certo numero di banche centrali nelle economie avanzate ha lanciato programmi e servizi innovativi e utilizzato il loro bilancio per mitigare l'instabilit? finanziaria e sostenere la ripresa economica. Nonostante i loro obiettivi politici comuni, le politiche monetarie non convenzionali (UMPs) delle banche centrali variano considerevolmente in campo di applicazione e struttura. La variabilit? di queste ? illustrata dagli UMPs delle due banche centrali pi? importanti: la Banca centrale europea (BCE) e la US Federal Reserve (FED). Perch? la BCE e la FED progettano diverse UMPs? In particolare, perch? la FED si basa ampiamente sulle politiche di bilancio, come gli interventi di acquisto di asset, piuttosto che su linee di liquidit? non-standard, come la BCE? Perch? le due banche centrali adottano diversi tipi di orientamento?
15056Spoglio di PeriodicoIII CMireille&Fanon-Mendes-FranceEl Decenio Afrodescendiente:
un desaf?o al mundo
America Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 1-4discriminazione;diritti umaniAmerica LatinaIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. Questo primo articolo spiega le sfide che si dovranno affrontare per arrivare alla fine del decennio con dei risultati raggiunti in tema di lotta al razzismo e alla discriminazione.
15057Spoglio di PeriodicoIII CAgust?n&La? MontesMovimientos sociales
afrolatinoamericanos
America Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 5-8discriminazione;diritti umaniAmerica LatinaIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. Questo articolo si concentra sulle lotte dei movimenti sociali afrodiscendenti.
15058Spoglio di PeriodicoIII CDi?genes&D?azEl Decenio de la
integraci?n de los pueblos
America Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 9-11discriminazione;diritti umaniAmerica LatinaIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. Questo articolo si concentra sulle lotte dei movimenti sociali e delle organizzazioni popolari afrodiscendenti nell'ambito della Comunit? di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC).
15059Spoglio di PeriodicoIII CJes?s&Chucho Garc?aAfrodescendientes: identidad
y cultura de resistencia
America Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 12-14discriminazione;diritti umaniAmerica LatinaIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. Questo articolo espone alcune riflessioni sull'identit? culturale afrodiscendente dalle origini una cultura della resistenza.
15060Spoglio di PeriodicoIII CJeannette&Charles‘Black Lives Matter’ en 2015: Año de resistencia e internacionalismoAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 15-18discriminazione;diritti umaniAmerica Latina;USA;Haiti;PalestinaIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. Questo articolo si concentra sulle lotte dei movimenti afrodiscendenti a livello internazionale, come quello statunitense "Black Lives Matter", quello del popolo palestinese e quello haitiano.
15061Spoglio di PeriodicoIII CCharo&Mina Rojas;…[et al.]Luchas por el territorio y el Buen Vivir en Colombia: las mujeres negras en resistenciaAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 19-22discriminazione;diritti umani;donneAmerica Latina;ColombiaIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. Questo articolo si concentra sulla lotta dei movimenti di resistenza delle donne afrodiscenedenti per il territorio e la promozione del Buen Vivir in Colombia.
15062Spoglio di PeriodicoIII CRoque&PeixotoBrasil: Enfrentar el exterminio de la juventud negraAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 22-24discriminazione;diritti umaniAmerica Latina;BrasileIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. Questo articolo prende in esame i movimenti neri brasiliani e la loro lotta contro la violenza che tutt'oggi subiscono da parte del governo.
15063Spoglio di PeriodicoIII CBeatriz&Ram?rez AbellaLas afrodescendientes como sujetas de derechosAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 501 (feb. 2015), pp. 25-28discriminazione;diritti umaniAmerica LatinaIl 10 dicembre 2014 ? stato inaugurato il Decennio Internazionale degli Afro-discendenti 2015-2024, convocato dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. In questo articolo la decade viene spiegata come momento importante per la presa di coscienza da parte degli stati di costruire delle politiche consone ad affrontare la questione razziale e la questione della tutela dei diritti.
15064Spoglio di PeriodicoIII AThomas&Piketty Un'idea di progressoIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 192-202economia;politica;storia;mercatoArticolo di apertura di Thomas Piketty, che torna sull questioni a lui care delle diseguaglianze di reddito e di tassazione. L'autore parte da lontano, dall'idea di progresso di stampo illuminista delineata da Condorcet. Ma, in fondo, Piketty dice cose a noi molto vicine e assai attuali, difficile per? che qualcuno al governo in Europa abbia voglia di prenderlo sul serio: troppo impegnative le politiche che esplicitamente o implicitamente propone.
15065Spoglio di PeriodicoIII AMauro&CaliseLa democrazia del leaderIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 203-212politicaItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" composto da quattro articoli sulla fase politica attuale e, in particolare, sulla guida dell'attuale transizione, tra riforme - annunciate non realizzate o in pieno svolgimento: quella del sistema eletteroale, della scuola, della pubblica amministrazione, da parte del Governo Renzi - ed evoluzione degli assetti di governo. Questo articolo mostra una riflessione radicale sul ruolo del partito democratico e del sistema dei partiti nell'attuale evoluzione della democrazia.
15066Spoglio di PeriodicoIII AMacroeconomicusRenzinomicsIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 213-222economia;politicaItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" composto da molti articoli sulla fase politica e, in particolare, sulla guida dell'attuale transizione, tra riforme - annunciate non realizzate o in pieno svolgimento: quella del sistema eletteroale, della scuola, della pubblica amministrazione, da parte del Governo Renzi - ed evoluzione degli assetti di governo. Questo articolo espone alcune riflessioni sulle scelte strategiche della politica economica del primo Ministro Renzi.
15067Spoglio di PeriodicoIII ASergio&FabbriniDall'Europa all'Italia: perché è necessario riformareIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 223-231istituzioni;politica;economiaItalia;EuropaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" composto da molti articoli sulla fase politica e, in particolare, sulla guida dell'attuale transizione, tra riforme - annunciate non realizzate o in pieno svolgimento: quella del sistema eletteroale, della scuola, della pubblica amministrazione, da parte del Governo Renzi - ed evoluzione degli assetti di governo. Questo articolo spiega le ragioni della necessit? impellente per l'Italia e per la sua integrazione in ambito europeo di provvedere al processo di riforme istituzionali.
15068Spoglio di PeriodicoIII ASergio&De Nardis;Innocenzo&CipollettaSalviamo la statistica dalla (cattiva) politicaIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 232-240economia;politicaItalia;EuropaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" composto da molti articoli sulla fase politica e, in particolare, sulla guida dell'attuale transizione, tra riforme - annunciate non realizzate o in pieno svolgimento: quella del sistema eletteroale, della scuola, della pubblica amministrazione, da parte del Governo Renzi - ed evoluzione degli assetti di governo. Questo articolo si concentra sulle dinamiche di strumentalizzazione politicae della statistica applicata all'economia in Italia e in Europa.
15069Spoglio di PeriodicoIII AGianfranco&PasquinoLa leadership della rottamazioneIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 254-259politica;societ?;informazione;comunicazioneItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Renzi s? Renzi no - dedicata all'analisi del ruolo del primo ministro italiano Matteo Renzi ed alle innovazioni da lui portate nella politica italiana. In questo articolo, l'autore intende valutare come il nuovo leader del Pd si ? finora espresso, in quali direzioni stia andando, con quali risultati. L'autore si rif? all'articolo di Michele Salvati "Le due innovazioni di Matteo Renzi" (Da "il Mulino" n. 6/14) nel quale egli suggerisce due ambiti sui quali concentrare l'atenzione: l'innovazione mediatico-organizzativa e l'innovazione politico-ideologica del governo Renzi. Pasquino cerca di sovrapporre i due ambiti e di inserire l'analisi del "renzismo" nel quadro pi? ampio della transizione politico-istituzionale del sistema politico italiano iniziata nel 1994 e mai chiusa da Silvio Berlusconi.
15070Spoglio di PeriodicoIII AAntonio&FunicielloRenzi e la sinistra occidentaleIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 260-269politica;societ?Articolo della Rubrica "Il caso italiano" Sezione - Renzi s? Renzi no - dedicata all'analisi del ruolo del primo ministro italiano Matteo Renzi. Vita e gesta della sinistra occidentale - secondo l'autore - (nell'ultimo decennio del secolo scorso e nel primo del secolo nuovo) rappresentano l'ambiente in cui ? covata la maturazione di Renzi. Anzitutto per ragioni soggettivo-biografiche: negli anni del suo apprendistato, si ? temprato politicamente mentre leadership come quelle di Clinton, Blair e Schrbder, di cui ? impossibile non riconoscere la centralit? culturale, mietevano i loro successi. Sulla scia della comparazione del ?renzismo? alle vicende clintoniana, blairiana e schrbderiana, ? possibile cogliere le diverse linee di continuit? sulle quali Renzi va sviluppando modi e tempi del suo progetto politico.
15071Spoglio di PeriodicoIII AAngelo&PanebiancoPerch? Huntington non si pu? ignorareIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 276-283antropologia;religione;cultura;societ?;politica;sociologia;conflittiArticolo di apertura della Sezione "Minacciati dall'Islam", una riflessione che risponde a una domanda forte: siamo minacciati dall'Islam? La nostra societ? ? sotto attacco e, dunque, ci
troviamo a tutti gli effetti nel bel mezzo di una guerra? Gli articoli di questa sezione ci aiutano a comprendere lo stato in cui ci troviamo oggi nei confronti della popolazione musulmana, in gran parte ormai europea a tutti gli effletti, e nei confronti di chi abiter? l'Europa nei prossimi anni. Forse nessuna teoria riguardante la politica internazionale contemporanea, spiega l'autore di questo primo articolo, ha avuto il dubbio onore di ricevere tante critiche, spesso feroci, quanto la teoria di Samuel Huntington sullo scontro delle civilt? (Lo scontro delle civilt? e il nuovo ordine mondiale, Garzanti, 2000). L'autore considera, innanzitutto, i punti deboli del suo ragionamento, passando in rassegna le critiche serie, non superficiali, che sono state rivolte alla sua opera nel corso del tempo.
15072Spoglio di PeriodicoIII AManlio&GrazianoC'era una volta la civiltàIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 284-292antropologia;religione;cultura;societ?;politica;sociologia;conflittiArticolo della Sezione "Minacciati dall'Islam", una riflessione che risponde a una domanda forte: siamo minacciati dall'Islam? La nostra societ? ? sotto attacco e, dunque, ci
troviamo a tutti gli effetti nel bel mezzo di una guerra? Gli articoli di questa sezione ci aiutano a comprendere lo stato in cui ci troviamo oggi nei confronti della popolazione musulmana, in gran parte ormai europea a tutti gli effletti, e nei confronti di chi abiter? l'Europa nei prossimi anni. In questo articolo l'autore pone alcune riflessioni sulla decostruzione del concetto stesso di civilt? nel mondo plurale di oggi ma anche della storia umana.
15073Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&MaroneIl nuovo volto del terrorismo jihadistaIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 293-302antropologia;religione;cultura;societ?;politica;sociologia;conflittiArticolo della Sezione "Minacciati dall'Islam", una riflessione che risponde a una domanda forte: siamo minacciati dall'Islam? La nostra societ? ? sotto attacco e, dunque, ci
troviamo a tutti gli effetti nel bel mezzo di una guerra? Gli articoli di questa sezione ci aiutano a comprendere lo stato in cui ci troviamo oggi nei confronti della popolazione musulmana, in gran parte ormai europea a tutti gli effletti, e nei confronti di chi abiter? l'Europa nei prossimi anni. In questo articolo l'autore si concentra sull'analisi delle trasformazioni in atto nell'ambito del fenomeno del terrorismo di matrice jihadista.
15074Spoglio di PeriodicoIII AMassimo&Livi BacciLe popolazioni islamiche in EuropaIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 303-310antropologia;religione;cultura;societ?;politica;sociologia;conflitti;migrazione;immigrazione straniera;demografiaEuropaArticolo della Sezione "Minacciati dall'Islam", una riflessione che risponde a una domanda forte: siamo minacciati dall'Islam? La nostra societ? ? sotto attacco e, dunque, ci
troviamo a tutti gli effetti nel bel mezzo di una guerra? Gli articoli di questa sezione ci aiutano a comprendere lo stato in cui ci troviamo oggi nei confronti della popolazione musulmana, in gran parte ormai europea a tutti gli effletti, e nei confronti di chi abiter? l'Europa nei prossimi anni. In questo articolo l'autore esplora alcune dimensioni del tema delle "comunit? euro-islamiche".
15075Spoglio di PeriodicoIII ALeila&El HoussiMusulmane ed europeeIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 311-317antropologia;religione;cultura;societ?;politica;sociologia;conflitti;migrazione;immigrazione straniera;donneEuropaArticolo della Sezione "Minacciati dall'Islam", una riflessione che risponde a una domanda forte: siamo minacciati dall'Islam? La nostra societ? ? sotto attacco e, dunque, ci
troviamo a tutti gli effetti nel bel mezzo di una guerra? Gli articoli di questa sezione ci aiutano a comprendere lo stato in cui ci troviamo oggi nei confronti della popolazione musulmana, in gran parte ormai europea a tutti gli effletti, e nei confronti di chi abiter? l'Europa nei prossimi anni. In questo articolo l'autrice analizza il dibattito tra generazioni di musulmani europei, campo di indagine ? l'evoluzione dello status delle donne musulmane nel contesto europeo.
15076Spoglio di PeriodicoIII AMarcello&FloresLe domande che non ci poniamoIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 318-325antropologia;religione;cultura;societ?;politica;sociologia;conflitti;migrazione;immigrazione stranieraEuropaArticolo della Sezione "Minacciati dall'Islam", una riflessione che risponde a una domanda forte: siamo minacciati dall'Islam? La nostra societ? ? sotto attacco e, dunque, ci
troviamo a tutti gli effetti nel bel mezzo di una guerra? Gli articoli di questa sezione ci aiutano a comprendere lo stato in cui ci troviamo oggi nei confronti della popolazione musulmana, in gran parte ormai europea a tutti gli effletti, e nei confronti di chi abiter? l'Europa nei prossimi anni. In questo articolo l'autore ci riporta alle vere domande che dobbiamo porci nei confronti di questo fenomeno, per cercare di uscire dalla logica dell'emergenza e dell'emotivit?: perch? l'intelligence di tutta Europa ha mostrato lacune cos? grandi in tale confronto? ? possibile che essa abbia evitato a volte accadimenti sanguinosi, ma non si pu? illudersi di continuare senza un radicale rinnovamento, che deve essere integrato a livello internazionale e all'altezza tecnico-professionale della sfida. Perch? l'Occidente non ? stato capace di individuare e appoggiare gli attori mediorientali pi? affidabili (in una prospettiva democratica) e si ? impegnato con troppi e contraddittori alleati divenuti spesso controproducenti o nemici?
15077Spoglio di PeriodicoIII AGiorgio&MussoIl mondo arabo in un vicolo ciecoIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 326-334politica;conflittiMedio OrienteArticolo della Sezione "Finestra sul mondo" che prosegue il dibattito sull'Islam europeo della Sezione "Minacciati dall'Islam". Questo articolo si concentra sugli scenari politici mediorientali attuali. A quattro anni dall'ondata di sollevazioni popolari che ha scompaginato gli assetti politici del mondo arabo, spiega l'autore, la contrapposizione tra regimi autoritari e forze islamiste, in un contesto di instabilit? endemica e violenza crescente, sembra tornata a essere il Leitmotiv della politica mediorientale e nordafricana. Bisognerebbe dedurne che il fallimento pi? grave delle rivolte arabe sia stato proprio quello di non riuscire a superare questa dicotomia affermando un percorso alternativo, n? autoritario, n? islamista. Quella che potremmo definire la narrativa del ?vicolo cieco arabo? da circa trent'anni postula l'impossibilit? di una reale democratizzazione nei Paesi di questa regione fino a quando l'opposizione ai regimi autoritari sar? appannaggio delle forze islamiste, le quali concepiscono la democrazia come strumento verso l'instaurazione di uno Stato islamico.
15078Spoglio di PeriodicoIII AGiuseppe&AcconciaLa Libia fra petrolio, migranti e jihadIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 335-343politica;conflitti;migrazioneLibiaArticolo della Sezione "Finestra sul mondo" che prosegue il dibattito sull'Islam europeo della Sezione "Minacciati dall'Islam". Questo articolo informa sulla drammatica situazione della Libia post Gheddafi.
15079Spoglio di PeriodicoIII AAntonio&MuttiTrasparenza e segretezza nei sistemi democratici Il Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 344-352politica;societ?;informazione;comunicazioneNel dibattito pubblico delle societ? democratiche contemporanee spesso si riscontra un'esigenza di maggiore trasparenza nei processi politici e, allo stesso tempo, di una pi? ampia tutela della privacy dei cittadini. Trasparenza e privacy potrebbero sembrare termini antitetici che denunciano una certa schizofrenia nel modo in cui vengono valutate e contrapposte tra loro la sfera pubblica e la sfera privata. In realt?, ci spiega l'autore in questo articolo, se opportunamente contestualizzati, questi termini appaiono legati da un filo comune che ne dissolve l'apparente contraddittoriet?.
15080Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&FarinaLa Germania e l'Europa: scene da un matrimonioIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 353-363politica;finanza;economiaGermania;EuropaLe domande sul futuro dei rapporti fra Germania ed Europa evocano le sfide della globalizzazione. Che cosa fare una volta che la liberalizzazione dei mercati fa arretrare la regola mentazione nazionale e la protezione sociale? Come porre un argine al livellamento del campo di gioco prodotto in Europa dall'euro, con l'esposizione dei settori e dei gruppi sociali pi? deboli a forti pressioni concorrenziali, con il rischio di un rapido depauperamento del tessuto produttivo nei Paesi meno avanzati e dell'impoverimento di fasce del ceto medio e dei lavoratori non qualificati al loro interno? La Germania ? stata pi? pronta nel fare i conti con la globalizzazione di quanto abbiano saputo fare molti Paesi dell'Unione europea. Ci si interroga qui sul modo in cui l'ha
fatto , e ha continuato a farlo dopo la crisi. L'autore ripercorre le vicende recenti del legame fra Germania e resto d'Europa, soffermandomi sull'Europa meridionale. In questo matrimonio, imposto dalla geografia e da dodici secoli officiato dalla storia, una domanda attende un'urgente risposta: ? ancora sostenihile - sul piano politico, economico e sociale - il progetto dell'integrazione europea?
15081Spoglio di PeriodicoIII AGiacomo&VaciagoAncora una volta, la Grecia insegnaIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 364-369politica;finanza;economiaGreciaLa crisi economica della Grecia, parte della crisi del debito sovrano europeo, che inizia ufficialmente nell'autunno del 2009, ha manifestato nel modo pi? chiaro possibile i problemi irrisolti dell'Unione economica e monetaria (Uem) e della sua moneta, l'euro. Una crisi di identit?, prima ancora che di debito spiega l'autore, e soprattutto una crisi politica, cio? di mancata individuazione dei problemi comuni, della definizione degli obiettivi appropriati, e quindi delle necessarie politiche. L'autore intende riflettere su queste difficolt? perch? la crisi della Grecia ci ha aiutato a capire che cosa dovremmo fare per meritarci, noi europei, un futuro migliore. E poich? la crisi ? sostanzialmente irrisolta - e lo sar? per molto tempo - ? bene ricordare cosa pu? ancora succedere e quali problemi restano da affrontare: insomma, di che cosa dovremmo utilmente discutere e che cosa dovremmo fare.
15082Spoglio di PeriodicoIII APascal&LamyUn'ambizione per l'EuropaIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 370-379politica;istituzioni;economia;demografia;mercatoEuropaL'integrazione europea vive oggi un momento difficile. Fino ad ora non aveva mai conosciuto una crisi cos? lunga. Una crisi che ? multiforme, come tutte le crisi gravi, sia nelle cause sia nelle conseguenze, e che ? al contempo una crisi di crescita, una crisi di governance e una crisi di appartenenza. L'autore individua ed espone qui quattro ipotesi di debolezze strutturali dell'UE alla radice della crisi.
15083Spoglio di PeriodicoIII AMaurizio&FerreraPartiti, rappresentanza, EuropaIl Mulino A. LXIV n. 2 (mar.-apr. 2015), pp. 383-391politica;istituzioniEuropaArticolo che discute di capitalismo e democrazia a partire dal volume pubblicato postumo di Peter Mair "Ruling the Void". Peter Mair ? stato uno dei pi? importanti politologi, nell'ultima fase della sua riflessione, si e focalizzato sulla crisi della democrazia dei partiti e in particolare su una delle sue principali manifestazioni: la grande biforcazione fra responsiveness e responsibility. Col primo termine s'intende la capacit? dei partiti di rispondere, reagire in modo simpatetico alle domande degli elettori, della pubblica opinione , dei gruppi di interesse. Con il secondo termine s'intende invece la capacit? sia di rispettare il patto elettorale sia di risolvere i problemi collettivi (governare), tenendo conto anche delle istanze di "collettivi", dai mercati internazionali all'Unione europea, diversi da quello nazionale. Per Mair, nell'ultimo ventennio ? diventato sempre pi? difficile conciliare queste due funzioni. Ci? che si perde in questa trasformazione ? la presenza di un'opposizione capace di porsi come alternativa reale di governo: elemento fondamentale per l'equilibrio e l'effettivit? della politica democratica.
15084Spoglio di PeriodicoIII COsvaldo&Le?nVI Congreso CLOC-VC. Para garantizar el derecho a la alimentaci?nAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 1-4agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. L'autore di questo articolo di apertura riporta alcune informazioni e riflessioni circa lI VI Congresso del Coordinamento latinoamericano di organizzazioni rurali e Via Campesina (CLOC-VC), che si svolger? dal 10 al 17 aprile 2015 a Buenos Aires, con la partecipazione di delegazioni provenienti da pi? di 80 organizzazioni di 18 paesi dell'America Latina e dei Caraibi, dove il dibattito sull'agroalimentare sar? uno dei temi centrali.
15085Spoglio di PeriodicoIII CMarina&dos SantosLos desaf?os de la reforma agraria integral y popularAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 5-8agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. L'autore di questo articolo illustra i pilastri della riforma agraria integrale e popolare cos? come proposta dal Coordinamento latinoamericano di organizzazioni rurali e Via Campesina (CLOC-VC).
15086Spoglio di PeriodicoIII CValter Israel&da SilvaCampesinado y proyectos para la agriculturaAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 9-12agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. L'autore di questo articolo illustra le teorie che guidano il modo di vedere l'agricoltura nella visuale del mondo contadino latinoamericano, con speciale focus sull'agricoltura familiare e le politiche pubbliche di appoggio ad essa.
15087Spoglio di PeriodicoIII CCoordinadora Latinoamericana de Organizaciones del Campo - V?a Campesina (CLOC - VC)&Secretaria Operativa El A?o Internacional de la Agricultura Familiar y las perspectivas America Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 13-14agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. In questo articolo vengono illustri gli obiettivi e le sfide sull'agricoltura familiare di questo anno internazionale dal punto di vista del Coordinamento latinoamericano di organizzazioni rurali e Via Campesina (CLOC-VC).
15088Spoglio di PeriodicoIII CDiego&Mont?nPara garantizar la Soberan?a Alimentaria. Una declaraci?n de los Derechos CampesinosAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 15-16agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. In questo articolo l'autore spiega il percorso che diversi movimenti e coordinamenti latinoamericani stanno portando avanti per ufficializzare la "Dichiarazione dei diritti dei contadini e di altre persone che lavorano nelle zone rurali", che mira a realizzare una dichiarazione delle Nazioni Unite e a formulare una Convenzione Internazionali dei Diritti Contadini.
15089Spoglio di PeriodicoIII CEdgardo&Garc?aCamino al socialismo. Integraci?n de los pueblos-Integraci?n regionalAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 17-19agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. In questo articolo l'autore ripercorre la storia e illustra le sfide dell'integrazione regionale latinoamericana e le modalit? con le quali il movimento campesino pu? incidere su questo processo.
15090Spoglio di PeriodicoIII CRilma&Rom?n;Marlen&S?nchezLa agroecolog?a: puntal de la soberan?a alimentariaAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 20-22agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. In questo articolo gli autori spiegano gli elementi chiave che fanno dell'agroecologia l'unica via, pertinente, sostenibile ed eticamente lecita per raggiungere la sovranit? alimentare.
15091Spoglio di PeriodicoIII CSayra&Ticay;Gonzalo&Galv?nMigraci?n y juventudes campesinas, ind?genas y afrodescendientesAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 23-26agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato

America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. L'articolo si concentra sull'analisi dell'apporto allo sviluppo rurale da parte dei movimenti giovanili delle aree rurali, indigeni e afrodiscendenti.
15092Spoglio di PeriodicoIII CALAIMujeres del campo afirman liderazgosAmerica Latina en Movimiento A. XXXIX, n. 502 (mar. 2015), pp. 26-28agricoltura;ambiente;ecologia;economia;mercato;donne
America LatinaLe Nazioni Unite hanno nominato il 2014 Anno Internazionale dell'Agricoltura Familiare per porre in risalto l'enorme potenziale degli agricoltori a livello familiare nella lotta alla fame, per la preservazione delle risorse naturali e la sovranit? alimentare. La rivista dedica l'intero numero a questa celebrazione con diverse riflessioni sul tema. L'articolo si concentra sull'analisi dell'apporto allo sviluppo rurale da parte dei movimenti contadini delle donne, riunite nell'Assemblea Continentale delle donne contadine.
15093Spoglio di PeriodicoIII ADavid&SchmidtzIl mercato dell'istruzione. Chi sceglie, con quali vincoli, per che cosaIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 403-416scuola;istruzione;servizi;impresaSaggio di apertura di questo numero, che nel considerare l'istruzione come un mercato, con clienti e imprenditori, ribadisce il ruolo dello Stato nel determinare circoli pi? o meno virtuosi e lancia un segnale d'allarme sulle possibili controindicazioni, nel medio periodo, di una concezione dell'istruzione troppo legata ai vincoli di una rigida e meccanicistica valutazione; e, pi? in generale, di sistemi formativi che, dimenticando l'importanza di sviluppare negli studenti uno spirito critico e indipendente, perdano via via di vista gli obiettivi ultimi della scuola.
15094Spoglio di PeriodicoIII APaolo&Pombeni Cooperazione e politica: un nodo da sciogliere Il Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 417-426politica;serviziItaliaL'articolo intende analizzare il ruolo del sistema cooperativo nella politica italiana. L'autore ripercorre la storia dello sviluppo del cooperativismo in Italia fino ada arrivare agli scandali di corruzione e appalti truccati favoriti dalla politica (vedi il caso dell'inchiesta su Cpl "Concordia" 2015) e la dipendenza creatasi tra cooperative e finanziamenti pubblici.
15095Spoglio di PeriodicoIII AStefano&CeccantiItalicum e riforma costituzionaleIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 427-434politica;legislazione;istituzioni ItaliaArticolo della Sezione "Il caso italiano" sul tema del processo di riforme del governo Renzi (legge elettorale e riforma costituzionale). I progetti di riforma vengono qui valutati in relazione a due aspetti: si inseriscono coerentemente o no nella trasformazione costizionale vissuta nel Paese? Presentano una lettura corretta dei cambiamenti del sistema dei partiti su cui pensano di incidere con un diverso sistema di incentivi?
15096Spoglio di PeriodicoIII APiergiorgio&Corbetta;Rinaldo&VignatiIl Movimento 5 Stelle in cerca di futuroIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 435-443politicaItaliaArticolo della Sezione "Il caso italiano", che propone un bilancio del Movimento 5 Stelle e qualche linea interpretativa in merito alla sua rilevanza e al suo futuro.
15097Spoglio di PeriodicoIII AMaria Paola&PotestioIl Jobs Act e il modello di Blanchard e TiroleIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 444-451lavoro;politica;legislazione;economiaItaliaNel dibattito e nelle polemiche che hanno accompagnato la riforma del mercato del lavoro in Italia (legge delega n. 183/2014 e relativi decreti attuativi), le nuove norme sui licenziamenti sono state oggetto dei contrasti pi? accesi e delle contrapposizioni pi? nette. Sul fronte critico, la lettura delle norme sui licenziamenti del Jobs Act nei termini di un attacco ai diritti dei lavoratori ? stata diffusamente sostenuta, e non solo da una parte sindacale. L'obiettivo di questo articolo ? porre in dliscussion una simile lettura, che minimizza l'opera di costruzione di uno schema di protezione dell'occupazione ispirato, in misura significativa, da un'ampia letteratura economica in particolare da una proposta di riforma dei sitemi di Employment Protection elaborata da Olivier Blanchard e Jean Tirole.
15098Spoglio di PeriodicoIII ARoberta&SassatelliIl ceto medio sotto pressione: come cambiano i consumiIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 452-461consumi;societ?;economiaItaliaArticolo che apre la corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". Sempre i soliti, verrebbe da dire per certi versi. Ma anche categorie che in passato avevano retto meglio di altre alle difficolt? di contesto economico. Tra chi soffre gli effetti del blocco della crescita troviamo chi riesce in un modo o nell'altro ad adattarsi a nuovi scenari di incertezza, come le famiglie di ceto medio raccontate in questo articolo da Roberta Sassatelli.
15099Spoglio di PeriodicoIII AEnrica&Morlicchio;Francesco&PironeI lavoratori sul piano inclinato della crisiIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 462-467societ?;economia;politica;lavoroItaliaArticolo della corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". Sempre i soliti, verrebbe da dire per certi versi. Ma anche categorie che in passato avevano retto meglio di altre alle difficolt? di contesto economico. Tra chi soffre gli effetti del blocco della crescita troviamo i lavoratori, soprattutto giovani che scivolano sul piano inclinato della crisi e faticano a risalire la china. L'analisi ? rivolta in particolare alle nuove povert? e al Mezzogiono.
15100Spoglio di PeriodicoIII ALuisa&Leonini;Antonella&Span?I giovani dell'incertezzaIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 468-478societ?;economia;politica;lavoroItaliaArticolo della corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". Sempre i soliti, verrebbe da dire per certi versi. Ma anche categorie che in passato avevano retto meglio di altre alle difficolt? di contesto economico. Tra chi soffre gli effetti del blocco della crescita qui si analizza l'esperienza della precariet? lavorativa, la frammentariet? della carriera e la difficolt? di raggiungimento dell'autonomia dei giovani.
15101Spoglio di PeriodicoIII AMonica&SantoroFormare giovani e regalarli all'esteroIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 479-486societ?;economia;politica;lavoro;migrazioneItaliaArticolo della corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". Tra chi soffre gli effetti del blocco della crescita qui si analizza la condizione dei giovani formatisi in Italia i quali sono costretti ad emigrare all'estero per poter intraprendere una carriera professionale.
15102Spoglio di PeriodicoIII AEnrico&PuglieseAnziani e poveriIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 487-495societ?;economia;politicaItaliaArticolo della corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". Sempre i soliti, verrebbe da dire per certi versi. Ma anche categorie che in passato avevano retto meglio di altre alle difficolt? di contesto economico. Tra chi soffre gli effetti del blocco della crescita qui si analizza la difficile condizione degli anziani.
15103Spoglio di PeriodicoIII AMichela&BragaI senza dimora tra vecchie e nuove povertàIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 496-504societ?;economia;politicaItaliaArticolo della corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". Tra chi soffre gli effetti del blocco della crescita qui si analizza la difficile condizione dei senza dimora tra vecchie e nuove povertà.
15104Spoglio di PeriodicoIII AChiara&SaracenoPovertà senza governoIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 505-513societ?;economia;politicaItaliaArticolo della corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". In questo articolo l'autore analizza le cause della scarsa efficienza delle politiche di lotta alla povert?.
15105Spoglio di PeriodicoIII AAntonella&Meo;Sandro&BussoFamiglie, la Social card serve a qualcosa?Il Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 514-521societ?;economia;politicaItaliaArticolo della corposa sezione monografica dedicata agli effetti della crisi economica in Italia: "Chi paga la crisi?". In questo articolo l'autore analizza i dispositivi di protezione sociale, in particolare di sostegno al reddito.
15106Spoglio di PeriodicoIII AGiuseppe&MarottaL'uscita dall'euro: uno strumento adatto a quale obiettivo?Il Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 522-530finanza;economia;politicaEuropaArticolo della sezione "L'Europa necessaria" dedicata alla crisi europea. In questo articolo l'autore si propone di esaminare la congruit? dello strumento "uscita dall'euro", e conseguente introduzione della nuova lira, rispetto ai tre obietrivi principali che si intendono perseguire: a) stimolo alla crescita economica, tramite l'aumento delle esportazioni nette, come effetto della svalutazione della nuova lira rispetto alle altre monete; b) autonomia decisionale nazionale nella politica economica, e monetaria in particolare, perch? avrebbe effetti strutturali positivi sulla crescita; c) recupero del ruolo dei cittadini/elettori italiani per una legittimazione democratica delle scelte di politica economica delegate a soggetti sovranazionali.
15107Spoglio di PeriodicoIII AMarco&PaganoLa crisi greca tra promesse elettorali e realtà economicaIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 531-538finanza;economia;politicaEuropa;GreciaArticolo della sezione "L'Europa necessaria" dedicata alla crisi europea. In questo articolo l'autore espone alcune riflessioni sulla crisi del debito greca e sui riflessi sull'intera architettura europea.
15108Spoglio di PeriodicoIII AMark&BlythLa Spd e il ruolo di un partito di sinistra europeoIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 539-544finanza;economia;politicaEuropaArticolo della sezione "L'Europa necessaria" dedicata alla crisi europea. In questo articolo l'autore solleva alcuni interrogativi sul ruolo che un partito di sinistra (come il Partito Socialdemocratico Tedesco Spd) dovrebbe svolgere per influenzare e modificare le politiche di austerity dell'Unione.
15109Spoglio di PeriodicoIII AAlessandro&CavalliIntervista a Joschka FischerIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 545-553finanza;economia;politicaEuropaArticolo della sezione "L'Europa necessaria" dedicata alla crisi europea. Si tratta di una intervista a Joschka Fischer (vicecancelliere e ministro degli Esteri tedesco nel governo a guida socialdemocratica di Gerhard Schr?der, dalla fine degli anni Novanta al 2005), che, intervistato da Alessandro Cavalli, pone in fila alcuni gravi errori compiuti nel corso del cammino europeo e avanza alcune ipotesi di soluzione della attuale impasse.
15110Spoglio di PeriodicoIII APaolo&CalziniMolto di nuovo sul fronte nord-orientaleIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 554-563politica;conflittiUcraina;RussiaArticolo della Sezione "Finestra sul mondo" nel quale la crisi ucraina ? delineata nei suoi diversi risvolti dall'autore, il quale sottolinea le conseguenze del brusco cambio di paradigma derivante dalla fine della contrapposizione del blocco orientale e di quello euroatlantico e mette in luce i rischi di nuovi, sempre meno improbabili contrasti.
15111Spoglio di PeriodicoIII AMatteo&BattistiniIl declino della classe media americanaIl Mulino A. LXIV n. 3 (mag.-giu. 2015), pp. 564-573consumi;societ?;economiaUSAArticolo della Sezione "Finestra sul mondo". L'autore, fornendo un contributo anch'egli ai cambiamenti sociali in tempi di crisi economica (Vd. Sezione di questo numero: "Chi paga la crisi?"), riprende in questo articolo il dibattito statunitense sul declino della classe media in quel Paese.
15112Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&CamarlinghiMaestro ? chi insegna l'amore per il sapere Animazione sociale n. 290 (mar. 2015); pp. 3-14 scuola;pedagogia;educazione;formazione;culturaSe c'? qualcosa che resta insostituibile della scuola, ? la funzione di animare il rapporto del soggetto con il sapere. La posta in gioco dell'insegnamento ? ancora tutta qui: nell'introdurre l'allievo in un rapporto vitale con il sapere. Nel rendere il sapere un oggetto in grado di muovere il desiderio: il desiderio di sapere, di approfondire, di capire. Se nella nostra vita ci? ? accaduto, ? perch? abbiamo incontrato un maestro, un insegnante che ha amato il sapere e amandolo ce lo ha reso desiderabile. Un maestro che ? stato capace di generare in noi quel trasporto amoroso verso la cultura che rimane il pi? grande antidoto per non smarrirsi nella vita.
15113Spoglio di PeriodicoIII CFranca&Olivetti ManoukianProdurre Servizi ? tutelare dirittiAnimazione sociale n. 290 (mar. 2015); pp. 15-28servizio sociale;servizi;societ?;diritti umani;sanit?I Servizi sociali e sanitari da troppi anni sembrano affannati da varie crisi collegate a riduzioni di finanziamenti e di organici, a delegittimazioni e contrapposizioni ideologiche, a nostalgie di un welfare mai raggiunto e incitamenti verso ri-organizzazioni di cui non si vede il senso. A chi sta dalla parte dei Servizi, a chi pensa che possano contribuire alla qualit? della vita di singoli e famiglie, tocca oggi raccogliere idee, motivazioni, cooperazioni per andare oltre questa lunga epoca di crisi e per riaffermare la centralit? dei Servizi pubblici e privati nel progetto di una societ? democratica. Perch? produrre Servizi ? tutelare diritti.
15114Spoglio di PeriodicoIII CPeppe&Dell' AcquaA un giovane operatore della salute mentaleAnimazione sociale n. 290 (mar. 2015); pp. 29-35servizio sociale;servizi;saluteNel numero 286 (2014) di Animazione Sociale, Eugenio Borgna, maestro di una psichiatria dell'ascolto e del colloquio, ha invitato a "rifondare la psichiatria come scienza umana". E ha rivolto il suo appello alla nuova generazione di operatori della salute mentale, senza il cui apporto -ha detto- "la grande rivoluzione basagliana rischia di svuotarsi e di perdere le sue ragioni d'essere". La rivista, ha chiesto quindi a un altro maestro, Peppe Dell'Acqua, di proseguire il discorso. Ne ? nata questa "lettera aperta", rivolta a chiunque operi nel campo della cura e anche a tutti i cittadini e le cittadine con cui sempre pi? bisogna imparare a parlare.
15115Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Mezzina;…[et al.]Inserto: La recovery nella salute mentale. Costruirsi una vita al di l? "della malattia mentale"Animazione sociale n. 290 (mar. 2015); pp. 36-82servizio sociale;servizi;saluteQuest'inserto esplora un concetto innovativo nella salute mentale: la recovery. In italiano si pu? esprimere con ?ripresa di s?. Non significa necessariamente guarigione clinica, bens? enfatizza il viaggio che ciascuno compie nel costruirsi una vita al di l? della malattia. Oggi diventa cruciale costruire interazioni che sostengano processi di capacitazione nei destinatari dei servizi sociali. Per cui bisogna chiedersi: che spazio si fa al loro sapere informale nel costruire i servizi? Quanto vengono coinvolti nel comprendere i loro problemi e nel cercare le risposte. In questa logica di lavoro il concetto di recovery si rivela fecondo per riformulare le pratiche professionali quotidiane.
15116Spoglio di PeriodicoIII CGiulia&ZanardiIl limite nella quotidianit? dell'educareAnimazione sociale n. 290 (mar. 2015); pp. 83-92scuola;pedagogia;educazione;formazione;culturaChi svolge un lavoro educativo ? spesso confrontato con i limiti: quelli emergenti nella propria storia, quelli dei contesti in cui opera, quelli delle persone con cui lavora quotidianamente in una prospettiva educativa. Di fronte ai limiti che nascono da un reale che ci resiste, per tutti il rischio ? duplice: quello di negarli chiusi in un narcisismo onnipotente, ma anche di subirli in modo passivo. Ci pu? essere una terza via da percorrere come educatori, dotata di maggiore generativit?, ed ? quella di sostare nei limiti, esplorarli con lucidit?, da ricercatori attenti a intravedere le possibilit? non viste in ogni situazione, per aprirsi a nuovi mondi relazionali.
15117Spoglio di PeriodicoIII CGilda&VischiaIl farsi del viaggio educativo con il bambinoAnimazione sociale n. 290 (mar. 2015); pp. 93-102servizio sociale;servizi;salute;educazione;formazioneSe ogni viaggio ? un'esplorazione della vita, che viaggio ? quello di un educatore professionale a fianco di bambini e ragazzi segnati da difficolt?? Per attraversare il corso dell'et? evolutiva il bambino cerca adulti significativi che si mettano a servizio del suo irrinunciabile andare incontro al futuro. Dove sta la specificit? del viaggio a fianco di un ?adulto altro? come un educatore, e come si integra con la diversit? degli interventi di altri operatori in un contesto sanitario? Quale mappa orienta le scelte dell'educatore nel cercare la strada insieme al bambino, se ogni viaggio di crescit? ? una storia da costruire?
15118Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Masimba&TafirenyikaAfrica's food policy needs sharper teethAfrica Renewal Special Edition on Agriculture (2014), pp. 3 e 34agricoltura;economia;sviluppoL'autore espone le sue considerazioni relativemente alle politiche agricole messe in campo nel continente africano. Anzitutto viene messa in evidenza l'importanza strategica dello sviluppo dell'agricoltura e come soluzione a fame e povert? e come motore per la crescita economica, e la conseguente necessit? di consistenti investimenti pubblici nel settore. Viene poi presentato il CAADP (Comprehensive Africa Agriculture Development Programme), cio? l'apposito programma lanciato nel 1994 dal NEPAD (New Partnership for Africa's Development), l'agenzia di sviluppo dell'Unione Africana. Questo programma prevede che i firmatari investano in agricoltura almeno il 10% del loro budget. L'autore cita diversi esempi di risultati positivi ottenuti dai Paesi che sono riusciti a mettere in pratica quanto il CAADP prescrive, ma allo stesso tempo ne sottolinea le debolezze: i governi spesso non hanno risorse sufficienti o la volont? di impegnare tutti questi fondi nello sviluppo agricolo; il CAADP non ha potere per imporre ai firmatari di attuare le sue raccomandazioni. L'autore suggerisce pertanto che il NEPAD si ispiri alla Politica Agricola Comune dell'UE, rendendo obbligatorio per i suoi membri contribuire ad un fondo comune per l'agricoltura, secondo le possibilit? di ciascuno, cos? da arginare anche un'ulteriore debolezza del programma che ? quella della dipendenza dagli aiuti stranieri per il sostegno al settore.
15119Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Kingsley&IghoborAfrica's economy grows, but many stomachs are emptyAfrica Renewal Special Edition on Agriculture (2014), pp. 4-5agricoltura;economia;sviluppoL'articolo affronta il tema dell'insicurezza alimentare in Africa. Punto di partenza per lo svolgimento del tema ? la pubblicazione, nel 2012, del primo Rapporto sullo Sviluppo Umano in Africa da parte dell'UNDP. L'agenzia ONU aveva infatti scelto proprio questo tema per il primo numero del rapporto regionale, a dimostrazione della sua centralit? per il futuro del continente.La prospettiva principale dell'articolo ? quella della contrapposizione fra gli elevati tassi di crescita che le economie del continente stanno mostrando negli ultimi anni, ed il permanere di un grave problema di fame e malnutrizione (nonostante la ricchezza dell'Africa in termini di risorse per l'agricoltura), in specie nell'Africa subsahariana (si citano dati specifici). L'autore mette in evidenza, riportando degli esempi, come molti leader africani abbiano adottato od annunciato misure per il rilancio del settore, dall'orientamento conforme alle misure suggerito dal rapporto UNDP citato (aumento della produttivit? dei piccoli produttori agricoli; politiche nutrizionali pi? efficaci specie per i bambini; maggior resilienza di famiglie e comunit? agli shock; una pi? ampia partecipazione popolare e maggior empowerment, in specie per donne e poveri residenti in aree rurali). Si menziona anche la presenza di fattori di ostacolo allo sviluppo agricolo che il continente si trova oggi a fronteggiare,come gli effetti del cambiamento climatico. Si riportano infine esempi di paesi virtuosi che hanno otternuto o stanno ottenendo buoni risultati grazie a politiche e programmi messi inatto dai loro leader (es. Nigeria, Ghana).
15120Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Richard&Munang;Jesica&AndrewsDespite climate change, Africa can feed AfricaAfrica Renewal Special Edition on Agriculture (2014), pp. 6-7agricoltura;ambiente;sviluppoL'articolo, a partire dalla presentazione di dati, stime e previsioni relative agli effetti negativi dei cambiamenti climatici in atto sulla produzione agricola africana, si pone la domanda se il continente ? pronto a rispondere a queste sfide. Gli analisti, spiega l'autore, sostengono che l'Africa debba adattare il proprio sistema di produzione di cibo in modo che questo possa far fromte a fenomeni quali la riduzione della biodiviersit? o delle fonti di approvvigionamento idrico per l'agricoltura. L'autore sostiene che, seppur si continui a discutere a proposito, l'agricoltura industriale non pu? essere una soluzione per l'Africa (in particolare a causa delle emissioni di CO2 di cui ? responsabile - un terzo del loro totale - e dell'impatto negativo che una meccanizzazione avrebbe su coloro che sono occupati nel settore). La strada ? piuttosto (come annunciato nel luglio 2013 dai leader africani) quella di incoraggiare pratiche sostenibili e resilienti ai cambiamenti climatici. Un esempio ? quello del c.d. "adattamento basato sull'ecosistema" ("ecosystem-based adaptation") , che consiste nell'uso di metodi naturali (come specie resistenti alla siccit?, metodi pi? efficienti di stoccaggio dell'acqua, maggiore diversificazione nella rotazione delle colture). Vengono riportati esempi di paesi che stanno adottando tale sistema (es. Zambia e Burkina Faso). L'autore conclude che se si perseguir? questa strada, si riuscir? a scampare il rischio di un aggarvarsi dell'insicurezza alimentare nel continente generato dagli effetti del clima che cambia.
15121Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Nirit&Ben-AriGendering AgricultureAfrica Renewal Special Edition on Agriculture (2014), pp. 24-25agricoltura;donne;sviluppoL'articolo propone una serie di riflessioni, dati e testimonianze relativi al tema del ruolo delle donne nell'agricoltura in Africa. Viene messo in evidenza come esse giochino un ruolo vitale, dal momento che la grande maggioranza della produzione agricola del continente (a scopi alimentari o di vendita) ? frutto del loro lavoro. Nonostante siano le donne africane a nutrire le loro famiglie e il loro paese, e nonostante si siano dimostrate e si dimostrino ottime agricoltrici, esse sono sempre state relegate ad una posizione di svantaggio , rispetto agli uomini, in termini di accesso a risorse essenziali come la terra, il credito, e altri input utili alla produzione. Si ricorda l'anche l'impegno preso a livello politico dai leader africani di aiutare le donne contadine ai sensi della Dichiarazione di Maputo del 2003 (lancio del Comprehensive Africa Agriculture Development Programme). Nonostante questa situazione, l'articolo mostra come oggi siano rintracciabili i segni di un cambiamento, dimostrati dal fatto che c'? maggior consapevolezza della situazione stessa, dei suoi paradossi, ed un impegno tangibile (vengono portate ad esempio iniziative di ONG; fondazioni, agenzie ONU) nel coinvolgere le donne in programmi e progetti volti a dotarle delle necessarie conoscenze, competenze, risorse e altri input perch? la loro attivit? agricola sia ancor pi? produttiva in termini qualitativi e quantitativi
15122Spoglio di Periodico II Emeroteca NU Roy&LaishleyIs Africa's land up for grabs?Africa Renewal Special Edition on Agriculture (2014), pp. 28-29 e 34agricoltura;sviluppo;economia;bene pubblicoL'articolo prende in esame il fenomeno del c.d. land grabbing, l'accaparramento di terre in Africa. Vengono riportati dati che dimostrano come il fenomeno sia andato intensificandosi negli anni recenti ed illustrati i diversi fattori che hanno favorito questa crescita, e descritti gli interessi degli investitori (privati o pubblici), da una parte, e degli stati africani, dall'altra. Vengono descritte le diverse posizioni degli osservatori, divisi fra chi vi intravede una nuova forma di neo colonialismo e chi evidenzia le opportunit? di crescita economica che questi investimenti portano con s?. Tuttavia, spiega l'autore, ? opinione condivisa dagli esperti che per far si che questi investimenti creino effettivamente uno scenario win-win, i cui effetti vadano dunque a beneficio sia deglo investitori che delle comunit? coinvolte, occorre che i governi africani sviluppinio una ben maggiore capacit? di negoziazione e di controllo e che vi sia un coinvolgimento, pieno e a priori, delle comunit? locali interessate. L'autore dedica un paragrafo anche al tema dei diritti di propriet? sulle terre, spesso regolamentati da regimi consuetudinari (diversi dalla "propriet? privata") che ne rendono pi? complessa la protezione di fronte a questi fenomeni di accaparramento.
15123Spoglio di PeriodicoIII CMario&LanaKobane: scontro di civilt??I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 2 (2014) pp. 215-223conflitti;guerra;politica;storiaIn questo editoriale il Direttore, partendo dagli scontri in atto a Kobane, al confine tra Siria e Turchia, che vedono la resistenza dei kurdi siriani all'avanzata dell'Isis, sviluppa una riflessione sul fenomeno del Califfato islamico, in particolare al fine di identificare le differenze rispetto al fenomeno del terrorismo islamico cos? come siamo abituati a conoscerlo da oltre vent'anni. L'autore narra delle origini storiche della figura politico -ligiosa del Califfato, risalenti al Medioevo, e fa il punto sui diversi "Islam" esistenti, al fine di sottolineare la differenza fra gli integralisti dell'Isis e gli intellettuali musulmani modernisti. Si ragiona sulle straordinarie capacit? di mobilitazione dimostrate dall'Isis nel mondo arabo come in quello occidentale, e sui diversi fattori in ragione dei quali esso fa presa su entrambi. L'autore afferma la supremazia del dialogo e del confronto quali strumenti per contrastare il fenomeno, e illustra le ragioni per cui non ritiene vi sia nessuno scontro di civilt? in corso, che esiste invece solo nella testa di certi militari e dei responsabili dell'Isis.
15124Spoglio di PeriodicoIII CGuido&RaimondiEuropa e Diritti Umani nel pensiero di Francesco Paolo CasavolaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 2 (2014), pp. 225-233diritto;diritti umani;giustiziaIntervento pronunciato alla Camera Civile di Napoli il 30 ottobre 2014 in occasione della cerimonia di investitura del professor Casavola, ex giudice e presidente della Corte Costituzionale, quale socio d'onore. L'intervento vuole sottolineare l'impegno intellettuale del professor Casavola in particolare su due temi: Europa (e in particolare le sue riflessioni sul nesso fra diritto romano e diritto europeo, dove il diritto romano ? inteso come corpus non tanto di norme quanto di principi logici e valori etici) ; diritti umani, a livello internazionale e nazionale, e in particolare la sua consapevolezza dell'importanza dei diritti fondamentali nel progetto europeo, e delle problematiche legate alla c.d. "tutela multilivello" (da parte, cio?, delle corti nazionali ed europee competenti). Vengono inoltre citate alcune significative sentenze in materia di diritti umani cui il professore ha contribuito come giudice della Corte Costituzionale.
15125Spoglio di PeriodicoIII CGiovanni&VerardiMare Nostrum, Frontex Plus e il principio di solidariet? tra gli Stati membri dell'Unione europeaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 2 (2014) pp. 235-254immigrazione straniera;migrazioni;politicaIl saggio si apre con una descrizione dell'operazione Mare Nostrum e delle maggiori criticit? riscontrate nella gestione dei flussi in entrata (la fase del controllo e soccorso in mare, la situazione nei centri di accoglienza e le ingenti risorse economiche necessarie). Segue trattazione del rafforzamento dell'agenzia europea Frontex (deciso dal Consiglio Europeo a giugno 2014) ed il conseguente lancio dell'operazione Triton, in cui si evidenzia quello che ? il punto pi? controverso nel dibattito, ovvero l'inadeguatezza di Triton per fronteggiare la crisi umanitaria nel Mediterraneo considerando che il suo scopo ? il controllo delle frontiere e non anche il soccorso in mare, quale invece era obiettivo di Mare Nostrum (terminata a fine 2014). L'autore analizza poi il c.d. principio di solidariet? fra gli Stati membri che, secondo il diritto europeo (TFUE e altri strumenti) dovrebbe ispirare le politiche in materia di asilo, immigrazione e controllo delle frontiere. Questo viene analizzato sotto il profilo dell'accoglienza e del trasferimento dei migranti all'interno del terrirorio dell'UE. Viene sottolineata la necessit? di una gestione maggiormente centralizzata della crisi umanitaria in atto a livello europeo, descrivendo le iniziative dell'UE in tal senso ma anche evidenziando come essa abbia finora investito le sue risorse economiche pi? per il controllo delle frontiere che per migliorare le condizioni di accoglienza e soggiorno dei richiedenti. Nelle conclusioni viene affrontato anche il tema delle misure di contrasto al traffico di migranti e si accenna alle iniziative intraprese dall'Italia durante il semestre di presidenza UE (luglio-dicembre 2014)
15126Spoglio di PeriodicoIII CAldo&Bernardini;…[et al.]L'immunit? degli Stati nella sentenza della Corte costituzionale n. 238/2014: giornale a pi? vociI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 2 (2014), pp. 255-338diritto;diritti umani;giustiziaQuesto speciale contiene cinque articoli i quali affrontano, ciascuno da uno specifico profilo tecnico-giuridico e giurisdizionale, le questioni sollevate dalla sentenza n. 238/2014 della Corte Costituzionale in materia di crimini internazionali e immunità degli Stati esteri dalla giurisdizione civile dei tribunali italiani. Con tale sentenza la Corte ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di due disposizioni legislative riguardanti le immunità giurisdizionali degli Stati esteri nei giudizi volti al risarcimento del danno subito dalle vittime dei crimini di guerra e crimini contro l'umanità. I tribunali italiani avevano infatti sottoposto alla nostra giurisdizione, ai fini del risarcimento del danno, la Germania per i crimini commessi durante l’occupazione 1943-1945 dalle truppe tedesche. Di regola le attività belliche di uno stato estero rientrano tra quelle su cui i tribunali interni non hanno giurisdizione, trattandosi di attività sovrane (jure imperii). Ma le corti italiane, con una giurisprudenza innovativa, avevano affermato che la regola dell’immunità dalla giurisdizione viene meno qualora siano state commesse gravi violazioni in termini di crimini di guerra e contro l'umanità. La questione era stata poi portata dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia su iniziativa della Germania, la quale Corte, con sentenza del 3 febbraio 2012, ha invece riaffermato la vigenza piena della norma internazionale consuetudinaria generale sull'immunità per atti jure imperii, senza eccezione alcuna (dunque nemmeno in caso di violazioni gravi dei diritti umani).
15127Spoglio di PeriodicoIII CVincenzo&LorubbioL'evoluzione giurisprudenziale del best interests of the child tra Corte costituzionale e Corte europea dei diritti dell'uomoI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 2 (2014), pp. 343-362diritto;diritti umani;giustiziaL'articolo propone una disamina dell'evoluzione giurisprudenziale del principio del c.d. best interests of the child, l'interesse superiore del minore, sancito dalla Convenzione ONU sui Diritti dell'Infanzia, con particolare riferimento ai pronunciamenti della Corte Costituzionale italiana e della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo. Secondo l'autore ? possibile ravvisare un sensibile avvicinamento tra la giurisprudenza costituzionale italiana e quella convenzionale (CEDU), e le pronunce costituzionali prese in esame costituiscono un importante segnale che si pone nel solco della strada indicata dalla Corte di Strasburgo, e fungono da ulteriore sprone per un ripensamento integrale e sistematico dell'azione del giudice nei confronti dei minori: nei casi che coinvolgono una delle posizioni giuridiche di un soggetto minorenne, essi dovranno, infatti, far prevalere sempre il suo interesse superiore, non inteso in senso generico ed astratto ma cos? come emerge nel caso concreto.
15128Spoglio di PeriodicoIII CMario&LanaL'attentato a Charlie Hebdo: dichiarazione di guerra all'occidente?I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 3 (2014), pp. 487-492guerra;politica;diritti umaniIn questo editoriale, M. Lana si interroga sul significato dell'attentato terroristico di matrice isalmica alla redazione della rivista satirica francese Charlie Hebdo (8 gennaio 2015). L'attentato viene interpretato come vera e propria dichiarazione di guerra all'Occidente, in quanto, colpendo la libert? di stampa, pilastro della Repubblica francese, si ? voluto colpire la democrazia stessa, identit? e cultura dell'Europa e dell'Occidente. Lana sottolinea come, di fronte alla minaccia costituita dall'ISIS, pi? grave di quella che proveniva da Al Qaeda (poich? alla barbarie si affiancano rapidit? di intervento, razionalit? strategica, un progetto politico di costruzione di uno stato) l'Occidente debba predisporre risposte rapide ed efficaci. Rispetto a queste risposte, l'autore rimarca l'importanza, proprio perch? ci si trova di fronte ad un terrorismo che intende colpire il modello di democrazia valido in tutto l'Occidente, di rimanere fedeli ai prinicpi democratici ed alla legalit? internazionale, riducendo al minimo indispensabile i provvedimenti "emergenziali" che prevedono una restrizione di diritti e libert? fondamentali.
15129Spoglio di PeriodicoIII CValentina&NovielloPatrimonio culturale intengibile e dirittiI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 3 (2014), pp. 493-517antropologia;cultura;diritti umani;diritto;Questo saggio contiene un’analisi critica delle principali caratteristiche del concetto di patrimonio culturale immateriale. In particolare, viene illustrata l’evoluzione nel tempo del concetto di patrimonio culturale immateriale in Italia dal punto di vista delle scienze antropologiche, attraverso i contributi dei maggiori specialisti della materia. Ci si sofferma poi sulla disciplina giuridica internazionale ad esso dedicata: viene descritto il percorso che conduce, sotto l'egida dell'Unesco, all'adozione della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale (2003), ed analizzata la relazione fra il Patrimonio culturale intangibile e la Convenzione sulla protezione e promozione della diversità delle espressione culturali (2005), come anche la sua relazione con la Dichiarazione sui diritti dei popoli indigeni (2007). L'autrice individua inoltre aspetti positivi e criticità della salvaguardia del patrimonio culturale intangibile. In particolare, le misure (normative e non) di salvaguardia messe in campo sono giudicate un importante progresso rispetto al passato, dettato dalla consapevolezza di quanto ciò sia utile a tutelare diversità culturale e identità dei popoli, privilegiando il dialogo fra essi. Le criticità individuate riguardano essenzialmente la compatibilità del patrimonio culturale intangibile con i diritti umani fondamentali. Si richiama altresì l'attenzione sulla sfida costituita dalla salvaguardia nell'epoca della globalizzazione.
15130Spoglio di PeriodicoIII CMaria &AgliataIl lavoro carcerario in Italia alla luce dei recenti interventi normativi e del rispetto dei diritti fondamentali a tutela della personaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 3 (2014), pp. 519-551diritto;diritti umani;lavoro;Il saggio affronta il tema del lavoro carcerario in Italia sotto il profilo della normativa che lo disciplina. Viene illustrata l'evoluzione della normativa italiana in materia, con focus sul passaggio, avviato con l'entrata in vigore della Costituzione repubblicana, dalla concezione del lavoro carcerario come modalit? d'esecuzione della pena ad elemento cardine del tratttamento rieducativo, strumento fondamentale del reinserimento sociale del condannato. Vengono analizzate la disciplina del lavoro carcerario intramurario ed extramurario e la regolamentazione del rapporto di lavoro dei detenuti (natura giuridica; trattamento normativo, economico, assicurativo e previdenziale). Vengono descritti le misure approntate dall'ordinamento giuridico a sostegno dell'inserimento lavorativo di detenuti ed ex detenuti (legge 381/91 e 193/2000) ed il ruolo, in questo quadro, delle cooperative sociali. Alla luce della disamina fatta, l'autrice conclude affermando che la disciplina italiana denota ampi margini di miglioramento, ad esempio attraverso una migliore armonizzazione degli obblighi derivanti dallo stato detentivo con queli relativi, invece, allo svolgimento del rapporto lavorativo.
15131Spoglio di PeriodicoIII CLucia&TriaLe garanzie procedurali per la tutela dei diritti dei migrantiI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 3 (2014), pp. 553-581diritto;diritti umani;immigrazione straniera;giustizia;politicaLa tesi della centralità delle garanzie procedurali nella tutela dei diritti dei migranti che l’autrice propone, si basa sulla considerazione secondo cui essa ha a che vedere con la tutela dei diritti fondamentali, i quali hanno una caratteristica specifica: affinché vengano effettivamente garantiti, ruolo centrale è da attribuire non tanto o non solo alle norme quanto al momento della loro applicazione ed alle prassi che ne conseguono. Pertanto, si afferma, una efficace tutela dei diritti procedurali dei migranti si traduce in una effettiva tutela dei loro diritti fondamentali sostanziali. Questo interessa tutti i soggetti che hanno, a vario titolo, competenza nell’applicazione dei diritti, fra cui l’autrice sottolinea in particolare il ruolo chiave di giudici ed avvocati, in quanto possiedono competenze e strumenti tecnici necessari ad affrontare le complesse questioni giuridiche – procedurali e sostanziali – che il diritto dell’immigrazione pone. Altra cosa verso cui tendere secondo l’autrice è una riduzione delle violazioni e del relativo contenzioso attraverso comportamenti corretti delle autorità amministrative, conformi a principi generali, atti sia all’attuazione dei canoni costituzionali di imparzialità e buon andamento dell’amministrazione, che alla tutela di diritti costituzionalmente garantiti come il diritto alla difesa. L’autrice sposta poi il focus sulle scelte di carattere politico che ritiene necessarie affinché l’Europa possa gestire la questione immigrazione come opportunità, ed evitare che questa finisca invece per rappresentare un elemento di minaccia per il fondamento democratico e la tenuta del corpo sociale europeo.
15132Spoglio di PeriodicoIII CValeria&Biscardi;Stefania&BarnabaRecenti sviluppi in materia di fecondazione eterologa e maternit? surrogata alla luce delle sentenze della Consulta n. 162/2014 e della Cassazione n. 24001/2014I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 3 (2014), pp. 583-596diritto;etica;scienza;saluteL'articolo ? un commento ai recenti sviluppi di carattere giurisprudenziale in materia di fecondazione eterologa, ormai consentita seppur entro certi limiti, e di maternit? surrogata, che rimane vietata. Il commento ? preceduto da una premessa in cui vengono elencate e definite le diverse fattispecie di fecondazione o medicalmente assistita: fecondazione omologa; fecondazione eterologa o donazione di gameti (maschili o femminili); maternit? surrogata. L'articolo si sofferma, in particolare, sulla sentenza della Consulta n. 162/2014 in materia di fecondazione eterologa (che dichiara illeggittimi gli articoli della legge n. 40/2004 che la vietavano), e su quella della Cassazione n. 24001/2014 in materia di maternit? surrogata. Le autrici concludono con un richiamo agli scenari aperti ed ai problemi etici e giuridici che si ricollegano alle tecniche di fecondazione medicalmente assistita, ed alla necessit?, nel prossimo futuro, di confrontarsi con la trasformazione profonda di riferimenti fondativi dell'individuo in atto, quali le nozioni di identit? e filiazione, di madre e padre, di vita e di morte.
15133Spoglio di PeriodicoIII CGiorgia&CeramiCommento alle modifiche apportate al Codice Penale dal d.lgs 4 marzo 2014 n. 24 di "Attuazione della direttiva 2011/36/UE, relativa alla prevenzione e alla repressione della tratta di esseri umani e alla protezione delle vittime". I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 3 (2014), pp. 597-640diritto;diritti umani;legislazione;migrazioniIl commento alle novit? introdotte dal d.lgs 24/2014 ? preceduto da una premessa concettuale e terminologica in cui l'autrice illustra nel dettaglio le diverse fattispecie a cui ci si riferice con l'espressione "traffico internazionale di persone", cio? il traffico (smuggling), finalizzato al favoreggiamento dell'immigrazione calndestina, e la tratta (trafficking ) finalizzata invece al successivo sfruttamento delel vittime. La distinzione, spiega l'autrice, ? stata determinata dalla ripartizione dei compiti operativi esistenti nelle prassi degli organi investigativi nazionali e internazionali, ed ? stata assorbita dalla normativa nazionale ed internazionale. Precede il commento anche una disamina delle tappe decisive dell'evoluzione della normativa internazionale europea in materia di traffico di esseri umani, e segnatamente: l'adozione della Convenzione ONU contro la criminalit? organizzata transnazionale (Palermo, 2000) e dei suoi Protocolli addizionali "sulla prevenzione, soppressione e persecuzione del traffico di esseri umani, in particola modo donne e bambini" e "contro il traffico di migranti per terra, aria o mare"; l'adozione della Direttiva 36/2011 dell'Unione Europea. Segue quindi il commento alle modifiche che la riforma del 2014 (attraverso l'apporvazione del d.lgs .n. 24 di attuazione della direttiva 2011/36/UE) ha apportato agli artt. 600 ("Riduzione o mantenimento in schiavit? o in servit?") e 601 ("Tratta di persone") del Codice Penale. Infine, l'autrice fa presente come, a seguito delle modifiche introdotte dal d.lgs 24/2014, si dubita fortemente della residua utilit? dell'Art. 62 c.p. ("Acquisto e alienazione di schiavi"), poich? le condotte in esso previste sono gi? punibili in base alle norme relative alla riduzione o mantenimento in schiavit? e la tratta.
15134Spoglio di PeriodicoIII CAnton&Giulio&LanaIl protocollo n. 16 alla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libert? fondamentali: alcune riflessioniI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXV, n. 3 (2014), pp. 641-651diritto;diritti umaniL'articolo propone alcune riflessioni sull'introduzione del Protocollo n. 16 alla Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo e delle Libert? Fondamentali, adottato dal Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa il 10 luglio 2013. Ai sensi del Protocollo, le pi? alte giurisdizioni di uno Stato contraente possono presentare alla Corte Europea una richiesta di parere consultivo nell'ambito di un giudizio dinanzi ad esse pendente. L'adozione di questo testo, spiega l'autore, nasce dall'esigenza di rafforzare il dialogo fra la Corte Europea e le Corti nazionali, in modo da ridurre il numero di ricorsi dinanzi ai giudici di Strasburgo, che negli ultimi anni sono stati oberati di una mole di lavoro superiore alle proprie capacit? - circostanza che ha drasticamente allungato la durata dei procedimenti. L'autore introduce la riflessione illustrando l'iter decisionale che ha condotto all'adozione del Protocollo ed esponendone brevemente i contenuti. Procede poi con la trattazione di due problematiche specifiche: la prima, relativa all'esigenza, da parte dei giudici di Strasburgo, di tenere conto dell'avvenuta formulazione di un parere della Corte Europea ai fini della ricevibilit? di un ricorso sulle medesime doglianze; la seconda, relativa alla posizione che la Corte Costituzionale assumer? di fornte a questa nuova facolt? dei giudici delle alte giurisdizioni nazionali di richiedere, prima di pronunciarsi, un parere consultivo non vincolante alla Corte di Strasburgo.
15135Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaStudio:Enciclica Laudato S?Gentes n. 3 (set.-dic. 2015); pp. 69-74bene comune;religione;eticaQuesto testo offre uno strumento di supporto per una prima lettura dell'Enciclica di Papa Francesco "Laudato S?", aiutando a coglierne lo sviluppo d'insieme e a individuarne le linee di fondo. Viene in primo luogo presentata la Laudato si' nel suo insieme, poi c'? un focus su ogni capitolo, indicandone l'obiettivo e riproducendone alcuni passaggi chiave.
15136Spoglio di PeriodicoIII CFranco&FerrariDossier: La famiglia al SinodoMissione Oggi n. 6 (giu.-lug. 2015), pp. 17-32religione;eticaLa pastorale familiare del 2014 di Papa Francesco ? sotto la lente di ingrandimento dei vescovi, Papa Francesco infatti, li ha convocati in due assemblee sinodali. La prima, straordinaria (nel 5-19 ottobre 2014) per esaminare le "sfide pastorali della famiglia nel contesto dell'evangelizzazione, la seconda, ordinaria, nel prossimo ottobre (4-25 ottobre 2015) per indagare e definire "La vocxazione ela missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo". Gi? nel 1980 il Sinodo si era occupato del tema famiglia, ma in questi 35 anni le questioni definite "difficili" e "irregolari" hanno assunto una dimensione tale da richiedere un profondo ripensamento dell'atteggiamento pastorale fino a toccare l'esigenza di una reinterpretazione della dottrina. Il dibattito si concentra su: convivenze, divorziati risposati, accesso ai sacramentio, omosessuali, procreazione responsabile. Il dossier cerca di offrire un contributo a tale dibattito, proponendo: lo sguardo, dal contesto di Chiese e di continenti diversi, di tre padri sinodali e di un teologo; una lettura della realt? famiglia dal punto di vista dell'antropologia culturuale; la riflessione di un laico, impegnato nella vita ecclesiale.
15137Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviOceano Indiano, la tragedia
di un popolo sconosciuto
Rocca A. 74 n. 14 (15 lug. 2015), pp. 13-14migrazione;pace;diritti umaniNascosto in un angolo dell'Oceano Indiano, il mare delle Andamane ospita alcune trib?, Jarawa e Sentilenese, che vivono ai margini della societ? moderna. Ma dentro questo specchio d'acqua grande come un quarto del Mar Mediterraneo, si sta svolgendo negli ultimi mesi di questa estate 2015, un dramma che riguarda decine di migliaia di membri dell'etn?a Rohingya. In fuga dal loro luogo di persecuzione e di fame, lo Stato di Myanmar, i Rohingya sono di religione musulmana e non vengono accettati da alcun Paese della regione (lo stesso Myanrnar buddista, ma anche Thailandia, Indonesia e Malaysia). Queste Nazioni, salvo rare eccezioni, li respingono alle frontiere terrestri o, peggio, ne ricacciano i barconi al largo dove migliaia di uomini, donne e bambini sono morti nel recente passato di stenti, malattie o affogati per il naufragio delle 'carrette' che li trasportavano.
15138Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoMigranti ambientaliRocca A. 74 n. 14 (15 lug. 2015), pp. 24-26migrazione;diritti umani;ambiente"...E' tragico l'aumento dei migranti che fuggono la miseria aggravata dal degrado ambientale, i quali non sono riconosciuti come rifugiati nelle convenzioni internazionali e portano il peso della propria vita abbandonata senza alcuna tutela normativa. Purtroppo c'? una generale indifferenza di fronte a queste tragedie, che accadono tuttora in diverse parti del mondo...". In queste poche parole della Laudato si', l'enciclica che ha dedicato alla "cura della casa comune" (la Terra), papa Francesco ha toccato un problema emergente -quello dei "migranti ambientali" -in tutti i suoi aspetti principali. Pochi lo hanno fatto in passato. Nessuno al di fuori della cerchia degli specialisti. Eppure il problema -con i suoi rischi, i suoi drammi, le sue tragedie, ma anche con le sue opportunit? - ? tra i maggiori che l'umanit? si trover? ad affrontare da qui alla fine del secolo.
15139Spoglio di PeriodicoIII CLilia&Sebastiani;…[et al.]Inserto: Laudato s?Rocca A. 74 n. 14 (15 lug. 2015), pp. 27-38ecologia;ambiente;religione;etica;giustizia;politica;bene comune;economia;tecnologiaInserto a pi? voci, dedicato all'analisi della seconda enciclica di Papa Francesco "Laudato s?". L'enciclica ? di notevole incisivit?, connotata dall'approccio olistico e integrale e dalla connessione tra ecologia e giustizia, uno scritto che probabilmente riman? anche nella storia del pensiero ambientalista e non solo del magistero della chiesa. Nonostante l'ampiezza, appare unitaria, per l'ispirazione e grazie ad alcuni assi tematici che vengono cos? sintetizzati nel n. 16: "L'intima relazione tra i poveri e la fragilit? del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo ? intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l'invito a cercare altri modi di intendere l'economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell'ecologia; la necessit? di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilit? della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita".
15140Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&SegatoriI dilemmi della democrazia, le erbe infestantiRocca A. 74 n. 14 (15 lug. 2015), pp. 44-47etica;polticaLa democrazia ? come una pianta, una pianta piuttosto delicata, per vederIa fruttificare occorre che il terreno che la ospita sia predisposto ad accoglierne al meglio il seme pregiato, e che gli agricoltori ne sappiano curare con perizia la conservazione e la crescita. Un terreno adatto all'albero democratico deve avere almeno due caratteristiche: essere stato irrorato dal desiderio e dall'amore per la democrazia, magari attraverso la dura lotta di minoranze organizzate e poi di tutto un popolo; essere coltivato da persone e associazioni, come i partiti politici, che fanno dell'etica pubblica la loro bandiera.
15141Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviTerrorismo, differenze strategiche tra Isis e Al QaidaRocca A. 74 n. 15 (1 ago. 2015), pp. 13-14guerraArticolo che indaga le differenze strategiche tra il terrorismo dell'Isis e quello di Al Qaida. Esso si concentra su la strategia espansiva, la scelta degli affiliati e le frizioni tra questi due movimenti.
15142Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniGrecia, evitato il peggio senza preparare il meglioRocca A. 74 n. 15 (1 ago. 2015), pp. 15-17economia;finanza;politicaGrecia;EuropaArticolo sulla questione dell’accordo firmato dalla Grecia con le istituzioni europee al termine del lunghissimo Eurosummit conclusosi il 13 luglio 2015 sul tema della crisi del debito pubblico greco. Il capo di governo, A.Tsipras, incaricato a inizio 2015, di negoziare con la BCE, il FMI e la UE il pagamento del debito greco, inizialmente fallisce nell'intento, in quanto le condizioni imposte dai creditori sono definite "umilianti" per il popolo greco e in grado di condurre l'economia del paese ad una "nuova crisi depressiva". Tsipras a fine giugno 2015 indice un referendum per il 5 luglio 2015. Gli elettori vengono chiamati ad accettare o rifiutare le proposte di ristrutturazione del debito fornite dai creditori, e la vittoria spetta al fronte del "NO". Nonostante il voto nella notte fra il 12 e il 13 luglio 2015, Tsipras e i creditori raggiungono finalmente un accordo, mentre la maggioranza di governo costituita dal partito Syriza, Coalizione della Sinistra Radicale, si spacca, tuttavia senza compromettere gli accordi con i creditori.
15143Spoglio di PeriodicoIII CTonio&Dell'OlioSecondo Incontro Mondiale dei Movimenti Popolari. Abbiamo bisogno e vogliamo un cambiamentoRocca A. 74 n. 15 (1 ago. 2015), pp. 18-20religione;politica;societ?;ambiente;ecologia;etica;bene comune;economiaAmerica LatinaArticolo sul secondo incontro mondiale dei movimenti popolari con Papa Francesco, svoltosi presso l’Expo Feria di Santa Cruz de la Sierra, in Bolivia il 9 luglio 2015. Hanno partecipato all'evento circa 1500 persone di organizzazioni di 40 paesi. Gli assi dei dibattiti avvenuti tra 7 e 9 luglio sono stati: Terra, Casa e Lavoro. Sintesi di papa Francesco dei diritti fondamentali per i quali i movimenti sociali devono lottare. Francesco ha partecipato all'incontro giovedi 9 luglio. Nel suo discorso ai partecipanti ha chiesto perseveranza nell'impegno di lotta per cambiamenti strutturali e ha affermato che sono urgenti trasformazioni profonde. E' stata la seconda volta che il Papa ha incontrato i movimenti popolari (la prima è stata nell'ottobre 2014, in Vaticano).
Le risoluzioni finali dell'Incontro, definite Carta di Santa Cruz, sostengono nella stessa linea di Francesco il superamento di un "modello sociale, politico, economico e culturale in cui mercato e denaro si sono convertiti nei regolatori delle relazioni umane a tutti i livelli". Oltre a questo, la Carta affronta la preoccupazione per il degrado ambientale.
15144Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoLaudato S? un grande progetto ecologico e socialeRocca A. 74 n. 15 (1 ago. 2015), pp. 21-23religione;politica;societ?;ambiente;ecologia;etica;bene comune;economiaArticolo di riflessione dedicato all'analisi della seconda enciclica di Papa Francesco "Laudato s?". L'enciclica ? di notevole incisivit?, connotata dall'approccio olistico e integrale e dalla connessione tra ecologia e giustizia e propone un vero e prorpio Progetto ecologico e sociale.
15145Spoglio di PeriodicoIII CPietro&PolitoI dilemmi della democrazia. Democrazia senza cittadiniRocca A. 74 n. 15 (1 ago. 2015), pp. 32-34societ?;politicaLa divaricazione, se non la contraddizione, tra la ?democrazia pensata? e la ?democrazia praticata? ? un problema che tocca alla radice la democrazia contemporanea. Allo stesso tempo la democrazia ? sofferente per una mancanza di coerenza e per una carenza di idealit?, nella pratica si allontana dalla definizione teorica, prigioniera della paura di ricadere nelle utopie totalitarie si rivela priva di mete e incapace di progetti ambiziosi e di grande respiro.
15146Spoglio di PeriodicoIII CMatteo&OlivoIl farsi impresa di un'impresa che si vuole socialeAnimazione sociale n. 291 (apr. 2015); pp. 3-12economia;politica;societ?;legislazioneItaliaPer non venire meno alla loro mission di generare beni di interesse generale in una logica di coesione sociale che dia spazio ai diritti di tutti, la cooperazione sociale e il terzo settore, facendo leva sullo spirito imprenditoriale che hanno accumulato nella loro storia, sono chiamati oggi a lavorare a una nuova fase imprenditiva che pu? prendere forma dal confronto tra terzo settore, imprese profit, pubbliche istituzioni. Lo richiede la stessa Riforma del terzo settore, in discussione a livello politico e legislativo, incentrata sulla riorganizzazione del terzo settore in una prospettiva di "co-produzione" del welfare.
15147Spoglio di PeriodicoIII CDario&ReiChi pu? oggi contrastare l'esclusione?Animazione sociale n. 291 (apr. 2015); pp. 13-22economia;politica;societ?La crisi attuale solleva domande esigenti su come contrastare le disuguaglianze. Domande a cui si pu? rispondere solo mettendo in discussione le regole del gioco sociale ed economico e, pi? da vicino, ancorandosi alla funzione del welfare di ridistribuire la ricchezza e costruire una coesione sociale fondata sulla giustizia, prima che sulla solidariet?. Il vero nodo oggi ? costruire le condizioni istituzionali -entro cui sono in gioco gli attori politici, sociali ed economici, ma anche i soggetti dell'economia civile- che consentano a tutti di realizzare i diritti e i doveri fondati su una uguaglianza che non omologa, ma neanche rimane indifferente alla sorte di nessuno.
15148Spoglio di PeriodicoIII CFranco&FlorisLa cooperazione sociale alle prese con l'innovazione Animazione sociale n. 291 (apr. 2015); pp. 23-31economia;politica;societ?La cooperazione si confronta spesso con espressioni che rappresentano un ?nodo culturale? del tempo, da cui si tende a difendersi con fughe in luoghi comuni, resistenze acritiche, irreali aspettative. Uno di questi nodi ? oggi l'innovazione sociale. Se da una parte nessuno pu? negare che le cooperative e il loro approccio ai problemi abbiano ancora molto da dire e da dare, dall'altra ? pur vero che il mondo entro cui lavorano ? cambiato. La vera impresa ? mettere in gioco il proprio patrimonio per ripensare mappe concettuali, processi di lavoro, alleanze inedite a stretto contatto con l'odierna ?anima cooperativa? che emerge oggi nelle comunit?.
15149Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&CensiInserto del mese: Fare comunit? insieme agli anziani/2Animazione sociale n. 291 (apr. 2015); pp. 32-68animazione sociale;saluteL'inserto solleva un interrogativo impegnativo e una risposta non meno impegnativa. Come ripensare le residenzialit? con anziani uscendo da modelli organizzativi sanitarizzanti e tecnicistici per seguire invece modelli di tipo comunitario? La risposta offerta, pur solo abbozzata, fa un'ipotesi: questa operazione ? possibile solo a partire da soggetti dell'organizzazione spesso ignorati o ai margini: gli anziani e le loro famiglie da una parte, gli operatori dell'assistenza quotidiana dall'altra.
15150Spoglio di PeriodicoIII CFausto&PoleselliL'elogio della pausa nel lavoro di curaAnimazione sociale n. 291 (apr. 2015); pp. 69-78animazione sociale;salute;servizio socialeNel lavoro di cura il tempo si dispiega su due fronti: il tempo dell'operatore e quello della persona che cerca con fatica la sua strada. Da qui una domanda: di quanto tempo ha bisogno una persona per attivare dentro di s? un qualche cambiamento mentre interagisce con l'operatore? Spesso si sottovaluta il fatto che ogni nuova capacit? chiede un tempo adeguato di interiorizzazione, all'incrocio tra attese personali e perturbazione prodotta dall'operatore. Ogni persona, infatti, ha un suo stile di apprendimento e un suo modo di riorganizzarsi nell'evolversi,
con pause non prevedibili, tanto meno prescrivibili. Da qui l'elogio per il saper sostare, in ascolto del tempo dell'altro.
15151Spoglio di PeriodicoIII CValentina&Anzellotti;Andrea&Cruciani;Roberto&LatellaA ogni storia di bimbo fragile la sua favolaAnimazione sociale n. 291 (apr. 2015); pp. 79-90minori;educazione;formazione;animazione sociale;servizio socialeNel lavoro educativo ognuno mette in gioco personali rappresentazioni della vita e della societ? e, pi? da vicino, di s? e degli altri che, una volta interiorizzate, tendono a pietrificarsi al punto da bloccare l'apertura del ventaglio delle possibilit? nell'osservare se stessi e gli altri con sguardi inconsueti, forieri di cambiamento. Ma come riaprire il ventaglio delle rappresentazioni stereotipate con bambini che vivono situazioni difficili, che spesso abitano un mondo chiuso e nutrono sempre meno attese verso gli altri? Spesso ? il linguaggio metaforico e narrativo che ha la forza di sciogliere rappresentazioni pietrificate nei bambini e negli educatori.
15152Spoglio di PeriodicoIII CNicola&Basile;Laura&Marando;Marta&PietrobelliLa salute passa da una rete leggeradidonne immigrateAnimazione sociale n. 291 (apr. 2015); pp. 91-100servizio sociale;donne;immigrazione Un diffuso interrogativo riguarda oggi come accompagnare i migranti verso un uso consapevole e appropriato dei servizi sanitari. La scommessa su cui puntare ? forse quella di percorsi di "empowerment" nei micro contesti, che facciano leva sulle risorse delle gruppalit? naturali nel creare cittadinanza. In tal senso pu? essere decisivo fare spazio, nel produrre la salute dei migranti, al ruolo informale delle donne attive nelle loro comunit?. A sua volta l'accesso ai servizi sociali e sanitari accresce nei migranti il senso di cittadinanza e l'apertura alla convivenza fra mondi culturali dentro lo stesso territorio.
15153Spoglio di PeriodicoIII CEmanuele&MontorfanoPossiamo vivere insieme senza ?L'altro??Animazione sociale n. 292 (mag.-giu. 2015); pp. 3-13psicologia;societ?;sociologia? facile notare una diffusa dissociazione nel contatto tra le persone come tra i gruppi. A una forte solidariet? nella cerchia degli intimi corrisponde un'altrettanto forte insensibilit?, se non rancore, verso le persone che non si conoscono direttamente. Lo si vede nell'interazione con gli immigrati, ma non solo. Da dove nasce questa dissociazione che corrode la convivenza? Prima che da una propensione soggettiva, sembra sorgere dal ?discorso sociale? del neoliberismo. Come non condannarci a ?vivere senza L'altro?? E come l'operatore sociale pu? creare spazi di interiorizzazione de ?L'altro? a fondazione di un nuovo discorso sociale?
15154Spoglio di PeriodicoIII CFranca&Olivetti ManoukianImpegnarsi oggi in campo socialeAnimazione sociale n. 292 (mag.-giu. 2015); pp. 14-22servizio sociale;societ?;eticaChi opera in campo sociale, anche come volontario, non pu? esimersi dal riflettere costantemente sul senso del proprio impegno e sulle modalit? con cui declinarlo. Perch? certo quando si opera nel sociale ci si propone di migliorare le condizioni di vita di singoli e gruppi. Ma cos'? ?meglio? in una societ? come la nostra? In una societ? cos? variegata e complessa, cos? carica di ambivalenze e contraddizioni, che cosa pu? essere considerato ?bene?, ?benessere?, ?agio?? Sono domande cruciali, a fronte delle quali non disponiamo di risposte certe o adeguate, ma solo del nostro costante interrogare e interrogarci e di qualche bussola che quest'articolo prova a offrire.
15155Spoglio di PeriodicoIII CLeopoldo&GrossoDieci questioni di agenda politica sulle sostanzeAnimazione sociale n. 292 (mag.-giu. 2015); pp. 23-29servizio sociale;salute;sanit?;servizi;legislazioneItaliaLa crisi del welfare minaccia anche il lavoro di quanti, nei servizi, si occupano del consumo di sostanze. Una crisi finanziaria ma, prima ancora, di tipo culturale e politico che irrigidisce la progettualit?, incapace cos? di fare i conti con un originale contributo di ipotesi di lettura e di azione dentro l'evolversi dei problemi. Molte sono le questioni di una nuova agenda culturale e politica per una societ? che intenda misurarsi con le molte sofferenze connesse ai consumi di sostanze. Un 'agenda che, per farsi spazio, chiede ai servizi e agli operatori di alimentare un discorso sociale che connetta la sorte delle persone a quella della stessa societ?.
15156Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&PorrettaInserto del mese: Quale volontariato nel tempo della crisi/2Animazione sociale n. 292 (mag.-giu. 2015); pp. 30-70servizio sociale;societ?;eticaL'inserto esplora che cosa significhi sostenere e qualificare il volontariato dentro territori resi fragili dalla crisi. Un'esplorazione che avviene attraverso il racconto delle intuizioni, delle ipotesi,
delle esperienze di lavoro messe in atto dal Centro di Servizio al Volontariato (Csv) di Bergamo nella sua quasi ventennale attivit?. L'inserto offre utili indicazioni a quanti hanno a cuore la cultura del ?noi? dentro i territori: dirigenti di associazioni, cittadini volontari, operatoli sociali, amministratori locali, consulenti e formatori, altri e Csv del nostro Paese.
15157Spoglio di PeriodicoIII CDavide&Boniforti;Benedetta&RhoColtivando convivenza in un condominioAnimazione sociale n. 292 (mag.-giu. 2015); pp. 3-17animazione socialeSono molti i cittadini in tensione profonda verso nuove forme di vivibilit? dentro i micro contesti e che la esprimono senza fughe in discorsi ideologici o in riti di lamento collettivo, ma provando a uscire dalla propria solitudine e a co-produrre concreti beni comuni. Come una sorta di appiglio a cui tenersi nel procedere oltre, anzi dentro, l'oggi. Quel che ? interessante ? esplorare questi micro esperimenti, per mettere in luce le condizioni che li rendono possibili all'incrocio tra autorganizzazione dei cittadini, presenza discreta di animatori, scelte politiche locali. In fondo il futuro pu? nascere anche in un orto sociale di periferia.
15158Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&CastagnaCos'? realmente in gioco nel ridurre i consumi a scuolaAnimazione sociale n. 292 (mag.-giu. 2015); pp. 81-91scuola;istruzione;educazione;ambiente;consumiPi? volte la rivista ? tornata sulla considerazione che spesso i percorsi educativi e didattici chiudono le nuove generazioni in mondi di fiction, fittizi, in cui manca l'incontro con le sfide del reale, con la sua capacit? di mobilitare le risorse delle persone. Questo ? vero anche per la scuola quando si rifugia nell'ipotesi dei ?due tempi?: prima la formazione, poi la vita reale. L'esito sono linguaggi moraleggianti stanchi, che non agganciano gli allievi n? gli insegnanti. Cos? ? anche per l'educazione ambientale che, al contrario, pu? innovare l'intera scuola, non appena accetti di misurarsi con reali e duraturi cambiamenti nell'organizzazione della vita scolastica.
15159Spoglio di PeriodicoIII CMassimiliano&AnzivinoCosa ? possibile con ragazzi in difficolt? a scuola?Animazione sociale n. 292 (mag.-giu. 2015); pp. 92-102scuola;formazione;istruzioneLa riflessione sul come misurarsi con le dispersioni scolastiche rischia di polarizzarsi, con posizioni rigide del tipo o dentro del tutto o fuori del tutto, dalla scuola e dalla stessa classe.
Ci? porta alcuni insegnanti a scelte di normativit? fino all'espulsione, ma anche a reagire con durezza a ipotesi che adombrano un ritorno alle classi differenziali. In realt?, da molte parti cresce l'esigenza di riarticolare spazi e tempi di lavoro in classe con momenti di vita scolastica ed extrascolatica in cui i ragazzi possano fare i conti con il caos che li sta sommergendo, fino a ritrovare il desiderio di formazione.
15160Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMuriRocca A. 74 n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2015), pp. 13-14politicaEuropa;Ungheria;MaghrebIl Parlamento ungherese il 6 luglio 2015 ha approvato con i voti della maggioranza governativa del premier Viktor Orban, una legge che prevede l’espulsione con procedura accelerata degli immigrati dall’Ungheria e la costruzione di una barriera di filo spinato lungo la frontiera con la Serbia. Il premier tunisino Habib Essid, invece, ha reagito con l'idea della costruzione di una muraglia di 220 chilometri al confine con la Libia all'attacco terroristico sulla spiaggia di Sousse che ha avuto un bilancio di 38 morti. La volontà di costruire poderosi muri per proteggere i confini nazionaIi da aggressioni esterne fornisce nuovi argomenti ad un dibattito, che si fa giorno dopo giorno più pressante, sul tipo di società in cui, giocoforza, ci stiamo abituando a vivere.
15161Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliScuola, meglio se multietnicaRocca A. 74 n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2015), pp. 26-28scuola;dati statistici;educazione;immigrazione stranieraDemos, il prestigioso istituto di ricerca inglese, ha elaborato uno studio sulla scuola del 2015, in particolare confrontando i risultati scolastici delle scuole plurietniche rispetto a quelle che, per caso o per scelta, non lo sono. Il verdetto sembrerebbe inappellabile, sono gli studenti delle prime, autoctoni e non, a riuscire meglio. Non solo, come dovrebbe essere intuitivo, perch? sviluppano pi? facilmente quella mentalit? aperta al mondo globale che ? diventata un ingrediente fondamentale della cultura contemporanea, e un indiscutibile vantaggio per il lavoro qualificato. Ma anche perch? gli studenti, misurandosi con coetanei di pi? esperienze e appartenenze, imparano meglio le lingue e acquisiscono pi? facilmente la motivazione allo studio.
15162Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUncitral (Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale)Rocca A. 74 n. 16/17 (15 ago.-1 set. 2015), p.62politica;istituzioni;storia;economia;mercatoBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Uncitral (Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15163Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviEuroMediterraneo, elezioni tra precariet? e terrorismoRocca A. 74 n. 18 (15 set. 2015), pp.13-14politicaEuropa;MediterraneoLa crisi economica e finanziaria che da otto anni scuote i Paesi sviluppati e flagella quelli in via di sviluppo; il fenomeno inarrestabi le della fuga dal Medio Oriente e dall'Africa verso l'Europa di ben 300.000 persone (solo nel 2015) disperate per la guerra e la povert? e che si illudono di trovare in Europa una soluzione per le loro sofferenze, e la minaccia del terrorismo che uccide senza piet? imponendo nuove regole e inedite restrizioni alla convivenza civile, sono gli elementi forti che condizioneranno il voto degli abitanti di sei Nazioni europee e dell'area del Mediterraneo chiamati alle urne in questo autunno 2015. In rapida sequenza si voter? in Grecia il 20 settembre, in Portogallo il 4 ottobre, in Egitto il18 e 19 dello stesso mese, in Polonia il successivo 25, in Turchia l'1 novembre e in Spagna in una data non ancora fissata nel momento in cui si scrive fra il 20 novembre ed il 20 dicembre. ? interessante notare che mai come oggi nell'ultimo secolo le sorti dell'Europa e del Mediterraneo sono state cos? strettamente legate.
15164Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniImmigrazione, regole e statuti europei da cambiareRocca A. 74 n. 18 (15 set. 2015), pp.15-17politica;immigrazione straniera;istituzioni EuropaL'Europa salva la sua moneta e perde la sua anima? Nell'anno che si ? aperto con la crisi finanziaria della Grecia l'emergenza dei profughi e dei migranti ha via via disvelato il lato peggiore della mancata unione europea. Mentre gli arrivi via mare e via terra aumentavano, e con essi le morti -che hanno toccato il picco nel mese di aprile 2015, con 1.308 annegati nel Mediterraneo-, le istituzioni europee balbettavano, rinviavano, scrivevano improbabili numeri. Per poi arrivare, solo alla fine dell'estate e sotto l'incalzare di un'emergenza sempre pi? drammatica, alla convocazione di un nuovo vertice straordinario, per cambiare quelle regole e questi statuti il cui malfunzionamento, o la cui inutilit?, sono evidenti da tempo. Regole e statuti che fanno s? che l'Unione europea, vada in tilt per l'afflusso di 300mila persone in otto mesi. Con questo non si vuoI dire che la nuova crisi dei rifugiati sia una piccola cosa: come testimonia l'Acnur, i profughi nel mondo sono aumentati a ritmi velocissimi e hanno raggiunto, nel 2014, il numero record di 59,5 milioni. E sempre pi? questo flusso enorme interesser? l'Europa, per la vicinanza alle aree di crisi e per l'attrattivit? data dal suo essere una zona di benessere economico e sociale. Ma per ora, il grosso dei profughi -pi? dell'80 percento -? accolto in paesi non appartenenti al mondo ricco e sviluppato. Come mai allora viviamo e sentiamo questa crisi come tutta europea, e tocchiamo con mano la nostra incapacit? di gestirla?
15165Spoglio di PeriodicoIII CRitanna&ArmeniEuropa dove si infrange il sognoRocca A. 74 n. 18 (15 set. 2015), pp. 18-20politica;immigrazione straniera;istituzioni;economia;finanzaEuropaSar? questo 2015 l'autunno in cui tutti i nodi verranno al pettine, le contraddizioni esploderarmo e si vedranno con chiarezza le conseguenze delle colpevoli omissioni delle politiche europee di questi anni. Non ? una previsione dettata da astratto pessimismo, spiega l'autore. Gli scogli su cui si sta infrangendo il sogno europeo sono molto concreti e sotto gli occhi di tutti: si chiamano crisi del debito greco e immigrazione.
15166Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliLavoro, morire di caporalato vivere di caporalatoRocca A. 74 n. 18 (15 set. 2015), pp. 22-24agricoltura;diritti umani;lavoroItaliaArticolo di denuncia sulle condizioni del lavoro in agricoltura in Italia. Lavoro nero, super-sfruttamento, caporalato, una realt? denunciata da decenni in una quantit? di studi, rapporti e perfino film e documentari, ma per lo pi? invisibile o rimossa.
15167Spoglio di PeriodicoIII CTonio&Dall'Olio;Marco&Gallizioli;Franco&Garelli73° Corso di Studi Cristiani. Noi responsabili dell’immagine di Dio per un mondo più umano Rocca A. 74 n. 18 (15 set. 2015), pp. 29-40religione;antropologia;teologiaIl dossier riporta alcuni punti salienti del corso di studi cristiani che si è tenuto da mercoledì 19 a domenica 23 agosto 2015 presso la Cittadella di Assisi. Il corso dal titolo “Noi responsabili dell’immagine di Dio per un mondo più umano” giunto alla 73° edizione è organizzato dalla Cittadella. La tavola rotonda ha visto un programma molto vasto ed ha avuto una spiccata valenza interreligiosa: teologi, antropologi, sociologi e giornalisti si interrogano sul rapporto Signore-uomo.
15168Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoPolitica energetica errori e illusioniRocca A. 74 n. 18 (15 set. 2015), pp. 41-43ambiente;politica;ecologiaL'articolo espone alcune riflessioni dell'autore sulla necessit? di cambiare il paradigma dominante delle politiche energetiche del mondo come unica via praticabile per la lotta contro i cambiamenti climatici.
15169Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUnaids Programma delle Nazioni Unite per l'AidsRocca A. 74 n. 18 (15 set. 2015), p. 62politica;istituzioni;storia;salute;sanit?Breve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Unaids (Programma delle Nazioni Unite per l'Aids). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15170Spoglio di PeriodicoIII AWolfgang&StreeckL'egemonia tedesca che la Germania non vuoleIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 601-613politica;economia;istituzioni;finanzaGermania;EuropaL’urgenza di rimettere mano all’intero progetto europeo, ridisegnandone l’architettura e ponendo all’angolo gli egoismi che caratterizzano leadership politiche nazionali insufficienti, continua a segnare il nostro presente. Anche per questo il saggio di Wolfgang Streeck che apre il fascicolo è importante. La Germania ha molte responsabilità per ciò che non funziona in questa Europa malandata, ma non tutte. E la sua egemonia non è stata né voluta né tantomeno cercata.
15171Spoglio di PeriodicoIII AGiovanni&OrsinaLa destra che vorremmo, la destra che verr?Il Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 614-621politicaItaliaArticolo che apre la Sezione «Il caso italiano». Esso affronta l’evolversi del quadro politico nel quale, ci spiega Orsina, non c’è un centrodestra presentabile, in un momento in cui nel Paese invece, erompe una domanda di destra molto forte che il governo Renzi non è finora riuscito a intercettare.
15172Spoglio di PeriodicoIII AAgazio&LoieroLettera ai presidenti delle regioni del SudIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 622-630politica;economia;disuguaglianzeItalia meridionaleArticolo della Sezione «Il caso italiano». Esso affronta l’evolversi del quadro politico nel quale, ci illustra Loiero, c’è un centrosinistra che non ha più alibi per non fare, anche a livello locale, scelte di governo difficili.
15173Spoglio di PeriodicoIII AGianfranco&PasquinoL'Italicum nelle condizioni dateIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 631-639politica;legislazioneItaliaArticolo della Sezione ?Il caso italiano?. Si torna a parlare di "Italicum": la legge elettorale italiana del 2015 (L.52/2015), promossa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Essa prevede un sistema proporzionale a doppio turno a correzione maggioritaria, con premio di maggioranza, soglia di sbarramento e 100 collegi plurinominali con capilista "bloccati". Essa disciplina l'elezione della sola Camera dei Deputati a decorrere dal 1? luglio 2016 e sostituisce la precedente legge elettorale del 2005, modificata dalla Corte Costituzionale con un giudizio di illegittimit? costituzionale nel dicembre 2013. L'articolo affronta le questioni chiave della riforma, e la necessit? di rivederne alcuni aspetti fondamentali.
15174Spoglio di PeriodicoIII APaolo&Natale;Luciano&FasanoItalicum, molto rumore per nullaIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 640-648politica;legislazioneItaliaArticolo della Sezione ?Il caso italiano?. Si torna a parlare di "Italicum": la legge elettorale italiana del 2015 (L.52/2015), promossa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Essa prevede un sistema proporzionale a doppio turno a correzione maggioritaria, con premio di maggioranza, soglia di sbarramento e 100 collegi plurinominali con capilista "bloccati". Essa disciplina l'elezione della sola Camera dei Deputati a decorrere dal 1? luglio 2016 e sostituisce la precedente legge elettorale del 2005, modificata dalla Corte Costituzionale con un giudizio di illegittimit? costituzionale nel dicembre 2013. Gli autori intendono mostrare la strumentalizzazione del dibattito sulla legge come pretesto per schierarsi pro o contro il premier.
15175Spoglio di PeriodicoIII AStefano&ZanLa crisi dei corpi intermediIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 649-654politica;societ?ItaliaArticolo della Sezione ?Il caso italiano? che analizza il dibattito in corso sulla difesa del ruolo dei corpi intermedi. L'autore individua elementi critici, legati a deficit della rappresentanza e alla marginalit?, e delinea potenzialit? e prospettive future dei corpi intermedi in Italia.
15176Spoglio di PeriodicoIII APasquale&Pasquino;Sara&LietoLa Consulta decide: e poi?Il Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 655-661politica;legislazione;diritto;istituzioni;giustiziaItaliaArticolo della Sezione ?Il caso italiano?. Si torna a parlare di "Italicum": la legge elettorale italiana del 2015 (L.52/2015), promossa dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi. Essa prevede un sistema proporzionale a doppio turno a correzione maggioritaria, con premio di maggioranza, soglia di sbarramento e 100 collegi plurinominali con capilista "bloccati". Essa disciplina l'elezione della sola Camera dei Deputati a decorrere dal 1? luglio 2016 e sostituisce la precedente legge elettorale del 2005, modificata dalla Corte Costituzionale con un giudizio di illegittimit? costituzionale nel dicembre 2013. Gli autori si concentrano sull'analisi dei meccanismi di funzionamento della Corte costituzionale nel suo dialogo con il sistema politico.
15177Spoglio di PeriodicoIII AAlice&Guerra;Claudio&TagliapietraTrasferimento dei magistrati e durata dei processiIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 662-669politica;legislazione;diritto;istituzioni;giustiziaItaliaArticolo della Sezione ?Il caso italiano? sul tema della domanda di giustizia. Gli autori hanno scoperto che tra il 2008 e il 2012 ogni anno in media il 26 per cento dei magistrati si trasferisce ad altra sede o ad altro ufficio. Alla luce di queste considerazioni si siamo posti alcune domande. Se il 26 per cento dei magistrati si occupa di almeno un milione e mezzo di procedimenti, che cosa succede quando il loro giudice originario passa ad altro ufficio o ruolo, prendendo in mano i procedimenti di un altro giudice che a sua volta si ? trasferito? ? ragionevole pensare che una cos? alta percentuale di trasferimenti sia correlata alla durata dei procedimenti, e in qualche misura alla notoria lentezza della giustizia italiana? Le analisi che hanno condotto mostrano che in media ogni anno il trasferimento dei magistrati comporta un ritardo di 7 mesi nella risoluzione dei procedimenti civili e di 5 mesi nella risoluzione dei procedimenti penali. Per quali ragioni si verifica questo ritardo? ? possibile ridurlo?
15178Spoglio di PeriodicoIII AStefano&Ciafani;Antonio&Pergolizzi;Giorgio&ZampettiUna politica per l'ambiente (e una contro)Il Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 670-677ambiente;politica;ecologia;territorio;economia;giustiziaItaliaArticolo che apre il blocco monografico (di sei articoli), dedicato al territorio italiano e alle sue condizioni, in cui, accanto a evidenziare lo sfruttamento e la colpevole cattiva gestione politico-amministrativa lungo i decenni, alcune indicazioni fanno sperare in un’inversione di rotta. Crescita economica e attenzione per l’ambiente non sono inversamente proporzionali; il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico non sono irreversibili; il degrado e l’abbandono possono e devono essere contrastati. Ma come sempre serve buona politica. Questo primo articolo si concentra sulla legge italiana sugli ecoreati.
15179Spoglio di PeriodicoIII APaola&BonoraCatastrofi ?naturali? e dissestoIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 678-685ambiente;politica;ecologia;territorio;economiaItaliaArticolo del blocco monografico (di sei articoli), dedicato al territorio italiano e alle sue condizioni, in cui, accanto a evidenziare lo sfruttamento e la colpevole cattiva gestione politico-amministrativa lungo i decenni, alcune indicazioni fanno sperare in un’inversione di rotta. Crescita economica e attenzione per l’ambiente non sono inversamente proporzionali; il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico non sono irreversibili; il degrado e l’abbandono possono e devono essere contrastati. Ma come sempre serve buona politica. Questo articolo si concentra sulla legge italiana sul problema delle catastrofi naturali dovute ai dissesti idrogeologici.
15180Spoglio di PeriodicoIII ABruno&ZanardiRammendare le periferie, ma non soloIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 686-694ambiente;politica;territorio;economiaItaliaArticolo del blocco monografico (di sei articoli), dedicato al territorio italiano e alle sue condizioni, in cui, accanto a evidenziare lo sfruttamento e la colpevole cattiva gestione politico-amministrativa lungo i decenni, alcune indicazioni fanno sperare in un’inversione di rotta. Crescita economica e attenzione per l’ambiente non sono inversamente proporzionali; il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico non sono irreversibili; il degrado e l’abbandono possono e devono essere contrastati. Ma come sempre serve buona politica. Questo articolo si concentra sullo stato dlle periferie e il fallimento di molte politiche urbanistiche.
15181Spoglio di PeriodicoIII AEnnio&CascettaUna terza via per le infrastruttureIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 695-704ambiente;politica;territorio;economiaItaliaArticolo del blocco monografico (di sei articoli), dedicato al territorio italiano e alle sue condizioni, in cui, accanto a evidenziare lo sfruttamento e la colpevole cattiva gestione politico-amministrativa lungo i decenni, alcune indicazioni fanno sperare in un’inversione di rotta. Crescita economica e attenzione per l’ambiente non sono inversamente proporzionali; il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico non sono irreversibili; il degrado e l’abbandono possono e devono essere contrastati. Ma come sempre serve buona politica. Questo articolo si concentra sul tema delle infrastrutture dei trasporti nei territori.
15182Spoglio di PeriodicoIII AStefano&NesporRegole ambientali e crescita economicaIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 705-712ambiente;politica;territorio;economiaItaliaArticolo del blocco monografico (di sei articoli), dedicato al territorio italiano e alle sue condizioni, in cui, accanto a evidenziare lo sfruttamento e la colpevole cattiva gestione politico-amministrativa lungo i decenni, alcune indicazioni fanno sperare in un’inversione di rotta. Crescita economica e attenzione per l’ambiente non sono inversamente proporzionali; il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico non sono irreversibili; il degrado e l’abbandono possono e devono essere contrastati. Ma come sempre serve buona politica. Questo articolo si concentra sulla leggislazione italiana che rregola lo smaltimento dei rifiuti e le relative problematiche ambientali.
15183Spoglio di PeriodicoIII ABruno&SimiliAbbandonare il territorio. O salvarloIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 713-720ambiente;politica;territorio;economiaItaliaArticolo del blocco monografico (di sei articoli), dedicato al territorio italiano e alle sue condizioni, in cui, accanto a evidenziare lo sfruttamento e la colpevole cattiva gestione politico-amministrativa lungo i decenni, alcune indicazioni fanno sperare in un’inversione di rotta. Crescita economica e attenzione per l’ambiente non sono inversamente proporzionali; il consumo di suolo e il dissesto idrogeologico non sono irreversibili; il degrado e l’abbandono possono e devono essere contrastati. Ma come sempre serve buona politica. Questo articolo si concentra sulla necessità della politica di riappropriarsi della questione della tutela e della programmazione territoriale.
15184Spoglio di PeriodicoIII APier Virgilio&DastoliRilanciare l'EuropaIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 721-730politica;economia;istituzioni;finanzaEuropaArticolo della Sezione "L'Europa necessaria", del presidente del Consiglio Italiano del Movimento Europeo. Egli sottolinea l’urgenza di rimettere mano all’intero progetto europeo, ridisegnandone l’architettura e ponendo all’angolo gli egoismi che caratterizzano leadership politiche nazionali insufficienti.
15185Spoglio di PeriodicoIII ARodolfo&Lewanski;Clodagh&HarrisCome decidere le grandi riforme: il caso irlandeseIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 731-739politica;cittadinanzaIrlandaArticolo che affronta il caso irlandese della istituzione dell'Irish Constitutional Convention, un sistema di democrazia partecipativa chiamato a discutere la riforma di numerose norme della Costituzione del Paese.
15186Spoglio di PeriodicoIII AFolco&ZaffalonColombia: il lungo cammino verso la paceIl Mulino A. LXIV n. 4 (lug.-ago 2015), pp. 740-747pace;politicaColombiaAnalizzare oggi la situazione politica colombiana significa infilarsi nell'occhio di un ciclone, con al centro il processo di pace (in corso a Cuba) fra la guerriglia delle Farc-Ep (Forze armate rivoluzionarie della Colombia-Esercito del popolo) e il governo di Juan Santos; e intorno diverse spinte, alcune centrifughe che puntano a far deragliare il percorso degli accordi e altre centripete che convogliano tutta l'energia verso la firma degli stessi.
15187Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMigrazioni l'accoglienza in cerca di soluzioniRocca A. 74 n. 19 (1 ott. 2015), pp. 13-14migrazioni;politicaEuropaIl mezzo milione di profughi provenienti da Medio Oriente, Afghanistan e Africa, approdati solo quest'anno 2015 sulle spiagge europee, hanno avuto sorprendentemente la forza di cambiare l'atteggiamento su quanto stava avvenendo dei principali leader dell'Unione europea. Angela Merkel, David Cameron e Fran?ois Hollande, fra gli altri, sono passati in pochi giorni da posizioni di chiusura, rigide e negative, ad altre di apertura e ?comprensione?, pressoch? totale, del dramma vissuto da quanti sono stati costretti ad abbandonare i loro Paesi e le loro case alla ricerca di un futuro migliore, mettendo in gioco molto spesso la loro stessa vita. Ma la volont? di questi leader si ? scontrata quasi subito con un altro volto dell'Europa dei 28, quello raffigurato dalle Nazioni dell'Est del Vecchio continente (Ungheria, Slovacchia, Repubblica Ceca, Romania, Lituania, Lettonia, Estonia e, in gran parte, anche Polonia). Queste sembrano aver troppo presto dimenticato ci? che la Ue ha rappresentato per loro dopo il crollo del blocco sovietico. E cos? oggi, secondo questi Paesi, il progetto di quote obbligatorie di accoglienza per tutti ?deve essere assolutamente respinto?.
15188Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaChiesa quando il matrimonio ? nulloRocca A. 74 n. 19 (1 ott. 2015), pp. 22-24religione;societ?La Lettera apostolica (Motu proprio) di papa Francesco sulla dichiarazione di nullit? dei matrimoni religiosi, non ha mancato di suscitare un consenso assai ampio, sia all'interno del mondo cattolico che di quello laico. A distanza di circa tre secoli dalla riforma di Benedetto XIV il processo canonico a riguardo di tale materia risulta infatti radicalmente rivisto con un intento chiaramente pastorale. La sollecitazione all'intervento -lo ricorda ancora papa Francesco -? venuta da una spinta dal basso, quella di un numero sempre pi? consistente di fedeli che, trovandosi in situazioni matrimoniali difficili e litenendo peraltro in coscienza invalido il proprio matrimonio, vivono con disagio il confronto con la disciplina tuttora in corso per la distanza fisica e morale delle strutture giuridiche, eccessivamente burocratizzate, dai loro vissuti personali.
15189Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizioliLe sfide educative contemporaneeRocca A. 74 n. 19 (1 ott. 2015), pp. 29-31scuola;politica;istruzioneItaliaPer buona o cattiva che sia, anche quest'anno la scuola ? ricominciata, fra mille polemiche legate sia alle tradizionali problematiche del sistema generale sia alla farraginosa attuazione della nuova legge (Legge 13 luglio 2015, n. 107). Le inadeguatezze dell'edilizia scolastica, l'esiguit? dei fondi, il problema della formazione e dell'aggiornamento didattico-pedagogico dei docenti, la questione del precariato e delle assunzioni in ruolo secondo regole alquanto macchinose, la necessit? dell'adeguamento informatico delle procedure e dei plessi, sono solo alcuni dei problemi che agitano le acque del sistema scolastico e che rappresentano reali ostacoli al buon funzionamento complessivo dell'istruzione pubblica di ogni grado.
15190Spoglio di PeriodicoIII CFrancesco Saverio&FestaGeopolitica aspetti teorici e pratici di un tema di frontieraRocca A. 74 n. 19 (1 ott. 2015), pp. 37-39politica;geografiaPer guanto molti si sono affannati a tentar di darle uno statuto epistemologico di scienza, dai precursori a oggi, la geopolitica sembra proprio che stenta a esser annoverata tra le scienze, anzi nemmeno come una disciplina ben definita, al massimo potrebbe accreditarsi come la disciplina che studia i fatti politici rispetto alla loro dipendenza dall'ambito geografico. Per taluni pi? che di geopolitica di potrebbe parlare al massimo di geografia politica applicata propria di ciascun Paese come di ciascuna epoca. Non a caso si usa dire che la concezione politica pu? determinare l'interpretazione del fatto geografico, o meglio di un ?senso dello spazio? caratterizzante sia una ricognizione degli spazi territoriali, sia persino una dei flussi migratori, immateriali, in guanto a-spaziali e a-tenitoriali. Quindi vi ? una precisa convinzione che la concezione politica possa determinare l'interpretazione del dato geografico?
15191Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUnoosa (Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali) Rocca A. 74 n. 19 (1 ott. 2015), p. 62politica;istituzioni;scienza;tecnologiaBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Unoosa (Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari spaziali). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15192Spoglio di PeriodicoIII CFranco&Floris;Andrea&Marchesi Se l'indifferenza esclude ogni passione Animazione sociale n. 293 (lug.-ago. 2015); pp. 3-14lavoro;societ?Se ? insensato parlare dei giovani davanti a noi guardando nello specchietto retrovisore per definirli alla luce del nostro passato, come comprenderli allora dentro l'evolversi dell'attuale societ? Tutti, anche i NEET (persone non impegnate nello studio, n? nel lavoro e n? nella formazione), sono figli della globalizzazione e della crisi economica, di una societ? incerta, presa dall'innovazione tecnologica e dallo stillicidio dei dati sulla disoccupazione. Ma i giovani sono anche circondati da molte possibilit? sul piano della comunicazione, della mobilit?, della conoscenza. Come reagiscono i ragazzi a questo angosciante o promettente tempo? A quali intuizioni culturali sembrano aggrapparsi? Entro quali organismi sociali si esprimono?
15193Spoglio di PeriodicoIII CIvo&LizzolaSei gesti profondi nel chinarsi sulla vita fragileAnimazione sociale n. 293 (lug.-ago. 2015); pp. 15-23animazione sociale;societ?Il contatto con situazioni di fragilit? e sofferenza irriducibile spesso porta a ritenere che il loro alleggerimento possa venire dall'esterno, da qualcuno che per scelta volontaria o per professione ne sciolga i nodi. Cos? facendo, in realt?, si finisce per svuotare e confermare il non senso delle vite fragili, non riconoscendone la generativit? anche dentro condizioni di vita pesanti e aggrovigliate storie personali. La vita, infatti, pu? sempre ?fiorire?, anzi rifiorire a livello soggettivo e gruppale. Con quali atteggiamenti allora gli educatori e gli operatori possono chinarsi sulle vite fragili per accoglierle e accompagnarne la fecondit??
15194Spoglio di PeriodicoIII CAndrea&BernardoniInnovare ? allearsi con la comunit? Animazione sociale n. 293 (lug.-ago. 2015); pp. 24-31impresa;economia;societ?;serviziIl futuro della cooperazione non pu? prescindere dall'attuale contesto economico e sociale e dalla sua drammatica crisi. La sfida per la cooperazione ? reinterpretare il proprio ruolo nella societ? riuscendo a dare risposte innovative alle trasformazioni in atto nel Paese. In questi anni di crisi economica e contrazione delle risorse pubbliche per il welfare, le cooperative hanno dimostrato un dinamismo imprenditoriale su cui poco si ? riflettuto. Ma le attuali performance economiche nascondono fragilit? su cui ragionare, partendo proprio dagli ?ingredienti? oggi gi? attivi nel generare innovazione orientata alla logica di comunit?.
15195Spoglio di PeriodicoIII CFranco&Floris;Andrea&MarchesiInserto: parole chiave per lavorare con i giovani/6Animazione sociale n. 293 (lug.-ago. 2015); pp. 32-83lavoro;societ?;educazione;formazioneAlla luce delle dieci ipotesi per lavorare ancora con i giovani (si veda nr. 286), in collaborazione con l'associazione Weworld di Milano, l'inserto ha messo a confronto un quadro di lettura delle sfide che attendono i giovani NEET (pgiovani non impegnate nello studio, n? nel lavoro e n? nella formazione), maturate da un gruppo di operatori sociali, con alcune azioni sperimentali a fianco di mondi giovanili di fatto confinati in un ?contenitore? troppo vasto e ambivalente. Al termine si ? provato a ?estrarre sapere? dal quotidiano intraprendere di tali azioni educative e dai processi di mobilitazione delle risorse delle comunit? per fare spazio qui e ora a ?questi? giovani, in modo che possano mettere in gioco il loro desiderio di futuro e accrescere le loro competenze. L'esito sono degli ?appunti provvisori?, da discutere e approfondire, dove l'attenzione si ? concentrata sul come allestire organizzazioni capaci di farsi ?contesti capacitanti? .
15196Spoglio di PeriodicoIII CFederico&PerettiRitrovarsi ancora genitoriAnimazione sociale n. 293 (lug.-ago. 2015); pp. 84-92societ?;minori;animazione socialeQuesto contributo presenta alcune riflessioni relative a una sperimentazione avviata con un gruppo di genitori accomunati da difficolt? nel lavoro di cura dei figli. L'obiettivo del lavoro ? stato offrire uno spazio dove poter costruire significati e letture inerenti le principali questioni educative. Inoltre si ? voluta promuovere una rete di aiuto tra le persone, facendo leva sulle loro risorse e punti di forza. Le riflessioni, nel corso del tempo, sono divenute patrimonio di conoscenza allargato per le famiglie stesse, i conduttori e il Servizio, rivelando ulteriori contenuti sui temi della
genitorialit? e della gruppalit?. L'articolo muove dall'idea ispiratrice che, dispiegandosi nel tempo, si ? plasmata rendendosi reale. Gli spunti emersi hanno una centratura sulle rappresentazioni dell'individuo, dell'altro e del gruppo che, in ultimo, rimandano al rapporto con il proprio figlio. Come spesso si dice, la privatizzazione dei problemi ? impoverente per tutti, cos? ? anche per la genitorialit? di coppie separate. Una strada pi? generativa ? invitare padri e madri in difficolt? a ritrovarsi per riflettere, identificando i vissuti relazionali con i figli e i mondi familiari che necessitano di confronto e riconoscimento. Pensare insieme pu? alleggerire l'ansia da incompetenza, ma anche la solitudine di molte scelte. Riunirsi per questioni di cui si farebbe volentieri a meno di parlare pu? assumere il significato di affrontare un tab? su argomenti ?indicibili?. Ritrovarsi con altri che condividono situazioni analoghe pu? essere insomma liberatorio.
15197Spoglio di PeriodicoIII CElisabetta&MusiRischiarare le ombre dell'educare

Animazione sociale n. 293 (lug.-ago. 2015); pp. 93-102animazione sociale;educazione;pedagogia;psicologiaChi opera nel sociale pi? di altri si trova a confronto con le proprie zone d'ombra, quelle legate alla propria storia di figlio/a e quelle derivanti dal vivere dentro le ombre collettive che minacciano l'oggi. Scorgerne la presenza e coglierne il peso pu? sottrarre alla tirannia del loro potere, ampliare i margini di consapevolezza, far guadagnare leggerezza. In tal modo, come adulti, si pu? promuovere ipotesi di futuro in grado di garantire la realizzazione del poter essere di ognuno, nonostante le ombre che lo segnano. Come, allora, chi si dedica all'educare pu? problematizzare le ombre per renderle generative per s? e per gli altri?
15198Spoglio di PeriodicoIII AMarino&ReginiConseguenze non previste delle riforme: i mutamenti della governance universitaria in EuropaStato e Mercato A. XXXV, n. 2 (ago. 2015), pp. 159-188istruzione;cultura;impresaIn questo articolo l'autore discute gli obiettivi e soprattutto le conseguenze non previste delle attuali riforme del sistema universitarionei nei principali Paesi europei. Si concentra sulla governance istituzionale -cio? sugli assetti di governo e sull'articolazione interna degli Atenei - sorvolando invece su quella di sistema -cio? sui rapporti fra il centro politico-amministrativo (Ministero e governo) e il sistema di istruzione superiore, sempre pi? orientati a una maggiore autonomia, valutazione e competizione. Questa scelta ? dovuta soprattutto alla possibilit? di avvalersi, quale base empirica per le generalizzazioni, di case studies approfonditi condotti su singoli Atenei di Paesi diversi, che offrono uno spaccato delle conseguenze effettive delle riforme, cio? di come la nuova governance funziona in pratica.
15199Spoglio di PeriodicoIII AStefano&CantaliniGenere, settore di studio e reddito. Un'analisi delle disuguaglianze salariali di genere tra i laureati italianiStato e Mercato A. XXXV, n. 2 (ago. 2015), pp. 189-228sociologia;donne;genere;lavoro;istruzioneItaliaQuesto lavoro si propone di fornire un contributo alla letteratura sul gender wage gap prendendo come oggetto di analisi i laureati italiani del 2001, 2004 e 2007. Gli obiettivi principali sono due: da una parte, studiare i differenziali salariali di genere ed esaminarne i fattori determinanti; dall'altra, entrare nel dettaglio delle disuguaglianze retributive all'interno dei singoli percorsi di studio universitario e indagarne i meccanismi retrostanti. Il lavoro ? organizzato in sette paragrafi. In essi si descrive brevemente il caso italiano nel quadro internazionale (par. 2) e si presentano le teorie e i meccanismi alla base delle differenze di genere nei salari, alla luce dei quali vengono individuate specifiche ipotesi di ricerca (par. 3). l due paragrafi successivi introducono i dati e le variabili (par. 4) e i metodi (par. 5) utilizzati per le analisi empiriche. Il sesto paragrafo ? invece dedicato alla presentazione dei risultati della ricerca (par. 6) , mentre la settima e ultima parte (par. 7) fornisce alcune considerazioni conclusive.
15200Spoglio di PeriodicoIII AMichele&SalvatiMax Weber: capitalismo, liberalismo, democraziaStato e Mercato A. XXXV, n. 2 (ago. 2015), pp. 229-262sociologia;economia;politica;mercatoL'articolo cerca di rispondere a una domanda apparentemente semplice: perch? un tale gigante come Max Weber in materia di studi relativi al capitalismo e alla democrazia ? raramente menzionato nella recente letteratura sul conflitto tra capitalismo e democrazia, una letteratura in cui i suoi compagni - Marx e Polany - campeggiano? Per rispondere a questa domanda, l'autore offre una breve rassegna storica delle due fasi post-seconda guerra mondiale dello sviluppo capitalistico: nella prima, la cosiddetta Et? dell'Oro, una tale contraddizione non era prominente, mentre ? tornata in vigore nella seconda fase neoliberista, in cui ancora viviamo. Coloro che stanno cercando di spiegare questo cambiamento molto spesso si riferiscono alle analisi di Marx o di Polanyi: perch? non Weber, il pi? grande studioso, tra i classici, sia del capitalismo che della democrazia? La questione ? affrontata nella seconda parte del documento, attraverso l'analisi delle teorie di questi tre ?giganti?. I motivi per cui Weber ? raramente menzionato hanno a che fare con la visione politica di Weber - la sua preoccupazione verso la politica di potenza - e il ruolo del benessere della maggioranza dei cittadini nel fare una democrazia di massa praticabile.
15201Spoglio di PeriodicoIII ACarlo&TrigiliaCultura, istituzioni e sviluppo. La lezione di Max Weber e il neo-istituzionalismoStato e Mercato A. XXXV, n. 2 (ago. 2015), pp. 263-280sociologia;economia;politica;mercato;cultura;istituzioniNegli ultimi anni la letteratura economica ha mostrato un crescente interesse per il ruolo della cultura e delle istituzioni. Queste dimensioni sono considerate come fattori chiave per spiegare lo sviluppo di economie di mercato e le loro prestazioni variabili, non solo da parte dei sociologi, ma anche degli economisti. Tuttavia, nell'ambito del neo-istituzionalismo contemporaneo alcuni studiosi sottolineano l'importanza della cultura, mentre altri puntano sulle istituzioni. La lezione di Max Weber nel suo studio sul capitalismo moderno ? ancora importante oggi, perch? il sociologo tedesco dimostra che lo sviluppo dell'economia di mercato richiede una sostanziale integrazione di cultura e istituzioni nel quadro teorico. Questa prospettiva pu? aiutare a elaborare analisi pi? efficaci di sviluppo economico, cos? come pi? efficaci - anche se pi? difficili - politiche.
15202Spoglio di PeriodicoIII ALisa&DorigattiStrategie di rappresentanza del lavoro nelle catene del valore: al di là della distinzione fra datore di lavoro «formale» e «sostanziale»Stato e Mercato A. XXXV, n. 2 (ago. 2015), pp. 281-308lavoro;mercato;impresaUno degli sviluppi pi? significativi nell'organizzazione aziendale negli ultimi tre decenni ? stata una tendenza alla disintegrazione verticale attraverso l'outsourcing e il subappalto. Ci? ha dato origine a complesse relazioni inter-organizzative per la produzione di beni e servizi che spesso si estendono oltre i confini dei paesi nazionali, e che sono state variamente chiamate reti interorganizzative, catene globali del valore, e reti di produzione globali. Queste strutture sono caratterizzate da relazioni di potere asimmetriche tra imprese situate a diversi livelli della catena del valore. La letteratura ha analizzato le conseguenze di tali processi di riorganizzazione sui modelli tradizionali di rappresentanza sindacale. Infatti esse, hanno indebolito la possibilit? dei lavoratori di far sentire la loro voce, soprattutto ai livelli pi? bassi della catena del valore, a causa della scarsa presenza sindacale e del potere contrattuale inferiore. Inoltre, la presenza di forti asimmetrie di potere tra le imprese riduce l'efficacia delle strategie sindacali tradizionali incentrate sulla contrattazione collettiva con il datore di lavoro: date le pressioni economiche che i leader della catena esercitano sui loro subappaltatori. Inoltre, mentre il potere sul rapporto di lavoro trascende i confini organizzativi, i lavoratori non hanno canali per esercitare la loro voce oltre i confini dell'impresa. Negli ultimi anni, i sindacati sono diventati pi? consapevoli della necessit? di impegnarsi con il ?vero? datore di lavoro nella parte superiore di qualsiasi catena di amministrazione al fine di migliorare le condizioni di lavoro ai livelli pi? bassi e hanno iniziato a sperimentare nuove strategie. Questo documento discute questi problemi attraverso un'analisi di casi studio di due recenti campagne organizzate dal sindacato dei metalmeccanici tedeschi, IG Metall, per rappresentare e migliorare le condizioni di lavoro dei lavoratori temporanei e dei lavoratori impiegati da subappaltatori in aziende automobilistiche tedesche.
15203Spoglio di PeriodicoIII AIvan&PupolizioIl diritto ad un mondo immutabile. L'esproprio indiretto negli accordi sulla protezione degli investimenti e il concetto di ?pubblico? nel dirittoStato e Mercato A. XXXV, n. 2 (ago. 2015), pp. 309-340impresa;mercato;economiaQuesto articolo esamina l'esproprio indiretto negli accordi di investimento internazionali, e mette a confronto l'attuale protezione degli investimenti esteri con il diritto di propriet? nel XIX secolo negli Stati Uniti d'America, quando la Corte Suprema degli Stati Uniti concep? una astratta dematerializzazione del concetto di propriet?. La tesi centrale del saggio ? che l'indeterminatezza dell'esproprio indiretto, insieme con la carenza di arbitrato dello Stato investitore, rappresenta una sfida nuova e sottovalutata alla sovranit? dello stato.
15204Spoglio di PeriodicoIII CMario&MeninDossier: Missione ? martirioMissione Oggi n. 8 (ott. 2015), pp. 17-32religione;teologiaIl dossier punta i friflettori sui missionari martiri, in ricordo dei molti nomi di cattolici del passato e del presente che hanno perso la vita in missione. A volte il martirio non ? l'eccezione ma l aregola, il paradigma della missione, per due motivi: perch? ? la via tracciata da Cristo e perch? seguire Cristo significa spesso anche versare il proprio sangue.
15205Spoglio di PeriodicoIII CJairo&Agudelo TabordaColombia sulla soglia della paceMissione Oggi n. 8 (ott. 2015), pp. 7-10pace;politicaColombiaIil 18 ottobre 2015 i dialoghi di pace tra governo e forze armate rivoluzionarie della Colombia (FARC) compiono tre anni, da quando sono stati avviatti a Oslo e poi continuati all'Avana. Nel frattempo, agosto 2015 passer? alla storia come il mese meno violento dal 1974. Sembra una notizia da poco e, invece, per un paese che non conosce pace dalla met? del secolo scorso, il fatto meriterebbe un monumento e tanta pubblicit?, per favorire il consenso attorno al processo di pace in un'ora di grande scetticismo da parte dei colombiani. Insomma, andrebbero elogiati i risultati, bench? parziali, almeno quanto vengono ingigantiti gli ostacoli.
15206Spoglio di PeriodicoIII CStefano&VecchiaLo Spirito di Bandung vivo e attualeMissione Oggi n. 8 (ott. 2015), pp. 11-13pace;economia;mercato;politica;sviluppoAsia;AfricaIl 22 e 23 aprile 2015 si ? svolto a Jakarta il Vertice Asia-Africa dal tema "Rafforzare la cooperazione Sud-Sud, promuovere la pace e la prosperit? mondiali", che ha visto la partecipazione di leader e rappresentanti di circa 100 paesi e organizzazioni internazionali. I leader partecipanti hanno discusso su come ereditare, valorizzare e onorare lo spirito di Bandung (la prima conferenza afroasiatica -18/24 aprile 1955- che consolid? il processo di decolonizzazione); sulla promozione della cooperazione Asia-Africa; sul comune sviluppo dei paesi dell'Asia e dell'Africa e altre questioni.
15207Spoglio di PeriodicoIII CLucrezia&PedraliDossier Intercultura dove vai?Cem Mondialit? n. 8 (ott. 2015), pp. 17-32educazione;formazione;scuola;pedagogiaQuesto numero di CEM Mondialit? propone questo dossier che riunisce gli atti del Convegno "lntercultura, dove vai?" organizzato a Brescia il 18 aprile 2015 da CEM Mondlalit?. Il Convegno propone una sosta per riflettere su cosa sia "Intercultura" oggi - scrive Lucrezia Pedrali nella presentazione -, che cosa significhi lavorare a scuola in prospettiva intercullurale, o addirittura se ancora abbia senso parlare di interculturalit? o piuttosto non sia arrivato il momento di parlare di inter-azione, tenendo preseti le molteplicit? della forme del vivere quotidiano e dei contesti nei quali si giocano le relazioni e le possibilit? di costruzione di percorsi di cittadinanza. Gli atti del Convegno comprendono le relazioni di specialisti come Davide Zoletto e Alessio Surian e i resoconti dei laboratori proposti.
15208Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIntercultura e sportCem Mondialit? n. 8 (ott. 2015), pp. 29-32educazione;formazione;scuola;pedagogiaInserto "lntercultura e politica" terza puntata della serie "lntercultura. dove vai? Dalla scuola alla citt?", che evidenzia il ruolo fondamenlale delto sport nella costruzione di percorsi di cittadinanza autenticamente interculturali.
15209Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisLaudato S? Cem Mondialit? n. 8 (ott. 2015), pp. 17-34ecologia;ambiente;religione;etica;giustizia;politica;bene comune;economia;tecnologiaArticolo dedicato all'analisi della seconda enciclica di Papa Francesco "Laudato s?". L'enciclica ? di notevole incisivit?, connotata dall'approccio olistico e integrale e dalla connessione tra ecologia e giustizia. Nonostante l'ampiezza, appare unitaria, per l'ispirazione grazie ad alcuni assi tematici: "L'intima relazione tra i poveri e la fragilit? del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo ? intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l'invito a cercare altri modi di intendere l'economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell'ecologia; la necessit? di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilit? della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita".
15210Spoglio di PeriodicoIII CSara&FerrariL'accoglienza del primo giorno di scuola. A Tesfay che ? qui con noiCem Mondialit? n. 8 (ott. 2015), pp. 8-9educazione;formazione;scuola;pedagogia;cittadinanza;immigrazione stranieraL'autrice, insegnante della scuola secondaria di primo livello, parla del tema dell'accoglienza della diversit? in classe. Lo fa raccontando la sua esperienza e il suo approccio alla didattica nella costruzione delle competenze interculturali, soprattutto partendo dall'analisi dei vissuti degli alunni stranieri.
15211Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiIl tempo di Laerte il diritto dei vecchiCem Mondialit? n. 8 (ott. 2015), pp. 10-11societ?;sociologiaArticolo che pone alcune riflessioni sui rapporti intergenerazionali, con particolare riferimento all'emarginazione dell'anziano nella societ? contemporanea. I tab? sociali oggi sono, spiega l'autrice, invecchiamento, malattia e morte, elementi, invece, indispensabili per confrontarsi con la realt? del limite e per ricaricare di senso i nostri percorsi esistenziali.
15212Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Dal CorsoLe caratteristiche del dialogo interreligiosoCem Mondialit? n. 8 (ott. 2015), p. 12educazione;formazione;scuola;pedagogia;religioneArticolo sulle ragioni e gli obiettivi della pedagogia interreligiosa, utile per ripensare, anche a scuola, l'insegnamento delle religioni. Abbiamo bisogno di una nuova pedagogia dialogica - spiega l'autrice - per non consentire un approccio etnico-tribale al gigantesco rimescolio di popoli e di culture che attraversa la nostra societ?.
15213Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaRifugiati: per una risposta integraleAggiornamenti Sociali A. 66, n. 10 (ott. 2015), pp. 637-644guerra;migrazioni;immigrazione straniera;politicaSecondo i dati diffusi dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), le persone arrivate via mare nei Paesi europei più esposti (Italia, Grecia, Malta e Spagna) nel primo semestre 2015 sono 137mila, contro le circa 75mila dello stesso periodo del 2014: l’aumento è quindi dell’83 per cento. L’esplosione del fenomeno dei migranti forzati chiede soluzioni che non siano solo di gestione e controllo del fenomeno, ma occasione di cambiamento profondo anche per le nostre società.
15214Spoglio di PeriodicoIII CPeter Kodwo&Appiah Turkson?Lottare contro la povert? e non contro i poveri?. Politiche per uno sviluppo realeAggiornamenti Sociali A. 66, n. 10 (ott. 2015), pp. 646-654diritti umani;sviluppoIn occasione di un intervento a Expo 2015, qui riportato, il Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace riflette sulle vie da percorrere per eliminare la fame e la povert?, elaborando un nuovo modello di sviluppo.
15215Spoglio di PeriodicoIII CGiuseppe&Bonelli?La buona scuola?: ? davvero #LaVoltaBuona?Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 10 (ott. 2015), pp. 656-666scuola;istruzione;politicaItaliaUn’analisi di luci e ombre della nuova riforma della scuola varata dal Governo Renzi nel 2015 (L.107/2015), focalizzata su tre aspetti: il piano di assunzione dei docenti, i poteri dei presidi e lo sgravio fiscale alle scuole paritarie. Come tutti gli interventi legislativi in materia di istruzione, la nuova riforma della scuola ha suscitato un vivace dibattito e una fiera avversione da parte degli addetti ai lavori. Al di là dell’enfasi mediatica posta solo su alcuni aspetti della riforma, come l’assunzione dei docenti precari o i poteri dei dirigenti scolastici, qual è la reale posta in gioco? Presentando i contenuti de «La buona scuola», l’A. aiuta a rileggerla in modo critico, mettendone in luce punti di forza e di debolezza.
15216Spoglio di PeriodicoIII CRete Nazionale dei Centri per l'Etica ambientaleCambiamento climatico: la sfida etica e politica. La voce della Rete Nazionale dei Centri per l’Etica AmbientaleAggiornamenti Sociali A. 66, n. 10 (ott. 2015), pp. 668-673ecologia;etica;politica;ambienteArticolo sulla prossima XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che si terrà a Parigi dal 30 novembre al 11 dicembre del 2015 sui cambiamenti climatici. E' un’occasione preziosa per compiere scelte qualificanti. Per questo la Rete Nazionale dei Centri per l’Etica Ambientale prende posizione sull’argomento, richiamando la centralità della questione etica. Dopo aver presentato le criticità per l’Italia, il documento chiede alla politica di impegnarsi per un agire condiviso: un clima vivibile è un bene essenziale per la vita civile e lo sviluppo della “casa comune”.
15217Spoglio di PeriodicoIII CBruno&VillalbaLa democrazia alla prova della transizione energeticaAggiornamenti Sociali A. 66, n. 10 (ott. 2015), pp. 674-680ambiente;sviluppo;politicaLe crisi ecologiche ed energetiche non toccano solo il nostro stile di vita come singoli o collettività, ma anche l’organizzazione del sistema politico da secoli presente in Occidente. Quali sono i legami e le reciproche influenze tra risorse ambientali e democrazia? Quale impatto hanno su quest’ultima le crisi menzionate? Quali strade si possono percorrere per adattare il progetto politico democratico alle sfide poste dalla transizione energetica?
15218Spoglio di PeriodicoIII CJohn&KerryReligione e diplomaziaAggiornamenti Sociali A. 66, n. 10 (ott. 2015), pp. 682-686politica;ambiente;religioneIl Segretario di Stato americano interviene sul ruolo importante della religione nella politica internazionale, spiegando come gli Stati Uniti intendono dialogare e collaborare con esse in patria e all’estero. Nel mondo leader e organizzazioni religiose sono protagonisti sempre più attivi in innumerevoli settori della politica e della vita civile. Quale contributo possono dare nell’affrontare i temi più dibattuti? Quale collaborazione è possibile tra questi soggetti e i Governi dei vari Paesi? L’attuale Segretario di Stato americano, presenta la via del dialogo e della collaborazione scelta dall’amministrazione Obama.
15219Spoglio di PeriodicoIII COscar&MateosL’Africa subsahariana nel mondo multipolareAggiornamenti Sociali A. 66, n. 10 (ott. 2015), pp. 687-697societ? civile;sviluppo;cooperazione allo sviluppo;economia;politicaAfrica subsaharianaPer secoli le relazioni tra l’Africa e i Paesi occidentali sono state segnate dal paradigma della dominazione coloniale e postcoloniale. L’emergere di nuove potenze internazionali in un mondo sempre più multipolare delinea attualmente scenari inediti per i Paesi africani. Che posizione ricopre oggi l’Africa nello scacchiere politico-economico mondiale? Le attuali relazioni internazionali con i Paesi africani presentano elementi di discontinuità rispetto alle passate logiche coloniali? Quale ruolo svolgono le classi dirigenti e le società civili africane per lo sviluppo del continente in questo mutato contesto?
15220Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviColombia, uno storico accordo di paceRocca A. 74 n. 20 (15 ott. 2015), pp. 13-15pace;guerra;giustizia;politicaIl 23 settembre 2015 il governo di Bogot? e le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (Farc) hanno annunciato aver raggiunto un accordo sulla spinosa questione delle conseguenze giudiziarie del loro conflitto, che spiana la via per porre fine definitivamente a oltre 40 anni di guerriglia. L'accordo ? stato annunciato in una cerimonia all'Avana, in presenza del presidente colombiano, Juan Manuel Santos, del comandante delle Farc Timoshenko e del presidente cubano Raul Castro. I rappresentanti dei due paesi mediatori del processo di pace lanciato nel 2012 - Cuba e Norvegia - hanno letto un comunicato comune preparato dalle due parti, nel quale si descrivono i meccanismi giuridici creati per garantire " la verit?, la convivenza, la riparazione per le vittime, la giustizia e la non ripetizione" del conflitto. L'autore ripercorre la lunga storia della guerriglia ed illustra le basi dell'accordo.
15221Spoglio di PeriodicoIII CRaniero&La VallePapa Francesco, i poveri parlano all'OnuRocca A. 74 n. 20 (15 ott. 2015), pp. 16-18diritti umani;etica;religione;societ?;economia;politica«Rispettare e applicare la Carta delle Nazioni Unite con trasparenza e sincerità. Oggi il panorama mondiale ci presenta molti falsi diritti, e nello stesso tempo, ampi settori senza protezione, vittime di un cattivo esercizio del potere: l’ambiente naturale e il vasto mondo di donne e uomini esclusi». Queste le parole di Papa Francesco nel suo intervento all’Onu il 25 settembre 2015. Egli, nel settantesimo anniversario dell'attività dell'ONU, ribadisce la sua importanza e il rispetto degli articoli della sua Carta costituzionale per la promozione della sovranità del diritto fondato sulla giustizia, la pace e lo sviluppo dell’umanità.
15222Spoglio di PeriodicoIII CMarco&GallizioliChe cos'? la religione. Cultura e religione come risposte sociali, la ricerca di MalinowskiRocca A. 74 n. 20 (15 ott. 2015), pp. 46-48antropologia;religione;culturaUno degli autori pi? emblematici di tutta l'antropologia sociale britannica ? sicuramente Bronislaw Malinowski, celebre per aver interpretato la cultura come una serie di risposte organizzate a vari tipi di bisogni e, pi? nel dettaglio, la religione come una difesa capace di contenere la necessit? psicologica di protezione dell'essere umano. In questo articolo si espone in breve la teoria della cultura di Malinowski, con particolare riferimento agli aspetti religiosi.
15223Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviSiria, una partita giocata maleRocca A. 74 n. 21 (1 nov. 2015), pp. 13-14guerra;politicaSiria;USA;RussiaI due messaggi pi? importanti che ci ha portato l'attualit? politica internazionale in questo autunno 2015 sono l'ingresso in grande stile della Russia nella guerra civile in Siria e la fine della tregua fra Israele ed i palestinesi, dove la politica adottata da anni dal premier israeliano Benjamin Netanyahu ha prodotto quello che tutti si aspettavano: una nuova possibile Intifada. In questo articolo di politica internazionale l'autore si sofferma sulla competizione nella lotta all'isis di Stati Uniti e Russia, giocata sul campo siriano.
15224Spoglio di PeriodicoIII CTonio&Dell'OlioTerrorismo isalmico, se anche l'Italia bombardaRocca A. 74 n. 21 (1 nov. 2015), pp. 13-15guerra;politicaItalia;IraqNessuna frenata, anzi. L'Italia sta "valutando" con gli altri partner della coalizione messa in piedi contro l'Is (Islamic State of Iraq) "ulteriori ruoli" di intervento militare in Iraq. Quando sar? il momento, il governo riferir? in parlamento". Lo ha detto il 6 ottobre 2015 il ministro della Difesa italiano, Roberta Pinotti, davanti alle Commissioni riunite (Esteri e Difesa) di Senato e Camera. La ministra ha incontrato il segretario alla Difesa Usa, Ash Carter, ed ha specificato che il nuovo ruolo degli aerei italiani in Iraq sarebbe legato alla situazione operativa, alle richieste della coalizione che lotta contro il Daesh e alle necessit? del governo iracheno.
15225Spoglio di PeriodicoIII CUgo&LeoneAcqua, bene comune con tanti interessiRocca A. 74 n. 21 (1 nov. 2015), pp. 36-38bene comune;ambienteL'articolo affronta il problema della attuale e futura disponibilit? di acqua potabile nel mondo, alla luce dell'ultimo rapporto 2015 sulle risorse idriche delle Nazioni Unite: "Acqua per uno sviluppo sostenibile".
15226Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoNobel scienza medica, un premio per i poveriRocca A. 74 n. 21 (1 nov. 2015), pp. 39-41saluteIl Nobel per la medicina 2015 ? un premio per i poveri. Perch? le scoperte premiate consentono oggi di combattere alcune malattie che colpiscono, appunto, le persone pi? povere nei paesi pi? poveri del mondo: l'elefantiasi, la cecit? dei fiumi e soprattutto la malaria. Il Karolinska Institutet di Stoccolma ha assegnato, il 5 ottobre 2015, la met? del premio alla cinese Youyou Tu, per aver messo a punto una nuova e pi? efficace terapia contro la malaria. L'altra met? del premio ? stata invece assegnata, ex equo, all'irlandese William C. Campbell e al giapponese Satoshi Omura, per aver messo a punto una nuova e pi? efficace terapia contro le malattie provocate da parassiti che causano malattie gravi. L'articolo ? dedicato alla dottoressa Youyou Tu. Il motivo della scelta riguarda in primo luogo l'alto valore pratico della sua scoperta, grazie alla quale si sono salvate milioni di vite umane, soprattutto di bambini in tenera et?. Ma anche per una serie di altri motivi che dimostrano come sia cambiata (stia cambiando) la geografia della ricerca scientifica.
15227Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioCnd (Commissione delle Nazioni Unite sulle droghe narcotiche)Rocca A. 74 n. 21 (1 nov. 2015), p. 62politica;istituzioni;legislazioneBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato alla Commissione delle Nazioni Unite sulle droghe narcotiche (Cnd). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15228MonografiaB 323Giulio&AlbaneseMissione ? comunicazione
PadovaEdizioni Messaggeroc20149788825037913ita136 p. ; 21 cmcomunicazione;informazione;religione;societ?Un libro importante per ricentrare la comunicazione in ambito missionario ed ecclesiale, e per dare efficacia all'annuncio della buona novella in un mondo iperconnesso e ipercomunicativo. Questo libro, scaturito dalla grande esperienza dell'autore, sottolinea l'importanza in ambito missionario ed ecclesiale di una comunicazione intesa non più solo come strumentale. Occorre riappropriarsi della propria capacità di giudizio, per restituire dignità alla conoscenza e per poter dire chi siamo e che cosa vogliamo in relazione alle vicende di un mondo soggetto a repentini cambiamenti. Se non sappiamo comunicare la Parola, parafrasando papa Francesco, come pensiamo di uscire dalle sacrestie, di scendere nell’agorà, di avventurarci nelle periferie?
15229MonografiaB 324Caritas italianaFinanza e speculazione o cura del bene comune? BolognaEdizioni Dehoniane c20139788810741177ita64 p. ; 12 x 21 cmguerra;economia;finanza;politica;informazioneI conflitti nel mondo non tendono a diminuire e crescono anche i disastri naturali. In un clima di crisi economica vengono studiati gli effetti meno noti della speculazione finanziaria incontrollata che amplifica i processi di arricchimento di pochi e di impoverimento di molti. Il sussidio riprende e sviluppa le conclusioni espresse nel più corposo volume “Mercati di Guerra”, uscito nel novembre 2012 in collaborazione con “Famiglia Cristiana” e “Il Regno”(ed. il Mulino). Questo costituisce la quarta ricerca sui “conflitti dimenticati”, dopo quelle pubblicate nel 2003 (I conflitti dimenticati), nel 2005 (Guerre alla finestra) e nel 2009 (Nell’occhio del ciclone). Un capitolo è dedicato ad alcune proposte per un’azione pastorale, con un’attualizzazione di alcuni principi ispiratori per condurre a scelte concrete e significative. Scelte che, se assunte a livello personale, a quello delle nostre comunità cristiane e di quelle civili, fino a livello nazionale e internazionale potrebbero veramente mutare il panorama del mondo.
15230MonografiaB 325Caritas italianaPer una carit? senza confiniBolognaEdizioni Dehoniane c20149788810741221ita184 p. ; 16 x 11 cmteologia;religioneUna carit? senza confini. che si apre al mondo, che condivide le sue (poche) risorse, incontra ed entra in contatto con Chiese locali, spesso giovani e in difficolt?. Nell'affrontare le povert?, le emergenze, i focolai di conflitto in molti Paesi del mondo, ci si scopre cosi ?accompagnatori?, ?fratelli maggiori?, ?tutor?, La sorpresa ? per? un'altra, Accompagnare moltiplica spesso i risultati e da accompagnatori ci si ritrova accompagnati, cio? impegnati a camminare su un sentiero comune. Il risultato ? un mutuo arricchimento, un ?dividere per moltiplicare?, un crescere insieme nel servizio, in primo luogo ai poveri. Questo ?vademecum? nasce dopo una lunga riflessione maturata soprattutto dall'esperienza di operatori all'estero. ? un sussidio pratico che fornisce indicazioni e ?tracce? per procedere nell'accompagnamento e rispondere a due domande: che cosa suggerisce l'esperienza dei volontari e delle Chiese sorelle affinch? la solidariet? diventi veramente carit? di popolo? Quali sono gli strumenti e le attenzioni perch? l'?accompagnamento? sia crescita condivisa, reciproca, dei due partner?
15231MonografiaM 249Carlo&TassaraFormulazione e gestione dei progetti nella cooperazione internazionaleRoma[s.n.][2010]ita166 p. ; 22 cm + 1 CD-ROMcooperazione allo sviluppo;formazioneQuesto libro, e il CD Rom che l'accompagna, contengono i materiali prodotti nell'ambito del progetto "Corsi di alta specializzazione in cooperazione internazionale allo sviluppo per operatori del settore no profit", cofinanziato dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo (DGCS) del Ministero degli Affari Esteri (MAE) e realizzato da un gruppo di organizzazioni non governative (ONG) per iniziativa dell'Associazione delle ONG Italiane (AOI). Le attivit? realizzate in tale contesto hanno incluso tra l'altro 2 Giornate nazionali e 12 Corsi regionali sulla progettazione e la gestione amministrativa di attivit? di cooperazione allo sviluppo nei paesi terzi e di informazione ed educazione allo sviluppo in Italia. I materiali che sono stati prodotti nell'ambito di questo processo sono qui riportati.
15232MonografiaD 219Elena&PaciottiDiritti umani e costituzionalismo globale RomaCaroccic20119788843056842ita229 p. ; 22 cmdiritti umani;diritto;legislazioneA partire dal secondo dopoguerra il diritto non è più solo un prodotto di legislatori nazionali. Con la Dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 i diritti inalienabili degli individui vengono affrancati dal monopolio dell’ordine giuridico da parte dello Stato-nazione e affidati a un riconoscimento internazionale. Si tratta però di una protezione così flebile che violazioni clamorose e massicce dei diritti umani si sono moltiplicate in ogni angolo della Terra. Con tutti i suoi limiti, l’Europa resta la regione del mondo in cui i diritti delle persone sono meglio tutelati, ma non basta: nella prima parte di questo volume è rappresentata una realtà fatta di luci e ombre, in cui a nuove forme di violazione dei diritti si affiancano nuove forme di tutela. Nella seconda parte del libro, dedicata al tema “globalizzazione economica e costituzionalismo”, a partire dalla pluralità di ordinamenti transnazionali ci si interroga se sia possibile cercare di introdurre riforme nel sistema di governance globale per ridurne il deficit di democrazia e consolidare le istituzioni sovranazionali secondo principi di legalità costituzionale, basati sui diritti umani.
15233MonografiaR 29/10Fondazione MigrantesRapporto italiani nel mondo 2015TodiEditrice Tau2015itaXIV, 481 p. : ill. ; 24 cmmigrazioni;dati statistici;rapporti annualiDecima edizione del Rapporto Italiani nel Mondo 2015. Ben 53 autori, dall’Italia e dall’estero, hanno lavorato a 50 diversi saggi articolati in cinque sezioni: Flussi e presenze; La prospettiva storica; Indagini, riflessioni ed esperienze contemporanee; Speciale: Eventi e Mestieri; Allegati socio-statistici e bibliografici. «Se la storia è davvero maestra di vita - si legge in apertura del volume - il vero fine dell’andare avanti nella riflessione sulle migrazioni è riuscire a far sì che ci sia un giorno in cui la decisione di partire per ogni migrante deriva da una scelta e non da un obbligo».
15234Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&Costa;Paolo&FoglizzoL’ecologia integrale
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 541-548ambiente;ecologia;societ?;religione;eticaL’ecologia integrale, come paradigma concettuale e come percorso spirituale, rappresenta il cuore dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco. Tutto è in relazione», «tutto è collegato», «tutto è connesso»: questo è il leit motiv che attraversa la Laudato si’, l’attesa enciclica di papa Francesco sulla cura della casa comune pubblicata il 18 giugno 2015. Come spesso capita, la ricezione dell’enciclica favorisce la circolazione di singoli brani o la caccia di citazioni “a effetto”, col rischio di ridurla a un accumulo di massime su una serie di argomenti disparati (clima, acqua, biodiversità, OGM, ecc.). Si perde di vista in questo modo ciò che conferisce coerenza a un testo che è lungo e articolato, ma tutt’altro che frammentario.
15235Spoglio di PeriodicoIII CLuca&R. PerfettiCibo: quando i diritti sono in conflittoAggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 550-559diritti umani;alimentazione;saluteSi parla comunemente di inviolabilit? dei diritti fondamentali, ma spesso questi stessi diritti sembrano contrapporsi tra loro. Come gestire allora queste conflittualit? e quelle all'interno di uno stesso diritto, come nel caso del diritto dell'alimentazione? Qual ? il criterio valido per determinare una corretta gerarchia dei diritti?
15236Spoglio di PeriodicoIII CAggiornamenti Sociali&Gruppo Di Studio Sulla BioeticaPluralismo in bioetica. Luoghi e forme di un dibattitoAggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 560-575etica;scienza;tecnologia;salute;religione;teologiaI dibattiti bioeticI sono caratterizzati non solo da forti contrapposizioni, ma anche da una variet? di posizioni che pu? sconcertare e disorientare. Il pluralismo, anche in campo bioetico, attrae e inquieta. Che cosa significa In realt?? Quali sfide pone alla comunit? credente nei suoi rapporti interni e con Il resto della societ?? Di quale stile e di quali luoghi abbiamo bisogno per un esercizio costruttivo del pluraltsmo? Su questo riflette il Gruppo di studio sulla bioetica di Aggiornamenti Sociali, alla ricerca di un metodo condiviso per ragionare sulle questioni cruciali della vita.
15237Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&AmbrosiniI Governi nazionali e l’immigrazione: un’esclusione selettiva e contrastataAggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 577-583diritti umani;immigrazione straniera;sociologiaItaliaArticolo della Sezione Approfondimenti su: "Accogliere o no? I dilemmi delle politiche migratorie". Quali sono gli Interessi in campo e gli attori coinvolti nelle politiche migratorie? Accogliere ? un obbligo, e fino a che punto? Esiste un diritto a migrare? E un diritto a chiudere le proprie frontiere? Queste domande sono affrontate da questo contributo, che va letto come approccio complementare alla questione Immigrazione. Di fronte al quadro confuso esistente, esso fornisce alcuni riferimenti per orientarsi partendo dalla prospettiva sociologica e dalla realt? italiana.
15238Spoglio di PeriodicoIII CPatrick&RiordanImmigrazione: diritto di migrare versus diritto di escludereAggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 584-590diritti umani;immigrazione straniera;politicaGran BretagnaArticolo della Sezione Approfondimenti su: "Accogliere o no? I dilemmi delle politiche migratorie". Quali sono gli Interessi in campo e gli attori coinvolti nelle politiche migratorie? Accogliere ? un obbligo, e fino a che punto? Esiste un diritto a migrare? E un diritto a chiudere le proprie frontiere? Queste domande sono affrontate da questo contributo, che va letto come approccio complementare alla questione Immigrazione. Di fronte al quadro confuso esistente, esso fornisce alcuni riferimenti per orientarsi partendo dalla prospettiva della filosofia politica e dalla realt? britannica.
15239Spoglio di PeriodicoIII CMassimo&PallottinoSviluppo sostenibile: gli obiettivi dell’ONU 2015-2030Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 592-601obiettivi di sviluppo del millennio;cooperazione allo sviluppoA fine settembre 2015 l'Assemblea generale dell'ONU adotter? i nuovi Obiettivi di sviluppo sostenibile, che rappresenteranno il quadro di riferimento globale delle politiche di sviluppo fino al 2030. Come sono stati elaborati? Su quale idea di sostenibilit? si reggono? Quali sfide restano aperte In vista della loro attuazione, in particolare in termini politici, di governance, partecipazione e trasparenza dei processi?
15240Spoglio di PeriodicoIII CBenedetta&CrimellaObiettivi di Sviluppo del Millennio: ora stiamo meglio?Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), p. 602obiettivi di sviluppo del millennio;cooperazione allo sviluppoDal 2000 gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio hanno guidato la comunità internazionale nella lotta contro la povertà. Approssimandoci alla loro scadenza (2015), il dibattito sull'assetto post-2015 sembra avere rubato la scena a quella che fino ad oggi è stata l’agenda globale di sviluppo. Ma quali obiettivi abbiamo raggiunto e quali no? E perché? Prima di pensare a quello che sarà, è utile riflettere su che cosa ci insegna l'esperienza che abbiamo fatto.
15241Spoglio di PeriodicoIII CGiuseppe&TrottaIl cammino sinodale. Una rilettura in corso d’operaAggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 603-611etica;religione;teologiaIn vista del Sinodo ordinario di ottobre 2015 sulla famiglia, una lettura dei documenti finora prodotti consente di orientarsi in un tema tanto delicato quanto complesso.
15242Spoglio di PeriodicoIII CIldefonso&Camacho Lara?aRiforma dei mercati ed etica d’impresa come risposta alla crisiAggiornamenti Sociali A. 66, n. 8/9 (ago.-set. 2015), pp. 616-617impresa;mercato;economia;finanza;etica;lavoroIl pensiero di Benedetto XVI sulla crisi economica globale espresso nella Caritas in veritate può essere arricchito dall’esame di due documenti del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace. Il primo (PCGP 2011) ha come oggetto la crisi economica e finanziaria e le riforme necessarie per la sua soluzione, mentre il secondo (PCGP 2013) si occupa dell’impresa, anche se non mancano allusioni alla crisi.
15243Spoglio di PeriodicoIII CSiamo tutti meticci? Le religioni nella diaspora postmodernaMissione Oggi n.7 (ago.-set. 2015), pp. 4-47migrazioni;religione;societ?In questo numero monografico si riportano gli atti del Convegno di Missione oggi 2015: "Siamo tutti meticci? Le religioni nella diaspora postmoderna", svoltosi il 9 maggio 2015. Le società contemporanee sono sempre più plurali e meticciate - si legge nella presentazione-. Le migrazioni, soprattutto quelle forzate, di massa, oltre che la globalizzazione dell’economia e dell’informazione, hanno provocato una mescolanza di persone senza precedenti nella storia. Siamo in un mondo diasporizzato e sempre più meticciato. Questi fenomeni hanno, però, riportato in primo piano il tema dell’identità, anche all’interno delle religioni, con esiti diversi, che vanno dalla pratica del dialogo (cfr. gli incontri di Assisi, i recenti viaggi di papa Francesco in Terrasanta, Turchia, Sri Lanka) alla contrapposizione anche violenta (cfr. i vari fondamentalismi, il jihadismo con le sue varie sigle, tra cui le più tristemente note sono al-Qaida, Boko Haram, Is). In questo nuovo scenario mondiale, ci si chiede qui quale ruolo abbiano le religioni in generale e il cristianesimo in particolare. . A cinquant’anni dalla conclusione del Concilio (1965-2015), la rivista si chiede come riscattare e testimoniare il grande lascito del Vaticano II, quello del dialogo, senza contrapporlo ideologicamente all’identità di ogni cultura e tradizione religiosa. In altre parole, come interpretare l’altro e l’alterità senza farci intimidire dalle emergenze patologiche, anzi valorizzandone le peculiarità? Siamo avviati a una guerra delle culture e delle religioni o ad una società capace di trasformare le varie diaspore in un fecondo meticciato? Qual è il ruolo del cristianesimo e delle Chiese nel tempo della diaspora e del meticciato?
15244Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiDossier: Liberare l'umano. Chi non si rigenera degeneraCem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), pp. 17-32educazione;formazione;pedagogia;scuolaIl presente numero programmatico intende essere una finestra aperta su ci? che la rivista offrir? nell'anno scolastico 2015-2016. La parte centrale della rivista ospita il dossier monografico, che nell'annata 2015-2016 continuer? la riflessione sul tema del Convegno 2015 di CEM: "Liberare l'umano. Chi non si rigenera degenera". Scrive Antonella Fucecchi, curatrice del dossier programmatico: "Il tema della generativit? che abbiamo scelto come percorso si iscrive in un momento cruciale in cui il CEM si accinge a raccogliere le intuizioni formative maturate nel cammino degli ultimi anni dedicati ad affrontare la sfida di educare nella societ? del rischio. [... ] Abbiamo identificato come guida una frase che riassume il significato della nostra opzione: "Non ci ? concesso lasciare il mondo cos? com'?". ? un imperativo ed un monito che ci proviene da Janusz Korczak [...]. Sono parole -continua l'autrice - che contengono molti aspetti della generativit?: richiamano alla responsabilit?, al dovere, ma anche alla creativit? che ogni impresa educatIva comporta. Pongono di fronte al limite della nostra esistenza -lasciare il mondo -e al dovere di spargere i semi di un cambiamento positivo del quale non vedremo i frutti. Il dossier programmatico offre un'anteprima dei temi che verranno trattati nel corso della nuova annata.
15245Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniDalla scuola alla città…al mondo digitaleCem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), pp. 29-32educazione;formazione;pedagogia;scuola;societ?Primo articolo della nuova Rubrica "Intercultura dove vai?", dove gli autori ci aiuteranno nella riflessione, affrontando un percorso a tutto campo sull'intercultura. Partendo dalla considerazione che oggi il principale obiettivo educativo e politico dovrebbe essere quello di costruire lo convivenza civile nella citt? plurale, nella consapevolezza che costruire intercultura ? un lavoro paziente, faticoso e permanente, simile alla democrazia.
15246Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisPrevidenza sociale. Solo vintage?Cem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), pp. 4-5lavoro;economia;politicaPrimo articolo della nuova Rubrica "Plusvalori" che intende essere un osservatorio critico di economia e finanza. Il tema qui trattato ? quello della previdenza sociale in Italia.
15247Spoglio di PeriodicoIII CSara&FerrariScuola-famiglia: allievo, pensaci tu!Cem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), pp. 8-9scuola;istruzione;societ?In questo articolo l'autrice si interroga sul ruolo dell'insegnante nel rapporto scuola-famiglia oggi. Siamo arrivati, sostiene l'autrice, al paradosso che risorse insostituibili come la scuola e la cultura sono vissute da tanti come nemici da combattere.
15248Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Dal CorsoCrisi della religione?Cem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), p. 12scuola;istruzione;societ?;religione;pedagogiaA leggere le cronache, sembra questa la stagione in cui il dibattito attorno al pluralismo religioso e, come sua declinazione pedagogica, all'insegnamento delle religioni a scuola, non si limiti ad auspici, ma sia chiamato a fare proposte da sperimentare. Anche a scuola, dove le sperimentazioni non mancano. Dopo, infatti, aver provato a descrivere e confrontare ?i saperi religiosi nelle scuole del mondo? (2014-15), questa rubrica intende approfondire la ?pedagogia interreligiosa? come contribuito al dibattito in corso. Cui anche il CEM partecipa, e non da ora, in vista della scuola che verr?: quella dove la diversit?, anche religiosa, ? diventata paradigma educativo. Ma per questo occorre formarsi.
15249Spoglio di PeriodicoIII CFrancesca&GalloniMetodo e sensibilit?Cem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), p. 13scuola;istruzione;societ?;pedagogia;psicologiaArticolo della Rubrica: "lntercultura dalla Psyco(loga)" che si occupa di intercultura in una prospettiva psicologica. E' auspicabile -secondo l'autrice- irrobustire una sensibilit? volta all'inclusione per chi potrebbe gi? incarnare la diversit?, in quanto non-italiano e/o alunno problematico.
15250Spoglio di PeriodicoIII CRiccardo&Olivieri;Silvia&SatiraIntercultura dove vai? Ripartire dalla comunit?Cem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), p. 15educazione;scuola;societ?;pedagogiaLa scuola per ritrovare il suo senso profondo e la sua legittimit? pi? piena -scrivono gli autori- deve ritrovare il suo ancoraggio alla comunit?. La comunit? ? una risorsa pedagogica fondamentale che la scuola deve cogliere come tale facendola diventare pienamente opportunit? formativa. Radicando la scuola nella comunit?, la si rituffa ?nel mondo vitale degli interessi e delle emozioni?. La scuola diventa istituzione in grado di rivitalizzare la comunit?, sorreggendo i processi di democrazia comunitaria attraverso i quali l'individuo ritrova nella propria azione quell'orizzonte pi? ampio in grado di dotarla di senso, offrendole la necessaria dimensione progettuale. Bisogna rafforzare la comunit?, ricostruirla, riannodandone i fili: la scuola in quest'opera ? insostituibile. Educare non ? solo formare. Educare ? costruire insieme identit? e futuro.
15251Spoglio di PeriodicoIII CAlessio&SurianUna guida per la mondialit?Cem Mondialit? n. 6 (giu.-lug. 2015), p. 33educazione;scuolaDove va e dove sarebbe meglio orientare l'educazione? L'Unesco ha provato a rispondere con il Forum Mondiale dell'Educazione, svoltosi dal 19 al 22 maggio 2015 a Incheon (Corea del Sud). Cinque i temi chiave: diritto all'educazione, pari opportunit?, educazione inclusiva, qualit?, educazione permanente. Per l'Unesco, il Forum ? stato anche l'occasione per presentare la nuova guida per insegnanti ed educatori sull'educazione alla cittadinanza mondiale (global) , per ora disponibile solo in inglese: Global Citizenship Education. Topics and Learning Objectives. Si tratta del primo testo dell'Unesco che esplicitamente offre agli Stati membri una lettura teorico-pratica nel tentativo di integrare una prospettiva di mondialit? in merito alla cittadinanza nei percorsi educativi sia formali, sia non formali.
15252Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Dal CorsoDossier: Per una pedagogia della bellezza. Ricordando Rubem AlvesCem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2015), pp. 17-29educazione;scuola;pedagogia;istruzione;teologia;arte;filosofiaQuesto numero di CEM Mondialit? ospita il dossier "Per una pedagogia della bellezza. Ricordando Rubem Alves". Esso riporta gli interventi al Convegno promosso e organizzato da CEM Mondialit? e Missione Oggi il 15 novembre 2014 a Brescia, che ricostruiscono la vita e l'opera del grande intellettuale brasiliano, scomparso il 19 luglio 2014, sottolineandone i diversi aspetti di pensiero e il suo legame con la pedagogia, con lo didattica e con l'intercultura. Il contributo della sua riflessione -scrive Antonella Fucecchi -, temperata dal contatto con la realt?, ? notevole soprattutto perch? ci costringe a riconsiderare il ruolo e la funzione della scuola: cosa deve essere e cosa ?: un'istituzione incaricata della manutenzione dell'identit? e dedita al restauro dei muri e delle mura identitarie? Una gabbia per addomesticare aquile e trasformare in polli da batteria tutti i suoi addetti, insegnanti compresi? O pu? diventare, assecondando lo sua migliore vocazione, una palestra di pensiero e lavoro comune, una fucina di menti creative? E quale deve essere il ruolo dei docenti? Alves risponde con chiarezza: il professore deve essere educatore, inteso come creatore di mondi, pastore di progetti, ma soprattutto, mediatore di speranza.
15253Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIntercultura e politicaCem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2015), pp. 29-33educazione;formazione;pedagogia;scuola;societ?Articolo della nuova Rubrica 2015 "Intercultura dove vai?", dove gli autori ci aiuteranno nella riflessione, affrontando un percorso a tutto campo sull'intercultura. Nel percorso dell'annata -dichiarano gli autori- ci prefiggiamo di riaggiornare il discorso sul presente e sul possibile futuro dell'approccio interculturale alle questioni della convivenza civile e della creazione di una citt? aperta, convinti che solo l'intercultura permetta di metabolizzare le trasformazioni sociali prodotte dagli effetti della globalizzazione e degli squilibri geopolitici. In questo articolo si parte dalla politica poich? ? il contesto nel quale vengono concepite le leggi e le regole del vivere insieme come comunit? di cittadini che amministra beni pubblici, risorse, spazi, tempi in una prospettiva orientata al bene comune.
15254Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniLa Buona Scuola e l'interculturaCem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2015), p. 3scuola;politica;istruzioneItaliaIl 9 luglio 2015 in Italia la Camera dei Deputatl ha approvato la legge di "Riforma del sistema nazionale di Istruzione". L'autore si concentra nella indicazione di alcuni passaggi della stessa che direttamente riguardano la dimensione interculturale.
15255Spoglio di PeriodicoIII CRiccardo&OlivieriEducazione e comunit?. La buona scuola ed i buoni cittadiniCem Mondialit? n. 7 (ago.-set. 2015), p. 15scuola;politica;istruzioneIl 9 luglio 2015 in Italia la Camera dei Deputatl ha approvato la legge di "Riforma del sistema nazionale di Istruzione". Scorrendo i vari sistemi scolastici e le leggi che si sono susseguite -spiega l'autore- pare che a nessuno interessi la Mission, sembra non ci si voglia soffermare mai a ragionare su quale sia il valore e lo scopo dell'istruzione scolastica. Ma com'? fatta una buona scuola? Se ?l'apprendimento ? un processo nel quale si integrano l'esperienza e la teoria, l'osservazione e l'azione?, si pu? immaginare una scuola che sia un luogo di incontro, di scambio, di costruzione e di pratica, integrata in un territorio e parte integrante di una comunit?.
15256MonografiaB 326Repubblica italiana&Presidenza del Consiglio dei Ministri&Dipartimento per le Pari Opportunit?&Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali - UNARIl contrasto alla discriminazione razziale: strumenti normativi, tutela giurisdizionale e ruolo dell'U.N.A.R.RomaUNAR2009ita80 p. ; 24 cmlegislazione;politica;dirittoItaliaL'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, in collaborazione con il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati e con la Facolt? di Giurisprudenza dell'Universit? di Palermo, ha organizzato nel 2009 una giornata di studio sul tema II contrasto alla discriminazione razziale: strumenti nonnativi, tutela giurisdizionale e ruolo dell'UNAR. Gli atti del semmano qui pubblicati sono finalizzati a diffondere la conoscenza della normativa antidiscriminatoria e, in particolare, degli strumenti a tutela delle vittime previsti dall'ordinamento italiano, e costituiscono una fedele riproduzione dei pregevoli interventi dei relatori.
15257MonografiaES 329Celim&BergamoEducazione allo sviluppo origini, storia e prospettiveBergamoCelim2012ita55 p. : ill. ; 24 cm.cooperazione allo sviluppo;educazione;scuolaIn questa pubblicazione si presenta l'esperienza della Ong Celim di Bergamo nel campo dell'educazione allo sviluppo. Si parla delle origini del lavoro, vengono descritte le esperienze maturate e le prospettive per il futuro.
15258MonografiaB 327Centro studi e ricerche IdosIPRIT Marocco immigrazione percorsi di regolarit? in italia


RomaIdos2014ita ; fra ; arab75, 101 p. ; 24 cmmigrazioni;legislazione;cittadinanza;immigrazione stranieraItalia;MaroccoGuida del Ministero dell'Interno italiano finalizzata a rafforzare la collaborazione italo-marocchina e a promuovere presso le istituzioni e la popolazione marocchine la conoscenza dei percorsi attualmente validi per l'ingresso e la permanenza regolare in Italia. La Guida, in versione bilingue (italiano e francese), riassume i principi fondanti della normativa e delle procedure per l'ingresso in Italia di cittadini stranieri e offre una serie di approfondimenti tematici relativi alle diverse fattispecie di ingresso consentite: dai lavoratori altamente qualificati a quelli stagionali, dai ricongiungimenti familiari ai minori non accompagnati, dagli studenti internazionali al sistema delle quote di ingresso, dalla protezione internazionale ai ritorni volontari assistiti. Il progetto, oltre alla pubblicazione e diffusione della Guida, ha previsto la formazione in loco di 25 funzionari e operatori marocchini, che cos? potranno farsi, a loro volta, da diffusori delle informazioni necessarie a prevenire i percorsi di irregolarit?.
15259MonografiaB 328Centro studi investimenti sociali - CensisLa societ? impersonale MilanoFranco AngeliC 20139788820454395ita142 p. ; 23 cmconsumi;societ?;sociologia;informazione;comunicazione;dati statisticiItaliaLa riflessione del Censis “Un mese di sociale/2013” si incentra sulla società di oggi, che appare come priva di coscienza di sé e di quello che avviene intorno. Una società che vive tutto come fosse un paesaggio che non chiede partecipazione né azione.
La società propende al voyeurismo, non all'impegno, ed è destinata al populismo del guardare. Non più motore di crescita e stimolo per l'ascensione sociale, la politica si limita a cavalcare una tendenza verso il rancore, l'appiattimento al basso senza mobilità. Siamo poi giornalmente esposti a una valanga incontrollata di numeri. L'inflazione di dati risulta evidente nella comunicazione quotidiana, con misurazioni, rating, indicatori di agenzie internazionali che assurgono a notizie e rischiano di disorientare famiglie e imprese, più che aiutarle ad affrontare le difficoltà del presente. La moltiplicazione e l'integrazione dei media in una dimensione orizzontale, dove l'utente costruisce palinsesti e contenuti, ha fatto saltare ogni scala gerarchica delle fonti. L'informazione e la comunicazione si alimentano sempre più di opinioni senza interpretazione: dai sondaggi messi in pagina dai giornali a quelli delle trasmissioni televisive. Sullo sfondo, l'abbaglio della partecipazione attraverso Internet.
15260MonografiaR 44/2Anci;Caritas italiana;Cittalia;Fondazione Migrantes;SprarRapporto sulla protezione internazionale in italia 2015[S.l.][s.n.][2015]9788863060461ita239 p. : ill. ; 30 cmmigrazioni;legislazione;cittadinanza;immigrazione straniera;rapporti annuali;dati statisticiItaliaPer il secondo anno consecutivo ANCI, Caritas Italiana, Cittalia, Fondazione Migrantes e Sprar, in collaborazione con UNHCR, hanno realizzato il Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia 2015. Il Rapporto ? una ricerca approfondita che mira a sgombrare il campo da approssimazioni e luoghi comuni sul fenomeno dei migranti forzati e rifugiati, e permette una pi? completa e reale lettura dello scenario internazionale, europeo ed italiano.
15261MonografiaM 250Democratici di sinistra&Direzione nazionale;Partito del Socialismo Europeo&Gruppo parlamentare;Parlamento Europeo&Delegazione Democratici di sinistra;con la collaborazione scientifica del CeSPIIdee e forze progressiste in America Latina e in Europa RomaInternazionale2004ita220 p. ; 13 cmimpresa;lavoro;pace;economia;sviluppo;cooperazione allo sviluppoEuropa;America Latina;Argentina;Brasile;CileQuesto volume riporta integralmente gli atti relativi alla conferenza internazionale che la Direzione nazionale dei Democratici di Sinistra, il gruppo parlamentare del PSE e la delegazione DS al Parlamento Europeo hanno tenuto l'11 e il 12 Marzo 2004 su "Idee e forze progressiste in America Latina e in Europa".
15262MonografiaB 329Agostino&MantovaniLa guerra continuaBresciaMarco Serra Tarantola Editore20139788867770298ita283 p. ; 15 cmguerra;pace;informazioneIraqPoeta sensibile e saggista acuto, Agostino Mantovani ricostruisce in questo libro, che unisce i due registri espressivi, il conflitto in Iraq, gli abomini, il silenzio degli innocenti, la degenerazione etica e la sordità del mondo di fronte a “La guerra continua”. Costruito come un diario senza date, sincopato dall’ansia di fissare il frammento, scandito dal tempo discontinuo e orribile delle atrocità lontane e dalla ribellione dell’uomo-che-pensa, il libro offre una visione di segmenti bellici che poi si compongono nell’assoluta linearità degli avvenimenti militari e politici, offrendo un quadro di senso al non-senso di un’informazione frantumata. L’opera assume il punto di vista dell’autore che osserva ed estrapola efficacemente dal brusio di sottofondo – quello che poteva apparire come un gigantesco filmato di finzione, un basso-continuo di morte che i mass media rendevano in una dimensione di incomprensibile surrealtà – per riportarlo, attraverso una sensibilità umanistica e cristiana al centro della scena.
15263MonografiaES 330Franca&Giacchetto;... [et al.]Radici in cerca di terra[S.l.][s.n.][2010]887130070Xita141 p. : ill. ; 21x21 cmdonne;migrazioniIl libro vuole essere prima di tutto un omaggio al coraggio ed alla speranza di tante donne migranti, le quali raccntando le loro storie, offrono strumenti per comprendere e far comprendere meglio il fenomeno della migrazione, ai giovani, agli educatori, a chi lavora nel campo ed a chi non si è mai interessato di immigrazione. «Donne nuvole» le chiama Erri De Luca nella prefazione del libro, «venute da ognuno dei 360 gradi dell’orizzonte». Sono loro, la novità della nuova migrazione, «donne che si staccano da terre di origine e di affanno», le cui storie «sono ancora allo stato di ferite, cucite a punti larghi, mal richiuse». Sono donne nuvole, trascinate sopra oceani e montagne» ma che non smettono di essere madri anche in un Paese straniero, in cui «fanno crescere figli e piantano futuro senza permesso né soggiorno». Circa venticinque donne raccontano partenze disperate, viaggi terribili e arrivi difficili, ma anche epiloghi contemporanei felici.
15264MonografiaB 330Link 2007Buone pratiche e lezioni apprese nel fare cooperazione allo sviluppo[S.l.][s.n.][2012]ita15 p. : ill. ; 30 x 21 cmcooperazione allo sviluppo In questo testo le ONG del coordinamento italiano Link 2007 danno testimonianza del loro lavoro nel settore della cooperazione allo sviluppo. I cambiamenti politici, culturali, economici dell'ultimo ventennio hanno inciso profondamente sul contesto della cooperazione internazionale che, sempre pi? complesso e mutevole, vede l'interazione di un numero crescente di attori diversi per finalit?, caratteristiche, politiche e modalit? operative. Tutte le ONG di Link 2007 tipicamente impegnate, talvolta in programmi rilevanti, con progetti, cooperanti e volontari sul campo si sono impegnate sul terreno dell'Efficacia degli Aiuti e dell'Efficacia per lo Sviluppo, secondo l'Agenda della "Aid and Development Effectiveness". Non basta accertarsi che le azioni pianificate siano state realizzate - spiegano gli autori - ? doveroso verificare il conseguimento di risultati quantificabili. Non ? sufficiente fare le cose "bene", ma ? fondamentale fare le cose "giuste" in modo che si possono apprendere delle lezioni per il futuro.
15265MonografiaR 45/1Defence for Children International - ItaliaIMPACT: Improving & Monitoring Protection systems Against Child Trafficking [S.l.][s.n.]C2014ita147 p. ; 21 x 30 cmminori;rapporti annuali;dati statistici;dirittoEuropa;italiaStudio condotto dal progetto IMPACT -Improving Monitoring and Protection Systems Against Child Trafficking and Exploitation, realizzato da quattro organizzazioni partner a Cipro, in Grecia, in Italia e in Portogallo tra settembre 2012 e febbraio 2014, con il sostegno finanziario del Programma Prevenzione e Lotta Contro la Criminalit? della Commissione europea Direzione Generale Affari Interni. Esso propone dati e informazioni relative a tratta e sfruttamento di bambini nel contesto europeo al 2014 dove, nonostante le significative misure messe in atto, permangono importanti criticit?. Tra queste si evidenziano l'approccio frammentario delle politiche, delle programmazioni e delle strategie, l'ancora debole livello di coordinamento tra i diversi comparti dell'istituzione, cos? come tra i suoi livelli centrali e locali, la distanza tra gli obblighi previsti dalla legge e la loro concreta attuazione nella pratica, un insufficiente investimento sulle politiche di prevenzione.
15266Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaIl tutto e le parti: un nuovo umanesimo per la Chiesa italiana
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 11 (nov. 2015), pp. 725-732religione;societ?Italia"Il tutto è superiore alla parte" è uno dei quattro principi che l’esortazione apostolica Evangelii gaudium (EG, nn. 234-237) di papa Francesco (2013) propone per rinnovare il modo in cui la Chiesa universale compie la propria missione di evangelizzazione. Che cosa significa per quella italiana? Dal 9 al 13 novembre 2015 si riunisce a Firenze il quinto Convegno ecclesiale nazionale, che potrà rappresentare l’occasione per leggere i segni del nostro tempo e “aggiornare” lo stile e il modo di essere Chiesa in Italia.
15267Spoglio di PeriodicoIII CMaria Luisa&VallauriIl lavoro secondo il Jobs Act
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 11 (nov. 2015), pp. 734-746lavoro;legislazione;politicaItaliaIl Jobs Act - riforma del diritto del lavoro in Italia, promossa ed attuata in Italia dal governo Renzi, attraverso diversi provvedimenti legislativi varati tra il 2014 ed il 2015 - è una riforma strutturale vasta e articolata, che si propone di combinare in modo virtuoso flessibilità e sicurezza nel rapporto di lavoro. L’esame dei contenuti, punti di forza e di debolezza, permette di valutare la bontà della strada intrapresa.
15268Spoglio di PeriodicoIII CChiara&PeriRifugiati: un banco di prova per l’Unione Europea
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 11 (nov. 2015), pp. 747-757immigrazione straniera;migrazione;politica;istituzioni;diritti umaniEuropaL’acuirsi degli arrivi dei rifugiati e l’impatto mediatico delle molte tragedie avvenute durante l’estate 2015 hanno posto al centro del dibattito il tema della gestione delle migrazioni da parte delle istituzioni europee.
15269Spoglio di PeriodicoIII CValeria&MiceliFondi sovrani, protagonisti silenziosi della finanza mondiale
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 11 (nov. 2015), pp. 759-768economia;finanzaI fondi sovrani hanno registrato negli anni pi? recenti una crescita impressionante, che li rende oggi protagonisti sulla scena finanziaria globale. Ne viene presentata qui la storia, il funzionamento e le prospettive future.
15270Spoglio di PeriodicoIII CYouba&SokonaClima e giustizia alla COP 21 di Parigi: oltre la contrapposizione Nord-Sud
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 11 (nov. 2015), pp. 769-775ecologia; etica;clima;politica;PVS

Articolo sulla XXI Conferenza delle Parti (COP 21) della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) che si terrà a Parigi, Francia dal 30 novembre al 11 dicembre del 2015. Questa è l’occasione, secondo l'autore, per riflettere sul carattere globale dei problemi posti dal cambiamento climatico e sul tipo di risposte fin qui date, con un invito a guardare ad essi dalla prospettiva dei Paesi in via di sviluppo.
15271Spoglio di PeriodicoIII CMelvil&Pereira;S.&XavierVeri e falsi miti dell’industria mineraria. Uno sguardo dall’India su una questione mondiale
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 11 (nov. 2015), pp. 777-786diritti umani;economia;sviluppo;ambienteDue rappresentanti della società civile indiana, impegnati nella protezione dei diritti delle popolazioni indigene e dei territori interessati dalle attività estrattive, sfatano i miti che aleggiano attorno all’industria mineraria e mettono in luce i problemi che essa causa.
15272Spoglio di PeriodicoIII CAlain&ThomassetLa vita economico-sociale secondo la Gaudium et spes
Aggiornamenti Sociali A. 66, n. 11 (nov. 2015), pp. 797-800religione;societ?;storia;sviluppoL’avvicinarsi del cinquantesimo anniversario dell’approvazione della Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo Gaudium et spes (GS, 7 dicembre 1965), un giorno prima della chiusura del Concilio Vaticano II, è un’occasione per rileggere questo testo. Esso è certamente legato al periodo storico in cui viene redatta, gli anni ’60, contrassegnati dalla fine della colonizzazione, dall’emergere della realtà del Terzo mondo, dalla consapevolezza delle disuguaglianze economiche tra le aree del pianeta, dalla preoccupazione per lo sviluppo. Al tempo stesso, il testo conserva il suo valore, sia perché è ancora capace di offrire ispirazione, sia perché rappresenta una testimonianza di come la Chiesa, in un momento storico preciso, ha compiuto il proprio «dovere permanente […] di scrutare i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo, così che, in modo adatto a ciascuna generazione, possa rispondere ai perenni interrogativi degli uomini sul senso della vita presente e futura e sulle loro relazioni reciproche» (n. 4). E' possibile rendersene conto rileggendo il capitolo dedicato ai temi economici, il terzo della seconda parte (nn. 63-72).
15273Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&CamarlinghiLe basi biologiche dell'empatiaAnimazione sociale n. 294 (set.-ott. 2015); pp.3-12scienza;etica;societ?La scoperta dei neuroni specchio, dotati della sorprendente propriet? di attivarsi sia quando compiamo un'azione in prima persona sia quando la vediamo fare da altri, ha rivoluzionato il panorama delle neuroscienze cognitive. Essa, mostrando l'esistenza di meccanismi che ci mettono immediatamente in contatto con gli altri, ha dato forza alle concezioni che vedono non nell'io, ma nell'intersoggettivit? la base dell'individuo. Con i neuroni specchio scopriamo che la natura ci ha dotati di un meccanismo per volerci bene, per capirci a un livello antico che viene prima del linguaggio. Ma sta alla cultura renderlo pi? ricco e potenziare questa nostra capacit? di empatia verso gli altri.
15274Spoglio di PeriodicoIII CTarcisio&PlebaniPratiche di resistenza nella vita quotidianaAnimazione sociale n. 294 (set.-ott. 2015); pp.13-23etica;societ?;psicologia;sociologia;stili di vita

Siamo immersi in meccanismi sociali che occultano i fattori di disagio collettivo, non meno che i rapporti di subordinazione, senza che si riesca a dare un nome ai processi che corrodono la vita delle persone e il legame sociale. C'? una via di uscita? Tutto sembra dire che l'attuale sistema socio-economico ? ?inscalfibile?. Ma, se ci si guarda attorno con uno sguardo sensibile, si pu? intravedere come l'opposizione alla corrosione assuma le forme di una resistenza che nasce nella vita quotidiana, potente laboratorio in cui prendono forma microrganismi sociali resistenti, produttori di inediti stili di vita e convivenza, economie ecologiche, beni comuni.
15275Spoglio di PeriodicoIII CFrancesco&MaiettaUn nuovo welfare pu? nascere
Animazione sociale n. 294 (set.-ott. 2015); pp. 24-33servizio sociale;sanit?;saluteItaliaDue logiche inadeguate si affrontano nel pensare le politiche di welfare. Da una parte la logica demolitiva dei tagli, ispirata da approcci ragionieristici dimentichi del patto costituzionale che prescrive di non abbandonare mai nessuno. Dall'altra la logica dei tab?, dei principi intoccabili, che impedisce di misurarsi con la necessit? di forme nuove di welfare in cui i principi si possano incarnare. Per non pochi versi oggi le due logiche vengono superate nei fatti da nuove idee, nuove organizzazioni, nuovi percorsi di cittadinanza attiva in cui molteplici risorse etiche, sociali, finanziarie, istituzionali convergono nel rimuovere qui e ora le cause di esclusione.
15276Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Camerlinghi;Francesco&D'AngellaInchiesta del mese: I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza /7Animazione sociale n. 294 (set.-ott. 2015); pp. 34-79minori;servizio socialeItaliaQueste pagine intendono offrire indicazioni metodologiche per
affrontare uno dei problemi pi? gravi e trascurati del nostro Paese: la condizione dei tanti bambini, bambine e adolescenti che si trovano a crescere in contesti sociali e familiari fragili. Questo dossier documenta gli esiti del laboratorio promosso dall'Ombudsman delle Marche (l'Autorit? per la garanzia dei diritti degli adulti e dei bambini) in collaborazione con il Comune di Ancona e la rivista Animazione Sociale. Il focus degli incontri (svoltisi tra febbraio e settembre 2015), ai quali hanno partecipato operatori dei servizi sociali, sanitari, educativi (del pubblico e del privato sociale) delle Marche, ? stato proprio capire come tutelare il diritto dei bambini e degli adolescenti a con-vivere con la propria famiglia e degli adulti a poter sentirsi genitori.
15277Spoglio di PeriodicoIII CMaria Pia&FontanaCome a scuola educare alla legalit?Animazione sociale n. 294 (set.-ott. 2015); pp. 80-90scuola;educazioneDopo le stragi di mafia negli anni '90, l'educazione alla legalit? ? divenuta un'emergenza della nostra societ?. Oggi, dopo pi? di vent'anni di progetti nelle scuole, ? venuto il momento di capire cosa ha dimostrato di funzionare e cosa invece si tratta di abbandonare. Ben venga infatti l'educazione alla legalit?, purch? si faccia tesoro degli apprendimenti sviluppati. L'ipotesi di quest'articolo ? che questa educazione non vada considerata come altra rispetto all'intervento educativo, sebbene abbia una intenzionalit? specifica. E che l'esperienza maturata fino a oggi offra molte indicazioni su come proseguire il lavoro con gli studenti e con i docenti.
15278Spoglio di PeriodicoIII CFrancesca&OlivaAttivarsi su domande generatIveAnimazione sociale n. 294 (set.-ott. 2015); pp. 91-100psicologia;servizio socialeChi lavora nel sociale sa quanto nell'attraversare la crisi sia facile rifugiarsi in luoghi comuni come la recriminazione, la drammatizzazione, l'impotenza. Si entra cos? in circoli depressivi, rinunciando alla ?plasticit? della mente? e dunque alla possibilit? di sognare e immaginare, criticare e trasgredire, progettare e perseguire ?altro?. Ora la plasticit?, oltre che dote naturale, ? frutto di un impegnativo esercizio individuale e collettivo che porta a moltiplicare le connessioni per adattarsi all'esistente ma anche per adattare l'esistente ad attese sensate. Da questo punto di vista, esercitarsi su domande generative ? aprire sentieri di futuro.
15279Spoglio di PeriodicoIII A Michael&FreedenIl futuro del liberalismo e dell'EuropaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 775-786societ?;politica;filosofia;economiaEuropaArticolo che offre uno sguardo ampio sul tema del liberalismo come dottrina sociale e politica in Europa. Partendo dall'analisi delle sue radici storiche nello spazio europeo, si analizza in paticolare il liberalismo socile e quello pluralista e se ne evidenziano le sfide future.
15280Spoglio di PeriodicoIII A Michele&Salvati
Renzi, stick to your gunsIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 787-795politica;societ?ItaliaRiflessione di apertura alla Rubrica "Il caso italiano" sul futuro del Governo di Matteo Renzi. L'autore si concentra sull'analisi dell'immagine di innovatore e riformatore che Renzi sta dando al suo governo.
15281Spoglio di PeriodicoIII AMassimiliano&PanarariA sinistra del Pd, una prateriaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 796-805politica;societ?ItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" in cui l'autore riflette sul panorama politico a sinistra del Partito Democratico (Pd) al governo. Secondo l'autore in Italia la sinistra radicale ha mancato appieno l'appuntamento con la svolta post-moderna.
15282Spoglio di PeriodicoIII APaolo&SegattiUna transizione che non pu? essere ifinitaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 806-812politica;societ?ItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" in cui l'autore riflette sull'evoluzione del sistema politico italiano. La riflessione prende avvio dal dibattito sulla prossima riforma della legge elettorale proposta dal governo Renzi. Verso quale direzione sta andando l'Italia a riforme approvate?
15283Spoglio di PeriodicoIII AEnrico&BialeUber il costo di una innovazione senza regoleIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 813-821societ?;economia;lavoro;impresa;mercatoItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" in cui l'autore illustra il caso della piattaforma di infrastrutture Uber che fornisce un servizio di trasporto automobilistico privato attraverso un'applicazione software mobile (app) che mette in collegamento diretto passeggeri e autisti. Essa ? stata dichiarata illegale in Italia, ma bisogna considerare che la "platform economy" potrebbe cambiare il modo di intendere i rapporti lavorativi.
15284Spoglio di PeriodicoIII ASergio&FabbriniIl nuovo populismo europeoIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 822-829politica;istituzioniEuropaArticolo di apertura della Rubrica "Come vota l'Europa?" che analizza il fenomeno del nuovo populismo europeo. Come la governance europea continuer? a sottoporre la politica dei Paesi che ne fanno parte alla pressione ricorrente del populismo anti-tecnocratico?
15285Spoglio di PeriodicoIII AMichele&MarchiIl malessere dei francesi e l'EuropaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 830-839politica;istituzioniEuropa;FranciaArticolo della Rubrica "Come vota l'Europa?" che analizza la visione della Francia rispetto alla integrazione europea, a partire della bocciatura della cosidetta "Costituzione europea" nel 2005. Per capire il malessere francese rispetto a tale tema, l'autore analizza l'attuale congiuntura politica legata al partito del Front Nacional, catalizzatore di un voto in cui si raccolgono le insicurezze e le proteste antieuropee.
15286Spoglio di PeriodicoIII ADavide Gianluca&BianchiUn Regno sempre meno UnitoIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 840-848politica;economia;istituzioniEuropa;Gran BretagnaArticolo della Rubrica "Come vota l'Europa?" che analizza la situazione politica del Regno Unito, a partire dai risultati delle elezioni generali del 7 maggio 2015 per eleggere il 56° Parlamento. L'autore si sofferma sull'analisi della dichiarazione del primo ministro Cameron il quale ha promesso agli elettori che nel 2017 sarà indetto un referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione europea.
15287Spoglio di PeriodicoIII AGabriele&D'OttavioLa Germania e la crisi europeaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 849-856politica;economia;istituzioniEuropa;GermaniaArticolo della Rubrica "Come vota l'Europa?" che analizza il sistema politico della Germania e l'opinione dell'elettorato della cancelliera Merkel difronte alla crisi europea.
15288Spoglio di PeriodicoIII AAlfonso&BottiLa sfida catalana alle prossime elezioni spagnoleIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 857-865politicaSpagnaArticolo della Rubrica "Come vota l'Europa?" che analizza la situazione politica spagnola alla vigilia del voto per l'indipendenza della Cataologna, fissato per il 27 settembre 2015.
15289Spoglio di PeriodicoIII APietro&FaragunaL'identità nazionale nell'Unione europea come problema e come soluzioneIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 866-875politicaEuropaArticolo di chiusura della Rubrica "Come vota l'Europa?". Se l'Europa "sta male", le rivendicazioni identitarie nazionali sembrano invece godere di ottima salute. A partire da questa considerazione l'autore affronta un'analisi della importanza di una integrazione europea differenziata.
15290Spoglio di PeriodicoIII AMaurizio&BettiniSulle radici elleniche dell'EuropaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 876-882politica;culturaEuropaArticolo di apertura della Rubrica "L'Europa necessaria" sul tema delle radici culturali elleniche dell'Europa. L'autore si concentra sulla genesi del sistema democratico nel mondo antico.
15291Spoglio di PeriodicoIII AFrancesco&FarinaSe l'Europa finge di agireIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 883-892politica;economia;finanzaEuropa;GreciaArticolo della Rubrica "L'Europa necessaria" sul tema delle decisioni comunitarie in merito alla crisi del debito greco. L'autore ripercorre la storia del varo della Unione monetaria e delle radici della governance macroeconomica europea.
15292Spoglio di PeriodicoIII ASalvatore&BiascoEuro: la questione si decide sul piano analiticoIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 893-899politica;economia;finanzaEuropaArticolo della Rubrica "L'Europa necessaria" sul tema della crisi del debito greco e delle spinte dei Paesi membri per l'uscita dall'euro come soluzione all'austerity.
15293Spoglio di PeriodicoIII ALucio&BaccaroLe trasformazioni del capitalismo tedesco e la crisi dell'euroIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 900-909politica;economia;finanza;lavoroEuropaArticolo della Rubrica "L'Europa necessaria" che analizza le trasformazioni del capitalismo tedesco e la crisi dell'euro. Come ? possibile, si chiede l'autore, che proprio la Germania - la nazione che secondo la letteratura della political economy deve il suo successo al fatto di essere un modello di capitalismo "coordinato" e istituzionalmente denso - sia diventata l'alfiere della ristrutturazione neoliberale dei Paesi dell'Eurozona?
15294Spoglio di PeriodicoIII AEster&SalisL'Agenda europea per l'immigrazione e l'asiloIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 910-917politica;immigraione stranieraEuropaArticolo della Rubrica "L'Europa necessaria" che analizza l'Agenda europea per l'immigrazione e l'asilo. Essa ? stata presentata alla Commissione europea a maggio 2015 a seguito della emergenza sbarchi dell'aprile 2015; l'autore ne mette a fuoco le strategie e i limiti.
15295Spoglio di PeriodicoIII AMoreno&Bertoldi;Annika&MelanderStabilità e riforme in CinaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 918-926economia;politica;finanzaCinaArticolo della Rubrica "La finestra sul mondo" dedicato alla politica economica della Cina contemporanea. L'economia cinese si trova a un bivio, spiega l'autore, da una parte controllo politico e stabilit? di breve termine, dall'altra parte liberalizzazione economica e riforme. Per meglio capire la natura delle tensioni in corso l'autore ci porta attraverso un'analisi del modello di sviluppo della Cina dagli anni 60 ad oggi.
15296Spoglio di PeriodicoIII AArnaldo&TestiLa mossa del cavallo: le primarie negli Stati UnitiIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 927-935politicaUSAArticolo della Rubrica "La finestra sul mondo" dedicato alle prossime elezioni primarie presidenziali degli Stati Uniti d'America nel 2016. L'autore offre una panoramica sul significato di tale importante evento e dei meccanismi che lo costituiscono.
15297Spoglio di PeriodicoIII AGianfranco&Pellegrino?Laudato s?: la rilevanza politica e le tensioni teoriche di un'enciclicaIl Mulino A. LXIV n. 5 (set.-ott. 2015), pp. 936-944religione;politica;societ?;ambiente;ecologia;etica;bene comune;economiaArticolo della Rubrica "La finestra sul mondo" dedicato all'enciclica di Papa Francesco "Laudato s?". L'autore si concentra su tre questioni salienti: l'atteggiamento nei confronti del cambiamento climatico come problema scientifico; la visione della natura non-umana e la diagnosi e i suggerimenti pi? specificamente politici.
15298Spoglio di PeriodicoIII CBrunetto&SalvaraniDossier: Nostra aetate cinquant'anni di dialogoMissione Oggi n. 9 (nov. 2015), pp. 17-32religione;storiaIl 28 ottobre 1965 ebbe luogo un evento cruciale per il futuro della cattolicit?. La conclusione della dichiarazione Nostra aetate, un documento del Concilio Vaticano II. Inizialmente concepito come un trattato che, dopo secoli di dissertazioni contro gli ebrei, era chiamato a riabilitare agli occhi dei cristiani quel popolo a lungo perseguitato e considerato deicida. In realt? il documento contiene un nuovo sguardo cristiano non solo sugli ebrei, ma su tutte le altre religioni. A cinquant'anni di distanza questo dossier intende riprenderlo in mano e porgli nuovi e vecchi interrogativi.
15299Spoglio di PeriodicoIII CGiusy&BaioniL'epidemia del terzo mandatoMissione Oggi n. 9 (nov. 2015), pp. 7-10politicaCongo;Africa;Repubblica Democratica del Congo;Ruanda;BurundiL'autrice offre un'ampia panoramica sulle dinamiche di ricandidature e rielezioni di alcuni capi di Stato africani, che aggirando le regole del sistema elettorale, stanno mettendo in crisi i sistemi democratici dei loro Paesi. Si parla della terza rielezione del presidente del Burundi Pierre Nkurunziza; del presidente Paul Kagame del Ruanda; Di Denis Sassou-Nguesso, presidente del Congo dal 1979 e della situazione della Repubblica Democratica del Congo, dove il presidente Joseph Kabila sta provando a posporre ad libitum la data del voto prevista per novembre 2016.
15300Spoglio di PeriodicoIII CMaria Teresa&CobelliRepubblica Centrafricana i conti con la storiaMissione Oggi n. 9 (nov. 2015), pp. 11-13conflitti;politica;storia;economia;sviluppo;paceRepubblica CentrafricanaDal 2012 la Repubblica Centrafricana ? scossa da violenti scontri tra varie fazioni in lotta che hanno prodotto una situazione drammatica, tuttora in corso. Le cause di questa situazione sono molto complesse e affondano le radici nella sua storia.
15301Spoglio di PeriodicoIII CStefano&VecchiaAsean in ordine sparso verso l'integrazioneMissione Oggi n. 9 (nov. 2015), pp. 14-16economia;politica;mercato;sviluppoAsia;Asia orientaleArticolo dedicato agli sviluppi della ASEAN - Associazione delle nazioni del Sud-est asiatico, una organizzazione politica, economica e culturale di nazioni situate nel Sud-est asiatico. ? stata fondata nel 1967 con lo scopo principale di promuovere la cooperazione e l'assistenza reciproca fra gli stati membri per accelerare il progresso economico e aumentare la stabilit? della regione. Entro la fine di questo anno 2015 i 10 paesi membri si doteranno di strutture e assumeranno iniziative comuni che cambieranno profondamente la fisionomia e gli obiettivi dell'organizzazione. In aprticolare l'autore si concentra sulla realizzazione della Comunit? economica Asean che si proporr? come nuovo polo produttivo ed economico del continente.

15302Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviAmerica Latina, sta per finire la stagione delle conquiste sociali?Rocca A. 74 n. 22 (15 nov. 2015), pp. 13-14politica;economiaAmerica LatinaLa mancata vittoria al primo turno delle elezioni presidenziali (25 ottobre 2015) in Argentina di Daniel Scioli, il candidato scelto per dare continuit? al progetto progressista della presidente uscente Cristina Fernandez de Kirchner, e la perdita da parte del Polo democratico di sinistra del controllo in Colombia di Bogot? dopo 12 anni al potere, hanno attivato in questa fine novembre 2015 un campanello di allarme sul possibile inizio in America latina di una inversione di tendenza, dopo la lunga stagione di conquiste sociali che ha segnato gli ultimi 15 anni in molti Paesi del subcontinente americano.
15303Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniLegge di stabilit?, a chi parla il governo?Rocca A. 74 n. 22 (15 nov. 2015), pp. 13-15economia;politica;finanzaItaliaArticolo sul disegno di legge di stabilit? per il 2016 in Italia del governo Renzi. Esso contiene le misure necessarie a conseguire gli obiettivi di finanza pubblica indicati nella Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2015. Il provvedimento ? stato presentato al Senato (A.S.2111) che lo ha approvato in prima lettura nella seduta del 21 novembre 2015, ed ? stato trasmesso alla Camera (A.C. 3444), che ne ha iniziato l'esame marted? 24 novembre. L'autrice prova a rispondere agli interrogativi: Cosa cambier? con questa manovra? Chi ne sar? pi? soddisfatto e chi meno? Quale ? la base sociale di riferimento di Renzi?

15304Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliIstruzione, non di solo internet vive la scuolaRocca A. 74 n. 22 (15 nov. 2015), pp. 24-26istruzione;scuola;tecnologia;rapporti annuali;dati statistici? una fotografia deludente per i fautori della tecnologia quella che esce dal primo rapporto compilato dall'Ocse sulle Digital skills (l'uso delle nuove tecnologie nell'insegnamento) e pubblicato a settembre 2015. Anche se la stessa organizzazione consiglia prudenza e auspica una maggior attenzione nell'utilizzo del digitale in chiave di didattica innovativa. Invece finora le tecnologie sono state interpretate prevalentemente come strumenti da affiancare (o sovrapporre) a una didattica tradizionale.
15305Spoglio di PeriodicoIII CLuca&Facco;Adriana&Ciccia;Franco&RimanoImmigrati. Quando l'accoglienza si fa concreta. Esperienze e proposteRocca A. 74 n. 22 (15 nov. 2015), pp. 33-35immigrazione straniera;religione"Ogni parrocchia accolga una famiglia di profughi. Lo faranno per prime le due parrocchie del Vaticano. Cominciamo dalla mia diocesi di Roma". ? la proposta lanciata da Papa Francesco in un breve discorso poco prima dell'Angelus del 5 settembre 2015, per dare il buon esempio e rispondere concretamente all'appello da lui stesso rivolto a ogni comunit? d'Europa. I tre autori si interrogano sulle possibili modalit? di coinvolgimento delle realt? ecclesiali e della cittadinanza per rispondere a tale appello.
15306Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaViolenze e religioni: l’apocalisse di ParigiAggiornamenti Sociali A. 66, n. 12 (dic. 2015), pp. 813-820religione;sociologiaQuali lezioni possiamo apprendere dagli attentati da parte dei terroristi dell'ISIS a Parigi il 13 novembre 2015? Siamo condannati a una spirale di odio reciproco e di violenza crescente? La teoria del capro espiatorio elaborata dal filosofo Ren? Girard ci viene in aiuto per smascherare questi circoli viziosi e usare per il bene la potenza di fedi e convinzioni profonde.
15307Spoglio di PeriodicoIII CFarhad&KhosrokhavarQuando il jihad affascina i giovani francesi. Un’analisi oltre i clichéAggiornamenti Sociali A. 66, n. 12 (dic. 2015), pp. 822-831religione;sociologiaGli attentati da parte dei terroristi dell'ISIS del 13 novembre a Parigi riportano l’attenzione sui giovani jihadisti nati e cresciuti in Europa, una realtà che non riguarda più solo giovani musulmani abitanti delle periferie ed esclusi dalla società, ma anche ragazzi e ragazze del ceto medio. Quali motivzioni li spingono ad aderire al jihadismo? Quale malessere sociale è così anestetizzato? Quali critiche sono implicitamente mosse alla società occidentale? Che cosa si cela dietro l'immaginario idealizzato del martire che muore per la giusta causa?
15308Spoglio di PeriodicoIII CSusy&ZanardoLa questione della differenza sessualeAggiornamenti Sociali A. 66, n. 12 (dic. 2015), pp. 833-844filosofia;antropologia;donneAll’interno del dibattito sulla questione gender, viene qui presentata una riflessione su questa differenza tanto ineliminabile quanto inafferrabile, per riuscire ad andare oltre vuoti stereotipi e sterili generalizzazioni.
15309Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&CarelliTalent show: le abilit? personali alla ribaltaAggiornamenti Sociali A. 66, n. 12 (dic. 2015), pp. 846-854societ?;sociologia;informazione;comunicazioneI palinsesti televisivi offrono un numero sempre crescente di talent show, programmi all’insegna della sfida tra concorrenti sulle più disparate abilità. Ne vengono presentate le caratteristiche e i meccanismi, nonché l’impatto che hanno sulla vita sociale, soprattutto giovanile.
15310Spoglio di PeriodicoIII CGiovanna&LandiI nuovi delitti contro l’ambienteAggiornamenti Sociali A. 66, n. 12 (dic. 2015), pp. 856-863ambiente;giustizia;diritto;legislazioneItaliaL’importanza delle risorse ambientali e la necessità di una loro effettiva protezione trovano una conferma nella rafforzata tutela penale recentemente introdotta in Italia. Dopo anni di acceso dibattito, anche l'Italia ha introdotto una disciplina penale per chi provoca danni nei confronti delle risorse ambientali (Legge, 22/05/2015 n. 68). Quali sono le principali novità? Come si relazionano al Testo Unico sull'Ambiente del 2006? In che modo la concreta attuazione della nuova legge, potrà realmente aiutare a proteggere l'ambiente, inserendosi nel quadro normativo europeo?
15311Spoglio di PeriodicoIII CAngus&DeatonLa grande fuga dalla miseriaIl Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 965-979salute;economia;storia;societ?;sviluppoSaggio di apertura del numero di Angus Deaton cui ? stata affidata la Lettura 2015 del Mulino -che proprio quest'anno ha ottenuto il premio Nobel per l'Economia in ragione dei suoi studi sulle origini e l'evoluzione della disuguaglianza. L'articolo d? conto proprio di questi studi e delle tesi cui Deaton ? giunto in merito all'andamento ciclico ma complessivamente positivo nella ricerca umana di ridurre le disuguaglianze di salute, standard di vita e stabilit? politica che, come scrive lo stesso Deaton, ?sono oggi all'origine delle forti pressioni migratorie dell'Africa e dell'Asia verso l'Europa?.
15312Spoglio di PeriodicoIII CSilvia&SalvaticiEuropa, terra di profughiIl Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 980-988immigrazione straniera;politica;migrazioni;storiaEuropaDue anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che caus? la morte di quasi 400 persone -era il 3 ottobre 2013- qella che viene comunemente descritta come ?emergenza migranti? continua a segnare la quotidianit? del nostro mondo. I rifugiati nel 2014 hanno toccato i 59,5 milioni. Un incremento impressionante, dovuto in larga parte alle condizioni di povert? e precariet? estrema cui sono costrette larghe fasce della popolazione mondiale. A questo si aggiunga che della massa di diseredati in cerca di protezione e di una vita possibile, arriva in Europa solo il 10 per cento, mentre ? nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo che trova asilo la maggior parte di loro (l'86 per cento). A fronte di tutto ci?, l'Europa mostra la propria incapacit?, innanzitutto politica, a mettere in pratica la difesa dei diritti di cui ? stata patria. In questo numero in larga parte dedicato a questi temi, si cerca in questo articolo di dare conto di ci? che, anche sulla base della nostra storia recente dovremmo avere compreso per dare risposta in maniera non episodica a una sola, semplice, domanda: come vogliamo considerare le persone che cercano rifugio in Europa? Accogliere o respingere, integrare o separare, farsi carico di una situazione geopolitica di cui siamo in buona parte responsabili o continuare a illudersi che il mondo possa restare distinto in un noi e in un loro: queste le chiavi su cui la politica ? chiamata a ragionare per gestire una situazione che ? molto pi? di un'"emergenza".
15313Spoglio di PeriodicoIII CValeria&OttonelliIl diritto di rimanereIl Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 989-997immigrazione straniera;politica;migrazioni;diritti umaniDue anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che caus? la morte di quasi 400 persone -era il 3 ottobre 2013- qella che viene comunemente descritta come ?emergenza migranti? continua a segnare la quotidianit? del nostro mondo. I rifugiati nel 2014 hanno toccato i 59,5 milioni. Un incremento impressionante, dovuto in larga parte alle condizioni di povert? e precariet? estrema cui sono costrette larghe fasce della popolazione mondiale. A questo si aggiunga che della massa di diseredati in cerca di protezione e di una vita possibile, arriva in Europa solo il 10 per cento, mentre ? nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo che trova asilo la maggior parte di loro (l'86 per cento). A fronte di tutto ci?, l'Europa mostra la propria incapacit?, innanzitutto politica, a mettere in pratica la difesa dei diritti di cui ? stata patria. In questo numero in larga parte dedicato a questi temi, l'autrice del presente articolo riporta alcune riflessioni in merito al dibattito sul diritto dei migranti a rimanere nel paese d'origine, distinguendo tra migrazioni volontarie e non.
15314Spoglio di PeriodicoIII CNadia&UrbinatiIl posto dei rifugiati nella società europeaIl Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 998-1008immigrazione straniera;politica;migrazioni;diritti umani;cittadinanzaEuropaDue anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che caus? la morte di quasi 400 persone -era il 3 ottobre 2013- qella che viene comunemente descritta come ?emergenza migranti? continua a segnare la quotidianit? del nostro mondo. I rifugiati nel 2014 hanno toccato i 59,5 milioni. Un incremento impressionante, dovuto in larga parte alle condizioni di povert? e precariet? estrema cui sono costrette larghe fasce della popolazione mondiale. A questo si aggiunga che della massa di diseredati in cerca di protezione e di una vita possibile, arriva in Europa solo il 10 per cento, mentre ? nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo che trova asilo la maggior parte di loro (l'86 per cento). A fronte di tutto ci?, l'Europa mostra la propria incapacit?, innanzitutto politica, a mettere in pratica la difesa dei diritti di cui ? stata patria. In questo numero in larga parte dedicato a questi temi, l'autrice del presente articolo riporta alcune riflessioni sulle radici del concetto di cittadinanza europea e le rivendicazioni dei nuovi rifugiati di una cittadinanza sovranazionale cosmopolita.
15315Spoglio di PeriodicoIII CCatherine&Wihtol de WendenRifugiati, accoglienza e crisi dell'Europa
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1009-1017immigrazione straniera;politica;migrazioni;diritti umaniDue anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che caus? la morte di quasi 400 persone -era il 3 ottobre 2013- qella che viene comunemente descritta come ?emergenza migranti? continua a segnare la quotidianit? del nostro mondo. I rifugiati nel 2014 hanno toccato i 59,5 milioni. Un incremento impressionante, dovuto in larga parte alle condizioni di povert? e precariet? estrema cui sono costrette larghe fasce della popolazione mondiale. A questo si aggiunga che della massa di diseredati in cerca di protezione e di una vita possibile, arriva in Europa solo il 10 per cento, mentre ? nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo che trova asilo la maggior parte di loro (l'86 per cento). A fronte di tutto ci?, l'Europa mostra la propria incapacit?, innanzitutto politica, a mettere in pratica la difesa dei diritti di cui ? stata patria. In questo numero in larga parte dedicato a questi temi, l'autrice si sofferma sul tema dell'accoglienza ai richiedenti asilo, sulla quale si gioca l'avvenire dei valori sui quali l'Europa ? fondata.
15316Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&Ambrosini L'asilo reticente: i diritti umani alla prova
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1018-1026immigrazione straniera;politica;migrazioni;diritti umaniDue anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che caus? la morte di quasi 400 persone -era il 3 ottobre 2013- qella che viene comunemente descritta come ?emergenza migranti? continua a segnare la quotidianit? del nostro mondo. I rifugiati nel 2014 hanno toccato i 59,5 milioni. Un incremento impressionante, dovuto in larga parte alle condizioni di povert? e precariet? estrema cui sono costrette larghe fasce della popolazione mondiale. A questo si aggiunga che della massa di diseredati in cerca di protezione e di una vita possibile, arriva in Europa solo il 10 per cento, mentre ? nei Paesi del cosiddetto Terzo Mondo che trova asilo la maggior parte di loro (l'86 per cento). A fronte di tutto ci?, l'Europa mostra la propria incapacit?, innanzitutto politica, a mettere in pratica la difesa dei diritti di cui ? stata patria. In questo numero in larga parte dedicato a questi temi, l'autrore si sofferma sulle questioni relative alla visione ambigua e riluttante dell'asilo da parte delle istituzioni europee.
15317Spoglio di PeriodicoIII CMassimo&Livi Bacci Paul Collier, Exodus. I tabù dell'immigrazione
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1027-1030immigrazione straniera;politica;migrazioni;diritti umaniDue anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che caus? la morte di quasi 400 persone -era il 3 ottobre 2013- qella che viene comunemente descritta come ?emergenza migranti? continua a segnare la quotidianit? del nostro mondo. A fronte di questo, l'Europa mostra la propria incapacit?, innanzitutto politica, a mettere in pratica la difesa dei diritti di cui ? stata patria. In questo numero in larga parte dedicato a questi temi, si presenta qui la recensione del libro "Exodus. I tab? dell'immigrazione" di Paul Collier (Laterza, 2015). In questo libro l'autore vuole scuotere le posizioni che si sono ormai polarizzate sulle politiche migratorie: da un lato l'ostilit? nei confronti dei migranti, intrisa di accenti xenofobi e razzisti, ampiamente diffusa tra i comuni cittadini, dall'altro lo sprezzante ritornello delle ?lites liberali, condiviso dagli studiosi delle scienze sociali, secondo cui la politica delle porte aperte ? un imperativo etico che in pi? garantisce grandi benefici.

15318Spoglio di PeriodicoIII CMassimo&FaggioliPapa Francesco e la crisi umanitaria
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1031-1038etica;diritti umani;religione;politica;immigrazione stranieraAlla preghiera dell'Angelus di domenica 6 settembre 2015 da piazza San Pietro papa Francesco ha invitato parrocchie, conventi, monasteri e santuari ad accogliere una famiglia di rifugiati tra le migliaia che stanno raggiungendo il vecchio continente da Sud e da Est, via mare e via terra, in condizioni drammatiche e spesso tragiche. Questo appello rappresenta solo l'ultimo degli azzardi di un pontefice che sta dando seguito alla sfida pi? alta , lanciata con la decisione di chiamarsi come il santo di Assisi. A due anni dall'elezione, papa Bergoglio continua a sollecitare la Chiesa e il mondo a raccogliere le enormi questioni poste dalla globalizzazione in un modo coerente con l'etica del Vangelo e non con un'ideologia, politica o religiosa che sia.
15319Spoglio di PeriodicoIII CAlessandra&Russo Mercato delle armi, guerre, migrazioni
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1039-1045immigrazione straniera;politica;migrazioni;diritti umani;conflittiDue anni dopo il drammatico naufragio al largo delle coste italiane che caus? la morte di quasi 400 persone -era il 3 ottobre 2013- qella che viene comunemente descritta come ?emergenza migranti? continua a segnare la quotidianit? del nostro mondo. I rifugiati nel 2014 hanno toccato i 59,5 milioni. Un incremento impressionante, dovuto in larga parte alle condizioni di povert? e precariet? estrema cui sono costrette larghe fasce della popolazione mondiale, spesso a causa di guerre, vecchie e nuove. Basti pensare che negli ultimi cinque anni sono scoppiati o sono riesplosi 15 conflitti, di cui 8 soltanto in Africa. A questi dati vanno aggiunti quelli in questo articolo riportati a proposito del mercato globale delle armi. Un mercato che non accusa alcun tipo di crisi (e che vede il nostro Paese tra i maggiori esportatori). Dati che mettono in evidenza le responsabilit? delle principali potenze occidentali nel fornire gli armamenti alle parti in causa nei conflitti da cui fuggono milioni di persone.
15320Spoglio di PeriodicoIII CMarc&Lazar La crisi della socialdemocrazia non ha fine
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1046-1055politica;societ?In questo saggio l'autore offre un affresco storico delle socialdemocrazie contemporanee nell'Europa occidentale, esponendone i punti critici e le sfide che deve affrontare per superare la crisi.
15321Spoglio di PeriodicoIII CMario&RicciardiCapire Corbyn, o almeno provarci
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1056-1063politicaGran BretagnaIn questo saggio di politica internazionale, l'autore delinea le ragioni della conquista della leadership del Labour Party britannico da parte di Jeremy Corbyn.
15322Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&TamboriniIl liberismo illiberale: un pericolo per l'esistenza dell'Europa
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1064-1073politica;economia;finanzaEuropaL'autore qui affronta il tema della crisi del debito greco esplosa nel 2015, per riflettere sui limiti della politica finaziaria dell'UE. Qual ? oggi il confine tra legittime regole e condizioni per il buon funzionamento dell'Unione e illegittime ingerenze nelle scelte economico-politiche di uno Stato sovrano? C'? una sola ricetta possibile, in Europa, per la crescita e la prosperit?? Che legittimit? hanno, e come possono aver successo politiche di riforma di ampio respiro e lunga lena imposte dall'esterno. e sfornate da una fabbrica di abiti di una sola taglia e di un solo colore?
15323Spoglio di PeriodicoIII CGiuseppe&BertaIl futuro dell'industria dell'auto (e del capitalismo)
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1074-1083impresa;economiaEuropaIn questo saggio l'autore offre alcune informazioni e riflessioni sui nuovi andamenti, le politiche industriali e impresariali dell'industria dell'auto in Europa.
15324Spoglio di PeriodicoIII CTomaso&MontanariLa notte dei musei e l'eclissi dell'articolo 9
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1084-1092cultura;politica;arte;scienzaItaliaArticolo di apertura della Rubrica "Il caso italiano" sulle politiche del governo Renzi in materia di gestione del patrimonio museale.
15325Spoglio di PeriodicoIII CLucia&CastellanoIl carcere dei diritti
Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1093-1099diritti umaniItaliaArticolo della Rubrica "Il caso italiano" sulle linee che dovrebbero guidare una politica detentiva non repressiva ma volta al reinserimento sociale.
15326Spoglio di PeriodicoIII CEnzo&CheliVi saranno ancora le Costituzioni?Il Mulino A. LXIV n. 6 (nov.-dic. 2015), pp. 1116-1124diritto;politica;storia;diritti umaniIl tema di questa riflessione ? dedicato al futuro delle costituzioni. Un tema che pone in campo la seguente domanda: nelle nuove forme che la vita pubblica sta oggi assumendo, sia sul terreno della politica sia del diritto, quale sar? il destino che il futuro riserva alle Costituzioni? L'autore tenta di dare una risposta a tale interrogativo.
15327Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMyanmar (ex Birmania) una vittoria a democrazia controllataRocca A. 74 n. 23 (1 dic. 2015), pp. 13-14politica;diritti umaniMyanmarPer oltre 50 anni gestita con quella mano di ferro che i militari asiatici amano tanto usare quando possono, Myanrnar (la vecchia Birmania) si avvia lentamente a consolidare, al termine delle elezioni legislative stravinte l'8 novembre 2015 dalla Lega nazionale per la democrazia (Lnd, partito di opposizione guidato dalla Premio Nobel per la Pace, Aung San Suu Kyi), il percorso di apertura avviato timidamente nel 2011 dal presidente ed ex generale Thein Sein. La vittoria di Suu ? stata indiscutibile ed ha ricordato quella da lei messa a segno gi? nel 1990 quando per? il trionfo fu letteralmente cancellato con un colpo di spugna dal regime al potere.
15328Spoglio di PeriodicoIII CClaudio&CagnazzoEsiti del postmoderno, dalla comunit? reale a quella virtualeRocca A. 74 n. 23 (1 dic. 2015), pp. 38-39antropologia;societ?;comunicazioneLa Comunit?. Un sogno atavico. Un desiderio inconscio di sentirsi in sintonia con gli altri da s? e, allo stesso tempo, una spinta consapevole a ricercarla questa sintonia, questa sintesi di comuni aspettative dal mondo. La comunit? che, ai tempi di Internet, sta per? cambiando di segno, sta divenendo causa ed effetto della rivoluzione antropologica in atto.
15329Spoglio di PeriodicoIII CPiero&FerreroImmigrati, integrazione cosa ??Rocca A. 74 n. 23 (1 dic. 2015), pp. 40-41immigrazione straniera;societ?;psicologia;discriminazioneL'immigrazione ? un fenomeno che appartiene a una realt? secolare e ora pi? che mai attuale, mentre l'integrazione ? una categoria che appartiene al sociale e all'emotivo, pi? attuale che mai: basti questa considerazione per comprendere che ci troviamo su livelli molto distanti fra loro. Tuttavia il pensiero 'sintetico' li unifica, li semplifica. Questo conduce a non vedere le differenze sostanziali fra queste due realt?. Che cosa significa integrazione? Di che cosa ? fatta? Che cosa si vuole integrare? Perch? ? cos? difficile?
15330Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUN-Habitat (Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani)Rocca A. 74 n. 23 (1 dic. 2015), p. 62politica;istituzioni;storia;diritti umaniBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato al Programma delle Nazioni Unite: UN-Habitat (Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15331Spoglio di PeriodicoIII CMario&LanaMulticulturalismo e conflitti nel Medio OrienteI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 3-6societ?;diritti umani;immigrazione stranieraL'editoriale di questo numero ? dedicato all'esame delle cause sociali e politiche che nei nostri paesi possono aver favorito l'affermarsi del cos?detto Stato Islamico. Prescindendo dal fenomeno epocale e, purtroppo, inarrestabile, dei flussi migratori
dal Sud del mondo, si pone in Europa soprattutto il problema della integrazione di una o pi? generazioni di immigrati. Sono stati proposti e attuati pi? modelli di integrazione. Non si pu? dire che abbiano avuto successo, in particolare quello del c.d. "multiculturalismo". L'autore si ? chiesto se, per caso, le conseguenze fallimentari sul piano sociale, culturale ed economico di questo modello, non abbiano avuto un riflesso concreto nel confronto drammatico con il c.d. Stato islamico. L'autore cerca di dimostrare come il "multiculturalismo" abbia favorito l'affermarsi del terrorismo del c.d. Stato islamico il quale ? finora non solo vincente, e clamorosamente in Siria e Iraq, ma ? anche in crescita tumultuosa a due passi da casa nostra, cio? in un paese fuori controllo come la Libia.
15332Spoglio di PeriodicoIII CAngela&CossiriAllontanamento e trattenimento degli stranieri: un ossimoro ancora irrisoltoI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 7-38legislazione;diritti umani;immigrazione straniera;diritto;giustiziaItaliaIn questo saggio l'autrice si occupa, attraverso una trattazione giuridica, del tema dell'allontanamento degli stranieri privi di cittadinanza europea in Italia. Il secondo capitolo riguarda il trattamento nei CIE dalla legge 40/1998 all'attuazione della direttiva "Rimpatri". Il terzo capitolo ? dedicato ai problemi di costituzionalit? di tali disposizioni.
15333Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&De Chiara"Sistema Dublino", responsabilit? dello Stato Membro di primo ingresso e sindacato della Corte di GiustiziaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 39-46legislazione;diritti umani;immigrazione straniera;diritto;giustiziaQuesto saggio riporta l'intervento dell'autore alla Tavola Rotonda “Il “Sistema Dublino” e il Principio di Solidarietà intra-UE", organizzata dqal CIR il 26 febbraio 2015 a Roma. L'autore analizza nello specifico il tema della responsabilità dello Stato Membro di primo ingresso nell'ambito del Sistema Dublino.
15334Spoglio di PeriodicoIII CMarcello&Di FilippoConsiderazioni critiche in tema di sistema di asilo dell'UE e condivisione degli oneriI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 47-60legislazione;diritti umani;immigrazione straniera;diritto;giustiziaEuropaTra il 2013 e il 2015 il dibattito intorno al ruolo dell'UE rispetto alla gestione dei movimenti migratori (con particolare riguardo ai flussi iregolari attraverso il Mediterraneo) ha conosciuto un notevole incremento e ha registrato alcuni significativi sviluppi, spesso in seguito a tragici incidenti. L'autore espone alcune considerazioni circa il sistema asilo attualmente vigente, le sue ricadute sui richiedenti asilo e sugli Stati membri, e le modalit? con cui il principio di solidariet? di cui all'art. 80 TFUE potrebbe essere pi? opportunamente declinato. I capitoli del saggio sono cos? strutturati: 1. Le linee guida del sistema di asilo d ell'UE e le disarmonie applicative. 2. Spunti per un diverso approccio fondato sulla ricorrenza di un collegamento effettivo tra richiedente asilo e Stato membro. 3. limiti della proposta di istituire un sistema di quote tra Stati membri. 4. Mutuo riconoscimento delle decisioni positive di asilo e libert? di soggiorno per i titolari di protezione internazionale: una reale panacea? 5. Prospettive.
15335Spoglio di PeriodicoIII CVittorio&ManesLa "confisca senza condanna" al crocevia tra Roma e Strasburgo: il nodo della presunzione di innocenza I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 61-92giustizia;legislazione;dirittoL'autore affronta alcune questioni giuridiche in merito al d.P.R. 6 giugno 2001, n. 380 (testo unico delle disposiszioni legislative e regolamentari in materia edilizia). I capitoli del saggio sono cos? strutturati: 1. Le questioni sul tappeto - 2. Lo statuto "costituzionalmente ambiguo" della confisca urbanistica e la posizione della Corte EDU nei casi Sud Fondi c. Italia e Varvara c. Italia - 3. Le questioni di costituzionalit? sollevate dalla Corte di Cassazione e dal Tribunale di Teramo - 4. La soluzione della Corte costituzionale: una sentenza di inammissibilit? puntellata su diversi "vizi" - 4.1. L'erronea individuazione della norma oggetto di censura - 4.2. Il difetto di motivazione in ordine alla rilevanza nel giudizio a quo - 4.3. Il "duplice, erroneo presupposto interpretativo" condiviso dai rimettenti - 5. Le indicazioni sull' utilizzo della giurisprudenza europea e i caveat della Corte - 6. La giurisprudenza europea ulteriormente rilevante per l'inquadramento del problema - 6.1. La necessit? di una condanna formale e la lettura sistematica delle garanzie convenzionali: il nodo della presunzione di innocenza (art. 6 ? 2 CEDU) - 6.2. Le differenze tra i casi Sud Fondi c. Italia e Varvara c. Italia: la prospettiva della legalit? (art. 7 ? l CEDU) e la prospettiva della presunzione di innocenza (art. 6 ? 2 CEDU) - 7. Qualche (provvisoria) conclusione: limiti e prospettive della confisca urbanistica "senza condanna".
15336Spoglio di PeriodicoIII CFrancesca&Di MuzioLa testimonianza della vittima "vulnerabile" nel sistema delle garanzie processualiI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 105-116giustizia;legislazione;dirittoQuesta indagine ? volta ad approfondire la tematica delle dichiarazioni della vittima vulnerabile nella giurisprudenza italiana, partendo dalla considerazione che nei confronti di questa vi ? sempre stata una certa "diffidenza ancestrale", nell'altalena costante tra il rafforzamento dei diritti dell'imputato e quelli della persona offesa. Il lavoro ? volto ad esaminare la nozione di vulnerabilit? la quale si ? arricchita nel tempo di connotati e significati nuovi alla luce degli interventi del legislatore europeo e nazionale ed in particolare con il decreto legislativo n. 24 del 4 marzo 2014, il quale novellando alcuni articoli del codice di procedura penale ha posto le basi per un vero e proprio statuto della prova "dichiarativa" del soggetto vulnerabile codificandolo nell'art. 398 comma 5 ter c.p.p.
15337Spoglio di PeriodicoIII CMauro&Marchegiani"Emergenza carceri" e sistema di tutela dei diritti umani: resoconto dal convegno di AnconaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 117-130giustizia;legislazione;diritto;diritti umaniIl 21 novembre 2014 ha avuto luogo presso l'Universit? Politecnica delle Marche, l'iniziativa di presentazione della Sezione regionale Marche dell'Unione forense per la tutela dei diritti umani. Il Convegno ha affrontato il tema "Emergenza carceri" e sistema di tutela dei diritti umani. Ne viene qui ripotato un resoconto sintetico.
15338Spoglio di PeriodicoIII CMatteo&CarbonelliNazioni Unite l'esame dell'Italia al Consiglio dei diritti umaniI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 1 (2015), pp. 131-136diritti umani;politica;rapporti annuali;discriminazioneItaliaNel corso della 28ma sessione del Consiglio dei diritti umani, svoltasi a Ginevra dal 2 al 27 marzo 2015, si ? concluso, il 18 marzo, il secondo esame dell'Italia nel quadro della Revisione Periodica Universale (UPR), cui tutti i membri delle Nazioni Unite sono soggetti, sulla base della risoluzione dell'Assemblea Generale n, 60/251 del 2006, che ha istituito il Consiglio. Ne vengono qui sintetizzati gli esiti.
15339Spoglio di PeriodicoIII CMario&LanaLa legge al servizio dell'uomo. L'Europa ha cambiato verso?I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 213-218storia;diritti umani;politicaEuropaL'autore, direttore della rivista, in questo editoriale intende rivendicare con forza il diritto dei cittadini di giudicare se le norme (in particolare quelle dell'Unione Europea) siano o no a misura d'uomo. Egli si domanda: .."quei giovani che si incontravano in Europa per coltivare e realizzare il sogno di un continente che superando i nazionalismi degli Stati -responsabili di due sanguinosi conflitti ripetuti a distanza di pochi decenni -fosse capace di unificarsi in uno Stato federale sul modello americano, dove avevano sbagliato o si erano illusi?" ? duro constatare, spiega l'autore, il naufragio del sogno coltivato proprio alla fine degli anni quaranta, della giovent? europea. Si domanda, ancora, perch? quel Patto ? stato tradito, da chi e per quale interesse e se mai non sia per caso giustificato dal ritorno prepotente di quei nazionalismi, che si pensavano superati?
15340Spoglio di PeriodicoIII CLucia&TriaLa prevalenza del lavoro "poco dignitoso"I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 219-244lavoro;economia;politica;diritti umaniIn questo articolo l'autrice prende spunto dall'approvazione del Jobs Act (riforma del diritto del lavoro in Italia, promossa ed attuata dal governo Renzi, attraverso diversi provvedimenti legislativi varati tra il 2014 ed il 2015), per parlare di tutela dei diritti dei lavoratori. I temi del saggio sono cos? strutturati: 1. L'economia della felicit?. 2. Il benessere psicologico della popolazione in Italia. 3. Il "lavoro dignitoso". 4. L'azione combinata delle innovazioni tecnologiche e della globalizzazione. 5. La crisi economico-finanziaria cominciata nel 2008. 6. Ulteriore evoluzione del quadro normativo italiano e incremento delle diseguaglianze sociali nell'economia mondiale. 7. L'obiettivo della tutela congiunta di ambiente, salute e occupazione. 8. Le diseguaglianze socio-economiche in ambito sanitario. 9. La posizione dell'OIL e del Comitato degli Alti Responsabili dell'Ispettorato del Lavoro (SUC). 10. La tutela della salute nel Jobs Act.
15341Spoglio di PeriodicoIII CAldo&BernardiniAncora su Libia e SiriaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 245-254politica;diritto;guerraSiria;LibiaArticolo di apertura della Sezione "L'Europa di fronte alla Libia: giornale a pi? voci". In esso l'autore, dopo alcune considerazioni preliminari sulla vicenda libica e quella siriana, offre una panoramica delle situazioni giuridiche attuali nei due Paesi, in rapporto anche al diritto internazionale.
15342Spoglio di PeriodicoIII CChristopher&HeinLibia, Europa, migrazioniI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 255-266politica;guerra;migrazioneLibia;EuropaArticolo della Sezione "L'Europa di fronte alla Libia: giornale a pi? voci". L'autore - consigliere politico del Consiglio Italiano per i Rifugiati - offre una panoramica sulla storia politica della Libia contemporanea, per capire la situazione attuale nel suo rapporto con l'immigrazione nella UE. Viene analizzata l'epoca Gheddafiana, il periodo della rivoluzione del 2011 e il periodo post-rivoluzionario, 2012-2015.
15343Spoglio di PeriodicoIII CFabio&MarcelliQuali lezioni dal disastro libico a quasi cinque anni di distanza?I Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 267-278politica;guerra;diritto;pace;migrazioneLibia;EuropaArticolo della Sezione "L'Europa di fronte alla Libia: giornale a pi? voci". L'autore si interroga su quali lezioni e conseguenze sono emerse dal disastro della guerra libica che ha fatto cadere il regime Gheddafi, a quasi cinque anni di distanza.
15344Spoglio di PeriodicoIII CFabio&MiniGuerra tra spondeI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 279-294politica;guerra;diritto;pace;migrazioneLibia;EuropaArticolo della Sezione "L'Europa di fronte alla Libia: giornale a pi? voci". L'autore si concentra sull'analisi della situazione mediterranea nei suoi rapporti con l'Europa a partire dal disastro della guerra libica che ha fatto cadere il regime Gheddafi.
15345Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&MumoloLa residenza anagrafica come diritto a non diventare invisibiliI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 301-310diritti umani;legislazioneItaliaIn questo articolo l'autore affronta la questione del diritto di residenza anagrafica in Italia, come condizione per l'accesso a una serie di diritti fondamentali.
15346Spoglio di PeriodicoIII CMatteo&CarbonelliNazioni Unite, Il Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo che stabilisce una procedura di presentazione di comunicazioniI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 311-324minori;diritti umaniIl quadro della tutela dei diritti dei minori si ? arricchito di un nuovo strumento con l'adozione del terzo Protocollo opzionale alla Convenzione sui diritti del fanciullo (Optional Protocol to the Convention on the Rights of the Child on a communications procedure), che va a completare e rafforzare per questa particolare categoria di soggetti vulnerabili gli strumenti esistenti sul piano internazionale. Questo Protocollo, che ? stato adottato il 19 dicembre 2011 ed ? entrato in vigore il14 aprile 2014 -, ? oggetto di un disegno di legge di ratifica da parte dell'Italia, che ? stato approvato dal Senato nel mese di luglio 2015 e quindi trasmesso alla Camera. Esso consentir? per la prima volta ai minori, a pi? di vent'anni dal riconoscimento ufficiale dei loro diritti, la possibilit? di farli valere a livello internazionale, portando dinanzi ad un apposito organo le violazioni dei diritti affermati nella stessa Convenzione e nei due precedenti Protocolli opzionali.
15347Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&de StefanoConsiglio d'Europa I diritti dei migranti irregolari secondo il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'EuropaI Diritti dell'Uomo - Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 2 (2015), pp. 325-328diritti umani;politica;discriminazione;immigrazione straniera"Il fatto che i migranti irregolari siano sprovvisti di documenti non significa che non debbano avere dei diritti. Ogni persona ? titolare di diritti umani indipendentemente dal suo status. ? facile comprendere che il divieto di tortura si applica a tutti, ma dobbiamo anche essere coscienti dell'universalit? dei diritti sociali minimi, poich? il godimento di questi ultimi ? un prerequisito essenziale per la dignit? umana. Gli Stati membri del Consiglio d'Europa devono quindi rispettare i loro obblighi e proteggere i diritti sociali minimi di tutte le persone sotto la loro giurisdizione, tra cui rientrano anche i migranti in situazione irregolare", ha dichiarato Nils Muiznieks, Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa, nel suo ultimo Human Rights Comment pubblicato il 20 agosto 2015.
15348MonografiaR 15/22Centro Studi e Ricerche IDOSDossier statistico Immigrazione 2015RomaCentro Studi e Ricerche IDOS20159788864800349ita479 p. ; 24 cmrapporti annuali;dati statistici;migrazione;discriminazione;immigrazione stranieraIl "Dossier Statistico Immigrazione" è il primo annuario socio-statistico pubblicato in Italia per la raccolta di dati statistici sul tema dell’immigrazione. Il "Dossier", curato fino al 2003 dalla Caritas di Roma e dal 2004 dal Centro Studi e Ricerche IDOS/Immigrazione Dossier Statistico, con la collaborazione di strutture pubbliche e del mondo sociale, si propone di rispondere alla necessità di studiosi, funzionari e operatori di avvicinarsi al mondo dell'immigrazione o approfondirne singoli aspetti, in maniera equilibrata e scevra da pregiudizi, avvalendosi del supporto dei dati statistici. Il "Dossier" ha voluto fin dall’inizio fondere armoniosamente il rigore necessario per raccogliere e interpretare i dati statistici con l’impegno per favorire la conoscenza e il dibattito sull’immigrazione in ambito sociale, proponendosi come un vero e proprio sussidio operativo. In breve i principali elementi emersi nel Dossier 2015 sono: la crescita progressiva, seppure rallentata, della popolazione immigrata; il forte aumento dei processi di inserimento (acquisizioni di cittadinanza, iscrizioni a scuola, incidenza sugli occupati e sulle nascite); la persistenza del bilancio positivo tra spesa pubblica ed entrate statali assicurate dagli stranieri; il miglioramento delle statistiche penali; le crescenti difficoltà nel superare le discriminazioni e nell’orientare le politiche di immigrazione e di integrazione. Per quanto riguarda l’afflusso eccezionale di migranti forzati, persiste, seppure diminuita, la difficoltà a garantire un sistema di accoglienza adeguato.
15349Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Valli;Osel&DorjeDossier: Per una generativit? spirituale. Rinascere nello spiritoCem Mondialit? n. 10 (dic. 2015), pp. 17-28religione;filosofiaQuesto dossier affronta il tema "Generativit? e crisi", intitolato "Rinascere nello spirito. Per una generativit? spirituale". "Che cosa ? la religione -scrive un autore - E cosa ? diventata oggi alla luce dei nuovi integralismi? Sono domande che sorgono spontanee nel momento stesso in cui vogliamo porci il problema della generativit? o la creativit? dell'esperienza religiosa. In questi tempi gravidi di violenza, la parola religione, ? troppo spesso associata a situazioni d'intolleranza, integralismo, potere". "Non ? una novit? - precisano gli autori - considerato che nella storia (principalmente delle tradizioni monoteiste) non si contano le guerre di religione, le persecuzIoni e le conversioni forzate, eppure ridurre l'esperienza religiosa solamente a questo, ? a dir poco superficiale". Il dossier, prendendo in considerazione vari pensatori di differenti tradizioni religiose, pone una sfida impegnativa: sapremo rigenerarci nello spirito attraverso il silenzio, la meditazione la nonviolenza?
15350Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIntercultura e luoghi del diritto e della giustiziaCem Mondialit? n. 10 (dic. 2015), pp. 29-32educazione;giustizia;diritto;diritti umaniArticolo della Rubrica "lntercultura, dove vai? Dalla scuola alla citt?". I curatori sottolineano come l'attenzione alle istanze interculturali esiga un impegno fondamentale nelle situazioni che coinvolgono l'esercizio dei diritti, l'applicazione delle leggi, la libert? personale e il carcere.
15351Spoglio di PeriodicoIII CAlessio&SurianL'Italia sono anch'io, un passo avantiCem Mondialit? n. 10 (dic. 2015), p. 33cittadinanza;diritti umani;legislazione;politicaItaliaIl 13 ottobre 2015 la riforma della legge sulla cittadinanza in Italia ? stata approvata dalla Camera. ? una legge il cui iter ? legato alla campagna "L'Italia sono anch'io", lanciata da 19 organizzazioni, associazioni e sindacati, sostenuta da decine di comitati locali, che port?, tra ottobre 2011 e marzo 2012, all'organizzazione di centinaia di iniziative in tutto il paese e alla raccolta di pi? di 200 mila firme che sottoscrivevano un messaggio semplice e diretto: ?L'Italia sono anch'io?, la richiesta di riconoscere quali cittadine e cittadini i cinque milioni di persone che lo sono gi? di fatto perch? da tempo vivono nel nostro paese, qui nascono o crescono, studiano, lavorano, sviluppano le proprie relazioni, maturano i propri sogni, immaginano il proprio futuro. Dopo oltre tre anni e mezzo dal deposito alla Camera delle proposte, il testo di riforma della legge sulla cittadinanza ? stato approvato in prima lettura alla Camera.
15352Spoglio di PeriodicoIII CGianni&CaligarisCarbon tax e dintorniCem Mondialit? n. 10 (dic. 2015), pp. 4-5finanza;mercato;impresa;economia;ambienteArticolo della Rubrica "Plusvalori", che mostra come la necessit? di produrre beni di largo consumo in maniera sostenibile si stia facendo strada anche nelle grandi industrie e nella finanza.
15353Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiGenerativit? e conflittoCem Mondialit? n. 10 (dic. 2015), pp. 10-11educazione;pedagogiaL'articolo riflette sul concetto di generativit? nella relazione educativa. Come si educa al conflitto generativo? Secondo l'autrice, il conflitto ha bisogno di essere valorizzato e gestito in quanto ? una delle condizioni ideali per sviluppare nelle parti coinvolte le potenzialit? creative che una situazione statica non solleciterebbe.
15354Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Dal CorsoGli atteggiamenti della pedagogia interrelgiosaCem Mondialit? n. 10 (dic. 2015), p. 12pedagogia;educazione;religioneLa pedagogia interrelligiosa educa alle emozioni: saper dire e riconoscere le propie, ma ancora di pi? saper vedere e ascolatere quelle altrui. Se l'empatia, scrive l'autore, ? l'arte di mettersi nei panni di qualcun altro e di vedere il mondo attraverso i suoi occhi ne deriva che essa rappresenta l'antidoto contro il pregiudizio, gli stereotipi e in fondo contro la disuguaglianza. Non solo l'educazione interculturale, ma anche la pedagogia interreligiosa, allora, ha bisogno di em-patia.
15355Spoglio di PeriodicoIII CRiccardo&Olivieri;Silvia&SatiraLa teoria gender questa sconosciutaCem Mondialit? n. 10 (dic. 2015), pp. 10-13scuola;istruzione;genere;culturaItaliaL'autore prova ad addentrarsi nella teoria gender, insrendosi nel dibattito apertosi in Italia a seguito dell'introduzione nella riforma della scuola italiana (ddl. 107/2015) degli studi di genere nell'educazione scolastica.
15356Spoglio di PeriodicoIII CAnimazione SocialeAmministrare nella societ? della condivisioneAnimazione sociale n. 295 (nov.-dic. 2015), pp. 3-14bene comune;cittadinanza;istituzioni;societ?;attivismo civicoItaliaIntervista a Gregorio Arena, presidente del LABSUS (Laboratorio per la Sussidiariet?), che propone riflessioni volte a ricostruire alcuni passaggi cruciali nella storia di un Paese che ricerca da tempo un diverso rapporto non solo tra istituzioni e cittadini, ma anche tra cittadini di mondi diversi, per innescare circoli virtuosi verso una nuova politica dei diritti, un discorso sociale solidale, nuove forme di economia. La discussione si sviluppa a partire dal lavoro di LABSUS per la promozione dell'?amministrazione condivisa? e per la stesura a livello di Comuni di regolamenti che legittimino e sostengano il ruolo dei cittadini nello spendersi per la comunit?. Ed anche, pi? da vicino, alla luce delle tesi di fondo del volume curato con Christian Iaione, dal titolo "L'et? della condivisione. La collaborazione tra cittadini e amministrazioni per i beni comuni (Carocci 2015).
15357Spoglio di PeriodicoIII CYann&Le Boss?Empowerment: di quale potere si tratta?Animazione sociale n. 295 (nov.-dic. 2015), pp. 15-24societ?;animazione socialeL'enfasi crescente sull'autonomia e responsabilizzazione delle persone, soprattutto quelle segnate da difficolt?, dimentica che spesso si tratta di un'ingiunzione paradossale, se mancano le condizioni ambientali che permettono di maturare ed esercitare un personale potere di agire. Da anni tutto questo va sotto il termine evocativo ma vago di empowerment, che ha il pregio di evidenziare come di mezzo ci sia un potere che, prima di essere caratteristica di un singolo, ? qualit? di un contesto sociale in cui il potere ? adeguatamente distribuito, ma ? anche qualit? del lavoro che gli operatori svolgono sul campo.
15358Spoglio di PeriodicoIII CPierluigi&DovisDove va il welfare delle parrocchie?Animazione sociale n. 295 (nov.-dic. 2015), pp. 25-35societ?;religione;serviziItaliaChi oggi suona al campanello del parroco ? sempre pi? spesso una persona in difficolt? e sempre meno uno che ? andato a confessarsi. Perch? nell'Italia che si impoverisce la parrocchia ? sovente il primo riferimento a cui rivolgersi, quello che si percepisce come pi? protetto e familiare. Che la parrocchia abbia una vocazione al rapporto con il territorio lo dice la parola stessa. In greco par? oikia significa "presso le case". La parrocchia ? nata per creare una comunit? territoriale di credenti a cui viene affidato un territorio di cui prendersi cura. Questo ruolo nei secoli si ? atteniuato ma negli ultimi anni, specie nelle citt?, ? ripartito con forza. In modi che vanno ben oltre la carit? tradizionale.
15359Spoglio di PeriodicoIII CTito&Baldini;…[et al.]Inserto: I diritti dell'infanzia e dell'adolescenza/8Animazione sociale n. 295 (nov.-dic. 2015), pp. 36-84animazione sociale;minori;servizio socialeQuest'inserto si colloca nel filone di ricerca su come oggi promuovere i diritti dell'infanzia e dell'adolescenza. Le riflessioni presentate in queste pagine prendono spunto dal percorso di ricerca-formazione. promosso da Cita Stefanelli dell'Istituto centrale di formazione (ICF) del Dipartimento per la giustizia minorile, sull'importanza di lavorare in gruppo nelle comunit? educative per adolescenti. L'ipotesi di quest'inserto ? che, per lavorare in ottica educativa, di aiuto e cura, con adolescenti dalle vite difficili sia fondamentale il dispositivo gruppale: tra ragazzi, tra operatori delle comunit?, tra operatori dei diversi servizi implicati.
15360Spoglio di PeriodicoIII CAlessandra&AugelliFarsi educatori perfettibili non perfezionistiAnimazione sociale n. 295 (nov.-dic. 2015), pp. 85-93educazione;psicologia;pedagogiaUn educatore perfezionista facilmente cede alla depressione, alla perenne insoddisfazione, sotto il peso delle proprie fragilit? e ombre interiori, messe a dura prova anche dai limiti e dalle ?resistenze? degli altri. Fino a cadere in rigidit? tristi e a rinunciare cos? anche all'utopia di cui in fondo ? intessuto il perfezionismo. Occorre chiedersi: si pu? essere animati da un'utopia che faccia i conti con l'imperfezione propria e altrui e investa con intelligenza e passione su come dare corpo alla nostra perfettibilit? come uomini e donne, educatori ed educatrici che mai disperano, mai si arrendono, mai prescrivono, ma di continuo fanno spazio al possibile?
15361Spoglio di PeriodicoIII CAndrea&CiattagliaIl volontariato di tutela dei dirittiAnimazione sociale n. 295 (nov.-dic. 2015), pp. 94-102giustizia;lergislazione;diritti umaniTutelare i propri diritti di salute non ? facile, soprattutto quando e dove le persone sperimentano sofferenze, solitudine, ignoranza delle leggi. Da qui l'urgenza, oggi pi? di ieri, di forme diversificate di gruppi di volontari che si impegnino a tutelare i diritti ricorrendo con competenza, dove necessario, anche a strumenti di tipo giuridico. Un volontariato che pone al centro un gruppo civilmente appassionato, lucido nella lettura delle diverse situazioni, autonomo rispetto alle istituzioni pubbliche, tecnicamente formato perch? spesso le leggi esistono ma non solo non sono applicate, ma neanche conosciute.
15362Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaN? destra n? sinistra: verso una politica adultaAggiornamenti Sociali A. 67, n. 1 (gen. 2016), pp. 5-12politica;societ?L’appannarsi della contrapposizione tra le categorie di “destra” e “sinistra” nel contesto politico non implica il venir meno delle situazioni conflittuali. Imparare a leggere emozioni e passioni politiche, in un confronto fondato sul dialogo, aiuta a generare una società più armonica.
15363Spoglio di PeriodicoIII CChiara&TintoriCambiamenti climatici, la partita inizia oraAggiornamenti Sociali A. 67, n. 1 (gen. 2016), pp. 13-16ecologia;ambiente;politicaGrazie al contribuito di tutti partecipanti, la Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici (COP 21) - tenutasi dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015 - si è chiusa con un accordo vincolante su base volontaria che prevede il contenimento dell’aumento della temperatura mondiale entro i 2 gradi centigradi. Ora si apre la partita per renderlo davvero efficace.
15364Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&De BattistiniPerch? la diminuzione dei prezzi ? una cattiva notizia?Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 1 (gen. 2016), pp. 18-27economia;politicaA lungo considerata un caso puramente teorico, la deflazione ? oggi ritenuta una minaccia per le principali economie, in particolare quella dell'eurozona. Per il suo contenimento le principali banche centrali hanno predisposto strumenti di intervento. Ma che cosa significa esattamente deflazione? Come ? possibile orientarsi tra le diverse misure del fenomeno? Ma soprattutto, quali sono i meccanismi attraverso cui una riduzione del livello generale dei prezzi pu? avere effetti depressivi sull'attivit? economica e l'occupazione?
15365Spoglio di PeriodicoIII CAntoine&CourbanEssere cristiani in Medio OrienteAggiornamenti Sociali A. 67, n. 1 (gen. 2016), pp. 28-38religione;storia;politicaMedio Oriente;Siria;LibanoTerre di antica cristianit?, i Paesi mediorientali ospitano diverse Chiese impropriamente riunite nell'espressione "cristiani d'Oriente". Se si va al di l? di formule conosciute, e comode, si scopre una ricca pluralit? di tradizioni ecclesiali cresciute anche sotto l'Islam. Qual'? stata la loro condizione giuridica sotto il potere musulmano nel corso dei secoli? Quale assetto di relazioni e visioni era cos? implicitamente formulato? Quale pu? essere il contributo dei cristiani alla luce dell'attuale Situazione in Medio Oriente?
15366Spoglio di PeriodicoIII CAggiornamenti SocialiLe influenze reciproche tra pace, ambiente, sviluppo e diritti umani. Intervista a Grammenos MastrojeniAggiornamenti Sociali A. 67, n. 1 (gen. 2016), pp. 40-49ambiente;bene comune;diritti umani;ecologia;economia;sviluppoGrammenos Mastrojeni, diplomatico italiano esperto di ambiente e geopolitica, illustra l’essenziale interconnessione tra pace, ambiente, sviluppo e diritti umani, imprescindibile per prendersi cura in modo adeguato del sistema uomo-natura.
15367Spoglio di PeriodicoIII CFerdinando&FavaIn ascolto degli “ultimi posti” della cittàAggiornamenti Sociali A. 67, n. 1 (gen. 2016), pp. 51-61antropologia culturale;societ?;religioneLe nostre citt? non sono anonimi contenitori, ma luoghi che generano racconti di vita. In particolare, i negletti spazi urbani di marginalit? apprendono a chi sceglie di starvi le trame che reggono il vivere urbano. Per i cristiani diventano allora luoghi privilegiati ove mettersi in ascolto della parola di Dio.
15368Spoglio di PeriodicoIII COttmar&Edenhofer;Christian&FlachslandLa cura dei beni comuni secondo la Laudato si’Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 1 (gen. 2016), pp. 66-75scienza;religione;ambiente;bene comune;economiaLa tanto attesa enciclica Laudato si’ (LS) di papa Francesco non è riducibile a un “documento sull’ambiente” o “sul clima”, dato che gli argomenti affrontati sono sfide etiche fondamentali del XXI secolo: il cambiamento climatico, la povertà e la disuguaglianza.
Il documento ha acceso un dibattito a livello mondiale e sollevato, nelle settimane successive alla pubblicazione, reazioni alquanto prevedibili: da un lato l’elogio da parte dei movimenti ambientalisti e dall’altro il rifiuto nella stampa liberista e il minaccioso silenzio dei cosiddetti scettici del clima. Di gran lunga più interessanti sono state le reazioni della comunità scientifica. È una prima assoluta che testate scientifiche tra le più prestigiose, quali Nature e Science, abbiano pubblicato, sia prima sia a seguito dell’enciclica, editoriali di totale approvazione, nei quali si sottolinea anzitutto il desiderio del Papa di aprire un dialogo con la scienza.
15369Spoglio di PeriodicoIII CRiccardo&OlivieriDossier: Generativit? e crisi. Oltre la pedagogia della casermaCem Mondialit? n. 9 (nov. 2015), pp. 17-28politica;cultura;economia;finanza;migrazioni;societ?Questo numero di CEM Mondialit? offre ai lettori un dossier che affronta il tema "Generativit? e crisi". L'estate 2015 ha rappresentato un bivio centrale per leggere l'attuale crisi europea -scrive Ollvieri -, smascherando e facendo emergere imprescindibili elementi d'analisi economica, politica e culturale. Un quadro che pare finalmente stagliarsi oltre la coltre fumogena che ha caratterizzato lo spaesamento e la perdita di punti di riferimento dell'ultimo quinquennio. "Ma quale Europa -si chiede l'autore- emerge da questa crisi? Quale pensiero, cultura, motore muovono il vecchio continente? Come pu? reggere l'lmpatto storico una "pedagogia della caserma" nella quale stremare le reclute (o addirittura provare ad espellerle) in un fortino competitivo, performativo ed opportunista?". Il dossier, partendo da una accurata analisi della crisi greca e dei diktat europei, si allarga a diversi settori dell'economia, cercando di individuare vie nuove e alternative per una gestione democratica delle risorse.
15370Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIntercultura e luoghi della saluteCem Mondialit? n. 9 (nov. 2015), pp. 29-32educazione;salute;diritti umani;antropologiaArticolo della Rubrica "lntercultura, dove vai? Dalla scuola alla citt?". I curatori sottolineano come l'aspetto interculturale giochi un ruolo decisivo nella tutela della salute inserita in percorsi di cittadinanza.
15371Spoglio di PeriodicoIII CStefano&CurciAncora sulla scelta universitariaCem Mondialit? n. 9 (nov. 2015), pp. 10-11universit?;istruzione;lavoroArticolo della rubrica "Generazione Y", che presenta il tema della scelta universitaria. Cerca di rispondere alla domanda: "? giusto studiare quello per cui si ? portati e che si ama?", con un'interessante riflessione sul concetto di "vocazione".
ORD./MFNTIPOLOGIACOLLOCAZIONEAUTORERESP. PERSONERESP. ENTITITOLOCITT?editoreANNOISBNLINGUADESCR. FISICALOCALIZZAZIONE ARTICOLODESCRITTORI generaliIndicaz; Geograf;ABSTRACT
15372Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Dal CorsoGli atteggiamenti della pedagogia interreligiosa identit? e differenzaCem Mondialit? n. 9 (nov. 2015), p. 12religione;societ?;antropologia;pedagogiaPer la pedagogia interreligiosa il richiamo alla parola "Identit?" comporta smascherarne il significato costruito dalle ideologie. Il rapporto identit?/differenza -spiega l'autore- serve alla pedagogia interreligiosa per educare alla dimensione politica: esso aiuta a capire che la politica non va tribalizzata, quanto piuttosto che le trib? vanno politicizzate. Si tratta di educare le trib? a vivere la stessa polis, non di espellere dalla polis le trib? indesiderate.
15373Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviYemen una guerra dimenticataRocca A. 75 n. 2 (15 gen. 2016), pp. 13-14politica;guerraYemenIl Medio Oriente continua ad essere all'inizio del 2016 la zona pi? esplosiva del globo. I focolai di crisi sono sempre pi? numerosi, aggravati in queste ultime settimane da un fortissimo rilancio della tensione fra le due potenze regionali: Iran e Arabia Saudita. E la guerra aperta, anche se non dichiarata, fra Israele ed i palestinesi, aggiunge ulteriore sale su una ferita profonda, per la quale al momento attuale non esiste alcuna cura. Di tutto questo sembra fare le spese in particolare un troppo dimenticato Yemen, dove la guerra che si fanno da una decina di mesi a tutti i livelli Teheran e Riyadh ha gi? accumulato 6.000 morti molti dei quali, inutile ripeterlo, sono fra la popolazione civile inerme.
15374Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoCambiamenti climatici, il bicchiere mezzo pieno di ParigiRocca A. 75 n. 2 (15 gen. 2016), pp. 16-18ecologia;ambiente;politicaArticolo sugli esiti della ventunesima Conferenza delle Parti che hanno sottoscritto la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21) - tenutasi a Parigi dal 30 novembre al 12 dicembre del 2015. Si è chiusa con un accordo vincolante su base volontaria che prevede il contenimento dell’aumento della temperatura mondiale entro i 2 gradi centigradi. E' solo il primo passo di un percorso lungo e tortuoso.
15375Spoglio di PeriodicoIII CRitanna&ArmeniCome cambia la democrazia. La crisi dei partitiRocca A. 75 n. 2 (15 gen. 2016), pp. 24-25politica;societ?La democrazia ? in crisi? Sono in molti a rispondere di s?, anche se le risposte ai motivi di questa crisi si differenziano. Da qualche anno, secondo una parte consistente della intellettualit? critica italiana, la riduzione della democrazia nasce dalle responsabilit? di un uomo -il premier -che con le sue leggi, le sue iniziative tende a soffocare l'ordinamento democratico, ridurre la Costituzione, a limitare i diritti dei cittadini. ? una convinzione che si ? formata ai tempi dei governi di Silvio Berlusconi, che si ? persino rafforzata negli anni del renzismo e che contiene alcuni elementi di verit?. Ma non ? la verit?. La sua affermazione assoluta anzi pu? provocare una sorta di strabismo intellettuale che impedisce di cogliere tutti gli aspetti di un fenomeno che scuote uno dei fondamenti del nostro vivere civile nelle moderne societ? occidentali.
15376Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioEca (Commissione Economica per l'Africa)Rocca A. 75 n. 2 (15 gen. 2016), p. 62politica;istituzioni;economiaAfricaBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato alla Commissione Economica per l'Africa (Eca), una delle 5 Commissioni Regionali delle Nazioni Unite. Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15377Spoglio di PeriodicoIII AIvana&Pais;Giancarlo&ProvasiSharing Economy: A Step towards the Re-Embeddedness of the Economy?Stato e Mercato A. XXXV, n. 3 (dic. 2015), pp. 347-378economia;politica;sociologia;mercato;societ?L'espressione ?sharing economy? si ? diffuso in modo esponenziale negli ultimi anni, un segno del crescente interesse per un fenomeno che continua a mantenere confini 'vaghi. L'ipotesi di questo lavoro ? che tale diffusione pu? essere attribuita non solo alla pervasivit? e alla potenza delle nuove tecnologie, ma anche alla necessit? di colmare un vuoto sociale a causa dei fallimenti del mercato e dello Stato. L'economia della condivisione consiste nell'introduzione di forme sociali di collaborazione in grado (almeno idealmente) di incorporare le relazioni economiche in quelle sociali. Per verificare questa ipotesi l'articolo utilizza la strumentazione di Kad Polanyi per analizzare le forme di integrazione dell'economia e della societ? (scambio, reciprocit?, redistribuzione). La prima parte di questo lavoro ? dedicata all'analisi delle forme di integrazione e, in particolare, alla reciprocit? nelle sue diverse varianti. La seconda parte, alla luce della tassonomia proposta nella prima parte, analizza alcune delle esperienze pi? significative di economia della condivisione, cercando di determinare le caratteristiche istituzionali e le dinamiche sociali che questa potrebbe (almeno potenzialmente) generare e supportare. Le conclusioni cercheranno di rispondere alle domande formulate e indicare strade per ulteriori ricerche.
15378Spoglio di PeriodicoIII ACecilia&Manzo;Francesco&RamellaFab Labs in Italy: Collective Goods in the Sharing EconomyStato e Mercato A. XXXV, n. 3 (dic. 2015), pp. 379-418lavoro;dati statistici;economia;sociologia;impresa;mercato;tecnologiaItaliaI Fab Labs sono piccoli laboratori, aperti al pubblico, che offrono strumenti e servizi per la produzione digitale, promuovendo in tal modo l'innovazione sociale ed economica. Per queste ragioni possono essere considerati ?beni collettivi locali?: sono nati dentro il concetto dell'economia di condivisione e sono in grado di generare economie esterne, materiali ed immateriali, utili per lo sviluppo. Tali attivit? collettive, tuttavia, hanno modalit? operative e ?meccanismi generativi? che si distinguono in parte da quelle tradizionali che la letteratura sullo sviluppo locale ha esplorato finora. L'obiettivo di questo articolo ? quello di esplorare i Fab Labs da questo punto di vista, con particolare riferimento alla situazione italiana. L'Italia ?, infatti, un caso particolarmente interessante, perch? mentre indicatori ufficiali descrivono l'economia come non molto innovativa, si ?, nel caso dei Fab Labs, riscontrato un grado sorprendente di sviluppo. Per risolvere questo ?enigma?, gli autori propongono una chiave interpretativa che fa riferimento sia al ?surplus di capitale umano? e al ?deficit di beni collettivi? esistente in questo paese, che ha una forte vocazione di produzione basata sulle piccole e medie imprese.
15379Spoglio di PeriodicoIII AGiovanna&Fullin;Emilio&ReyneriMezzo secolo di primi lavori dei giovani. Per una storia del mercato del lavoro italianoStato e Mercato A. XXXV, n. 3 (dic. 2015), pp. 419-468lavoro;dati statistici;economia;sociologia;istruzioneItaliaL'articolo indaga su come la condizione occupazionale dei giovani sono cambiate in Italia negli ultimi cinquanta anni (1945-2009), con particolare attenzione alle prime esperienze lavorative. L'analisi prende in considerazione sia l'aspetto del mercato del lavoro: le modifiche in materia di offerta di lavoro, sia quello relativo alla domanda di lavoro, mettendo in evidenza i cambiamenti nella distribuzione delle opportunit? di lavoro da parte dell'industria e sottolineando il ruolo del settore pubblico. Le variazioni nella diffusione di lavoro non permanente e irregolare possono essere attribuite, in alcuni casi, alle politiche pubbliche e, in alcuni altri, ai processi di industrializzazione e terziarizzazione che hanno avuto luogo in diversi periodi. L'articolo si concentra anche sul declino del ritorno all'istruzione per i giovani che entrano nel mercato del lavoro per la prima volta e sul ruolo del contesto familiare in termini di protezione per l'instabilit? del lavoro. La conclusione contiene alcune riflessioni riguardanti la velocit? dei recenti cambiamenti che hanno avuto luogo nel mercato del lavoro italiano. Le analisi si basano su dati longitudinali forniti dall'Istat ("Vite Familiari e soggetti Sociali") su un campione di 43.850 individui.
15380Spoglio di PeriodicoIII AIvana&FelliniUna ?via bassa? alla decrescita dell'occupazione: il mercato del lavoro italiano tra crisi e debolezze strutturaliStato e Mercato A. XXXV, n. 3 (dic. 2015), pp. 469-508lavoro;dati statistici;economia;sociologiaItaliaL'articolo analizza e discute le principali tendenze dell'occupazione registrate nel mercato del lavoro italiano dal 2008 - anno in cui ? stato raggiunto il massimo sviluppo dell'occupazione dalla met? degli anni '90 - al 2013, vale a dire nel lungo periodo di crisi subita dal Paese dal momento dell'esplosione della crisi globale. Le due tendenze principali rilevate - calo dell'occupazione anche in settori strategici dei servizi e declassamento professionale - dimostrano che il mercato del lavoro italiano ha reagito alla crisi in modo peculiare rispetto agli altri paesi dell'Europa occidentale. Lungi dall'essere un risultato della crisi, la ?via bassa? italiana al calo dell'occupazione pu? essere meglio compresa se due debolezze istituzionali strutturali del mercato del lavoro italiano sono prese in considerazione: l'asset povero del regime di welfare, da un lato, e il povero carattere innovativo e competitivo del sistema produttivo, dall'altro.
15381Spoglio di PeriodicoIII ALuigi&Bobbio;Gianfranco&Pomatto;Antonella&SeddoneQuando la politica soffoca le politiche. Una ricerca su media e politiche pubblicheStato e Mercato A. XXXV, n. 3 (dic. 2015), pp. 509-536informazione;politicaItaliaSappiamo che le notizie di politica godono di un'ampia copertura da parte dei media. Ma per quanto riguarda le politiche? Pu? un cittadino che vuole essere informato in merito alle misure che sono in discussione, adottate o attuate, o i loro risultati, venire a conoscenza delle questioni che sono in gioco e quali soluzioni sono sotto esame? I media contribuiscono alla qualit? della deliberazione pubblica? Per affrontare tali questioni gli autori hanno seguito due strategie di ricerca: una ricerca transnazionale sui giornali italiani, francesi e spagnoli e un altra ricerca incorciata sulle politiche sui giornali italiani. Si conclude che in Italia la comunicazione di ordine pubblico ? soffocata dai politici, perch? la stampa italiana tende a guardare la politica come una branca minore dei politici.
15382MonografiaNE ED 4Ramiro&Marques Saber educar MadridNarceaC 200697888427715400esp176 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazioneQuesto libro parte da un presuppoeto importante: la scuola non ? solo un veicolo di trasmissione di contenuti e neanche solo un laboratorio di esperienze, ma ? prima di tutto, uno strumento privilegiato nel processo di formazione di ogni essere umano, in un senso pi? ampio. Considerando l'insegnamento come un'arte e anche come una tecnica che si apprende, e gli insegnanti come professionisti con obiettivi specifici da soddisfare, il lettore trover? la presentazione di metodi e tecniche di insegnamento, criteri e strategie di pianificazione e di valutazione, lo sviluppo di vari tipi di progetti ed esempi di prestazioni e di pratica, al fine di fornire una guida che si propone di illuminare l'azione pedagogica in maniera ponderata e realista, trattando tutti gli aspetti rilevanti dell'l'insegnamento.
15383MonografiaNE ED 5H?ctor&Monarca Los fines en educaci?n MadridNarceaC 20099788427716513esp89 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;eticaGli scopi della didattica sono ampi e coinvolgono molti aspetti: politici, sociali, economici, storici, epistemologici, pedagogici, ecc... Essi costituiscono un punto di riferimento che dovrebbe portare unit? alle varie attivit? didattiche che si svolgono nel contesto della formazione. Pertanto, recuperare il dibattito su questo tema comporta esplicitare questi aspetti. Questo sfida l'insegnante a pensare come inserire tali aspetti nel quadro dei programmi curriculari, nelle attivit? educative che porta avanti, nel contesto di apprendimento, e con i soggetti specifici ai quali si rivolge, cio? gli alunni.
15384MonografiaNE ED 6Jos? Manuel&Ma??;Imanol&GoyarrolaDocentes competentes MadridNarceaC 20119788427717398 esp154 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;eticaI risultati dei test PISA (Programme for International Student Assessment) mostrano come la qualit? degli insegnanti ha un'influenza decisiva sul livello di istruzione dei paesi; ottengono migliori risultati quelli che possono contare su personale insegnante competente e preparato. La selezione, la formazione, l'innovazione e lo sviluppo professionale degli insegnanti risulta essere essenziale. Gli autori cercano di dimostrare in questo libro, le caratteristiche essenziali necessarie per essere un insegnante competente.
15385MonografiaNE ED 7Miguel ?ngel&Zabalza Beraza;Maria Ainoha&Zabalza Cerdeiri?aProfesores y profesi?n docente MadridNarceaC 20129788427718098 esp165 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;eticaL'ecosistema della scuola sta cambiando allo stesso ritmo con il quale sta cambiando il mondo, la realt?, la vita. Questo cambiamento coinvolge ovviamente anche il profuilo del docente nel XXI secolo. La definizione di questo nuovo profilo si basa sulle esigenze del presente ed ? l'idea chiave di questo libro sul nuovo insegnante. Questo lavoro analizza vari aspetti di questa poliedrica vocazione: gli insegnanti come persone, come professionisti e lavoratori; le loro caratteristiche e i compromessi a cui sono chiamati oggi. Un libro che ci ricorda che agire in qualit? di docenti ? senza dubbio una responsabilit?, ma ? anche qualcosa di motivante perch? pieno di emozione, creativit? e sfide.
15386MonografiaNE ED 8Louisa&Leaman Los profesores "perfectos" existenMadridNarceaC 20129788427718234 esp172 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;etica"Gli insegnanti perfetti? Non esistono! L'idea di perfezione ? difficile da quantificare e, in un lavoro come l'insegnamento, dove ci sono tante variabili, riassumere le caratteristiche specifiche di perfezione ? quasi impossibile. Questo lavoro prende in esame i principali problemi della professione di insegnante, come la gestione del comportamento, l'insegnamento e l'apprendimento, alle prese con situazioni di stress e nello stabilire relazioni positive con gli studenti e il personale della scuola. Questo testo intende essere un "amico critico" per aiutare il lettore a riflettere sulle sue competenze e virt?, utilizzando il termine "perfetto" non dall'uniformit? ma dalla eterogeneit?, aiutando ogni insegnante a scoprire gli elementi della sua propria formula di "perfezione".
15387MonografiaNE ED 9Francisco&L?pez Rup?rez Fortalecer la profesi?n docente MadridNarceaC 2014 9788427720527 esp155 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazioneL'evidenza empirica accumulata, i criteri delle organizzazioni internazionali e delle istituzioni competenti in materia di istruzione e le analisi derivate da studi di caso concordano sul fatto che gli insegnanti costituiscono il fattore chiave per eccellenza per il miglioramento dei sistemi di istruzione. Questo libro parte da questo approccio, descrive la sua base empirica e razionale e lo rende un approccio alle politiche centrate sull'insegnamento. Lo fa da un approccio integrato e sistemico che tiene conto, insieme ai temi della selezione, formazione e carriera professionale, delle loro relazioni reciproche. A parere dell'autore, questo insieme di politiche ?, nel medio e lungo termine, lo strumento pi? potente per il cambiamento educativo e il miglioramento della scuola.
15388MonografiaNE DOM 1Luigi&TuffanelliComprenderMadridNarceaC 20109788427717268esp127 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologiaL'obiettivo di questo libro, primo di questa collezione "Didattica delle Operazioni Mentali", ? di mettere in relazione un modello teorico di comprensione, con un modello educativo. Analizza, in modo semplice ed insieme profondo, i diversi aspetti che caratterizzano il fenomeno della comprensione in diversi contesti, da quello letterario a quello storiografico, dal narrativo all' espositivo e argomentativo. Si sofferma sia sui processi cognitivi primari, come le acquisizioni e la riproduzione diretta e spontanea di informazioni testuali, sia sui processi secondari o metacognitivi che richiedono una acquisizione consapevole. Nella seconda parte del testo, vengono offerte varie proposte di lavoro che coprono un arco di formazione che va dalla scuola primaria alla scuola superiore, toccando i diversi livelli di elaborazione del testo, dalla micro alla macrotestualit?.
15389MonografiaNE DOM 2Matteo&CorradiniCrear MadridNarceaC 20119788427717343 esp109 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologiaIl presente volume ha lo scopo di approfondire l'analisi sui meccanismi e gli ingranaggi della mente quando si dispone a "creare", cio?, cerca di spiegare come una mente creativa si sviluppa. La dinamica complessa dell'atto di creare - che comporta una distruzione necessaria della storia passata, delle possibilit? alternative, dell silenzio e del vuoto che c'era prima della creazione - ? considerato il fondamento della vita mentale e della vita lavorativa. Creare non ? un'attivit? privilegio di pochi dotati di capacit? innate, ma una operazione mentale, alla quale i ragazzi e bambini devono essere istruiti e formati. Questo libro propone diverse attivit?, che l'autore chiama Progetti, attraverso i quali si impara a creare e si intende formare il pensiero critico: per esempio, la capacit? di vedere il mondo attraverso un foro in una carta, saperlo raccontare agli altri ed essere aperto ai mondi che gli altri vedono; o raccontare la storia attraverso la musica elettronica; o conoscere altre culture attraverso la letteratura.
15390MonografiaNE DOM 3Paola&PlessiEvaluarMadridNarceaC 20119788427717367 esp213 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologiaLa valutazione ? un'operazione della mente che si manifesta indipendentemente da qualsiasi intenzionalit? formativa. La valutazione si presenta come un evento in qualche modo inevitabile e necessario, dal momento che la nostra natura limitata ci costringe a decidere sul valore di ci? che ci circonda. Pertanto, la questione dello screening, prima di essere una azione mentale, ? un'esperienza. Questo libro studia l'operazione mentale di valutare, osservandola attraverso la lente di diverse teorie ed epistemologie, ognuna delle quali ha i suoi punti di forza e di debolezza, per po applicarle ai diversi contesti educativi e alle loro implicazioni per gli studenti nel processo di apprendimento. Le esperienze didattiche presentate sono un esempio di come stimolare intenzionalmente la produzione e la formazione della valutazione degli studenti dentro e attraverso la didattica di diverse discipline, per educare ad un uso consapevole della valutazione, che tenga in conto i suoi processi, la sua metodologia ed i suoi effetti.
15391MonografiaNE DOM 4Patricia&Farello;Ferruccio&Biancci DescribirMadridNarceaC 20129788427717374 esp166 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologiaL'educazione alla descrizione non sempre ? annoverata tra le priorit? della scuola, e difficilmente si prende in considerazione la complessit? di questa operazione mentale e il suo contributo alla crescita cognitiva, affettiva e morale degli studenti. In questo volume della collana "Didattica delle operazioni mentali", gli autori illustrano i fondamenti teorici del funzionamento mentale descritto, le implicazioni psicologiche, educative e sociali, offrendo una ricca serie di stimoli per la pratica dell'insegnamento. Le attivit? proposte hanno l'obbiettivo di formare gli studenti ad interrograrsi ed a osservare la realt?, stabilire connessioni ed esprimere la loro propria esperienza in modo ordinato e consapevolmente.
15392MonografiaNE DOM 5Marina&Galetto;Antonia&Romano ExperimentarMadridNarceaC 20129788427718302esp110 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologia;scienzaLa sperimentazione e la pratica di laboratorio si caratterizzano per essere strategie didattiche per un modello di insegnamento-apprendimento che parte da domande e problemi e, con rigore procedurale, le analizza; studiandone le strategie di risoluzione, sia attraverso l'esperienza reale sul campo, sia in situazioni di laboratorio scientifico. Praticare queste modalit? di lavoro significa stimolare la costruzione attiva dei saperi da parte degli studenti, attivare lo sviluppo di abilit? sociali nella ricerca e sviluppare nei bambini un atteggiamento scientifico, critico e di curiosit?. Questo nuovo volume della collana "Didattica delle operazioni mentali" ? una guida utile che illustra le premesse teoriche e metodologiche della sperimentazione, offrendo interessanti e stimolanti idee progettuali da sviluppare in classe.
15393MonografiaNE DOM 6Alberto&GromiJuzgar MadridNarceaC 20139788427719361 esp150 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologia;scienzaGiudicare ? un processo mentale complesso, ma inevitabile e presente in ogni atto della nostra vita. Questo procedimento metodologico, non si struttura come un algoritmo logico, ma come il flusso del nostro pensiero quando, motivato dai propri atteggiamenti, mette qualcosa in dubbio, si meraviglia di fronte alle situazioni, fa sorgere problemi o verifica le proprie teorie e convinzioni. Tutto questo significa che ? necessario stimolare in ogni persona l'abitudine permanente all'indagine, che non si ferma alla semplice opinione. Dobbiamo andare oltre; il giudizio si costruisce a partire da ci? che pi? profondondamente si ? vissuto, implica la responsabilit? di agire e mette in gioco tutta la personalit?.
In questo libro, l'autore offre a docenti e ricercatori, temi ed esempi ispiratori per sviluppare il pensiero e il giudizio critico degli studenti, introducendo una nuova didattica, un nuovo modo di catturare la loro attenzione e mettere in pratica l'operazione del giudicare. Partendo dal quotidiano e dai contenuti scolastici abituali, gli studenti possono esercitarsi e porsi delle domande: come sono veramente le cose? Gli eventi, ci? che ci accade? Per trarre poi le loro proprie conclusioni e formulare un proprio giudizio.
15394MonografiaNE DOM 7Silvia&Andrich Miato;Lidio&MiatoProducirMadridNarceaC 20139788427719453esp164 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologia;scienzaProdurre significa progettare, creare, costruire, comunicare, innovare, sapere, saper fare, saper essere. La capacit? di "produzione" nell'ampio contesto dell'apprendimento ? il risultato di un'azione che coinvolge la mente e porta allo sviluppo cognitivo.
In questa dimensione sociale e cognitiva si concentrano importanti processi quali la socializzazione e lo sviluppo della personalit?, che le metodologie didattiche e le attivit? proposte in questo libro cercano di promuovere.
Questo volume offre una vasta gamma di stimoli teorici per trasformare e produrre un testo, una ricerca o la risoluzione di un problema di matematica; tutto in un'azione metacognitiva inserita in uno spazio di autonomia e in un clima didattico che ?, al tempo stesso, democratico e cooperativo. Tra i modelli operativi o le applicazioni pratiche che offre la seconda parte del libro si trova il processo didattico per la produzione di un testo storico sulla vita nella preistoria e un insieme articolato di esercizi per la scrittura di storie di fantasia, con gli studenti della scuola primaria. Si propone anche una produzione di unit? di apprendimento orientate alla soluzione di problemi matematici per studenti delle scuole superiori.
15395MonografiaNE DOM 8Loredana&Czerwinsky Domenis Observar MadridNarceaC 20139788427719538esp189 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologia;scienzaOsservare significa spiegare un fenomeno attraverso una ricerca di informazioni pianificata e sistematica; Significa imparare a dedurre, anche nella vita di tutti i giorni, dando "significato" a quello che conosciamo. La prima parte del libro offre un riferimento teorico e culturale sull'operazione mentale dell'osservare e la inquadra nel contesto della societ? contemporanea, non solo dal punto di vista psicologico, ma anche dal punto di vista filosofico e letterario. Nella seconda parte del libro si presentano giochi, esercizi, attivit? didattiche, simulazioni ed esperimenti, per studenti della scuola primaria e secondaria, che mirano a promuovere strategie per migliorare le capacit? di osservazione analitica e critica e la capacit? di attenzione ordinata per sviluppare in loro il "gusto della scoperta." Le attivit? sono basate sull'uso di fumetti, grafica, fotografie, numeri, ecc.; elementi che si trovano nella vita di tutti i giorni.
15396MonografiaNE DOM 9Amalia&Murcio Maghei InterpretarMadridNarceaC 20139788427719576 esp117 p. ; 24 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazione;psicologiaInterpretare significa porre domande per attribuire significato agli eventi. Si tratta di un processo intellettuale che comporta autocontrollo e consapevolezza rispetto ai nostri punti di vista. L'atto del comprendere ? sempre contestualizzato.
Si pu? capire senza interpretare; cio? senza attribuzione di senso. Non si pu? interpretare senza capire. Questo testo esamina lo sviluppo dell'ermeneutica e considera le sue possibili applicazioni nel campo educativo. Prende in particolare riferimento la figura e l'opera di Gadamer, che ha detto "la forma stessa del dialogo" risiede nella capacit? di pensare diversi orizzonti senza la intima o palpabile volont? di imporre agli altri il proprio punto di vista.
L'idea metodologica ? che impariamo ad interpretare coltivando l'ascolto, promuovendo nella scuola un clima di dibattito intersoggettivo. Il testo presenta alcuni esempi frutto di sperimentazioni che confermano che le ipotesi possono essere messe in pratica.
15397MonografiaNE ED 10Christopher&Day;Qing&Gu Educadores resilientes, escuelas resilientes MadridNarceaC 20159788427721029esp237 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione e formazioneIn questo libro gli autori discutono la natura dinamica della resilienza degli insegnanti. Essi sostengono che la resilienza negli educatori non comporta solo la capacit? di recupero nelle circostanze estremamente sfavorevoli, ma anche la capacit? di "resilienza nella vita di tutti i giorni." In altre parole, ? ci? che li rende in grado di sostenere la vocazione, l'impegno e l'efficacia necessarie per rispondere positivamente alle inevitabili incertezze insite nella loro vita professionale. Si tratta di un libro capace di promuovere speranza e ottimismo, collaborazione e proattivit? piuttosto che reazione, al momento di affrontare sfide significative della resilienza per gli insegnanti. Un testo di riferimento per docenti di tutti i livelli, presidi, e per quelle organizzazioni che si dedicano alla formazione e allo sviluppo professionale.
15398MonografiaNE U 17Miguel ?ngel&ZabalzaCompetencias docentes del profesorado universitario MadridNarcea[2005]9788427713994esp229 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione;formazioneLa tesi di questo libro ? che l'Universit? ha un compito formativo di alto livello che richiede, per essere efficace, sia condizioni istituzionali che formazione del personale adeguate. La missione educativa di ogni universit? si concretizza e si rende operativa nella sua offerta curricolare e, la qualit? della formazione, a sua volta, dipende soprattutto dalle prestazioni degli insegnanti. Oggi sembra fuori di dubbio che essere un buon insegnamento richiede la padronanza di diverse competenze per ogni facolt? o scuola. Il 'curriculum universitario', le 'capacit? di insegnamento' e 'l'analisi della qualit? dell'insegnamento' sono le tre sezioni principali in cui il libro ? organizzato. Si analizzano dieci competenze che riassumono i campi pi? importanti dell'attivit? dei docenti universitari. Competenze che possono servire, a loro volta, come quadro di riferimento per un possibile programma di qualificazione della docenza universitaria. L'ultimo capitolo ? dedicato allo sviluppo del 'Progetto Educativo'.
15399MonografiaNE U 18Joan&Ru?Ense?ar en la Universidad MadridNarceaC 20079788427715585esp219 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione;formazioneLa sfida posta all'universit? dall'EEES (Espacio Europeo de Educaci?n Superior), trasformare la attuale offerta formativa aprendola a nuovi contesti sociali e istituzionali, solleva domande come le seguenti: ? una opportunit? strategica l'EEES? E' in crisi quello che facciamo? Come gestire un cambiamento cos? complesso? Quali strumenti abbiamo bisogno di sviluppare o adottare? Come confrontiamo la qualit? di ci? che facciamo e ci? che proponiamo? Fino a che punto la nostra idea di qualit? ? socialmente condivisa? In che modo tutto questo pu? rafforzarci in quanto istitutzione educativa?
Questo libro cerca di dare delle risposte specifiche sul perch? e come rispondere a questa sfida attenendosi a due questioni centrali: il concetto di autonomia universitaria nello sviluppo della proposta e il miglioramento della qualit? della formazione impartita, frutto di questo sforzo .
15400MonografiaNE U 19Joan&Ru?El aprendizaje aut?nomo en Educaci?n SuperiorMadridNarceaC 20099788427716322esp270 p. ; 21 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione;formazioneLa formazione e lo sviluppo delle conoscenze nel campo dell'istruzione superiore, occuper? un posto privilegiato nell'agenda dello sviluppo sociale e produttivo. Ora questa formazione, le sue caratteristiche, i contenuti e le modalit? di generazione di conoscenza, richiedono approcci, condizioni e risorse per la formazione pratica, molto diversi dagli attuali. Questo testo fornisce argomenti e risorse, elaborati a partire dalla pratica di insegnamento, per potenziare l'autonomia degli studenti per quanto riguarda il loro apprendimento, intendendo l'autonomia come un importante indicatore della qualit? dell'obbiettivo. Le domande a cui il testo cerca di rispondere possono essere cos? riassunte: possiamo parlare di qualit? nell'apprendimento, senza che questo sia di natura profonda? Possiamo migliorare il livello di profondit? dell'apprendimento, senza far riferimento all'autonomia intellettuale dello studente? O, come si fa a promuovere tra gli studenti il migliore approcci e le risorse per consentire loro di sviluppare il loro potenziale di autonomia?
15401Spoglio di PeriodicoIII CAggiornamenti SocialiTerritori, cittadini e buone pratiche: patrimoni da connettereAggiornamenti Sociali A. 67, n. 2 (feb. 2016), pp. 93-98etica;societ?;religione;cittadinanzaLa cittadinanza è la porta d’ingresso per l’agire etico di oggi. A partire da qui, è possibile connettere persone, luoghi e buone pratiche esistenti per dare rinnovato respiro al tessuto sociale; un progetto a cui la Rivista, in collaborazione con Fondazione Lanza di Padova e altre realtà, sta dando vita.
15402Spoglio di PeriodicoIII CDaniel&IzuzquizaQuale futuro politico per la Spagna?Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 2 (feb. 2016), pp. 100-110politicaSpagnaI risultati delle recenti elezioni spagnole fotografano un panorama politico incerto, caratterizzato da un’inedita frammentazione AD537del Parlamento. Quali prospettive politiche si aprono per il futuro della Spagna, anche alla luce delle spinte indipendentiste?
Quali riforme sono proposte dai diversi partiti? Quale ruolo ha svolto fin qui la società civile? Quanto l’attuale quadro politico è stato condizionato dalla grave crisi economica?
15403Spoglio di PeriodicoIII CThomas&Aguilera;Tommaso&VitaleBaraccopoli europee: le responsabilit? delle politiche pubblicheAggiornamenti Sociali A. 67, n. 2 (feb. 2016), pp. 111-119migrazione;politicaItalia;Francia;SpagnaIn Italia, in Spagna e in Francia le baraccopoli sono una realtà lontana dall’essere superata, nonostante gli interventi posti in essere da parte delle autorità competenti. Quando sono sorte e come sono cambiate nel corso degli anni? Chi vi abita? Le politiche nazionali e locali al riguardo hanno avuto un impatto positivo o hanno finito col perpetuare lo status quo?
15404Spoglio di PeriodicoIII CAlfredo L.&TirabassiL’incompiuta riforma dei ComuniAggiornamenti Sociali A. 67, n. 2 (feb. 2016), pp. 121-131politicaItaliaNegli ultimi anni i Comuni in Italia sono stati oggetto di grandi novità istituzionali e finanziarie; tra queste emerge l’obbligo di dar vita a forme associative, come fusioni e unioni di piccoli Comuni. L’aggregazione e la riorganizzazione territoriale di tali enti locali
è un’esigenza oggettivamente valida, ma i risultati sono stati inferiori alle attese, a causa di proroghe e rinvii. Al di là di pregiudizi, inadeguatezze politiche e limiti normativi, qual è la posta in gioco?
15405Spoglio di PeriodicoIII CGiorgio&NardoneIl secolarismo secondo Charles Taylor. Un percorso ragionato sull’uomo e la fedeAggiornamenti Sociali A. 67, n. 2 (feb. 2016), pp. 132-142antropologia;filosofia;religione«Chi è l’uomo?». Quali possibili risposte si possono dare a questa domanda fondamentale? Viene presentato il pensiero del filosofo canadese Charles Taylor, che si è misurato con essa e con le risposte nel tempo date, tra cui quella del secolarismo, nato all’interno del pensiero cristiano occidentale.
15406Spoglio di PeriodicoIII CPierre&Martinot-LagardeDialogo tra religioni e ONU per lo sviluppo umano. Una storia lunga un secoloAggiornamenti Sociali A. 67, n. 2 (feb. 2016), pp. 143-151sviluppo;religione;politicaSia le istituzioni e le agenzie internazionali del sistema ONU, sia molte confessioni religiose e organizzazioni che vi si ispirano sono impegnate nella costruzione di una maggiore giustizia internazionale e per uno sviluppo autenticamente umano e sostenibile. Quali rapporti hanno stabilito tra di loro nel tempo? Come si ? evoluto questo rapporto via via che evolveva anche il contesto storico in cui agivano? In quali aree possono dare vita a un dialogo fecondo e a una collaborazione che renda la loro azione sempre pi? efficace?
15407Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&Costa;Paolo&FoglizzoEvangelii gaudium: un “motore” per la Laudato si’ (I)Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 2 (feb. 2016), pp. 156-163religione;societ?Nel discorso tenuto al Convegno di Firenze il 10 novembre 2015, papa Francesco ha invitato la Chiesa italiana ad approfondire l’esortazione apostolica Evangelii gaudium (2013) come strumento per scoprire e realizzare la propria missione nel contesto del nostro Paese, e in particolare «l’inclusione sociale dei poveri, che hanno un posto privilegiato nel popolo di Dio, e la capacità di incontro e di dialogo per favorire l’amicizia sociale nel vostro Paese, cercando il bene comune»[1]. In quella occasione non ha invece fatto riferimento alla più recente enciclica Laudato si’ (2015). Ma non possiamo certo pensare che la ragione sia che la cura della casa comune è irrilevante per la nostra Chiesa e il nostro Paese. Evangelii gaudium e Laudato Sì restano entrambe al centro dell’attenzione.
15408Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviIndonesia l'Isis all'assalto dei cinque continentiRocca A. 75 n. 3 (1 feb. 2016), pp. 13-14politicaIndonesiaImplacabile nel suo disegno, ma talvolta non eccezionale nei risultati ottenuti nonostante lo sfruttamento al massimo livello professionale degli strumenti mediatici, l'Isis sta puntando con tutta evidenza alla globalizzazione della sua azione nell'area islamica del pianeta per dimostrare di non essere solo un fenomeno relegato allo scontro territoriale in atto in Siria ed Iraq o ad attentati cruenti e dimostrativi che toccano i cinque continenti, dagli Stati Uniti (strage di San Bernardino), all'Europa (Parigi e Bruxelles), dall'Australia all'Africa. E nella strategia per espandersi nel mondo musulmano, dopo il fronte aperto lo scorso anno in Asia meridionale (fra Afghanistan e Pakistan), i seguaci del 'Califfo' Abu Bakr al-Baghdad i si sono spinti all'inizio del 2016 pi? oltre, presentandosi con un attentato a Giacarta, in Indonesia, pi? rumoroso che letale, ma religiosamente rivendicato.
15409Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliVoucher nero a met?Rocca A. 75 n. 3 (1 feb. 2016), pp. 20-22lavoro;politica;economiaItaliaIn principio (riforma Biagi, 2003), non doveva essere cos?. Con i voucher Inps, destinati alla retribuzione del lavoro occasionale in Italia, si doveva al contrario far emergere dall'irregolarit? la gran massa di prestazioni episodiche che non sono contemplate dal numero, pur notevole, dei contratti vigenti. E far uscire dal sommerso, conseguentemente, le retlibuzioni che sfuggono al fisco. Se nel 2008 -i voucher hanno avuto un lungo rodaggio -i datori di lavoro ne comprarono circa 25.000, nel 2014 il loro numero ? schizzato a 79 milioni, e a pi? di 100 milioni nei primi dieci mesi del 2015. Troppi per non allarmare le organizzazioni sindacali, ma anche l'Inps. Viene dal suo presidente Tito Boeri, che ne parla come dell'?ultima frontiera del precariato?, !'impegno a un monitoraggio attento, per tenere sotto controllo e sanzionare i probabili abusi. Tra le preoccupazioni dell'Inps, ovviamente, non c'? solo la precariet? del lavoro, ci sono soprattutto gli effetti di minor gettito fiscale di prestazioni sottoposte a un prelievo contributivo di gran lunga inferiore a quello imposto al lavoro regolato dai contratti.
15410Spoglio di PeriodicoIII CRoberta&CarliniAdozioni, non ? solo problema di coppie gayRocca A. 75 n. 3 (1 feb. 2016), pp. 24-26politica;societ?;legislazioneItaliaLa discussione sulla legge sulle unioni civili in Italia (DDL. 14/2016), che porterebbe per la prima volta il riconoscimento di un surrogato di matrimonio tra persone dello stesso sesso, avviene come in una bolla, nel vuoto delle considerazioni sulla famiglia reale. Di adozioni si ? parlato poco e in senso limitato, nella legge sulle unioni civili in discussione in parlamento. Poco, poich? ? stata esclusa la possibilit? di estendere a coppie gay o a persone singole la possibilit? di adottare, con la procedura normale.
15411Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoIngegneria genetica, il taglia e cuci del genoma e le sorti delI'umanit?Rocca A. 75 n. 3 (1 feb. 2016), pp. 27-29etica;scienza;tecnologiaNe ? convinto l'americano Ralph Cicerone, che a inizio dicembre 2015 a Washington ha chiuso l'International Summit on Human Gene Editing sostenendo che: ?siamo in un momento importante nella storia dell'umanit? e noi scienziati abbiamo la responsabilit?
di fornire alla societ? le informazioni di cui ha bisogno per regolare l'uso delle gene editing?. Ralph Cicerone ? presidente della National Academy of Sciences (Nas) degli USA. Dunque la sua dichiarazione ufficiale da parte della pi? importante accademia scientifica del mondo su un tema, la possibilit? di ?riscrivere il genoma? (gene editing) diventato di impellente attualit? -tanto da imporre la convocazione a Washington di un vertice organizzato in maniera congiunta dalla stessa Nas, oltre che dall'inglese Royal Society e dalla cinese Accademia delle Scienze dopo le recenti performance ottenute con la tecnica nota ai biologi come Crispr/Cas9.
15412Spoglio di PeriodicoIII CGustavo&ZagrebelskyCome cambia la democrazia. Il non detto di una riforma impostaRocca A. 75 n. 3 (1 feb. 2016), pp. 30-32politicaItaliaArticolo di analisi del disegno di legge di riforma costituzionale in Italia, approvato in prima deliberazione dal Senato il 13 ottobre 2015, e dalla Camera l'11 gennaio 2016. Esso ? finalizzato al superamento del bicameralismo perfetto e all'introduzione di un bicameralismo differenziato, in cui il Parlamento continua ad articolarsi in Camera dei deputati e Senato della Repubblica ma i due organi hanno composizione diversa e funzioni in gran parte differenti. L'autore si chiede quale visione della vita politica essa porta con s? e come cambia con essa il concetto di democrazia.
15413Spoglio di PeriodicoIII CSergio&CofferatiCome cambia la democrazia. Nuovi trattati per salvare l'EuropaRocca A. 75 n. 3 (1 feb. 2016), pp. 33-34politicaEuropaSe ci si interroga oggi -scrive l'autore- sullo stato della democrazia, sulle sue evoluzioni e sui suoi cambiamenti, ? inevitabile che l'analisi debba affrontare anche il tema europeo, ovvero lo stato di salute e l'evoluzione delle istituzioni e dei processi decisionali dell'Unione Europea e la loro relazione con quelli nazionali. Una riflessione che abbia questa finalit?, non pu? che costatare la profondissima crisi che l'Unione Europea sta oggi attraversando. Per dare una misura della gravit? di tale crisi basta richiamare le risposte e le decisioni prese dall'Unione Europea di fronte a due sfide epocali che recentemente le sono state poste dalla situazione economica e dallo straordinario flusso di rifugiati di questo 2015. La crisi politica e quella istituzionale s'intrecciano tra loro indissolubilmente in una spirale sempre pi? negativa. Bisogna scrivere nuovi trattati per l'UE.
15414Spoglio di PeriodicoIII CBruno&Bignami;Marino&RuzzenentiDossier: Laudato S? il mondo al bivioMissione Oggi n. 1 (gen. 2016), pp. 17-32ambiente;sviluppo;politica;religione;ecologia;diritti umaniLa pubblicazione dell’enciclica Laudato si’ di papa Francesco nel 2015 ha segnato un approfondimento nella riflessione sociale della Chiesa cattolica. Il cammino fatto è lungo. Nella Rerum novarum (1891) di Leone XIII la questione sociale era questione operaia, con la richiesta di giustizia sul lavoro, e riguardava esclusivamente l’Occidente industrializzato. Negli anni Sessanta, con l’enciclica Populorum progressio (1967) di Paolo VI, la questione sociale si è trasformata in critica a un modello di sviluppo che ha visto i rapporti tra Nord e Sud come occupazione e neocolonialismo. Oggi Laudato si’ allarga il concetto di responsabilità dell’uomo: saremo in grado di garantire un futuro al nostro pianeta? L’umanità avrà un domani? Come declinare la fraternità universale se lo sfruttamento delle risorse è solo a vantaggio di pochi? L’ecologia integrale è un invito a ripensare l’uomo tecnologico e sfruttatore. A lasciarlo come triste memoria dei tempi passati. “Oggi, scrive papa Francesco, non possiamo fare a meno di riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nelle discussioni sull’ambiente, per ascoltare tanto il grido della terra quanto il grido dei poveri” (LS 49). Questo dossier inserisce la riflessione di papa Francesco nel contesto attuale, dopo la COP 21 di Parigi e l’indispensabile dialogo con le Chiese e le religioni sulla salvaguardia del mondo. È un ponte gettato a “ogni persona che abita questo pianeta” (LS 3), casa comune da condividere.
15415Spoglio di PeriodicoIII CDaniele&Barbieri;Valentina&BazzarinDossier: Generativit? e mass mediaCem Mondialit? n. 1 (gen. 2016), pp. 17-28informazione;societ?Questo numero di CEM Mondialita propone un dossier che trotta il tema "Generativil? e crisi". "Le 4 S del giornalismo deteriore -scrivono gli autori- erano soldi, sangue,sesso e sport; un tempo non occupavano l'intera scena delle notizie, degli approfondimenti e dei commenti. C'erano anche informazioni guidate da una D, 2 L e 2 G (tanto per esemplificare: dtritti, lavoro, libert?, giustizia, generosit?). Ora invece la scena appare monopolizzata da quelle S. Al centro tantissima l'aria fritta, mascherata da informazione. ?Bisogna scatenare l'indignazione, non superficiale (e a volle forcaiola) che conferma gli stereotlpi e sollecita alla chiusura -proseguono i curatori- ma quella che nasce dalle poche opportunit? di stupore legate a una buona notizia e/o al "mondo mostrato sottosopra" passa dalla pancia come la rabbia, ma lascia un sapore dolce sulle labbra e brividi dalle parti del cuore, permette di guardare al futuro e attorno a noi con timida speranza. Ci riferiamo al genere di notizie che di solito non danno ai TG e non si trovano facilmente altrove, magari nemmeno su internet. Il dossier compone un quadro impietoso di vizi e difetti dello stato dell'informazione nel nostro paese, ma propone anche esempi virtuosi e riflessioni stimolanti per un uso generativo dei medla.
15416Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIntercultura e luoghi dell'arte e dello spettacoloCem Mondialit? n. 1 (gen. 2016), pp. 29-32arte;educazione;musica;letteratura;culturaInserto "Intercultura e luoghi dell'arte e dello spettacolo" sesta a puntata della serie "Intercultura, dove vai? Dalla scuola alIa citt?", che evidenzia le fertili opportunit? offerte dalla musica e dalla letteratura nella costruzione di un ambiente autenticamente interculturale.
15417Spoglio di PeriodicoIII CFrancesca&GalloniMadre ad honoremCem Mondialit? n. 1 (gen. 2016), p. 13societ?;educazioneArticolo della rubrica "Intercultura dalla psyco(loga)", che presenta una riflessione sulla diffusa arretratezza culturale che considera quella biologica l'unica maternit? possibile.
15418Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Valli;Josel&DorjeQuale intercultura?Cem Mondialit? n. 1 (gen. 2016), p. 16scuola;culturaI tempi cambiano, anche il panorama interculturale cambia; gli studenti stranieri che si trovano oggi in classe sono sempre pi? di seconda o terza generazione e spesso hanno perduto la cultura di appartenenza senza averne acquisita un'altra, vivono in una sorta di babele ove mille e pi? voci parlano contemporaneamente. Le culture e le appartenenze -scrivono gli autori- tendono ad essere sempre meno riconoscIbili e cos?, pi? che un meticciato, si ? creato un sincretismo confuso.
15419MonografiaR 15/22 ACentro Studi e Ricerche IDOSOsservatorio Romano sulle Migrazioni. Undicesimo rapportoRomaIDOS20169788864800523ita367 p. ; 23 cmrapporti annuali;dati statistici;immigrazione straniera;economia;lavoro;demografiaItalia;LazioIl Rapporto – realizzato dalla Caritas in collaborazione con Roma Capitale, Provincia di Roma e Regione Lazio – descrive l’immigrazione a partire dai dati statistici disponibili su residenti, soggiornanti e richiedenti asilo, mercato del lavoro (sia dipendente che autonomo), caratteristiche demografiche e dimensione formativa (scuola, università, educazione degli adulti, formazione professionale). Il Rapporto, che nel corso del tempo è andato ampliandosi, si struttura in tre principali sezioni dedicate, rispettivamente, alla Provincia di Roma, al Comune di Roma e agli aspetti economici e imprenditoriali.
A completamento dei dati statistici, ciascuna sezione include numerosi approfondimenti di carattere qualitativo, dedicati a singoli Comuni della Provincia romana, a singoli Municipi della Capitale, come anche a singole collettività di immigrati (dati statistici, luoghi di incontro, edifici di culto e strategie di inserimento). Non mancano i contributi di natura storica e sociologica.
15420Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&CamarlinghiPer relazioni di aiuto non banali Animazione sociale n. 296 (dic. 2015), pp. 3-13psicologia;saluteLa psicoanalisi ha rappresentato un enorme passo avanti nella conoscenza e nella ricerca attorno ai temi della psiche umana. E tutt'oggi costituisce un patrimonio di saperi e intuizioni per chiunque svolga funzioni educative, di cura e di aiuto. Le sue idee portanti, infatti, offrono preziosi appigli per dare spessore all'incontro con l'altro, per comprenderne le resistenze e i desideri, per accompagnarne l'evoluzione. Non si tratta di diventare psicoanalisti, ma di riconoscere che un po' di psicoanalisi arricchisce la comprensione dell'umano, permettendo di andare al di l? dei soliti confini, talvolta asfittici, in cui chiudiamo la relazione con gli altri e con noi stessi.
15421Spoglio di PeriodicoIII CLuca&ComeIlo;Lorenzo&loanAuto-organlzzarsi fra cittadini dentro la crisi
Animazione sociale n. 296 (dic. 2015), pp. 14-25societ?L'autororganizzazione a livello delle comunit? territoriali ? lo spazio delle possibilit? che si apre dinanzi a esse. Infatti, anche dentro situazioni di forte degrado, possono emergere organismi sociali che non si arrendono alla crisi e maturano anticorpi per sperimentare nuove modalit? di vivere, convivere, produrre, fare politica. Con le loro potenzialit? e i loro limiti, questi organismi si connotano nelle comunit? locali per una forte tensione all'autororganizzazione, alla cooperazione e all'intraprendenza, divenendo alleati preziosi per una nuova fase di sviluppo, in grado di trasgredire "regole intoccabili" e di aprire alla possibilit? di perseguire un futuro diverso.
15422Spoglio di PeriodicoIII ClIana&Gotz;Francesca&Santaniello;Flaviano&ZandonaiCooperare dentro imprese di comunit? diAnimazione sociale n. 296 (dic. 2015), pp. 26-37societ?;impresaFar parte di imprese di comunit? ? una prospettiva a cui molte cooperative sociali sono sensibili. In tale direzione spinge la storia della cooperazione che ha come mandato il servizio alla comunit? e come esigenza quella di collaborare con altri soggetti per misurarsi con i problemi del nostro tempo. Un'esigenza che ? anche economica, perch? sempre pi? le risorse per lavorare non potranno che venire dal mettere insieme risorse di istituzioni pubbliche, imprese profit, non profit, fondazioni e delle stesse comunit? locali. Ma come entrare in imprese di comunit?? Per rispondere ? opportuno un primo bilancio, una rilettura critica capace di valorizzare gli attuali esperimenti.
15423Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Arnaudo;…[et al.]Inserto: Abitare una casa per abitare un quartiereAnimazione sociale n. 296 (dic. 2015), pp. 38-81animazione socialeIn tempi di incertezza e vulnerabilit? non pochi cittadini si sperimentano nell' ?arte di sortire insieme dai problemi? aggregandosi in inediti micro soggetti sociali che, interagendo in modo cooperativo e, a volte, in sintonia con le amministrazioni locali, producono variegati beni di comunit?. Dentro la molteplicit? di questa produzione di beni comuni, l'inserto si sofferma sulle forme plurali di autoorganizzazione fra cittadini per allestire nei territori degli ?spazi collettivi? -spazi fisici, aperti a tutti, plasmabili -dove portare il bisogno di uscire dalla solitudine e viversi come un ?noi? che include e alleggerisce il vivere, ma anche la disponibilit? a far la propria parte nel perseguire interessi culturali, artistici, micro-economici e, in tal modo, sentirsi utili dentro la comunit?. L'inserto ? composto da tre articoli. Il primo ?estrae? dalle esperienze incontrate le principali mappe concettuali a cui si sono ispirate. Il secondo rielabora le narrazioni degli operatori nell'animare le Case a Torino per vedere da vicino l'auto-organizzarsi dei cittadini. Il terzo mette a fuoco alcuni nodi attorno ai quali si qualifica la competenza degli operatori.
15424Spoglio di PeriodicoIII CChristian&BoniardiNuove frontiere nell'integrazione dei migrantiAnimazione sociale n. 296 (dic. 2015), pp. 82-90migrazione;societ?Ogni citt? ? ormai luogo di frontiera tra molteplici mondi migranti, al punto da rendere insufficienti le parole con cui oggi si ragiona e agisce. Solo un arricchimento del vocabolario pu? rendere capaci di misurarsi con i problemi inediti di chi entra ?scalzo? nelle nostre citt? ricercando un luogo, anche temporaneo, dove iniziare a (ri)costruirsi una vita. Pur necessari, non bastano i linguaggi dell'accoglienza, se non vengono ad arricchirsi con i linguaggi impegnativi del far leva sulle risorse dei migranti, del creare piccole opportunit? che valorizzino la forza di volont? che muove i loro animi e i loro corpi, dello sviluppare reti di incontro con la citt?.
15425Spoglio di PeriodicoIII CDavide&Pizzi"Mi chiamo Svetlanae faccio la badante" Animazione sociale n. 296 (dic. 2015), pp. 91-98migrazione;societ?;politicaItaliaEsiste un giardino in ogni citt? dove per un'ora, nel pomeriggio, si incontrano donne dell'Est Europa, accomunate dalla condizione di ?badanti?. Quel giardino racconta molto di noi, di una societ? che invecchia e di un welfare che assume i contorni del fai-da-te. Illumina cosa accade in tante famiglie alle prese con la difficolt? di assolvere ai compiti di cura. E rende visibili, solo per qualche istante, queste donne che perlopi? vivono recluse nelle case degli anziani. Ascoltare le loro storie, lasciarsene interpellare, apre ragionamenti -oltre che sulle diseguaglianze del mondo -sul lavoro di cura, sulla sua scarsa considerazione, sulle sue fragili cornici politiche.
15426Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviStati Uniti la lunga marcia elettoraleRocca A. 75 n. 4 (15 feb. 2016), pp. 13-14politicaUSAArticolo di politica internazionale dedicato alla lunga maratona elettorale negli Stati Uniti che si concluder? in novembre 2016 con la scelta del successore del presidente Barack Obama. La figura della candidata del Partito democratico, ed ex 'First Lady', Hillary Clinton ed il suo rivale Bernie Sanders.
15427Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaOltre l'individualismoRocca A. 75 n. 4 (15 feb. 2016), pp. 27-29antropologia;societ?;economia;politica;eticaAIla crisi economica e politica che attraversa l'Occidente (e non solo), la quale ha carattere strutturale (e non puramente congiunturale), si ? risposto in questi ultimi anni con interventi palliativi, volti a riaggiustare il sistema senza metterne in discussione la sostenibilit?, e soprattutto senza riflettere criticamente sui presupposti antropologici che sono alla base della sua costruzione. Ma ? proprio l'assenza di una riflessione che risalga alle radici la ragione dell'incapacit? di affrontare seriamente la situazione, con il rischio che la deriva tuttora persistente si riproponga, in termini ancor pi? accentuati, nel prossimo futuro. L'elemento attorno al quale ruota infatti a tutt'oggi la vita sociale e che rappresenta il criterio di valutazione dell'attivit? economica e politica ? il paradigma individualistico. A motivare le scelte non sono dunque valori come la giustizia, l'equit? e la solidariet? sociale; ? piuttosto l'interesse soggettivo o, in termini pi? radicali, l'egoismo individuale.
15428Spoglio di PeriodicoIII CMauro&VolpiCome cambia la democrazia. Crisi della partecipazione democraticaRocca A. 75 n. 4 (15 feb. 2016), pp. 30-32politica;societ?;legislazioneItaliaQualsiasi valutazione sulle riforme istituzionali, scrive l'autore (con riferimento alle riforme elettorale o costituzionale del Governo Renzi gennaio 2016), dovrebbe muovere dall'attenta considerazione dello stato di crisi in cui versa la democrazia in Italia (e per vari aspetti anche negli altri Stati democratIci). La crisi assume un duplice aspetto. ? innanzitutto crisi della rappresentanza, che colpisce pesantemente il Parlamento. L'organo supremo della democrazia rappresentativa ? in crisi dal punto di vista della composizione, della struttura e delle funzioni. Le Camere sono composte da nominati scelti dall'alto con il sistema delle liste bloccate stabilito dalla legge elettorale, il Porcellum, con la quale sono state elette nel 2013. Ci?, insieme alla assenza di saldi riferimenti politici e di forti idealit?, contribuisce a produrre il fenomeno del trasformismo, attestato in questa legislatura dal cambio di casacca di pi? di duecento parlamentari alla costante ricerca della collocazione pi? adeguata al fine di sperare nella rielezione. La struttura a bicameralismo paritario delle due Camere ? certamente un problema da superare, ma non vanno sottovalutati l'inadeguatezza dei regolamenti interni, che, anche grazie all'interpretazione rigida che ne ? stata data nell'iter parlamentare delle riforme, pone nelle mani del Governo il potere di comprimere liberamente il dibattito parlamentare e l'inesistenza di uno statuto della opposizione, consistente nel riconoscimento di garanzie e di tempi adeguati per la discussione delle sue proposte. Infine la funzione legislativa ? passata dalle mani del Parlamento a quelle del Governo, che fa un ricorso massiccio a decreti legislativi, varati in base a leggi delega sempre pi? generiche, a decreti legge, modificati in sede di conversione in legge con maxiemendamenti che ne stravolgono il testo originario, e al ricorso ripetuto alla questione di fiducia, che sotto la minaccia delle dimissioni del Governo costringe i parlamentari della maggioranza a votare a favore anche delle proposte che non condividono.
15429Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&LandiniCome cambia la democrazia. Crisi della rappresentanza sindacaleRocca A. 75 n. 4 (15 feb. 2016), pp. 32-34lavoro;economia;politica;storiaArticolo sul rapporto tra Stato, crisi e trasformazioni della democrazia, esaminati dal punto di vista dei lavoratori. Essi sono molto indicativi di tendenze pi? generali, perch? il sindacato ? un Iuogo di confine tra societ? e istituzioni, un organismo intermedio per definizione. La qualit? della sua rappresentanza pu? misurare bene lo stato di salute della democrazia di una societ? e di un paese. Che la democrazia si fermi ?davanti ai cancelli delle fabbriche? ? un'affermazione antica ma ancora valida, soprattutto in Italia. Oggi questo ?blocco? sembra estendersi all'intera societ?. Per capire meglio lo stato delle cose ? utile riprendere le fila delle modalit? con cui la rappresentanza del lavoro dipendente si ? definita nel corso della storia.
15430Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioUNECE (Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite) Rocca A. 75 n. 4 (15 feb. 2016), p. 63politica;istituzioni;economiaEuropaBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato alla Commissione economica per l'Europa delle Nazioni Unite (UNECE) Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15431Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviMessico se ? la violenza a governareRocca A. 75 n. 5 (1 mar. 2016), pp. 13-14politica;societ?MessicoAll'indomani della fine della storica visita di Papa Francesco in Messico di febbraio 2016 i messicani non si sarebbero mai immaginati di potersi confrontare con un pontefice deciso ad avvicinarsi, ogni volta che ha potuto, ai pi? umili. E ad accompagnare il suo messaggio cristiano di speranza con quello esplicito di denuncia delle brutture che costlingono la gente di questo Paese latinoamericano a sopravvivere quotidianamente alle sfide provenienti da ogni genere di violenze, e da corruzione, narcotraffico e tanta, tanta impunit?.
15432Spoglio di PeriodicoIII CTonio&Dell'OlioIl Papa in America latina oltre i muriRocca A. 75 n. 5 (1 mar. 2016), pp. 15-18religione;societ?;political viaggio di Papa Francesco a Cuba e Messico (febbraio 2016) ? iniziato con un primo passo decisivo e inedito per il superamento di un muro storico che ha reso altrettanto storico l'incontro e la dichiarazione congiunta con il Patriarca di tutte le Russie Kirill ed ? terminata col superamento almeno ideale del muro simbolo di tutti i muri che oggi diviidono il mondo tra diseredati e ricchi. Un muro ad oriente e l'altro a nord. Nel mezzo tanti altri muri superati con la leggerezza e la semplicit? di chi crede che solo la misericordia pu? compiere miracoli. Non a caso nel viaggio di ritorno dir?: "Chi pensa solo a costruire muri non ? cristiano?.
15433Spoglio di PeriodicoIII CRitanna&ArmeniUnioni civili sprecata un'occasione preziosaRocca A. 75 n. 5 (1 mar. 2016), pp. 24-26diritto;politica;societ?;etica;legislazioneItaliaIl dibattito parlamentare italiano di fine febbraio 2016 sulle Unioni civili ha dato una certezza negaliva, purtroppo. Deputati e senatori non sono stati in grado -al di l? del risultato raggiunto con l'approvazione il 25 febbraio 2016 al Senato del DDL 14/2013 -di fornire a un paese, che ne ha bisogno come il pane, i fondamenti, i pilastri culturali per affrontare i nuovi problemi posti dalle scoperte scientifiche e tecnologiche alla procreazione, alla genitorialit? e al modo stesso di concepire la famiglia. Nella discussione italiana, peraltro in ritardo rispetto a quella di altri paesi, si sono contrapposti due fronti: quello conservatore che ha difeso la cosiddetta famiglia <
15434Spoglio di PeriodicoIII CSalvatore&CurreriCome cambia la democrazia. Vincolo di mandatoRocca A. 75 n. 5 (1 mar. 2016), pp. 39-41politica;legislazioneItaliaNel dibattito politico e giuridico italiano ? attualmente riemerso il tema del divieto di mandato imperativo. Tema, peraltro, alimentato dai continui e sempre pi? frequenti casi di transfughismo, cio? di eletti che passano da un partito ad un altro, talora per inconfessate ragioni d'interesse personale, provocando spesso lo sconcerto e la disapprovazione degli elettori che si sentono cos? defraudati della loro sovranit? e confermati nei loro sentimenti di disaffezione dalla politica. Ci troviamo difronte ad una radicale critica del vincolo di mandato, sancito dall'art. 67 della nostra Costituzione, considerato antidemocratico perch? permette ai parlamentari di tradire il mandato ricevuto dagli elettori, senza con ci? perdere il seggio.
15435Spoglio di PeriodicoIII CGiannino&PianaCome cambia la democrazia. Democrazia e governabilit?Rocca A. 75 n. 5 (1 mar. 2016), pp. 41-43politica;legislazioneItaliaContributo al dibattito aperto sulla riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi (DDL S. 1429-B) in via di approvazione alla Camera a fine giugno 2016. Nel dibattito, spiega l'autore, la pi? rilevante ? l'affermazione che l'approvazione della riforma comporterebbe un tradimento radicale della nostra Costituzione e finirebbe per creare un vero e proprio vulnus alla democrazia. L'accusa ? grave e merita di essere presa in seria considerazione. Il ricorso agli esperti di settore non ? risolutivo: costituzionalisti, e giuristi in genere, sono tra loro divisi, e non sono pertanto in grado di fornire soluzioni univoche. D'altra parte, i temi implicati nella riforma non possono (e non devono) essere lasciati alla sola autorevolezza degli esperti. Il necessario passaggio attraverso il referendum esige una riflessione allargata, che, oltre a coinvolgere le varie competenze specialistiche, chiami in causa l'esperienza civile di ogni cittadino.
15436Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioCstd (Commissione per la Scienza e la Tecnologia per lo Sviluppo)Rocca A. 75 n. 5 (1 mar. 2016), p. 62politica;istituzioni;scienza;tecologia;sviluppo;informazioneEuropaBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato alla Commissione delle Nazioni Unite per la Scienza e la Tecnologia per lo Sviluppo (CSTD) Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15437Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&CostaOltre le pari opportunit?: valorizzare generi e generazioni Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 3 (mar. 2016), pp. 181-188lavoro;societ?;politicaItaliaI divari tra generi e generazioni, che affliggono il nostro Paese, si traducono in minori opportunità per gli individui e per la società stessa. Attraverso il diversity management è possibile trasformare le differenze in risorse nel mercato del lavoro, nell’ottica della partecipazione e della cooperazione.
15438Spoglio di PeriodicoIII CJaume&Flaquer La guerra civile dell’IslamAggiornamenti Sociali A. 67, n. 3 (mar. 2016), pp. 190-197religione;politica;guerraSiria;Medio orienteA cinque anni dallo scoppio della guerra civile in Siria non si scorgono ancora soluzioni a breve termine al conflitto, ma è sempre più chiaro il ruolo cruciale che hanno le contrapposizioni religiose interne all’islam. Qual è la situazione attuale in Siria? Chi sono i diversi attori coinvolti? Quali sono le correnti interne all’islam e come le loro differenze condizionano i rapporti internazionali?
15439Spoglio di PeriodicoIII CJos? Ignacio&Garc?a COP 21: il clima tra questioni economiche e contributi ecclesiali
Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 3 (mar. 2016), pp. 198-207etica;ambiente;politicaCon la COP 21 di Parigi (XXI Conferenza delle Parti della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici), conclusasi a dicembre 2015, abbiamo assistito a una svolta storica per i negoziati sui cambiamenti climatici. La dimensione economica del fenomeno e il ruolo svolto dalla Chiesa cattolica sono i due punti di osservazione prescelti per rileggere il vertice parigino. Tanta strada resta da fare: quali sono le principali sfide che ci attendono?
15440Spoglio di PeriodicoIII CDominique&DronL’ecologia: un modello per la finanza?
Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 3 (mar. 2016), pp. 209-220ecologia;economia;finanzaL’osservazione dei sistemi naturali dovrebbe consentire un rinnovamento dei modelli che spiegano il funzionamento della finanza. I modelli generalmente utilizzati sono lontani dalla realtà e da questo derivano la fragilità del sistema e le crisi che subisce. Lasciarsi ispirare dall’ecologia potrebbe permettere di conseguire una maggiore stabilità.
15441Spoglio di PeriodicoIII CAlessandro&SimonatoGovernance multilivello Un nuovo coordinamento
dei poteri territoriali nell’Unione Europea
Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 3 (mar. 2016), pp. 221-230politica;istituzioniEuropaLa ripartizione dei compiti tra i diversi livelli territoriali di governo non ? una questione meramente tecnica, ma ha un impatto concreto sulla vita dei cittadini. Il processo di integrazione europea in corso ha modificato quanto previsto dalla nostra Costituzione: in che modo e con quali conseguenze? Come pu? la multilevel governance assicurare effettivamente un miglior coordinamento dei diversi livelli di governo?
15442Spoglio di PeriodicoIII CDomenico&PizzutiTra violenza e consenso, l’estorsione in Campania
Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 3 (mar. 2016), pp. 231-236economiaItaliaQuanto l’attività estorsiva legata a fenomeni di criminalità organizzata altera l’economia di un territorio? E soprattutto, quanto ne mina il tessuto sociale? Come si possono restituire alla legalità i territori dove i clan esercitano la loro influenza? L’analisi dei dati di una recente indagine sulla presenza di questi fenomeni in Campania aiuta a trovare possibili piste operative.
15443Spoglio di PeriodicoIII CGiacomo&Costa;Paolo&FoglizzoEvangelii gaudium: un “motore” per la Laudato si’ (II)Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 3 (mar. 2016), pp. 242-251religione;societ?Il contributo pubblicato nel numero scorso (2, 2016), dopo aver analizzato la diversa indole dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium (2013, EG) e dell’enciclica Laudato si’ (2015, LS) di papa Francesco, mostrava la fecondità di un approccio sinottico alla loro lettura, in particolare ricorrendo a EG per esplicitare l’orizzonte motivazionale e di fede di LS e l’immagine del rapporto Chiesa-mondo su cui si basa la sua redazione. In queste pagine il lavoro prosegue con l’esame dei principi su cui si basa “l’impianto” di entrambi i documenti: la tesi è che LS metta in atto, nella concretezza del tema di cui si occupa, quello che EG enuncia a livello di metodo. Guardare insieme una elaborazione teorica e una sua attuazione pratica permette di cogliere meglio la profondità e la coerenza di un progetto complessivo. Si potrà poi così cogliere come la “gioia del Vangelo” sia il fondamento e criterio di verifica di questo progetto.
15444Spoglio di PeriodicoIII CLuca&Baldissara Politiche della memoria e spazio del ricordo in EuropaIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 6-20politica;storiaEuropaLa ?guerra dei trent'anni? (1914-45) ? la pi? recente e traumatica esperienza unificante degli europei. Non v'? dubbio che i grandi sconvolgimenti di questo trentennio attraversano l'intero continente, in un processo ambivalente, di europeizzazione della guerra, da una parte, e, dall'altra, di mondializzazione delle guerre europee, come gi? erJ accaduto al tempo delle guerre napoleoniche. I drammi e le tragedie della guerra hanno accomunato gran parte dei cittadini europei, cos? come le profonde fratture ideologiche tra fascismo e antifascismo, tra comunismo e anticomunismo. Si pu? dunque sostenere che l'occupazione nazista ha contribuito a realizzare una sorta di unificazione del continente: da un lato, ha sottoposto gran parte dei Paesi al dominio del Terzo Reich, trovando ovunque forme di collaborazione e anche di condivisione del disegno di costruire una ?nuova Europa?; dall'altro, ha sollecitato una reazione tale da fare dell'antifascismo un fattore coesivo di molti europei, un punto di riferimento nei processi di ricostruzione e di transizione alla democrazia. Tanto pi? profonda era stata la crisi di legittimit? e di sovranit? provocata dall'occupazione nazista, tanto pi? marcata era l'esigenza di superare le divisioni interne e ricostruire nell'unit?.
15445Spoglio di PeriodicoIII CEnzo&Cheli Luci e ombre di una riforma costituzionaleIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 21-26politicaItaliaL'approvazione da parte del Senato il 13 ottobre 2015
e da parte della Camera l'11 gennaio 2016, del progetto di riforma del bicameralismo e del titolo V della parte seconda della Costituzione promosso dal governo Renzi ha imboccato il suo percorso finale. Al momento siamo quindi in presenza di un processo ancora incerto nel suo esito finale, ma gi? ben definito nei suoi contenuti e questo offre la possibilit? di formulare una valutazione in ordine sia alla natura sia ai possibili effetti di questa riforma che si va completando.
15446Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&Onofri Economia mondiale, economia italiana: un contrappuntoIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 27-36economia;politica;storia;mercato;finanzaEuropa;ItaliaIn questo articolo l'autore offre una ricostruzione storica dell'economia politica italiana dalla crisi petrolifera del 1975 ad oggi, nel panorama internazionale. L'ultima parte ? dedicata ad una riflessione sulla situazione europea attuale, a nove anni dalla crisi finanziaria internazionale del 2008.
15447Spoglio di PeriodicoIII CLuciano M.&FasanoLe primarie: un bilancio politico
Il Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 37-44politicaItaliaL'autore prova a fare un bilancio politico del sistema delle elezioni primarie in Italia. Egli ne spiega il modello, il significato per la cittadinanza, comparandolo ad altri sistemi europei.
15448Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&Mancini;Marco&MazzoniUn racconto di parte la corruzione nei giornali italianiIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 45-51informazione;comunicazione;politica;giustiziaItaliaIn Italia, nel decennio che va dal 2004 al 2013, in quattro dei principali quotidiani nazionali ("la Repubblica", "Corriere della Sera", "Il Giornale", "Il Sole -24 Ore") sono stati pubblicati 46.239 articoli incentrati sulla corruzione. L'Italia appare essere la democrazia dell'Europa occidentale con la pi? ampia copertura data a eventi legati alla corruzione. ? chiaro che ?la sola? attenzione da parte del mondo giornalistico a un tema cos? delicato e sensibile per un regime democratico (e per l'uomo della strada) non pu? essere sufficiente per affermare che siamo uno dei Paesi pi? corrotti. ? per? un campanello di allarme, e non di poco conto.
15449Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&Trigilia;Gianfranco&ViestiLa crisi del Mezzogiorno e gli effetti perversi delle politicheIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 52-61politica;economia;serviziItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. Questo articolo apre la Sezione "Che fine far? il Sud?". Le difficolt? di sviluppo delle regioni meridionali italiane vengono da lontano, ma la crisi degli ultimi anni le ha aggravate. Nel Sud si ? determinato, a partire dal 2008, un calo del Pil doppio di quello del Centro Nord, accompagnato da una serie di fenomeni come la caduta degli investimenti; il forte ridimensionamento del settore manifatturiero; l'ulteriore emorragia di occupazione; la crescita della povert? delle famiglie; la riattivazione dei flussi emigratori, ora sempre pill alimentati da soggetti con elevati livelli d'istruzione; il calo demografico per effetto di un abbassamento del tasso di natalit?. ? cruciale quindi il ruolo delle politiche pubbliche.
15450Spoglio di PeriodicoIII CPaola&De Vivo La nuova imprenditorialità giovanile al SudIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 62-71economia;societ?;impresaItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. Questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" e offre una panoramica delle tante esperienze vitali e innovative disseminate sul territorio del Mezzogiono per quanto riguarda la nuova imprenditorialit? giovanile.
15451Spoglio di PeriodicoIII CPaolo&Bricco Ilva, Taranto: un caso paradigmaticoIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 72-81economia;politica;impresaItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. Questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" ed ? incentrato sul caso dell'acciaieria Ilva di Taranto.
15452Spoglio di PeriodicoIII CGiuliano&Volpe Patrimonio d'amore o patrimonio d'interesse?Il Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 82-91economia;culturaItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. In questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" si parla del ruolo cruciale che la valorizzazione dei beni culturali dovrebbe svolgere nel territorio.
15453Spoglio di PeriodicoIII CAlessandro&Cavalli Dove la scuola soffre di piùIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 92-98scuola;istruzioneItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. In questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" si parla dello stato di sofferenza della scuola nel territorio.
15454Spoglio di PeriodicoIII CVittorio&Martone I beni confiscati alle mafie, opportunità di sviluppo localeIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 99-106politica;economia;impresaItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. In questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" si parla della gestione dei beni confiscati alle mafie nel territorio.
15455Spoglio di PeriodicoIII CAndrea&MorniroliIl lavoro sociale nel MezzogiornoIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 107-115servizi;politica;sanit?;lavoro;istruzioneItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. Questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" e si incentra sul ruolo di ammortizzatore sociale svolto dal lavoro sociale nel territorio.
15456Spoglio di PeriodicoIII CStefano&Boffo I disoccupati organizzati, un movimento di lunga durataIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 116-124lavoro;societ?;politicaItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. Questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" illustra un caso concreto di disoccupati organizzati, quello del Movimento dei Disoccupati Organizzati di Napoli (Mdo).
15457Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&Impicciatore;Salvatore&Strozza Lasciare il MezzogiornoIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 125-132migrazioni;lavoroItalia;Italia meridionaleNumero largamente dedicato al Mezzogiorno italiano e a diversi aspetti di una arretratezza che non sembra conoscere crisi. Questo articolo fa parte della Sezione "Che fine far? il Sud?" e offre una panoramica sui dati dell'emigrazione interna verso il Nord Italia.
15458Spoglio di PeriodicoIII CEmanuele&FeliceJoel Mokyr intervistato da Emanuele FeliceIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 143-153storia;politica;tecnologia;economia;culturaEuropaNel 2015 il prestigioso premio Balzan per le scienze sociali ? stato assegnato a Joel Mokyr, "per il pionieristico collegamento tra le scienze economiche e la storia". Mokyr (1946) si ? occupato soprattutto di storia della tecnologia e della rivoluzione industriale. Nei suoi libri pi? importanti, affreschi ampi e brillanti dove si fondono cliometria e interpretazioni qualitative, Mokyr ha saputo coniugare l'analisi storica con le nuove teorie evolutive e cognitive, evitando le spiegazioni monocausali. II solido approccio interdisciplinare gli ? valso riconoscimenti ben oltre i confini dell'accademia. Il giorno della premiazione - a Berna, il 13 novembre 2015 - Emanuele Felice lo ha intervistato sui temi fondamentali della storia globale: come e in che modo si ? formato il mondo moderno, perch? sul piano tecnologico e produttivo l'Europa riusc? a superare tutte le altre civilt? del passato.
15459Spoglio di PeriodicoIII CCarla&Tonini Il governo della Polonia dopo il votoIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 154-162politicaPoloniaL'articolo offre un'analisi del panorama politico in Polonia dopo il voto di ottobre 2015. Le elezioni polacche dell'ottobre 2015 hanno consegnato la vittoria al partito nazional-conservatore Diritto e giustizia (PiS) di Jarostaw Kaczyriski che, grazie al risultato raggiunto (37,57 percento dei voti) e al sistema di ripartizione dei seggi, ha ottenuto la maggioranza assoluta in Parlamento. Dieci punti in meno per la Piattafoma civica (Po) del primo ministro Ewa Kopacz, che ha ottenuto il 24,09 percento dei voti, mentre il Partito contadino (Psl) alleato di governo della Po nelle passate legislature ha superato solo per un soffio la soglia del 5 percento necessaria a entrare in Parlamento. Le elezioni del 25 ottobre hanno portato grandi cambiamenti sulla scena politica polacca.
15460Spoglio di PeriodicoIII CJorge&del Palacio Spagna: è la fine del bipartitismo?Il Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 163-172politicaSpagnaIl sistema politico spagnolo nato nel corso della Transizione ha goduto di grande stabilit? per quasi quarant'anni. A partire dalle prime elezioni celebrate nel 1977 dopo la morte eli Franco, la vita politica spagnola si ? basata sull'alternanza al potere di due grandi partiti. Tuttavia, le elezioni celebrate lo scorso 20 dicembre 2015 hanno configurato uno scenario politico inedito per la Spagna. Per la prima volta il Psoe e il Pp hanno perso quote importanti di potere a favore di due nuovi partiti, Podemos e Ciudadanos. Si ? passati da un bipartitismo prevedibile, con eventuale accordo con i nazionalisti, a un panorama di estrema complessit?. Ci troviamo davanti alla fine del bipartitismo spagnolo?
15461Spoglio di PeriodicoIII CFabio&Salomoni Turchia, migrazioni e crisi sirianaIl Mulino A. LXV n. 1 (gen.-feb. 2016), pp. 173-181migrazioni;politicaTurchia;EuropaArticolo della sezione "La finestra sul mondo" dedicato al ruolo decisivo svolto dalla Turchia nei confronti della crisi
dei migranti del 2015 (provenienti soprattutto dalla Siria) e del suo rapporto con l'Europa.
15462MonografiaNE U 20V?ctor M.&L?pez Pastor Evaluaci?n formativa y compartida en Educaci?n Superior

MadridNarceaC 20099788427715967esp270 p. ; 23 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione;formazioneLo scopo di questo libro ? quello di diffondere l'interesse sullo sviluppo di sistemi di valutazione formativa nell'istruzione superiore. La Valutazione formativa e condivisa aiuta a raggiungere migliori risultati di apprendimento negli studenti, nonch? a favorire lo sviluppo delle capacit? di apprendimento permanente e di auto-regolazione dei discenti. Si tratta di sistemi di valutazione che sono direttamente correlati agli approcci del processo di Convergenza verso lo Spazio europeo dell'Istruzione Superiore (European Higher Education Area - EHEA). Allo stesso tempo, sono processi estremamente utili per migliorare l'attivit? di insegnamento e migliorare il processo insegnamento-apprendimento che si sviluppano nell'Universit?. Il libro ? diviso in tre parti. Nella prima si espongono i diversi aspetti della valutazione formativa e condivisa nella didattica universitaria. Nella seconda si presentano esperienze sullo sviluppo di questo tipo di sistemi di valutazione e i loro risultati. La terza parte offre un repertorio di questioni chiave per svolgere questo tipo di sistemi di valutazione. Attraverso questi sono rivisti i problemi e gli inconvenienti che possono sorgere nel loro sviluppo e le possibili soluzioni per ognuno. Questo manuale risulta utile per gli insegnanti di istruzione superiore interessati a migliorare l'apprendimento dei loro studenti e la qualit? dell'insegnamento nelle loro materie, mediante l'applicazione di sistemi dei valutazione formativi.
15463MonografiaNE U 21Sarah&Moore;Maura&Murphy Estudiantes excelentes MadridNarceaC 20099788427716490esp154 p. ; 23 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione;formazione;psicologiaQuesto testo è rivolto a tutti gli studenti, e in special modo a coloro che accedono all'istruzione superiore. Sulla base delle più recenti ricerche sull'apprendimento e sullei esperienze di vita reale degli studenti, questo libro presenta idee e suggerimenti per vivere al meglio la vita universitaria e raggiungere l'eccellenza. Con un approccio olistico, informa sulle modalità con le quali affrontare i problemi e come sfruttare le opportunità proprie della vita studentesca. Oltre alle 100 idee pratiche e riflessioni che presenta, propone abbondanti risorse per lo studente che si propone di: • Conoscere meglio le sue qualità e organizzarsi adeguatamente • Sviluppare le sue capacità e competenze e affinare l'ingegno • Promuovere fiducia in se stesso, la motivazione e la creatività • Scoprire il suo stile di apprendimento e facilitare l'auto-apprendimento • Implementare le strategie per diventare in ultima analisi, studente eccellente.
15464MonografiaNE U 22Ascensi?n&Blanco Desarrollo y evaluaci?n de competencias en Educaci?n Superior MadridNarceaC 20099788427716001esp185 p. ; 23 cmpedagogia;scuola;istruzione;educazione;formazione;informazione;comunicazioneQuesto libro si inserisce in un momento di grandi cambiamenti e di importanti riforme sociali ed educative nell'istruzione superiore, da parte dello Spazio Europeo di Educazione Superiore (European Higher Education Area - EHEA). Questi cambiamenti richiedono un modello educativo incentrato sull'apprendimento e la formazione integrale degli studenti, il che implica un cambiamento di ruolo sia per l'insegnante che per lo studente, con il conseguente ripensamento delle competenze in materia di istruzione superiore. Gli autori forniscono una definizione, lo sviluppo e la valutazione delle competenze generiche che si debbono sviluppare nello studente universitario. Sono proposte come competenze chiave, la pianificazione degli obiettivi, la responsabilit?, il pensiero critico, il lavoro di squadra, la comunicazione orale, la creativit? e l'innovazione, la comprensione interpersonale e le capacit? di comunicazione, cos? come l'uso delle ICT (Information and Communications Technology) nella ricerca ed elaborazione delle informazioni, la gestione del multiculturalismo in aula, la negoziazione e la gestione dei conflitti.
15465MonografiaNE U 23Jos?&Arellano S?nchez;Margarita&Santoyo Rodr?guez Investigar con Mapas Conceptuales MadridNarceaC 20099788427716452esp205 p. ; 23 cm;istruzione;educazione;formazione;informazione;comunicazione;pedagogiaLe nuove tecnologie e il ruolo che attualmente hanno nella societ? hanno iniziato a trasformare in modo significativo, le impostazioni classiche e tradizionali, non solo della comunicazione, ma anche della conoscenza della didattica e della ricerca. Questo lavoro si basa sugli aspetti metodologici della ricerca sociale e l'uso delle mappe concettuali come strumento di base nella ricerca.
15466MonografiaNE U 24Maria Luisa&Sanz de Acedo LizarragaCompetencias cognitivas en Educaci?n Superior MadridNarceaC 20109788427716902esp159 p. ; 23 cm;istruzione;educazione;formazione;informazione;comunicazione;pedagogia;psicologiaQuesto libro rappresenta un contributo della psicologia del pensiero allo studio delle competenze generiche proposte da parte dell'Unione Europea, rivolte a docenti e studenti universitari. Esse mirano a fornire loroi una conoscenza teorica e pratica sull'insegnamento e l'apprendimento di queste competenze, soprattutto quelle cognitive, le pi? importanti e complesso dell'essere umano. Le competenze cognitive, preparano gli studenti ad adattarsi meglio ai cambiamenti che si verificano nella societ? della conoscenza, ad assimilare le nuove tecnologie e ad entrare nel mercato del lavoro. Si rileva un consenso generale tra gli scienziati sulla possibilit? di sviluppare nei giovani le competenze cognitive, sociali, emotive e strumentali e sulla necessit? che questa proposta diventi, nel pi? breve tempo possibile, una priorit? del sistema educativo. L'Universit? dovrebbe incoraggiare nei futuri professionisti tali capacit? in modo che possano percepire la rilevanza del loro apprendimento, associarla alla loro vita, pensare per se stessi, mettere in discussione l'informazione e la realt? sociale, giustificare le loro argomentazioni, prendere decisioni, risolvere problemi complessi e sperimentare la gioia dell'auto-realizzazione. Il libro propone definizioni operative, chiare e semplici, su ciascuna delle competenze, i passi che la mente segue quando le attiva ed esempi per esercitarle in diverse attivit? professionali. Presenta inoltre il metodo di istruzione denominato "pensando attivamente in ambienti accademici" come uno dei pi? efficienti per lo sviluppo di competenze e l'acquisizione di contenuti accademici.
15467MonografiaNE U 25Maria Paz&S?nchez Gonz?lezT?cnicas docentes y sistemas de Evaluaci?n en Educaci?n Superior MadridNarceaC 20109788427717169esp119 p. ; 23 cm;istruzione;educazione;formazione;pedagogiaQuesto testo ? il risultato di un intenso processo di riflessione e di dibattito, tra un gruppo qualificato di docenti, circa le carenze negli strumenti pedagogici tradizionali delle procedure di insegnamento e di apprendimento nell'istruzione superiore, e la necessit? di attuare meccanismi alternativi di trasmissione della conoscenza per gli studenti di questi livelli di studio. Presenta varie tecniche di insegnamento e sistemi di valutazione non solo in termini puramente descrittivi.
15468MonografiaNE U 26Joan&Rue;Laura&Lodeiro Equipos Docentes y nuevas Identidades Acad?micas
MadridNarceaC 20109788427717213esp215 p. ; 23 cm;istruzione;educazione;formazione;pedagogiaPerch? e su che cosa deve coordinarsi la docenza universitaria? Perch? ? bene lavorare in squadra? Questa domanda pone un imperativo latente e una sfida fondamentale alla attuale cultura organizzativa della docenza, basata sull'esercizio individuale e sulla frammentazione di mansioni, responsabilit? e conoscenze. I cambiamenti proposti in questo testo, attraverso i diversi contributi ed esperienze offerti, obbediscono alle trasformazioni che stanno avvenendo nella universit? spagnola a seguito di nuove esigenze socio-educative, che creano nuovi bisogni, funzioni e strutture. Ci? si traduce in nuove identit? accademiche. Questo ci pone in un contesto interpretativo di portata pi? ampia, quello della ricostruzione delle identit? accademiche in relazione alle funzioni esercitate al loro interno.
15469MonografiaNE U 27Miguel ?ngel&Zabalza Beraza;Maria Ainoha&Zabalza Cerdeiri?a Planificaci?n de la docencia en la universidad MadridNarceaC 20109788427717299esp219 p. ; 23 cmistruzione;educazione;formazione;pedagogiaIl testo mostra come i docenti universitari possono elaborare la loro propria "guida didattica" della disciplina che insegnano; considerando l'elaborazione della Guida come un processo di innovazione in grado di migliorare la qualit? del processo di insegnamento-apprendimento, e come un mezzo estremamente utile di pianificazione dell'insegnamento, nel quadro generale del programma di studi dell'universit?. Il modello di Guida proposto si compone di diverse sezioni: dati generali della stessa, il loro senso curriculare, i loro obbiettivi formativi, i contenuti di lavoro, la metodologia nella quale si muove e il sistema di valutazione utilizzato.
15470MonografiaNE U 28Sarah&Moore;Gary&Walsh;Ang?licaR?squez Estrategias eficaces para ense?ar en la Universidad MadridNarceaC 20129788427718135esp171 p. ; 23 cmistruzione;educazione;formazione;pedagogiaCome diventare un insegnante efficace in ambito universitario? Come affrontare le difficolt? legate all'istruzione superiore? Quali sono gli strumenti e le tecniche di insegnamento di cui disporre e qual ? il modo migliore per usarli? Questo libro ? rivolto a docenti universitari, in particolare quelli che non hanno una istruzione, formazione o praticantato in pedagogia specializzata. Offre consigli pratici e semplici nel campo dell'insegnamento, della valutazione, le nuove tecnologie e le aspettative istituzionali. Una guida estremamente utile per rivedere, migliorare e incoraggiare la pratica di insegnamento di educatori impegnati nel loro compito. Pu? aiutare gli insegnanti e i professori universitari provenienti da diverse discipline, non solo ad acquisire competenze efficaci per il lavoro d'aula, ma di prendere in considerazione altri elementi importanti per lo sviluppo professionale e personale stesso.
15471MonografiaNE U 29Pedro R.&Alvarez P?rezTutor?a universitaria inclusivaMadridNarceaC 20129788427718159esp188 p. ; 23 cmistruzione;educazione;formazione;pedagogiaL'attenzione per la diversit? nel settore dell'istruzione superiore non ? solo un riferimento di qualit?, ma un requisito normativo al quale dare una risposta e un impegno sociale verso l'equit?, le pari opportunit? e il rispetto per il diritto all'istruzione di tutte le persone. Partendo dalle esigenze di studenti e insegnanti di fornire una risposta educativa adeguata alla diversit?, in questo lavoro sono proposte linee guida, strategie ed azioni da un approccio inclusivo verso il miglioramento delle condizioni di accesso e di integrazione degli studenti con bisogni educativi speciali nell'ambito dellistruzione superiore. Si tratta di un libro utile per conoscere e saper attuare un tutoraggio universitario con un approccio inclusivo. Un lavoro per aiutare i professionisti della formazione a svolgere un'azione di guida che contribuisca all'integrazione accademica e all'inclusione sociale di questi studenti.
15472MonografiaNE U 30Gina&Wisker;Maria&Antoniou;Kate&Exley;Pauline&RidleyTrabajando individualmente con cada estudiante MadridNarceaC 20129788427718807esp178 p. ; 23 cmistruzione;educazione;formazione;pedagogiaQuesto libro ? strutturato come una guida per gli insegnanti di istruzione superiore funzionale al lavoro con gli studenti universitari fuori dall'aula, quando si lavora con loro singolarmente nel tutoraggio personale e nella supervisione del lavoro di studio. Gli autori offrono al lettore strumenti estremamente utili ed efficaci per lavorare individualmente con gli studenti, come ad esempio gli strumenti di coaching e mentoring. Essi offrono idee su come aiutare con il tutoraggio gli studenti stranieri o quelli con bisogni educativi speciali. Inoltre danno indicazioni per monitorare le prestazioni degli studenti, sia nello sviluppo di pratiche professionali o nel lavoro di ricerca, sia per progetti di studio e di tesi di dottorato. Infine segnalano percorsi per monitorare a distanza gli studenti attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie.
15473MonografiaNE U 31Rosa Maria&Rodr?guez Jim?nezEducaci?n en valores en el ?mbito universitario MadridNarceaC 20129788427718869esp188 p. ; 23 cmistruzione;educazione;formazione;pedagogia;cooperazione internazionaleL'universit? non deve solo formare i propri studenti in modo che possano entrare nel mondo del lavoro con garanzie di successo, essa deve anche educare alla responsabilit? e all'impegno per gli altri, icrementando il loro livello di consapevolezza e impegno per la societ?. In questo lavoro, dopo una introduzione teorica sugli aspetti generali riguardanti il concetto di valore, alla cooperazione allo sviluppo e all'imprenditoria sociale, si riportano diverse esperimenti condotti a livello universitario per la formazione ai valori. Le esperienze sono interdisciplinari, hanno durata e obiettivi diversi e sono ampiamente applicabili in ambito universitario.
15474Spoglio di PeriodicoIII CAluisi&TosoliniDossier: Generativit? ed educazione. Ripartire da Socrate?Cem Mondialit? n. 2 (feb. 2016), pp. 17-28educazione;formazione;scuola;filosofia;pedagogiaQuesto dossier tratta il tema "Generativit? ed educazione. Ripartire da Socrate?". "Non ? possibile affrontare il tema del rapporto tra generativit? ed educazione senza ripartire da Socrate -scrive Tosolini -. Bench? non abbia lasciato nulla di scritto, non vi ? corso di storia dell'educazione o della pedagogia che non prenda avvio dal maestro di Platone. Non che altri non abbiano fornito geniali intuizioni alle riflessioni pedagogiche: fatto sta che a Socrate si deve il concetto stesso di generativit? in educazione intesa come arte della maieutica. La metafora usata da Socrate ? quella dell'ostetrica: il maestro, il filosofo, ? colui che "fa nascere", che aiuta a mettere al mondo". "Educazione e generativit? sono -afferma l'autore nelle conclusioni -, sostanzialmenle, sinonimi. Mi preme sottolineare che nella contemporaneit? due sono gli elementi cruciali dell'odierna sfida educativa: la dimensione interculturale e la connessa competenza interculturale; la didattica, ovvero il metodo, la via con cui si affrontano le sfide dell'educazione che richiedono una scuola rinnovata". Il dossier offre un ricchissimo spaccato delle diverse prospettive affrontate dagIi studiosi, tutte riconducibili allo stretto rapporto esisiente tra educazione e generativit?.
15475Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&Fucecchi;Antonio&Nannilntercultura, urbanistica e museiCem Mondialit? n. 2 (feb. 2016), pp. 29-32educazione;formazione;scuola;pedagogiaInserto "lntercultura, urbanistica e musei", settima puntata della serie "lntercultura. dove vai? Dalla scuola alla citt?", che riserva ampio spazio al programma europeo sulle Citt? interculturali e alla Carta di Siena sui musei e paesaggi culturali.
15476Spoglio di PeriodicoIII CRiccardo&Olivieri;Silvia&SatiraMala tempora curruntCem Mondialit? n. 2 (feb. 2016), p. 15societ?;cultura;religioneArticolo della rubrica "L'educazione ai tempi del col(l)era", che descrive le difficolt?, ma anche l'entusiasmo vissuto dalle comunit? islamiche di Torino nell'organizzare la manifestazione in seguito agli attentati del 13 novembre 2015 a Parigi.
15477Spoglio di PeriodicoIII CAntonella&FucecchiIntercultura e scuolaCem Mondialit? n. 2 (feb. 2016), pp. 10-11educazione;formazione;scuola;filosofia;pedagogiaEsiste un deficit di autorit?, autorevolezza, educazione che non solo la scuola, ma anche le istituzioni religiose maggioritarie o minoritarie devono colmare nella cura dei giovani cittadini. ? necessario riaggiomare periodicamente il significato di parole chiave come etica, cittadinanza, identit?, cultura, per evitare che subiscano derive non democratiche di tipo autoritario, escludenti, selettive. E la scuola ? chiamata a farsene carico, se insegnare la comprensione ? forse, secondo l'ultimo Morin, l'unico vero fine di ogni azione educativa.
15478Spoglio di PeriodicoIII CMarco&Dal CorsoGli atteggiamenti della pedagogia interreligiosa. L'ascoltoCem Mondialit? n. 2 (feb. 2016), p. 12etica;religione;pedagogia;educazioneL'ascolto ? importante, esso ? molto di pi? del semplice udire e la sua negazione ci priva delle relazioni umane. L'incapacit? di ascoltare ? mortale, porta all'isolamento, alla separazione dagli altri. L'atteggiamento dell'ascolto sembra una rischiesta scontata in una pedagogia interreligiosa che voglia tenere in consideraziosione il punto di vista dell'altro. Nella grammatica interreligiosa ascoltare impegna, come vuole l'etimologia della parola, ?ob-audire?, obbedire all'altro. L'ascolto cos? inteso non ? una qualche concessione dell'io alle parole e ai sentimenti dell'altro, ma diventa imperativo spirituale oltre che etico.
15479MonografiaNE U 32Sally&Brown;Ruth&PickfordEvaluaci?n de habilidades y competencias en Educaci?n Superior
MadridNarceaC 20139788427718975esp137 p. ; 23 cmistruzione;educazione;formazione;pedagogiaNel corso di istruzione superiore, gli studenti universitari devono acquisire e padroneggiare non solo una serie di contenuti teorici predefiniti, ma anche una serie di abilit? e competenze che consentano la loro integrazione ottimale nel mercato del lavoro. Ci? implica che i docenti universitari debbano essere in grado di valutare correttamente l'acquisizione e il livello di padronanza di queste abilit?. Questo libro presenta un excursus teorico e pratico sulla valutazione delle competenze, includendo temi come la valutazione inclusiva: la valutazione formativa e la valutazione in discipline come le arti, le scienze umane, le scienze e tecnologie. Presta particolare attenzione alla necessit? di partecipare al processo. Il testo presenta esempi e implementazioni gi? sviluppate, consigli pratici forniti sulla base della vasta esperienza degli autori stessi e degli studi che hanno fatto sul tema, e portando alcune esperienze di diverse universit? in tutto il mondo che lavorano sull valutazione di abilit? e competenze.
15480MonografiaNE U 33Carles&Monereo;Manuel&Monte;Paola&Andreucci La gesti?n de incidentes cr?ticos en la universidadMadridNarceaC 20159788427721234esp261 p. ; 23 cmistruzione;educazione;formazione;pedagogiaQuindici storie di docenti universitari che cercano di rappresentare diversi modi di essere docente universitario. Quindici storie tratte dalla vita reale nelle quali ? sorto un incidente critico, un conflitto che ha segnato un prima e un dopo nell'identit? professionale di questi insegnanti. Il libro ? scritto da insegnanti esperti che analizzano quelle storie da tre approcci diversi e complementari: dalla ricerca sulla didattica universitaria (C. Monereo), dalla letteratura e l'arte in materia di istruzione (M. Monte), e dalla psicologia e psicoterapia (P. Andreucci). Tre sguardi che sezionano la complessit? di una professione in crisi e che forniscono un modello di analisi, un modello per analizzare incidenti critici, utili per ripensare l'identit? professionale. Un testo dedicato a insegnanti, accademici veterani che vogliono ancora migliorare, e a quei i professionisti interessati alla formazione, orientamento e consulenza di docenti universitari.
15481Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviCina una politica di grande potenzaRocca A. 75 n. 6 (15 mar. 2016), pp. 13-14politica;economia;sviluppo;informazioneCinaArticolo di politica internazionale sulla situazione politico-economica e delle relazioni internazionali della Repubblica Popolare Cinese, all'indomani dei festeggiamenti del capodanno cinese 2016. Vengono presi in esame i temi del calo del tasso di crescita; la situazione delle infrastrutture civico-militari; l'insofferenza dei Paesi dell'Asean (Association of South-East Asian Nations); i rapporti con gli USA.
15482Spoglio di PeriodicoIII CRitanna&ArmeniBiennio Renzi, la fine delle ideologie fatta governoRocca A. 75 n. 6 (15 mar. 2016), pp. 16-18politica;economia;legislazioneItaliaLa legge sulle unioni civili e il piccolissimo segnale di ripresa economica che viene dagli ultimi dati sul Pil e sull'occupazione in Italia sono giunti al compimento dei primi due anni di governo di Matteo Renzi. Bilancio positivo dunque? E strada in discesa per i prossimi due anni che ci separano dalle elezioni politiche? La risposta a queste domande non pu? che essere incerta.
15483Spoglio di PeriodicoIII CFiorella&FarinelliScuola abilitare al mondo realeRocca A. 75 n. 6 (15 mar. 2016), pp. 20-22scuola;istrzioneM;educazione;formazioneItaliaSu scuola e educazione in Italia i dilemmi non finiscono mai. A cosa devono essere "formati" i giovani, a capire o a produrre? A padroneggiare la cultura di ieri e di oggi o ad allenarsi all'agire concreto, si tratti di lavoro o di cittadinanza attiva? L'insistenza di questa come di altre discussioni sulle finalit? della scuola pu? apparire ripetitiva eppure c'? del buono in questo continuo interrogare e interrogarsi, e perfino nei contrasti che a ogni giro di boa -a ogni prowedimento, a ogni riforma vera o presunta -tornano ad emergere.
15484Spoglio di PeriodicoIII CMaria Chiara&ProdiItaliani all'estero progetti di speranzaRocca A. 75 n. 6 (15 mar. 2016), pp. 24-25lavoro;istruzione;migrazioneItaliaIl peana della fuga dei cervelli dall'Italia ? assolutamente mal posto, in un contesto globalizzato come il nostro, ma certamente il trend del "brain drain" (del rapporto cio? tra giovani qualificati che escono e giovani qualificati che entrano nel nostro paese) ? preoccupante. Quali sono le domande da porsi, di fronte a questo fenomeno?
15485Spoglio di PeriodicoIII CPietro&GrecoNatura e cultura, l'origine della moralit?Rocca A. 75 n. 6 (15 mar. 2016), pp. 26-28filosofia;antropologia;scienza;etica;culturaL'autore offre un'ampia riflessione sulle diverse teorie antropologiche e filosofiche sull'origine della moralit? tra natura e cultura.
15486Spoglio di PeriodicoIII CDaniele&DoglioCome cambia la democrazia. Sorvegliati e contentiRocca A. 75 n. 6 (15 mar. 2016), pp. 37-39politica;societ?;informazione;tecnologiaArticolo sulla moderna sorveglianza elettronica come elemento chiave dell'odierna democrazia di massa. L'autore esamina quali sono i cambiamenti nel sistema democratico e quali i rischi della politica di sorveglianza e del mercato commerciale della raccolta dati.
15487Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&TimioOla (Ufficio Affari Legali)Rocca A. 75 n. 6 (15 mar. 2016), p. 62politica;istituzioni;giustiziaBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Ufficio Affari Legali delle Nazioni Unite (Ola). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15488Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Rocco&AltieriMahatma Gandhi lettere ai pacifistiQuaderni Satyagraha n. 21 (2013), pp. 13-220pace;filosofiaViene qui presentata la corrispondenza che il Mahtma Gandhi tenne, a cavallo degli anni Trenta del Novecento, con due dei rappresentanti pi? significativi del pacifismo europeo: lo scrittore francese Romain Rolland, premio Nobel per la letteratura, e il sociologo olandese Bart de Light, fondatore a Parigi nel 1938 della prima Accademia della Pace. Come esisteva da tempo immemorabile una scienza della guerra, in contrapposizione andava sviluppata una scienza della pace: un progetto di ricerca e formazione rivolto agli obiettori di coscienza, ai ai resistenti alla guerra e a tutti i volontari in servizio civile che dovevano andare a a costituire l'esecrcito della pace, le brigate internazionali della nonviolenza.
15489Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Aristide&DonadioDanzare tra le fauci del drago. Il potere del teatro per la trasformazione nonviolenta dei conflittiQuaderni Satyagraha n. 24 (2013), pp. 5-178pace;filosofia;arte;culturaLa nonviolenza può trovare nell’azione scenica uno strumento efficace per mitigare gli odi (peacekeeping), per riconciliare le parti in lotta (peacemaking), per rigenerare le relazioni sociali (peacebuilding), per trasformare i conflitti in modo nonviolento. Il teatro può aiutare le persone coinvolte in conflitti “intrattabili” o di lunga durata a guardare il mondo con altri occhi, a ridurre l’ansia e la paura, a guarire la memoria traumatica della guerra, a rigenerare il corpo alienato dalla oppressione, dall’abuso, dalla violenza. Vengono qui presentate alcune delle esperienze più significative realizzate a livello internazionale: Il Teatro di Nascosto - Hidden Theatre di Annet Henneman; The Freedom Theatre di Juliano Mer Khamis; Il Teatro Theandric di Maria Virginia Siriu; il Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal.
15490Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Lanza&del VastoLa trinit? spirituale Quaderni Satyagraha n. 25 (2014), pp. 11-190pace;filosofia;arte;culturaun itinerario spirituale profondo. Avvertirà la vertigine di affacciarsi sull’abisso del Mistero, della teologia negativa, ma sentirà anche la gioia del filosofare come ricerca della verità e sapienza dell’amore.
15491Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Theodor&EbertIl potere dal basso con l’azione nonviolentaQuaderni Satyagraha n. 27 (2015), pp. 11-191pace;filosofia;politicaNumero monografico che raccoglie le riflessioni pi? recenti di Theodor Ebert, un grande studioso tedesco di scienze politiche sul ruolo e i compiti del movimento per la pace dopo la rivoluzione nonviolenta del 1989.
15492Spoglio di Periodico II Emeroteca ONG Alfred&Hermann FriedLa guerra ? follia. Diario di guerra di un pacifista austriaco dal 1914 al 1919Quaderni Satyagraha n. 28 (2015), pp. 15-204pace;filosofia;guerra;eticaIl pacifista austriaco Alfred Hermann Fried, Premio Nobel per la Pace nel 1911, fu uno dei pochi intellettuali europei a mantenere una ferma opposizione alla guerra. In questo anno del centenario dell’intervento dell’Italia nella Prima Guerra Mondiale viene presentata una selezione antologica del diario di guerra di Fried, scritto tra il 1914 e il 1919. La lettura invita a una riflessione storica che può aiutare a sviluppare una “coscienza collettiva” orientata alla pace.
15493Spoglio di Periodico III CMario&MeninDossier: Chiesa italiana? Inquieta e missionaria col volto di madreMissione Oggi n. 2 (feb.-mar. 2016), pp. 17-32religione;etica;societ?Il 10 novembre 2015, a Firenze, papa Francesco ha lanciato alla Chiesa cattolica italiana, radunata in convegno, la sfida per una "riforma missionaria", invitandola ad essere inquieta, non ossessionata dal potere, vicina al popolo, dalla parte dei poveri e del dialogo. Per ripensare missionariamente la vita della Chiesa in Italia, il dossier parte da Paolo VI e dalla sua esortazione post-sinodale Evangelii nuntiandi (1975) - che assume con lucidit? e maturit? i grandi cambiamanti dell'epoca, in fedelt? al Concilio - e ritorna a Francecso e alla sua esortazione, con valore programmatico, Evangelii gaudium (2013), riproposta alla Chiesa italiana come orizzonte per la sua riforma missionaria. Lo strumento per attivare tale riforma non ? una griglia di verit? o valori da applicare, ma una nuova visione di Chiesa e di vita insieme, che non ha paura e innova con libert?. Conclude il dossier la presentazione del Progetto pastorale missionario della Chiesa di Brescia.
15494Spoglio di Periodico III CCandelaria&RomeroDossier: Migrazione e generativit?Cem Mondialit? n. 3 (mar. 2016), pp. 17-27letteratura;migrazione;educazione;arteQuesto numero offre ai lettori un dossier che affronta il tema "Generativit? ed educazione" intitolato "Migrazione e generativit?". "In questo dossier -scrivono i curatori - vorremmo far conoscere una realt? legata alla migrazione e alla narrazione, ovvero una letteratura fatta da scrittori e scrittrici che hanno nella loro biografia l'esperienza della migrazione. Molte/i di loro risiedono in Italia da parecchi anni, vengono da luoghi lontani e scrivono sia nella loro madre lingua sia in italiano. Quello che vi presentiamo -continuano Romero e Taddeo - ? quindi un dossier letterario dove il lettore potr? leggere e godere a pieno di quest'arte. Ma prima di addentrarci nel vivo, rimane forse il dubbio: perch? abbiamo accostato il tema della generativit? alla migrazione e quindi alla ietteratura? (...)", "Arte-letteratura ? generativit?; lasciarsi fecondare dal mondo fuori e dentro di noi per rendere questa fecondazione generativa e quindi arte. L'arte ? qualcosa di dinamico che si muove che crea e si mette a disposizione del mondo, narrando il mondo, sognandolo e a volte cambiandolo". Il dossier offre un'interessante antologia, soprattuto di carattere poetico, di testi tratti dalla rivista online "El Ghibli", interamente dedicata alla letteratura della migrazione.
15495Spoglio di Periodico III CAntonella&Fucecchi;Antonio&NanniIntercultura e mediaCem Mondialit? n. 3 (mar. 2016), pp. 29-32educazione;informazione;comunicazioneParte centrale del numero che contiene l'inserto della Rubrica "Intercultura dove vai? Dalla scuola alla citt?". Il rapporto tra intercultura e media rappresenta una delle sfide pi? ardue per la costruzione di una polis plurale, inclusiva, aperta. ? attraverso i media, infatti, che si penetra negli strati profondi dell'immaginario, dove si generano punti di vista, si alimentano pregiudizi e dove ? anche possibile costruire ipotesi di futuro.
15496Spoglio di Periodico III CStefano&CurciL'educazione e le sue ombreCem Mondialit? n. 3 (mar. 2016), pp. 10-11pedagogia;educazione;scuolaArticolo della Rubrica "Generazione Y" che sottolinea l'importanza
di non confondere pedagogia e scienze dell'educazione, evitando il rischio di saperi separati e specialistici.
15497Spoglio di Periodico III CMarco&Dal CorsoGli atteggiamenti della pedagogia interreligiosa. Il decentramentoCem Mondialit? n. 3 (mar. 2016), p. 12pedagogia;religione;educazioneLa pedagogia interculturale ha maturato un atteggiamento, quello del decentramento, indispensabile per un rapporto tra culture e persone di diversa identit? che voglia essere paritario e, appunto, interculturale. Da essa impariamo che il decentramento ? quanto mai utile anche in ambito interreligioso. Non solo utile, ma anche ?logico?. Infatti, ? proprio la cosmovisione religiosa che ci invita ad assumere la logica della ex-sistenza: del vivere fuori di s?.
15498Spoglio di Periodico III CMaurizio&SalviSiria un Paese in ginocchioRocca A. 75 n.7 (1 apr. 2016), pp. 13-14guerra;politicaSiriaNel marzo di cinque anni fa (2011) la Siria entrava di peso nell'onda tsunami della cosiddetta Primavera araba con una serie di manifestazioni pubbliche scoppiate il 15 di quel mese e destinate a produrre tuttavia, non la caduta del presidente Bashar al-Assad come speravano i suoi promotori e come era accaduto mesi prima per i leader di Tunisia ed Egitto, ma una lunga e sanguinosa guerra civile che ancora oggi mobilita e fa tremare le diplomazie del mondo. ? in vigore in queste settimane della primavera 2016 un precario cessate-il-fuoco, mediato dall'inviato dell'Onu Staffan de Mistura, che ha permesso una davvero auspicata riduzione delle vittime del conflitto ed un accenno di dialogo, diretto ed indiretto, fra le parti che ancora per? non ? approdato a quasi nulla. E mentre assistiamo all'inizio del sesto anno di crisi, l'autore prova a fare il punto della situazione, riassumendo da una parte il disastro economico ed umanitario fin qui prodotto dallo scontro armato, e dall'altra i cambiamenti che lo stesso ha portato a livello locale ed internazionale, grazie in particolare alla nascita dell'Isis propugnatrice del progetto di 'Califfato' proposto dal suo leader, Abu Bakr al-Baghdadi.
15499Spoglio di Periodico III CFiorella&FarinelliScuola dell'infanzia, perch? Fatima no?Rocca A. 75 n.7 (1 apr. 2016), pp. 22-24istruzione;scuola;politicaItaliaL'Istat che da un bel p? di tempo segnala lo scarto tra la partecipazione alla scuola per l'infanzia dei bambini italiani - 97 percento del totale, quasi universalistica -e quella dei bambini stranieri -74,9 percento. Oltre 22 punti di differenza, troppi per essere un caso, che spiegano tante cose, prima di tutto che sono ancora tanti i figli dell'immigrazione che, anche se nati in Italia, devono ancora misurarsi con le difficolt? dell'italiano parlato quando, nella scuola elementare appunto, dovrebbero essere ormai in grado di imparare a leggerlo e a scriverlo. Non se ne ? discusso granch? finora, n? dove si elaborano le proposte di riforma dei servizi educativi per l'infanzia (? questo il tema di una delle numerose deleghe consegnate al governo dalla legge sulla Buona Scuola), n? dove ci si interroga sui progressi, e sui molti limiti, dell'integrazione scolastica degli oltre 800mila studenti con back ground migratorio.
15500Spoglio di Periodico III CStefano&CeccantiCome cambia la democrazia. Se prendiamo alla lettera la Prima Parte della Costituzione...Rocca A. 75 n.7 (1 apr. 2016), pp. 35-37politicaItaliaIl criterio di fondo con cui valutare la riforma costituzionale italiana e la connessa riforma elettorale che sta portando avanti il governo Renzi, dovrebbe essere, secondo l'autore, il seguente: l'attuale Seconda Parte della Costituzione, sia come impostata in origine sia dopo le riforme parziali cui ? stata soggetta, in particolare quella del Titolo V del 2001 ? una risorsa o un ostacolo nel realizzare i Principi fondamentali della Prima Parte?
15501Spoglio di Periodico III CPietro&GrecoDialogo tra scienza e fedeRocca A. 75 n.7 (1 apr. 2016), pp. 44-46religione;scienzaIn questo articolo l'autore pone alcune riflessione a partire dall'interrogativo: il rapporto tra scienza e religione ? intrinsecamente conflittuale o ? possibile una qualche forma di dialogo? Lo fa seguendo l'impostazione del testo "Sapere e fede: un confronto credibile", scritto da uno scienziato cattolico esperto di biologia, Angelo Vianello, gi? pro-rettore dell'universit? di Udine, e pubblicato nella collana philosophia naturalis di Forum 2016 della Editrice Universitaria di Udine.
15502Spoglio di Periodico III CCarlo&TimioEscwa (Commissione economica per l'Asia Occidentale)Rocca A. 75 n.7 (1 apr. 2016), p. 62politica;istituzioni;storia;economia;sviluppoAsia;Asia occidentaleBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Escwa (Commissione economica per l'Asia Occidentale). Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15503Spoglio di Periodico III CGiacomo&CostaCi? che la corruzione non pu? comprareAggiornamenti Sociali A. 67, n. 4 (apr. 2016), pp. 269-276politica;societ?La corruzione ? sempre alla ribalta delle cronache, ma non ? solo una questione di tangenti e mazzette: ? un processo che fa de-generare i legami sociali e la democrazia. Riconoscere quanto essa si annidi nei comportamenti di ciascuno di noi ? il primo passo per ri-generare il tessuto sociale.
15504Spoglio di Periodico III CChiara&TintoriReferendum sulle trivelle: informarsi e partecipareAggiornamenti Sociali A. 67, n. 4 (apr. 2016), pp. 277-280ecologia;politicaIl 17 aprile 2016 si terr? il referendum sul proseguimento o meno delle trivellazioni dei giacimenti di petrolio e gas naturale entro 12 miglia dalla costa. ? un appuntamento che mette in luce il conflitto di competenze tra Stato e Regioni, che ci consente di esercitare il nostro diritto di partecipazione politica e che porta a interrogarci sul futuro energetico del Paese.
15505Spoglio di Periodico III CGiuseppe&RiggioIl cantiere della riforma costituzionale
Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 4 (apr. 2016), pp. 282-293politica;dirittoInserita tra le priorità del programma dell’attuale Governo, la revisione della disciplina costituzionale sulla natura, composizione e funzione del Senato e sull’ordinamento territoriale del nostro Paese (Titolo V della Parte II della Costituzione) è prossima alla conclusione del suo iter parlamentare, in attesa del probabile referendum popolare. Che cosa prevede la riforma e perché è stata proposta? Come cambierà l’ordinamento del nostro Paese? Quali sono i punti di forza e quali le debolezze? A partire da questo numero la nostra Rivista offre ai lettori un percorso di approfondimento su un tema così rilevante.
15506Spoglio di Periodico III CLorenzo&TrombettaSiria: la presenza discreta della societ? civile
Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 4 (apr. 2016), pp. 295-304guerra;politicaMedio Oriente;SiriaLa Siria è alla ribalta delle notizie per le violenze che la dilaniano da oltre cinque anni, nel braccio di ferro continuo tra i sostenitori del regime di Bashar al Assad, le forze di opposizione, l’ISIS e le milizie curde, ciascuno sostenuto da potenze regionali e internazionali. Sembra che non ci sia altro che questo in Siria: un covo di “terroristi” di ogni genere da spazzare via con la forza e masse di disperati in fuga. Il reportage che presentiamo, invece, ci racconta che esiste una società civile siriana che pensa in termini di diritti, cittadinanza, giustizia sociale. Raccontiamo le storie di alcuni di loro – citati con pseudonimi per non comprometterne l’incolumità –, che lottano e dialogano ogni giorno per provare a ricostruire un tessuto sociale che rischia di andare perduto.
15507Spoglio di Periodico III CCosma&OrsiReddito di base, le radici di un’ideaAggiornamenti Sociali A. 67, n. 4 (apr. 2016), pp. 306-315economia;politicaLe crescenti disuguaglianze sociali, aggravate dalla recente crisi economica, hanno riaffermato la necessit? di introdurre misure di sostegno al reddito. Questa esigenza non ? nuova. Gi? nei secoli passati illustri studiosi si sono interrogati sul ruolo delle istituzioni pubbliche nella lotta alla povert?. Quali sono i fondamenti filosofici ed economici del reddito di base? In che modo questa idea ? stata declinata in passato? A che punto ? il dibattito attuale?
15508Spoglio di Periodico III CDavide&Pettenella;Laura&SeccoStrumenti finanziari per l’ambiente: quali rischi?Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 4 (apr. 2016), pp. 316-325ambiente;ecologia;economiaLa qualità delle risorse ambientali, come l’acqua, l’aria, il suolo, ha bisogno di essere salvaguardata anche attraverso interventi economici e, data la riduzione dei tradizionali strumenti di finanza pubblica, emergono nuovi principi e mezzi per il governo dei servizi ecosistemici. Quali sono i fondamenti etici di tali nuovi strumenti e come garantirne l’efficacia? Gli AA. evidenziano rischi e aspetti problematici, aprendo scenari dinamici di reale coinvolgimento tra tutti i soggetti in gioco.
15509Spoglio di Periodico III CAndrea&Dall'AstaLa bellezza oltre l’estetica nella Laudato si’Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 4 (apr. 2016), pp. 330-337religione;etical testo della Laudato si’ di papa Francesco, ricco per i contenuti e fecondo per i tanti spunti presenti, può essere letto attraverso molteplici chiavi, permettendo così di tracciare al suo interno percorsi diversi, ciascuno dei quali in grado di gettare una luce sulla realtà poliedrica in cui viviamo. In questo contributo si ripercorre l’enciclica seguendo il filo conduttore della bellezza, un termine che non compare nel testo moltissime volte, anche se è presente in alcuni dei suoi punti salienti.
15510MonografiaES 331Save the ChildrenImparare insiemeRomaSave the Children2014ita40 p. ; 30 cmeducazione;diritti umani;rapporti annuali;dati statisticiBalcani;Albania;Kosovo;Bosnia-ErzegovinaIl documento si apre definendo il tema dell'educazione inclusiva nel panorama di riferimento internazionale e il posizionamento specifico di Save the Children in ambito di educazione inclusiva, focalizzandosi quindi sulla situazione nella regione dei Balcani. Sono poi presentati gli approcci programmatici che guidano le progettualità, nonché le metodologie e gli strumenti che hanno consentito di facilitare il cambiamento all’interno dei sistemi educativi. A conclusione, si descrivono le buone pratiche messe in luce dalle azioni progettuali nei Balcani, proponendo inoltre accomandazioni agli attori chiave, che a diverso titolo si trovano in prima linea nell’assicurare percorsi e programmi di inclusione educativa e sociale.
15511MonografiaES 332Save the ChildrenLearning togetherRomaSave the Children2014eng41 p. ; 30 cmeducazione;diritti umani;rapporti annuali;dati statisticiBalcani;Albania;Kosovo;Bosnia-ErzegovinaIl documento si apre definendo il tema dell'educazione inclusiva nel panorama di riferimento internazionale e il posizionamento specifico di Save the Children in ambito di educazione inclusiva, focalizzandosi quindi sulla situazione nella regione dei Balcani. Sono poi presentati gli approcci programmatici che guidano le progettualità, nonché le metodologie e gli strumenti che hanno consentito di facilitare il cambiamento all’interno dei sistemi educativi. A conclusione, si descrivono le buone pratiche messe in luce dalle azioni progettuali nei Balcani, proponendo inoltre accomandazioni agli attori chiave, che a diverso titolo si trovano in prima linea nell’assicurare percorsi e programmi di inclusione educativa e sociale.
15512MonografiaES 333Ines&Biemmi;Isabella&TentiDai nostri occhi-with our eyes-a traves de sus ojosMilanoSave the Children[2007]ita; eng ; esp80 p. : ill ; 30 cm + 1 DVDeducazione;diritti umani;informazioneLa pubblicazione documenta e raccoglie i lavori audiovisivi realizzati dagli studenti e dalle studentesse di alcune scuole secondarie italiane, inglesi e spagnole nell'ambito della Campagna Europea di Comunicazione Etico-Sociale sui diritti del'infanzia e dell'adolescenza. La campagna intende promuovere una maggiore attenzione da parte dei media, delle agenzie pubblicitarie e delle aziende nell'utilizzo di messaggi ed immagini che riguardano bambine, bambine e adolescenti.
15513MonografiaD 220Uniti per i Diritti UmaniDar vita ai diritti umaniLos AngelesUniti per i Diritti UmaniC 2012ita[8] p. ; 34 p. ; 1 CD-ROMeducazione;formazione;diritti umani;storiaIl Pacchetto Educativo “Dar vita ai diritti umani” include un manuale completo per l’attuazione di un programma di studio sui diritti umani. Vengono proposte lezioni, una breve storia sui diritti umani, il testo completo della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, idee per fare delle attività ed un glossario. Contiene inoltre documenti e informazioni sulle organizzazioni e sui rapporti dei diritti umani in modo da avere un facile riferimento. La cartella contiene il documentario "la storia dei diritti umani", un film educativo che spiega i diritti umani attraverso la narrazione della loro storia, sviluppo ed uso ai giorni nostri. L’opuscolo che accompagna il film inoltre fornisce un’introduzione di base sui diritti umani, descrivendo a grandi linee il loro sviluppo nel moderno sistema dei diritti umani. Introduce il lettore ai più importanti strumenti sui diritti umani e consiglia delle azioni che chiunque può intraprendere per aumentare la consapevolezza sui diritti umani e sulla loro sfera di influenza.
15514MonografiaNU FAO 27Food and Agriculture Organization of the United Nations -FAOLe droit ? l'alimentation dans les faitsRomaFAO2006frenIII, 30 p. : ill. ; 25 cmdiritti umani;alimentazione;legislazioneQuesto documento sul diritto al cibo fornisce indicazioni concrete su come attuare il diritto al cibo a livello nazionale attraverso esempi di buone pratiche provenienti da vari paesi. Esso mostra anche che l'approccio alla sicurezza alimentare basato sui diritti umani fornisce nuovi metodi per l'identificazione, l'analisi e la risoluzione dei problemi di fondo della fame e della povert?.
15515MonografiaNU FAO 28Food and Agriculture Organization of the United Nations -FAODirectives volontaires à l’appui de la concrétisation progressive du droit à une alimentation adéquate dans le contexte de la sécurité alimentaire nationaleRoma FAO20059789252053361frenVI, 42 p. : ill. ; 25 cmdiritti umani;alimentazione;legislazioneQueste linee guida volontarie hanno lo scopo di fornire agli Stati l'orientamento pratico per raggiungere la progressiva realizzazione del diritto ad un'alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale. Essi forniscono un ulteriore strumento nella lotta contro la fame e la povert? per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Le linee guida volontarie rappresentano il primo tentativo da parte dei governi di implementare i diritti economici, sociali e culturali e raccomandare misure per la loro realizzazione. Inoltre, essi rappresentano un passo verso l'integrazione dei diritti umani nel lavoro delle organizzazioni che si occupano di alimentazione e di agricoltura.
15516MonografiaNU FAO 29Food and Agriculture Organization of the United Nations -FAODirectrices voluntariasen apoyo de la realizaci?n progresiva del derecho a una alimentaci?n adecuada en el contexto de la seguridad alimentaria nacionalRomaFAO20059789252053360espVI, 42 p. : ill. ; 25 cmdiritti umani;alimentazione;legislazioneQueste linee guida volontarie hanno lo scopo di fornire agli Stati l'orientamento pratico per raggiungere la progressiva realizzazione del diritto ad un'alimentazione adeguata nel contesto della sicurezza alimentare nazionale. Essi forniscono un ulteriore strumento nella lotta contro la fame e la povert? per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del millennio. Le linee guida volontarie rappresentano il primo tentativo da parte dei governi di implementare i diritti economici, sociali e culturali e raccomandare misure per la loro realizzazione. Inoltre, essi rappresentano un passo verso l'integrazione dei diritti umani nel lavoro delle organizzazioni che si occupano di alimentazione e di agricoltura.
15517MonografiaS 80World Health Organization - WHOMaking a difference: indicators to improve children’s environmental healthGinevraWHO20039789241590599eng46 p. ; 30 cm + 1 CD-ROMsalute;sanit?Lo scopo di questa relazione dell'Organizzazione Mondiale della Sanit? ? quello di gettare le basi per lo sviluppo e l'implementazione di indicatori della salute ambientale dei bambini, come base per definire le priorit? e le azione. Essa discute e descrive alcuni dei principi che devono essere considerati nello sviluppo di indicatori di salute ambientale per i bambini. Gli indicatori qui presentati hanno lo scopo di: fornire una buona base per la valutazione dei rischi per la salute ambientale dei bambini, al fine di aiutare la priorit? delle politiche a livello nazionale e globale; fungere da base per monitorare e valutare l'efficacia delle iniziative nazionali e internazionali per ridurre i rischi per la salute ambientale per i bambini; fornire un buon modello per lo sviluppo di altri indicatori necessari per affrontare questioni specifiche di interesse locale o nazionale.
15518MonografiaUE V 13Parlamento Europeo&Ufficio per l'ItaliaI giovani cittadini europei[S.l.][s.n.][2009]9789282326138ita32 p. : in gran parte ill. ; 30 cmeducazione;istituzioniSi tratta di una pubblicazione rivolta ai ragazzi delle scuole medie che affronta la descrizione del Parlamento europeo in maniera semplice e immediata sottoforma di fumetto.
15519MonografiaUE V 14Council of EuropeCouncil of Europe Charter on education for democratic citizenship and Human Rights EducationStrasburgoCouncil of EuropeC 20109789287168986eng35 p. ; 21 cmistruzione;educazione;diritti umani;cittadinanzaL'istruzione svolge un ruolo essenziale nella promozione dei valori fondamentali del Consiglio d'Europa: la democrazia, i diritti umani e lo stato di diritto, cos? come nella prevenzione delle violazioni dei diritti umani. Pi? in generale, l'educazione ? sempre di pi? associata alla difesa contro l'aumento della violenza, il razzismo, l'estremismo, la xenofobia, la discriminazione e l'intolleranza. Questa presa di coscienza si riflette nell'adozione da parte del Consiglio d'Europa della Carta sull'educazione alla cittadinanza democratica e ai diritti umani dei 47 Stati membri nel quadro della Raccomandazione CM / Rec (2010) 7. La Carta ? un significativo punto di riferimento per tutti coloro che si occupano di cittadinanza e diritti umani.
15520MonografiaUE V 15Migreurop;R?seau euro-m?diterran?en des droits de l'Homme -REMDH;Federation for Human Rights -FIDHFrontex entre Gr?ce et Turquie: la fronti?r du d?ni[S.l.][s.n.][2014]diritti umani;migrazioneMigreurop, l'Euro-Mediterranean Human Rights Network -EMHRN e la Federation for Human Rights -FIDH, nel quadro della campagna Frontexit hanno pubblicato questo rapporto sul dispiegamento di Frontex alle frontiere greche e turche e il suo impatto sui diritti umani dei migranti.
15521MonografiaR 3/22Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione -UNFPALo stato della popolazione nel mondo 2013RomaAIDOS2013itaXII, 128 p. : ill. ; 27 cmdemografia;donne;salute;diritti umani;rapporti annuali;dati statistici;salute;istruzioneOgni giorno, 20.000 ragazze sotto i 18 anni partoriscono nei Paesi in via di sviluppo. Nove nascite su 10 avvengono all’interno di un matrimonio o di un’unione stabile. Le giovani sotto i 15 anni che partoriscono sono 2 milioni del totale annuo di 7,3 milioni di madri adolescenti; se le tendenze attuali prosegui-ranno, il numero di nascite da ragazze sotto i 15 anni potrebbe salire a 3 milioni l’anno nel 2030. Lo Stato della popolazione nel mondo 2013, pubblicato da UNFPA, il Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione, mette in evidenza le principali sfide poste dal fenomeno della gravidanza adolescenziale e le gravi ripercussioni sulla vita delle ragazze, sull’istruzione, la salute, l’occupazione e le opportunità lavorative future.

15522MonografiaR 3/23Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione -UNFPALo stato della popolazione nel mondo 2014RomaAIDOS2014itaVI, 126 p. : ill. ; 27 cmdemografia;salute;diritti umani;rapporti annuali;dati statistici;salute;istruzione;lavoroLa popolazione giovane pi? numerosa della storia incider? in modo profondo su tutti gli aspetti del futuro e potr? creare un mondo migliore, purch? tutti i giovani siano messi in condizione di sviluppare le loro potenzialit?, queste le premesse del rapporto annuale 2014 del Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione. I paesi che riusciranno a rispondere alle loro esigenze si troveranno nella posizione pi? favorevole, nella seconda met? del secolo, con una popolazione pi? istruita e pi? sana, una forza lavoro produttiva pi? ingente, crescita economica e tassi di fecondit? in diminuzione. Perch? tutto questo possa realizzarsi ? necessario investire nei giovani, dando loro la possibilit? di istruzione e di inserirsi nel mercato occupazionale, mettendo loro a disposizione servizi per la salute sessuale e riproduttiva di qualit?, tutelando i loro diritti umani e inserendoli nei processi decisionali, soprattutto quando si tratta di rispondere alle loro esigenze.
15523MonografiaR 3/24Fondo delle Nazioni Unite per la Popolazione -UNFPAState of the world situation 2015New YorkUNFPA2015eng136 p. : ill. ; 27 cmdemografia;donne;salute;diritti umani;rapporti annuali;dati statistici;salute;guerraSono oltre 100 milioni le persone che hanno bisogno di assistenza umanitaria attualmente nel mondo, di queste circa 26 milioni sono donne e adolescenti in età riproduttiva, questi i dati del Rapporto dell’UNFPA 2015 (Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione). Tre quinti del totale delle morti materne si verificano nei paesi cosiddetti fragili, a causa di un conflitto o una catastrofe naturale, in tali aree gravidanza e parto uccidono giornalmente una media di 507 donne. Senza la protezione usuale della famiglia e della comunità, le donne sono maggiormente vulnerabili a violenze di genere, gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibili. La tutela della salute e dei diritti di donne e ragazze non è solo fondamentale nelle numerose emergenze che stiamo affrontando con fatica, ma è un fattore chiave nell'accelerare la ripresa dalla crisi, la resilienza di donne e popolazioni per la ricostruzione di un paese.
15524MonografiaB 331Centro Studi e Ricerche IDOS; Circolo di Studi DiplomaticiMediterraneo: geopolitica, migrazioni e sviluppoRomaIDOS2015ita206 p. ; 24 cmmigrazioni;sviluppo;politica;immigrazione straniera;cooperazione allo sviluppo Mediterraneo;Italia;Libia;Siria;Egitto;Maghreb;Marocco;Tunisia;AlgeriaQuesta monografia consente di valorizzare il lungo passato migratorio dell’Italia, di prendere in considerazione il suo attuale impegno come paese di immigrazione nello scenario del Mediterraneo, collegando le due sponde in un’ottica di politica internazionale aperta ai processi di co-sviluppo. L’area del Mediterraneo, allargata a quelle limitrofe e oltre, viene analizzata dai diplomatici che sono stati i rappresentanti ufficiali della politica estera italiana nei diversi Paesi. Marocco, Algeria, Libia, Tunisia, Egitto, Albania. La seconda parte, affidata a IDOS, approfondisce l’emigrazione italiana all’estero e l’immigrazione estera in Italia nello scenario del Mediterraneo. Il volume si conclude con un’analisi del ruolo che la Cooperazione italiana ha svolto per portare all’attenzione dell’Unione Europea il nesso migrazione/sviluppo nel corso del proprio recente semestre di presidenza e degli interventi da essa effettuati, sia nel settore dell’emergenza sia per mitigare il fenomeno e rafforzare la resilienza dei potenziali migranti e delle loro comunità di appartenenza. La ricerca appare nella rivista “Affari Sociali Internazionali, nuova serie”, la cui redazione fino al 2011 venne curata dal Ministero degli Affari Esteri per poi passare in carico a IDOS.
15525MonografiaES 334Amnesty International&Sezione ItalianaEducare ai diritti umani con Amnesty International 2015-2016RomaAmnesty International[2015]ita[14] p. ; 21 x 21 cmeducazione;diritti umani;scuolaQuesto pamphlet riporta tutte le proposte educative bibliografiche di Amnesty International sull'educazione ai diritti umani rivolte al mondo della scuola.
15526MonografiaES 335FRA – Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali Viaggio nel passato - un insegnamento per il futuro: manuale per insegnantiViennaFRA20119789291926824ita52 p. ; 28 cmeducazione;diritti umani;scuola;storiaIl manuale intende essere una fonte d’ispirazione per gli insegnanti: attraverso esempi ed esercizi mostra come le visite a memoriali e musei dedicati alla Shoah possano dare agli studenti un’immagine concreta delle possibili conseguenze delle violazioni dei diritti umani. Propone un certo numero di questioni e di strumenti utili per fare in modo che gli studenti sviluppino un approccio creativo e critico ai diritti umani, fondato sulla conoscenza della Shoah. Il presente manuale copre la maggior parte degli articoli contenuti nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, in particolare quelli compresi nei Titoli da I a V – dignità, libertà, uguaglianza, solidarietà e cittadinanza.
15527MonografiaR 36/5FRA – Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali Fundamental rights at Europe's southern sea bordersViennaFRA20139789292392314eng154 p. ; 28 cmmigrazioni;diritti umani;dati statistici;rapporti annuali;immigrazione stranieraEuropaRicerca dell’Agenzia dell’Unione Europea per i Diritti Fondamentali (FRA). Il rapporto ha come oggetto l’osservazione dei confini meridionali dell’Europa in merito al rispetto dei diritti umani fondamentali dei migranti. La ricerca che si è svolta alle frontiere di Cipro, Grecia, Italia, Malta e Spagna, analizza in particolare il rispetto dei diritti umani nella sorveglianza dei confini e nello svolgimento delle pratiche di sbarco sulle coste meridionali dell’Europa. Mette in luce come il viaggio per attraversare il Mediterraneo sia divenuto sempre più pericoloso a partire dalla fine degli anni 80, in seguito all’inasprimento delle politiche di controllo dell’ immigrazione messe in atto dai paesi europei, che hanno reso sempre più difficile aver accesso all’UE in maniera regolare. La FRA ha raccomandato dunque che vengano rafforzate le misure di protezione dei migranti in transito, attraverso un sistema di sorveglianza delle coste che consenta di migliorare le operazioni di salvataggio, e che venga istituito un effettivo sistema d’asilo europeo.
15528MonografiaR 36/6FRA – Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali Severe labour expolitation: workers moving within or into the European UnionViennaFRA20159789292398859eng104 p. ; 28 cmlavoro;diritti umani;dati statistici;rapporti annualiEuropaRapporto del 2015 dell’Agenzia europea per i diritti fondamentali che denuncia il grave sfruttamento al lavoro di chi si sposta all’interno e verso la Ue. Denuncia come lo sfruttamento del lavoro in Europa sia ancora diffuso e sottovalutato. Tra i settori particolarmente colpiti da questa piaga vi sono: agricoltura, edilizia, alberghiero, ristorazione, lavoro domestico e manifatturiero. Oltre a salari bassissimi, di 1 euro all'ora, vengono segnalate giornate lavorative fino a 12 ore, per sette giorni alla settimana. Secondo il direttore della FRA «si tratta di un problema endemico che richiede un intervento urgente per poter essere risolto» e chiede tolleranza zero.
15529MonografiaR 46/1Caritas italianaNella Terra di Nessuno. Lo sfruttamento lavorativo in agricolturaTodiTau20159788862444088ita211 p. ; 30 cmlavoro;diritti umani;dati statistici;rapporti annuali;agricolturaItaliaRapporto di Caritas italiana redatto nell'ambito del progetto Presidio sul tema dello sfruttamento lavorativo in agricoltura. Il progetto ha l'obiettivo di offrire assistenza pratica, legale e sanitaria ai lavoratori stagionali stranieri, impiegati e spesso sfruttati nelle campagne italiane. Il rapporto ? frutto del lavoro di 10 presidi di Caritas sparsi sul territorio a sostegno degli immigrati sfruttati nelle campagne italiane: un lavoro di aiuto che ha permesso anche la raccolta di dati importanti che fotografano le condizioni di vita di questi nuovi schiavi.
15530MonografiaR 47/1Centro studi e ricerche IdosRapporto immigrazione e imprenditoria 2014RomaIDOS20159788864800509ita286 p. ; 24 cmlavoro;dati statistici;rapporti annuali;impresa;immigrazione straniera;economiaItaliaIl Rapporto Immigrazione e Imprenditoria 2014 analizza l’imprenditorialità immigrata a tre diversi livelli (europeo, nazionale e territoriale) e propone al riguardo i dati aggiornati all’inizio del 2014, con molteplici approfondimenti che consentono di individuare lo specifico apporto degli immigrati al panorama imprenditoriale italiano e le possibili prospettive.
15531MonografiaM 351Solidariet? e Cooperazione CIPSI Coordinamneto di Iniziative Popolari di Solidarie? InternazionaleAID/NON AID Finanza per lo sviluppoRomaCipsi[2014]ita28 p. ; 30 cmcooperazione allo sviluppo;finanza;sviluppo;economiaNell'ambito delle iniziative promosse da CONCORD Italia, in occasione del semestre italiano di presidenza dell Unione Europea 2014 con il contributo della Commissione Europea e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione, Solidariet? e Cooperazione CIPSI Coordinamneto di Iniziative Popolari di Solidarie? Internazionale ha raccolto alcune riflessioni e contributi sul tema Aiuto Non aiuto Finanza per lo sviluppo. L'obiettivo generale ? quello di stimolare un dialogo politico tra istituzioni e societ? civile italiana ed europea sulla coerenza delle politiche, sulla loro efficacia effettiva per la tutela dei diritti di tutti i cittadini del mondo. I contributi intendono stimolare alcune riflessioni e risposte su interrogativi quali: Aiuto o non Aiuto? Pi? finanza, commercio, economia o pi? cooperazione? Quale rapporto tra pubblico e privato? La ricchezza, l'economia e la finanza, sono al servizio delle persone o dei poteri? Qual'?, o deve essere, l'identit? e l'anima di una nuova cooperazione oggi?
15532MonografiaM 352Solidariet? e Cooperazione CIPSI Coordinamneto di Iniziative Popolari di Solidarie? InternazionaleCommercio, diritti, welfare obiettivo coerenzaRomaCipsi[2014]ita17 p. ; 30 cmcooperazione allo sviluppo;finanza;sviluppo;economia;mercatoFar volare lo sviluppo sulle ali del commercio internazionale: sostenere i piccoli e medi produttori dei Paesi partner per permettere loro di inserirsi nel mercato globale e guadagnare, così, autodeterminazione e futuro. E’ questo l’obiettivo al centro di molti programmi di cooperazione sostenuti dall’Unione europea, ma anche di molte pratiche portate avanti dai cosiddetti “nuovi attori” della cooperazione allo sviluppo come quelle del Commercio equo e solidale. In una fase storica in cui, tuttavia, la crisi strutturale del sistema di produzione e consumo globale colpisce una motrice importante del sistema stesso, cioè l’Europa, soprattutto in Paesi come l’Italia tanto duramente danneggiati dalla crisi ha senso chiedersi a quali condizioni questi interventi siano davvero efficaci e, soprattutto, coerenti con gli obiettivi di sviluppo sostenibile cui la Comunità internazionale si è impegnata per il post-2015.
15533MonografiaM 353Solidariet? e Cooperazione CIPSI Coordinamneto di Iniziative Popolari di Solidarie? InternazionaleAgricoltura e promozione dello sviluppo sostenibile globale: il ruolo della coerenza delle politicheRomaCipsi[2014]ita24 p. ; 30 cmcooperazione allo sviluppo;sviluppo;economia;mercato;agricoltura;alimentazione;ambienteLa Coerenza delle Politiche per lo Sviluppo è il principio, riconosciuto a livello internazionale e sancito a livello europeo dal Trattato di Lisbona (Art. 208), che stabilisce la necessità di armonizzare le politiche di cooperazione allo sviluppo e le altre politiche, come ad esempio quelle relative al commercio o all’agricoltura, in modo che siano tra loro coerenti e che vengano elaborate tenendo in considerazione le possibili implicazioni negative che potrebbero avere nei paesi del sud del mondo. Le politiche agricole incoerenti incidono direttamente sul diritto al cibo e sulla sicurezza alimentare delle popolazioni più vulnerabili e sull’ambiente, tematiche centrali per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile, tutela dell’ambiente, lotta alla fame e alla povertà. Esempi pratici di tali implicazioni si riscontrano in talune politiche energetiche e nell’erogazione dei sussidi per le esportazioni che possono causare fenomeni di dumping, di land grabbing e incentivare la dipendenza da importazioni estere. Le politiche agricole europee e nazionali devono perciò essere orientate e coerenti con la tutela della sovranità alimentare e del diritto al cibo globale, oltre che con la tutela dell’ambiente, valutando gli impatti delle misure adottate, coordinando e favorendo lo scambio di informazioni tra i ministeri dell’agricoltura e dello sviluppo in fase di policy-making. È inoltre importante monitorare gli impatti delle politiche adottate tramite un dialogo continuo con le organizzazioni della società civile e con gli stakeholder dei paesi direttamente interessati,
prevedendo meccanismi per modificarne gli eventuali aspetti incoerenti e dando la possibilità a coloro i quali sono stati danneggiati di fare ricorso.
15534MonografiaM 354Solidariet? e Cooperazione CIPSI Coordinamneto di Iniziative Popolari di Solidarie? InternazionaleCoerenza delle politiche: un impegno necessario per la cooperazione italianaRomaCipsi[2014]ita17 p. ; 30 cmcooperazione allo sviluppo;politica;legislazioneItalia;EuropaPer un Paese come l’Italia, da anni in lotta con la quantità e la qualità dei propri fondi pubblici da dedicare alla cooperazione internazionale, la Coerenza delle Politiche (Policy Coherence for Development, PCD), cioè il non danneggiamento dell’azione di solidarietà internazionale a causa delle altre iniziative politiche locali, nazionali e oltre, dovrebbe essere avvertita più che come una virtù, come una necessità. L’Unione europea, nel suo Rapporto 2013 sul tema, avverte che nonostante tutti gli sforzi
fatti a livello degli Stati membri e dell’OCSE, la principale sfida per l’Europa stessa rimane quella di trovare degli obiettivi condivisi, dei target, degli indicatori di risultato, dei livelli minimi da rispettare e dei modi per misurare i costi dell’incoerenza per tradurre gli impegni pubblici in dati tangibili dimostrando, così, il valore aggiunto della PCD stessa. Questa pubblicazione in coerenza con quanto proposto dalle ONG e dalla società civile a livello europeo – un esempio tra tutti il network delle piattaforme non governative CONCORD – intende fornire un contributo propositivo verso un Piano nazionale per la PCD, creando i presupposti normativi per la sua implementazione nella normativa attuativa della legge di riforma della cooperazione (L. 125/14).
15535MonografiaM 355Italo&Governatori;Marta&VolterraLa casa delle api Cangumbe - AngolaRomaLumbe Lumbe[2006]ita146 p. ; 19 x 12 cmcooperazione allo sviluppoAngolaQuesta pubblicazione descrive la storia e lo sviluppo del Progetto della Onlus Lumbe Lumbe: "La casa delle api" per la lotta alla fame e per l'autosufficienza alimentare delle comunit? di sfollati e profughi rientrati nel villaggio di Cangumbe, provincia del Moxico in Angola.
15536MonografiaB 332Fran?oise&Kankindi;Daniele&ScaglioneRwanda, la cattiva memoriaFormigineInfinito edizioniC 20149788868610180ita138 p. ; 19 x 12 cmstoria;politicaRwandaIn Rwanda, nell’aprile 1994, l’esplosione della violenza provocava la morte di centinaia di migliaia di persone, forse un milione. Tra aprile e giugno viene commesso uno dei più grandi crimini della storia dell’umanità. Questo libro risponde ad alcune domande fondamentali. Perché l’Occidente non fece nulla per evitare il genocidio rwandese. Perché la comunità internazionale continua a mentire quando afferma che simili massacri non si ripeteranno più. Quanto il genocidio ha cambiato il Rwanda e l’Africa. Quali e quante sono le analogie esistenti tra ciò che accadde in Rwanda e fatti attuali come la guerra in Siria e la morte dei migranti nel mare davanti a Lampedusa.
15537MonografiaNU FAO 30World Health Organization -WHO;Food and Agriculture Organization of the United Nations -FAOVivere bene con l'HIV/AIDSRomaNadir Onlus2003ita72 p. ; 30 cmsalute;alimentazioneQuesto manuale è stato tratto dall’analogo scritto dall'Organizzazione Mondiale della Sanità e dalla Food and Agriculture Organization Of the United Nations intitolato "Living well with HIV/AIDS - a manual of nutritional care and support for people living with HIV/AIDS". Esso si propone come una guida per la cura nutrizionale - quindi per un'alimentazione corretta e bilanciata - e come sostegno delle persone sieropositive. Sono anche presenti nei vari capitoli rimedi alternativi sperimentati da persone sieropositive, utilizzando erbe e spezie, per la cura ed il trattamento di infezioni opportunistiche o complicanze HIV correlate.
15538MonografiaNU IFAD 13International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Rep?blica de El SalvadorRomaIFAD2012esp17 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiEl SalvadorQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sulla Repubblica di El Salvador sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15539MonografiaNU IFAD 14International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Rep?blica de Panam?RomaIFAD2012esp31 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiPanamaQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sulla Repubblica di Panama sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15540MonografiaNU IFAD 15International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Rep?blica de NicaraguaRomaIFAD2012esp37 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiNicaraguaQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sulla Repubblica di Nicaragua sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15541MonografiaNU IFAD 16International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Estads Unidos MexicanosRomaIFAD2012esp34 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiMessicoQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sul Messico sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15542MonografiaNU IFAD 17International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Rep?blica de HondurasRomaIFAD2012esp23 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiHondurasQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sulla Repubblica dell'Honduras sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15543MonografiaNU IFAD 18International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Rep?blica de GuatemalaRomaIFAD2012esp40 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiGuatemalaQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sulla Repubblica di Guatemala sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15544MonografiaNU IFAD 19International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Rep?blica de Costa RicaRomaIFAD2012esp21 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiCosta RicaQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sulla Repubblica di Costa Rica sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15545MonografiaNU IFAD 20International Fund for Agricultural Development -IFAD;Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPINota t?cnica de pa?s sobre cuestiones de los pueblos ind?genas. Rep?blica ArgentinaRomaIFAD2012esp25 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppo;legislazione;dati statisticiArgentinaQuesta pubblicazione nasce su richiesta del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), la quale, per facilitare l'implementazione delle sue politiche in relazione alle popolazioni indigene a livello di paese, ha raccomandato che siano preparate alcune note tecniche, per ogni paese, su questioni chiave riguardanti le popolazioni indigene, per contribuire allo sviluppo di programmi, strategie e strutturazione di progetti IFAD. Queste note sull'Argentina sono state preparate con l'appoggio del Centro para la Autonom?a y Desarrollo de los Pueblos Ind?genas -CADPI. Le note hanno il fine di essere "documenti vivi" per incrementare la conoscenza delle questioni delle popolazioni indigene salvadoregne.
15546MonografiaNU IFAD 21International Fund for Agricultural Development -IFADAprendere trabajando juntosRomaIFAD[2009]esp57 p. ; 30 cmpolitica;sviluppo;diritti umani;popolazione;cooperazione allo sviluppoQuesta pubblicazione del Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), descrive le strategie di lavoro dell'Agenzia ONU per l'implementazione delle sue politiche e azioni in relazione alle popolazioni indigene. Vengono indicati programmi, strategie e strutturazione di microprogetti realizazti attraverso il Fondo di Sostegno alle popolazioni indigene in Africa, Asia e Oceania.
15547MonografiaUE V 16Commissione europeaCome funziona l'Unione europeaLussemburgoUfficio delle pubblicazioni ufficiali della Comunit? europe20079789279036599ita46 p. ; 23 cmistituzioni;politicaEuropaLa presente pubblicazione fa parte di una serie di opuscoli che spiegano, con un linguaggio chiaro, le attività dell’Unione europea (UE) in diversi ambiti politici, le ragioni del coinvolgimento dell’UE e i risultati ottenuti. Gli Stati membri dell’UE raggruppano la loro sovranità adottando decisioni comuni mediante istituzioni condivise come il Parlamento europeo, che è eletto dai cittadini dell’UE, nonché il Consiglio europeo e il Consiglio, che rappresentano entrambi i governi nazionali. Essi decidono sulla base di proposte della Commissione europea, che rappresenta gli interessi generali dell'Unione. Ma di che cosa si occupa ciascuna di queste istituzioni? In che modo collaborano? Quali sono le rispettive responsabilità? Questo opuscolo dà una risposta chiara e semplice a tutte queste domande. Offre inoltre una breve panoramica delle agenzie e degli altri organismi impegnati nelle attività dell’Unione europea, in modo da fornire una guida utile al processo decisionale dell’UE. Questa pubblicazione fa parte di una serie che illustra le varie politiche europee, spiegando quali sono le competenze dell’unione europea e quali risultati ha ottenuto.
15548MonografiaUE V 17Commissione europeaIl Parlamento europeo al centro della lotta per i valori europeiLussemburgoUfficio delle pubblicazioni ufficiali della Comunit? europe20089789282324912ita88 p. ; 15 x 21 cmistituzioni;politicaEuropaLa presente pubblicazione ha lo scopo di illustrare le numerose iniziative assunte dal Parlamento europeo nei cinquant’anni della sua storia. Il Parlamento europeo opera da sempre per la difesa dei valori fondamentali dell’Unione europea, vale a dire libertà, democrazia, rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali e Stato di diritto. Partendo dal principio dell’universalità di tali valori, i deputati al Parlamento europeo si impegnano per promuovere i diritti fondamentali all’interno dell’Unione europea e i diritti umani al suo esterno.
15549MonografiaUE V 18Commissione europea&Rappresentanza in ItaliaL'Europa per i giovani RomaCommissione europea, Rappresentanza in Italia[2011]9789279198465ita73 p. : ill. ; 21 cmistituzioni;istruzione;lavoro;impresaEuropaLa guida "L'Europa per i giovani. Studiare, lavorare e fare ricerca" rappresenta un agile strumento per acquisire una panoramica su programmi, opportunità e nuove idee per i giovani cittadini d’Europa. La pubblicazione illustra tutte le opportunità messe a disposizione dall’Unione europea ai giovani studenti, lavoratori, ricercatori, quelli impegnati in attività sociali o quelli semplicemente desiderosi di conoscere questo grande spazio senza barriere.
15550MonografiaUE V 19Commissione europea&Direzione generale della Giustizia e dei consumatoriLibert? di circolazione e soggiorno in Europa Lussemburgo Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea20109789279157691ita38 p. : ill. ; 25 cmpolitica;cittadinanzaEuropaQuesta guida, che fornisce orientamenti pratici precisi, intende aiutare a capire meglio quali sono i diritti dei cittadini dell’UE che si spostano all’interno dell’Unione europea. La guida tiene conto della legislazione dell’UE fino al mese di aprile 2010.
15551MonografiaM 356Stefano&Faustini;…[et al.]Percorsi di Sviluppo in Tanzania[S.l.][s.n.][2002]ita81 p. ; 30 cmeconomia;sviluppo;lavoro;servizi;salute;istruzione;alimentazione;impresa;dati statisticiTanzaniaQuesta raccolta di saggi ? risultato di una serie di studi condotti sul campo e di analisi sullo sviluppo economico e sociale di una particolare area dell' Africa Orientale, la Tanzania. La linea teorica comune ai saggi presentati ? la teoria dei funziorlmnenti e delle capacit?, sviluppata da Amartya K. Sen relativamente agli elementi costitutivi della valutazione sul tenore di vita.
15552MonografiaCIT 12Lorenzo&LuattiIl mondo a scuolaArezzoUCODEPC 2006ita197 p. : ill. ; 28 cmscuola;educazione;formazioneI numerosi contributi raccolti nella prima parte di questo libro si soffermano sulle diverse dimensioni dell’educazione alla cittadinanza, tracciano possibili linee di lavoro, suggeriscono alcune proposte operative, descrivono esperienze di qualità realizzate nelle scuole. Particolare attenzione è rivolta al tema dell’intercultura e delle sue applicazioni nella pratica educativa, nonché alle trasformazioni della scuola italiana in senso multiculturale e plurilingue. La seconda parte del volume segnala e recensisce più di 500 materiali bibliografici e multimediali prodotti da oltre 160 associazioni nel periodo 2003-2005, con particolare attenzione a quelli di tipo educativo editi o promossi dalle organizzazione non governative e dai centri interculturali. Si è trattato di un primo tentativo di censire e dare evidenza ad un patrimonio bibliografico molto ampio, spesso poco conosciuto, ricco di potenzialità didattiche.
15553MonografiaES 336Campagna Globale per l'Educazione&Coalizione italianaEducazione per tutti e per tutteRomaCGE-IT2011ita39 p. : ill. ; 30 cmdonne;istruzione;scuolaLa Coalizione italiana della Campagna Globale per l'Educazione ha realizzato questo Dossier sull'accesso all'istruzione e la discriminazione di genere. Il documento spiega la centralit? della parit? di genere nell'accesso all'istruzione. Oltre all'analisi dei dati, il dossier contiene testimonianze di beneficiari di progetti educativi realizzati nel Sud del mondo. Storie di bambine e ragazze che cercano di sfuggire a situazioni di povert? attraverso lo studio e la determinazione. Casi di vita che, meglio di ogni statistica, descrivono l'impatto dell'istruzione sul futuro delle donne.
15554MonografiaT 56Brasil Governament&Ministry of Agrarian DevelopmentA new rural BrazilBrasiliaBrasil Governament, Ministry of Agrarian Development2010eng124 p. ; 19 x 28 cmagricoltura;economiaBrasileQuesta pubblicazione intende fornire una panoramica sulle politiche pubbliche implementate dal Ministero dello Sviluppo agricolo brasiliano tra il 2003 e il 2010. In essa si descrivono i programmi e gli investimenti adottati per assicurare l'accesso alla terra, il sostegno all'agricoltura fmiliare, azioni contro la povert? nelle aree rurali e l'affermazione dei diritti di cittadinanza per le popolazioni rurali.
15555Letteratura grigiaM 357Governo italiano&Presidenza del Consiglio dei Ministri&Ministero per la Coperazione Internazionale e l'IntegrazioneForum della cooperazione internazionale Milano 1/2 ottobre 2012[2012]ita1 cartellaccoperazione allo sviluppo;politicaItaliaCartella redatta per i partecipanti al Forum della cooperazione internazionale italiano, svoltosi a Milano l'1/2 ottobre 2012. Vengono brevemente presentati il contesto di svolgimento del Forum, gli obiettivi e l'agenda dei lavori.
15556MonografiaUE V 20Speak out! On European citizenshipLondonInstitute for citizenship2000eng48 p. ; 30 cmcittadinanza;educazioneEuropaSpeak out! On European citizenship ? un progetto dell'Institute for Citizenship inglese che invita i giovani a discutere di questioni inerenti la cittadinanza europea con concittadini europei su Internet sul portale www.citizen.org.uk/speakout. Le discussioni online incoraggiano i giovani a esplorare diversi punti di vista e vedere i problemi da diverse prospettive, mettendo in evidenza la diversit? culturale dell'Europa. Questa guida per gli insegnanti aiuta loro e gli studenti a prepararsi per le discussioni online. Essa fornisce informazioni di base sulla cittadinanza europea, l'Unione europea, e diversi temi di attualit? con punti chiave evidenziati per il dibattito e la discussione. Per aiutare gli studenti a familiarizzare con le diverse questioni, sono incluse anche le linee guida su come eseguire discussioni e dibattiti, e come interagire nella comunit? online. Inoltre, la cittadinanza attiva ? incoraggiata attraverso idee per il coinvolgimento della comunit? pi? ampia.
15557Spoglio di Periodico III CSally&Burch?Otra Internet es posible?America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 1-4informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo di apertura si parla dell'iniziativa di creare un Forum Sociale di Internet.
15558Spoglio di Periodico III CPedro&CagigalLa importancia de la maleabilidad de la propiedad intelectual
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 5-7informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo si affronta il tema dei diritti di propriet? intellettuale nel mondo digitale.
15559Spoglio di Periodico III CMontserrat&BoixSeguridad versus privacidad, derecho a la resistenciaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 8-10informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo si discute il processo ambivalente tra sicurezza pubblica e privacy nel mondo della rete.
15560Spoglio di Periodico III CALAIDesaf?os t?cnicos y pol?ticos para una Internet m?s seguraAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 11-14informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo ALAI dialoga con Ola Bini ,dell'azienda di software ThoughtWorks, sulle sfide tecniche e politiche per la sicurezza in internet.
15561Spoglio di Periodico III CPrabir&Purkayastha?Haz la ciberpaz, no la ciberguerra!America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 15-18informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo l'autore spiega in cosa consiste il rischio della guerra cibernetica.
15562Spoglio di Periodico III CParminder&Jeet SinghNeutralidad de la red por una Internet igualitariaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 19-24informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo si prende in esame il tema del digital divide, e dell'accesso a internet nei paesi del Sud del mondo.
15563Spoglio di Periodico III CDafne&Sabanes PlouMujeres en Internet, visibilidad para afianzar reconocimiento y derechosAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 25-26informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologia;donneNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. Questo articolo ci parla dei movimenti femminili in internet.
15564Spoglio di Periodico III CNorbert&BollowEl desaf?o democr?tico en InternetAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 27-29informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo l'autore espone alcune riflessioni in merito alla necessit? di creare una governance democratica della rete.
15565Spoglio di Periodico III CRichard&HillCMSI + 10: temas, actores, qu? esperarAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 503 (apr. 2015), pp. 30-32informazione;comunicazione;politica;diritti umani;cittadinanza;tecnologiaNumero dedicato al tema dello sviluppo di Internet, le sue applicazioni e gli usi e le implicazioni che esse hanno sui diritti umani, la giustizia, l'uguaglianza e la democrazia. Negli articoli di questo numero, diversi studiosi legati a questi processi esplorano alcuni argomenti rilevanti per costruire un Internet delle persone, dei poopoli, una cittadinanza di Internet, pi? giusta, equa e democratica. In questo articolo l'autore illustra gli sviluppi a dieci anni (Tunez 2005) dal primo Vertice mondiale della societ? dell'informazione (WSIS), quali gli attori e le problematiche da affrontare.
15566Spoglio di Periodico III CMonica&Bruckmann;Theotonio&Dos SantosLa actualidad de Bandung: Por una agenda estrat?gica de Am?rica LatinaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp.1-6economia;politicaAmerica Latina;Cina;AsiaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung? Questo articolo di apertura, dopo una disamina storica dell'evento, spiega quale ? oggi la situazione dell'integrazione regionale dell'America latina.
15567Spoglio di Periodico III CMartin&KhorEl compromiso renovado de Bandung
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp. 7-9economia;politicaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung? Questo articolo riporta l'intervento dell South Centre alla Conferenza per il 60?, incentrata sul potenziamento della cooperazione Sud-Sud per promuovere un mondo di pace e prosperit?.
15568Spoglio di Periodico III CBoris F.&Martynov60 a?os de Bandung: un balance hist?ricoAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp. 10-12economia;politica;storiaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung? Questo articolo propone un breve bilancio storico.
15569Spoglio di Periodico III CManoranjan&MohantyEl esp?ritu de Bandung y el nuevo r?gimen de IndiaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp. 12-15economia;politica;storiaIndiaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung? Questo articolo prova a rispondere dal punto di vista della nuova politica indiana.
15570Spoglio di Periodico III CSamir&AminDe Bandung-1955 a 2015: Viejos y nuevos desaf?osAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp.16-19economia;politica;storiaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung? Da Bandung a oggi, quali sono state e quali sono oggi le sfide da affrontare?
15571Spoglio di Periodico III CGao&XianEl Esp?ritu de Bandung y la globalizaci?n America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp. 20-21economia;politica;storiaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung nell'era della globalizzazione?
15572Spoglio di Periodico III CBeatriz&BissioDe Bandung a los BRICS: dos estilos, un objetivoAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp. 22-25economia;politica;storiaBrasile;Russia;India;Cina;SudafricaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung? L'autore ripercorre la storia delle potenze economiche emergenti da Banung alla nascita dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).
15573Spoglio di Periodico III CFran?ois&HoutartDe Bandung a los BRICS Proyectos anti-hegem?nicos pero no anti-sist?micos
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 504 (mag. 2015), pp. 26-28economia;politica;storiaBrasile;Russia;India;Cina;SudafricaNumero dedicato al sessantesimo anniversario dalla conferenza afroasiatica di Bandung che si tenne dal 18 al 24 aprile 1955, a Bandung in Indonesia. Essa fu convocata su iniziativa di India, Pakistan, Birmania, Ceylon, Repubblica Popolare Cinese e Indonesia (vi parteciparono in tutto 29 Paesi del "Sud del mondo"). Al centro degli incontri le questioni politiche della decolonizzazione in Asia e in Africa, la nascita dei paesi non allineati rispetto ai blocchi della guerra fredda e la cooperazione Sud-Sud. Cosa sopravvive oggi dello spirito di Bandung? L'autore analizza il progetto ant-egemonico da Banung alla nascita dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica).
15574Spoglio di Periodico III CJo?o Pedro&StedileEl Papa Francisco y los movimientos populares America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 1-2politica;societ?;religione;economia;diritti umaniQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° Incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. Questo articolo di apertura sottolinea l'importanza storica di questo avvicinamento.
15575Spoglio di Periodico III CJuan&GraboisLa exclusi?n en el capitalismo contempor?neoAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 3-7politica;societ?;religione;economia;diritti umaniQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° Incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo l'autore riflette sui modelli di esclusione sociale del capitalismo contemporaneo e presenrta l'economia popolare come modello alternativo e strumento di lotta.
15576Spoglio di Periodico III COsvaldo&Le?nTiempos de resistencia ?ticaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), p. 8politica;societ?;religione;economia;diritti umani;eticaQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° Incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo l'autore riflette sulla figura di Papa Francesco, come si distacca dallo scenario internazionale per la sua testimoniannza di resistenza etica.
15577Spoglio di Periodico III CDiego&Mont?n;Deo&CarrizoBase material y espiritual. Tierra y territorio para el desarrollo del Vivir Bien America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 9-13politica;societ?;religione;economia;diritti umani;etica;agricoltura;ambienteAmerica LatinaQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° Incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo l'autore, riprendendo alcune parole del Santo padre sull'importanza del diritto alla terra e la necessità della riforma agraria come obbligo morale dei governi, riflette su tali questioni nello scenario latinoamericano.
15578Spoglio di Periodico III CSilvia&Ribeiro?A qui?n sirve el caos clim?tico?America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 14-16politica;societ?;religione;economia;diritti umani;etica;agricoltura;ambienteQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo l'autrice affronta il tema dei cambiamenti climatici e i rischi della cosiddetta "Agricoltura climaticamente intelligente" adottata da alcuni governi e promossa dalla FAO.
15579Spoglio di Periodico III CEduardo&CardosoLa reforma pol?tica, la corrupci?n y el derecho a la ciudadAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 17-19politica;societ?;diritti umaniBrasileQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo l'autore, coordinatore del Movimento popolare Sin Tierra del Brasile, spiega la situazione politico-sociale del suo paese, segnalando l'urgenza di una riforma politica che ampli i canali di partecipazione popolare.
15580Spoglio di Periodico III CWalter&De los SantosSobre la autogesti?nAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 20-23politica;societ?;diritti umaniQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo l'autore, membro della federazione Uruguaiana delle Cooperative alimentari per il muotuo aiuto, illustra la visione, la mission e l'esperienza della federazione nella cornice del concetto di autogestione.
15581Spoglio di Periodico III CRomina&Chuffardi Acerca de la Econom?a PopularAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 24-28politica;societ?;diritti umaniArgentinaQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° Incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo si parla dell'esperienza dell'economia solidale in Argentina.
15582Spoglio di Periodico III CALAILaudato Si’: sobre el cuidado de la casa común. Un llamado a la conversión ecológicaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 505 (giu. 2015), pp. 24-29politica;societ?;diritti umani;ambiente;ecologiaQuesto numero è ispirato a Papa Francesco, alla sua apertura e al suo appoggio ai movimenti popolari del mondo in vista del 2° Incontro Mondiale dei movimenti popolari il 7-9 luglio 2015 a Santa Cruz, Bolivia. “Terra, casa, lavoro per tutti”, queste le parole chiave del discorso di Papa Francesco ai partecipanti al 1° Incontro mondiale dei Movimenti popolari svoltosi il 28 ottobre 2014 in Vaticano. In questo articolo di chiusura ALAI riporta alcuni passi selezionati dell'enciclica papale Laudato Sì, in particolar modo riferiti alla conversione ecologica.
15583Spoglio di Periodico III CLuis&MorenoLucha por la justicia fiscalAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), p. 1economia;politicaAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale in America latina. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. Questo articolo di apertura illustra la nascita della Rete per la Giustizia Fiscale dell'America Latina e Caraibi per avere una vera giustizia fiscale nel continente. Giustizia fiscale che nasce da un approccio basato su un sistema equilibrato di diritti e doveri,
dove la riscossione delle imposte ? progressiva, equa e trasparente e garantisce il finanziamento delle politiche pubbliche volte a migliorare la qualit? della vita delle persone, ottenendo alti livelli di equit? socio-economica in armonia con l'ambiente.
15584Spoglio di Periodico III CMagdalena&RuaLos facilitadores de la evasi?n tributaria y la fuga de capitalesAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 2-4economia;politicaAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale in America latina. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. Questo articolo si concentra sull'evasione fiscale e la fuga dei capitali con lo sviluppo del mercato dei capitali offshore in America latina.
15585Spoglio di Periodico III CJessica&PortocarreroC?mo pierde dinero Am?rica LatinaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 5-7economia;politicaAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale in America latina. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. Questo articolo si concentra sulle perdite di capitale causate dai flussi finanziari illeciti. In America Latina essi sono aumentati nel corso dell'ultimo decennio pi? del 100 percento; problemi come l'evasione fiscale e l'elusione ostacolare lo sviluppo della regione.
15586Spoglio di Periodico III CRed de Justicia Fiscal de Am?rica Latina y el CaribeEl desarrollo debe ser generado desde el interior de los pa?sesAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 8-9economia;politica;sviluppoAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale in America latina. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. In questo articolo la Rete per la Giustizia Fiscale dell'America Latina e i Caraibi commenta l'intervento del segretario esecutivo della Commissione economica per l'America Latina e i Caraibi (CEPAL), Alicia B?rcena, in occasione del Terzo Vertice sul finanziamento allo Sviluppo di Addis Abeba, 13/16 luglio 2015. "Lo sviluppo deve essere generato dall'interno", ha detto il segretario esecutivo CEPAL, per fare questo, ha aggiunta, ? richiesta una pianificazione nazionale a lungo termine e un aumento delle entrate fiscali attraverso la struttura fiscale progressiva.
15587Spoglio di Periodico III CAna&Tallada;…[et al.]La captura del desarrollo por intereses corporativos en la ONUAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 10-12economia;politica;sviluppoAmerica LatinaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale in America latina. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. Debito, investimenti diretti esteri, flussi illeciti e tassazioni internazionale, questi tra gli altri i temi fondamentali in tempo di crisi, sono stati discussi nei negoziati per la preparazione del vertice di alto livello della III Conferenza sul finanziamento dello sviluppo
delle Nazioni Unite (svoltasi dal 13 al 16 luglio 2015, Addis Abeba, Etiopia). Un'ondata di privatizzazione del finanziamento allo sviluppo ? in vista, la quale approfondir? le disuguaglianze nella distribuzione della ricchezza a livello globale. (Questo articolo ? stato scritto giorni prima della Conferenza).
15588Spoglio di Periodico III CAlvin&Mosioma;Kenneth&Okoth;Khanyisile&Litchfield Tshabalala?Remedio para un problema billonario?
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 13-14economia;politica;sviluppoAfricaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. In questo articolo gli autori analizzano il problema dei flussi finanziari illeciti in Africa e le sue ripercussioni sulle politiche pubbliche per lo sviluppo.
15589Spoglio di Periodico III CCarlos Enrique&BayoLos 80 mil millones que necesita Grecia están en Suiza… y son griegosAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 15-16economia;politica;sviluppo;finanzaGreciaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. In questo articolo l'autore offre alcune riflessioni sulla questione dei paradisi fiscali in particolare, di magnati greci in Svizzera.
15590Spoglio di Periodico III CRa?l&WienerYanacocha: un modelo de poder trasnacional en los andes del Per?America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 17-20economia;politica;sviluppo;impresaPer?;America LatinaQuesto numero è dedicato al tema della giustizia fiscale. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. In questo articolo viene esposto il caso del progetto di espansione di Yanacocha, la miniera d’oro più grande dell’America Latina, in Perù, proprietà della società statunitense Newmont e il suo impatto sulle entrate pubbliche del Paese.
15591Spoglio di Periodico III CAdolfo&AcevedoEl Canal y su impacto fiscal en NicaraguaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 21-24economia;politica;sviluppo;impresaNicaragua;America LatinaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. In questo articolo viene esposto il caso del canale del Nicaragua, un progetto di percorso navigabile tra il Mar dei Caraibi (Oceano Atlantico) e l'Oceano Pacifico, attraverso il paese centramericano del Nicaragua e il suo impatto sulle entrate pubbliche del Paese.
15592Spoglio di Periodico III CTeresa&MarshallEliminar la evasión fiscal empresarial – financiar los
servicios públicos
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 25-28economia;politica;sviluppo;giustizia;impresaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. Con una richiesta di finanziamento sostenibile da parte dei governi per i servizi pubblici essenziali e l'eliminazione dell'evasione fiscale in ambito imprenditoriale, i membri dei principali sindacati, organizzazioni non governative e religiose del mondo si sono uniti per la prima volta nella settimana di Azione Globale per la Giustizia Fiscale, il 16-23 giugno2015. L'articlo riporta i contenuti essenziali della Dichiarazione di Lima sulla Giustizia fiscale e i diritti umani redatta in tale occasione.
15593Spoglio di Periodico III CRed de Justicia Fiscal de Am?rica Latina y el CaribeEn Adis Abeba Rechazan lucha contra la pobreza y la desigualdadAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), p. 29economia;politica;sviluppo;giustiziaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. Il 15 luglio 2015 ad Addis Abeba ? stato raggiunto un accordo alla Terza Conferenza internazionale sul Finanziamento per lo Sviluppo. Nel testo non ? stata raccolta una proposta chiave sostenuta da organizzazioni della societ? civile la quale chiedeva la creazione di un organismo in materia fiscale all'interno delle Nazioni Unite, in cui ogni paese avrebbe un tavolo, con uguali diritti per l'assunzione di decisioni sulla riforma della politica fiscale globale. Questa misura era stata difesa da molti paesi del G-77 e fortemente sostenuto dai membri della Global Alliance per la giustizia fiscale. Stabilire un organo politico sulla tassazione all'interno l'ONU sarebbe un modo efficace per garantire che i paesi in via di sviluppo posano aumentare la mobilitazione delle risorse interne attraverso pi? eque politiche fiscali internazionali.
15594Spoglio di Periodico III CRed de Justicia Fiscal de Am?rica Latina y el CaribeDeclaraci?n de Lima sobre Justicia Fiscal y DDHHAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 506 (lug. 2015), pp. 30-32economia;politica;sviluppo;giustizia;impresaQuesto numero ? dedicato al tema della giustizia fiscale. L'interazione tra politica fiscale e politica macroeconomica, i suoi effetti sul risparmio e gli investimenti e il suo impatto sulla distribuzione del reddito sono alcune tra le questioni aperte. L'articlo riporta i contenuti essenziali della Dichiarazione di Lima sulla Giustizia fiscale e i diritti umani redatta in occasione della settimana di Azione Globale per la Giustizia Fiscale, il 16-23 giugno2015.
15595Spoglio di Periodico III CSally&BurchSoberan?a cognitiva y tecnol?gica, e integraci?nAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 1-3scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. Questo processo ha preso un nuovo slancio in questo
settembre 2015 con la realizzazione a Quito, presso la sede di UNASUR, della terza riunione dei Ministri e alti funzionari in Scienza, Tecnologia e Innovazione (ICT) della Comunit? di Stati Latinoamericani e dei Caraibi (CELAC) il 15/9/2015, seguito poi dal Forum ICT CELAC-Cina (16-17/9), dove sono state discusse e delineate strategie comuni per il consolidamento dei sistemi nazionali e internazionali di istruzione sulle ICT.
15596Spoglio di Periodico III CTheotonio&Dos SantosUna econom?a pol?tica de la ciencia y la tecnolog?aAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 4-7scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. L'articolo mette l'accento sulla necessit? di un nuovo sforzo di ricerca nel Sud, legata alla formazione dei quadri politici, manager e progettisti di politica pubblica, accademici e ricercatori in questo campo. Non ? solo necessaria, ma urgente la creazione di una profonda connessione tra insegnamento e ricerca, per generare un spazio di riflessione collettiva e la produzione conoscenza.
15597Spoglio di Periodico III CJes?s&Ramos Mart?nBase material de la econom?a del conocimientoAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 8-10scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. L'articolo analizza le basi materiali dell'economia della conoscenza.
15598Spoglio di Periodico III CCarlota&P?rezUn nuevo rumbo para la revoluci?n tecnol?gicaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 11-14scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. In questo articolo l'autore espone alcune riflessioni sulla natura dei nuovi processi di innovazione tecnologici e scientifici e la necessit? di una inversione di questi processi in senso sostenibile e includente a livello globale.
15599Spoglio di Periodico III CAndr?s&ArauzSoberan?a del conocimiento y estrategias de desarrolloAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 15-20scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. In questo articolo si affronta la questione della sovranit? nel campo della conoscenza e le strategie di sviluppo per i paesi del Sud del mondo.
15600Spoglio di Periodico III CJos? E.&CassiolatoDilemas de la pol?tica brasile?a de CTI. Articular lo social y lo productivoAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 21-24scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneBrasileNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. In questo articolo si parla della politica brasiliana relativa a Scienza, Tecnologia e Innovazione.
15601Spoglio di Periodico III CAlberto&SantoroLa colaboraci?n cient?fica y los retos de Am?rica LatinaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 25-27scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneAmerica LatinaNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. Questo articolo affronta la questione dello stato della cooperazione scientifica regionale in America latina come strategia di sviluppo.
15602Spoglio di Periodico III CHebe&VessuriEducaci?n superior y desarrollo cient?fico tecnol?gicoAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 507 (sett. 2015), pp. 28-29scienza;tecnologia;politica;economia;sviluppo;istruzioneAmerica LatinaNell'epoca attuale, sviluppare le proprie conoscenze e competenze nel campo della scienza e della tecnologia ? una condizione indispensabile per qualsiasi paese che cerca di uscire dalla dipendenza e costruire un futuro che risponda alle proprie condizioni ed esigenze dei suoi abitanti. Una sfida complessa che pu? essere meglio risolta nel contesto dell'integrazione regionale. Questo numero di ALAI affronta tale tema dal punto di vista dell'economia politica. Questo articolo analizza il rapporto tra politiche pubbliche dell'istruzione superiore e sviluppo scientifico nel panorama dell'integrazione regionale latinoamericana.
15603Spoglio di Periodico III COsvaldo&Le?nM;Sally&BurchCOP21, la Casa Com?n y Amazon?aAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 1-4ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica, con il contributo di membri della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonia. Questo primo articolo affronta la questione della cura della casa comune a partire dall'enciclica papalae Laudato s? di papa Francesco.
15604Spoglio di Periodico III CAlfredo&AcedoDesaf?os de la COP21 y los movimientos socialesAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 5-8ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica, con il contributo di membri della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica. Questo articolo espone la visione politica dei movimenti sociali latinoamericani sul tema.
15605Spoglio di Periodico III CArizete&Miranda;Fernando&L?pez;Mauricio&L?pezReflexiones desde la REPAM. Disputa geopol?tica por la Amazonia America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 9-13ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica. Questo articolo a cura della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica espone alcune riflessioni sull'attuale disputa geopolitica che coinvolge l'Amazzonia.
15606Spoglio di Periodico III CIvo&PolettoAmazon?a: Oportunidad para un proyecto humano diferenteAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 14-17ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica. Questo articolo a cura della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica espone alcune riflessioni sullo stato dello sfruttamento delle risorse amazzoniche.
15607Spoglio di Periodico III CLuis&VenturaResistencias y esperanzas en la Amazonia. Derechos humanos, territorios y cuidado de la Casa Com?n
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 18-20ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica. Questo articolo a cura della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica illustra alcuni esempi di resistenza per la salvaguardia dei diritti umani e della terra per l'area amazzonica.
15608Spoglio di Periodico III CGuenter Francisco&LoebensLa Amazon?a y los pueblos ind?genasAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 21-23ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica. Questo articolo a cura della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica affronta il rapporto tra area amazzonica e popolazioni indigene.
15609Spoglio di Periodico III CChantelle&da Silva TeixeiraUna alternativa a la convivencia con la biodiversidad amaz?nica: derechos territoriales de los pueblos ind?genasAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 24-26ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica. Questo articolo a cura della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonica affronta la questioni del diritto alla terra nell'area amazzonica delle popolazioni indigene.
15610Spoglio di Periodico III CMauricio&L?pez OropezaDesafíos y esperanzas desde el llamado de la Laudato Si’ America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 508 (ott. 2015), pp. 27-28ambiente;clima;ecologia;economia;diritti umani;eticaAmazzonia;America LatinaAlla vigilia della Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP 21 - Parigi, dicembre 2015), si intensificano le discussioni sulle cause, gli impatti e i modi di prevenzione e mitigazione del riscaldamento globale. In questo contesto, l'Amazzonia ? riconosciuto come uno degli ambienti pi? sensibili e critici. Questo numero della rivista affronta il cambiamento climatico dalla realt? amazzonica, con il contributo di membri della Rete Ecclesiale Pan-Amazzonia. Questo primo articolo affronta la questione della cura della casa comune a partire dall'enciclica papalae Laudato s? di papa Francesco.
15611Spoglio di Periodico III CMaurizio&SalviAmerica latina le destre avanzanoRocca A. 75 n. 9 (1 mag. 2016), pp. 13-14politica;economiaAmerica latinaDefinitivamente archiviato il ?decennio felice? che fino al 2010 l'ha vista crescere e rafforzare le sue istituzioni democratiche in un clima sostanzialmente sereno, l'America latina ? entrata da qualche anno in un tunnel segnato da pesanti turbolenze, che negli ultimi mesi a cavallo tra 2015-2016 si sono palesemente aggravate. Si moltiplicano infatti nella regione tensioni politiche e sociali che non solo hanno portato importanti cambiamenti di governo ma, quello che ? pi? grave, rischiano di compromettere la stabilit? politica di molti Paesi latinoamericani, aprendo fra l'altro le porte ad un ritorno in grande stile dell'influenza degli Stati Uniti nella regione.
15612Spoglio di Periodico III CPietro&GrecoSud d'Italia come costruire il futuroRocca A. 75 n. 9 (1 mag. 2016), pp. 20-22politica;economia;ambiente;tecnologiaItaliaC'? chi dice che il Mezzogiorno deve dedicarsi solo e unicamente al turismo. C'?, al contrario, chi sostiene che deve accettare di tutto, dalle trivelle in Basilicata e l'Ilva a Taranto, anche a costo di rischiare un p? di pi? in termini di ambiente e di salute. Inutile
dire che le due ricette, specularmente opposte, per rilanciare il Mezzogiorno non tengono. E non solo perch?, da un lato, nessun Paese al mondo vive di solo turismo e, dall 'altro, perch? le vecchie industrie inquinanti sono, appunto, vecchie e, dunque, fuori mercato. Ma soprattutto perch? nessuna delle due ricette tiene conto che viviamo nell'era della conoscenza e che per essere competitivi occorre produrre beni e servizi hi-tech, con un alto tasso di conoscenza e di sostenibilit? ambientale incorporato.
15613Spoglio di Periodico III CRoberto&SegatoriCome cambia la democrazia. Una democrazia
con partiti diversi
Rocca A. 75 n. 9 (1 mag. 2016), pp. 31-33politica;istituzioniItaliaServono ancora i partiti politici? E in particolare, che fine hanno fatto i partiti italiani? A giudicare dagli esiti dei sondaggi degli ultimi anni c'? da essere pessimisti sulle risposte ad entrambi gli interrogativi . I rapporti annuali di Demos, l'stituto di ricerca politica e sociale che misura dal 1998 il grado di fiducia degli italiani verso le istituzioni, mettono i partiti sistematicamente all'ultimo posto della graduatoria, rivelando una percentuale di fiducia che oscilla tra il 10 e il 3 percento. Per restare ad anni a noi pi? vicini, la percentuale era dell'8 percento nel 2010, scende addiIittura al 3 percento nel 2014, per risalire lievemente al 5 percento nel 2015. I partiti restano sempre il fanalino di coda nelle diverse liste di gradimento.
15614Spoglio di Periodico III CGiannino&PianaAmoris Laetitia novit? e limiti del documento papaleRocca A. 75 n. 9 (1 mag. 2016), pp. 44-46relione;societ?;eticaL'esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco ? un documento ampio e complesso, che offre una riflessione a tutto campo sulla situazione della famiglia oggi e sulle possibilit? di trasmettere in modo efficace il messaggio evangelico ad essa e su di essa. L'intervento papale, che costituisce la naturale conclusione del primo (straordinario) e del secondo (ordinario) Sinodo sulla famiglia celebrati nel 2014 e nel 2015, affronta le tematiche esaminate nel corso dei lavori sinodali, facendo proprie, in larga misura, le soluzioni presenti nel documento conclusivo, senza rinunciare tuttavia a fornire all'intervento un'impronta personale, caratterizzata soprattutto da un forte accento pastorale.
15615Spoglio di Periodico III CGiacomo&CostaIl discernimento, cura delle famiglie nella Amoris laetitiaAggiornamenti Sociali A. 67, n. 5 (mag. 2016), pp. 357-364teologia;etica;religioneDopo i due Sinodi sulla famiglia, papa Francesco ne ripropone una rilettura nell’esortazione apostolica Amoris laetitia (19 marzo 2016). La chiave di interpretazione offerta dal discernimento delle singole situazioni alla luce della gioia del Vangelo è essenziale per comprenderne il senso.
15616Spoglio di Periodico III CLeonardo&Becchetti“Biodiversità”: una risposta ai problemi del sistema bancarioAggiornamenti Sociali A. 67, n. 5 (mag. 2016), pp. 366-377finanza;economia;legislazioneItalia;EuropaTimori e incertezze segnano lo scenario del sistema bancario, italiano e non solo, un settore che più di ogni altro dovrebbe essere invece il regno della sicurezza e della fiducia. In questo quadro il legislatore italiano e quello europeo sono intervenuti con riforme profonde e in parte controverse. Quali sono le radici dell’attuale fase di turbolenza bancaria? Quale giudizio dare sulle riforme? Ma soprattutto di che cosa abbiamo bisogno per far evolvere il sistema nella direzione dell’equilibrio? Ci sono esempi positivi a cui guardare?
15617Spoglio di Periodico III CSabrina&GiucaAlimenti “bio” tra sostenibilità e businessAggiornamenti Sociali A. 67, n. 5 (mag. 2016), pp. 378-388politica;agricoltura;alimentazione;impresaCresce l’interesse dei consumatori per gli alimenti biologici, ritenuti da molti più salutari e portatori di valori socioculturali sensibili. Le grandi imprese agroalimentari, a loro volta, “fiutano” l’affare, con la conseguente presenza di numerosi prodotti “bio” sugli scaffali della grande distribuzione. Che cosa vuol dire biologico e quali sono i suoi valori? Come porsi di fronte ai luoghi comuni sul biologico? Quale futuro lo attende?
15618Spoglio di Periodico III CPaolo&AcanforaRepubblica 1946-2016. Rileggere la scelta di settant’anni faAggiornamenti Sociali A. 67, n. 5 (mag. 2016), pp. 390-399storia;politica;societ?ItaliaNel referendum del 1946, all’indomani della conclusione della Seconda guerra mondiale, gli italiani si espressero a favore della Repubblica. Come si giunse a questa scelta? Quale peso ebbero il ventennio fascista e l’esperienza della resistenza? Quali lezioni si possono trarre da questa pagina della nostra storia al di là della retorica?
15619Spoglio di Periodico III CMichele&Boario;Marco&Gaspari;Luca&SartorelliLa svolta democratica nel Myanmar di Aung San Suu KyiAggiornamenti Sociali A. 67, n. 5 (mag. 2016), pp. 400-410politica;diritti umani;donneMyanamarDopo cinquant’anni di regime militare, la vittoria del partito di Aung San Suu Kyi alle elezioni politiche del 2015 e la formazione del nuovo Governo segnano una tappa importante verso la transizione democratica del Myanmar. Quali eventi hanno reso possibile questa svolta? Quali attese accompagnano il nuovo Governo e quali sono i maggiori problemi politici e sociali da affrontare?
15620Spoglio di Periodico III CGiuseppe&RiggioLaudato si’: il valore rivoluzionario dei gesti quotidianiAggiornamenti Sociali A. 67, n. 5 (mag. 2016), pp. 416-424etica;societ?;religione;tecnologia;consumi;stili di vitaLeggendo l'enciclica di Papa Francesco, Laudato si’ si è colpiti dai numerosi riferimenti a gesti della vita quotidiana, presentati come pratiche virtuose meritevoli di essere conosciute e promosse perché volte alla cura della casa comune.
15621Spoglio di Periodico III C Roberto&Camarlinghi? tempo di diventare generativiAnimazione sociale n. 298 (feb. 2016), pp. 3-12etica;societ?;consumi;economia;stili di vita;sociologiaNegli ultimi decenni, l'immaginario della libert? si ? appiattito sull'idea di consumo. Quasi che la libert? non abbia altra modalit? per entrare in contatto con la realt? n? sia in grado di orientarsi verso forme non dissipative. La crisi del 2008 ? la crisi di questo immaginario potente. Per raccogliere la sfida posta dalla crisi, allora, occorre puntare su qualcosa di potente quanto il consumo. Quel qualcosa ? il generare che, al pari del consumare, ? un atto antropologicamente originario. Generare infatti ? qualcosa di iscritto nella nostra memoria biologica e culturale. E proprio per questo pu? avere la forza di contenere il delirio consumistico verso cui siamo continuamente sospinti.
15622Spoglio di Periodico III CPeter&GetzscheGuida critica all'uso degli psicofarmaciAnimazione sociale n. 298 (feb. 2016), pp. 13-27psicologia;impresa;mercato;saluteOrmai c'? una diagnosi psichiatrica per tutti. Non c'? infatti edizione del Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, il famoso DSM, bibbia della psichiatria, in cui non compaiano nuove diagnosi e non si propongano nuove farmacoterapie. Ma come dobbiamo considerare questa proliferazione diagnostica: un progresso o il tentativo di rendere patologica la normalit?? E la psicofarmaceutica dawero offre rimedi al male di vivere o non finisce per trasformare la personalit? dei pazienti, impedendo loro di sviluppare le capacit? necessarie a far fronte alle sfide dell'esistenza? Domande legittime, se si pensa all'intreccio -questo s? malato -tra psichiatria e aziende farmaceutiche.
15623Spoglio di Periodico III CAnimazione SocialeColtivare il desiderio di una ?citt? del noi?Animazione sociale n. 298 (feb. 2016), pp. 28-35politica;societ?;servizi;servizio socialeLa citt? ? simbolicamente il luogo delle vite individuali e collettive. Oggi le citt? sono delicati esperimenti, dove si prova a comporre le tante diversit?, tra pulsioni a escludere e tensioni a tener dentro. Dentro i tessuti locali sempre pi? gli operatori sociali sono chiamati a essere anime pensanti e desideranti. Perch? operare nel sociale ? sempre lavorare nei contesti, a beneficio di quanti, in modi differenti e spesso diseguali, li abitano. Storicamente questa prospettiva ha costituito una matrice del lavoro sociale, che si ? un po' smarrita in anni di specialismi dilaganti e approcci individualistici ai problemi. Oggi va riscoperta, per continuare a coltivare il progetto di una citt? inclusiva.
15624Spoglio di Periodico III CGiorgio&Antoniacomi;…[et al.]Inserto: Le cure di un paese per la sua bibliotecaAnimazione sociale n. 298 (feb. 2016), pp. 36-82cultura;societ?;servizi;animazione socioculturaleL'inserto prende le mosse da una riflessione su come la biblioteca pubblica possa porsi di fronte al cambiamento, e in che misura aprirsi all'esterno significhi far sopravvivere e rivivere la propria mission. Nel secondo contributo si esplora che cosa comporti il moltiplicarsi delle facce della biblioteca (figure professionali, attivit?, obiettivi, ecc.) nell'esperienza di Montechiarugolo (Pr). Il terzo articolo, sulla biblioteca del quartiere di Baggio a Milano, pone il focus su come cittadini e reti si possono prendere cura della propria biblioteca, per sperimentare anche inedite forme di convivenza. Il quarto contributo -a partire da un progetto sviluppatosi per due anni nel sistema bibliotecario del Verbano Cusio Ossola - propone il laboratorio come elemento-chiave dell'animare i territori, del mettere in gioco saperi, del far incontrare idee e maturare nuovi apprendimenti. L'ultimo articolo ripercorre alcune questioni emerse, per mantenere aperto il dibattito e offrire qualche suggestione ai futuri approfondimenti.
15625Spoglio di Periodico III CFausto&PoleselliTI lavoro di aiuto tra logica esclusiva e logica inclusivaAnimazione sociale n. 298 (feb. 2016), pp. 83-91societ?;servizi;servizio socialeQualsiasi situazione in cui si attivi una relazione di aiuto, data la sua complessit?, pu? dar luogo a diverse interpretazioni, a volte consonanti, altre dissonanti. Nessuna pu? ritenersi esaustiva o esclusiva, pena il decadere della complessit? nel comprendere e nel prospettare una possibilit? evolutiva che metta in gioco, qui e ora, le competenze plurali degli operatori. Se ? vero che questi si muovono tutti nell'incertezza, ? anche vero che si tratta di delineare saperi e piste d'azione che non siano una sommatoria di punti di vista, ma espressione di un ?soggetto plurale?. Operazione che chiede agli operatori di interiorizzare atteggiamenti animati da una logica inclusiva.
15626Spoglio di Periodico III CMarco&MartinettiAnimare spazi per accedere al cambiamentoAnimazione sociale n. 298 (feb. 2016), pp. 92-100societ?;servizi;animazione socioculturaleVoler gestire in un'ottica animativa uno spazio concreto, tanto pi? se pubblico come possono essere case del quartiere, centri di aggregazione giovanile, centri anziani, biblioteche, mense, oratori. .. sollecita apprendimenti personali e sociali. Gli animatori lo sanno, per esperienza. Sanno che uno spazio ? un setting che ha gi? sue regole del gioco, che definiscono premesse per le interazioni che vi awerranno. Da qui lo sforzo di pensiero e organizzazione richiesto dal riqualificare uno spazio alla luce di nuovi significati e regole che non negano quelli che esistono e resistono. L'esito atteso sono inedite sintesi che ricombinano elementi fisici, significati, regole, possibili azioni comuni.
15627Spoglio di Periodico III CMauro&CastagnaroDossier: Ortodossi Sinodo selfie o profetico?Missione Oggi n. 3 (mag. 2016), pp. 21-44religioneDal 16 al 27 giugno 2016 si terrà a Creta il “Santo e grande Sinodo” delle Chiese ortodosse. Un evento di portata storica, perché non solo riunirà i massimi rappresentanti di una famiglia di Chiese che vanta una tradizione antichissima e comprende circa 260 milioni di cristiani, ma anche perché sarà la prima volta in epoca moderna – dopo il VII Concilio ecumenico, svoltosi a Nicea nel 787 – che il mondo ortodosso si radunerà solennemente al completo. L’assise discuterà tanto dei rapporti tra le 14 Chiese autocefale quanto delle loro relazioni con l’ecumene cristiana e delle grandi sfide poste al Vangelo dal mondo contemporaneo. A questo appuntamento la Chiesa cattolica guarda con la solerte simpatia riservata a Chiese sorelle con cui si sono consolidati nell’ultimo mezzo secolo i legami di fraternità, rilanciati anche dal recente incontro a Cuba tra il patriarca di Mosca Kirill e papa Francesco. A questo cammino intende contribuire anche Missione Oggi, secondo una consolidata consuetudine, con questo dossier, che vuole essere un segno di attenzione ecumenica verso le Chiese ortodosse, oggi sempre più presenti anche nel nostro paese, nonché uno strumento per aiutare le comunità cattoliche italiane ad accompagnare in modo affettuoso e solidale questo straordinario avvenimento, nella speranza di una sua felice riuscita. Come sempre con un occhio di riguardo alla dimensione missionaria – qui vissuta da un’altra tradizione cristiana – e a quanto si muove nel Sud del pianeta.
15628Spoglio di Periodico III CYvette&SawadogoBurkina Faso la costruzione di una cittadinanza attivaMissione Oggi n. 3 (mag. 2016), pp. 9-12cittadinanza;politica;societ?Burkina FasoIl "Laboratorio sulle Cittadinanze" ? un'organizzazione della societ? civile burkinab? che interviene sui problemi che interessano il decentramento politico amministrativo e la governance locale. Presente in Burkina, B?nin, Mali, Niger, Togo, Costa d'Avorio, Senegal e Guinea, ? attento alle trasformazioni sociopolitiche e agisce come facilitatore dei processi di partecipazione democratica delle societ? civili dei vari paesi. In questo articolo l'intervista al presidente del "Laboratorio".
15629Spoglio di Periodico III CFranco&ValentiMobilit? umana e protezione internazionaleMissione Oggi n. 3 (mag. 2016), pp. 13-15migrazione;politica;legislazione;diritti umaniAssistiamo ad un tumultuoso crescendo di richiedenti asilo o protezione internazionale perch? ormai pare sia diventata l'unica opportunit? fruibile per il godimento della libert? di emigrare ancorata nei diritti fondamentali dell'umanit?. Infatti, una parte del fenomeno ? da giustificarsi per l'ormai quasi impossibilit?, per numeri coesistenti di persone, di emigrare passando attraverso le filiere sempre pi? restrittive delle normative adottate dai paesi cosiddetti ricchi.
15630Spoglio di Periodico III CAntonella&Fucecchi;…[et al.]Il CEM tra rinascita e ripartenzeCem Mondialit? n. 4 (apr. 2016), pp. 4-47storia;pedagogia;educazioneNumero speciale dedicato alla memoria di CEM in cui le rubriche sono sostituite da interventi che rappresentano la dimensione corale del movimento della rivista nel tempo e testimoniano la variet? e la molteplicit? delle figure passate che hanno lasciato una traccia nei convegni, nei laboratori, nella rivista. Sono la prova della vitalit? e della creativit? di un'impresa educativa nata nel 1942 e del suo contributo originale nel panorama pedagogico italiano del secondo Novecento.
15631Spoglio di Periodico III CGiuseppe&RiggioLa lezione della Brexit per il futuro dell’EuropaAggiornamenti Sociali A. 67, n. 6/7 (giu.-lug. 2016), pp. 445-452politicaGran Bretagna;EuropaLe relazioni del Regno Unito con l’Europa non sono mai state semplici, segnate come sono dalla dialettica tra l’orgoglio per la propria insularità e il misto di attrazione e diffidenza verso il “continente”. La prossima puntata della saga andrà in onda il 23 giugno 2016, quando i cittadini britannici saranno chiamati a pronunciarsi sulla cosiddetta Brexit, cioè l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea (UE).
15632Spoglio di Periodico III CCarlo&Fusaro;Filippo&PizzolatoPosizioni a confronto sulla riforma costituzionale Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 6/7 (giu.-lug. 2016), pp. 454-466politicaItaliaIl cammino della riforma costituzionale approvata a fine aprile 2016 dal Parlamento italiano continua: lo scorso 10 maggio 2016 la Corte di Cassazione ha ammesso le richieste di referendum costituzionale sulla riforma presentate da parlamentari di diversi partiti politici. In vista della campagna referendaria sono stati costituiti i comitati per il “si” e per il “no” e si moltiplicano le prese di posizione al riguardo. Dopo aver pubblicato un vademecum per orientarsi nelle novità previste dalla riforma (cfr Riggio G., «Il cantiere della riforma costituzionale», in Aggiornamenti Sociali, 4 [2016] 282-293), si ritorna sul tema ospitando i contributi di due costituzionalisti che danno voce rispettivamente alle ragioni per votare a favore o contro la riforma.
15633Spoglio di Periodico III CAristide&FumagalliLa famiglia nella Amoris laetitia: il passo del Papa e il cammino della ChiesaAggiornamenti Sociali A. 67, n. 6/7 (giu.-lug. 2016), pp. 467-477teologia;religione;eticaCon la pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris laetitia, avvenuta l’8 aprile 2016, papa Francesco ha concluso il cammino sinodale iniziato nell’ottobre 2014, presentando il ritratto di una Chiesa in uscita sulla strada della famiglia. Come è strutturato il testo e quali temi affronta? Quali indicazioni offre alle famiglie e a quanti operano nella pastorale familiare?
15634Spoglio di Periodico III CMaria Flavia&Ambrosanio;Paolo&BalduzziLa transizione infinita della finanza pubblicaAggiornamenti Sociali A. 67, n. 6/7 (giu.-lug. 2016), pp. 478-488economia;finanza;politicaItaliaIl Documento di economia e finanza 2016, presentato dal Governo italiano in aprile 2016, delinea, insieme alla Legge di stabilità per il 2016, il percorso della finanza pubblica italiana nel prossimo triennio. Quale orientamento il Governo ha imposto ai conti pubblici? Quali sono i principali provvedimenti? Come si inserisce la politica fiscale italiana nei vincoli di bilancio fissati dall’Unione Europea? Le misure intraprese dal Governo rispondono efficacemente all’esigenza di stimolare la crescita economica e di garantire la sostenibilità delle finanze pubbliche?
15635Spoglio di Periodico III CFr?d?ric&RottierTTIP, quale svolta per il commercio mondiale?Aggiornamenti Sociali A. 67, n. 6/7 (giu.-lug. 2016), pp. 490-500politica;economiaI negoziati per la firma dell’accordo transatlantico di libero scambio noto come TTIP -Transatlantic Trade and Investment Partnership- sono in parte usciti dallo stretto riserbo che li circondava per una fuga di notizie. Di che cosa si tratta? Perché il TTIP è considerato un esempio della nuova generazione di accordi commerciali? Come potrebbe ridisegnare lo scenario mondiale del commercio? Perché esponenti della politica e della società civile sono critici?
15636Spoglio di Periodico III CClaudio&Marradi Lo slum di Dharavi. Viaggio nel “ventre” di MumbaiAggiornamenti Sociali A. 67, n. 6/7 (giu.-lug. 2016), pp. 501-505sviluppo;politica;societ?;ambienteIndiaLa gestione dei rifiuti del ciclo di produzione e consumo dei beni industriali è uno dei problemi più urgenti e complessi che il mondo si trovi ad affrontare. Alternando il racconto di viaggio a una più ampia contestualizzazione di questa problematica, l’articolo intende offrire uno spunto di riflessione a partire da una visita dello slum di Dharavi a Mumbai. Autentica città nella città nel cuore della metropoli indiana, Dharavi è una comunità urbana interamente dedita al riciclo di rifiuti di qualunque natura e provenienza con metodi assolutamente artigianali, unendo le contraddizioni di uno sviluppo urbano disordinato e quelle del consumo di massa.
15637Spoglio di Periodico III CChiara&TintoriNuovi stili di vita comunitariAggiornamenti Sociali A. 67, n. 6/7 (giu.-lug. 2016), pp. 510-514ecologia;ambiente;etica;religione;consumi;stili di vitaL’ambizione dell'Enciclica di Papa Francesco Laudato si’ è precisa: «non è tanto un documento da leggere, ma un itinerario da vivere in vista di impegni da assumere e comportamenti da attuare tenendo conto delle molteplici crisi odierne». Che tipo di percorsi intraprendere affinché l’ecologia integrale possa realmente divenire tratto distintivo della nostra civiltà? Quali buone pratiche possono agevolare la cura della casa comune?
15638Spoglio di Periodico III CFranco&RotelliIl sogno nella citt? che curaAnimazione sociale n. 299 (mar. 2016), pp. 3-11psicologia;salute;sanit?;istituzioniItaliaIn quest'intervista a Franco Rotelli -uno dei grandi protagonisti della riforma psichiatrica in Italia, collaboratore di Franco Basaglia al manicomio di Parma prima e di Trieste poi -ci sono molti dei temi che hanno costellato il suo impegno di cittadino, medico psichiatra, intellettuale. Sono temi (la critica a ogni riduzionismo, la ricerca di una medicina al servizio dell'uomo e della comunit?, i percorsi di deistituzionalizzazione e di invenzione istituzionale, l'attenzione ai determinanti non sanitari della salute...) che nascono da una delle pi? belle storie che il nostro Paese possa raccontare: quella che ha portato al superamento degli ospedali psichiatrici e alla riforma in senso territoriale della cura e dell' assistenza.
15639Spoglio di Periodico III CUgo&MorelliNoi fragili e perci? generativi Animazione sociale n. 299 (mar. 2016), pp. 12-18psicologia;saluteL'esperienza soggettiva della fragilit? pu? bloccare la capacit? di sviluppare un pensiero. Con esiti distruttivi quando tutto ci? porti a senso di impotenza e impermeabilit? verso ci? che c'? intorno, se non a cinismo e rancore verso tutto e tutti o a pragmatismo cieco rispetto al senso delle relazioni e delle azioni. Questo ? vero in non poche situazioni. Eppure ? anche vero che, lasciandosi permeare dalla fragilit? diffusa, molte persone sono giunte a distaccarsi da forme di vita personali e sociali ormai infeconde, per aprirsi in modo sorprendente a forme di vita generative. La fragilit? ? dunque una dimensione che comporta vincoli, ma anche possibilit?.
15640Spoglio di Periodico III CLaboratorio urbano di VicenzaColtivare il progetto di una citt? ospitale Animazione sociale n. 299 (mar. 2016), pp. 19-27psicologia;salute;servizio socialeL'ipotesi di queste pagine -nate da un ?laboratorio urbano? promosso da operatori sociali e sanitari che in carcere si occupano di persone con problemi di dipendenza -? che per i servizi di cura sia fondamentale prendersi cura tanto del progetto terapeutico del singolo, quanto del progetto della citt?. Mai disgiungerli, perch? ? nella citt? che gli operatori possono trovare le opportunit? per dare sbocchi concreti ai diversi progetti di cura ed ? nella citt? che le vite fragili possono trovare le risorse per costruire la propria vita. Si tratta allora di lavorare avendo in mente il progetto di una citt? ospitale. Sapendo che una citt? ospitale ? anche una citt? pi? coesa, pi? sicura, pi? felice.
15641Spoglio di Periodico III CRoberto&Camarlinghi;Francesco&D'Angella;Leopoldo&GrossoInserto: Quale cura delle dipendenze?Animazione sociale n. 299 (mar. 2016), pp. 28-71psicologia;salute;servizio socialeItaliaIn Italia la comunit? come strumento di accoglienza, cura e riabilitazione delle persone tossicodipendenti ha conosciuto un successo straordinario. Di qui l'attualit? di una riflessione sulla
funzione delle comunit? oggi. Una riflessione che parta dall' ascolto delle esperienze costruite in questi anni, sostando nell' analisi, ponendosi domande, riconoscendone il valore per trame indicazioni per il futuro. Di qui gli interrogativi su cui riflette questo dossier: che valore hanno avuto e hanno oggi le comunit? terapeutiche? Quali problemi portano le persone oggi ospiti e quali progettualit? sono con loro possibili e sensate? Come si sono riconfigurati i percorsi in comunit? di fronte ai cambiamenti dell'utenza? Quali adattamenti e innovazioni si sono messi in atto e verso dove portare queste esperienze? Questo ? stato il lavoro svoltosi presso il Dipartimento per le dipendenze dell'ULss 6 di Vicenza, che ha coinvolto operatori e responsabili del SERD e delle comunit?. Un lavoro documentato in queste pagine, che intendono offrire indicazioni per quanti oggi operano nel campo delle dipendenze e della cura delle persone in difficolt?.
15642Spoglio di Periodico III CMarco&Lo GiudiceLa forza dei venti per tracciare la rottaAnimazione sociale n. 299 (mar. 2016), pp. 72-82psicologia;salute;servizio sociale;educazione;formazione;animazione socialeLe turbolenze dell'adolescenza sono amplificate dalle tempeste del mondo in cui tutti siamo immersi. Eppure, soprattutto per le nuove generazioni, l'attraversamento delle tempeste ? la condizione per non mancare il proprio appuntamento con il mondo. Che cosa significa allora educare in adolescenza? Educare ? sostenere nel misurarsi con il rischio dell'attraversamento della tempesta, facendo propria l'arte del bolinare, ossia dell'usare la forza dei venti contrari a proprio favore. L'educazione di bolina ? proprio questa irriducibilit? a qualsiasi contesto avverso: che sia un periodo, una storia, un territorio o il mondo stesso.
15643Spoglio di Periodico III CPasquale&Bonasora;Daniela&CiaffiConsiderare i cittadini i primi alleatiAnimazione sociale n. 299 (mar. 2016), pp. 83-92bene comune;societ?;politicaItaliaL'approvazione in molti Comuni italiani di ?Regolamenti per l'amministrazione condivisa? sta dando luogo a molteplici ?Patti? di collaborazione rispetto alla cura e rigenerazione dei beni comuni urbani. Si tratta di sperimentazioni in cui i diversi attori in gioco -Enti locali, abitanti, gruppi informali, soggetti privati e del privato sociale -provano a uscire da sterili polarizzazioni e a valorizzare le energie costruttive di tutti nel perseguire dei beni effettivamente comuni. Se ? presto per fare il punto su processi ancora ?giovani? (il primo Regolamento ? del 2014), ? tuttavia importante riflettere su come si stanno evolvendo le ?regole del gioco? tra cittadini e amministrazioni locali.
15644Spoglio di Periodico III CGilda&VischiaTessere le storie dei bambiniAnimazione sociale n. 299 (mar. 2016), pp. 93-101psicologia;salute;servizio sociale;educazione;formazione;animazione socialeLe vite ingarbugliate di bambini e ragazzi sono un appello incessante al mondo adulto a stare al loro fianco per scoprire insieme qualcosa di bello dentro la storia di ognuno. Per farlo, ? importante una buona relazione di conferma esistenziale, ma anche una relazione che permetta a ogni bambino e ogni ragazzo di esercitarsi nel tessere i fili di una storia interessante in cui esprimere la propria forza vitale. In altre parole, quello che l'adulto pu? offrire ? uno spazio di apprendistato artigianale in cui relazioni ed emozioni, rappresentazioni e pensieri contengano le turbolenze aprendo a un diverso sguardo su di s? e sul mondo intorno.
15645Spoglio di Periodico III CMaurizio&SalviLibia un cammino ancora accidentatoRocca A. 75 n. 10 (15 mag. 2016), pp. 13-14conflitti;politicaLibiaUna notizia buona ed una cattiva hanno segnato l'informazione in queste ultime settimane di aprile 2016 sulla tragedia che dal 2011 stravolge la Libia, Paese teatro di un sanguinoso conflitto interno assortito da pesanti attivit? terroristiche. Tensioni che si registrano a meno di 500 chilometri via mare dalla Sicilia. L'evento che ha rallegrato, forse eccessivamente, molti osservatori e media internazionali ? stato l'annuncio, il 19 gennaio 2016, della costituzione di un governo di ?unione nazionale?, benedetto da Onu, Usa, Turchia e Italia, e presieduto dall'uomo d'affari libico Fayez al-Sarraj. Lo stesso che all'inizio di aprile ? riuscito ad entrare e ad insediarsi a Tripoli subito dopo che essa era stata abbandonata dal premier del governo della stessa citt?, Khalifa Ghwell, rifugiatosi a Misurata.
15646Spoglio di Periodico III CDaniele&DoglioIndustria della creativit?, anche la cultura d? da mangiareRocca A. 75 n. 10 (15 mag. 2016), pp. 22-24cultura;economia;politicaLibiaQuesto articolo prende le mosse dalla pubblicazione della ricerca studio presentata a gennaio 2016: Italia creativa, una definizione generica che pu? essere uno slogan, ma ? anche il titolo di questa ricerca che mette a fuoco il contributo economico e strutturale delle Industrie Culturali e Creative.
15647Spoglio di Periodico III CPietro&GrecoCome cambia la Democrazia. Democrazia e partecipazione nell'era della conoscenzaRocca A. 75 n. 10 (15 mag. 2016), pp. 25-27politica;filosofia;storia;scienza;culturaItaliaIn un saggio pubblicato postumo, il filosofo Umberto Cerroni notava come il secolo scorso fosse stato caratterizzato da due processi decisivi: l'enorme espansione della scienza e l'enorme espansione della democrazia. Egli trovava che i due grandi processi di progresso non fossero indipendenti l'uno dall'altro. Insieme da circa oltre settant'anni stanno determinando la transizione verso l'?economia della conoscenza? -la terza grande transizione nella storia economica di Homo sapiens che ha ridisegnato i rapporti tra scienza e societ?. E, dunque , tra scienza e democrazia. Nella ?societ? della conoscenza?, l'intima interpenetrazione dei due processi indicati da Umberto Cerroni richiede una riflessione continua che prenda in considerazione sia la natura del nuovo rapporto tra scienza e democrazia -l'affinit? elettiva e i conflitti tra ricerca e governo della polis nella societ? della conoscenza -sia l'emergere di nuovi diritti di cittadinanza.
15648Spoglio di Periodico III CGian Carlo&CaselliCome cambia la Democrazia. Legalit? e giustizia secondo la CostituzioneRocca A. 75 n. 10 (15 mag. 2016), pp. 28-30politica;giustizia;istituzioniItaliaLo stato di salute della giustizia influisce molto sulla qualit? della democrazia. In Italia lo scenario non ? allegro: uno scempio quotidiano di diritti e legalit?; un processo farraginoso ed incomprensibile, con costi e tempi che generano sfiducia e insicurezza; martellanti campagne secondo cui la giustizia ? ridotta a campo di battaglia dove consumare vendette e scontri politici; personalismi e polemiche che accompagnano ogni vicenda giudiziaria di rilievo; rischio di derive disgreganti che passano attraverso varie forme di insofferenza verso la giurisdizione, che perci? fatica sempre pi? ad assolvere la sua funzione di garante dei diritti dei cittadini e delle regole di convivenza, nonch? di equilibrio del sistema istituzionale. Di tutto ci? la qualit? della democrazia non pu? non soffrire. Pesantemente.
15649Spoglio di Periodico III CCarlo&TimioUnep (Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente)Rocca A. 75 n. 10 (15 mag. 2016), p. 62politica;istituzioni;ambienteBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Unep -Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente. Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15650Spoglio di Periodico III CMaurizio&SalviFilippine un Trump al potereRocca A. 75 n. 11 (1 giu. 2016), pp. 13-14politica;economiaFilippineLe elezioni presidenziali del 9 maggio 2016 nelle Filippine hanno portato al potere Rodrigo Duterte, un personaggio politico fuori dal coro, antisistema, che ? riuscito con i toni forti dei suoi discorsi a sbaragliare un manipolo di avversari di tendenze diverse, ma tutti appartenenti all'establishment che controlla da tempo politicamente ed economicante questo arcipelago. Il successo di Duterte ? stato registrato come un evento ineluttabile dagli osservatori che avevano anche anticipato che non sar? senza conseguenze per la societ? filippina, sia rispetto al modello economico applicato negli ultimi anni, sia anche per possibili contraccolpi nei confronti del quadro geopolitico nel sud-est asiatico.
15651Spoglio di Periodico III CRoberta&CarliniEuropa, la sfida del diritto di cittadinanzaRocca A. 75 n. 11 (1 giu. 2016), pp. 16-18politica;migrazioniEuropaNei primi quattro mesi del 2016, sono arrivate in Italia dal mare 31.215 persone, il 13% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Eppure, l'Austria da maggio continua con i lavori per costruire il muro alla frontiera del Brennero, l'Europa si spacca sulla questione, i partiti di destra continuano a speculare e crescere cavalcando un'ondata di immigratI che (per ora) non c'?, o non ? laddove si dice. La politica dell'esclusione si alimenta grazie al sentimento dell?'odio e del disprezzo, degradando nella scala umana profughi, richiedenti asilo, immigrati. Essi sono tutti titolari di diritto di cittadinanza e non scarti da nascondere.
15652Spoglio di Periodico III CPietro&GrecoCome cambia la democrazia. La tecnica tra totem e tab?Rocca A. 75 n. 11 (1 giu. 2016), pp. 41-42cultura;filosofia;politica;tecnologiaIn questo articolo l'autore espone alcune riflessioni sul rapporto tra tecnica e democrazia nel XXI secolo. Gli intellettuali -del Novecento, di oggi, di sempre -spiega l'autore- si sono divisi e continuano a dividersi nel giudicare la tecnica. Da un lato gli apologeti, dall'altro gli apocalittici. Da un lato, chi vede nella tecnica uno strumento quasi magico, perch? capace di rendere ?magnifiche e progressive? le sorti dell'umanit?. Dall'altro lato, chi vede nella tecnica lo strumento che trascina l'uomo lontano dallo stato di natura, verso la definitiva perdizione. Il problema da filosofico diventa politico e interroga la democrazia.
15653Spoglio di Periodico III CRomolo&MenighettiTtip una minaccia per l'EuropaRocca A. 75 n. 11 (1 giu. 2016), p. 19ambiente;economia;politica;mercatoEuropa;USAQuesto articolo offre un'analisi delle minacce possibili che deriverebbero dalla firma del Trattato Ttip (Partenariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti, Ttip), ancora in fase di discussione, al giugno 2016, tra gli Stati Uniti e l'Unione Europea. Che cos'? il Ttip? ? un accordo mirante all'apertura di una zona di libero scambio tra Stati Uniti e Unione europea, alla riduzione dei dazi doganali, e all'approvazione di nuove leggi che favoriscano il commercio tra i due blocchi, eliminando differenze normative e amministrative. Il timore ? che si abbassino gli standard di sicurezza europei, specie quelli riguardanti ambiente e salute, per venire incontro alle richieste degli Stati Uniti. Il Ttip sarebbe frutto delle pressioni delle multinazionali che intendono tutelare solo gli interessi di queste, ignorando quelli dei lavoratori e dei consumatori.
15654Spoglio di Periodico III CCarlo&TimioOios (Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi interni)Rocca A. 75 n. 11 (1 giu. 2016), p. 62politica;istituzioniBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Oios -Ufficio delle Nazioni Unite per i servizi interni. Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15655Spoglio di Periodico III CMaurizio&SalviVenezuela una rivincita neoliberista?Rocca A. 75 n. 12 (15 giu. 2016), pp. 13-14politica;economiaVenezuelaLe tensioni fra l'attuale presidente venezuelano Nicol?s Maduro che cerca di proseguire il cammino del socialismo bolivariano concepito da Ch?vez, e l'opposizione riunita nella 'Mesa de la unidad democr?tica' (Mud) guidata da Enrique Capriles e maggioritaria in Parlamento, si sono acuite al massimo in questa primavera 2016. Il clima di scontro ? stato ulteriormente aggravato nelle grandi citt? da obiettive ragioni, come la progressiva scomparsa dai supermercati di molti generi di prima necessit? che il governo attribuisce al ?boicottaggio da parte delle imprese produttive? e l'opposizione alla ?catastrofica politica economica governativa?. La Mud venezuelana ha raccolto nelle ultime settimane di maggio 2016 centinaia di migliaia di firme per ottenere lo svolgimento, il pi? presto possibile, di un referendum revocatorio della presidenza di Maduro.
15656Spoglio di Periodico III CPietro&GrecoBiotecnologie verdi , ogm ? quando arbitro fischiaRocca A. 75 n. 12 (15 giu. 2016), pp. 20-22agricoltura;economia;scienza;alimentazione;salute;ambientePerch? le moderne tecniche del Dna ricombinante, l'introduzione di geni nel Dna di un organismo, applicate alla biomedicina in Italia sono abbastanza diffuse, mentre le medesime tecnologie applicate all'agricoltura non riescono a prendere piede? Un ruolo decisivo lo ha la legislazione, che in Italia ostacola in ogni modo la coltivazione di piante geneticamente modificate. Ma la legislazione ? (anche) figlia dell'opinione pubblica, che non ama gli ogm: gli organismi geneticamente modificati. Ma perch? gli italiani nulla hanno da dire sulle biotecnologie applicate alla medicina e arricciano il naso nei confronti di quelle verdi?
15657Spoglio di Periodico III CUgo&LeoneAmbiente. Cucinare senza essere cucinatiRocca A. 75 n. 12 (15 giu. 2016), pp. 24-26politica;ambienteil 23 maggio a Nairobi nel corso della seconda assemblea per l'ambiente organizzata dalle Nazioni Unite le Nazioni Unite ? stato presentato il rapporto Healthy environment, healthy people (Ambiente sano, persone sane). Il 23 per cento dei decessi registrati ogni anno sono dovuti al deterioramento dell'ambiente naturale. La maggior parte di queste morti sono concentrate nel sud-est asiatico e nell'ovest del Pacifico. Un vero e proprio omicidio, come lo ha definito Achim Steiner direttore del programma per l'ambiente delle Nazioni Unite.
15658Spoglio di Periodico III C Carmelo&TorciviaCome cambia la democrazia. Laicit? dello Stato Chiesa e democraziaRocca A. 75 n. 12 (15 giu. 2016), pp. 27-28teologia;religione;politicaL'autore affronta il tema del rapporto tra Chiesa e democrazia. Le questioni, secondo l'autore, che si aprono di fronte sono due: il rapporto tra Stato e Chiesa e se e in che misura la democrazia deve essere un criterio per la regolazione dei rapporti interni e delle decisioni della Chiesa.
15659Spoglio di Periodico III CFiorella&FarinelliScuola palestra di democraziaRocca A. 75 n. 12 (15 giu. 2016), pp. 29-32scuola;educazione;formazione;politicaDemocrazia scolastica ? il tema di questo articolo. A fare la differenza, due dimensioni derivate da finalit? essenziali della scuola ci spiega l'autrice. La prima ? che tra i suoi compiti c'? l'educazione alla democrazia dei giovani dai 3 anni all'et? della
cittadinanza attiva. Missione impossibile quando la scuola non sia strutturata come un contesto democratico perch? la democrazia non si impara studiando la Carta costituzionale ma respirandone quotidianamente il ?clima? e vivendone nell'esperienza diretta i valori e le forme. La seconda dimensione da considerare ? che la scuola non pu? essere autosufficiente ma deve essere parte attiva della ?comunit? anche locale, riconoscersi nei suoi bisogni e problemi, ed esserne riconosciuta dagli attori sociali, economici, istituzionali che la compongono.
15660Spoglio di Periodico III CGiannino&PianaEtica quale l'identit? dell'etica cristiana?Rocca A. 75 n. 12 (15 giu. 2016), pp. 47-49etica;religione;teologiaLe domande fondamentali che emergono oggi quando si parla di ?etica cristiana? riguardano tanto la questione della sua ?identit? quanto quella della sua attualit? (o inattualit?). La risposta a tali domande non ? facile ed esigerebbe uno spazio molto ampio. Ci? che viene qui offerto ? uno spunto di riflessione di carattere prevalentemente metodologico, che consente di segnalare il percorso da seguire, se si vuole individuare, anche sul terreno dei contenuti, la "novit?" della morale evangelica.
15661Spoglio di Periodico III CCarlo&TimioUnv (Volontari delle Nazioni Unite)Rocca A. 75 n. 12 (15 giu. 2016), p. 62politica;istituzioniBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato all'Unv -Volontari delle Nazioni Unite. Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
15662Spoglio di Periodico III COsvaldo&Le?nJornadas hist?ricasAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 1-3mercato;economia;politicaAmerica Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. Quest'articolo spiega i progetti iniziali dell'ALCA i quali miravano ad eliminare le barriere commerciali tra le nazioni americane, presentandosi come progetto di integrazione commerciale. Un progetto che in realt? non avrebbe favorito l'integrazione dei popoli latini. Questo port? ad una forte mobilitazione sociale nella lotta contro il progetto ALCA.
15663Spoglio di Periodico III CLeonel&Gonz?lez&Gonz?lezEncuentros Hemisf?ricos en La HabanaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 4-5mercato;politica;economia;territorioAmerica Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. Il progetto dell'ALCA mirava a sottomettere tutta l'America al controllo nordamericano dal punto di vista economico, finanziario, giuridico, culturale e militare. L'incontro all'Habana (Cuba) nel novembre 2015 ? simbolo di un'importante battaglia combattuta contro l'ALCA, chiamato appunto Incontro Emisferico sconfitta dell'ALCA.
15664Spoglio di Periodico III CBeverly&KeeneALCA, deuda, militarizaci?nAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 6-7mercato;politica;economia;attivismo politico;coesione socialeAmerica Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. L'autrice di quest'articolo commenta il serio impegno delle forze sociali e politiche nella lotta contro l'ALCA e l'importanza dell'unione popolare di diverse nazioni che diede forma ad una vera e propria campagna continentale.
15665Spoglio di Periodico III CSally&BurchLa comunicaci?n como eje de la Campa?a ContinentalAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 8-9mercato;politica;economia;attivismo politico;coesione sociale;comunicazione America Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. Questo articolo si sofferma sul concetto di comunicazione che dovrebbe coincidere con quello di informazione. Viene presa in esame la struttura della comunicazione della Campagna continentale contro l'ALCA.
15666Spoglio di Periodico III CArnold&AugustALBA vs ALCAAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 10-13politica;economia;attivismo politico;coesione sociale;cooperazione;cooperativismoAmerica Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. L'autore in quest'articolo illustra un altro progetto di cooperazione politica, sociale ed economica tra i paesi dell'america latina e i paesi caraibici: l'Alleanza bolivariana per le Americhe (ALBA), promossa da Venezuela e da Cuba. Il progetto ALBA ? una proposta di integrazione differente dall'ALCA. Mentre l'ALCA perseguiva la liberalizzazione del commercio dei beni e dei servizi, l'ALBA si concentra sulla lotta contro la povert? e l'esclusione sociale e pertanto esprime gli interessi dei popoli latinoamericani.
15667Spoglio di Periodico III CALAIEl imperio pas?
a jugar m?s duro
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 14-18mercato;politica;economia;attivismo politico;coesione socialeAmerica Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. L'intervista fatta a Jo?o Pedro Stedile, membro del coordinamento nazionale ALBA (Alleanza bolivariana per le Americhe) aiuta a capire i motivi del fallimento ALCA e il successo di ALBA portato avanti dalle forze popolari.
15668Spoglio di Periodico III CJuan&Gonz?lezConstruir un proyecto propioAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 19-22politica;mercato;attivismo politico;coesione socialeAmerica Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. L'articolo sottolinea la difficolt? nella realizzazione di una nuova identit? politica nell'area latinoamericana a seguito delle lotte tra classe dominante e classi sobualterne. Per sconfiggere definitivamente il dominio imperialista -spiega l'autore- ? necessario avere un proprio progetto politico, sociale ed economico. L'autore sottolinea l'importanza della democrazia come unico modo per dare vita ad uno spazio comune.
15669Spoglio di Periodico III CIgor&FuserLa resistencia es una lucha que viene de lejosAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 23-24storia;politica;attivismo politico;coesione sociale;societ?America Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. La lotta contro l'ALCA da parte della campagna continentale ? stata significativa per il raggiungimento dei suoi obiettivi. Nessuna campagna ? stata cos? efficace come questa grazie anche alla storia di lotte di resistenza dei paesi sud-americani.
15670Spoglio di Periodico III CAlejandro&VillamarEl TPP, corona de la estrategia trasnacionalAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 509 (nov. 2015), pp. 25-28storia;politica;economia;diritto;diritti umaniAmerica Latina;USANel novembre 2005, in occasione del quarto Summit delle Americhe a Mar de la Plata, in Argentina, fall? il progetto della zona di libero scambio delle Americhe (ALCA) promosso dagli USA. A questo contribu? la campagna continentale contro l'ALCA e la riconfigurazione dello scenario politico. Questo numero della rivista fa il punto sul processo in corso ed esplora le implicazioni attuali. In quest'articolo l'autore analizza le implicazioni sociali ed economiche dell'Accordo nordamericano per il libero scambio (TLC) stipulato tra Stati Uniti, Canada e Messico nel 1992, soffermandosi sul tema delle violazioni dei dirtti umani insiti in tale accordo.
15671Spoglio di PeriodicoIII AJan&FagerbergInnovation Systems and Policy: A Tale of Three CountriesStato e Mercato A. XXXVI, n. 1 (apr. 2016), pp. 13-40tecnologia;politica;economiaSvezia;Norvegia;FinlandiaIl saggio fornisce un resoconto di come le politiche dell'innovazione si sono evolute in tre paesi nordeuropei (Svezia, Norvegia e Finlandia) e considera le possibili lezioni apprese da quanto ? stato fatto.
15672Spoglio di PeriodicoIII ASean&Ó RiainThe Shifting Politics of Innovation and State Developmentalism in IrelandStato e Mercato A. XXXVI, n. 1 (apr. 2016), pp. 41-68tecnologia;politica;economia;impresaIrlandaQuesto articolo esamina la ricerca per una economia innovativa e uno sviluppo economico in Irlanda, un paese che ? stato sia sottoposto ad un rapido periodo di crescita e di cambiamento sia ad una estrema volatilit? economica. Questo articolo esamina tale storia di alti e bassi attraverso un'esplorazione delle traiettorie del progetto di sviluppo statale nei diversi periodi della storia economica moderna dell'Irlanda. Nel processo, si esamina il carattere delle mutevoli strutture e strategie statali di sviluppo, del flusso e riflusso all'interno dell'economia politica nazionale nel suo complesso, e dei dilemmi della macro-economia che continuano ad essere posti dall'incompleto e incerto progetto di sviluppo statale irlandese Irlanda.
15673Spoglio di PeriodicoIII AAndrea&BonaccorsiBeyond Success Stories in Innovation Policies. The Need for Middle-Level TheoriesStato e Mercato A. XXXVI, n. 1 (apr. 2016), pp. 69-82tecnologia;politica;economia;impresaGli articoli precedenti di questo numero della rivista di Fagerberg e ? Riain (n. 1 apr. 2016) offrono l'opportunit? di ripensare la questione del rapporto tra lo Stato e l'innovazione. Mentre si ricostruiscono nel dettaglio le storie di successo di Norvegia, Svezia, Finlandia e Irlanda, si sottolinea inoltre che le contingenze storiche che hanno portato alla creazione di coalizioni politiche stabili che sostengono le industrie innovative non sono suscettibili di essere riprodotte. L'autore sostiene qui che le storie di successo non sono sufficienti per l'apprendimento della struttura causale del rapporto tra lo Stato e l'innovazione.
15674Spoglio di PeriodicoIII AMarco&BettiConvergenza o diversità? Il sistema bancario italiano tra concorrenza e radicamento socialeStato e Mercato A. XXXVI, n. 1 (apr. 2016), pp. 83-118sociologia;economia;finanzaQuesto articolo si concentra sui cambiamenti nelle strategie bancarie europee e sulle grandi trasformazioni nella corporate governance che si sono verificate nel periodo 1997-2007. In questa prospettiva, e in contrasto con i principi di una parte della letteratura sulle variet? di capitalismi, si sostiene che ci sia una limitata convergenza tra economie di mercato coordinate e non coordinate. Nella prima parte l'analisi empirica sottolinea la persistenza di uno stato di equilibri multiplo a livello nazionale, anche se le attivit? commerciali gradualmente hanno preso il posto delle tradizionali attivit? di intermediazione in tutte le banche incluse nel campione. La seconda parte del documento affronta il caso italiano. In particolare, l'obiettivo ? quello di descrivere alcune delle forze socialmente guidate che influenzano i cambiamenti nelle strategie di decision-making di tre grandi banche nazionali (Unicredit, Intesa-San Paolo e Monte dei Paschi). Secondo un approccio neo-istituzionalista nella prospettiva teorica di una "nuova sociologia economica", si descrive il processo di costruzione sociale dietro il cambiamento delle strategie delle banche italiane. Il processo di crescita delle attivit? finanziarie non dipende soltanto dalle decisioni economiche razionali, ma ? anche influenzata da fattori sociali come la cultura, il potere e le reti sociali.
15675Spoglio di PeriodicoIII AAndrea&CiariniPolicies to Boost Services and Employment in the Long Term Care Sector. A Downward Convergence Towards Low-Wage Service Jobs in the European Welfare State?Stato e Mercato A. XXXVI, n. 1 (apr. 2016), pp. 119-151servizi;politica;sanit?;lavoroGermania;Francia;ItaliaNegli ultimi anni, l'occupazione nel settore dei servizi di assistenza a lungo termine (ALT) ? aumentato in tutti i paesi europei. Il potenziale di questi servizi in termini di creazione di posti di lavoro ? stato ampiamente riconosciuto dalle istituzioni europee. Tuttavia, questa crescita dell'occupazione, anche se promettente, soffre di una vasta diffusione di lavoro a bassa retribuzione e bassa qualifica. Inoltre, sempre pi? vincoli di bilancio stanno limitando il potenziale di creazione di posti di lavoro nelle strutture pubbliche, dove i salari sono pi? alti di quelli offerti da fornitori privati, sia profit e non-profit. Lo scopo di questo lavoro ? quello di affrontare questi problemi considerando le relazioni emergenti tra i servizi e le politiche ALT per aumentare l'occupazione nei servizi alla persona e per la casa in Germania, Francia e Italia. L'analisi comparativa proposta cerca di rispondere alle seguenti domande: In che misura le riforme ALT hanno contribuito a creare nuovi posti di lavoro? Quali strategie hanno attuato ciascuno dei tre paesi al fine di promuovere la creazione di posti di lavoro? C'? evidenza di una discrepanza tra ?buoni? e ?cattivi? posti di lavoro come conseguenza di queste riforme? Cosa dobbiamo aspettarci in termini di tendenze future? Fino a che punto sono queste tendenze in linea con i pi? recenti cambiamenti imposti dai vincoli di bilancio a livello europeo? Infine, fino a che punto sono le divergenze strutturali tra i paesi europei riprodotte e sostenute dalle agende sociali nazionali?
15676Spoglio di PeriodicoIII CEnzo&PaceElmetti e turbanti. La domanda di democrazia nel mondo musulmanoIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 196-213sociologia;religione;politicaMaghreb;IranI movimenti collettivi pi? recenti, delle primavere arabe, sono -secondo l'autore- il segno dell'approfondirsi della contraddizione socio-politica del dilemma fra "elmetto" e "turbante" che si sta producendo nelle societ? a maggioranza musulmana, almeno nell'area araba, turca e iraniana. Di fronte al dilemma fra il primato del turbante -un regime della verit? che limita ogni possibile esperimento di tipo democratico -o quello dell'elmetto -un regime espressione di un blocco economico-militare che poco tollera opposizioni e movimenti della societ? civile -le societ? scosse dai moti di protesta del 2009-2013 non sembrano in grado, in questo momento di uscirne.
15677Spoglio di PeriodicoIII CMassimo&CampaniniL'lsis nel contesto geopolitico e ideologico del MediorienteIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 214-221religione;politicaMedio OrienteIn questo articolo l'autore intende offrire una panoramica dell'lsis (autoproclamato Stato Islamico) nel contesto geopolitico e ideologico del Medioriente. Si mette qui in evidenza la distanza del messaggio dell'Isis rispetto al mondo ideologico islamico.
15678Spoglio di PeriodicoIII CMarina&Calculli;Francesco&StrazzariL'Isis, molta guerra, poco StatoIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 222-230religione;politica;istituzioniMedio OrienteIn questo articolo gli autori offrono alcune riflessioni sulla struttura politica dell'Isis (autoproclamato Stato Islamico). Queste tendono a ridimensionare su vari fronti l'immagine dell'Isis come di uno Stato o qualcosa che aspiri ad esserlo, almeno secondo i canoni delle dottrine politiche.
15679Spoglio di PeriodicoIII CAntonio&MuttiMigrazioni e sicurezzaIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 231-239migrazione;politica;diritti umaniIl legame esistente tra sicurezza e migrazioni ? costantemente evocato nei dibattiti sui processi migratori che hanno investito il nostro Paese. La diffusa percezione dell'importanza di questo nesso non ha per? sollecitato la produzione di analisi soddisfacenti. Anzi, ? facile constatare come l'assenza di un vivace confronto teorico e di ricerca sui rapporti esistenti tra processi migra tori e sicurezza abbia favorito l'affermazione di due risposte al problema non certo esaltanti: da un lato, la delega quasi incondizionata all'esecutivo, agli apparati di intelligence e alle forze dell'ordine di compiti complessi e controversi che richiederebbero, invece, un'approfondita discussione pubblica; dall'altro, la presenza nell'arena pubblica di posizioni rigidamente contrapposte e non mediabili, tra chi caldeggia la difesa dei fondamentali diritti umani dei migranti e chi invece stigmatizza le minacce alla sicurezza dei cittadini indotte dai processi migratori in corso.
15680Spoglio di PeriodicoIII CLoris&ZanattaUn papa peronista?Il Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 240-249religione;politica;storiaL'articolo offre un'analisi della figura di papa Francesco partendo da dove proviene: il cattolicesimo argentino. L'autore lo fa con l'intento di segnalare il contesto storico e culturale entro cui si colloca la parabola di Bergoglio.
15681Spoglio di PeriodicoIII CGianpiero&Dalla ZuannaImmigrazione e mercato del lavoro in ItaliaIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 250-258migrazione;politica;lavoro;mercatoItalia? vero che gli stranieri rubano il lavoro agli italiani? Ed ? vero che hanno contribuito a rallentare l'economia italiana dell'ultimo ventennio? La realt?, spiega l'autore, ? che il lavoro italiano ? fortemente segmentato, sotto diversi punti di vista. Proprio ragionando su queste diverse segmentazioni possiamo interpretare gli apparenti paradossi appena citati.
15682Spoglio di PeriodicoIII CLorenzo&Bandera;Chiara&Lodi Rizzini;Franca&MainoLa povertà alimentareIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 259-267alimentazione;societ?ItaliaL'articolo tratta il fenomeno della difficile condizione economica in cui si trovano sempre pi? persone in Italia, scivolate in situazioni di povert? inedite che, addirittura, incidono sulla capacit? di accedere a cibo in quantit? e di qualit? sufficiente a garantire un'alimentazione adeguata.
15683Spoglio di PeriodicoIII CCecilia&Manzo;Francesco&Ramella I nuovi artigiani digitaliIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 268-275impresa;mercato;tecnologia;economia;lavoroI Fab Lab (Laboratori di fabbricazione) sono officine artigianali, aperte al pubblico, che offrono strumenti e servizi per la fabbricazione digitale. Sono una delle manifestazioni pi? interessanti del cosiddetto "movimento dei maker", i nuovi artigiani dell'epoca digitale. Questi laboratori forniscono uno spazio con strumenti e macchinari, mettendoli a disposizione di singoli utenti, scuole e piccole imprese. Talvolta gratuitamente, altre volte in cambio del pagamento di quote associative e di tariffe a consumo. Tre gli obiettivi principali: la formazione, la promozione dell'artigianato digitale, lolo sviluppo dell'open innovation.
15684Spoglio di PeriodicoIII CMonia&Azzalini;Claudia&Padovani Informazione ed eguaglianza di genereIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 276-284donne;informazione;comunicazione;politicaIl rapporto tra differenze di genere e linguaggi della comunicazione, rappresentazioni mediatiche del femminile e del maschile e persistenti discriminazioni nel mondo dell'informazione rimane questione problematica che merita attenzione, analisi e impegno politico. A vent'anni dalla Quarta conferenza mondiale sulle donne, tenutasi a Pechino nel 1995, la comunit? internazionale continua a interrogarsi sul ruolo dei media, e dell'informazione in particolare, nel promuovere o ostacolare una cultura e un discorso pubblico consapevoli delle differenze, comprese quelle di genere. E su quanto gli ambienti mediatici siano, essi stessi, uno dei contesti rispetto ai quali si debbano problematizzare le opportunit? di accesso, partecipazione e inclusione sociale, per donne e uomini.
15685Spoglio di PeriodicoIII CLuca&Verzichelli Eleggere sindaci e ritrovare la politicaIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 285-293politicaItaliaArticolo di apertura della Sezione "Citt? al voto" dedicata alle elezioni amministrative che si terranno in 1.300 comuni italiani in giugno 2016. In questo articolo l'autore sottolinea limportanza della responsabilit? dell'elezione del sindaco come figura alla quale ? demandato il ruolo di tenere in piedi un rapporto se non vistuoso almeno non conflittuale e costruttivo tra cittadini e politica.
15686Spoglio di PeriodicoIII CGiuseppe&BertaTorino, una città in cerca di confermeIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 294-300politicaItaliaArticolo della Sezione "Citt? al voto" dedicata alle elezioni amministrative che si terranno in 1.300 comuni italiani in giugno 2016. In questo articolo l'autore si concentra sulle elezioni municipali della citt? di Torino a partire dall'analisi del panorama dei candidati dei diversi partiti.
15687Spoglio di PeriodicoIII CGiorgio&Bigatti Milano, una città pluraleIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 301-308politicaItaliaArticolo della Sezione "Citt? al voto" dedicata alle elezioni amministrative che si terranno in 1.300 comuni italiani in giugno 2016. In questo articolo l'autore si concentra sulle elezioni municipali della citt? di Milano a partire dall'analisi dei candidati tre dei quali provenienti dal mondo dell'impresa.
15688Spoglio di PeriodicoIII CFausto&AnderliniBologna, una città vagaIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 309-317politicaItaliaArticolo della Sezione "Citt? al voto" dedicata alle elezioni amministrative che si terranno in 1.300 comuni italiani in giugno 2016. In questo articolo l'autore si concentra sulle elezioni municipali della citt? di Bologna, citt? che ? stata -spiega l'autore- il laboratorio delle novit? politiche della sinistra. Sapr? esserlo ancora?
15689Spoglio di PeriodicoIII CMattia&Diletti Roma, una città senza vocazioneIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 318-326politicaItaliaArticolo della Sezione "Citt? al voto" dedicata alle elezioni amministrative che si terranno in 1.300 comuni italiani in giugno 2016. In questo articolo l'autore si concentra sulle elezioni municipali della citt? di Roma, lo fa ripercorrendo la storia degli ultimi mandati e degli scandali di corruzione che hanno segnato la capitale.
15690Spoglio di PeriodicoIII CEnrica&Morlicchio;Enrica&Rebeggiani Napoli, una città normaleIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 327-337politicaItaliaArticolo della Sezione "Citt? al voto" dedicata alle elezioni amministrative che si terranno in 1.300 comuni italiani in giugno 2016. In questo articolo l'autore si concentra sulle elezioni municipali della citt? di Napoli, analizzando le principali problematiche che la caratterizzano.
15691Spoglio di PeriodicoIII CRomano&Ferrari Zumbini L'Europa fra luogo e non-luogoIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 338-345politica;societ?;istituzioniEuropaQuali sono oggi i valori dei quali noi europei possiamo e dobbiamo dichiararci orgogliosi? In altre parole, come si definisce l'Europa? Se gli antropologi (per tutti, Marc Aug?) definiscono "luogo" uno spazio identitario, relazionaIe, storico -e quindi "non-luogo" diviene lo spazio che non pu? definirsi identitario, n? relazionale, n? storico -che luogo vuole essere l'Europa? "Un" non-luogo, dopo che per secoli ? stata "il" luogo?
15692Spoglio di PeriodicoIII CCarlo&Carboni Lavoro ed evoluzione tecnologicaIl Mulino A. LXV n. 2 (mar.-apr. 2016), pp. 346-354lavoro;tecnologiaTra gli studiosi circolano ipotesi divergenti sull'impatto che le nuove tecnologie potranno avere nel medio-lungo periodo sull'occupazione. Anzi, da pi? parti, si sostiene che non esiste alcuna evidenza empirica che esse distruggano pi? lavoro di quanto ne creino: l'occupazione appare pi? condizionata da shock istituzionali che tecnologici.
15693Spoglio di PeriodicoIII CMaurizio&SalviIndia, Modi l'induismo al potere?Rocca A. 75 n. 13 (1 lug. 2016), pp. 13-14politica;economia;sviluppoIndiaDal 2014 al potere a New Delhi c'? Narendra Modi, un premier di centro-destra dalle profonde convinzioni ind?, che in giovent? ha aderito entusiasticamente a movimenti nazionalisti e di ispirazione fascista, come il Rashtriya Swayamsevak Sangh (Rss), convinti propugnatori dell'Hindutva, ideologia che cerca di identificare la cultura indiana esclusivamente in termini di valori dell'induismo. Questo ? awenuto dopo dieci anni di governo del Congresso presieduto da Sonia Gandhi, un partito di centrosinistra fermo nella difesa di una s?ciet? secolare e nell'attenzione alle fasce meno protette, ma che alla fine ha pagato il fatto di non essere riuscito adammodernare concretamente lo Stato ed a collocare l'India in una posizione forte di fronte alle numerose sfide del nuovo millennio. Da qui ha preso slancio Modi. E da quello che si ? visto in questi due anni, la sua "macchina" ha impresso alla progettualit? indiana una velocit? mai conosciuta, improntata sulla scommessa di una crescita dell'economia in un ottica di libero mercato.
15694Spoglio di PeriodicoIII CGian Carlo&CaselliCome cambia la democrazia. Quando la sicurezza rischia di diventare killerRocca A. 75 n. 13 (1 lug. 2016), pp. 27-29politica;societ?;informazione;immigrazione stranieraPaura e insicurezza sono problemi seri, invece sempre pi? frequentemente diventano occasioni da sfruttare e si trasformano in opportunit? di investimento, politico o mass mediatico. C'? infatti il rischio di innescare percorsi che non facilitano l'individuazione delle soluzioni pi? opportune, ma anzi spingono verso posizioni sempre pi? populistiche: pronte a sacrificare sull'altare della sicurezza garanzie e diritti anche importanti, con affievolimento di quel pluralismo politico-culturale che costituisce un solido argine contro le derive di intolleranza.
15695Spoglio di PeriodicoIII CRoberto&SegatoriCome cambia la democrazia. Burocrazia scatola neraRocca A. 75 n. 13 (1 lug. 2016), pp. 30-32politica;societ?;storia;serviziItaliaPer larga parte dell'opinione pubblica italiana, la burocrazia pubblica ? una specie di scatola nera al cui interno operano impiegati che sembrano avere il compito di rendere complicata la vita alla gente e che la gente ricambia spesso con accuse di parassitismo. Ma ? davvero cos?? E, anche se in parte fosse cos?, quali sono le cause di tale situazione? Per rispondere a queste domande l'autore introduce un breve excursus sulle funzioni e sulla storia della burocrazia pubblica in generale e su quella italiana in particolare.
15696Spoglio di PeriodicoIII CCristiana&CarlettiProtezione e promozione dei diritti dei minori nel sistema del Consiglio d'Europa: le linee programmatiche contenute nella nuova strategia europea 2016-2021I Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 435-452legislazione;diritti umani;minori;dirittoEuropaIl saggio delinea il quadro giuridico di riferimento del sistema del Consiglio d'Europa in materia di protezione e promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza attraverso le linee programmatiche contenute nella nuova strategia europea 2016-2021. Vengono analizzati anche i principali elementi programmatici per il periodo 2011-2015 rispetto alle novit? prioritarie introdotte nel passaggio dalla Strategia 2012-2015 alla nuova Strategia 2016-2021.
15697Spoglio di PeriodicoIII CMaria Paola&CostantintQuale bilanciamento tra libert? di ricerca sperimentale sugli embrioni e dignit? umana?I Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 453-474scienza;etica;legislazione;diritti umani;diritto;saluteIl saggio prende in esame il dialogo tra la libert? di ricerca scientifica e tutela della dignit? dell'essere umano al livello giuridico. Esiste un diritto alla ricerca scientifica e sperimentale? Dopo alcune considerazioni preliminari, l'autrice si concentra sui seguenti temi: *La ricerca scientifica nella Carta dei diritti della UE, nelle costituzioni e nella giurisprudenza costituzionale; *Confini e limiti alla ricerca nei documenti europei; *Il caso Parrillo come grimaldello per l'eliminazione dei divieti alla ricerca scientifica; *I limiti e i confini alla ricerca scientifica come identificati dalla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo; *Quale approccio regolamentare alla ricerca scientifica?
15698Spoglio di PeriodicoIII CElena&AmbrosettiDemografia e migrazioniI Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 475-480demografia;migrazioniItali;MediterraneoPrimo articolo della Sezione "Giornale a pi? Voci", dedicata a "I motivi della migrazione". L'autrice si sofferma sull'analisi delle cause e delle conseguenze delle migrazioni internazionali dal punto di vista demografico, facendo riferimento in particolare all'Italia e ai paesi del Mediterraneo.
15699Spoglio di PeriodicoIII CEnrico&Di Pasquale;Chiara&TronchinL'economia dell'immigrazione. Il contributo economico degli immigrati al sistema italianoI Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 481-496migrazioni;dati statistici;economia;impresaItaliaArticolo della Sezione "Giornale a pi? Voci", dedicata a "I motivi della migrazione". Gli autori espongono un'analisi sociologica e statistica sul tema del contributo economico degli immigrati al sistema italiano. Nello specifico soffermandosi sull'imprenditoria straniera in Italia, l'impatto fiscale dei contribuenti immigrati e le rimesse degli immigrati nei paesi d'origine.
15700Spoglio di PeriodicoIII CChiara&FavilliL'Italia e l'Europa: responsabilit? e cause della difficile gestione della "crisi dei migranti"I Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 497-512migrazioni;diritto;diritti umani;politicaItalia;EuropaArticolo della Sezione "Giornale a pi? Voci", dedicata a "I motivi della migrazione". L'autore espone un'analisi delle responsabilit? e cause della difficile gestione della "crisi dei migranti" in Italia ed Europa. L'articolo ? strutturato sui seguenti temi: *Da Mare Nostrum a Triton plus: la difficile strada verso la condivisione delle responsabilit? tra gli Stati membri e l'UE; *La mancata costruzione del sistema comune di asilo europeo; *L'Agenda per l'immigrazione: soluzioni "innovative" per Governi "conservatori".
15701Spoglio di PeriodicoIII CUmberto&MelottiMigrazioni internazionaliI Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 513-524migrazioni;storiaArticolo della Sezione "Giornale a pi? Voci", dedicata a "I motivi della migrazione". L'autore offre alcune riflessioni analitiche sulla storia delle migrazioni internazionali. L'articolo ? strutturato sui seguenti temi: *Le antiche radici del processo; *Le trasformazioni delle migrazioni post-belliche in Europa; *Le relazioni fra globalizzazione e migrazioni internazionali.
15702Spoglio di PeriodicoIII CMicol&Barnab?L'Italia si unisce alla rete delle corti supreme a StrasburgoI Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 525-528diritti;umani;giustiziaItali;EuropaCon la firma a Strasburgo, l'11 dicembre 2015, del Protocollo d'intesa tra la Corte Suprema di cassazione e la Corte europea dei diritti dell'uomo, ? stato compiuto un passo in avanti tangibile nella realizzazione del dialogo tra Stati parte della Convenzione europea dei diritti dell'uomo e giudice europeo. Il Protocollo d'intesa persegue un duplice obiettivo: inserire il Giudice di legittimit? italiano nella Rete delle Corti Supreme; creare momenti di formazione e informazione tra le due Corti, attraverso l'organizzazione di incontri a Roma o Strasburgo al fine di permettere alle due istituzioni di confrontarsi sui rispettivi meccanismi di funzionamento, nonch? su questioni di diritto viste dalle due differenti prospettive (interna ed internazionale) .
15703Spoglio di PeriodicoIII CAlessio&SangiorgiMonito della Corte europea: l'Italia riconosca protezione alle coppie omosessuali. Il caso Oliari come primo timido passo verso il matrimonio egualitario?
I Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 529-538diritti;umani;giustiziaItali;EuropaIl 21 luglio 2015, la Quarta sezione della Corte europea dei diritti dell'uomo, ha condannato lo Stato italiano per la violazione dell'art. 8 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti e delle libert? fondamentali (CEDU), in una controversia concernente il riconoscimento giuridico delle unioni tra le coppie dello stesso sesso. La sentenza -pronunciata all'unanimit? -porta ancora una volta alla ribalta internazionale il nostro Paese per una lacuna legislativa sul tema che comporta un sempre pi? lampante deficit di tutela.
15704Spoglio di PeriodicoIII CFrancesco&GrimaldiGli effetti della globalizzazione fuori controllo sulla produzione e sul lavoro in agricoltura. Il caso: i pomodori del GhanaI Diritti dell'Uomo. Cronache e Battaglie - A. XXVI, n. 3 (2015), pp. 539-550agricoltura;diritto;diritti umani;economia;mercatoItalia;GhanaL'articolo esamina gli effetti della globalizzazione sulla produzione e sul lavoro in agricoltura in Italia. L'articolo ? strutturato sui seguenti temi: *La triangolazione Puglia-Campania-Ghana; *Dai sussidi UE al dumping nei mercati africani; *Il governo ghanese tra "sicurezza alimentare" e "sovranit? alimentare"; *Il caporalato, dalla riforma del codice penale del 2011 alle nuove proposte del 2015.
15705MonografiaNE E 63William F.&PinarLa teor?a del CurriculumMadridNarceaC20149788427720695esp299 p. ; 24 cmpedagogia;educazione e formazioneWilliam Pinar ? senza dubbio il pi? importante teorico contemporaneo del curruculum educativo. A partire dagli anni '70, Pinar ha portato avanti i pi? importanti movimenti teorici: la riconcettualizzazione, il post-ri-concettualizzazione e l'internazionalizzazione del curriculum. Con la pubblicazione di questo libro, in cui per la prima volta l'opera di Pinar viene tradotto in spagnolo, il lettore apprezzer? la chiarezza, l'originalit? e la complessit? della teoria pinariana del curriculum.
15706MonografiaNE E 64Esteban&V?zquez-Cano;Maria Luisa&SevillanoDispositivos digitales m?viles en educaci?n
MadridNarceaC20159788427721005esp165 p. ; 24 cmpedagogia;educazione e formazione;tecnologiaQuesto lavoro introduce il lettore al settore dell'apprendimento digitale con dispositivi digitali mobili. Il testo ? dedicato alle esigenze e aspettative dei docenti di discipline legate alle nuove tecnologie. I suoi obiettivi prioritari sono: di contribuire allo sviluppo professionale degli insegnanti, fornendo modelli per la formazione tecnica e pedagogica; di incoraggiare i centri di formazione degli insegnanti a incorporare il mobile learning nei propri programmi e piani di studio, e fornire agli educatori opportunit? di integrare saggiamente ed efficacemente la tecnologia nei processi di insegnamento. Si rivolge anche a: imprenditori, manager di formazione, studenti universitari, i quali possono trovare in queste pagine idee e modelli di azione di grande attualit? e utilit?.
15707MonografiaNE E 65Pedro Maria&Uru?uela Trabajar la Convivencia en centros educativos
MadridNarceaC20169788427721388esp244 p. ; 24 cmpedagogia;educazione e formazione;scuolaLa costruzione di una convivenza positiva e fraterna nello spazio scolastico, che produce un atteggiamento proattivo nei rapporti con gli altri, ? il contenuto centrale di questo libro che ? organizzato in due parti, entrambe sia teoriche che pratiche con suggerimenti di attivit? per lavorare con il tema della convivenza in ambito scolastico, con gli studenti, tra docenti e anche con le famiglie. La prima parte offre una riflessione generale sulle ragioni della convivenza, le sue definizioni, le situazioni di fallimento della convivenza, il mondo del conflitto, le strategie generali per affrontare i problemi.
La seconda parte ? eminentemente pratica e descrive otto possibili azioni concrete per il lavoro: norme positive per la convivenza, la gestione della classe, il piano della convivenza, i piani per il successo scolastico di tutti gli studenti, lo sviluppo dell'intelligenza interpersonale, la pacifica trasformazione del conflitto, che coinvolge sia gli studenti che le famiglie, e l'apertura all'esterno attraverso la metodologia del servizio-apprendimento.
15708MonografiaNE E 66Celia&Carrera;…[et al.]Agenda de trabajo del Orientador MadridNarceaC20169788427721364esp213 p. ; 24 cmpedagogia;educazione e formazione;scuolaQuando un consulente per l'orientamento entra in un centro educativo sente, in molti casi, un sovraccarico di funzioni, richieste e responsabilit?: Che cosa ci si aspetta da me? Dove ? il mio posto? Cosa devo fare in realt?? Come mi organizzo per sviluppare le mie attivit?? Il libro offre una risposta concreta a queste e ad altre domande. Senza teorizzare su tecniche o modelli, riflette un modo di intendere l'orientamento scolastico come un processo di collaborazione, riflessione congiunta e ricerca di soluzioni condivise in tutti i settori di intervento pedagogico. Le azioni che gli autori hanno selezionato, e descritto in dettaglio nel testo sono quelle che nel loro lavoro professionale, hanno dimostrato che si ripetono costantemente nei piani di lavoro, di anno in anno e nella maggior parte delle istituzioni educative. Si tratta quindi di una proposta concreta su quelli che appaiono come i compiti che inquadrano e dirigono tutte le attivit? di orientamento: l'elaborazione del piano di lavoro annuale di orientamento, la presentazione dello stesso per la sua approvazione da parte degli organi di coordinamento, il monitoraggio durante il corso e la valutazione finale. Il testo costituisce uno strumento essenziale per i responsabili dell'orientamento nelle istituzioni educative.
15709Spoglio di Periodico III CGustavo&CodasProblemas de la pol?tica econ?mica progresista America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 1-3storia;politica;economia;mercatoAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. L'autore di quest'articolo mette in luce la presenza sempre pi? forte di partiti di destra che stanno portando ad un evidente cambiamento in America Latina e che inaugurano un nuovo periodo conservatore. Viene analizzata la politica economica progressista nel contesto della globalizzazione capitalista.
15710Spoglio di Periodico III CEduardo&GudynasLa identidad de los progresismos en la balanzaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 4-6storia;politica;economiaAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. In quest'articolo vengono precisati e descritti i concetti chiave dell'identit? progressista.
15711Spoglio di Periodico III CRoger&LandaLa historicidad del “ciclo progresista” actual,
Cinco tesis para el debate
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 7-10storia;politica;economiaAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. Questo articolo offre alcune riflessioni sulle possibili cause della fine del "ciclo progressista" e viene esposta la necessit? di un'unit? politica e di una forte coesione da parte dei partiti di sinistra.
15712Spoglio di Periodico III CKatu&Arkonada?Fin de ciclo?
America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 11-16storia;politica;economiaAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. L'autore offre un excursus della storia del progressismo nei paesi latinoamericani dalla rivoluzione cubana ad oggi, concentrandosi sulla situazione attuale caratterizzata da una disgiuntura tra il rafforzamento del cambiamento in senso progressista e la restaurazione conservatrice.
15713Spoglio di Periodico III CValter&PomarRetos y perspectivas de la izquierda latinoamericanaAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 17-19storia;politica;economiaAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. Vengono in questo articolo analizzate le strategie, le sfide e le prospettive politiche della sinistra latinoamericana in Argentina, Brasile e Venezuela. In particolare si fa accenno al Foro de S?o Paulo in Brasile che aggrega diversi partiti della sinistra latinoamericani e che nasce come risposta al neoliberalismo nei paesi del Sudamerica e Caraibi.
15714Spoglio di Periodico III CIsabel&RauberLa clave del protagonismo popularAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 20-24politica;economia;storia;culturaAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. I governi popolari dei paesi Sudamericani annunciano l'inizio di una nuova era con nuovi propositi e nuove sfide: la piena partecipazione attiva delle persone nei processi politici, la considerazione delle opinioni popolari da parte degli stessi governi (abbracciando tutte le diversit? culturali) e la costruzione di un'offensiva strategica popolare rivoluzionaria. L'intento dei governi popolari, come sottolinea l'autore, quindi, ? quello di costruire una nuova sinistra sociale e culturale.
15715Spoglio di Periodico III CSilvina&RomanoLa guerra por los corazones y las mentes y el “fin de ciclo”America Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 25-27comunicazione;politicaAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. In quest'articolo l'autrice parla della "Guerra por los corazones y las mentes" (la battaglia dei cuori e delle menti): "? necessario tenere ben saldi i concetti di democrazia e libert?"- scrive l'autrice. Viene qui sottolineata dall'autrice l'importanza dell'informazione attraverso la stampa, gli scambi studenteschi e la formazione universitaria per promuovere democrazia e libert?.
15716Spoglio di Periodico III COscar&UgartecheC?mo se ve el panorama del futuro pr?ximoAmerica Latina en movimiento A. XXXIX, n. 510 (dic. 2015), pp. 28-30economia;politicaAmerica LatinaQuesto numero esplora la situazione socio-politica attuale latinoamericana con un focus specifico sulla tesi della chiusura del ciclo delle politiche progressiste nella Regione, iniziato nel 2003. All'interno della rivista viene proposta una valutazione oggettiva della politica progressista, attraverso l'analisi di diverse prospettive e tesi elaborate. L'auore di questo articolo prova a fare un'analisi del panorama economico internazionale, soffermandosi sui disastrosi effetti per i paesi latinoamericani, dell'abbassamento dei consumi e della domanda di materie prime nelle economie leaders (USA, EU, Giappone).
15717Spoglio di Periodico III CMarino&RuzzenentiDossier: Stop TTIP un’altra economia è possibileMissione Oggi n. 4 (giu.-lug. 2016), pp. 23-42salute;economia;mercato;politica;ambiente;impresaDalla crisi finanziaria del 2008 è a tutti evidente che la “spinta propulsiva” della globalizzazione si è esaurita e molti commentatori cominciano a ipotizzare che l’attuale stato asfittico dell’economia sia un fenomeno strutturale, di natura epocale, che gli economisti tendono a definire “stagnazione secolare”. A questo punto, se la globalizzazione non è più in grado di promettere la crescita della ricchezza, diventa molto arduo continuare a chiedere ai popoli una riduzione delle tutele sociali e ambientali, come si è fatto negli ultimi trent’anni, grazie al miglioramento della competitività. In cambio di che cosa, se l’economia, comunque continua ad arrancare? Ma, invece di cambiare rotta, come suggeriscono gli insegnamenti di papa Francesco, ponendo al centro la giustizia sociale e la salvaguardia dell’ambiente ed una politica buona che le sappia interpretare, si pensa di esasperare fino all’inverosimile il processo di globalizzazione economica senza regole, abbattendo, con i nuovi accordi commerciali intercontinentali in discussione, i pochi vincoli sociali e ambientali rimasti in campo che ne ostacolerebbero il pieno dispiegamento. I contributi che qui si presentano argomentano come questi accordi (Ttip, Ceta, Tisa, Ttp) forse servano agli interessi delle multinazionali, ma siano potenzialmente dannosi per i popoli, per la loro salute e sicurezza alimentare, per la tutela dell’ambiente e per la giustizia sociale.
15718Spoglio di Periodico III CStefano&VecchiaCorea del Sud dopo le elezioni tempi difficili
Missione Oggi n. 4 (giu.-lug. 2016), pp. 7-9politica;economiaCorea del SudLa sconfitta nelle elezioni di aprile 2016 del partito di tendenza conservatrice al potere in in Corea del Sud rappresenta un duro colpo alla credibilit? politica della presidente Park Geun-hye, entrata nell'ultimo anno del suo mandato quinquennale. Proprio in un tempo in cui l'azione della presidente cercava di rilanciare l'economia nazionale attraverso una serie di misure in parte popolari e a riformare la societ? su linee nazionaliste e regressive, ampiamente impopolari.
15719Spoglio di Periodico III CMarco&MarcocciFinanza islamica un universo particolareMissione Oggi n. 4 (giu.-lug. 2016), pp. 10-12economia;finanzaUn particolare tipo di finanza ? quella del mondo musulmano dove anche la gestione dei soldi deve avvenire seguendo i dettami sanciti dal Corano. La crisi economica mondiale degli ultimi anni ha risparmito (e potenziato) la finanza islamica, il cui mercato globale degli asset vale circa 2 trilioni di dollari ed in quattro anni ha registrato una crescita del 18 per cento. Si stima che nel 2020 gli asset della finanza islamica potrebbero valere 6,5 trilioni di dollari, prezzo del petrolio permettendo. Cos? da qualche anno, il mondo occidentale guarda con sempre maggiore interesse verso la finanza islamica e Londra ne ? divenuta la sua "capitale". Ma che cosa c'? esattamente all'interno della finanza islamica?
15720Spoglio di Periodico III CCem Mondialit?La voce del CEM non si spegneCem Mondialit? n. 5 (mag. 2016), pp. 12educazione;formazione;informazione;comunicazione;pedagogiaFascicolo che conclude la pubblicazione della rivista CEM Mondialit?. Le sue pagine intendono rappresentare la seconda parte di un percorso ideale che ha visto dedicare il numero di aprile 2016 alla "memoria" di CEM, mentre questo ? dedicato al "futuro". l due numeri finali di CEM intendono costituire due facce della stessa medaglia .. memoria e futuro. Nelle pagine di questo numero sono stati raccolti una serie di articoli che cercano di immaginare un futuro possibile per CEM. Si ? chiesto ai collaborator una riflessione su quale bagaglio portare con s? sulla barca che traghetter? la rivista verso nuovi lidi dell'intercultura.
15721Spoglio di Periodico III CMaurizio&SalviAfrica perch? scappano?Rocca A. 75 n. 14 (15 lug. 2016), pp. 13-14migrazioni;politicaAfricaOgni minuto muoiono in Africa mediamente cinque bambini. Frutto di una cronica e storica crisi economica mai sufficientemente conosciuta, ma ovviamente anche dei conflitti esistenti, aggravati nell'ultimo decennio dalla brutalit? del terrorismo islamico (Boko Haram, Al-Shabaab e Aqmi), che creano migrazioni forzate ed impediscono il funzionamento delle pi? elementari infrastrutture sanitarie. Quali sono dunque le cause dell'emergenza umanitaria senza precedenti che sta vivendo l'Europa?
15722Spoglio di Periodico III CPietro&GrecoLibert? di migrare. Immigrazione in prospettiva evoluzionisticaRocca A. 75 n. 14 (15 lug. 2016), pp. 23-25migrazioni;politica;storia;diritti umaniL'articolo ripercorre la storia delle migrazioni della specie umana nella storia antica in una prospettiva evoluzionista. Tale excursus introduttivo da modo all'autore di esporre alcune riflessioni sul tema della fortezza europea in difesa delle migrazioni internazionali.
15723Spoglio di Periodico III CRosella&De LeonibusToxic masculinity radice della violenza?Rocca A. 75 n. 14 (15 lug. 2016), pp. 30-32psicologia;sociologia;societ?Toxic masculinity, afferma la scrittrice statunitense Amanda Marcotte, ? uno specifico modello secondo cui esercitare il potere come maschi attraverso la dominanza e il controllo. Questo approccio toxic alla mascolinit? ? stato direttamente collegato ai fattori che conducono agli omicidi di massa e alle stragi. Lo stesso modello di dominanza, da esercitare anche con la violenza, pu? essere riconosciuto nell'odio razziale e nell'intolleranza religiosa, nell'odio contro ogni minoranza e contro ogni diversit?.
15724Spoglio di Periodico III CMassimo&TeodoriCome cambia la democrazia. Il referendum e le sue contraddizioniRocca A. 75 n. 14 (15 lug. 2016), pp. 37-39politicaItaliaQuesto articolo ? dedicato al referendum abrogativo costituzionale da realizzarsi nel prossimo autunno 2016 con lo scopo di approvare o smentire la riforma costituzionale gi? approvata in parlamento in aprile 2016. L'autore riflette sull'indebolimento dell'istituzione referendaria e sui contenuti della riforma costituzionale.
15725Spoglio di Periodico III CCarlo&TimioUn WomenRocca A. 75 n. 14 (15 lug. 2016), p. 62politica;istituzioni;donneEuropaBreve articolo della sezione "Organizzazioni in primo piano" dedicato alla UN Women, l'organizzazione internazionale per l'uguaglianza di genere delle Nazioni Unite. Questa sezione offre un quadro sintetico della storia, della struttura, di missione e finalit?, e dei mezzi di finanziamento dell'organizzazione.
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