Titolo_DEBTitolo_aTitolo_bTitolo_cTitolo_dTitolo_eEdizione_DEBEdizione_aEdizione_bEdizione_dEdizione_fEdizione_gNumerazioneEditore_distributore_DEB/0Editore_distributore_a/0Editore_distributore_c/0Editore_distributore_d/0Editore_distributore_e/0Editore_distributore_g/0Editore_distributore_h/0Descrizione_fisica_DEBDescrizione_fisica_aDescrizione_fisica_cDescrizione_fisica_dDescrizione_fisica_eFormulazione_serie_DEB/0Formulazione_serie_a/0Formulazione_serie_b/0Formulazione_serie_e/0Formulazione_serie_f/0Formulazione_serie_r/0Formulazione_serie_h/0Formulazione_serie_i/0Formulazione_serie_v/0Formulazione_serie_x/0Note/0Note/1Note/2Intestazione_principale_DEBIntestazione_principale_aIntestazione_principale_bIntestazione_principale_xIntestazione_principale_dIntestazione_principale_cIntestazione_principale_fResponsabilità_persone_DEB/0Responsabilità_persone_z/0Responsabilità_persone_a/0Responsabilità_persone_b/0Responsabilità_persone_x/0Responsabilità_persone_d/0Responsabilità_persone_c/0Responsabilità_persone_f/0Responsabilità_enti_DEB/0Responsabilità_enti_z/0Responsabilità_enti_a/0Responsabilità_enti_c/0Responsabilità_enti_q/0Responsabilità_enti_b/0Responsabilità_enti_x/0Responsabilità_enti_y/0Responsabilità_enti_d/0Responsabilità_enti_e/0Responsabilità_enti_f/0Lingua_di_pubblicazione/0Paese_di_pubblicazioneTipologia_utenteRCE_DEBRCE_bRCE_kRCE_vRCE_nRCE_aRCE_fRCE_mRCE_pRCE_cCollocazioneStato_di_registrazioneCatalogatore_e_o_operatoreData_di_registrazioneNumero_periodico_ws_sdocNumero_periodico_ws_spoTipo_del_documentoIndice_della_classificazioneConsistenza_collezione/0DescrittoriCodice_Edit_Distr_ws_sdocCodice_Edit_Distr_ws_forniRagione_socialeCodice_ISBNCodice_fiscalePartita_IVAIndirizzoCAPCittàProvinciaTelefonoFaxConto_corrente_postaleConto_corrente_bancarioCasella_postale_MFNISSNNote/3Responsabilità_enti_DEB/1Responsabilità_enti_z/1Responsabilità_enti_a/1Responsabilità_enti_c/1Responsabilità_enti_q/1Responsabilità_enti_b/1Responsabilità_enti_x/1Responsabilità_enti_y/1Responsabilità_enti_d/1Responsabilità_enti_e/1Responsabilità_enti_f/1Note/4Editore_distributore_DEB/1Editore_distributore_a/1Editore_distributore_c/1Editore_distributore_d/1Editore_distributore_e/1Editore_distributore_g/1Editore_distributore_h/1Responsabilità_persone_DEB/1Responsabilità_persone_z/1Responsabilità_persone_a/1Responsabilità_persone_b/1Responsabilità_persone_x/1Responsabilità_persone_d/1Responsabilità_persone_c/1Responsabilità_persone_f/1Formulazione_serie_DEB/1Formulazione_serie_a/1Formulazione_serie_b/1Formulazione_serie_e/1Formulazione_serie_f/1Formulazione_serie_r/1Formulazione_serie_h/1Formulazione_serie_i/1Formulazione_serie_v/1Formulazione_serie_x/1Responsabilità_persone_DEB/2Responsabilità_persone_z/2Responsabilità_persone_a/2Responsabilità_persone_b/2Responsabilità_persone_x/2Responsabilità_persone_d/2Responsabilità_persone_c/2Responsabilità_persone_f/2Lingua_di_pubblicazione/1Abstract/0Localizzazione_articolo/0Descrittori_specificiLingua_di_pubblicazione/2Lingua_di_pubblicazione/3Responsabilità_enti_DEB/2Responsabilità_enti_z/2Responsabilità_enti_a/2Responsabilità_enti_c/2Responsabilità_enti_q/2Responsabilità_enti_b/2Responsabilità_enti_x/2Responsabilità_enti_y/2Responsabilità_enti_d/2Responsabilità_enti_e/2Responsabilità_enti_f/2Responsabilità_enti_DEB/3Responsabilità_enti_z/3Responsabilità_enti_a/3Responsabilità_enti_c/3Responsabilità_enti_q/3Responsabilità_enti_b/3Responsabilità_enti_x/3Responsabilità_enti_y/3Responsabilità_enti_d/3Responsabilità_enti_e/3Responsabilità_enti_f/3Responsabilità_persone_DEB/3Responsabilità_persone_z/3Responsabilità_persone_a/3Responsabilità_persone_b/3Responsabilità_persone_x/3Responsabilità_persone_d/3Responsabilità_persone_c/3Responsabilità_persone_f/3Responsabilità_persone_DEB/4Responsabilità_persone_z/4Responsabilità_persone_a/4Responsabilità_persone_b/4Responsabilità_persone_x/4Responsabilità_persone_d/4Responsabilità_persone_c/4Responsabilità_persone_f/4Abstract/1Consistenza_collezione/1Consistenza_collezione/2Consistenza_collezione/3Consistenza_collezione/4Responsabilità_enti_DEB/4Responsabilità_enti_DEB/5Responsabilità_enti_z/4Responsabilità_enti_z/5Responsabilità_enti_a/4Responsabilità_enti_a/5Responsabilità_enti_c/4Responsabilità_enti_c/5Responsabilità_enti_q/4Responsabilità_enti_q/5Responsabilità_enti_b/4Responsabilità_enti_b/5Responsabilità_enti_x/4Responsabilità_enti_x/5Responsabilità_enti_y/4Responsabilità_enti_y/5Responsabilità_enti_d/4Responsabilità_enti_d/5Responsabilità_enti_e/4Responsabilità_enti_e/5Responsabilità_enti_f/4Responsabilità_enti_f/5Responsabilità_persone_DEB/5Responsabilità_persone_DEB/6Responsabilità_persone_DEB/7Responsabilità_persone_DEB/8Responsabilità_persone_z/5Responsabilità_persone_z/6Responsabilità_persone_z/7Responsabilità_persone_z/8Responsabilità_persone_a/5Responsabilità_persone_a/6Responsabilità_persone_a/7Responsabilità_persone_a/8Responsabilità_persone_b/5Responsabilità_persone_b/6Responsabilità_persone_b/7Responsabilità_persone_b/8Responsabilità_persone_x/5Responsabilità_persone_x/6Responsabilità_persone_x/7Responsabilità_persone_x/8Responsabilità_persone_d/5Responsabilità_persone_d/6Responsabilità_persone_d/7Responsabilità_persone_d/8Responsabilità_persone_c/5Responsabilità_persone_c/6Responsabilità_persone_c/7Responsabilità_persone_c/8Responsabilità_persone_f/5Responsabilità_persone_f/6Responsabilità_persone_f/7Responsabilità_persone_f/8Responsabilità_persone_DEB/9Responsabilità_persone_DEB/10Responsabilità_persone_z/9Responsabilità_persone_z/10Responsabilità_persone_a/9Responsabilità_persone_a/10Responsabilità_persone_b/9Responsabilità_persone_b/10Responsabilità_persone_x/9Responsabilità_persone_x/10Responsabilità_persone_d/9Responsabilità_persone_d/10Responsabilità_persone_c/9Responsabilità_persone_c/10Responsabilità_persone_f/9Responsabilità_persone_f/10Localizzazione_articolo/1Responsabilità_persone_DEB/11Responsabilità_persone_z/11Responsabilità_persone_a/11Responsabilità_persone_b/11Responsabilità_persone_x/11Responsabilità_persone_d/11Responsabilità_persone_c/11Responsabilità_persone_f/11Responsabilità_persone_DEB/12Responsabilità_persone_DEB/13Responsabilità_persone_z/12Responsabilità_persone_z/13Responsabilità_persone_a/12Responsabilità_persone_a/13Responsabilità_persone_b/12Responsabilità_persone_b/13Responsabilità_persone_x/12Responsabilità_persone_x/13Responsabilità_persone_d/12Responsabilità_persone_d/13Responsabilità_persone_c/12Responsabilità_persone_c/13Responsabilità_persone_f/12Responsabilità_persone_f/13Responsabilità_persone_DEB/14Responsabilità_persone_DEB/15Responsabilità_persone_DEB/16Responsabilità_persone_DEB/17Responsabilità_persone_z/14Responsabilità_persone_z/15Responsabilità_persone_z/16Responsabilità_persone_z/17Responsabilità_persone_a/14Responsabilità_persone_a/15Responsabilità_persone_a/16Responsabilità_persone_a/17Responsabilità_persone_b/14Responsabilità_persone_b/15Responsabilità_persone_b/16Responsabilità_persone_b/17Responsabilità_persone_x/14Responsabilità_persone_x/15Responsabilità_persone_x/16Responsabilità_persone_x/17Responsabilità_persone_d/14Responsabilità_persone_d/15Responsabilità_persone_d/16Responsabilità_persone_d/17Responsabilità_persone_c/14Responsabilità_persone_c/15Responsabilità_persone_c/16Responsabilità_persone_c/17Responsabilità_persone_f/14Responsabilità_persone_f/15Responsabilità_persone_f/16Responsabilità_persone_f/17
Testimonianze. Kosovo: il fuoco sotto la cenerePapafavaFrancescoItaITAIII - A03060aaKosovo conflitto politica ideologia indipendenza Albania6998La situazione in Kosovo continua ad essere difficile tra le idee di una "Grande Serbia" e le spinte all'indipendenza che provengono dagli albanesi. I serbi hanno difficoltà di circolazione nella regione e sono oggetto di rappresaglia, secondo un rapporto di Amnesty International dell'aprile 2003 ("Prigionieri nella nostra stessa casa"). Gli albanesi godono di una situazione migliore: vivono in libertà e lo standard economico-sociale è superiore agli stati confinanti. La posizione della Chiesa ortodossa.A.XLVI, n.6 (432) (nov.-dic. <2003>), p.115-124politica internazionale
Missione Oggi. Per un progetto di eco-teologia africana. Si tratta del dossierColasuonnoNicolaa curaItaITAIII - C03040aaecologia teologia Africa Zimbabwe Malawi Sudafrica religione civiltà coscienza comunità6500Alcuni teologi hanno suggerito di introdurre nel cristianesimo un 11 comandamento per formare una coscienza ecologica: la religione tradizionale africana sembra che non l'abbia mai perso questo comandamento, anzi ci mostra i modi in cui lo vive. Il dossier presenta tre punti di vista, dallo Zimbabwe, dal Malawi e dal Sudafrica come modello per l'Occidente distruttivo ed "efficiente". Per ogni Paese trattato viene riportata una mini scheda geografica.N.1 (gen. <2005>), p.17-32coscienza ecologica
Missione Oggi. Le alternative per un nuovo ordine mondialeGaltungJohanItaITAIII - C03040aapolitica economia cultura sfruttamento ONU USA6501Johan Galtung parla di un nuovo ordine mondiale che potrebbe realizzarsi entro il 2020, quando gli Stati Uniti d'America potrebbero crollare come potenza unica per le contraddizioni che stanno vivendo al loro interno. E' però necessario l'appoggio delle Nazioni Unite riformate (Galtung propone di introdurre tre cambiamenti), non dominate da una sola potenza e con un Consiglio di sicurezza non dotato di poteri esclusivi. In merito al conflitto israelo-palestinese, il professore ipotizza la creazione di un modello federativo, di una comunità di paesi mediorientali in cui rientrano uno stato palestinese riconosciuto, Israele, Siria, Libano, Giordania ed Egitto. Il modello federativo vale anche per l'Africa centrale. Occorre agire dal basso e coinvolgere quante più persone possibili della società civile per discutere del territorio sul quale essi vorrebbero vivere.N.2 (feb. <2005>), p.5-8riforma delle Nazioni Unite modello federativo
Missione Oggi. Microcredito. Esperimenti di finanza alternativaSmussiGabrieleItaITAIII - C03040aamicrocredito finanza Anno internazionale rapporti Nord-Sud debito estero sviluppo finanziamenti povertà progetti6502Il dossier di questo mese affronta il tema del microcredito, al centro dell'Anno Internazionale 2005 proclamato dalle NU: la finanza e la sua influenza nel rapporto tra Nord e Sud del mondo; il debito estero, il finanziamento allo sviluppo, l'imposta mondiale contro la povertà e la creazione dell'Islamic Bank of Britain. L'articolo di Terreri analizza la sostenibilità economica dei progetti di sviluppo finanziati e sconfessa la tesi secondo cui i poveri non sono in grado di risparmiare. Si affronta poi il settore finanziario informale e alcune incognite del microcredito. L'ultimo articolo parla delle "tontine", vero e proprio sistema finanziario che offre servizi simili a quelli offerti da banche, caratterizato da relazioni personali molto strette tra i membri, per evidenziare il fatto che le popolazioni povere non stanno ad aspettare ma hanno già messo a punto una serie di strategie di sopravvivenza e di solidarietà per affrontare le tante difficoltà quotidiane.N.2 (feb. <2005>), p.17-32
Missione Oggi. Pensando a una teologia nera femminista della liberazioneMena LopezMaricelItaITAIII - C03040aafilosofia teologia femminismo coscienza ecologia discriminazione società donne povertà6503La teologia nera femminista nasce dalla necessità di fare teologia a partire dall'esperienza di vita comunitaria e religiosa, sia di donne cristiane, sia di donne appartenenti a religioni di origine africana in America latina e nei Caraibi. Si preoccupa di razzismo, discriminazione, classismo, antisemitismo, fenomeni che caratterizzano le esperienze di vita delle oppresse delle nostre società e considera le loro lotte e resistenze. Tra gli elementi che caratterizzano il discorso teologico troviamo: la vita quotidiana, il corpo come luogo di rivelazione, la tradizione orale come memoria storica di resistenza, il senso degli antenati, la ricerca di una vita dignitosa, la soggettività, una nuova inculturazione, il macroecumenismo e la fede sincretica.N.3 (mar. <2005>), p.33-36
Missione oggi. Sierra Leone: verità e riconciliazioneColasuonnoNicolaItaITAIII - C03040aapolitica diritti umani conflitti infanzia giustizia verità società Sierra Leone Africa6504La Commissione Verità e Riconciliazione della Sierra Leone presenta al governo il suo primo rapporto finale contenente dichiarazioni e testimonianze raccolte nelle 90 sessioni e dopo aver ascoltato oltre 350 persone per tutto il Paese. Tale Commissione è stata voluta dal Trattato di pace firmato a Lomé nel 1999, per trattare l'impunità e rompere il ciclo di violenza: il tutto finalizzato a facilitare la guarigione e la riconciliazione, a fare giustizia del conflitto. L'articolo esplora la cosiddetta "verità sociale" del conflitto (causato non soltanto dai diamanti) ed esamina le raccomandazioni chieste al governo e alla popolazione, nonché le riparazioni per concludere il processo di riconciliazione.N.3 (mar. <2005>), p.5-9riconciliazione
Missione Oggi. Congo: la riconciliazione difficileBucyalimwe MararoStanislasItaITAIII - C03040aapolitica Repubblica Democratica del Congo conflitto storia riconciliazione pace6505L'accordo di pace per porre fine alla guerra che durava da nove anni nella RDC è stato firmato nel 1999, ma la pace e la riconciliazione nazionale non sembrano essersi ancora affacciate all'orizzonte. L'articolo tenta di dare una risposta al perché tale processo si sta rivelando di difficile raggiungimento: ripercorre la storia del Paese sin dal XIX secolo ed evidenzia gli scogli dell'accordo di pace di Lusaka, con l'ambiguità delle misure adottate per riportare la pace, nonché le condizioni irrinunciabili perché il processo di riconciliazione nazionale sia completato.N.4 (apr. <2005>), p.9-12accordo di pace accordo di Lusaka
Missione Oggi. Tony Blair e il Piano Marshall per l'AfricaCobelliMaria TeresaItaITAIII - C03040aapolitica Africa sviluppo aiuti società civile investimenti6506Tony Blair, Primo Ministro inglese, ha ipotizzato un Piano Marshall per il continente africano, prospettando un annullamento del debito estero, perlomeno degli 80 miliardi di dollari di debito dovuto alla Banca Mondiale, al Fondo Monetario e alla Banca Africana per lo sviluppo, considerato oramai inesigibile. La proposta prevede anche il raddoppiamento dell'APS e la mobilitazione di 100 miliardi di dollari all'anno a favore dell'Africa. Il rimedio solleva però delle riserve e l'articolo si propone di esaminarle, facendo anche un parallelismo con il primo Piano Marshall lanciato in Europa dopo la seconda guerra mondiale.N.4 (apr. <2005>), p.5-8politica internazionale
Missione Oggi. Costa d'Avorio. Anomalie e diritti calpestatiBaldiCesareItaITAIII - C03040aaCosta d'Avorio diritti umani società civile armi6507Da oltre due anni la Costa d'Avorio non conosce pace e unità: dal novembre 2004, quando 60 manifestanti sono stati uccisi dall'esercito francese, la situazione è precipitata e i diritti umani fondamentali vengono calpestati all'ordine del giorno. A denunciare tale situazione è la Lega Ivoriana per i Diritti Umani (LIDHO): ancora una volta è un'associazione della società civile che continua a battersi contro quei governi che vogliono affermare le proprie ragioni calpestando i diritti che affermano invece di difendere. Un altro interessante articolo riguarda l'industria bellica e il sostegno fornito da parecchi istituti di credito italiani ad un settore considerato il "gioiello" del made in Italy, nonostante una campagna di pressione alle "banche armate" stia creando un certo fastidio nell'ambiente portando parecchie banche a dichiarare formalmente di voler uscire dal business.N.5 (mag. <2005>), p.5-8industria bellica campagne di informazione intervento statale
Missione Oggi. Dal consumo critico alla critica del rifiuto. Si tratta del dossier.RuzzenentiMarinoItaITAIII - C03040aaglobalizzazione sviluppo umano rifiuti società consumismo ecologia6508Il livello di sviluppo di un paese si misura ricorrendo al PIL o all'energia utilizzata da ciascun individuo. Sembra allora irrilevante la quantità dei rifiuti prodotti, ma proprio i rifiuti nell'era della globalizzazione e dell'industrializzazione intensiva diventano il vero problema. Più che società dei consumi, la nostra è una società dei rifiuti perché in realtà noi non consumiamo ma trasformiamo ciò che in passato ci è stato utile. Se si considera il grado di sviluppo di un paese con la quantità di rifiuti prodotti, si dovrebbe probabilmente rivedere la classifica stilata dalle NU annualmente per calcolare l'indice di sviluppo umano. Come risolvere il problema? L'autore propone una maggiore "critica del rifiuto".N.5 (mag. <2005>), p.17-32società critica impatto ambientale
Missione Oggi. Islam e l'Europa. La sfida dell'incontro di civiltàDassettoFeliceItaITAIII - C03040aaislam dibattito integrazione religione civiltà società6509L'articolo sviluppa e cerca di comprendere il difficile rapporto tra musulmani e non musulmani, distanti ora come non mai da una coabitazione pacifica. I primi sembrano riscoprire l'elemento religioso, i secondi sono nel pieno della secolarizzazione e tendono a porre la religione nell'intimità della coscienza e della vita privata. Si crede che i musulmani oggi non debbano essere inseriti in un'ottica di pura integrazione, ma vadano ascoltati e confrontati in un dibattito più ampio che coinvolge l'intera società. Il confronto deve essere paritario e rivolto alle civiltà, nella prospettiva di costruire una vera relazione di inclusione.N.5 (mag. <2005>), p.42-45
Missione oggi. Dio fra simboli, fedi e leggi. L'abstract fa riferimento all'intero numeroColasuonnoNicolaItaITAIII - C03040aareligioni stato laico islam dialogo interreligioso ebraismo cristianesimo6510L'intero numero della rivista sviluppa i temi trattati al convegno dal titolo "Dio tra simboli, fedi e leggi": la religione, il valore di Dio e il ruolo che questi assumono in una società laica e pluralista. Viene presentato il rapporto tra confessioni religiose e Stato in Italia e il ruolo dell'Islam e dell'ebraismo in una società che sembra orientata più verso i valori dell'individuo.N.6 (giu.-lug. <2005>), pp.47convegno laicità
Missione oggi. Dio in un mondo laico e pluralista. Si tratta del dossierSullivanLawrenceItaITAIII - C03040aaDio ricerca pluralismo6511Dio è e rappresenta la maggiore preoccupazione del mondo religioso, tanto da continuare ad avere un ruolo centrale nell'orizzonte contemporaneo. Un Dio percepito non come concetto ma come persona per eccellenza, come fonte di ogni vita sulla terra, padre di tutto. Oggi, l'esperienza che ognuno può fare di Dio è ricca e variegata. Ciononostante, esistono varie similitudini tra le diverse religioni e culture.N.6 (giu.-lug. <2005>), p.17-32laicità
Missione oggi. Il business delle armi nel nome della "sicurezza"CucchiniRobertoItaITAIII - C03040aaarmi guerra USA Iraq multinazionali commercio politica6512Cresce la spesa degli stati in armamenti, sulla scia della lotta al terrorismo. Tra i maggiori produttori di armi figurano gli USA, che stanno "piazzando" i loro prodotti addirittura tra le fila dell'esercito iracheno. Le spese militari nel paese aumentano considerevolmente e sempre meno fondi vengono destinati ai bisogni della popolazione. In tutto il mondo, infatti, muoiono ogni giorno per fame 24 mila persone e 14 mila per sete. Non sarebbe bene, allora, dirottare le risorse convogliate alle armi verso cause più nobili? La popolazione dell'UE crede sia meglio e ne sono certamente convinte quelle persone che in un recente sondaggio hanno detto di considerare gli USA come una minaccia per la pace mondiale.N.7 (ago.-set. <2005>), p.12-15spese civili spese militari
Missione oggi. Allarme Rwanda. Si tratta del dossierKatabarukaIdesbalda curaCiharhulaVickyItaITAIII - C03040aapolitica guerre povertà comunità internazionale governo società geopolitica gruppi etnici6513CaffiTeresinaLa situazione continua ad essere tutt'altro che stabile nel paese. Se la comunità internazionale non interviene per permettere il rientro del gruppo Hutu nel paese, si potrebbe scatenare una nuova ondata di terrore, in grado di coinvolgere numerosi paesi, in primo luogo la vicina Repubblica Democratica del Congo. Il dossier racconta in dettaglio la situazione esistente in Ruanda e raccoglie le testimonianze di coloro che hanno in mente un futuro diverso per il loro paese, all'interno del quale numerosi sono gli interessi economici e geopolitici.N.7 (ago.-set. <2005>), p.17-32politica internazionale
Rocca. Africa: eppur si muoveSalviMaurizioItaITAIII - C03044aaAfrica G8 comunità internazionale risorse economia6514Il 2005 si prospetta come l'anno dell'Africa, di un continente che in 50 anni è stato teatro di 186 colpi di Stato e di 26 conflitti che hanno causato la morte di 7 milioni di persone. T. Blair, Primo Ministro inglese, sostiene il rilancio di un territorio a cui la Gran Bretagna dovrebbe dedicarsi maggiormente. L'Italia si trova ancora una volta ad essere fanalino di coda negli aiuti all'Africa. E' comunque la comunità internazionale a non fare nulla per un continente che sta procedendo verso il suo collasso. Gli USA hanno mostrato interesse solo nel quadro della lotta al terrorismo, con la creazione di una forza militare africana necessaria per la sicurezza internazionale: per molti, alla base di questa iniziativa vi è la necessità di controllare le risorse minerarie (manganese, cromo e cobalto) che abbondano nel territorio. Ci si augura che l'Unione Africana possa effettivamente prendere in mano la situazione e diventare artefice del proprio futuro.A.64, n.1 (1 gen. <2005>), p.14-16Unione Africana
Rocca. Formazione addioFarinelliFiorellaItaITAIII - C03044aaformazione lavoro istruzione welfare6515In Italia, sebbene persista l'obbligo formativo fino ai 18 anni di età, esiste la possibilità che i minorenni possano lavorare. Si tratta del difficile equilibrio tra diritto all'istruzione e diritto al lavoro: in effetti, molto spesso i giovani preferiscono il lavoro alla formazione, che sembra dare sempre di meno in termini di autonomia, identità e stima di se stessi. Il nostro paese deve però lavorare affinché si tratti di un lavoro regolare e non al nero, come spesso accade. Il fenomeno d'altronde dei ragazzi che abbandonano la scuola media ogni anno - 35.000 - e l'istruzione superiore - 150.000 - è crescente. Urge una soluzione, ma la classe politica attuale sembra non interessarsi molto al problema. Nella stessa rivista, è riportato in dettaglio l'indice delle tematiche trattate nel 2004.A.64, n.1 (1 gen. <2005>), p.20-22
Rocca. Principi buoni e rimedi inadeguatiAllegrettiUmbertoItaITAIII - C03044aapolitica riforma sicurezza ONU6516Ormai da 10 anni a questa parte il tema della riforma delle Nazioni Unite è all'ordine del giorno. Nulla, comunque, si è però ancora mosso, nonostante la soluzione di questa situazione venga vista da molti come preventiva a molte altre questioni serie quali la sicurezza internazionale e la lotta al terrorismo. I problemi più spinosi sono quelli della riforma del consiglio di sicurezza, della modifica dell'art. 5 della carta, dell'estensione dei poteri dell'Assemblea generale e del Consiglio economico e sociale (ECOSOC), quest'ultimo con il compito di perseguire un migliore governo economico del mondo. Tanti sono i rapporti e i dossier elaborati nel quadro NU ma la decisione appare purtroppo ancora lontana.A.64, n.2 (15 gen. <2005>), p.16-19ECOSOC Consiglio di sicurezza NU
Rocca. Crescere o decrescere?CarraAldo EduardoItaITAIII - C03044aaeconomia crescita globalizzazione politica diritti6517Il mondo economico e quello politico sono entrambi tesi verso la crescita della nostra economia. In numero sempre più consistente, però, oggi gli studiosi credono che la crescita esponenziale non possa più continuare, anzi siamo già alle soglie della decrescita: si apre così un nuovo periodo in cui c'è spazio per la trasformazione della struttura economica, politica e sociale, una trasformazione che non intaccherebbe il benessere sociale ma ne andrebbe a prevedere la crescita eccessiva. Il nuovo modello deve improntarsi alla sostenibilità, ma non comportare privazione alcuna o rinuncia. Bisogna però liberarsi dal sistema e dalla catena che unisce consumi eccessivi, guadagno, stress, passività.A.64, n.2 (15 gen. <2005>), p.26-27decrescita economica
Mondodomani. Indigeni e minoranze etniche. Si tratta dello Speciale di questo mesePaternòPatriziaa curaItaITSII - Emeroteca ONG00310aaminoranze popoli indigeni America latina Convenzioni internazionali diritti umani6518Lo Speciale analizza la situazione dei 32 mila indigeni presenti in America Latina e lo sforzo della comunità internazionale per la loro tutela, impegno rafforzato nel 1995 con la celebrazione della decade sulle popolazioni autoctone. L'impegno dell'UNICEF, ai sensi dell'art.30 della Convenzione sui Diritti dell'Infanzia, è volto a superare l'esclusione sociale che impedisce ai bambini e alle donne di godere dei loro diritti fondamentali. Grazie ai progetti del Fondo, molti paesi dell'America latina che hanno ratificato accordi o formulato leggi a beneficio dei popoli indigeni (Ecuador, Bolivia, Venezuela, ecc...) sono adesso in grado di far sentire ls propria voce e a raccomandare misure per eliminare le disuguaglianze economiche e sociali.A.XXVII, n.2 (mar.-apr.<2005>), p.13-20infanzia Forum sugli indigeni
Mondodomani. Pechino + 10CurtoChiaraLirosiAlessiaItaITSII - Emeroteca ONG00310aadonne Pechino discriminazione parità violenza traffico di persona6519I progressi fatti a 10 anni dalla Conferenza Mondiale di Pechino (1995) sono pochi e lenti. Le donne continuano ad essere vittime di violenza, AIDS, traffico di persone e povertà. A fronte di questi dati poco incoraggianti, si è fatta avanti la proposta di istituire entro il 2006 un Osservatore incaricato di denunciare l'eventuale presenza di leggi discriminatorie contro le donne di vari paesi. L'Italia conosce i problemi maggiori nel riconoscimento delle pari opportunità tra uomo e donna. Sono poche le donne che ricoprono ruoli di prestigio nella magistratura e nella politica, sono più bassi i salari rispetto ai colleghi uomini e peggiori le condizioni di vita delle donne immigrate. Resta tanto da fare anche nel nostro Paese...A.XXVII, n.2 (mar.-apr. <2005>), p.26-27CEDAW diritti delle donne
Mondodomani. Tornare bambini dopo la guerraContucciAnnaItaITSII - Emeroteca ONG00310aabambini soldato guerra conflitti convenzione internazionale diritti6520I bambini sono i più esposti ai conflitti che si combattono ogni anno nel mondo. Vengono rapiti e arruolati spesso tra i ribelli senza potersi opporre alla barbarie di ciò che li circonda. Sono 10 i paesi che continuano ad utilizzare bambini soldati ed è a loro che si rivolge la Coalizione internazionale "Stop all'uso dei bambini soldato!", nata nel 1998 per promuovere l'adozione del protocollo opzionale alla Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia che proibisce il reclutamento e l'impiego dei minori di 18 anni nei conflitti armati.A.XXVII, n.2 (mar.-apr. <2005>), p.28-29campagna internazionale
Mondodomani. Speciale "Credito alle donne"BaldassarreLauraItaITSII - Emeroteca ONG00310aadonne microcredito economia progetti autonomia6521Il microcredito è una grande possibilità per uscire dalla povertà, attraverso la concessione di prestiti anche a coloro che vivono nelle condizioni peggiori. Si stima che il 90 percento dei destinatari di attività di microcredito sia composto da donne; ciò ha permesso di migliorare le loro condizioni di vita e delle loro famiglie e ha ridotto i rischi di non vedere rimborsato il denaro prestato. Il microcredito ha avuto anche il pregio di dare alle donne un maggiore ruolo decisionale all'interno delle proprie famiglie, anche in quei contesti nei quali erano sempre state emarginate: le donne riescono ad essere più sicure di se stesse. Il dossier descrive alcune esperienze internazionali di microcredito (Afghanistan) e nazionali (il caso delle donne egiziane in Italia).A.XXVII, n.3 (mag.-giu. <2005>), p.15-22
Mondodomani. Bambini e povertà. Il caso dell'ItaliaLaresePatriziaItaITSII - Emeroteca ONG00310aabambini povertà Italia immigrati welfare6522Sono più di 2 milioni i minori che vivono nel nostro paese in condizioni precarie e difficili. Vivono all'interno di situazioni di povertà reale, dove ci si confronta con oggetti e abitudini che sono di fatto a loro preclusi. I bambini vivono situazioni devastanti e sono inevitabilmente destinati ad un futuro di emarginati, invisibili ed esclusi. I minori immigrati sono la categoria più interessata da questo dramma. La scuola può e deve arginare questo disagio, ma serve l'intervento delle istituzioni a vario livello.A.XXVII, n.3 (mag.-giu. <2005>), p.23-24povertà relativa
Rocca. Riforma agraria adesso!ConficoniAndreaItaITAIII - C03044aariforma agraria politica sovranità alimentare organizzazioni internazionali privatizzazione agricoltura6523L'articolo riporta la cronaca del primo Forum Mondiale sulla sovranità alimentare che si è tenuto a Valencia (Spagna) nel dicembre 2004. Con 550 delegati, provenienti soprattutto dall'America latina, il forum ha voluto ribadire la centralità della riforma agraria in un mondo senza fame. Tutto ciò passa attraverso una ridefinizione delle relazioni di potere, basata su un cambiamento degli interessi primari e privilegiando la sicurezza alimentare per tutti rispetto al sostegno di attività lucrative. La struttura sociale e fondiaria di molti paesi - profondamente ingiusta - non fa che legittimare comportamenti quali la schiavitù rurale. Il Fondo Monetario Internazionale, l'OMS e la banca Mondiale sono i principali garanti della privatizzazione delle risorse naturali e dovrebbero farsi invece promotori della sovranità alimentare perché tutti i popoli siano in grado di produrre per se stessi, utilizzando le proprie terre. E' auspicabile per il Forum una riforma agraria guidata dallo Stato che privilegi la dimensione familiare e cooperativistica della produzione. La scheda Paese di questo numero è sull'.A.64, n.3 (1 feb. <2005>), p.33-36Forum
Rocca. Il Rapporto tra pensiero e azioneSalviMaurizioItaITAIII - C03044aaforum sociale lavoro Porto Alegre precarietà globalizzazione società6524Il Forum sociale ha rappresentato sinora un luogo di incontro e di scambio di idee: è arrivato il momento che queste idee si trasformino in un'azione votata al cambiamento. E' questa anche l'idea del presidente venezuelano Chavez, che si è proposto come leader del movimento, ma il popolo di Porto Alegre non sembra pronto a riconoscere una guida che diriga il movimento, ancora una volta persuaso che i maggiori problemi da risolvere siano la riforma delle Nazioni Unite, la sostenibilità e la previsione di tasse sulle transazioni finanziarie. La rivista contine anche un interessante speciale sul Convegno "giovani, generazione precaria", dedicato al diritto al lavoro e alle difficoltà che i giovani incontrano nell'inserimento nel mercato del lavoro nel nostro paese. La scheda Paese di questo numero è su .A.64, n.4 (15 feb. <2005>), p.14-16
Rocca. Bush tra Baghdad e TeheranSalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica USA esercito Iraq guerra6525Anche dopo le elezioni del gennaio 2005 in Iraq, la situazione rimane precaria e sembra ancora lontana la partenza dei 135 mila marines americani impegnati nella missione. Anche la formazione di un esercito nazionale si sta rivelando un fallimento perché al suo interno solo il 30 percento è in grado di combattere realmente. A questo punto Bush si chiede se sia stato necessario spendere 300 miliardi di dollari per la "democratizzazione dell'Iraq". I grattacapi non finiscono qui per il presidente americano, che non riesce a fermare l'emorragia di soldati che tornati in patria decidono di abbandonare il corpo dei marines perché disgustati dalla guerra e di arruolarsi nelle società private che garantiscono sicurezza e che offrono stipendi fino a 4 volte maggiori di quelli statali.A.64, n.5 (1 mar. <2005>), p.14-16politica internazionale
Rocca. La storia e l'oggiFarinelliFiorellaItaITAIII - C03044aadonne movimenti politiche familiari giovani lavoro6526Dopo il fallimento del referendum sulla fecondità assistita, si è sentita da più parti la voce delle donne. Sembra infatti che le donne autorevoli, con una lunga esperienza e dotate di notevole cultura, parlino solo tra loro e non facciano partecipi tutti gli altri. Sembrano lontani gli anni in cui i movimenti in difesa delle donne combattevano per la legalizzazione dell'aborto o del divorzio; oggi i problemi da affrontare sono diversi, ma l'esperienza accumulata potrebbe essere d'aiuto a quelle donne che nei loro paesi si battono perché i diritti elementari della donna vengano rispettati. La rivista tratta anche i temi relativi al mondo del lavoro, alla crisi occupazionale e industriale e alla precarietà. La scheda paese di questo numero è sulla .A.64, n.5 (1 mar. <2005>), p.24-26precarietà diritti delle donne
Rocca. Imprenditori e amici cercansiRuggeriGiovanniItaITAIII - C03044aaMoldova società povertà immigrazione eguaglianza6527L'ex repubblica sovietica mantiene già da qualche anno il primato di Paese più povero dell'Europa. Gli stipendi sono bassissimi (in media tra i 50 e 80 euro mensili) e il 90 percento della popolazione lavora per racimolare i 2.500 euro necessari ad espatriare per mezzo di organizzazioni che gestiscono il traffico dell'emigrazione. Il paese è lacerato dalla mancanza di un'identità specifica, proprio a seguito dell'immigrazione di russi e rumeni. Oggi il territorio è diviso tra romenofili e russofili, con una bassissima percentuale di persone che si considerano moldave. La situazione economica è ancora peggiore e i problemi sociali sono legati alla partenza di donne e madri. Tanto resta da fare in questo paese e allora, perché non attribuire alle imprese italiane presenti sul territorio un ruolo di promozione sociale e non solo di profitto? La rivista, in un altro articolo, esamina il significato che la parola eguaglianza ha assunto nei vari contesti storici. Per la scheda paese, questo numero parla di .A.64, n.6 (15 mar. <2005>), p.39-41problemi sociali
Rocca. A quarant'anni con mamma e papàCarraAldo EduardoItaITAIII - C03044aagiovani società lavoro indipendenza reddito6528I giovani italiani preferiscono rimanere a casa con i genitori fino all'età matura, più di quanto facciano i loro coetanei francesi e tedeschi: la percentuale è del 54 percento, secondo un'indagine ISTAT. L'articolo esamina le motivazioni di tale scelta (l'attività che si svolge, il problema della casa, i sussidi ai giovani, eccc). La scheda paese di questo numero è su .A.64, n.7 (1 apr. <2005>), p.26-28
Rocca. Sarà democrazia?SalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica Egitto democrazia elezioni6529L'Egitto è un Paese molto importante nello scacchiere mediorientale, ma pare che il Presidente Mubarak si faccia influenzare dalla politica di Washington. Un primo passo in tale direzione è rappresentato dalla modifica dell'art.76 della Costituzione che vorrebbe l'elezione diretta del presidente che concorre insieme ad altri candidati. C'è chi vede dietro questa mossa la volontà di avvicinamento agli USA, che sostengono annualmente il bilancio egiziano versando circa 2 miliardi di dollari; c'è invece chi intravede la possibilità di avviare il Paese verso una seconda repubblica. Sarà solo il futuro a rispondere a questi interrogativi.A.64, n.8 (15 apr. <2005>), p.14-16
Rocca. Pace non è assenza di conflittiNovaraDanieleItaITAIII - C03044aaeducazione alla pace gestione dei conflitti violenza convivenza mediazione6530L'educazione alla pace ha sempre rappresentato un obiettivo centrale per gli educatori, che vogliono evitare l'infiltrarsi della cultura del conflitto nelle nuove generazioni. A partire dagli anni '80, si è sviluppata un'ides di educazione alla pace più operativa, che parte dalla gestione dei conflitti. In questa ottica, la pace viene vista come capacità di assumere il controllo del conflitto e viverlo come momento centrale delle relazioni tra persone. Da qui poi la distinzione tra conflitto e violenza: nel conflitto la persona so-sta e riesce a vivere le sue emozioni dentro di esso; la violenza è sostanzialmente deleteria per l'uomo stesso. Ciascuno di noi è così messo nella posizione di convivere con gli altri, accettando la vera sfida della società e della cultura.A.64, n.8 (15 apr. <2005>), p.45-47negoziazione
Rocca. India-Cina-Pakistan, la diplomazia accompagnata dalla economiaSalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica estremo oriente geopolitica USA accordi internazionali commercio India Cina Pakistan diplomazia6531I tre Paesi hanno mostrato, recentemente, segni di riavvicinamento e hanno gettato le basi per una serie di accordi con il chiaro intento di stravolgere l'ordine mondiale. Importante è l'accordo commerciale tra i 2 paesi più popolosi del mondo che prevede una collaborazione per l'esplorazione di paesi terzi alla ricerca di greggio. Le relazioni tra Pechino e Washington, a seguito di ciò, si sono raffreddate e questo anche perché gli USA sono contrari alla revoca dell'embargo da parte dell'UE alla vendita delle armi alle Forze armate cinesi. Tra India e Pakistan il rapporto sembra stupefacente se si considera che i due paesi sono stati spesso sull'orlo di un conflitto; oggi hanno intensificato gli scambi commerciali e hanno creato un Business Council che si occuperà delle problematiche comuni: non è escluso che presto possano arrivare anche a un'intesa sulla spinosa questione del Kashmir.A.64, n.9 (1 mag. <2005>), p.14-15politica internazionale
Rocca. Le altre mafieDesiderioAlfonsoItaITAIII - C03044aapolitica mafia globalizzazione traffico di persone stato nazionale6532Da tempo si assiste oramai alla progressiva erosione del potere statale a vantaggio di organismi vari, tra cui le varie mafie - più forti dopo la caduta del muro di Berlino. Il traffico di persone è oggi prevalente e viene gestito da gruppi criminali stranieri che, nei paesi di origine, organizzano a pagamento il trasporto di persone verso le zone più ricche del mondo. Le porte di accesso al nostro Paese sono certamente i Balcani (Slovenia e Albania) ed il fenomeno è ulteriormente alimentato dal traffico di donne destinate alla prostituzione. L'Italia oggi ben conosce anche la mafia cinese, nigeriana e albanese. Quella cinese agisce all'interno della propria comunità di appartenenza e si occupa prevalentemente di contraffazione di marchi e di istallazione di laboratori tessili clandestini; la nigeriana si occupa di prostituzione e traffico di droga, come anche la mafia albanese. I reati commessi da questi gruppi rientrano nelle previsioni contenute nell'art.416 bis sull'associazione mafiosa.A.64, n.9 (1 mag. <2005>), p.16-18Accordi di Schengen
Rocca. Le armi? Una merce come tante altreBertozziLucianoItaITAIII - C03044aapolitica cooperazione militare parlamento Italia commercio6533Il nostro parlamento lavora da tempo alla ratifica degli accordi di cooperazione militare stipulati dall'Italia con altri paesi belligeranti: Algeria, Cina, Kuwait, India, Israele, Serbia, paesi che rientrano nella lista nera di Amnesty International per le violazioni dei diritti umani. Uno dei provvedimenti più inquietanti è quello relativo a Israele, unico paese nucleare del medioriente e sempre più militarizzato, e questo mentre l'UE lavora per la pace predisponendo una nuova road map. Tutti gli accordi facilitano la collaborazione dell'industria per la difesa italiana con quella degli altri paesi e tutto ciò in assoluta segretezza, senza che il parlamento venga informato dei dettagli per supposte questioni di sicurezza. Si attendono ulteriori sviluppi in merito. In questo numero, un ampio servizio è dedicato al Ruolo di Giovanni Paolo II, il Papa scomparso recentemente: la sua pesante eredità, le sfide del nuovo pontefice. La scheda paese di questo numero è su .A.64, n.9 (1 mag. <2005>), p.25-26armamenti
Rocca. Bambini senza nido. L'abstract è relativo a tutto il numeroFarinelliFiorellaItaITAIII - C03044aapolitica guerra Iraq legislazione costituzione europea Cina industrializzazione privatizzazione6534La drammatica situazione in Iraq e la minaccia costante di un massacro generalizzato nel paese; le possibili ripercussioni di un NO francese al referendum sulla costituzione europea; il rischio di rallentare il processo verso un'unione più coesa. Si accenna anche al boom economico che stanno vivendo i paesi asiatici, in primo luogo la Cina, sempre più specializzata nella tecnoscienza. Spazio anche alla situazione italiana con il dibattito sulla privatizzazione di beni considerati fino ad adesso comuni e con il problema della carenza di posti negli asili nido pubblici. Infine, una presentazione del nuovo Pontefice e le ragioni della sua scelta.A.64, n.10 (15 mag. <2005>), pp.63asilo nido infanzia
Rocca. Può esistere una grammatica del dialogo interreligioso?FestaFrancesco SaverioItaITAIII - C03044aareligione relativismo cultura laicità dialogo interreligioso6535Ogni religione mostra una propria identità, specificità ed unicità. Partendo da questo, è possibile credere nel raggiungimento di un sistema in cui la pluralità delle vie conduca allo stesso fine? Il deismo settecentesco credeva nella possibilità di coltivare una religione universale basata su un nucleo minimo di verità condiviso da tutti. Oggi la situazione sembra più complessa e le religioni, quando sono utilizzate dalla politica (cfr. Balcani) appaiono sempre più lontane tra loro. Il fondamentalismo diventa allora l'estrema reazione al pericolo incombente di contaminazione e confusione; è una religione che si traduce in linguaggio politico e pubblico. Strategia estremamente pericolosa che l'autore pensa possa venir meno solo a seguito dell'affermazione di uno stato laico, in cui le religioni propongano le loro idee senza imporle a nessuno. La rivista contiene anche uno speciale sulla procreazione assistita e sulla posizione assunta dalle varie religioni su questo tema. Per le schede paese, in questo numero, la .A.64, n.11 (1 giu. <2005>), p.46-48procreazione assistita
Rocca. I problemi irrisolti di LulaSalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica Brasile povertà WTO commercio analfabetismo società deforestazione schiavitù6536Sono tanti i problemi che assillano Lula, presidente del Brasile: il mezzo fallimento della riforma agraria nel quadro del programma Fame Zero, che ha migliorato le condizioni di 117.555 nuclei familiari a fronte dei 430.000 previsti. Gli episodi di violenza nelle favelas e nelle carceri continuano impuniti e la questione delle discriminazioni contro i neri (46 percento della popolazione) è una priorità dell'agenda politica. Ai menzionati problemi si aggiunge l'analfabetismo e la schiavitù, impiegata soprattutto in Amazzonia per il taglio degli alberi per la loro sostituzione con piantagioni di soia. La situazione non è semplice ma ciò non impedisce che Lula sia lodato per la politica di avvicinamento agli altri Sud che, nel 2003, ha fatto fallire il vertice di Cancun del WTO.A.64, n.12 (15 giu. <2005>), p.14-16problemi sociali diritti umani
Rocca. Sviluppo sicurezza e diritti umani per tuttiAllegrettiUmbertoItaITAIII - C03044aapolitica riforma Nazioni Unite UNHCR Rapporti annuali pace sicurezza6537Difronte alle sfide del nuovo millennio, il rapporto del marzo 2005 delle NU conferma che il livello di conoscenza che l'umanità ha dei suoi mali e delle sue capacità è elevatissimo e perfettamente lucido. I problemi non vengono risolti non per mancanza di conoscenza ma per mancanza di volontà. La pace e la sicurezza sono subordinate alla risoluzione di altri gravi problemi (povertà, malattie, fame, ingiustizia distributiva) che presuppongono una rivitalizzazione dei meccanismi collaborativi internazionali. Tra le proposte emerse, l'idea di potenziare l'Alto Commissariato per i Diritti Umani, la delicata questione della riforma del Consiglio di Sicurezza e le deboli proposte in tema di impegni vincolanti nell'aiuto allo sviluppo. Si attendono gli sviluppi della sessione autunnale (settembre 2005).A.64, n.12 (15 giu. <2005>), p.20-22riforma delle nazioni Unite
Rocca. Strategia nucleare e prospettive asiaticheDesiderioAlfonsoItaITAIII - C03044aaIran politica nucleare USA petrolio geopolitica6538L'Iran è minacciato dagli USA perché vuole dotarsi di una bomba atomica. Sebbene il programma sia momentaneamente sospeso, l'Iran non vuole rinunciare, sempre più proteso a voler svolgere il ruolo di potenza regionale in medioriente. Dotandosi dell'atomica, d'altronde, il paese si tutelerebbe contro il tentativo di destabilizzazione dall'esterno. Il programma nucleare sembra vicino al punto del non ritorno e appare probabile allo stato attuale un attacco USA, vista la presenza di centrali sparse sul territorio. L'Iran sembra essere così più vicina a India e Cina, pronte a sostenere le posizioni iraniane in cambio di petrolio.A.64, n.13 (1 lug <2005>), p.16-18scacchiere mediorientale
Rocca. Export bellicoBertozziLucianoItaITAIII - C03044aaItalia industria bellica commercio legge 185-90 campagna di pressione6539I divieti al commercio delle armi imposti dalla legge 185 del 1990 non sono rispettati ed infatti i contratti sono aumentati del 16 percento già dal 2003. I "nostri" clienti sono Gran Bretagna, Norvegia, Polonia, Portogallo e USA. Tra essi, molti paesi belligeranti che non potrebbero acquistare armi italiane: casi eclatanti sono Israele e Cina. L'attuale governo italiano sostiene che il settore bellico vada sostenuto da un'intensa attività politica e governativa. La società civile si mobilita attraverso una campagna di pressione contro le banche armate e con la proposta di una riconversione delle industrie belliche al fine di evitare crisi occupazionali.A.64, n.13 (1 lug. <2005>), p.24-26politica
Rocca. Laici e cattolici nel nuovo contesto globaleGentiloniFilippoItaITAIII - C03044aareligione politica laicismo cattolicesimo partiti politici6540Il rapporto laici-cattolici, da anni tradizione del nostro paese, si svolge oggi in un contesto rinnovato, sia a livello locale che globale. Sebbene il rapporto tra le due fazioni sia cordiale, entrambi continuano a rimanere sostanzialmente "sordi". Niente di nuovo quindi se non i temi al centro della diatriba come le unioni di fatto, la procreazione assistita e le coppie omosessuali. La posizione della Chiesa si fonda non su verità rivelate ma su quel diritto naturale di cui essa sarebbe custode. Il dialogo deve continuare e non conoscere battute d'arresto.A.64, n.14 (15 lug. <2005>), p.20-21dibattito diritto naturale
Rocca. Straniero perciò criminaleFarinelliFiorellaItaITAIII - C03044aaItalia immigrazione integrazione stranieri disagio criminalità governo6541In ognuno di noi dimora la paura dello straniero e soprattutto del "diverso", accompagnato da pregiudizi vari. Il problema è che oggi parte della nostra classe politica appoggia i fanatici dell'anti-immigrazione e i sostenitori del binomio immigrato-delinquenza, magari con proposte choc come la "castrazione chimica" per i colpevoli di stupro. L'imbarbarimento delle istituzioni, incapaci di dialogare con gli immigrati, sembra non conoscere fine. Questa è la causa dei mancati progressi in tema di integrazione, di riconoscimento dei diritti di cittadinanza e di asilo politico. Continuare su questa direzione non fa altro che foraggiare la criminalità straniera e acuire il disagio politico e sociale dei migranti.A.64, n.14 (15 lug. <2005>), p.22-24
Rocca. L'Africa può attendereSalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica Africa G8 debito APS PVS società civile6542Il testo messo a punto dagli 8 Grandi della terra a Gleneagles nella prima settimana di luglio (2005) prevede la cancellazione di 40 miliardi di debito che grava su 18 dei paesi più poveri del mondo, 14 dei quali appartenenti all'Africa sub-sahariana. Pochi giorni dopo l'annuncio, però, alcuni governi del G8 hanno manifestato delle perplessità sull'accordo raggiunto. La stessa cosa per l'aumento degli aiuti all'Africa, stabiliti in 50 miliardi di dollari USA entro il 2010: l'Italia ha fatto sapere che verranno stanziati solo se viene confermata la crescita del 2 percento indicata dall'OCSE. Il vertice non sembra aver portato giustizia ed ecco perché la società civile deve continuare a fare pressione sui governi, per garantire giustizia e non carità.A.64, n.15 (1 ago. <2005>), p.14-15campagna di sensibilizzazione
Rocca. La democrazia religiosaDella PergolaGiulianoItaITAIII - C03044aapolitica Iran diritti umani democrazia libertà elezioni integralismo6543Ogni gruppo sociale che si sente minacciato tende a produrre al suo interno la massima coesione, nel tentativo di difendersi dal nemico: è questo il caso dell'Iran che, di fronte alla minaccia USA, si è chiuso nelle sue tradizioni e valori appartenenti alla tradizione sciita. Questi sentimenti sono stati alla base delle elezioni presidenziali del giugno 2005, con l'elezione del presidente conservatore Ammadinejad, preferito all'uomo della mediazione con gli USA Rafsanjani. Il nuovo presidente è visto come persona integra, forte, semplice, decisa, religiosa, integralista e severa. Occorre aspettare per vedere gli effetti della politica dell'ex sindaco di Teheran, ma la paura è che l'intero Iran si trasformi, come già avvenuto nella capitale dove predomina un modello di comportamento sociale molto restrittivo soprattutto per le donne. Per le schede paese , su questo numero la .A.64, n.15 (1 ago. <2005>), p.34-36
Rocca. Paure naturali e paure indotte. L'abstract riguarda tutto il numeroSalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica terrorismo occidente università pace Africa donne6544Tra gli articoli presenti in questo numero, la descrizione della vita di noi occidentali a seguito degli attacchi terroristici e quali sono le possibili conseguenze sulla nostra quotidianeità. Si analizza poi lo scenario relativo all'inserimento lavorativo dei giovani laureati e si pone la lente di ingrandimento sulle crepe del nostro sistema universitario. Un interessante inserto fotografico spiega perché occorre sostenere la pace e considerarla più importante di ogni altra conquista. Spazio anche alle storie della gente e, nello specifico delle vedove in Africa - persone forti e con tanta voglia di riscatto.A.64, n.16-17 (15 ago.- 1 set <2005>), pp.63politica internazionale
ICC Monitor. States show resolve for Integrity of International Justice. L'abstract fa riferimento a tutto il numeroO'DonohueJonathanEngUSAIII - CU03106aCorte penale Internazionale giustizia diritti umani dibattito violazioni crimini internazionali6545In attesa della 100 ratifica dello Statuto della Corte Penale Internazionale, la rivista descrive e racconta le varie iniziative avviate nei mesi scorsi, sia a livello regionale che internazionale, per ribadire l'importanza di un organo nato per garantire la tutela effettiva dei diritti fondamentali da parte dei singoli stati. Una Corte in tal senso potrà stabilire, in maniera definitiva, la verità su quei crimini che sistematicamente vengono commessi e rimangono impuniti, spesso con l'accondiscendenza e il silenzio degli stati stessi.N.30 (ago. <2005>), pp.12ratifica
Italia Caritas. Immigrati ed elettori, cittadinanza da ripensareDemaioGinevraItaITAII - Emeroteca ONG03115aaimmigrazione politica cittadinanza diritti civili diritto di voto integrazione legislazione italiana6546Pare urgente riconoscere gli immigrati come cittadini a tutti gli effetti, non solo come lavoratori ma quali soggetti della produzione sociale. I concetti di nazionalità e di cittadinanza, in quelle società segnate dalla convivenza di più gruppi, vanno attualizzati e distinti in modo da garantire diritti sociali e possibilità di partecipazione locale. Il nostro paese è indietro rispetto agli altri paesi europei e non prevede l'elettorato attivo e passivo per gli stranieri non comunitari. In Italia, è prevista solo - ai sensi del decreto legislativo del 18 agosto 2000 n.267 - una forma di partecipazione popolare a livello comunale, attraverso la nomina dei consiglieri aggiunti. Questo non basta e occorre individuare nuovi percorsi e "risignificare" concetti quali cittadinanza, democrazia e diritti soggettivi.A.XXXVIII, n.7 (set. <2005>), p.20-22società
Italia Caritas. Sudan, la pace in salita tra speranze e paureSartorGiovanniItaITAII - Emeroteca ONG03115aapolitica Africa Sudan Darfur conflitto emergenza umanitaria guerra civile6547Dopo la morte del presidente Garang, il Sudan è ripiombato nell'incertezza, circa la questione del Darfur. Sembrava infatti che il nuovo capo del Movimento di Liberazione del Sud (SPLM) fosse l'unico in grado di guidare il dialogo sud-sud e porre fine ai 20 anni di guerra civile. Le sfide che toccheranno al suo successore saranno pertanto molteplici e riguarderanno più fronti: questioni sociali, quali il rientro a casa degli sfollati e la situazione in Darfur, dove i disordini e le tensioni non cessano anche a causa delle violente precipitazioni che rallentano gli aiuti.A.XXXVIII, n.7 (set. <2005>), p.26-30sfollati accordi di pace
Italia caritas. Bambini soldato, una piaga ancora aperta. L'abstract si riferisce a 2 articoli, entrambi sugli OdMBeccegatoPaoloItaITAII - Emeroteca ONG03115aabambini conflitti Convenzioni internazionali diritti dei bambini società salute G8 multinazionali malaria6548In un articolo si affronta il dramma dei bambini soldato, impiegati a tutt'oggi in centinaia di conflitti sui quali la comunità internazionale non interviene, senza peraltro far rispettare la Convenzione internazionale che vieta l'uso dei minori di 18 anni nei conflitti. Il loro numero cresce in maniera esponenziale. Nell'altro articolo, che affronta pure un altro Obiettivo del Millennio - il n.6, si parla di salute e delle recenti decisioni del G8 di luglio 2005 che prevede la creazione di un Fondo per le vaccinazioni, verso il quale andrebbero convogliati entro il 2015 4 miliardi di dollari e di cui l'Italia manterrebbe la responsabilità principale. Ciò comporterebbe la creazione di un mercato nuovo con regole diverse sulla proprietà intellettuale, non a favore delle multinazionali farmaceutiche.A.XXXVIII, n.7 (set. <2005>), p.31 e 39reinserimento sociale obiettivi del Millennio vaccini
Volontari per lo sviluppo. Prigionieri dell'isolaDematteisMaurizioItaITAII - Emeroteca ONG03029aapolitica immigrazione clandestini diritti umani società Italia6549L'articolo è il frutto del viaggio dell'autore in alcuni centri di accoglienza per immigrati in Sicilia. La situazione più critica è quella di Lampedusa dove centinaia di persone vivono in appena 20 metri quadrati. Più che strutture di accoglienza, questi centri sembrano delle vere e proprie carceri, con cinte di mura dotate di filo spinato e cancelli con inferriate. Gli ospiti vengono stipati in container metallici, dotati di dormitori e servizi. A fronte dei 190 che possono stare nel centro di Lampedusa, oggi si contano 1100 persone e la situazione è drammatica. A rincarare la dose ci ha pensato Amnesty International che, in un Rapporto sull'Italia di giugno 2005, ha denunciato l'irregolarità di queste strutture rispetto agli standard internazionali in materia di diritti umani e di rifugiati. Mentre il governo etichetta come irresponsabile la chiusura dei centri proposta dal presidente della Regione Puglia, la società civile siciliana si organizza dando ospitalità agli stranieri - clandestini nella maggior parte -: è questa la risposta di una società che tende a prevenire così la delinquenza e l'esclusione.A.XXIII, (ago.-set. <2005>), p.7-12centri di accoglienza Amnesty International Rapporto annuale
Volontari per lo sviluppo. Il capitale delle formiche. Si tratta del dossierBerrutiAlessandroItaITAII - Emeroteca ONG03029aamicrocredito nazioni Unite sviluppo progetti povertà esclusione anno internazionale ONG6550Il dossier è interamente dedicato al ruolo del microcredito, volto a rovesciare le sporporzioni denunciate dagli indicatori di sviluppo dell'UNDP, dai quali emerge che il 20 percento ricco della popolazione mondiale genera l'80 percento del risparmio globale, ottenendo il 94 percento del credito. Per mettere fine a questo meccanismo si prestano i soldi ai poveri, per combattere anche l'esclusione e la privazione. Protagonisti del microcredito sono allora quei poveri che la banca Mondiale etichetta come "inutili al mercato". Dai primi esperimenti fatti 30 anni fa, il microcredito si è trasformato in un fenomeno globale a cui le NU hanno dedicato l'Anno Internazionale 2005. Importanti i risultati di questa forma di aiuto che, fino ad oggi, ha beneficiato oltre 70 milioni di individui distribuendo 10 miliardi di dollari con piccoli prestiti. Il dossier offre spunti di dibattito.A.XXIII, (ago.-set. <2005>), p.31-37prestiti cooperazione internazionale buone pratiche
Volontari per lo sviluppo. Detersivo alla spinaCraveroFedericaItaITAII - Emeroteca ONG03029aarifiuti sostenibilità ambientale enti pubblici cittadinanza6551La nuova frontiera per arginare il problema dello smaltimento dei rifiuti è rappresentata dal loro "non acquisto". Se non si comprano alcuni prodotti, si producono meno rifiuti: non si tratta di una proposta infondata perché poggia sul principio secondo cui è preferibile che il consumatore riutilizzi più volte lo stesso contenitore, visti gli alti costi del riciclo. Anche le pubbliche amministrazioni si stanno convincendo di ciò e hanno iniziato a proporre delle iniziative volte alla riduzione degli imballaggi. L'articolo riporta alcune esperienze a livello comunale, volte a creare una cittadinanza attenta e responsabile.A.XXIII, (ago.-set. <2005>), p.42-44sensibilizzazione iniziativa locale
Alai. Perspectiva ecologista y perspectiva de géneroLarraínSaraSpaECSIII - C00321aasostenibilità equità di genere società globalizzazione movimenti donne ecologia sviluppo sostenibile genere6552I movimenti femminili hanno apportato un grande contributo alle concezioni di democratizzazione, sostenibilità, equità di genere e autodeterminazione in seno al movimento globale economico liberale. Gran parte dei protagonisti del movimento ecologista sono proprio donne. L'articolo, da una prospettiva ecologista, vuole spiegare i principi del paradigma della sostenibilità e identificare le complementarietà con la prospettiva di genere. Vuole spiegare le sfide attuali tra le due prospettive per articolare l'azione sociale e politica e per generare processi di costruzione di paradigmi alternativi al modello vigente di sviluppo.A.XXIX, n.392 (18 gen. <2005>), p.29-32neoliberalismo movimenti sociali
Alai. Movimientos sociales y comunicaciónLeónOsvaldoSpaECSIII - C00321aasocietà Forum Sociale sviluppo comunicazione movimenti tecnologia America Latina campagne di sensibilizzazione6553La comunicazione è uno dei principali temi nell'Agenda del Foro Sociale Mondiale di Porto Alegre 2005: sfida strategica da potenziare perché alla base dell'esercizio di cittadinanza e di giustizia sociale, fondamentale nel processo di democrazia. Il rapporto tra i movimenti sociali e la nuova tecnologia che si espressa attraverso Internet è possibile grazie ai bassi costi e alla facilità di utilizzo: in una sola volta si possono ricevere e inviare messaggi in tutto il mondo e stabilire livelli di collaborazione a dispetto della distanza geografica. Anche in America latina, l'uso di Internet è diffuso, anche da parte di movimenti guerriglieri. Ciò che rimane un fatto è l'inglobamento della tecnologia nella vita quotidiana delle organizzazioni sociali e il riconoscimento della comunicazione come "spazio di discussione globale".A.XXIX, n.392 (18 gen. <2005>), p.16-22globalizzazione
Alai. Foro Social Mundial en movimiento. L'abstract fa riferimento a tutto il numero. E' presente un inserto speciale sul Forum Sociale 2005LeónOsvaldoRolongJairoSpaECSIII - C00321aapolitica società America latina diritti umani genocidio Bolivia Forum Sociale Mondiale discriminazione cittadinanza6554TamayoEduardoUno speciale inserto interamente dedicato al Forum Sociale Mondiale di Porto Alegre 2005: i partecipanti, i temi trattati e quelli in agenda, le alleanze e le convergenze, i movimenti e le mobilitazioni, il calendario delle azioni mondiali per il 2005. Interessante articolo sulla Bolivia e sull'accusa di genocidio che pende sulla testa dell'ex presidente Sanchez de Lozada, rinviato a giudizio per i fatti dell'ottobre 2003, quando nel paese si scatenò una vera e propria guerra per il gas. El Salvador, stato che ha ratificato la Convenzione per l'Eliminazione della Discriminazione razziale già nel 1979, ha presentato solo 8 Rapporti alle NU, in netto ritardo su tutti gli altri che devono essere presentati annualmente (obbligo di ogni paese firmatario). Perché si è verificata questa situazione? In El Salvador, non esiste forse discriminazione razziale? L'articolo esamina alcune situazioni del paese.A.XXIX, n.393 (24 feb. <2005>), pp.16politica internazionale
Alai. Cinco falacias en proceso con paramilitares en Colombia. L'abstract fa riferimento a tutto il numeroGiraldo MorenoJavierSpaECSIII - C00321aapolitica America latina giustizia sviluppo società conflitti integrazione donne informazione Colombia6555Tra i temi trattati in questo numero: i nuovi scenari della politica argentina dopo la svolta democratica del presidente Kirchner; l'uccisione di una suora attivista dei diritti umani in Brasile e il problema della riforma agraria nel paese; il processo di pace in Colombia, che vede impegnato lo Stato e i paramilitari, è un processo falso: i cinque presupposti che smontano questa teoria. Il progetto "razzista" delle classi medie e le oligarchie in Bolivia: serpeggia un nuovo conflitto etnico tra i bianchi e i meticci, tra le classi medie e le elites: si configura un nuovo conflitto etnico? L'ALCA e l'integrazione latinoamericana nel commercio mondiale. A 10 anni da Pechino, le donne resistono all'offensiva conservatrice e si pronunciano in merito alle pressioni degli stati. Società dell'Informazione: le corporazioni all'attacco. Le grandi imprese telefoniche e televisive via cavo fanno pressione sugli stati perché impediscano alle municipalità di offrire servizi pubblici a banda larga.A.XXIX, n.394 (22 mar. <2005>), pp.32ALCA Pechino + 10 società dell'informazione
Alai. La dimensión de nuestra responsabilidad. L'abstract fa riferimento a tutto il numero.LanderEdgardoSpaECSIII - C00321aapolitica America latina commercio privatizzazione Forum Sociale Mondiale responsabilità società integrazione religione Papa multilateralismo globalizzazione6556Tra i temi trattati: la fragilità istituzionale in Ecuador, paese che ha visto succedere al potere ben 3 presidenti in meno di 2 anni. La posta in gioco per le prossime elezioni all'Organizzazione degli Stati Americani: i candidati, i dubbi, le preferenze di Washinghton. Il Movimento dei senza terra in Brasile e la marcia a Brasilia come forma di mobilitazione generale contro la povertà, l'ignoranza e per richiamare l'attenzione della società brasiliana (e mondiale) sul fatto che si è ancora in attesa di una riforma agraria. Il prossimo Forum Sociale Mondiale sarà celebrato in Venezuela nel 2006: la dimensione della nostra responsabilità come società civile. L'elezione del nuovo Pontefice Benedetto XVI: rottura o continuità con il precedente Papa? La prospettiva sudamericana. Infine, una rassegna sulle principali autoreti segnate all'interno delle istituzioni multilaterali: le Nazioni Unite, per esempio...A.XXIX, n.395 (27 apr. <2005>), pp.32istituzioni multilaterali
Alai. El mundo polarizado de la globalizaciónShivaVandanaSpaECSIII - C00321aaglobalizzazione sviluppo società disuguaglianza politica povertà movimenti cittadinanza diritti6557L'articolo di Vandana Shiva risponde all'ipotesi formulata da Thomas Friedman di una Terra Piatta, secondo la quale la globalizzazione è vista come un livellatore delle disuguaglianze delle società. V. Shiva risponde affermando che mai nella storia dell'umanità, il divario tra chi lavora e chi accumula ricchezza senza lavorare è stato così grande; mai l'odio tra culture è stato così globale; mai si è prodotta una convergenza globale di 3 tendenze violente: la violenza dell'accumulazione primitiva per la creazione della ricchezza, la violenza delle "guerre culturali", la violenza della guerra militarizzata. Quella di Friedman, per la Shiva, è una visione totalmente falsa della storia.A.XXIX, n.396 (31 mag. <2005>), p.13-15politica internazionale
Alai. Fuerza y debilidad de los movimientos socialesSaderEmirSpaECSIII - C00321aasocietà movimenti globalizzazione America latina diritti umani neoliberalismo politica6558I movimenti sociali sono sempre stati i principali protagonisti nella lotta alla resistenza contro il neoliberalismo in America latina. Uno dei motivi è senza dubbio la "deconfigurazione" ideologica e politica di gran parte di partiti di sinistra che hanno perso contatto con la società; un altro è il neoliberalismo che diventa sempre più una macchina che espropria diritti. Quale è il modello egemonico neoliberale e quali le alternative post-neoliberali.A.XXIX, n.397 (28 giu. <2005>), p.27-28
Un mondo possibile. Un movimento mondiale contro la povertàCristaldiLucaItaITAII - Emeroteca ONG03043aapolitica povertà sviluppo cooperazione internazionale relazioni nord-sud progetti6559Il mondo intero si organizza contro la povertà e, sulla scia degli Obiettivi del Millennio, è nata la Global Call to action against the poverty, un coordinamento mondiale che coinvolge tutte le popolazioni ad agire per sconfiggere la povertà e mettere fine agli squilibri tra il, Nord e il Sud del mondo. L'articolo esamina gli 8 obiettivi di sviluppo fissati dalle NU nel 2000 e ripropone gli impegni internazionali che tutti - governi e società civile - devono rispettare.A.XIX, n.5 (mar. <2005>), p.2-4obiettivi del millennio GCAP
Un mondo possibile. Otto sufficienze e sedici bocciature. L'abstract fa una panoramica sui temi trattati in questo numero.CarazzoneCarolaItaITAII - Emeroteca ONG03043aaprogetti catastrofi naturali sostegno a distanza servizio civile giovani società diritti economici diritti sociali diritti culturali6560Il Rapporto dell'Italia al Comitato delle Nazioni Unite su come e quanto sono tutelati nel nostro paese i diritti economici, sociali e culturali: diritto all'acqua, alla sicurezza alimentare, all'educazione, all'assistenza sanitaria di base; diritto allo sviluppo umano, alla cooperazione internazionale. Più bocciature che sufficienze e le raccomandazioni al Governo italiano devono essere assunte. Tra gli altri temi trattati: l'emergenza tsunami nel sud-est asiatico e la presenza del VIS con progetti di cooperazione in queste zone: Sri Lanka, Thailandia, Indonesia. Il sostegno a distanza in Etiopia e Argentina, nuovo modello di solidarietà e forma di recupero per i bambini e i ragazzi di strada. Ampio servizio è dedicato al servizio civile, un fenomeno che si manifesta sempre più come momento di formazione per i giovani e un servizio alla società: l'articolo riporta le esperienze di 6 ragazze impegnate in progetti di sviluppo all'estero (Albania, Angola, Burundi, Kosovo e Repubblica Democratica del Congo).A.XIX, n.5 (mar. <2005>), pp.56Comitato ONU per l'Italia
Un mondo possibile. Assicurare l'istruzione elementare universaleCristaldiLucaItaITAII - Emeroteca ONG03043aaistruzione educazione infanzia sviluppo società6561Il 2 obiettivo di sviluppo del millennio si pone il traguardo di assicurare che entro il 2015 tutti i bambini e le bambine del mondo possano completare un ciclo di studi primari. L'educazione conferisce alla persona delle potenzialità e fornisce le basi per lo sviluppo sostenibile delle società, dal momento che svolge un ruolo fondamentale nell'assicurare la salute, l'alimentazione e la produttività. L'articolo analizza alcuni dati forniti dall'UNDP e ripercorre la storia della Conferenza Mondiale di Jomtien dalla quale ci si aspettava tanto ma i cui propositi sono rimasti in buona parte inevasi. Quali sono le necessità per cui l'obiettivo possa essere raggiunto.A.XIX, n.6 (giu. <2005>), p.2-5obiettivi del millennio
Un mondo possibile. La cooperazione allo sviluppo. Si tratta del dossier.RaimondiAntonioItaITAII - Emeroteca ONG03043aapolitica cooperazione allo sviluppo progetti Italia APS legislazione italiana ONG progetti CEI cooperazione decentrata6562La grave situazione in cui versa la cooperazione allo sviluppo in Italia non sembra voler migliorare: è necessario che si svincoli definitivamente dalla politica estera. La proposta è quella di creare un apposito Ministero per la Solidarietà internazionale o un'Agenzia per la Cooperazione, sull'esempio di altri paesi europei. Il ruolo delle ONG nella cooperazione: in Italia sono 163 le ONG associate ad un'Associazione Nazionale costituita nel 2000 per dare rappresentanza e coordinamento unitario al mondo non governativo, la cui legge di riferimento è la 49 del 1987. Secondo dati OCSE, nel 2004 l'Italia è scesa dal penultimo all'ultimo posto in classifica tra i Paesi più ricchi e industrializzati nella percentuale di APS stanziato: le politiche pubbliche di cooperazione sono decisamente in crisi! Ecco allora che compaiono nuovi soggetti che fanno cooperazione: la CEI (Conferenza Episcopale Italiana) che finanzia sempre più progetti e la cooperazione decentrata che vede l'intervento diretto degli enti locali e del territorio. Si cita l'esempio della Città di Roma e del Comitato per la cooperazione decentrata.A.XIX, n.6 (giu. <2005>), p.6-28
Choices. Winning the peace. L'abstract fa riferimento all'intero numeroMalloch BrownMarkEngUSAII - Emeroteca NU03080aasviluppo Nazioni Unite obiettivi del millennio sicurezza conflitti Sierra Leone Colombia Bosnia Somalia Guatemala Afghanistan RDC Burundi progetti Guinea Bissau6563Ad una brevissima rassegna sui progressi degli obiettivi del millennio in alcune aree del mondo e su alcuni dei loro protagonisti, segue una panoramica su quei paesi che hanno vissuto o che vivono in uno stato di guerra, dove la pace stenta ad affermarsi: la Bosnia e il ricordo dei massacri di Srebrenica; la Sierra Leone e la cultura delle armi che ha invaso anche i bambini; la Somalia e un programma coordinato dall'UNDP, al quale si può accedere dopo aver dimostrato di aver distrutto un'arma funzionante dinanzi ai rappresentanti di una ONG locale che coordina il progetto insieme all'agenzia internazionale. In Colombia, un programma di sviluppo fa tornare alla vita due villaggi devastati dal conflitto interno per oltre 30 anni; e ancora in Guatemala, in Afghanistan, nella Repubblica Democratica del Congo, in Burundi e Guinea-Bissau, dove l'UNDP cerca di ricostruire la pace con i suoi progetti dis viluppo.V.13, n.4 (dic. <2004>), pp.32mine antiuomo democrazia in America latina
Refugees. Sudan: crisis in Darfur. L'abstract fa una panoramica sull'intero numero.MckinseyKittyEngCHAII - Emeroteca NU03099aaconflitti Africa Sudan sviluppo disastro umanitario Ciad Sierra Leone Liberia pace sfollati rifugiati6564La peggiore crisi umanitaria che affligge il mondo è oggi in Darfur - Sudan -, una crisi provocata direttamente dall'uomo che, organizzato in milizie irregolari, ha "bersagliato" i civili provocando la morte di migliaia di persone e commettendo altrettante violazioni dei diritti umani. Il numero dei rifugiati è altissimo e l'ACNUR si sta operando per una soluzione. Si parla anche di Ciad e del suo confine proprio con il Sudan, dove si accalcano migliaia di rifugiati: il diario di un operatore dell'ACNUR in quelle zone. Il dopoguerra in Sierra Leone e la voglia di riconciliazione che non permette però di dimenticare gli orrori perpetrati. I liberiani che tornano dalla Sierra Leone, dove si erano rifugiati durante il conflitto interno, non ritrovano più le loro case...V.3, n.136 (<2004>), pp.30fotografia servizi di base
Ideele. La politica del subsidio o el subsidio de la politica?. L'abstract fa una panoramica su tutti i temi trattati.MongeCarlosSpaPESIII - C00308aapolitica economia giustizia corruzione diritti umani cultura sicurezza donne cittadini ambiente UE Perù6565Ideele inaugura una sezione dedicata ai personaggi che animano il dibattito politico pubblico ad un anno dalle elezioni e in questo numero centra la sua attenzione su Alan Garcia, uno dei favoriti. L'edizione comprende anche un'intervista all'ex presidente Paniagua, uomo importante che ha rivestito un ruolo storico durante la transizione. La povertà in Perù coinvolge il 52 percento della popolazione; il 20 percento di questa vive in condizioni di povertà estrema. Nessuno può opporsi a qualunque tipo di aiuto nei loro confronti, ma... la proposta di un sussidio diretto che viene dal Governo è certamente tema di dibattito perché la povertà deve essere combattuta con politiche precise e concrete: tre esperti, con posizioni differenti, ne discutono insieme. Ampio spazio è dedicato al sistema carcerario peruviano con la richiesta di una riforma dell'intero sistema. Si parla anche di costituzione europea: Torre di Babele o Stati Uniti d'Europa? Il punto di vista su una situazione che non appare molto chiara al resto del mondo.N.168 (mar. <2005>), pp.104Costituzione europea
Ideele. El Pensamiento de Juan Pablo II. L'abstract fa una panoramica sui temi trattati nell'intero numeroKlaiberJeffreySpaPESIII - C00308aapolitica Papa elezioni partecipazione politica conflitti sociali diritti umani America Latina giustizia pace sicurezza globalizzazione tecnologie6566Il Papa recentemente scomparso viene qui rivisto come persona ambigua: da una parte, personalità magnetica e tesa al rafforzamento del cattolicesimo in tutto il mondo; dall'altra, un nuovo centralismo romano sulla Chiesa che non è d'accordo con lo spirito del Concilio Vaticano II. Giovanni Paolo II difensore dei poveri, pellegrino, amico della vita, uomo di fede. In Perù è stata votata finalmente la legge che permette a polizia e militari di votare: processo di democratizzazione del paese. La rappresentanza politica degli indigeni: coniugare convinzione con responsabilità. Giustizia per le donne di Manta e di Vilca, soggette a violenze sessuali tra il 1984 e il 1995 da parte dei militari dislocati a Manta: breve storia di quanto è successo e le testimonianze delle vittime.N.169 (apr. <2005>), pp.100politica internazionale
Ideele. Nuestro periodismo politico sobre la mesa. L'abstract fa ua panoramica sui principali argomenti trattati in questo numero.AA.VV.SpaPESIII - C00308aapolitica giustizia giornalismo elezioni sviluppo UNDP cultura magistratura Venezuela Perù America latina6567Una recente sentenza di un giudice peruviano ha condannato la giornalista inglese del Financial Times per diffamazione, dopo che in un libro ha pubblicamente affermato che un noto impresario peruviano è implicato nel narcotraffico. Questo fatto -condanna per la giornalista e assoluzione per l'impresario - rappresenta un precedente molto pericoloso per il giornalismo di investigazione: è una minaccia alla libertà d'espressione. Vari giornalisti peruviani si confrontano su questo tema. Nel rapporto sullo Sviluppo Umano del Perù 2005, l'UNDP pubblica i dati sulla qualità della vita nel paese: commercio, popolazione, educazione, lavoro e salute. Ne emerge una profonda disuguaglianza tra ceti sociali e la necessità di competitività nel mercato. Il dramma degli Ashaninka, una popolazione indigena che ha subito innumerevoli violenze nel periodo 1980-1990 e che attende ancora una riparazione da parte dello Stato e della società. Il ruolo di guida del popolo sudamericano di Hugo Chavez, presidente del Venezuela, un Don Chisciotte nuovamente a cavallo!N.170 (mag. <2005>), pp.100politica internazionale
Ideele. Especial justicia: Todos sumamos o restamos. L'abstract tratta i principali temi presenti in questo numero.De La JaraErnestoSpaPESIII - C00308aapolitica commercio trattati internazionali società conflitto cultura diritti umani giustizia sicurezza cittadini salute perù America latina6568L'edizione è dedicata a ricordare ancora una volta l'agenda della transizione democratica in Perù. Tanto è stato fatto, ma altrettanto rimane da fare. La conflittualità sociale è in aumento e allora perché non si procede ad una riforma della giustizia che sembra tanto necessaria? Le preoccupazioni e le richieste che giungono dall'interno del Paese spesso non hanno neanche un punto di contatto con i temi che dominano il dibattito politico pubblico. Altro tema è il nesso tra giustizia e diritti umani, che vede minacciate quelle persone che denunciano casi di violazione senza che vengano presi i giusti provvedimenti.N.171 (giu. <2005>), pp.104politica internazionale
Salute e Sviluppo. Il Rapporto 2005 dell'OMS sulla salute materna, neonatale e infantile. L'abstract fa riferimento a tutti i temi trattati in questo numero.MacioccoGavinoItaITAII - Emeroteca ONG03134aapolitica salute sviluppo AIDS commercio infanzia donne Africa progetti malattie infettive6569L'AIDS è una delle piaghe che affliggono il continente africano e questo numero dedica al problema ampio spazio: accanto alla battaglia contro l'epidemia, se ne combatte un'altra, ideologica, il cui motto è "Abstinence only". Tra gli articoli sull'AIDS, l'analisi dei fattori che hanno determinato in Uganda il calo della prevalenza dell'HIV. Per la politica sanitaria, uno dei contributi analizza le possibili conseguenze delle relazioni tra salute e industria; l'altro parla della banca Mondiale e del nuovo corso alla guida di Wolfowitz. C'è poi il Rapporto 2005 dell'OMS su salute materna e infantile: le linee guida, la terapia antiretrovirale e le risorse limitate. La sezione Afrinews analizza le situazioni più delicate del continente; Osservatorio è dedicato al tema dell'eliminazione e dell'eradicazione delle malattie infettive.N.3 (<2004>), pp.92salute e sviluppo
La Nuova Frontiera. I diritti umani nell'area dell'OSCE. L'abstract tratta anche altri temi presenti in questo numero.MariniIlariaItaITAII - Emeroteca ONG03177aadiritti umani discriminazione popolazioni razzismo Conferenze Mondiali Kosovo OMS educazione allo Sviluppo geopolitica6570Il Rapporto 2001 presentato dalla Federazione Internazionale Helsinki sui Diritti Umani nei Paesi dell'OSCE: gli attacchi ad attivisti dei diritti umani, le violazioni dei diritti delle minoranze, le persecuzioni di giornalisti e scienziati, restrizioni della libertà di espressione e della libertà di associazione, violazioni del diritto umanitario, torture e maltrattamenti durante la detenzione, iniquità dei sistemi giudiziari. In questo numero si parla anche del progetto di educazione allo sviluppo sui diritti umani in alcuni paesi dell'allargamento UE, al quale il Comitato Helsinki ha partecipato con una mostra fotografica itinerante "Diritti Umani e trasformazioni in Europa e nell'Area mediterranea".A.VI, n.26 (<2001>), pp.48
Rivista del Volontariato. Ricomincio da 60. L'abstract fa riferimento all'intero numeroAA.VV.ItaITAIII - C03022aaanziani volontariato formazione società enti locali6571L'intero numero della rivista è dedicato agli anziani e alla terza età in generale, periodo della vita tutt'altro che triste e inutile quanto invece dinamico e in grado di far riscoprire la persona. A partire dai 60 anni inizia una nuova vita, una nuova giovinezza da vivere in maniera intensa e le attività a cui dedicarsi sono varie e numerose: arte, istruzione (soprattutto universitaria), sport, viaggi e volontariato. A questo proposito vengono riportate e descritte le esperienze di associazioni nate dalla volontà dei cosiddetti "seniores", impegnati instancabilmente in una serie crescente di attività. Accanto agli anziani attivi e impegnati in settori di ordine vario, un'importante percentuale di anziani è però impossibilitata per vari motivi a godere attivamente di questi anni ed è a loro che gli enti locali devono rivolgere adesso la propria attenzione.A.XIV, n.1/2 (gen.-feb. <2005>), pp.62tempo libero terza età
Rivista del volontariato. Emergenza: le ambiguità degli aiutiMarelliSergioItaITAIII - C03022aapolitica aiuti internazionali società civile sussidiarietà6572La maniera in cui è stata gestita l'emergenza per lo tsunami in Asia pone la necessità di chiedersi in che modo ha agito il nostro Paese. Il governo italiano si è mosso con meccanismi e modalità singolari: ha infatti promosso l'ennesima raccolta fondi evitando così di intervenire apportando modifiche alla legge finanziaria del 2005. I soldi ricavati sono andati esclusivamente alla protezione civile, senza un coinvolgimento seppur minimo della società civile. Il tutto accadeva mentre in Parlamento si discuteva di mettere a fondamento della nostra costituzione il principio di sussidiarietà; sembra invece che abbia prevalso - come solitamente accade - l'accentramento decisionale.A.XIV, n.3/4 (mar.-apr. <2005>), p.12-13emergenza catastrofi naturali
Rivista del volontariato. Bambini poveri povero futuroArdesiLucianoItaITAIII - C03022aabambini obiettivi del millennio comunità internazionale società povertà fame6573L'Infanzia è proiettata nell'immaginario collettivo nella sfera del futuro. A questa immagine si contrappone una realtà ben diversa, e troppe volte drammatica; la distanza tra quella che dovrebbe essere l'infanzia ideale e quella reale cresce sempre più. Le maggiori minaccie per l'infanzia sono costituite da povertà, malattie e conflitti. Ogni anno 5 milioni di bambini muoiono di fame e 20 milioni nascono sotto peso. Sono pochissimi gli sforzi della comunità internazionale in tale direzione: si pensi che una zanzariera (5 dollari) potrebbe salvare la vita a uno di quei 3 milioni di bambini che annualmente muoiono di malaria.A.XIV, n.3/4 (mar.-apr. <2005>), p.34-35malaria malnutrizione salute
Rivista del volontariato. Un milione di firme per la cittadinanzaGalieniStefanoItaITAIII - C03022aaimmigrazione UE cittadinanza voto6574Non è un'utopia la prospettiva di garantire i diritti di cittadinanza sganciandoli dalla nazionalità di appartenenza. Cittadinanza è la possibilità di esercitare il diritto di voto attivo e passivo, di esigere in maniera paritaria i diritti sociali, civili e politici. La costituzione dell'UE non fa cenno alcuno ai residenti ed è per questo che 250 associazioni hanno rivolto una petizione alla commissione europea affinché venga considerato cittadino dell'Unione chiunque abbia la residenza in uno stato membro o ne abbia la nazionalità. L'idea di una più ampia cittadinanza basata sulla libertà di circolazione per uomini e donne è stata fatta propria dall'opinione pubblica già da tempo.A.XIV, n.3/4 (mar.-apr. <2005>), p.43-44petizione popolare campagne
Rivista del Volontariato. Microcredito per donne immigrate. ATTENZIONE: con questo numero la pubblicazione della rivista viene sospesa.LudovisiChiaraItaITAIII - C03022aamicrocredito donne progetti sviluppo6575Il microcredito, una forma che sembrava destinata esclusivamente al mondo in via di sviluppo, si afferma sempre più come sistema economico efficace anche nel mondo industrializzato, dove la povertà è meno visibile eppure tutt'altro che sconfitta. Un recente progetto della Fondazione Risorse Donna ha dato vita ad un'esperienza di microcredito sul territorio italiano. Le donne sono state privilegiate per la loro naturale inclinazione all'equa distribuzione e per la loro affidabilità. Il progetto che oggi raggiunge 56 beneficiarie è in crescita e si rivolge a donne con regolare permesso di soggiorno, con un'idea imprenditoriale valida o un'esigenza formativa specifica. Il numero delle persone interessate dal programma è in crescita continua e si auspica la previsione di altre iniziative simili.A.XIV, n.5/6 (mag.-giu. <2005>), p.39-40imprenditoria femminile
Rivista del Volontariato. Riforma della 266: fondi per il volontariato a rischio. ATTENZIONE: ultimo numero pubblicato della rivista che viene sospesa.Consulta Nazionale del VolontariatoItaITAIII - C03022aapolitica volontariato legislazione italiana società italiana servizio civile6576Con i disegni di legge approvati dal governo nel mese di marzo 2005, l'autonomia e le risorse del volontariato diminuiscono drasticamente. Il mondo del volontariato chiede a questo punto un nuovo intervento legislativo, preceduto da una consultazione tra il Terzo settore, le istituzioni e le forze politiche. I maggiori problemi riguardano il dirottamento dei fondi già previsti dall'art.5 della legge 266/91 verso il fondo nazionale del servizio. A causa di questo provvedimento, i CSV riceverebbero solo il 25 percento delle attuali risorse: tagliare le risorse a sostegno del volontariato e limitarne l'autonomia vuole dire colpire ulteriormente lo stato sociale e le risposte della comunità ai bisogni dei cittadini.A.XIV, n.5/6 (mag.-giu. <2005>), p.61-62centri di servizio per il volontariato legge 266/91
Il Mulino. America repubblicana. L'abstract riporta tutti gli articoli relativi a questo temaPasquinoGianfrancoWeberRobertoItaITAIII - C03176aapolitica elezioni democrazia partecipazione mass media rappresentanza Europa politica estera Stati Uniti6577FabbriniSergioAll'indomani della rielezione presidenziale di Bush come presidente degli Stati Uniti d'America, gli autori si chiedono quali siano state le ragioni della scelta politica degli americani e riflettono su quegli elementi e fenomeni che hanno influenzato gli elettori in maniera crescente: un dato importante da considerare è la posizione privilegiata del presidente in carica che, in assenza di grandi sconvolgimenti del sistema politico ed economico, ottiene regolarmente un secondo mandato. Nel caso specifico della rielezione di Bush Jr., molto ha giocato il supporto della Christian Coalition e l'ascesa, più in generale, del nazionalismo religioso. Quali le ragioni della non elezione del democratico Kerry, con un excursus sulla storia del partito democratico, perdente nelle elezioni presidenziali dagli anni '60 in poi. L'America di oggi è un paese conservatore? Sicuramente dopo l'11 settembre 2001 è molto più conservatore ma il conservatorismo non ha messo in discussione il credo democratico, anche se ha mobilitato gli spiriti illiberali del nazionalismo religioso (approvazione del Patriot Act dopo l'11 settembre 2001). Sicuramente questo neoconservatorismo è difficilmente esportabile e ancor più difficilmente difendibile.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.79-111populismo democrazia partecipativa
Il Mulino. Osservatorio italiano. L'abstract tratta i principali temi presenti in questa sezioneRusconiGian EnricoDilmoreNorbertoItaITAIII - C03176aapolitica democrazia partecipazione rappresentanza mediazione movimenti referendum salute giovani6578La presente sezione si incentra sull'analisi del sistema politico italiano, considerato in profondo affanno per non aver dato seguito ai piani e ai progetti di cui si faceva portatore. Per governare il paese non occorrono leggi eroiche, misure improvvisate e apparenti, semplificazioni: basta costanza e voglia di lavorare per ridare alla democrazia il suo significato originale. Allo stato attuale, la società si trova divisa tra coloro che iniziano a pensare all'idea di poter governare senza la "mediazione" delle istituzioni e coloro che invece in maniera disincantata lasciano che i tempi e i governi passino. Occorre una scossa, un ritrovato dinamismo, serve andare più lontano di dove attualmente ci si trova. Si discute della mancata occasione per il nostro Paese di evolvere in una democrazia laica, a seguito del fallimento del referendum sulla procreazione assistita.A.LIV, n.418 (mar.-apr. <2005>), p.221-288procreazione assistita donne famiglia referendum popolare
Il Mulino. La Chiesa dopo Wojtyla. L'abstract fa riferimento all'intera sezione.Zizola MelloniGiancarlo AlbertoGarelliFrancoItaITAIII - C03176aapolitica papato secolarizzazione laicismo economia partiti politici6579AnselmiGiulioIn seguito alla morte del Papa Giovanni Paolo II e all'elezione di Papa Ratzinger - Benedetto XVI - ci si interroga su quale strada e quale atteggiamento farà proprio il nuovo pontificato. Sembra probabile un ritorno alla purezza e agli ideali delle origini. Come si coniugherà questa via con la secolarizzazione diffusa e con l'individualismo dilagante? Il risultato è dubbio, tuttavia questo scontro tra sacro e profano sembra che si giocherà sul terreno dei mass-media, a cui il papa tedesco non vuole proprio rinunciare, anche a fronte dell'uso che ne ha fatto il suo predecessore, di cui porta un'eredità ingombrante. La scomparsa di Papa Wojtyla e l'elezione di Benedetto XVI hanno aperto la discussione sulle prospettive ecclesiali, culturali e sociali del cristianesimo contemporaneo.A.LIV, n.419 (mag.-giu. <2005>), p.502-542potere mediatico
Il Mulino. L'Unione disunita. L'abstract fa riferimento a tutta la sezionePadoa-SchioppaTommasoBertinettirobertoItaITAIII - C03176aapolitica Europa referendum economia Francia Spagna Gran Bretagna Germania diritti cittadinanza6580BedaRomanoBottiAlfonsoLo choc in Europa e in Italia a seguito dei no di Olanda e Francia al referendum sulla costituzione europea è fortissimo. La paralisi delle istituzioni dell'Unione appare ineluttabile e senza precedenti. L'Europa si trova adesso dinnanzi a due possibilità: - arrestare il processo di ratifiche della costituzione e tornare indietro; - rilanciare l'Unione attraverso una nuova politica economica e un piano per favorire la crescita. Quest'ultima scelta permetterebbe di ottenere migliori risultati e ridare credibilità ad un'Europa che gode da parte della gente di poca credibilità; non bisogna però nascondere agli elettori le difficoltà in cui essa si trova e mentire sulle cause che sono alla base di questo disagio. C'è spazio poi per una descrizione dei sentimenti dei cittadini di Francia, Inghilterra, Spagna, Germania e Italia nei confronti proprio dell'Europa, dei problemi così come vengono percepiti dalle classi politiche e dalle opinioni pubbliche.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.636-670politica economica
Rocca. Una proposta per l'EuropaAllegrettiUmbertoItaITAIII - C03044aaUE politica integrazione trattato costituzionale cittadinanza6581L'effetto della crisi seguita al fallimento del referendum sul Trattato costituzionale in Francia e Olanda è uno sbandamento dei vari paesi membri dell'Unione, frutto di un ripiegamento effettivo sul principio di sovranità, rispetto alla concezione comunitaria e sovranazionale. La presidenza di turno inglese non aiuta ad approfondire l'unificazione, anche perché la concezione inglese dell'unità europea è da sempre quella di un coordinamento delle politiche nazionali e non del trasferimento di parti della sovranità per il loro esercizio in comune. La Gran Bretagna è però un elemento centrale per l'Europa del quale non si può fare a meno. Se l'integrazione va avanti, anche attraverso l'allargamento a nuovi paesi, la Gran Bretagna deciderà di accodarsi, realista com'è.A.64, n.18 (15 set. <2005>), p.16-18referendum costituzione europea
Rocca. DumpingMenighettiRomoloItaITAIII - C03044aadumping commercio sussidi politica6582Il dumping è una pratica commerciale attraverso la quale un paese riesce a vendere i propri prodotti sui mercati esteri a un prezzo molto basso, più basso persino del prodotto locale. Questa pratica mette in crisi i produttori locali, incapaci di competere con i bassi prezzi dei prodotti stranieri. L'occidente pratica il dumping grazie ai sussidi pubblici alle esportazioni, alle migliori tecnologie e alle manipolazioni genetiche. Questa pratica distrugge il mercato locale e aumenta, di conseguenza, il grado di dipendenza dalle importazioni estere, con grave pregiudizio per l'autosufficienza alimentare di queste realtà. Le misure antidumping non sono sufficienti: occorre assumere un nuovo paradigma dell'economia e del commercio globale.A.64, n.18 (15 set. <2005>), p.25commercio sleale
Animazione sociale. La cooperazione sociale vista dal welfare localeD'AngeloSergioMorniroliAndreaItaITSIII - C00315aawelfare cooperazione società comunità partecipazione servizi6583Di fronte alla crisi del welfare, emerge anche all'interno del mondo della cooperazione e della solidarietà la necessità di una riflessione sulle prospettive del lavoro sociale e di nuove strategie che siano in stretto rapporto con le persone, le comunità e i territori in cui si opera. Una comunità attiva che partecipa diviene essenziale per garantire la qualità dei servizi e il successo degli interventi. I percorsi di inclusione sociale possono passare solo attraverso una dimensione comunitaria che rappresenti un'efficace integrazione tra politiche sociali e politiche del lavoro. Ragionare in termini di welfare comunitario significa riposizionare i servizi in un contesto di intervento che guarda all'insieme della cittadinanza e non si preoccupa di garantire esclusivamente condizioni minimali di vita alle aree di disagio e di marginalità sociale.A.35, n.1/189 (gen. <2005>), p.20-24cooperazione sociale servizi essenziali dimensione comunitaria
Animazione sociale. Per una nuova progettualità del lavoro socialeOlivetti ManoukianFrancaItaITSIII - C00315aalavoro sociale terzo settore società progetti6584L'intento di questo inserto è di tradurre in orientamenti operativi le ipotesi sulla funzione sociale dei servizi. Partendo dall'assunto che la delega ai servizi oggi non si può più né assumere, né attribuire, si sostiene come sia più evolutivo per i servizi pensarsi come "luoghi sociali" in cui si elaborano conoscenze e modalità di intervento capaci di aggregare e sviluppare risorse per contrastare i problemi sociali. L'inserto incoraggia verso un lavoro sociale inteso come frutto di interazioni da inventare e costruire. Diventa quindi fondamentale il lavoro di connessione con i vari attori sociali, la costruzione di reti di risorse per avviare e sostenere i progetti, le quotidiane negoziazioni con i tanti interlocutori istituzionali e non.A.35, n.1/189 (gen. <2005>), p.25-59riorganizzazione dimensione sociale
Animazione sociale. Preadolescenti vagabondi in cerca d'identità. L'abstract fa riferimento all'intero numero, monotematico.BertoFrancescoScalariPaolaItaITSIII - C00315aainfanzia istituzioni società politica dialogo identità6585L'intero numero riguarda il mondo dell'infanzia e la tutela da accordare ai minori in genere. Si cerca allora di comprendere la reale cura che le istituzioni hanno nei confronti degli adolescenti e le carenze e prospettive nel sistema di tutela dei diritti dei minori. La nostra società diventa intimamente umana allorché garantisce condizioni di vita decenti e dignitose ai suoi membri più umili e meno autorevoli.A.35, n.2/190 (feb. <2005>), pp.96progettualità
Animazione sociale. La generatività della società civile. Si tratta di un'intervistaTomelleriStefanoItaITSIII - C00315aasocietà civile terzo settore welfare state istituzioni6586Capita spesso che si confonda la società civile con il terzo settore. Non si tratta però della stessa cosa, anzi è opportuno fare riferimento alle differenze che intercorrono tra questi due concetti. Nell'intervista a Mauro Magatti, emerge che la società civile è una sorta di spazio in mezzo, un luogo intermedio che si colloca tra la dimensione squisitamente privata e la sfera istituzionalizzata che include quelle procedure che pretendono di essere universali. La società civile ha allora il compito di partecipare attivamente all'innovazione istituzionale, portando istanze relazionali e affettive che spesso le istituzioni dimenticano. Il terzo settore comprende una realtà professionale organizzata, formatasi a partire dalla crisi del welfare state. Oggi il terzo settore dovrebbe evolversi in sfera istituzionalizzata, capace di costruire criteri di funzionamento dei servizi inerenti alla cura della persona.A.35, n.3/191 (mar. <2005>), p.3-9
Animazione sociale. Promuovere i diritti, sfatare le promesse illusorie. L'abstract tratta anche l'inserto di questo numero.MolinattoPaolaItaITSIII - C00315aadiritti welfare disagio politica immigrazione6587Per promuovere un maggiore benessere sociale e individuale, bisogna prevenire il disagio individuale che colpisce sempre più persone. Gli operatori sociali si devono allora confrontare con altre sfide e nuovi interrogativi ed adottare nuovi paradigmi e principi che orientino le scelte e le pratiche dei governanti. Nell'inserto di questo numero, interessante articolo sulle donne immigrate lavoratrici, che provengono dai paesi più vari del globo. La maggior parte di esse lavora nelle case con gli anziani e di certo risolve il problema per tutte quelle famiglie che non si arrendono all'idea del ricovero del proprio caro in residenze protette. Sono altrettanto numerosi gli sfruttamenti ai danni delle stesse e ci si interroga allora su quali misure devono adottare i governi per interrompere certe pratiche abitudinarie.A.35, n.4/192 (apr. <2005>), p.3-9sfruttamento donne immigrate prevenzione
Animazione sociale. Ma quanto costa il sociale!. Il numero contiene un supplemento "Con voce di donna".MerloRobertoItaITSIII - C00315aasocietà spesa sociale politica servizi cittadini welfare donne immigrazione6588La classe politica, i cittadini e gli amministratori non smettono mai di lamentarsi delle cifre, a loro avviso eccessive, destinate al settore sociale. La spesa sociale sembrerebbe essere, a parere loro, sproporzionata per gli effetti che produce e per i soggetti che raggiunge attraverso le attività realizzate. Se per caso tutti i servizi chiudessero, si rischierebbe una crisi dell'organizzazione sociale, un imbarbarimento della convivenza, un aumento dell'insicurezza. Non è quindi possibile tagliare la spesa sociale: riorganizzare gli interventi attraverso il ripensamento della responsabilità degli operatori, invece... questo sì che è possibile. L'inserto di questo numero "Con voce di donna", edito dalla provincia di Parma - Assessorato Pari Opportunità - raccoglie le testimonianze di donne dell'est Europa, in Italia per motivi di lavoro. Esse descrivono lo stato di disagio che provano nel sentirsi straniere anche molti anni dopo essere arrivate nel nostro paese.A.35, n.5/193 (mag. <2005>), p.20-32politica sociale
Animazione sociale. I percorsi accidentati della sussidiarietà.PerinoMauroItaITSIII - C00315aapolitica sussidiarietà società terzo settore6589La cooperazione sociale, oltre alle fatiche che tocca con mano nel partecipare alla costruzione delle politiche locali, oggi deve fare i conti con le incongruenze del mercato dei servizi. Le formule operative della convenzione e dell'accreditamento non sempre riescono a dare forma convincente al rapporto tra ente locale e terzo settore, per garantire la dimensione pubblica dei beni prodotti. Cresce quindi l'esigenza di una rinnovata riflessione sul senso dell'azione pubblica e di formule operative ispirate al principio della concessione di pubblico servizio. Intervenendo nel sociale, non si può non avere un peso politico: è opportuno che la dimensione politica del lavoro sociale venga riconosciuta e che il progetto politico di società che lo orienta venga esercitato e sempre perseguito.A.35, n.6-7/194 (giu.-lug <2005>), p.22-30
Animazione sociale. Se i territori si approssimano a un vivere sostenibileCamarlinghiRobertoItaITSIII - C00315aasostenibilità crescita sviluppo progetti partecipazione società6590La pressione sulle risorse naturali continua purtroppo a crescere in maniera preoccupante, mentre stiamo assistendo a un attacco a tutte le forme di vita e di equilibri che non ha precedenti nella storia. Il modello di crescita illimitata nel quale siamo inseriti, però, si sta rivelando insostenibile sia a livello ambientale che sociale. Ecco perché occorre guardare con interesse alle iniziative realizzate a livello locale, percorsi di costruzione di un futuro sostenibile, fatti di partecipazione sociale e di innovazione istituzionale. Occorre allora immaginare una nuova gestione della res publica, un altro assetto del territorio in cui le istituzioni pubbliche svolgono un ruolo preminente insieme agli altri soggetti sociali.A.35, n.8-9/195 (ago.-set. <2005>), p.3-10innovazione
Animazione sociale. L'accoglienza che insegna a volareToscoLucianoItaITSIII - C00315aainfanzia volontariato sostegno legislazione6591Il principio secondo il quale ogni minore ha il diritto di essere educato nella propria famiglia rischia di trasformarsi in uno slogan, se enunciato in astratto. Il recepimento, a livello normativo, di un principio non basta e rendere effettivo quel diritto. Il piano ideale, tuttavia, si scontra con la complessità del reale. La complessità implica risposte articolate che non escludono nuove opportunità in grado di cogliere la sfida del cambiamento, ma neppure azzerino il valore di esperienze sedimentate. Per rendere più esigibile il diritto del minore a una famiglia occorre promuovere nuove modalità di accoglienza familiare, quali il sostegno professionale agli affidamenti difficili, l'affido professionale, le reti di famiglie per l'accoglienza, ecc... Affidamenti e comunità risultano allora complementari perché insieme possono sperimentare nuove azioni che uniscano volontariato delle famiglie e sostegno professionale.A.35, n.8-9/195 (ago.-set. <2005>), p.24-32affidamento familiare
Aggiornamenti sociali. Responsabilità sociale in un mondo globalizzatoPianaGianninoItaITSIII - C00301aaetica globalizzazione responsabilità sociale6592Il fenomeno di crescente interdipendenza tra i popoli della terra esige un ripensamento della nozione di responsabilità sociale. Sul piano teorico, la centralità della persona consente di elaborare un'ontologia relazionale che assume il primato del soggetto senza trascurare il riferimento a valori forti, sulla base di un'etica intesa come incondizionata apertura all'altro. Sul piano dei contenuti operativi, le diverse dimensioni della globalizzazione (economico-finanziaria, comunicativa e culturale) indicano le piste di impegno per consentire un esercizio critico della libera responsabilità.A.56, n.2 (feb. <2005>), p.99-108etica sociale sistema di valori
Aggiornamenti sociali. I 60 anni del Fondo Monetario InternazionaleDe BattistiniRobertoItaITSIII - C00301aaFMI politica economica SME liberalizzazione del mercato6593Concepito alla Conferenza di Bretton Woods, il FMI nasce nel 1945. All'interno del sistema a cambi fissi adottato a Bretton Woods i suoi compiti erano il controllo del rispetto delle regole e l'intervento a sostegno di situazioni di temporanea debolezza dei membri. La crisi del sistema di Bretton Woods (1975) e i successivi decenni di liberalizzazione dei flussi finanziari e di globalizzazione, segnati anche da profonde crisi valutarie, evidenziano la necessità di una riforma delle istituzioni responsabili della stabilità del sistema economico internazionale.A.56, n.2 (feb. <2005>), p.120-132accordi di Bretton Woods politica monetaria sistema monetario internazionale
Aggiornamenti sociali. L'Europa alle armi? - L'Agenzia europea per la difesaScaramuzziIacopoItaITSIII - C00301aaguerra PESC politica UE sicurezza Stati Uniti6594In occasione del vertice UE di giugno 2004 è nata l'Agenzia europea per la difesa. Si tratta di un evento importante nello scenario geopolitico successivo alla guerra fredda, in cui l'Europa fatica a definire la propria posizione nei confronti degli USA, unica superpotenza rimasta. L'articolo analizza i motivi che hanno condotto alla creazione di questo organismo e ne illustra le caratteristiche. Pur non mancando di limiti e ambiguità, questa novità sembra andare in una direzione che privilegia la prevenzione della guerra con mezzi politici, in contrasto con la dottrina della guerra preventiva di stampo statunitense.A.56, n.2 (feb. <2005>), p.133-143sicurezza europea
Aggiornamenti sociali. La dottrina sociale della ChiesaSorgeBartolomeoItaITSIII - C00301aachiesa società dottrina sociale della Chiesa teologia6595Il Compendio della dottrina sociale della chiesa, pubblicato in ottobre 2004, è uno strumento prezioso per quanti desiderano conoscere il magistero della Chiesa sui problemi fondamentali della vita sociale. Prima di affrontare i temi particolari, occorre però avere chiara la nozione di dottrina sociale e la sua evoluzione.A.56, n.1 (gen. <2005>), p.5-10laicismo
Aggiornamenti sociali. Giovani e volontariato: impegno per gli altri e crescita personaleAmbrosiniMaurizioItaITSIII - C00301aagiovani servizio civile identità volontariato solidarietà lavoro società associazionismo formazione6596La partecipazione dei giovani ad attività di volontariato è, in una comunità, l'indicatore della dotazione di "capitale sociale" di cui essa può disporre e, per i giovani stessi, un'esperienza che contribuisce a forgiarne l'identità. Più che preoccuparsi per il calo quantitativo della partecipazione dei giovani è opportuno comprendere il processo di riconfigurazione dell'impegno solidaristico legato ai più ampi mutamenti sociali. L'articolo esamina le novità più significative che emergono nelle modalità partecipative, nelle motivazioni e nelle richieste formative che i giovani rivolgono alle stesse organizzazioni di volontariato.A.56, n.3 (mar. <2005>), p.183-194lavoro volontario identità personale
Aggiornamenti sociali. Nuovi media e integrazione sociale - Interrogativi sulla frammentazione dei consumi medialiGuiMarcoItaITSIII - C00301aasocietà crisi mass media sociologia tecnologia6597Le nuove tecnologie dell'informazione modificano profondamente il funzionamento dei mass-media: da fattori di integrazione possono diventare - per il diversificarsi dell'offerta e la crescita delle possibilità di selezionare l'accesso e di interattività - agenti di frammentazione sociale, inserendosi così nella generale dinamica di sradicamento delle relazioni sociali dai contesti tradizionali e di ricerca di nuove forme di appartenenza. Da qui nasce la responsabilità politica di governare il potenziale di innovazione circa le forme di convivenza civile, sul piano nazionale e sovranazionale, e le nuove disuguaglianze emergenti.A.56, n.3 (mar. <2005>), p.195-206società dell'informazione nuove tecnologie
Aggiornamenti sociali. Piccole cose e interstizi della vita quotidianaGaspariniGiovanniItaITSIII - C00301aasocietà sociologia quotidianeità mass media6598Nella società contemporanea, e in particolare in ambito mediatico, sembra ormai indiscusso il paradigma secondo cui solo ciò che è grande e centrale merita spazio e considerazione. L'insufficienza e arbitrarietà, però, di questo criterio spingono a rivalutare ciò che è piccolo, periferico, quotidiano, marginale; particolarmente utile a questo scopo è la prospettiva analitica che si basa sulla categoria di "interstizio", termine dalle molteplici connotazioni e utile per interpretare l'attuale società "ipercomplessa".A.56, n.3 (mar. <2005>), p.207-214vita quotidiana sociologia del quotidiano
Aggiornamenti sociali. Sudan: conflitti e speranze di pacePigoliAldoItaITSIII - C00301aaSudan Africa conflitto etnia pace accordi6599Il più grande Paese africano è da decenni teatro di tragici conflitti di matrice etnica, socio-economica e religiosa. Una guerra ventennale nelle regioni meridionali e la pulizia etnica in corso nel sono tra le più drammatiche - e spesso ignorate - vicende dell'Africa contemporanea. Gli accordi siglati a Nairobi nel gennaio 2005 lasciano sperare che nuove soluzioni politiche, accompagnate dal sostegno diretto della comunità internazionale, consentano ai sudanesi di trovare forme di convivenza pacifica.A.56, n.3 (mar. <2005>), p.215-226accordo di pace conflitto interetnico
Aggiornamenti sociali. No alla ratifica del CAFTAGesuiti centroamericaniItaITSIII - C00301aacommercio politica accordi giustizia sociale USA6600Firmato nel maggio 2004, il CAFTA (Central America Free Trade Agreement) è un accordo di libero scambio stipulato tra USA e 5 paesi dell'America centrale: Costarica, El Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua. A questi si aggiungerà la Repubblica Dominicana. Tale accordo entrerà in vigore dopo essere stato ratificato dai parlamenti dei paesi interessati. La Commissione per l'Apostolato sociale della Provincia centroamericana dei Gesuiti assume una posizione nettamente contraria alla ratifica, mettendo in luce i numerosi limiti dell'accordo, ad esempio lo squilibrio economico tra il colosso statunitense e i piccoli paesi dell'Istmo, la mancanza di reciprocità in varie parti dell'accordo e le scarse tutele previste per i piccoli produttori.A.56, N.3 (mar. <2005>), p.227-232accordo di libero scambio America centrale gesuiti
Aggiornamenti sociali. Al referendum con l'auricolareSorge S.J.BartolomeoItaITSIII - C00301aapolitica referendum procreazione assistita Italia6601Il referendum parzialmente abrogativo della legge 40/2004 è imminente. Nonostante l'inadeguatezza dello strumento referendario, sia per la complessità della materia sia per la logica di contrapposizione che lo ispira, siamo chiamati a rispondere. Dopo aver esaminato la legittimità e il significato dei diversi comportamenti di voto possibili, la posizione più convincente è quella di esprimere il proprio "no" scegliendo di astenersi dal votare, ma seguendo la dinamica di affluenza alle urne nel caso del raggiungimento del quorum.A.56, N.4 (apr. <2005>), p.257-260politica italiana
Aggiornamenti sociali. I quesiti referendari sulla procreazione assistitaCasalone S.J.CarloItaITSIII - C00301aapolitica Italia bioetica procreazione assistita legislazione sanitaria referendum6602Sono 4 i quesiti referendari per la parziale abrogazione della legge 40/2004 sulla procreazione assistita, che mirano ad aumentare le libertà riproduttive e gli spazi di ricerca sugli embrioni. Per comprendere il loro contenuto e i possibili esiti bisogna tornare sul tema del diritto alla procreazione, della tutela dell'essere umano all'inizio e della protezione dell'integrità fisica e psichica del figlio all'interno della famiglia. Le molte zone d'ombra della conoscenza scientifica e l'esigenza di una mediazione politica in una società pluralista avrebbero forse consentito di elaborare un testo più vicino all'ethos condiviso e ugualmente rigoroso circa i diritti fondamentali di tutti i soggetti coinvolti.A.56, n.4 (apr. <2005>), p.261-272procreazione artificiale PMA
Aggiornamenti sociali. Il movimento cooperativo sullo scenario internazionalePezziniEnzoItaITSIII - C00301aacooperativa democrazia economia legislazione società UE6603Negli ultimi anni varie organizzazioni internazionali (ONU, OIL, UE) hanno pubblicato documenti di apprezzamento per l'azione delle cooperative, sottolineandone l'importanza per un armonico sviluppo della società e invitando i Governi nazionali a prevedere una legislazione che ne favorisca la crescita. Traducendo in azione questi inviti, il movimento cooperativo internazionale potrà rispondere alle sfide e alle aspettative che lo riguardano e mantenere la propria fecondità.A.56, n.4 (apr. <2005>), p.273-283democrazia economica economia sociale
Aggiornamenti sociali. Alimenti transgenici: opportunità o rischio?MalagoliClaudioItaITSIII - C00301aaeconomia alimentazione agricoltura industria ingegneria genetica OGM6604La legge n.5/2005 disciplina la coltivazione di organismi transgenici, con l'obiettivo di evitare l'inquinamento genetico e garantire l'effettiva libertà di scelta di produttori e consumatori. Gli effetti dell'introduzione degli OGM nel sistema agricolo nazionale suscitano ampi dubbi sulla loro validità, in quanto rischiano di ridurre i margini di guadagno degli agricoltori, esporre l'agricoltura italiana agli effetti di una globalizzazione non regolata, a detrimento delle produzioni di qualità, e aumentare il potere di mercato dei produttori di sementi transgeniche.A.56, n.4 (apr. <2005>), p.284-295economia agraria prodotti alimentari
Aggiornamenti sociali. Competitività e consumi: è la cura giusta per l'Italia? Riflessioni in margine al 38 Rapporto CENSISTomaAndreaItaITSIII - C00301aarapporti annuali società economia stagnazione competitività6605L'attuale fase di rallentamento dell'economia mette in luce le debolezze del sistema produttivo e, più in generale, incertezze e squilibri che caratterizzano la società italiana. I rimedi sinora sostenuti (stimolo dei consumi e crescita della competitività) non sembrano produrre gli effetti sperati perché la società mette in atto reazioni nuove - per esempio, la patrimonializzazione della ricchezza. La politica deve quindi tornare ad ascoltare la società, cercando di cogliere quei segni di vitalità che possono costituire la base per un rilancio dell'Italia.A.56, n.4 (apr. <2004>), p.305-309società italiana rendita
Aggiornamenti sociali. Riforma costituzionale e sistema democraticoPerfettiLucaItaITSIII - C00301aapolitica Italia costituzione democrazia federalismo revisione6606La revisione della parte II della Costituzione, recentemente approvata dal Parlamento, incide sulla forma di governo parlamentare, sui poteri del Presidente dellla Repubblica e del Governo, sugli organi di garanzia costituzionale e sulle competenze regionali. Le allarmate reazioni degli studiosi di diritto costituzionale sottolineano come questa riforma indebolisca il sistema di pesi e contrappesi caratteristici di una democrazia liberale e incida sulle garanzie di effettivo godimento dei diritti. Si configura una vera e propria rottura della legalità costituzionale, tale da mettere in dubbio la natura democratica della forma di governo italiana e si svuota il significato stesso della carta costituzionale.A.56, n.5 (mag. <2005>), p.341-352revisione della costituzione regionalismo
Aggiornamenti sociali. Il nuovo Sudafrica. Una trasformazione a geometria variabileVircoulonThierryItaITSIII - C00301aaSudafrica apartheid società cambiamento democrazia riconciliazione6607Il Sudafrica del dopo apartheid rappresenta un caso raro di reinvenzione pacifica di una nazione. La trasformazione in corso da oltre un decennio ha dato importanti risultati, sia sul piano politico che su quello socioeconomico, con lo stato attivamente impegnato a sollevare la condizione della maggioranza nera diseredata. Se i cambiamenti sociali sono stati numerosi, la crisi economica e i retaggi storici rappresentano ancora gravi ostacoli al compimento della trasformazione.A.56, n.5 (mag. <2005>), p.365-376democratizzazione del paese
Aggiornamenti sociali. La legge finanziaria per il 2005AmbrosanioItaITSIII - C00301aapolitica economia Italia legge finanziaria spesa pubblica6608I risultati di finanza pubblica del 2004 mostrano una stasi nel processo di riequilibrio dei conti pubblici. La travagliata legge finanziaria per il 2005 si propone di intervenire attraverso limitate misure di contenimento della spesa e di aumento delle entrate, la cui entità dovrebbe essere superiore ai tagli dell'imposta sul reddito, inducendo a dubitare della correttezza e trasparenza delle informazioni fornite all'opinione pubblica.A.56, n.5 (mag. <2005>), p.386-393politica economica politica fiscale
Aggiornamenti sociali. Riforma Moratti e scuola secondariaReguzzoni S.J.MarioItaITSIII - C00301aasocietà scuola disuguaglianza istruzione politica riforma6609Una sommaria riflessione critica sulla riforma Moratti evidenzia come lo stato si riservi la formazione scolastica dei capaci e meritevoli e lasci alle Regioni la formazione professionale dei non motivati allo studio. La riorganizzazione della scuola secondaria superiore è illustrata attraverso l'esame della bozza del relativo decreto legislativo, in circolazione da qualche mese. Una rapida valutazione delle strutture scolastiche ipotizzate mostra come esse privilegiano obiettivi specifici di apprendimento e discipline a scapito delle funzioni di controllo che dovrebbero essere proprie dello Stato.A.56, n.5 (mag. <2005>), p.394-400scuola italiana istruzione secondaria politica scolastica
Aggiornamenti sociali. La cooperazione italiana allo sviluppo. Riflessioni alla luce dell'esperienza in EtiopiaFantiniEmanueleItaITSIII - C00301aacooperazione Italia aiuti allo sviluppo Etiopia cooperazione internazionale politica6610La cooperazione italiana allo sviluppo è in un momento di grave crisi. Alla scarsità di risorse finanziarie, si sommano evidenti limiti strutturali e l'assenza di una strategia generale e organica, come denunciato dall'OCSE e dalla società civile, e come conferma l'esperienza sul terreno in Etiopia. Per onorare gli impegni assunti a livello internazionale e per restare al passo con i principali orientamenti in materia di aiuto pubblico allo sviluppo, è indispensabile una riforma del sistema. Ma un effettivo rilancio non può prescindere da un'adeguata crescita della cultura della cooperazione nel nostro Paese.A.56, n.6 (giu. <2005>), p.437-448politica di cooperazione accordo di cooperazione
Aggiornamenti sociali. Identità e ruolo del sindacatoAlbiniChristianItaITSIII - C00301aalavoro sindacato diritto al lavoro società pluralismo politica6611Le profonde trasformazioni del mondo del lavoro hanno generato un dibattito sul ruolo delle organizzazioni sindacali, alla ricerca di una rinnovata credibilità. Le proposte che emergono riguardano tre possibili strategie: una politica, con l'assunzione da parte del sindacato di una presenza politico-istituzionale più ampia dell'ambito delle relazioni industriali; una universalistica, con estensione della tutela sindacale alle nuove fasce di lavoratori atipici; una pluralistica, che accetta il pluralismo delle forme di regolazione del lavoro e delle linee di azione sindacale, e che pare la più flessibile e promettente, ma richiede un profondo cambiamento della cultura che ispira le organizzazioni sindacali.A.56, n.6 (giu. <2005>), p.449-458sociologia del lavoro
Aggiornamenti sociali. L'integrazione degli immigrati nelle regioni italiane. I risultati del Terzo Rapporto CNELDi SciulloLucaGaffuriLuigiItaITSIII - C00301aaimmigrazione integrazione stranieri società regioni6612PittauFrancoIn una recente ricerca il CNEL - avvalendosi delle competenze dell'equipe che annualmente cura il dossier statistico sull'immigrazione di Caritas/Migrantes - ha messo a punto alcuni indici per misurare il livello di integrazione degli immigrati nella società italiana, o meglio nelle varie ed eterogenee regioni di cui si compone il nostro territorio. Dopo alcune note metodologiche, gli autori illustrano i principali risultati emersi, distinguendo le Regioni a seconda dei diversi livelli di integrazione degli stranieri: massimo, alto, medio, basso, minimo.A.56, n.6 (giu. <2005>), p.459-467integrazione dei migranti
Aggiornamenti sociali. L'Europa e il mondo. Intervista a Pascal LamyRedazioneItaITSIII - C00301aapolitica Europa commercio integrazione relazioni economiche Stati Uniti6613L'orizzonte economico internazionale presenta incoraggianti segnali di sviluppo al di fuori del mondo occidentale, soprattutto in Asia (si veda la Cina), ma anche grandi squilibri, come il persistente deficit commerciale e fiscale degli USA e fenomeni di esclusione dei Paesi più poveri. In questo scenario l'Europa deve riuscire ad aumentare la propria competitività, attraverso una migliore politica dell'innovazione e della formazione professionale. Allo stesso tempo, a livello europeo e mondiale urge trovare adeguate forme di governance politica che permettano di governare gli sviluppi del mercato capitalistico.A.56, n.6 (giu. <2005>), p.468-474relazioni internazionali commercio internazionale
Aggiornamenti sociali. La morte di Giovanni Paolo II come fenomeno collettivo globaleGiaccardiChiaraMagattiMauroItaITSIII - C00301aaPapa partecipazione società comunicazione sociologia mass media religione6614Nei giorni della morte di papa Giovanni Paolo II si è prodotta un'esplosione di energia sociale, originata dalla simultanea azione di diverse forze: la riscoperta della religione come risposta alle domande più profonde dell'uomo, la potenza del rito come fenomeno collettivo e identitario, il modo in cui il Papa ha vissuto l'esperienza della sofferenza, il carisma personale di Wojtyla e il suo speciale rapporto con i mass media, la forza attivante della comunicazione mediatica, la capacità della Chiesa cattolica di garantire stabilità organizzativa e radicamento nella tradizione, l'universalità del messaggio cristiano. Di fronte ad un fenomeno così composito è importante essere consapevoli che la direzione di tali forze non è affatto univoca né priva di ambivalenze.A.56, n.7/8 (lug.-ago. <2005>), p.503-514sociologia della comunicazione sociologia religiosa
Aggiornamenti sociali. Immigrazione irregolare e sanatorie. Riflessione e proposte a partire da una ricercaAmbrosiniMaurizioItaITSIII - C00301aamigrazione politica lavoro diritti immigrazione irregolare6615La necessità di periodiche sanatorie che regolarizzino la posizione giuridica degli stranieri extra-comunitari pone interrogativi sulla modalità in cui - in Italia ma anche nel resto d'Europa - vengono gestiti i processi migratori, in particolare per quanto riguarda il rapporto con il mondo del lavoro. L'autore descrive le cause, i meccanismi e gli attori del fenomeno dell'immigrazione irregolare (prendendo anche spunto da una recente indagine della Caritas Ambrosiana) e delinea i punti di una articolata strategia volta a regolare più efficacemente i flussi migratori.A.56, n.7/8 (lug.-ago. <2005>), p.526-537controllo delle migrazioni lavoratore migrante politica migratoria
Aggiornamenti sociali. Pensare e praticare la giustiziaGruppo di studio di Aggiornamenti SocialiItaITSIII - C00301aaetica società giustizia antropologia6616La promozione della giustizia è intrinsecamente richiesta dal servizio della fede. La nozione di giustizia non è però facilmente precisabile. In questa prospettiva si colloca la ricerca svolta da un gruppo di redattori e collaboratori della presente rivista. Attraverso il confronto di diverse nozioni di giustizia, l'esplicitazione delle molteplici antropologie sottostanti e la connessione tra teoria e prassi, si è giunti a riconoscere la fecondità del dialogo multidisciplinare, il continuo rimando a una nozione di giustizia ulteriore, l'esigenza di collegare moralità personale e sfera pubblica per l'effettiva realizzazione della giustizia.A.56, n.7/8 (lug.-ago. <2005>), p.563-574promozione della giustizia interdisciplinarietà
Altreconomia. L'identikit del commercio equoRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03070aacommercio equo e solidale PAC sussidi povertà6617La dipendenza del marchio nasce dall'esigenza e dal bisogno di darsi un'identità. Oggi, il commercio equo non è più una realtà sotterranea ma un bene comune e come tale deve essere sostenuto e pubblicizzato. A questo lavora l'IFAT (International Federation of Alternative Trade) al fine di ridurre la povertà attraverso il commercio e l'autonomia economica degli esclusi sociali. E' fondamentale allora che nel commercio equo la parte politica non si stacchi da quella economica. Altro interessante articolo riguarda la svolta nella PAC (politica Agricola Comune): entro il 2006 dovrebbe entrare in vigore la riforma che taglierà i sussidi agli agricoltori, causa delle eccedenze alimentari.N.41 (lug.-ago. <2003>), p.27autonomia economica
Altreconomia. Libia, Paese inafferrabileSempliciAndreaItaITAII - Emeroteca ONG03070aaLibia Africa società tradizioni politica economia migrazione libertà donne6618La Libia, nella lista degli stati canaglia stilata dagli USA, è un buon partner di affari per l'Italia e l'Italia è il primo partner commerciale della Libia. Da anni, questo paese viaggia nei labirinti del capitalismo internazionale e conta numerose partecipazioni in aziende italiane. L'autore traccia una fotografia del paese, definito "della finzione" perché non si chiede mai il perché delle cose: le cose succedono in un modo e basta così.N.41 (lug.-ago. <2003>), p.13-15diritti civili
Altreconomia. Contaminati dall'era transgenicaMussoDavideItaITAII - Emeroteca ONG03070aaOGM UE multinazionali agricoltura commercio6619In Europa gli OGM ci sono ma, al momento, non si vogliono far vedere. A breve, usciranno fuori, anche a causa di un'Europa che temporeggia e non prende alcuna decisione. La pressione degli USA, patria delle maggiori multinazionali, non tarderà a farsi sentire. Tutto ciò accade mentre appare chiaro che gli OGM non cancelleranno la fame nel mondo - fenomeno imputabile non all'insufficienza della produzione agricola ma all'ingiusta ripartizione delle ricchezze. Uno speciale racconta poi le conseguenze drammatiche di una pratica ingiusta come l'embargo, pratica commerciale che interessa paesi come Iraq, Cuba, Burundi, Corea del Nord. Tale pratica dimostra che a beneficiare delle restrizioni è proprio l'economia del "tiranno" che si vuole abbattere e l'aumento delle ricchezze nelle mani di poche persone. La soluzione alternativa all'embargo è nelle mani della comunità internazionale.N.42 (set. <2003>), p.12-13
Altreconomia. Il mercato è nudoSempliciAndreaItaITAII - Emeroteca ONG03070aapolitica WTO Cancun liberalismo commercio6620La V Conferenza ministeriale del WTO è fallita, anche perché il WTO cerca di dettare regole sul commercio sempre più basate sul liberismo più esacerbato. E' giusto che Europa e USA prendano decisioni che hanno pesanti ripercussioni sulla vita di 6 miliardi di persone? I movimenti e la società civile non credono che si possa continuare su questa direzione e propongono spazi di cambiamento e prospettive per il futuro. Tutto ciò passa attraverso il confronto diretto e lo scambio di idee con i piccoli produttori del Sud del mondo.N.43, (ott. <2003>), p.6-13commercio internazionale
Altreconomia. Poveri si nasce. Tra promesse e privazioni. In allegato a questo numero il supplemento di Sbilanciamoci "Cambiamo finanziaria"AA.VVItaITAII - Emeroteca ONG03070aapovertà obiettivi del millennio liberismo società diritti cittadinanza6621La povertà nel mondo sta aumentando o diminuendo? La risposta non è unanime e spesso è ideologica: chi sostiene che la povertà sta diminuendo trova un motivo per confermare la bontà dell'attuale modello liberista; chi sostiene che la povertà è un dramma lo fa anche per mettere in discussione il modello economico in cui viviamo. L'accordo non esiste neanche sulle cifre, visto che non ci si mette d'accordo su cosa sia la povertà. Il presente dossier offre una definizione di povertà, gli strumenti per valutarla e misurarla e fa previsioni sulla sua portata mondiale. In allegato al presente numero c'è un supplemento "Cambiamo finanziaria" della Campagna Sbilanciamoci 2004: come usare la spesa pubblica per i diritti, la pace e l'ambiente.N.44 (nov. <2003>), p.17-23società civile spesa pubblica diritti del cittadino campagna di sensibilizzazione Sbilanciamoci
Altreconomia. Fame zero: il sogno del BrasileGiovanzanaMiriamItaITAII - Emeroteca ONG03070aapovertà Brasile fame politica società mercato riforma6622L'articolo introduce e spiega dettagliatamente il programma Fame Zero varato in Brasile dal governo Lula e alla base delle nuove politiche sociali e riforme strutturali. Frei Betto, consulente di Lula per la realizzazione di questo programma, espone i risultati sorprendenti che hanno ribaltato i luoghi comuni. Sono già 1 milione le famiglie inserite nel programma e un altro milione e mezzo di nuclei familiari sarà presto raggiunto dal programma.N.45 (dic. <2005>), p.21-23politica sociale
Altreconomia. Anche l'informazione è un bene comuneRaitanoPietroItaITAII - Emeroteca ONG03070aainformazione comunicazione Vertice mondiale di Ginevra ONU partecipazione società nuove tecnologie6623L'accesso alle notizie e alle nuove tecnologie sono oggi un privilegio per pochi, concentrato nelle mani di un numero ancora più ristretto di persone. L'articolo propone un'alternativa a questo strapotere dei pochi: la partecipazione. La comunicazione è un bene comune e come tale la comunità vi deve partecipare attivamente.N.45, dic. <2005>), p.30-31società dell'informazione WSIS
Altreconomia. Un clima difficile. Verso il disastro in ordine sparsoAA.VV.ItaITAII - Emeroteca ONG03070aaclima cambiamenti sostenibilità ambiente mercato6624Gli scienziati concordano sui cambiamenti climatici in atto: nello scorso secolo, la temperatura media della terra è salita di 0,6 gradi centigradi. Tale fenomeno è stato sufficiente per far aumentare il livello del mare, riscaldare l'emisfero Nord, ritirare i ghiacciai, provocare il 10/20 percento in più di precipitazioni, estendere la siccità in varie parti dell'Asia e dell'Africa. Le stime prevedono che entro i prossimi 100 anni, la temperatura potrebbe aumentare da un minimo di 2 ad un massimo di 5,8 gradi (dipenderà dalle scelte politiche ed economiche). Per limitare i danni sono necessari grandi investimenti tecnologici e un cambaimento radicale dei nostri stili di vita. Per fermare questo meccanismo occorrono accordi globali che tengano conto anche delle esigenze dei PVS.N.46 (gen. <2004>), p.17-24conferenza internazionale
Altreconomia. L'invasione pacifica delle volontarie solidaliMussoDavideItaITAII - Emeroteca ONG03070aadonne servizio civile volontariato solidarieà società lavoro6625Con la fine della leva obbligatoria, il servizio civile volontario si estende anche agli uomini. Un anno è una buona opportunità per fare esperienza di lavoro e acquisire competenze, anche nel commercio equo e solidale. L'articolo ripercorre proprio l'esperienza di alcune giovani nelle botteghe del mondo, impiegate in progetti di comunicazione rivolti ai soci o ai mass media, solitamente per far conoscere le attività della cooperativa. Un box è dedicato al tema dell'accreditamento degli enti all'UNSC per la partecipazione ai bandi di selezione per il servizio civile.N.46 (gen. <2004>), p.10-13
Altreconomia. Universi lontani insieme a MumbaiRaitanoPietroItaITAII - Emeroteca ONG03070aaForum sociale mondiale India società globalizzazione6626Il Forum sociale mondiale riparte dagli esclusi di una delle zone più popolose dell'India. Accanto ai temi classici, propri dei forum sociali, si discute anche delle questioni locali - in primo luogo dei senza casta indiani. Si tratta di migliaia di disperati che vivono in una situazione insopportabile e insostenibile. Prima di parlare di globalizzazione, sviluppo, diritti, ingiustizie e ineguaglianze, sfruttamento dei Paesi poveri, bisognerebbe conoscere questi luoghi e i loro problemi.N.47, (feb. <2004>), p.12-14caste
Altreconomia. Se il diritto all'acqua rimane a piediNovatiEmilioItaITAII - Emeroteca ONG03070aaacqua diritti Niger sviluppo progetti6627La costruzione di alcuni pozzi a Zinder, seconda città del Niger, dove l'acqua è un lusso addirittura più caro del cibo. L'esperienza di un'associazione italiana che per raccogliere fondi si è inventata una partita di calcio itinerante, che tocca i tre villaggi interessati dalla costruzione dei pozzi.N.47, (feb. <2004>), p.36-37diritto all'acqua
Altreconomia. Coca Cola asseta il KeralaJannelloAnnaItaITAII - Emeroteca ONG03070aaacqua diritti India coca cola povertà multinazionali6628Sono numerosi i problemi sortiti dalla ricomparsa della coca cola (multinazionale) nella regione indiana del Kerala. Se prima ogni famiglia riusciva a mantenere i propri membri con i 50 KG. di riso e le 1500 noci di cocco che riusciva a raccogliere, oggi non è più così. I raccolti sono scarsissimi per la penuria di acqua, problema che non sembra neanche sfiorare lo stabilimento locale che produce la bibita. I pozzi scavati in profondità infatti, hanno prosciugato la falda acquifera e contaminato le acque con piombo e cadmio. Si apre allora un braccio di ferro tra le assemblee locali e la multinazionale, nella speranza che il governo indiano faccia da arbitro sensibile ai diritti del suo popolo, piuttosto che agli interessi dei forti.N.48, (mar. <2004>), p.23
Altreconomia. Rwanda, dieci anni dopoMussoDavideItaITAII - Emeroteca ONG03070aaRuanda Africa conflitti genocidio società ricostruzione6629Il genocidio del Ruanda si consumò, nel 1994, in poco più di tre mesi lasciando sul terreno oltre 800 mila vittime, secondo le stime più accreditate. Oggi, il Paese è in lenta ripresa economica: è in corso il cammino verso la riconciliazione sociale, sono state realizzate le prime elezioni, una nuova costituzione è stata varata, i processi contro i responsabili del massacro sono stati celebrato e 90 mila persone sono in carcere in attesa di giudizio. Il Paese deve però ancora chiudere i conti con la paura e il sospetto. L'articolo ricostruisce anche la cronologia degli eventi che hanno caratterizzato la storia del paese.N.48, (mar. <2004>), p.29-31pacificazione
Altreconomia. L'invisibile tassa di guerraGubitosaCarloItaITAII - Emeroteca ONG03070aaarmi politica spesa militare Italia campagna di informazione multinazionali6630L'articolo presenta la "lista della spesa" degli eserciti: nel 2002 sono stati spesi in armamenti 794 miliardi di dollari, pari al 2,5 percento del PIL mondiale. E' una vera e propria tassa di guerra che ha tolto dalle tasche dei cittadini del mondo (6 miliardi) 128 dollari a testa. Scandaloso è il fatto che l'intero budget annuale delle NU sia pari solo all'1,25 percento della spesa militare mondiale. Ma, quali sono i paesi più agguerriti? Gli USA producono il 42 percento delle armi totali, il Giappone il 6 percento, la Gran Bretagna il 5 percento, la Francia e la Cina il 4 percento. Sono produzioni che non si limitano a soddisfare il bisogno nazionale ma alimentano un business in crescita. Se gli USA vendono di più, la Cina, India e Pakistan sono i paesi che acquistano in proporzione di più. Fa sorridere il fatto che l'embargo contro la Cina sancito nel 1989 dal Consiglio dei ministri europei a Madrid, a seguito dei fatti di Tien An Men, non abbia alcun effetto. Anche l'Italia ha revocato l'embargo: sarà forse a causa del fatturato di 22,8 milioni di euro delle industrie belliche italiane con le vendite di armi al Governo di Pechino?N.49 (apr. <2004>), p.21-23embargo economico Cina
Altreconomia. Acqua ai privati, stop europeoDi SistoMonicaItaITAII - Emeroteca ONG03070aaacqua privatizzazione servizi essenziali parlamento europeo diritti società6631Il Parlamento di Strasburgo ha votato contro la privatizzazione dell'acqua grazie alla pressione della società civile, preoccupata di tutelare un diritto fondamentale come quello dell'acqua. Ha poi riconosciuto l'acqua come bene comune dell'umanità. La partita è ancora lunga e le grandi multinazionali non si arrenderanno facilmente alla prospettiva di entrare in un settore redditizio come questo, tuttavia la mobilitazione della società non è da meno. Di questa mobilitazione e dell'interesse che si nutre in questo ambito, pare se ne sia accorta anche la nostra classe politica.N.49, (apr. <2004>), p.34-35bene comune società civile
Altreconomia. Dove finisce il boicottaggio. In allegato, l'opuscolo "la via del cotone".MorelliAnnaRaitanoPietroItaITAII - Emeroteca ONG03070aaboicottaggio società consumi commercio equo e solidale6632Il boicottaggio è uno strumento attraverso il quale i consumatori segnalano alle imprese i comportamenti che approvano e quelli che condannano. Agli italiani piace agire in questo modo e 14 milioni di persone hanno infatti dichiarato di non aver acquistato determinati prodotti per motivi etici. Perché il boicottaggio abbia buoni risultati è necessario dare all'iniziativa visibilità pubblica e concentrarsi sul prodotto commercialmente incriminato. Sembrano ottimi i risultati raggiunti anche se il colosso agroalimentare della Nestlé continua a crescere in maniera esponenziale e a ignorare, oltre che violare, tutti i codici internazionali. Lo sforzo della società civile, convinta dell'associazione consumo = potere, continua fiducioso. A questo numero è allegato un opuscolo "La via del cotone", sul commercio equo di un bene che manca di ogni tutela, a vantaggio delle grandi compagnie in grado di piazzare la merce sui mercati internazionali a prezzi inferiori rispetto ai costi di produzione.N.50 (mag. <2004>), p.11-17Nestlé cotone
QualEnergia. Il vero prezzo del carbone. L'abstract tratta anche un altro articolo della stessa rivista.OnufrioGiuseppeItaITAII - Emeroteca ONG03216aaambiente politica sostenibilità carbone dati statistici campagna di sensibilizzazione clima6633Serie di commenti sugli aspetti economici e ambientali della produzione di elettricità e individuazione delle varie fonti energetiche sui rispettivi pro e contro. L'autore si sofferma sulle previsioni di sviluppo dell'uso del carbone che, per quanto abbia vantaggi aziendali, avrà anche conseguenze sul piano ambientale. Spazio anche alla presentazione della campagna Legambiente "Cambio di clima", pensata per divulgare le problematiche relative ai consumi energetici e ai cambiamenti climatici che ne derivano, nonché per rendere note le responsabilità dei paesi del Nord del mondo nei confronti del Sud. La mobilitazione ha avuto il suo avvio il 4 dicembre 2004 con blitz, cortei e raccolte firme e ha avuto il suo momento clou nella grande mobilitazione nazionale "La settimana amica del clima".A.II, n.4 (nov.-dic. <2004>), p.28-31politica ambientale mutamenti climatici fonti energetiche
QualEnergia. L'Italia verso Kyoto, rischio di deragliamentoRonchiEdoOnufrioGiuseppeItaITAII - Emeroteca ONG03216aapolitica clima Kyoto governo italiano6634Le emissioni di gas serra in Italia sono fuori controllo. Se si continua in questa direzione, con un incremento medio annuo dell'1,40 percento, si arriverà nel 2010 ad un aumento delle emissioni di gas serra del 20 percento rispetto al 1990. Un recente rapporto dell'ISSI (Istituto Sviluppo Sostenibile Italiano) analizza le politiche e le misure elaborate in Italia dopo la firma del protocollo di Kyoto. Da sottolineare che se durante la passata legislatura qualche sforzo in materia era stato compiuto, con il governo Berlusconi si è avuta una battuta d'arresto. Per giocare la partita di Kyoto con coerenza, occorre predisporre ed elaborare politiche pubbliche che sappiano guidare gli investimenti in innovazione ed efficienza in tutti i settori, dalle fonti rinnovabili e pulite alle nuove politiche della mobilità.A.III, n.1 (gen.-feb. <2005>), p.9-11politiche pubbliche gas serra impegni internazionali Protocollo di Kyoto
QualEnergia. Verso le emissioni zeroFerrarisSergioItaITAII - Emeroteca ONG03216aaambiente politica profitto sostenibilità impatto ambientale6635Coniugare tutela ambientale e redditività delle aziende non è sempre facile, visto che l'assunzione di maggiori costi ambientali all'interno dei bilanci aziendali spesso viene interpretato come perdita di competitività. La tutela ambientale, però, può procedere parallelemente ai processi di industrializzazione: è questo il caso di STMicroelectronics, uno dei principali produttori mondiali di microchip. L'azienda ha deciso di ridurre il proprio impatto generale sull'ambiente e azzerare le emissioni di anidride carbonica entro il 2010. Tutto ciò grazie alla diminuzione dei consumi di energia del 5 percento per unità di prodotto, l'utilizzo di un maggior numero di impianti combinati calore-energia e l'adozione di fonti di energia rinnovabili. E' questa una buona pratica che ci si augura possa rappresentare un modello vincente per il futuro.A.III, n.2 (mar.-apr. <2005>), p.54-55buone pratiche energia redditività
QualEnergia. Il protocollo contestatoDiPesoJimItaITAII - Emeroteca ONG03216aaUSA Kyoto gas serra ambiente emissioni6636L'America sta conoscendo un'inversione di rotta in materia ambientale, a seguito della presentazione del Climate Stewardship Act, una mozione presentata in Senato a favore di una politica di limitazioni delle emissioni di gas serra da parte dei settori commerciali e industriali. Ci sono quindi motivi validi per credere che la politica americana sul clima stia cominciando a cambiare, a partire da quattro ragioni: 1) scienza; 2) business. Sono gli stessi manager ad essere convinti dell'inevitabilità di limiti per le emissioni; 3) diplomazia; 4) sicurezza. I primi segnali di un cambiamento sono già stati offerti e lasciano spazio a un cauto ottimismo. Sembra allora che le pressioni continue alla fine potrebbero produrre dei risultati.A.III, n.3 (mag.-giu. <2005>), p.27-29politica ambientale
QualEnergia. L'affanno su KyotoSilvestriniGianniItaITAII - Emeroteca ONG03216aaambiente gas serra G8 politica commercio protocollo internazionale6637A partire dal dicembre 2008, sulla base del protocollo di Kyoto, si conteggeranno le emissioni ed è allora tempo di interrogarsi sulle ragioni dei ritardi e delle differenze nei risultati dei vari paesi. Le strategie di riduzione delle emissioni di gas serra non sono purtroppo diventate prioritarie nelle politiche energetiche, industriali e dei trasporti. Possibilmente, queste politiche sono da considerarsi più morbide rispetto a quanto non fossero negli anni '70. D'altronde, appare difficile mantenere gli impegni sul clima senza modificare le politiche energetiche. Ci si aspettano impegni maggiori, anche se durante il G8 di luglio 2005 in Scozia, non è stato affrontato il tema nella maniera dovuta, impegni che nascano dal confronto e dal dialogo tra tutti gli attori. Quale migliore occasione che COP II, la prima conferenza delle parti convocata da quando il protocollo è entrato legalmente in vigore?A.III, n.4 (set.-ott. <2005>), p.5-7COP II politica ambientale
Amici dei lebbrosi. Le chiavi della felicitàBecchettiLeonardoItaITAII - Emeroteca ONG03179aavolontariato cittadinanza impegno responsabilità società istituzioni6638In un mondo al cui interno prevalgono imperativi come produttività ed efficienza, il volontariato ha il ruolo di rivelare l'uomo all'uomo. Gran parte della cultura moderna dominante trasforma la capacità di creare valore economico nel fine ultimo della sua vita. Secondo questa prospettiva, il volontariato è innovativo perché stravolge in maniera provocatoria la logica dominante e privilegia la cura delle relazioni e la gratuità, rispetto alla soddisfazione economica. Il volontariato è una delle realtà più stimolanti e significative del nostro tempo, in grado di dare un nuovo senso alla vita civile. Questa esperienza totalizzante ha inoltre contribuito alla trasformazione delle politiche sociali (locali e nazionali) e alla riscoperta di un senso civico, necessario per affiancare le istituzioni nel loro lavoro. La solidarietà riesce allora ad attivare nuovi sentieri di impegno solidale e ad aprire nuove frontiere nella mobilitazione della società civile. E' questo il pensiero di Giancarlo Cursi, autore dell'articolo che segue il presente e che si è espresso sulla stessa tematica.A.XLIV, n.9 (set. <2005>), p.4-5impegno civico responsabilità civile sostegno alle istituzioni
Amici dei lebbrosi. 60 anni di ONURedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03179aaNazioni Unite riforma Carta delle NU peacekeeping diritti dei popoli autodeterminazione dei popoli UE società movimenti6639Il 26 giugno u.s., le NU hanno compiuto 60 anni. Nate alla fine della seconda guerra mondiale per evitare che la guerra dilaniasse ancora i popoli del mondo, oggi comprende più di 190 stati che partecipano e si confrontano all'interno dell'Assemblea Generale. Tanti i successi delle NU, ma tante anche le sconfitte e i fallimenti delle sue azioni: Somalia, Bosnia, Kosovo, Cecenia, Iraq... Un interessante articolo contenuto in questo stesso numero della rivista parla del diritto all'autodeterminazione del popolo Sarawi in Marocco, spinosa questione sulla quale anche l'UE sta lavorando.A.XLIV, n.9 (set. <2005>), p.22movimenti per i diritti società civile
Mondodomani. Gli alberi sono luoghi di paceZannettiRaffaellaItaITSII - Emeroteca ONG00310aaambiente sostenibilità sviluppo umano obiettivi del millennio educazione diritti infanzia sicurezza alimentare UNICEF6640Nell'intervista al premio nobel per la pace 2004, Wangari Maathai - keniota, emerge il suo impegno per la tutela delle risorse naturali e la ricostruzione dell'ambiente naturale, fondamentale per un futuro di pace, sviluppo e progresso umano. Perché il futuro sia realmente così, occorre impedire che i bambini di oggi (adulti di domani) abbandonino la scuola e rinuncino in tal modo allo sviluppo pieno della propria personalità e alla realizzazione delle proprie aspirazioni. La Maathai aggiunge che se ci impegniamo a proteggere l'ambiente contribuiamo a migliorare la vita dei bambini e dell'umanità tutta.A.XXVII, n.2 (mar.-apr. <2005>), p.4-5sostenibilità ambientale premio nobel diritti dell'infanzia
Mondodomani. Vivere, nonostante tuttoLodiDonataItaITSII - Emeroteca ONG00310aaIndonesia catastrofi naturali interventi umanitari salute infanzia6641L'intervento di UNICEF in Indonesia all'indomani dello tsunami e a fianco dei bambini di Banda Aceh. I child friendly centers seguono e aiutano circa 8000 bambini al giorno e, a seguito della catastrofe, lavorano anche per l'identificazione dei bambini rimasti soli (circa 1070) e la ricerca dei loro parenti. Il contributo dei centri è stato e sarà fondamentale per aiutare i bambini a ricominciare, perché dopo tutto la vita continua.A.XXVII, n.2 (mar.-apr. <2005>), p.6-10tutela dell'infanzia tsunami
Mondodomani. Diritto di parolaMercanteManuelaItaITSII - Emeroteca ONG00310aainfanzia convenzione internazionale diritti dei minori consiglio d'Europa dignità giustizia ascolto6642Dal 1 Novembre 2003 è in vigore in Italia la Convenzione sull'esercizio dei diritti dei minori, adottata nel quadro del Consiglio d'Europa. L'Italia limita l'applicazione della stessa, giuridicamente vincolante, a poche materie che escludono il divorzio, l'adozione e la potestà genitoriale. In base agli artt. 3 e 6 della stessa, il bambino ha il diritto ad essere ascoltato durante i processi ma l'attuale prassi giudiziaria, come denuncia l'osservatorio per la tutela dei minori, è poco attenta a creare un clima di fiducia e di apertura che possa favorire il bambino e spingerlo a comunicare i suoi effettivi bisogni. Anche i giudici devono quindi essere formati e preparati a cogliere i messaggi e i segnali inviati dal bambino, con mezzi spesso differenti rispetto a quelli della parola.A.XXVII, n.2 (mar.-apr. <2005>), p.11-12convenzione sull'esercizio dei diritti dei minori
Mondodomani. Maremoto nell'Oceano Indiano. Si tratta dello "speciale" del mese.RedazioneItaITSII - Emeroteca ONG00310aamaremoto tsunami Asia emergenza catastrofi naturali ecologia cambiamenti rapporto uomo-natura infanzia progetti6643Lo tsunami che ha colpito il 26 dicembre 2004 il sud-est asiatico ha sconvolto per sempre la percezione del rapporto fra uomo e natura, svelando in maniera brutale la vulnerabilità sociale e ambientale di quei luoghi. L'UNICEF è intervenuta sin da subito, organizzando gli interventi di emergenza ed è rimasta in quei luoghi a dare supporto soprattutto ai bambini. E' ricominciata la scuola e la vita di tutti i giorni ma, in questo percorso, i bambini sono stati aiutati da personale specializzato, messo a disposizione per permettere loro di riconoscere il trauma e superarlo. Il supporto di cui queste popolazioni hanno bisogno, però, è ancora tanto e l'augurio è che tutti si ricordino di questa catastrofe.A.XXVII, n.1 (gen.-feb. <2005>), p.5-17cambiamenti ecologici
Mondodomani. L'incontro delle civiltàMazzoneMichelaItaITSII - Emeroteca ONG00310aaislam Europa Italia civiltà integrazione scuola6644Il Forum "Islam, Islam Europeo, Islam italiano" è stata un'occasione nella quale si è ribadita la necessità di stimolare il dialogo tra comunità islamiche, società civile e istituzioni italiane. Nel nostro paese sono presenti oggi circa 700 mila persone di fede musulmana - secondo gruppo religioso per numero in Italia. Si tratta di un fenomeno di portata europea: 15 milioni sono i musulmani in Europa e molti sono purtroppo coloro che vivono questa presenza come uno scontro di civiltà, specialmente dopo i fatti dell'11 settembre 2001. L'islam esisteva però già prima, soprattutto come approccio culturale verso i fenomeni sociali. Accettare e dialogare con l'islam vuol dire per l'Europa riaffermare con forza l'idea della centralità di uno stato laico che promuove e tutela le diversità culturali e religiose. La scuola è allora congeniale a questo proposito, facendo propri programmi aperti alla didattica interreligiosa e in grado di superare le rappresentazioni stereotipate dell'islam proposte dai media.A.XXVII, n.1 (gen.-feb. <2005>), p.20scontro di civiltà stato laico
Mondodomani. L'Italia a rapportoCurtoChiaraItaITSII - Emeroteca ONG00310aadiritti sociali diritti economici diritti culturali patto internazionale ONU rapporto6645L'ultima sessione del Comitato NU per i diritti economici, sociali e culturali (CESCR) è stata l'occasione per esaminare il rapporto del governo italiano sull'attuazione del Patto internazionale sui diritti economici... del 1966. Dinanzi al CESCR, che dopo un attento esame del Rapporto elabora delle osservazioni conclusive, si è presentata - oltre al nostro governo - una nutrita delegazione di associazioni aderenti al comitato per la promozione e la protezione dei diritti umani che hanno consegnato un rapporto supplementare, con un punto di vista differente, di chi vive nel quotidiano e affronta ogni giorno le problematiche legate all'esistenza o meno di un efficiente sistema di garanzie e protezione dei diritti. La CESCR ha quindi esortato l'Italia a: creare un'istituzione indipendente di tutela dei diritti umani; abbreviare i tempi lunghi necessari a rinnovare i permessi di soggiorno; eliminare le disparità e disuguaglianze tra nord e sud del paese; adottare una legislazione in tema di asilo; ratificare la Convenzione internazionale sulla protezione dei migranti e delle loro famiglie, eliminare la discriminazione contro gli stessi e istituire centri regionali per la lotta contro il razzismo.A.XXVII, n.1 (gen.-feb. <2005>), p.23rapporto governativo tutela dei diritti umani
Mondodomani. Congo: cartellino verde contro il morbilloBucciSusannaItaITSII - Emeroteca ONG00310aaRepubblica Democratica del Congo infanzia malattie salute vaccinazione mortalità obiettivi del millennio6646In Africa, ogni minuto, muore un bambino sotto i 5 anni di età a causa del morbillo. La lotta a questa infezione respiratoria virale, che attacca il sistema immunitario e che è estremamente contagiosa, ha bisogno di un impegno sistematico e numericamente significativo. L'UNICEF è impegnata da oltre un anno nella promozione di una poderosa campagna sanitaria contro il morbillo in Congo, dove ogni famiglia ha conosciuto la morte di almeno un bambino. L'obiettivo è ambizioso: vaccinare 10 milioni di bambini compresi tra i 6 mesi e i 15 anni. Grazie all'ampia visibilità e pubblicità dell'iniziativa, ci si augura che il traguardo possa essere raggiunto a breve termine.A.XXVII, n.1 (gen.-feb. <2005>), p.24-28mortalità infantile campagne di vaccinazione
Mondodomani. Niger: quando crescere diventa una sfidaLirosiAlessiaItaITSII - Emeroteca ONG00310aaNiger progetti sviluppo mortalità infanzia malnutrizione fame povertà MGF donne violenza6647La situazione in Niger appare tra le più drammatiche: si tratta infatti del secondo paese al mondo per tasso di mortalità infantile e più della metà della popolazione è analfabeta e vive con meno di 1 dollaro al giorno. Per questo l'Unicef si è mobilitata con un programma di azione che, entro il 2007, vuole garantire la sicurezza alimentare, l'accesso ai servizi essenziali e la riduzione della mortalità infantile. L'Unicef si impegna anche a combattere le discriminazioni di genere, le mutilazioni genitali femminili e le violenze e gli abusi perpetrati contro i più deboli.A.XXVII, n.3 (mag.-giu. <2005>), p.8-12discriminazione di genere mortalità infantile
Mondodomani. Armenia: separati dalla povertàLodiDonataItaITSII - Emeroteca ONG00310aaArmenia povertà malnutrizione infanzia famiglia catastrofe6648Indipendente dal 1991, dopo il collasso dell'ex blocco sovietico, l'Armenia è uno dei paesi più poveri della regione transcaucasica. Dopo il terremoto del 1988, che ha causato la morte di 30 mila persone, ha conosciuto una drammatica situazione economica che ha condotto oltre la metà della popolazione a vivere al di sotto della soglia di povertà. La disoccupazione rimane altissima e le famiglie povere non hanno altra scelta che lasciare i propri figli in collegi e orfanotrofi. L'UNICEF si sta adoperando per ricostruire il tessuto sociale e familiare disgregato e per reinserire i bambini nelle famiglie.A.XXVII, n.4 (lug.-ago. <2005>), p.8-12reinserimento dei bambini in famiglia catastrofe umanitaria
Mondodomani. Indiane, giovani e neospose: in pericolo in casa propriaBrazzoduroIlariaItaITSII - Emeroteca ONG00310aaIndia donne violenza domestica legislazione economia crescita società6649L'India conosce da alcuni anni una rapida modernizzazione e un'invidiabile crescita economica, performance per cui viene considerata uno dei motori della crescita mondiale. Sotto molti altri aspetti, l'India rimane profondamente ancorata a una visione fortemente centralizzata e patriarcale delle relazioni sociali, che relega la donna in posizione subalterna rispetto all'uomo. Le giovani spose, ad esempio, sono troppo spesso oggetto di angherie e violenze tanto fisiche quanto psicologiche. In questa realtà, la violenza domestica è qualcosa che devono fronteggiare in molte, e sensibile è l'aumento delle "innatural deaths" (morti innaturali) che avvengono proprio in ambito domestico. Tutto ciò avviene nonostante esistano provvedimenti legislativi che puniscono chi usa violenza alle donne e ai minori. Occorre fare maggiore pressione sul governo e sulle istituzioni per arginare il fenomeno e far si che l'India non rappresenti solo un modello economico.A.XXVII, n.4 (lug.-ago. <2005>), p.13-14deficit sociale vita delle donne
Mondodomani. Educare allo sviluppo sostenibileRedazioneItaITSII - Emeroteca ONG00310aaeducazione allo sviluppo sostenibile ambiente sostenibilità società povertà ecologia6650Il 2005 segna l'inizio della decade delle NU per l'educazione allo sviluppo sostenibile, perché gli individui e le comunità possano comprendere che il legame tra problemi sociali, economici ed ambientali minaccia seriamente il loro futuro, in modo che inizino a operare scelte che ne invertano la rotta. Da decenni vengono proposti piani di lotta alla povertà ma anziché diminuire, i poveri aumentano. Esiste anche un'altra tragedia dimenticata: la distruzione dell'ambiente. Il modello economico nel quale viviamo continua a far finta che le risorse siano infinite e che i costi ambientali troveranno una loro soluzione. Occorre che la società civile, i governi e le istituzioni si impegnino e si mobilitino a favore della costruzione di un mondo a misura di uomo e ancora più di bambino. E' necessario incamminarsi verso una società che si ispiri al rispetto, alla pace e alla sosteniblità.A.XXVII, n.4 (lug.-ago. <2005>), p.15-24decennio internazionale per l'educazione allo sviluppo sostenibile lotta alla povertà
Mani Tese. Cronache del G8 scozzeseManesLucaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaG8 APS debito Africa politica dumping finanza mondiale6651Una marea di gente ha invaso le strade di Gleneagles per chiedere ai leader del G8 di consegnare definitivamente alla storia la povertà. Le aspettative erano tante ma i risultati scarsi, tanto che Blair - il più fiducioso degli 8 - non è andato oltre l'affermazione "siamo all'inizio della fine nella lotta alla povertà". La società civile ha considerato gli accordi raggiunti del tutto insufficienti: in merito al debito, non si è andati per esempio oltre il risultato del G7 finanziario di giugno. Solo 18 paesi, di cui 14 africani e 4 latinoamericani, potrebbero beneficiare nei prossimi anni di un'estinzione totale del loro debito, a patto di adottare riforme improntate al buon governo. Sul fronte dell'APS, si è strappato l'impegno a stanziare 50 miliardi di USD in più ogni anno fino al 2010, ma ad un'attenta analisi dell'accordo emerge che la cifra effettiva impiegata in nuovi progetti non supera i 15 miliardi. Nell'ambito del commercio, si è dichiarato di voler chiudere entro il 2006 l'agenda di Doha ma non si fa alcun accenno all'eliminazione dei sussidi in agricoltura che causano dumping alimentare.A.XLI, n.425 (set. <2005>), p.5-6cancellazione del debito Doha Round
Mani Tese. Summit del Millennio. Nuove scadenze per vecchie promesse?CutilloMariarosaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaobiettivi del millennio povertà dati Nazioni Unite governo società civile6652Il Summit sugli MDG, dal 14 al 16 settembre 2005 a New York, discuterà dei progressi raggiunti dagli obiettivi di sviluppo fissati nel 2000. Questi sono in pericolo e le cifre del mancato impegno sono oramai celebri: 1 miliardo di persone vive con meno di un dollaro al giorno, 800 milioni di persone sono analfabete, lo 0,7 percento del PIL destinato all'APS è disatteso da più parti. Sono questi i dati dai quali si parte e che sono sotto gli occhi dei governi, e delle Nazioni Unite che cercano una nuova credibilità a 60 anni dalla loro creazione. La società civile, esclusa da questo foro, sarà costretta a tenere fori paralleli ma sarà sempre lì a chiedere che gli impegni vengano mantenuti.A.XLI, n.425 (set. <2005>), p.7-8dichiarazione del millennio
Mani Tese. Nel paese dei Khmer. Si tratta di un reportageBrancaAndreaConconiGiorgioItaITAII - Emeroteca ONG03016aacooperazione allo sviluppo progetti Cambogia microcredito povertà economia società minori storia6653L'articolo traccia la storia di un paese come la Cambogia che, dopo anni di violenza, si avvia sul cammino della democrazia. L'eredità del passato è alquanto ingombrante e per poter procedere sulla via dello sviluppo e della modernizzazione bisogna riacquistare prima di tutto un'identità. Si racconta anche l'esperienza di Manitese in un progetto di microcredito in una delle regioni del paese.A.XLI, n.425 (set. <2005>), p.9-12sviluppo economico
Mani tese. Un progetto educativo che nasce dalla terra. La voce del movimento sem terraCiorliSaraItaITAII - Emeroteca ONG03016aaeducazione formazione metodologia6654Si riporta l'intervista a Felipe Vicente, coordinatore per l'educazione del movimento dei senza terra brasiliani, interrogato proprio sul peso e l'importanza dell'educazione nel mondo contemporaneo. Educazione intesa come formazione umana permanente che può avvenire nei luoghi e spazi più diversi dalla scuola: famiglia, strada, lavoro, ecc... Anche la formazione scolastica deve allora contribuire a insegnare a convivere con il proprio mondo e a costruirlo nello stesso tempo. La realtà è una questione sociale e comunitaria: la comunità è composta da soggetti e ogni soggetto sociale è anche soggetto politico. Non si può separare l'educazione dalla politica perché se si vogliono formare esseri umani bisogna formarli anche socialmente e politicamente.A.XLI, n.425 (set. <2005>), p.13-15formazione permanente
Mani tese. L'Italia, l'Europa e l'OMC: come stabilire le regole del gioco e perdereBaranesAndreaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaOMC politica campagne neoliberismo sussidi dumping emergenze6655La politica commerciale europea e italiana si mostra forte con i deboli e debole con i forti quando richiede una completa liberalizzazione nei settori in cui si è maggiormente competitivi ed un temporaneo protezionismo laddove ci si sente più deboli (agricoltura e tessile). Colpisce il fatto che di fronte al palesarsi del fallimento del modello neoliberista, che antepone il libero commercio ai diritti umani, sociali, del lavoro e dell'ambiente, si continui a ripetere che la liberalizzazione del commercio è l'unica strada percorribile per portare ricchezza e sviluppo. Da parte sua, l'OMC sta accelerando la sua corsa nel tentativo di eliminare tutto ciò che può rappresentare un ostacolo al libero commercio. E' allora necessario tagliare i costi di produzione, i diritti sociali, la tutela ambientale e tutto questo per competere su scala mondiale. L'associazione Tradewatch si oppone a queste politiche e attraverso la campagna "Not for sale" ricorda all'OMC qual'è la posizione della società civile.A.XLI, n.425 (set. <2005>), p.21-22tsunami politica economica vertici internazionali
Mani Tese. L'America latina è diventata riccaMartinelliLucaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaprogetti politica sviluppo America latina cooperazione allo sviluppo6656Per i governi dell'Unione Europea, i paesi dell'America latina si sono emancipati dalla povertà e pertanto non hanno più bisogno di interventi di cooperazione allo sviluppo. E' un segnale preoccupante per il futuro di 700 milioni di persone, perché la realtà di emarginazione, esclusione e disuguaglianza è tutt'altro che passata.A.XLI, n.425 (set. <2005>), p.18-19politica internazionale
Mani Tese. L'Africa e lo sviluppo al femminileGerovasiEliasItaITAII - Emeroteca ONG03016aadonne società Africa ruolo sociale empowerment CEDAW Pechino obiettivi del millennio6657Sebbene in molti paesi dell'Africa le donne siano attive in numerosi settori, hanno sicuramente più difficoltà degli uomini nell'accesso a quelle risorse che possono migliorare le loro condizioni di vita. L'esperienza mostra come le donne che studiano e partecipano alla vita della comunità contribuiscano al miglioramento delle condizioni economico-sociali del proprio gruppo familiare. Occorre quindi l'impegno di tutti nel rimuovere gli ostacoli che impediscono alle donne di esprimere le proprie potenzialità e di rafforzare la propria autostima, per conferire loro un ruolo più attivo nei processi decisionali tanto pubblici che privati.A.XLI, n.426 (ott. <2005>), p.5-6ruolo politico delle donne
Mani Tese. Nel Messico profondo: l'Autonomia e i Caracol. Si tratta di un reportageMartinelliLucaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaMessico guerriglia NAFTA emigrazione accordi integrazione politica6658L'articolo descrive la situazione del Messico, dove più di 30 municipi sono retti dall'esercito zapatista attraverso lo strumento dei consigli autonomi e sottraendosi così alla giurisdizione statale. L'autonomia, in terra zapatista, nasce da un'applicazione unilaterale degli accordi di San Andrés firmati nel 1996 ma mai riconosciuti dall'esecutivo. Oggi, questi territori sono amministrati anche da un consiglio regionale autonomo che si occupa di governare il territorio occupato dai ribelli, promuovendo e vigilando la realizzazione dei progetti che operano nell'ambito dell'autonomia. In un altro articolo, sempre relativo al Messico, si parla degli accordi NAFTA stipulati dal paese con USA e Canada e del sogno egemonico statunitense.A.XLI, n.426 (ott. <2005>), p.8-9esercito zapatista
Mani Tese. I centri di permanenza temporanea. La gestione securitaria dell'immigrazione nell'era della lotta al terrorismoDenticoNicolettaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaimmigrazione centri di permanenza convenzioni internazionali rifugiati diritto di asilo legislazione italiana CPT6659I CPT sono stati introdotti nel nostro ordinamento nel 1998 per accogliere gli irregolari stranieri in attesa di essere espulsi dal paese. La loro creazione ha segnato in Italia un passo decisivo nella direzione di una definitiva chiusura delle frontiere nei confronti dei flussi migratori. La situazione è però peggiorata con l'entrata in vigore della Legge Bossi-Fini che ha inasprito la permanenza nei centri e l'ha raddoppiata a 60 giorni. All'interno dei centri mancano le norme minime di tutela dei diritti fondamentali dei richiedenti asilo, sanciti dalla Convenzione di Ginevra. Ora come non mai è necessario cambiare rotta e regolamentare i flussi in maniera intelligente: solo così le migrazioni potranno essere considerate un'opportunità e non una minaccia.A.XLI, n.426 (ott. <2005>), p.14-15flussi migratori Legge Bossi-Fini
Mani Tese. Crescita e sviluppo: quali definizioni?LeprattiMaxItaITAII - Emeroteca ONG03016aasviluppo crescita economia linguaggio6660I termini "crescita" e "sviluppo" fanno parte del linguaggio quotidiano usato dai politici, sindacalisti e giornalisti. Eppure, solo in pochi casi l'uso di questi concetti tanto rilevanti per la vita sociale è davvero impreciso. Nella pratica comune i due termini diventano vaghi, generici e addirittura intercambiabili. All'autore sembra importante iniziare una riflessione su questi concetti cercando di precisarne i significati, sulla scia del detto che le battaglie si vincono prima di tutto con la semantica.A.XLI, n.426 (ott. <2005>), p.16-17
Il Mulino. Esistono davvero i conflitti fra culture?Dal LagoAlessandroItaITAIII - C03176aacultura individuo scontro condizionamenti società6661Chiunque voglia affrontare il complesso tema dell'incontro tra culture deve recuperare prima le categorie fondamentali a cui fa riferimento l'analisi antropologica. Ciò significa riconsiderare qualsiasi discorso su presunte contrapposizioni e scontri tra civiltà, tenendo in primo piano la definizione di cultura. Si deve evitare il riferimento a semplicistiche quanto pericolose banalizzazioni. Occorre quindi distinguere tra la cultura occidentale che parte dall'individuo e le culture altre, nelle quali non esistono gli attori ma microcosmi di una cultura totalizzante. L'articolo cerca di comprendere la capacità della cultura di condizionare gli individui manipolando a proprio vantaggio il mondo simbolico.A.LIV, n.421 (set.-ott. <2005>), p.809-820cultura occidentale culture altre
Il Mulino. Un Paese sull'orlo di una crisi di trafficoTamburrinoAntonioItaITAIII - C03176aatraffico automobili insostenibilità Italia inquinamento6662Con quasi 35 milioni di automobili, l'Italia detiene il primato mondiale della densità automobilistica. Esistono infatti più di 600 vetture per mille abitanti. La libertà di circolazione, però, diventa insostenibilie a queste condizioni. Questa cultura è retaggio degli anni del dopoguerra, quando in assenza di una qualsiasi programmazione nazionale, l'unica possibilità di muoversi derivava dall'acquisto di una vettura. Questa soluzione ha funzionato finché è stato possibile utilizzare l'immensa rete stradale locale e nazionale. Una volta raggiunta, però, la saturazione ci siamo ritrovati nella situazione in cui esistono più auto ma la mobilità è minore. Solo un ripensamento delle logiche alla base delle politiche dei trasporti e un'ampia programmazione possono rendere possibile l'uscita da un ingorgo che appare perenne.A.LIV, n. 421 (set.-ott. <2005>), p.919-930nuovi programmi nazionali
Il Mulino. Di che cosa si parla quando si parla di EuropaDella PortaDonatellaCaianiManuelaItaITAIII - C03176aaEuropa politica società istituzioni cittadini costituzione europea6663L'Europa appare ancora oggi un'entità politica non meglio definita: ne è dimostrazione la sua discontinua presenza nel dibattito pubblico. Essa si fa sentire solo nelle grandi occasioni istituzionali e appare ancora assai debole in quanto soggetto unitario, soprattutto sulla scena internazionale. Le opinioni dei cittadini europei nell'immaginare il loro continente.A.LIV, n.421 (set.-ott. <2005>), p.937-948euroscetticismo consenso identità
Gentes. In missione. L'abstract è unico per tutta la rivistaRedazioneItaITAIII - C03039aaprogetti sviluppo PVS minori Perù infanzia Bosnia Romania Sri Lanka6664La rivista riporta delle testimonianze del personale impiegato nei progetti di cooperazione internazionale per conto del Magis. Si racconta della Bosnia, paese che porta ancora i segni di una guerra assurda e inspiegabile e dove la gente continua a sperare in un futuro migliore, credendo che lo si debba cercare all'estero; del Perù, dove l'esperienza della lega Missionaria studenti a fianco dei bambini e delle famiglie in difficoltà è oramai una piacevole realtà. Si va poi in Romania, dove è in fase di realizzazione un progetto con i minori, fino allo Sri Lanka, dove molto rimane da fare anche dopo il catastrofico tsunami.N.8/9 (ago.-set. <2005>), pp.193-225cooperazione allo sviluppo
Rocca. Israele-palestinesi: chi ha ragione?Della PergolaGiulianoItaITAIII - C03044aapolitica conflitto diritto internazionale guerra preventiva terrorismo medioriente6665Difficile comprendere dove sta la verità nella guerra israelo-palestinese, visto che nessuno sembra avere torto. La questione più recente ha riguardato la striscia di Gaza, sulla quale i coloni legittimano la sovranità, secondo quanto indicato dal talmud. Ma un testo religioso può essere considerato la base sulla quale impostare una questione politica? Se i coloni rispondono di si, non ne sono altrettanto convinti i democratici israeliani. L'autore privilegia il criterio del diritto internazionale schierato contro l'idea di una grande Israele. L'appoggio degli USA a Sharon rimane incondizionato e Israele si trova ad essere schierato con il Nord del mondo e la Palestina con il Sud del mondo. In questo contesto nasce la guerra preventiva, il modello di contrapposizione internazionale che domina nel mondo contemporaneo.A.64, n.19 (1 ott. <2005>), p.17-19rapporti Nord-Sud
Rocca. Quell'obiezione che incrina il sistemaBertozziLucianoItaITAIII - C03044aaconflitto Iraq diritti umani politica6666Sono ormai più di seimila i militari di professione statunitensi che hanno detto no alla guerra e vengono considerati dei disertori dal loro paese. Non tutti provano piacere o si realizzano derubando i civili iracheni o usando violenza indiscriminatamente. E' per questo che gli Stati Uniti hanno cominciato ad ammettere l'arruolamento di persone con infermità, precedenti penali, problemi di droga, invalidità. La maggior parte dei ragazzi si arruola per ottenere la cittadinanza statunitense. Una volta entrati nell'esercito è impossibile uscirne se non dopo essere stati reclusi per uno svariato numero di anni in carcere. Per gli USA, autoproclamatisi paladini della civiltà occidentale, la libertà di coscienza non esiste. Allora accade che in questa società democratica i testimoni di pace devono vivere nella clandestinità, mentre i responsabili di molti orrendi crimini vengono considerati degli eroi. E' la politica, in ogni caso, lo strumento che deve risolvere questi problemi.A.64, n.19 (1 ott. <2005>), p.22-23crimini di guerra ruolo della politica
Rocca. Due storie islamiche al femminileGallizioliMarcoItaITAIII - C03044aaislam cultura donne multiculturalismo6667Negli ultimi anni si è fatto interessante il dibattito relativo al ruolo della donna nella religione islamica. Due le voci più autorevoli di questa diatriba: la somala Ayaan Hirshi Ali e l'ugandese Irshad Manji, entrambe convinte della necessità di analizzare le contraddizioni presenti nel loro mondo. La critica della prima al suo mondo è totale e l'islam è per lei illiberale e repressivo. Non crede sia possibile un reale o prossimo riscatto dell'islam sui temi dell'emancipazione femminile e crede che l'ossessione per la verginità femminile sia una causa del ritardo socio-economico del medioriente. La Hirschi Ali invita allora il mondo laico occidentale a non arretrare davanti all'obbligo di denuncia di certi comportamenti islamici premoderni. la lettura della Manji è invece diversa in quanto non crede allo scontro di civiltà tra le due culture: l'islam, ai suoi occhi, è invece "meravigliosamente tollerante", anche se condanna l'imperialismo culturale di un certo islam, incapace di rileggere la sua storia con onestà intellettuale e impegnato solo a piegare il Corano verso orizzonti ristretti e antifemministi. Sicuramente due punti di vista interessanti da considerare...A.64, n.19 (1 ott. <2005>), p.48-50ruolo della donna cultura musulmana
Missione Oggi. L'Iraq e i "semi della democrazia" di WashingtonEngdahlWilliamItaITAIII - C03040aaIraq privatizzazioni economia neoliberismo6668Il Pentagono controlla totalmente l'economia irachena attraverso dei decreti che nessun governo iracheno futuro potrà mai modificare. Tra questi decreti, uno stabilisce che l'economia del paese sarà riformata sul modello economico neoliberale statunitense. Tra i primi provvedimenti il licenziamento di 500 funzionari e la privatizzazione di 200 società di stato. Il decreto 81, poi, concede ai detentori di brevetti diritti assoluti sull'uso dei sementi nell'agricoltura irachena per 20 anni. Tanti altri sono i provvedimenti in attesa di approvazione da Washington, che avranno il malcelato obiettivo di mettere sempre più in ginocchio economicamente l'antica Mesopotamia.N.8 (ott. <2005>), p.5-8amministrazione americana modello economico
Missione Oggi. Ricordati che eri straniero. Teologia della migrazione. Si tratta del dossierColasuonnoNicolaValentiFrancoItaITAIII - C03040aaimmigrazione accoglienza chiesa6669KeklikianLydiaNella storia della Chiesa il tema del cammino e del pellegrinaggio ha sempre rappresentato il paradigma dell'esperienza spirituale dell'uomo di fede. Il labirinto in questo senso era il tortuoso percorso che portava a riscoprire l'esperienza di fede. Anche il pellegrino che va al santuario, va verso il compimento della ricerca spirituale. Più recentemente, la mobilità umana si è espressa nelle migrazioni, conseguenti alla rivoluzione industriale. La Chiesa in questo contesto si è fatta carico delle problematiche di una popolazione di 200 milioni di persone per far scoprire loro il disegno di Dio che li accomuna, per esempio, ad Abramo, un disegno in grado di operare a favore di un dialogo tra culture e religioni. Le migrazioni rappresentano allora un segno dei tempi da assumere e interpretare, e da risolvere nel quadro di un'accoglienza che non indietreggia dinanzi alle difficoltà, ai pregiudizi e agli opportunisti della politica.N.8 (ott. <2005>), p.17-32esperienza del viaggio
Missione Oggi. Sapore di speranza tra i malati di AIDS a YaoundéBraiAlexItaITAIII - C03040aasalute Indonesia AIDS malattie progetti cooperazione internazionale Camerun6670Si riporta l'intervista a Suor Brigit, responsabile dei centri di accoglienza e della speranza di Yaoundé (Camerun), a fianco dei malati di AIDS. Il lavoro dell'ONG per la quale lavora è necessario in un paese tra i più poveri della terra, anche se non dimentica di apprezzare gli sforzi compiuti dal governo del paese che, nel quadro del comitato "Lotta contro l'AIDS" si è impegnato in questa difficile ma non impossibile battaglia. Ogni intervento deve comunque scontrasri con una realtà fatta di pregiudizi ed emarginazione, dove il malato ha paura di farsi aiutare e di esporsi ai giudizi della gente. Il primo passo è quindi quello di abbattere questo muro e poter essere accolti dalle persone. Altra situazione difficile è in Indonesia dove nonostante l'accordo siglato a Helsinki, i ribelli di Aceh continuano ad avere attriti con il governo di Djakarta. In allegato, l'agenda 2006 della pace.N.8 (ott. <2005>), p.41-43
Aggiornamenti sociali. Un nuovo strumento per l'evangelizzazione: il Compendio della dottrina sociale della ChiesaBernal S.J.SergioItaITSIII - C00301aaantropologia cristiana dottrina sociale della Chiesa etica società evangelizzazione6671La pubblicazione del Compendio della dottrina sociale della Chiesa (2004) offre lo spunto per esaminare il senso profondo di questa componente dell'insegnamento cristiano nel mondo contemporaneo e le sfide che esso deve affrontare. In un mondo globalizzato caratterizzato dal "vuoto etico" dell'ideologia del mercato, pare essere sempre più sentito il bisogno di ancorare l'evoluzione della società a valori condivisi e sicuri. La traduzione in pratica dell'insegnamento sociale cristiano ne richiede l'adattamento alle diverse situazioni da parte delle Chiese locali. Quando questo accade, la dottrina sociale può sviluppare tutto il potenziale di evangelizzazione e di liberazione dell'uomo, che sgorga dall'antropologia integrale su cui si fonda, ancorata nella rivelazione cristiana.A.56, n.9/10 (set.-ott. <2005>), p.603-613rapporto fede-società
Aggiornamenti sociali. A cent'anni dalla nascita di Mounier, una testimonianza attualeGaianiLorenzoItaITSIII - C00301aapolitica cattolicesimo democrazia regime6672La breve e intensa biografia di Mounier (1905-1950) si colloca al centro delle più importanti tensioni della sua epoca: la lotta a ideologie e regimi totalitari di qualunque segno, il dibattito intellettuale ed ecclesiale nel quadro della crisi modernista. La "persona", compresa come strutturalmente relazionale, è la chiave interpretativa della sua lotta contro ogni violenza e contro una visione riduttiva della fede cristiana, anticipando la teoria del "laicato" del Concilio Vaticano II. Quanto mai attuale e feconda risulta quindi la sua testimonianza: l'attenzione al nesso tra persona e libertà e la fiducia non ingenua nei sistemi democratici possono ispirare l'odierna ricerca di un nuovo umanesimo e la riflessione sul fondamento della democrazia.A.56, n.9/10 (set.-ott. <2005>), p.625-634personalismo
Aggiornamenti sociali. Algeria, la difficile pacificazioneTagliaferriFedericoItaITSIII - C00301aaAlgeria democratizzazione guerra civile islamismo6673Il più grande paese del Maghreb si è avviato lungo un lento e faticoso cammino di pacificazione, dopo un decennio di guerra civile in cui si sono fronteggiati estremisti islamici e forze governative spesso responsabili di stragi. Il progetto di una prossima amnistia generale può essere uno strumento per voltare pagina. Tuttavia il processo democratico, la tutela dei diritti civili e le prospettive di sviluppo per le nuove generazioni continuano a manifestare tutta la loro fragilità.A.56, n.9/10 (set.-ott. <2005>), p.635-646riconciliazione
Aggiornamenti sociali. L'Europa, l'OMC e i diritti dei lavoratoriScaramuzziIacopoItaITSIII - C00301aacommercio internazionale OMC Europa diritti sociali diritti civili diritto del lavoro6674Il boom delle esportazioni tessili cinesi ha riaperto la questione del rispetto dei diritti sociali in un mercato globale. La richiesta dei paesi industrializzati di regole che garantiscano standard sociali minimi mira a ridurre lo sfruttamento della manodopera o si tratta di protezionismo dissimulato? Pascal Lamy, commissario europeo al commercio dal 1999 al 2004, non ha ottenuto il risultato sperato nel tutelare i diritti in questo ambito. La questione richiede un approccio integrato: accordi commerciali bilaterali, politiche di sviluppo anche in altri settori, sinergia tra consumatori responsabili e soggetti della governance globale, riflessione sull'equilibrio tra preferenze collettive delle singole società e criteri universalmente riconoscibili.A.56, n.9/10 (set.-ott. <2005>), p.655-665politica internazionale
Eco, l'educazione sostenibileIstituto per l'ambiente e l'educazione Scholé futuroLa rivista è il frutto dell'impegno culturale e ambientale di un ente senza fini di lucro e propone momenti di un'attività tutta tesa a fornire al sistema educativo, formale e non formale, informazioni, spunti, contatti, materiali sull'educazione ambientale.SalomoneMarioItaITAldeaII - emeroteca ONG03221asottobre 2003 -ONG Italia educazione sostenibile educazione ambientale società formazione diritti scienza tecnologia sostenibilità progetti6675
Eco. Un mondo di paceLa PlacaBiancaItaITAII - Emeroteca ONG03221aaeducazione pace diritti umani sviluppo sostenibile società6676A Verbania si è svolto il 13 congresso mondiale dell'Associazione Internazionale di educatori alla Pace nel Mondo (IAEWP) dal titolo "Educazione alla pace: il migliore investimento per le generazioni future". Nel quadro dell'iniziativa si è ribadita l'importanza dell'educazione nella vita delle generazioni presenti e future come strumento di promozione di una cultura della pace. Un futuro di pace non può e non deve prescindere da un maggiore sviluppo della personalità umana, da un maggiore rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, pur nella diversità etnica, di razza, lingua e religione. Interessante è la prospettiva di due studiosi che propongono di sostituire il termine sviluppo sostenibile con società sostenibile: una società capace di pensare al futuro, di autopercepirsi come tale e di presentarsi come concetto sociale e culturale prima ed ecologico dopo. Se lo sviluppo sostenibile agisce sul danno e ne limita le conseguenze, la società sostenibile previene il danno agendo sulle cause.A.XV, n.9 (nov.-dic. <2003>), p.6-7società sostenibile
Eco. Il problema ambientale e la risposta educativaFernandesA.PereiraM.J.ItaITAII - Emeroteca ONG03221aaambiente sostenibilità scuola educazione formazione6677AzeiteiroU.M.GoncalvesS.Le numerose iniziative delle scuole a favore dell'ambiente sono la testimonianza di una nuova metodologia dinamica che si fa strada. In questo modo l'educazione ambientale può essere un progressivo riconoscimento di valori e concetti chiarificatori che promuovono nell'essere umano l'acquisizione di capacità, comportamenti e attitudini necessarie a comprendere e apprezzare le relazioni di interdipendenza tra l'uomo, il suo spazio culturale e l'ambiente. Occorre a questo punto creare una coscienza e delle abitudini che siano "ambientalmente alfabetizzate". Oggi, più che mai, non è sufficiente parlare di educazione ambientale ma occorre promuoverla e sostenerla.A.XV, n.9 (nov.-dic.<2003>), p.28-31
Eco. L'educazione ambientale e il futuro della terraSalomoneMarioItaITAII - Emeroteca ONG03221aaeducazione ambientale sostenibilità società conferenze internazionali istruzione universale donne obiettivi del millennio6678La situazione del pianeta terra non è confortante: si sente oggi il bisogno di lavorare al riassetto del pianeta e prestare maggiore attenzione agli eco-sistemi e alla biodiversità, operando sulle coscienze e sugli atteggiamenti della società. Bisogna far comprendere a tutti cosa sia sostenibile e cosa no, come possa essere negativa l'azione dell'uomo. Il 3 Congresso mondiale sull'educazione ambientale (Torino, 2-6 ottobre 2005), di cui la rivista contiene un dettagliato calendario di attività, rappresenterà ancora una volta l'occasione per ribadire l'importanza di una collaborazione tra tutti gli attori per porre l'educazione ambientale nel posto che merita. Proprio di educazione parla poi , che considera l'istruzione l'unico strumento per colmare lo scarto tra ricchi e poveri. Ovviamente un'istruzione universale che non dimentichi bambine e ragazze. L'istruzione aumenta la produttività agricola, l'autonomia economica e riduce il rischio di contagio delle malattie. Un recente progetto della Banca Mondiale "Istruzione per tutti" si pone proprio questo obiettivo.A.XVII, n.7 (set.-ott. <2005>), p.5-7Banca Mondiale progetto
Eco. Come si dice in francese "Educazione per salvare l'ambiente"MeriddaDanieleItaITAII - Emeroteca ONG03221aaeducazione ambientale Burkina Faso sostenibilità partnership globale obiettivi del millennio società civile6679Nel luglio scorso il Burkina Faso ha ospitato il 3 forum mondiale sull'educazione ambientale. La scelta è caduta proprio su questo paese perché si tratta di uno dei paesi più poveri della terra e perché ha bisogno di educare la propria popolazione alla tutela dell'ambiente naturale. Tra gli obiettivi perseguiti dal forum: 1) lo sviluppo di progetti e pratiche innovatrici in campo ambientale ed educativo; 2) maggiore concertazione tra gli attori impegnati a livello locale ed internazionale; 3) rafforzamento delle pratiche di ecocittadinanza; 4) sensibilizzazione dei governi e degli attori politici in genere. Un piano d'azione concreto verrà presto predisposto e i risultati ottenuti saranno discussi nel prossimo forum previsto per il 2009. Interessante speciale di questo numero "Il Pianeta azzurro" è interamente dedicato alla preziosa risorsa che è l'acqua, la cui importanza è stata riconosciuta anche nel quadro dell'UE, dove esiste una direttiva che disciplina l'azione comunitaria proprio in materia di acque. Ma... l'indifferenza al tema rimane tanta.A.XVII, n.7 (set.-ott. <2005>), p.12-15forum sull'educazione ambientale
Volontari e terzo Mondo. Millennium Summit + 5: quale futuro per le Nazioni Unite?. Numero monograficoAA.VV.ItaITAII - C03102aapolitica Nazioni Unite riforma povertà Vertici internazionali sviluppo libertà sicurezza diritti umani obiettivi del millennio6680L'attuale sistema delle Nazioni Unite va riformato nella direzione di un rafforzamento del suo ruolo sulla scena internazionale. La rivista presenta i punti critici di quello attuale e formula proposte per una riforma delle NU: uno sviluppo più equo e sostenibile rappresenta il miglior fondamento verso il raggiungimento di una pace e di una sicurezza globali. Il contributo di si focalizza sulla lotta alla povertà, intrapresa nell'ambito degli 8 Obiettivi di Sviluppo del Millennio fissati nel 2000, per lanciare una serie di proposte su vari settori che toccano l'APS; si concentra sulla Carta delle Nazioni Unite ed esattamente sull'art.51 e sulla pericolosa apertura alla guerra facile; viene riportata anche una sintesi del Rapporto del segretario generale delle NU "In a larger freedom..." caratterizzato dal sotteso senso di improrogabilità della riforma.A.XXXIII, n.1/2 (gen.-giu. <2005>), pp.64riforma delle Nazioni Unite lotta alla povertà
Alai. Colombia: Una ley sin verdad, sin justicia, ni reparacionTolosaAngelSpaECSIII - C00321aaColombia America latina legislazione diritti umani giustizia società guerriglia6681La recente "Legge di Giustizia e Pace" approvata dal Congresso colombiano non ha soddisfatto i movimenti sociali e popolari vittime della violenza sociale e politica. Si tratta di una legge che propizia l'impunità e non garantisce la verità, la giustizia e la riparazione, anzi acuisce la crisi umanitaria che vive il paese. Sul piano della verità, la legge non garantisce integralmente il diritto alla verità: la confessione piena dei delitti commessi, per esempio, non sarà un requisito obbligatorio per ottenere i benefici della pena alternativa accessibili anche dietro una confessione parziale. La giustizia è davvero irrisoria perchè, anche per i più atroci delitti commessi, le pene variano dai 5 agli 8 anni. La riparazione: l'assenza di una piena confessione dei crimini commessi dai paramilitari debilita la riparazione integrale delle vittime e tende a farsi un principio solo enunciato.A.XXIX, n.398 (ago. <2005>), p.7-9società civile riparazione
Alai. Como reformar-reconstruir la ONUTeitelbaumAlejandroSpaECSIII - C00321aaNazioni Unite riforma politica internazionale6682Alle Nazioni Unite si discute di riforma della Carta costitutiva: si parte dal presupposto che le riforme possono essere adottate ed entrare in vigore con il voto di almeno un terzo degli Stati membri dell'Assemblea generale, nella quale non esiste il diritto di veto. In realtà non è così: uno dei 5 membri permanenti può di fatto porre il veto sulla riforma secondo l'art.108 e il 2 paragrafo dell'art.109 della Carta. L'articolo esamina le proposte avanzate e il gioco forza che gli stati membri stanno operando; propone una via possibile per uscire dall'impasse, per affermare il principio basico di sovranità di tutti gli stati membri.A.XXIX, n.398 (ago. <2005>), p.21-22
Alai. Salud y derechos sexualesSaldañaLuceroSpaECSIII - C00321aasalute rapporti annuali diritti sessuali mortalità materna diritti umani6683Il Rapporto sullo Stato di salute 2005 ribadisce che ogni anno più di mezzo milione di donne muiono per complicanze derivate dal parto e milioni di bambini muoiono al momento del parto o nei primi mesi di vita: a tutto questo si potrebbe ovviare con una decisione politica che assegni le risorse necessarie a livello di servizi. Certo, i tassi più alti si registrano nei paesi più poveri e quindi si ribadisce il legame morte/povertà. I diritti riproduttivi e sessuali rientrano però tra i diritti fondamentali, come ribadito dalla Conferenza Mondiale su Popolazione e Sviluppo del 1994. La salute è un bene pubblico e come tale deve essere tutelato.A.XXIX, n.398 (ago. <2005>), p.31salute riproduttiva delle donne
Microfinanza. Tutti i debiti con l'ItaliaRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03219aalegislazione italiana debito PVS6684In base alla legge 209/2000, l'Italia ha cancellato ai paesi poveri e altamente indebitati (Paesi HIPC) 2,5 miliardi di euro di crediti pubblici. Ma in carico ai nostri debitori a basso reddito ne restano oltre 4 miliardi. L'esposizione complessiva dello Stato e delle banche italiane verso i paesi dell'Est e del Sud del mondo ammonta a 49 miliardi di euro. L'articolo riporta dei box con l'elenco dei paesi indebitati, con l'importo dei loro debiti verso l'Italia e della somma cancellata dal nostro paese.N.1 (lug. <2005>), p.2-3cancellazione del debito Paesi HIPC
CIR Notizie. Nuovo regolamento asilo, i primi 100 giorniHeinCristopherItaITAIII - C03188aapolitica asilo rifugiati Italia legislazione italiana diritto d'asilo6685L'applicazione del Regolamento Asilo della legge Bossi-Fini introduce delle novità rispetto al passato: decentramento delle istanze decisionali presso le 7 Commissioni territoriali e distinzione tra procedura ordinaria e procedura semplificata. A 100 giorni dall'entrata in vigore di detto regolamento, l'autore analizza la situazione e riscontra una grande confusione da parte della nostra "burocrazia".A.XIV, n.7/8 (lug.-ago. <2005>), p.1-2
Rocca. In cammino verso l'EuropaSalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica Turchia Unione Europea allargamento dell'UE diritti6686L'ingresso della Turchia nell'Unione Europea è a un passo dalla sua realizzazione: molti sono ancora gli scettici riguardo a questo ingresso, ma il governo turco ha già iniziato quelle riforme strutturali che consentiranno al Paese di presentarsi con tutte le carte in regola all'appuntamento.A.64, n.20 (15 ott. <2005>), p.14-16politica internazionale
Rocca. Non è poi così difficile diventare anti arabiDella PergolaGiulianoItaITAIII - C03044aacultura società islamismo terrorismo identità6687Una nuova cultura anti araba si sta sviluppando in Europa e non si basa su conoscenze teoriche quanto invece su ignoranza e banalità diffuse, su confusioni tra islam e arabismo. L'articolo mette in parallelo questo nuovo sentimento anti arabo con l'antisemitismo degli anni '30 e pone in rilievo l'estrema pericolosità che può rappresentare l'asimmetrica posizione tra culture superiori e culture inferiori. In questo numero della rivista è presente una breve scheda paese sulle Filippine.A.64, n.20 (15 ott. <2005>), p.30-32scheda paese Filippine
Pace Diritti Umani. Disabilità, dignità, eguaglianza. L'abstract fa riferimento all'intera rivistaAA.VV.ItaITAIII - C03057aadiritti disabilità Nazioni unite Unione Europea convenzioni internazionali6688L'intero numero è incentrato sui diritti dei disabili riconosciuti contro ogni discriminazione anche nel quadro dei patti del 1966-1967. La persona con disabilità, in quanto persona, è titolare di tutti i diritti e delle libertà fondamentali riconosciuti dal diritto internazionale vigente, oltre che da tutte le costituzioni democratiche. il disabile è in stretta relazione con le altre persone: la solidarietà umana trova allora qui uno dei campi privilegiati in cui manifestarsi in tutta la sua estensione e profondità. La civiltà del diritto è tale quando si fa carico di dare attuazione al triplice principio di vita, eguaglianza e non discriminazione. Si spiega così la crescente attenzione delle NU e dell'UE verso la disabilità, che si sta traducendo in una convenzione internazionale.N.1/2 - 26/27 (<2004>), pp. 52diritti dei disabili
Pace Diritti Umani. Bambine e donne: presente e futuro di pace e giustizia. L'abstract fa riferimento all'intero numeroAA.VV.ItaITAIII - C03057aadonne diritti bambine CEDAW discriminazione Agenzie NU pari opportunità violenza trattati internazionali6689L'intero numero è dedicato al tema dei diritti delle donne e delle bambine, diritti riconosciuti dalla CEDAW, la convenzione contro ogni forma di discriminazione contro le donne. Insieme alla Conferenza Mondiale di Pechino, è questo uno dei momenti centrali del processo di riconoscimento del ruolo della donna. La rivista passa in rassegna tutti i trattati, le conferenze e le dichiarazioni elaborate a tutela delle donne e le organizzazioni, agenzie e associazioni che mantengono viva l'attenzione sul problema. Gli atti di violenza contro le donne (le mgf) proseguono indisturbati non solo nei PVS ma anche nei paesi sviluppati come l'Italia stessa, dove ad essere fortemente pregiudicate sono le pari opportunità tra uomo e donna. La rivista si conclude con l'auspicio di un'immediata presa di posizione da parte dei governi, delle organizzazioni internazionali e dell'UE, nella lotta contro un atteggiamento così diffuso e tipico dei governi tutt'altro che democratici.N.3/28 (<2004>), pp.48mutilazioni genitali femminili Conferenza di Pechino
Pace Diritti Umani. Rafforzare e democratizzare le Nazioni Unite. L'abstract fa riferimento all'intero numeroAA.VV.ItaITAIII - C03057aaNazioni Unite riforma peace keeping consiglio di sicurezza ECOSOC WTO FMI Banca Mondiale6690Il tema delle riforma delle Nazioni Unite è al centro della trattazione di questo numero: il bisogno di democratizzare un consesso che vede rappresentati tutti i paesi del pianeta è oramai necessario. Oggi più che mai le NU sono in difficoltà, non solo per un deficit di rappresentanza, ma anche per l'incapacità di applicare in maniera corretta e coerente alcuni articoli della Carta, come l'art.51 sulla guerra "preventiva", applicato in maniera arbitraria. La società civile, e non solo, chiede una riforma strutturale e quella del consiglio di sicurezza è solo uno dei tasselli. Occorre infatti intervenire anche all'interno dell'Assemblea generale, degli organismi che lavorano a tutela dei diritti umani (ECOSOC in primo luogo), del WTO, del Fondo Monetario Internazionale e delle Banca Mondiale.N. 1/29-30 (<2005>), pp.56politica internazionale
Rifugiati. E voi, vi sentite sicuri?. L'abstract è riferito a tutto il numeroAA.VV.ItaITAII - emeroteca NU03099aarifugiati armi sicurezza protezione rimpatrio Darfur ACNUR6691Per milioni di rifugiati e di operatori umanitari in situazioni instabili, la sicurezza rimane incerta in ogni parte del mondo. La precarietà della vita quotidiana per le popolazioni sradicate del mondo, per le agenzie umanitarie che cercano di aiutarle e la catastrofica diffusione delle armi leggere alimentano l'incessante miseria. Sono oltre 40 milioni gli sradicati in tutto il mondo: il 95 percento della violenza di solito si verifica in un limitato numero di paesi. Le nazioni africane hanno registrato fino al 70 percento degli incidenti.N.2 (<2005>), pp.31
Italia caritas. l'Italia che espelle: CPT, ibrido da riformareNgo DinhLe QuyenItaITAII - Emeroteca ONG03115aadiritti umani immigrazione permessi di lavoro permessi di soggiorno6692I Centri di Permanenza Temporanea e di Assistenza (CPTA), istituiti dalla legge Turco-Napolitano per l'accoglienza degli stranieri irregolari in attesa di essere rimpatriati, sono al centro del dibattito politico per le condizioni di vita degradanti nelle quali vivono i loro "ospiti". Una riforma di queste strutture (elencate in maniera dettagliata nell'articolo) si impone, sia per tutelare la dignità e i diritti di chi vi è trattenuto, sia per dare un senso alla loro stessa esistenza. Il superamento dei CPTA è quindi auspicabile, accompagnato però dalla revisione delle politiche di ingresso per motivi di lavoro, che semplifichi le procedure di rilascio e di rinnovo dei permessi di soggiorno, facilitando l'incontro fra domanda e offerta di lavoro. A questo articolo ne segue un altro con i dati aggiornati sul funzionamento dei CPTA.A.XXXVIII, n.8 (ott. <2005>), p.8-11CPT Italia
Italia Caritas. Dimezzare la povertà, la figuraccia dei leaderUfficio ComunicazioneItaITAII - Emeroteca ONG03115aaObiettivi del Millennio Vertice internazionale Nazioni Unite riforma WTO società civile6693Il Vertice dei capi di Stato e di governo, tenutosi nel quadro delle Nazioni Unite a metà settembre 2005 e visto da molti come l'occasione per rafforzare gli obiettivi di sviluppo del millennio, si è chiuso senza impegni precisi. Come al solito, alle NU è andata in scena la sterile rassegna degli impegni già assunti e delle occasioni buttate al vento. La società civile, però, non demorde e si sta già mobilitando in vista della Conferenza interministeriale del WTO prevista per dicembre 2005. A New York si è discusso anche di riforma delle Nazioni Unite ma per - autore dell'articolo - è per il momento più auspicabile che ogni governo rispetti gli obblighi giuridici sinora ignorati.A.XXXVIII, n.8 (ott. <2005>), p.26-28riforma delle Nazioni Unite
Italia caritas. Il mondo è in ritardo, il Niger soffre la fameMigliettaGuidoItaITAII - Emeroteca ONG03115aaNiger Africa fame povertà aiuti finanza salute agricoltura bambini6694Il Niger è vittima di una potente carestia alimentare che sta decimando la popolazione di uno Stato già interessato da altre crisi altrettanto gravi. Nonostante gli allarmi lanciati in tempo per prevenire tale disastro, gli aiuti non sono arrivati in tempo, grazie anche ai tentennamenti della finanza internazionale, e a subirne le conseguenze sono ancora una volta gli elementi più deboli, ovvero i bambini. Molti organismi sono impegnati a fronteggiare la situazione e Caritas è tra questi, con progetti relativi al miglioramento delle abitudini di coltivazione.A.XXXVIII, n.8 (ott. <2005>), p.33-35politica internazionale
Animazione sociale. Politiche sociali e governance: cos'è pubblico?BifulcoLaviniaItaITSIII - C00315aawelfare politiche sociali pubblico privato governance Europa6695Le politiche sociali sono oggi interessate da potenti processi di trasformazione che costringono ad interrogarsi sul loro statuto pubblico. Se fino a qualche anno fa, infatti, la dimensione pubblica si fondava sull'equazione pubblico/statuale oggi non è più così. Nell'Europa dei welfare mix, le diverse miscele di pubblico e privato e l'adozione di meccanismi regolativi di mercato nella produzione di servizi sociali, rendono il carattere pubblico delle politiche sociali non scontato. Restano però due punti fermi nella costruzione di ciò che è pubblico: 1) la cornice istituzionale delle amministrazioni pubbliche; 2) la nascita di forme di governance che poggiano sui principi dell'auto-organizzazione dei diversi interessi in campo e della forma orizzontale delle relazioni.A.XXXV, n.10/196 (ott. <2005>), p.8-16servizi sociali
Animazione sociale. Ripensare l'animazione come formazione dei giovaniDe NicolòGiancarloItaITSIII - C00315aaanimazione socialità giovani cultura impegno6696L'animazione è stata spesso letta da diversi punti di vista, tanto come controllo sociale in grado di esercitare la trasmissione dei significati che costituiscono la cultura umana, tanto come impegno sociale che viene proposto ai giovani. Sono tutti punti di vista dell'impegno sociale che fanno parte dell'animazione senza però essere decisivi nel delinearne il senso. Importante è il lavoro per la costruzione di uno spazio composito che stimoli le nuove generazioni ad una presa di coscienza che le liberi dalla subordinazione rispetto a modelli culturali e comportamentali che professano l'odio, la solitudine, l'ingiustizia e l'ignoranza.A.XXXV, n.10/196 (ott. <2005>), p.23-55impegno sociale dei giovani
Animazione sociale. L'educatore nella scuolaPanciroliAlbertoItaITSIII - C00315aadisagio educazione scuola famiglia difficoltà6697Sono molti i ragazzi che hanno problemi in famiglia, nelle relazioni con insegnanti e compagni e a rischio di abbandono scolastico. In queste complesse situazioni spetta agli educatori e agli insegnanti dotarsi di chiavi di lettura e relazione che riescano a decifrare i linguaggi dei ragazzi in difficoltà. Sempre gli educatori, poi, possono mobilitare l'energia creativa dei ragazzi e promuovere un migliore utilizzo delle risorse di cui già dispongono. Impegnandosi in questo modo si possono costruire storie sorprendenti e inattese.A.XXXV, n.10/196 (ott. <2005>), p.85-91
I diritti dell'uomo. Violenza contro le donne: i delitti "da dote"RicciCarlaItaITSIII - C00314aadonne violenza famiglia dote convenzioni internazionali Pechino discriminazione società India6698Dopo una panoramica introduttiva sui principali strumenti internazionali adottati per la tutela delle donne da ogni forma di discriminazione e violenza, l'autrice focalizza la sua attenzione sui cosiddetti "delitti di dote". Questo termine definisce quei delitti o gravi violazioni inflitte alle donne le cui doti non soddisfano il marito o la sua famiglia. Dopo aver sottolineato la globale diffusione di questa pratica primitiva, l'autrice analizza in profondità la situazione esistente in India, dove il fenomeno è ancora molto diffuso e radicato nei costumi locali. Dal 1961, esiste l'Atto di Proibizione della Dote - misure legislative adottate per rafforzare l'investigazione e la persecuzione di questi crimini - per introdurre la possibilità per un giudice di avviare azioni persecutorie laddove c'è la fondata ragione di credere che il suicidio di una donna sia stato istigato dal marito o dalla sua famiglia. Tuttavia, l'implementazione della legislazione sui delitti di dote non è del tutto soddisfacente per eliminare il problema degli oltre 16.000 delitti di dote che attualmente pendono dinanzi ai tribunali indiani.A.XIII, n.3 (<2002>), p.22-28diritti delle donne
I diritti dell'uomo. Riflessioni sull'etica della giustiziaDanoviRemoItaITSIII - C00314aagiustizia società legislazione etica Italia6699L'autore riflette sui tempi e le modalità della giustizia in Italia, ponendo in rilievo il fatto che nel nostro paese vi sono troppe leggi e tempi biblici (soprattutto in fatto di processi) perché giustizia venga fatta. Leggi semplici, ben scritte, per dare certezze ai cittadini: questa è la meta da raggiungere. La giustizia è equità, è equilibrio.A.XIII, n.3 (<2002>), p.32-34
I diritti dell'uomo. Il ruolo dell'Ombudsman nella promozione dei diritti dei minoriCitarellaLuigiItaITSIII - C00314aaminori diritti infanzia Nazioni Unite Convenzioni internazionali6700L'istituto del tutore nazionale per l'infanzia è un disegno di legge che giace in Parlamento già da qualche anno. La sua istituzione è una conseguenza diretta della Convenzione sui Diritti dei Minori ed è già esistente in parecchi paesi del mondo: ogni Stato deve avere una istituzione indipendente nel campo dei diritti umani con responsabilità specifiche per la promozione e la protezione dei diritti del fanciullo. L'articolo esamina alcuni dei principi che dovranno essere rispettati per la creazione del Difensore Civico.A.XIII, n.3 (<2002>), p.75-76difensore civico
I diritti dell'uomo. Ego te baptizo carpam: realtà e mistificazione giuridica nella perdurante guerra di aggressione all'IraqBernardiniAldoItaITSIII - C00314aalegislazione internazionale politica violenza Iraq conflitti diritti umani istituzioni internazionali6701Dettagliata e spietata valutazione del quadro giuridico internazionale che ha preceduto la "perdurante guerra di aggressione all'Iraq" (definizione dell'autore) e contenente le sue valutazioni sugli organismi provvisori di governo, sui conflitti armati e sulle violenze in atto in quel Paese.A.XV, n.3 (<2004>), p.5-36intervento militare politica internazionale
I diritti dell'Uomo. Verso la I Conferenza Nazionale AsiloHeinCristopherItaITSIII - C00314aapolitica legislazione italiana asilo6702La I Conferenza Nazionale sull'Asilo, a Roma nel maggio 2005, ha lo scopo di promuovere una cultura dell'asilo in epoca di globalizzazione, avendo come naturale punto di riferimento il principio etico alla base dell'art.10 comma 3 della Costituzione italiana, e ora dell'art.III-167 della nuova Costituzione europea, che garantisce il diritto d'asilo nel capitolo intitolato "libertà". E' necessario coordinare le politiche europee in materia.A.XV, n.3 (<2004>), p.53-54diritto di asilo
I diritti dell'Uomo. La tutela internazionale dei lavoratori migrantiAcriDanielaItaITSIII - C00314aapolitica legislazione migranti lavoro OIL rapporti internazionali6703La tutela internazionale dei lavoratori migranti con riferimento alla conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 14 settembre 2004, n.241, recante disposizioni in materia di immigrazione.A.XV, n.3 (<2004>), p.74-79tutela del lavoratore straniero
I diritti dell'uomo. Dalla Dichiarazione di Lacken alla Costituzione europea: lo stato dell'"arte" ad aprile 2003OrselloGian PieroItaITSIII - C00314aaUnione Europea costituzione europea crisi internazionali politica xenofobia6704I precedenti storici della Convenzione europea e il tormentato percorso che porterà ad approvare la Costituzione europea elaborata dalla commissione presieduta da Giscard D'Esteing sono al centro dell'articolo. L'idea di un'Europa unita, vagheggiata da 50 anni si sta per realizzare. Un avvertimento però: non ci può essere pace duratura tra gli stati se la loro sovranità è illimitata e da qui, l'analisi dell'autore sui conflitti internazionali in corso, dovuti ai nazionalismi, al risorgere della xenofobia e all'egoismo dei paesi più ricchi.A.XIV, n.1 (<2003>), p.5-18politica internazionale relazioni euroamericane
I diritti dell'Uomo. La guerra all'Iraq: giornale a più vociAA.VV.ItaITSIII - C00314aaIraq conflitto colonialismo autodeterminazione dei popoli sovranità dello stato politica Nazioni Unite convenzioni internazionali6705A confronto, con opinioni contrapposte, A. Bernardini che definisce l'intervento anglo-americano come un crimine di aggressione, un tentativo di restaurare il colonialismo e qualifica la resistenza irachena come forma di espressione del primario diritto di autodeterminazione, e U. Leanza che invece legittima tale intervento militare basato sull'evoluzione del diritto internazionale consuetudinario che consentirebbe gli interventi militari in caso di mantenimento della pace e della sicurezza internazionale. Si affronta anche il tema del ruolo delle NU in Iraq, nella fase precedente il conflitto e in quella successiva del processo di autodeterminazione interna del popolo iracheno. Viene affrontata poi la questione della guerra all'Iraq sotto il profilo dei diritti umani, violati - secondo l'autore - dagli USA con l'intervento unilaterale di guerra contro l'Iraq.A.XIV, n.1 (<2003>), p.28-55politica internazionale
I diritti dell'uomo. Il ruolo della donna nel corso delle grandi migrazioniMagnoGiuseppeItaITSIII - C00314aadonna migrazioni società comunicazione integrazione6706Non si parla più di immigrazione in Italia, ma di vera e propria migrazione: intere popolazioni si spostano in un altro paese e, in mezzo a loro, le donne. Esse portanno con sé tradizioni, abitudini, sensibilità e non solo forza lavoro come gli uomini. Le donne sono piante che attecchiscono in un altro terreno e che cambiano la storia. Il ruolo della donna nelle varie fasi storiche della migrazione e la sua integrazione con le culture dei paesi ospitanti.A.XIV, n.1 (<2003>), p.73-76
Rocca. Verso una nuova geopolitica continentale e internazionaleSalviMaurizioItaITAIII - C03044aaAmerica latina geopolitica elezioni politica6707La seconda metà del 2005 e tutto l'anno 2006 sono in America Latina una stagione di elezioni presidenziali e politiche: sono ben 12 in tutta l'area e i loro esiti promettono di ridisegnare la geopolitica continentale, con indubbi riflessi sulla politica internazionale. Nell'ordine, i paesi interessati alle presidenziali sono: Argentina, Honduras, Haiti, Bolivia, Cile, Perù, Colombia, Messico, Brasile e Nicaragua. Gli Stati Uniti stiano all'erta!A.64, n.21 (1 nov <2005>), p.14-15politica internazionale
Rocca. Pluralismo scolastico e società multietnicaDella PergolaGiulianoItaITAIII - C03044aascuola immigrazione multietnia società istituzioni tolleranza multiculturalismo religione6708La scuola pubblica può ancora assicurare un pluralismo di opinioni messo in dubbio, invece, dalla scuola privata che può nascondere favoritismi e sotterfugi. L'immigrazione, in questo senso, va pensata come un fatto sociale complesso e la multietnicità che ne deriva una risorsa strategica tesa a garantire agli immigrati la tutela della loro integrità morale ed umana, inclusa la religiosa, e comprensiva della costruzione di luoghi di culto, di formazione e di assistenza sociale. Lo Stato deve poter garantire il massimo pluralismo e la massima pluralità dei simboli e creare le condizioni sociali e politiche a predisporre un piano di equità generalizzata.A.64, n.21 (1 nov. <2005>), p.21-23
Rocca. Stato e Chiesa: fu vera ingerenza?. Si tratta dell'inserto di questo numeroZizolaGiancarloMenighettiRomoloItaITAIII - C03044aaStato Chiesa rapporti legislazione cattolicesimo politica religione CEI laicità credenti6709Il ritorno della gerarchia ecclesiatica all'attivismo politico-religioso sui grandi temi di frontiera della convivenza civile è un tema molto discusso nella società italiana e all'interno della Chiesa cattolica stessa. Il disagio e le riserve dei cattolici, la mediazione dello Stato, le reazioni allo slittamento politico della CEI, la natura stessa della Chiesa. Romolo Menighetti approfondisce il tema della laicità: dello Stato e dei credenti. La scheda paese di questo numero è sulla .A.64, n.21 (1 nov. <2005>), p.30-37rapporti tra Stato e Chiesa
Aggiornamenti sociali. Per una laicità nuovaSorgeBartolomeo S.J.ItaITSIII - C00301aaChiesa italiana laicità rapporto stato-Chiesa laicismo6710Il tema della laicità infiamma da tempo il confronto culturale e politico in Italia. Per superare la confusione di idee che regna in materia, bisogna fare chiarezza su alcuni aspetti fondamentali del dibattito in corso: 1) sul rischio di una concezione meramente civile della religione; 2) sulla necessità di ripensare la nozione illuministica di "laicità"; 3) sulle conseguenze che ne derivano per i rapporti tra Chiesa e stato, per l'incontro tra culture diverse e per l'impegno politico dei cattolici.A.56, n.11 (nov. <2005>), p.685-690
Aggiornamenti sociali. Il declino economico italiano - cause e possibili rimediPontarolloEnzoItaITSIII - C00301aapolitica economia industria recessione economica Italia6711La tendenza alla stagnazione di cui soffre l'economia italiana deriva dalla perdità di competitività nei confronti dei partner internazionali. Questo fenomeno affonda le sue radici nella struttura del sistema produttivo, caratterizzato dalla ridotta dimensione media delle aziende, dalla mancanza di pilastri nel settore manifatturiero, dalla scarsa propensione agli investimenti all'estero e in attività di ricerca e sviluppo, dalla bassa qualificazione della forza lavoro, dall'arretratezza delle infrastrutture e da un clima ostile alla concorrenza. il decreto competitività, di recente approvato, non sembra essere in grado di promuovere efficaci soluzioni a questi problemi, proponendo interventi troppo parcellizzati.A.56, n.11 (nov. <2005>), p.691-702politica economica politica industriale economia italiana
Aggiornamenti sociali. Verso Verona 2006. Un "senato" laicale nella Chiesa italiana?CampaniniGiorgioItaITSIII - C00301aaChiesa italiana ecclesiologia consiglio pastorale laicato6712L'indicazione del Concilio Vaticano II sull'istituzione di un Consiglio dei laici non si è realizzata nella Chiesa italiana. L'autore esamina le ragioni di ciò e le sottese problematiche ecclesiologiche, rilanciando la proposta di un organismo che consenta una maggiore partecipazione consultiva dei laici nella vita della chiesa. Pur non esente da rischi di formalismo e conflittualità, le opportunità risulterebbero superiori: minore esposizione dell'episcopato e maggiore conoscenza della realtà delle cose nel prendere le decisioni. Il convegno ecclesiale di Verona di ottobre 2006 potrebbe essere l'occasione per dare un nuovo impulso al progetto.A.56, n.11 (nov. <2005>), p.703-712rapporto gerarchia-laicato
Aggiornamenti sociali. Le politiche temporali in Italia. Uno strumento per governare la mobilità urbanaTintoriChiaraItaITSIII - C00301aapolitica trasporti città urbanistica qualità della vita traffico trasporto urbano6713Nella qualità di vita dei cittadini italiani, fattore determinante si rivela il coordinamento di tempi e orari nello spazio urbano. Le politiche temporali, nate in Italia negli anni '80 su iniziativa soprattutto femminile, si sono poi diffuse in Europa, interessando dimensioni sempre più ampie (servizi e spazi pubblici, traffico, inquinamento). Proprio perché politiche basate sul coinvolgimento "dal basso" di attori diversi, hanno favorito una presa di coscienza dei problemi comuni e delle risposte basate sul cambiamento dei comportamenti e degli stili di vita.A.56, n.11 (nov. <2005>), p.713-724controllo del traffico regolamentazione dei trasporti disciplina urbanistica
Aggiornamenti sociali. Centri sociali in movimentoLombardoLauraItaITSIII - C00301aasocietà conflitto esclusione sociale movimenti sociali diritti umani neoliberismo economia nonviolenza6714Nati dall'esperienza dell'occupazione di aree urbane dismesse, i centri sociali costituiscono un movimento sociale estremamente eterogeneo, ma accomunato dal rifiuto della cultura dominante e dalla sperimentazione di nuove forme di aggregazione e di legame con il territorio. L'anticapitalismo li colloca all'interno del più ampio movimento no-global, con una convergenza che rispetta l'identità delle diverse componenti e rappresenta una nuova modalità di organizzazione dei movimenti sociali.A.56, n.11 (nov. <2005>), p.725-736conflitto sociale neoliberismo economico
Aggiornamenti sociali. Rapporto sulla visita al CPT di LampedusaParlamento europeoCommissione LIBEItaITSIII - C00301aarifugiati rapporto migrazioni diritto degli stranieri immigrazione politica6715A Lampedusa gli immigrati in arrivo dall'Africa vengono raccolti in un Centro di permanenza Temporaneo e spesso sono respinti nel giro di pochi giorni verso i Paesi di provenienza. Una delegazione del Parlamento europeo ha visitato il CPT di Lampedusa nel settembre 2005, esprimendo nel rapporto conclusivo preoccupazione per le espulsioni indiscriminate, per le condizioni di vita nel centro e per l'insufficiente trasparenza nelle procedure dimostrata dalle autorità italiane.A.56, n.11 (nov. <2005>), p.749-755politica migratoria aiuto ai rifugiati commissione PE controllo delle migrazioni espulsione
Rocca. Egitto: spiragli di democraziaSalviMaurizioItaITAIII - C03044aaEgitto democrazia elezioni economia riforme6716Le ultime elezioni presidenziali in Egitto hanno dato prova di un interessante esperimento istituzionale di democratizzazione: per la prima volta gli egiziani hanno avuto la possibilità di scegliere tra più candidati, appartenenti a formazioni politiche anche radicalmente divergenti dalle posizioni del partito al governo guidato dal presidente Mubarak e riconfermato alla guida del paese. Alcuni osservatori internazionali lanciano però l'accusa di "pluralismo formale" e di falsa partenza, fatta su pressione statunitense. Cosa succederà quando Mubarak non starà più alla presidenza del paese?A.64, n.22 (15 nov. <2005>), p.14-16politica internazionale
Rocca. La giustizia giustiziataFerreroGiancarloItaITAIII - C03044aapolitica Italia giustizia solidarietà cittadini legislazione6717La giustizia, intesa come servizio per la collettività, è messa in pericolo per l'indifferenza ai principi etici e per la mancanza di rispetto della legalità. Quali sono i problemi principali che disorientano il cittadino, sempre più sfiduciato nei confronti delle istituzioni? La politicizzazione della giustizia, disegni di legge "ad personam", decreti legge che vanno a sostituire leggi precedenti più restrittive, ecc... E' questo quello che vuole, più o meno consapevolmente, la nostra classe politica?A.64, n.22 (15 nov. <2005>), p.20-22
Rocca. Una laicità post-ideologicaZizolaGiancarloItaITAIII - C03044aachiesa laicità ideologia ruolo della chiesa dottrina sociale della chiesa6718La lettera autografa di Papa Benedetto XVI al convegno su Libertà e laicità fa discutere: la laicità significa anche riconoscere alle religioni il diritto di prendere parte sempre più attiva alla vita della società, nel rispetto delle competenze di ciascuno, superando la privatizzazione della religione nelle attività di culto e nel foro della coscienza individuale. Per Papa Benedetto, la laicità è la piattaforma di coabitazione delle religioni nel quadro di una società laica e pluralista.A.64, n.22 (15 nov. <2005>), p.46-47laicità post-ideologica
CN Caritas Notizie. Costa D'Avorio, pace ancora a rischio.CossettaAnnaItaITAII - Emeroteca ONG03165aaCosta D'Avorio Africa guerra politica popolazione pace6719La Costa D'Avorio, culla della pace e dell'indipendenza per oltre 30 anni (1960-1990) è oggi flagellata da una guerra interna che vede fronteggiarsi ribelli e lealisti al presidente in carica. Il processo di pace, che prevedeva la consegna delle armi da parte dei ribelli, è in serio pericolo e pare inevitabile la soluzione militare.N.148 (giu.-lug. <2005>), p.16-17processo di pace
CN Caritas Notizie. India una legge ingiustaCossettaAnnaItaITAII - Emeroteca ONG03165aaIndia religione persecuzione cristiani indù tensioni sociali6720La persecuzione fa parte della missione della chiesa, ma è necessario che la voce dei cristiani sia ascoltata anche in India. Nella regione di Madhya Pradesh - India centrale - la comunità cristiana è oggetto di discriminazione e atti di aggressione da parte della predominante etnia indù e accusata di voler fare proselitismo tra i non cristiani.N.149 (set. <2005>), p.10-11conflitto interno
Volontari LVIA. Europa e politiche di solidarietàChittolinaFrancoItaITAII - Emeroteca ONG03123aaEuropa politica solidarietà sviluppo economia cooperazione allo sviluppo6721Oggi l'UE registra ottimi livelli di benessere economico, comprende ben 25 paesi al suo interno e non conosce conflitti bellici entro i suoi confini, ma... è messa in ombra la sua originaria vocazione alla solidarietà. A fronte dei bisogni crescenti dei paesi in Via di Sviluppo, non vi è una pari crescita della solidarietà europea, anzi le risorse sono diminuite negli anni; non fa accenno nanche al ruolo delle ONG nell'esercizio di tale solidarietà.A.XXXII, n.2 (set. <2005>), p.8-9Fondo europeo di sviluppo
Buone Notizie. Fini: "Pace e governance"PonzoneElisabettaItaITAII - Emeroteca ONG03218aapolitica sviluppo governance debito G8 Africa6722Nell'intervista al Ministro degli esteri italiano, si fa il punto sul ruolo e impegno dell'UE e dell'Italia nei confronti dell'Africa, all'indomani del G8 di Scozia e della cancellazione del debito di 14 paesi africani e di 4 latinoamericani. I mali dell'Africa richiedono un impegno costante e prolungato: pace, buongoverno e apertura dei mercati internazionali alle esportazioni africane. Stesso argomento nell'editoriale del direttore Alberti che propone di andare oltre la cancellazione del debito e afferma che i flussi finanziari non più destinati al debito devono essere indirizzati alla realizzazione di interventi di alto valore sociale.A.VI, n.3 (ago. <2005>), p.9politica internazionale
Buone Notizie. Kenya: rito di salvezzaBucciniGoffredoItaITAII - Emeroteca ONG03218aadonne mutilazioni genitali femminili Kenya libertà chiesa6723La storia di Suor Maria de Los Angeles Vasquez, missionaria da 16 anni in Kenya, dove è fermamente impegnata a combattere il fenomeno della circoncisione femminile sostituendola con il sacramento della cresima.A.VI, n.3 (ago. <2005>), p.4-5cresima
Legami. L'altro punto di vistaBanfiAriannaItaITAII - Emeroteca ONG03173aaBangladesh bambini prostituzione Senegal istruzione salute diritti fondamentali microcredito povertà6724Il punto di vista di Adina, nel Bangladesh, costretta ad esercitare la prostituzione in un bordello e decisa a dare ai figli un futuro decisamente diverso; in Guatemala, Santos - grazie alla concessione di un microcredito - ha esercitato il suo diritto di cambiare la propria vita; in Senegal, i bambini rivendicano il diritto di andare a scuola; in Pakistan, il diritto alla salute passa in secondo piano se si è donna e non c'è un medico donna che possa effettuare la visita. Lo sviluppo sostenibile è possibile solo attraverso il rispetto dei diritti umani fondamentali.A.XII, n.3 (lug. <2005>), p.9-11diritto alla salute diritto all'educazione rispetto dei diritti fondamentali
SVI Esserci. I frutti amari di BandungSmussiGabrieleItaITAII - Emeroteca ONG03026aapolitica conferenza internazionale Africa Asia terzomondismo6725La Conferenza internazionale di Bandung (Indonesia) del 1955, che vide riunire i delegati di 29 nazioni asiatiche ed africane indipendenti in rappresentanza di 1,5 miliardi di persone, che frutti ha prodotto? Se nel 1955 pareva nascere un Terzo stato, oggi la solidarietà afro-asiatica si è frantumata e rimane solo il Giappone, unico ricco di Bandung, ad apportare ancora grossi aiuti all'Africa.A.XIX, n.4 (set. <2005>), p.15politica internazionale
Missione oggi. Sierra Leone. Ricostruire la pace con la giustiziaPizzolatoMartaPellizzariAlessandroItaITAIII - C03040aaAfrica Sierra Leone religione conflitto ONU povertà giustizia pace diritti umani economia ricostruzione politica6726Tra il 1991 e il 2001 la Sierra Leone, piccolo stato dell'Africa guineiana, è stato teatro di una guerra definita "senza senso": non un'etnia contro un'altra o una religione contro l'altra, ma membri della stessa famiglia in lotta tra loro senza neanche valide ragioni. In questi dieci anni, tanti sono stati i reati commessi: stupri, violenze, amputazioni, incendi, omicidi. Il paese oggi si avvia alla ricostruzione ma la chiave della rinascita sta proprio nella vita semplice della povera gente e giustizia è dare ad essa la possibilità di ricominciare a vivere in modo dignitoso. L'istituzione, a questo proposito, della Corte speciale dell'ONU per la Sierra Leone è un passo in avanti nel processo di ristabilimento dell'ordine. La popolazione deve quindi cominciare ad apprezzarne l'operato e a non vederla esclusivamente come un tribunale all'occidentale inserito all'interno di un sistema di democrazia tribale.N.9 (nov. <2005>), p.13-16politica internazionale
Missione oggi. Corpi civili di pace. Si tratta del dossierCastagnaroMauroItaITAIII - C03040aapolitica conflitti pace terrorismo sicurezza6727Nel mondo cresce la percezione globale del rischio, a causa del moltiplicarsi dei conflitti armati all'interno di singoli stati e del terrorismo internazionale. L'azione militare risulta essere ancora inadeguata per la soluzione degli stessi e a volte controproducente. Talvolta, infatti, l'intervento militare aumenta l'escalation di violenze e ostacola le soluzioni politiche. Di fronte ad una nozione di sicurezza che comprende al suo interno, oggi, aspetti politici, economici, sociale ed ambientali, la ricerca di metodi di difesa non armata e di soluzione non violenta delle controversie appare l'unica strada in grado di costruire e garantire la pace. Il dossier vuole essere un contributo in questo senso, partendo da riflessioni ed esperienze di movimento e istituzionali non più solo incipienti: le brigate internazionali di pace, il corpo civile di pace europeo, il volontariato, le ONG.N.9 (nov. <2005>), p.17-32corpi civili di pace non violenza
Alai. La globalización: que fenomeno extraño!.UgartecheOscarSpaECSIII - A00321aaglobalizzazione comunicazione politica economica emigrazione razzismo xenofobia sussidi neoliberismo6728Da fenomeno essenzialmente economico, la cui omogeneità di politiche di mercato avrebbe portato alla crescita degli scambi tra i paesi, la globalizzazione si è trasformata in una globalizzazione della sicurezza, nazionale, urbana, cittadina, rionale, individuale. La Banca Mondiale non riesce a dimostrare risutati tangibili di miglioramento della qualità di vita nei paesi in via di sviluppo; il Fondo Monetario Internazionale non è più credibile dopo la crisi asiatica e quella dell'Argentina. Le cifre non confermano la propaganda che si fa e ne è prova l'aumentata emigrazione e l'aumento di fenomeni quali razzismo e xenofobia. I mass media insistono che il processo è sulla buona strada, ma... la prospettiva dell'America latina è differente rispetto a quella che ne hanno i centri di potere.A.XXIX, n.399/400 (set. <2005>), p.5-8
Alai. Todos los derechos son inter-dependientesBrantJoaoBarbosaBiaSpaECSIII - A00321aadiritti interdipendenza educazione ai diritti umani comunicazione ECOSOC diversità politica istituzioni6729Perché i mass media dovrebbero contribuire a promuovere i diritti umani? La società in cui viviamo è mediata dai mezzi di comunicazione di massa, - spazio di circolazione dell'informazione e della cultura e uno dei principali punti di riferimento dei valori e della formazione dell'opinione pubblica. Tale spazio deve quindi essere pluralista e dare voce al diverso e non utilizzato per interessi commerciali. Sperare che i mass media contribuiscano a promuovere i diritti umani significa lavorare con l'aspettativa che questi compiano il proprio ruolo di azione nell'interesse pubblico e di dare voce a tutti.A.XXIX, n.399/400 (set. <2005>), p.24-26mass media
Alai. Claves para la otra Comunicación. L'abstract fa riferimento a più articoliAA.VV.SpaECSIII - A00321aapolitica comunicazione egemonia genere integrazione immagini democratizzazione Brasile popolazioni indigene razzismo transizione6730L'intero numero è dedicato al mondo della comunicazione e alla maniera in cui si comunica. Il totalitarismo non si verifica solo con regimi de facto; un sistema centralizzato di informazione dei governi e la gestione dei mass media pubblici e privati, concorrono a creare una situazione di comunicazione monocromatica e monocentrica con la quale parla una sola voce, quella del regime. Questo numero espone alcuni degli elementi sostanziali che configurano le tendenze e lo scenario globale, segnala alcune iniziative di lotta a favore della democratizzazione della comunicazione, presenta alcune espressioni utili alla costruzione di "un'altra comunicazione".A.XXIX, n.399/400 (set. <2005>), pp.64società globale dell'informazione
Stato e Mercato. Nuovi rischi, nuovo welfare: le sfide del futuroBarbieriPaoloItaITAIII - C03063aawelfare cittadinanza società Italia diseguaglianza sociale lavoro mercato economia anziani6731Riflessione interdisciplinare sui temi del welfare e dei vecchi e nuovi rischi sociali e sulle conseguenze in termini di diseguaglianze sociali che possono derivare da un determinato (mal)funzionamento dell'assetto di welfare esistente. I punti di maggior debolezza del modello di welfare italiano e le cose da evitare per il welfare futuro.N.74, (ago. <2005>), p.173-179scienze sociali mercato del lavoro
Stato e mercato. Le nuove sfide per le politiche sociali del XXI secoloEsping-AndersenGostaItaITAIII - C03063aasocietà cambiamento welfare cittadini Italia politica ineguaglianza sociale6732Il saggio tratta due questioni fondamentali nell'analisi del cambiamento sociale e della distribuzione dei nuovi rischi sociali: 1) la necessità di concettualizzare e quindi misurare il welfare in una maniera appropriata alla costellazione dei rischi sociali e delle ineguaglianze tipiche delle società post-industriali; 2) l'influenza dell'ottica di genere su questi processi di cambiamento sociale. Il saggio dimostra che la costellazione di rischi sociali e i possibili modi per evitarli sono intrinsicamente legati e fornisce alcune indicazioni circa le politiche che possono aiutare a ridurre l'ineguaglianza sociale legata ai rischi sociali post-industriali.N.74 (ago. <2005>), p.181-206
Stato e mercato. La disuguaglianza di reddito in Italia nell'ultimo decennioBrandoliniAndreaItaITAIII - C03063aaItalia reddito famiglie diseguaglianza politica povertà mobilità lavoro indicatori statistici6733La disuguaglianza di reddito è in Italia tra le più alte rispetto ai paesi ricchi. Tuttavia, solo di recente la questione è diventata di dominio pubblico, da quando giornalisti e commentatori politici si sono focalizzati sul crescente processo di impoverimento delle famiglie italiane. Tale conclusione non è però confermata né dall'ISTAT, né dalla Banca d'Italia, che invece mostrano una sorprendente stabilità nella distribuzione delle risorse economiche sin dagli anni '90. Questa prova non implica però che le cose non siano comunque cambiate. Prima di tutto, una significativa redistribuzione ha avuto luogo tra i gruppi socioeconomici e i redditi sono aumentati molto meno tra gli impiegati e molto più tra i liberi professionisti e manager. Secondo, la mobilità di reddito ha generato un senso di insicurezza delle famiglie e di maggiore vulnerabilità agli shock esterni. Il malcontento delle famiglie italiane può essere visto come segno "dell'insofferenza di coloro che sono nella corsia che non si muove".N.74 (ago. <2005>), p.207-229
Stato e mercato. Il benessere e la deprivazione delle famiglie italianeLucchiniMarioSartiSimoneItaITAIII - C03063aaItalia economia famiglia benessere ISTAT esclusione sociale salute relazioni sociali standard di vita educazione lavoro6734Prospettiva multidimensionale della ricerca sull'esclusione sociale: scopo del saggio è tracciare una mappa del Benessere in Italia, comprimendo una serie di indicatori quali stile di vita, benessere soggettivo, condizioni di salute, relazioni sociali, problemi familiari. Entrando più nello specifico, si utilizza la mappa di Kohonen, procedura mediante la quale si opera una segmentazione topologica delle famiglie italiane in una mappa bidimensionale su cui vengono proiettati e ricostruiti prototipi di famiglie, definibili attraverso la combinazione degli indicatori di deprivazione e di benessere. Si può dimostrare così come l'educazione, la situazione occupazionale e i fatti della vita continuano ad essere potenti indicatori della deprivazione multipla e dell'esclusione sociale in Italia, sebbene con significative variazioni a seconda della regione geografica.N.74 (ago. <2005>), p.231-265
Stato e mercato. Il modello mediterraneo di welfare tra famiglia e mercatoDa RoitBarbaraSabatinelliStefaniaItaITAIII - C03063aafamiglia Italia welfare sviluppo infanzia anziani servizi politica sociale accesso ai mercati6735Il modello familista di welfare si caratterizza per la limitata offerta di servizi pubblici di cura e l'attribuzione di responsabilità alla famiglia, a fronte - paradossalmente - di uno scarso peso delle politiche familiari e per la limitata importanza delle soluzioni di mercato. I recenti sviluppi nel campo dell'infanzia e della cura degli anziani in Italia. Alcuni servizi posti in essere dalle autorità pubbliche sono stati esternalizzati e le famiglie tendono sempre più a monetizzare gli interventi di cura. La crescente domanda di cura invece che favorire una diversa distribuzione di responsabilità tra le famiglie e il settore pubblico, nutre un mercato che ha istituzionalizzato la cura a basso costo e spesso anche svolta in maniera dequalificata, in nero e prevalentemente da stranieri (soprattutto per gli anziani).N.74 (ago. <2005>), p.267-290settore pubblico
Stato e mercato. Le conseguenze sociali della flessibilizzazione del mercato del lavoro in ItaliaBarbieriPaoloSchererStefaniItaITAIII - C03063aalavoro Italia mercato deregulation flessibilità società6736Le conseguenze del lavoro atipico in Italia nel Nord e nel Sud del paese. La "parziale" deregulation del mercato del lavoro, sviluppatasi a partire dagli anni '80, non ha risolto il problema tutto italiano di "high quality, low employement". Inoltre, la flessibilità ha complicato ulteriormente l'accesso dei giovani al mercato. L'aspettativa secondo la quale le nuove forme di impiego atipico potrebbero trasformare il periodo di transizione in un impiego stabile è definitivamente tramontata. Questa situazione appare a rischio di ulteriori peggioramenti sul livello di parità di opportunità.N.74 (ago. <2005>), p.291-321mercato del lavoro
Stato e mercato. Le riforme del mercato del lavoro: "estremismo neoliberista", "astuzia volpina", o "riformismo preterintenzionale"?TursiArmandoItaITAIII - C03063aalavoro mercato neoliberismo legislazione mercato del lavoro politica6737I due difetti principali riscontrati dall'autore nelle riforme sul mercato del lavoro introdotte dal Governo di centro-destra in Italia sono: imperfetta focalizzazione dei problemi del mercato del lavoro e un'inadeguata calibratura delle politiche del lavoro.N.74, (ago. <2005>), p.323-348politica del lavoro
One Country. At the UN, governments and civil society try a new mode of interactionRedazioneEngUSAII - Emeroteca NU03198aaNazioni Unite società civile ONG libertà diritti umani povertà empowerment delle donne6738Il 23 e 24 giugno 2005, nella sede delle NU si è tenuta un'audizione interattiva e informale tra NU e società civile - rappresentata dalle ONG - in preparazione del Summit di settembre sullo stato di avanzamento degli Obiettivi del Millennio. Sul tavolo della discussione riduzione della povertà, diritti umani, pace e sicurezza, avanzamento delle donne: tutti temi questi strettamente legati l'uno all'altro. La disparità di genere e le relazioni di potere esacerbano la povertà e la violenza contro le donne. 4 sono stati i gruppi di lavoro che si sono costituiti (ognuno approfondendo un tema diverso) e il bilancio è stato senz'altro positivo.V.17, n.1 (apr.-giu. <2005>), p.1, 10-12
Diritti dell'Uomo. A Constitutional Bill of Rights for the European Union: Reflections from the U.S..DefeisElizabethIngITSIII - C00314aadiritti umani politica USA UE costituzione europea costituzione federale americana6739Mentre si avviano a conclusione i lavori dei rappresentanti dei governi europei in vista dell'approvazione della Costituzione europea, il saggio è dedicato al confronto - rispetto ai diritti umani - tra il percorso seguito negli Stati Uniti per giungere alla redazione della Costituzione federale e quello seguito nel nostro continente, sicuramente due diversi percorsi nel processo di sviluppo costituzionale.A.XIV, n.2 (<2003>), p.5-8giurisprudenza
Diritti dell'Uomo. Perché due Islam?EgoliEmoItaITSIII - C00314aapolitica terrorismo islamismo conflitti povertà libertà fondamentalismo islamico democrazia6740Attraverso una puntuale ricostruzione in sede storica e politica delle diverse componenti del mondo islamico che vivono in paesi tuttora al centro di vicende tragiche sia per le guerre combattute e ancora in corso (Afghanistan e Iraq), sia per la fascia terroristica tuttora attiva (Algeria), si mette a nudo l'origine del terrorismo islamico e si indicano i mezzi per sconfiggerlo in futuro. Se le azioni terroristiche trovano fondamento su una specie di reazione per il confronto fatto da masse povere e diseredate con il benessere occidentale e sistemi di vita definiti blasfemi, dall'altro lato si possono spiegare con il risveglio e rinascita dell'Islam dopo secoli di emarginazione e isolamento, conla condanna ai regimi e governi musulmani corrotti, con la volontà di creare uno stato libero e sovrano, con l'occupazione militare straniera e lotta per l'indipendenza. Ecco allora che invece che occupare militarmente questi paesi, l'Occidente dovrebbe favorire la realizzazione di una democrazia consona al sistema di vita islamico, senza pretendere di esportare tout court il proprio modello.A.XIV, n.2 (<2003>), p.9-18politica internazionale giurisprudenza
Diritti dell'Uomo. Commento al draft di protocollo sulla ricerca biomedicaAlessandriAriannaItaITSIII - C00314aapolitica bioetica ricerca parlamento società legislazione diritti umani6741Il 20 giugno 2003 lo Steering Committee on Bioethics del Consiglio d'Europa ha approvato il draft di protocollo addizionale alla Convenzione sui diritti umani e biomedicina sulla ricerca biomedica, all'attenzione adesso del consiglio dei ministri per la sua approvazione. Si tratta di una disciplina standard minima irrinunciabile ed obbligatoria finalizzata alla salvaguardia e allo sviluppo dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali in relazione agli sviluppi della scienza, della biologia e della medicina. Il Protocollo nasce per regolare l'attività di ricerca medico-scientifica ed è strutturato in 12 capitoli preceduti da un preambolo. L'articolo esamina alcuni degli articoli in esso contenuti e prende atto del fatto che l'Italia non è vincolata alla sua osservazione in quanto non ha mai depositato al Consiglio d'Europa la ratifica della Convenzione, rendendola a tutti gli effetti inoperante.A.XIV, n.2 (<2003>), p.24-29Convenzione sulla biomedicina giurisprudenza
I diritti dell'uomo. Al via la ratifica della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionaleFranceschelliFerdinandoItaITSIII - C00314aaNazioni Unite crimine Convenzione internazionale tratta migranti armi6742La Convenzione delle NU contro la criminalità organizzata transnazionale è stata approvata dal Consiglio dei Ministri italiani con disegno di legge nell'aprile 2003, insieme a tre protocolli addizionali. Tali atti si collocano nell'ambito del processo di cooperazione internazionale tra stati in materia generalmente riservata ad ogni singolo stato. La Convenzione contiene una normativa che permette agli Stati ratificanti di fronteggiare in maniera coordinata ed omogenea le attività illecite che scaturiscono da gruppi di criminalità organizzata non limitate al territorio nazionale. I protocolli riguardano nello specifico: la tratta di esseri umani, soprattutto di donne e bambini; il trasporto illegale di migranti che avviene via terra, mare e aria; la produzione e traffico di armi. L'entrata in vigore della Convenzione è un passo in avanti nel processo di tutela definitiva ed integrale dei diritti fondamentali della persona.A.XIV, n.2 (<2003>), p.42-51criminalità organizzata giurisprudenza
I diritti dell'uomo. La disciplina del fenomeno migratorio tra diritto internazionale e diritto internoMonteleoneGiovannaItaITSIII - C00314aamigrazioni politica diritto OIM globalizzazione cooperazione internazionale6743Secondo il Rapporto mondiale sulle migrazioni pubblicato nel 2003 dall'OIM, risulta che la mobilità della popolazione mondiale è in continua crescita e che l'aumento delle migrazioni internazionali comporta un impatto del fenomeno sul piano economico, sociale, culturale e politico di un paese. Gli stati devono allora adoperarsi per gestire efficacemente il fenomeno delle migrazioni, non più questione isolata. Quali sono gli strumenti di diritto internazionale che tutelano questa categoria di persone e quale tutela è prevista dalle legislazioni nazionali, vedi Italia.A.XIV, n.2 (<2003>), p.57-62flussi migratori diritto internazionale legislazione nazionale migrazioni internazionali giurisprudenza
I diritti dell'uomo. La guerra è finita. La pace pureMazzarelliVitoItaITSIII - C00314aapolitica Iraq pace guerra democrazia diritti umani6744Pressanti interrogativi, assieme a riflessioni, sullo stato dei diritti umani in Iraq, dopo l'occupazione anglo-americana. E' difficile sottrarsi a interrogativi quali: perché si è mossa guerra contro l'Iraq? Che tipo di legittimazione deve avere una democrazia perché una guerra possa essere condotta? Quale democrazia può arrogarsi il diritto di spargere sangue assumendo la necessità di cacciare un dittatore?A.XIV, n.2 (<2003>), p.69-72politica internazionale giurisprudenza
I diritti dell'Uomo. L'incorporazione della Carta dei diritti fondamentali nella Costituzione per l'EuropaGajaGiorgioItaITSIII - C00314aapolitica legislazione convenzione europea diritti umani giurisprudenza6745L'incorporazione della Carta europea dei diritti fondamentali adottata a Nizza il 7 dicembre 2000 nella Convenzione che ha preparato il progetto di Costituzione europea. L'autore critica fortemente le modalità attraverso cui si è pervenuti a prevedere la tutela dei diritti fondamentali nella Carta dell'Unione sottolinenando, per esempio, i limiti della tutela previsti per i diritti garantiti e la mancanza di previsione degli strumenti idonei a renderne effettiva la tutela.A.XIV, n.3 (<2003>), p.5-10tutela dei diritti fondamentali convenzioni internazionali
I diritti dell'uomo. Dalla Convenzione europea alla conferenza intergovernativa: il fallimento del Consiglio europeo del dicembre 2003OrselloGian PieroItaITSIII - C00314aaConsiglio d'Europa semestre di presidenza UE Unione europea Convenzione europea6746Il cammino fatto dalla Convenzione europea fino alla conferenza intergovernativa del dicembre 2003. L'autore attribuisce al semestre italiano di presidenza UE la responsabilità di una preoccupante battuta d'arresto rispetto al disegno di Un'Unione europea forte, pur riconoscendo il dato positivo dell'approvazione del progetto di difesa europeo.A.XIV, n.3 (<2005>), p.11-15politica internazionale
I diritti dell'uomo. Iraq: delitti senza castigo? I limiti della giustizia internazionale e il ruolo dell'opinione pubblica mondialeMarcelliFabioItaITSIII - C00314aaIraq politica violenze giustizia società civile6747I limiti della giustizia internazionale di fronte alla guerra portata in Iraq e al ruolo assunto dall'opinione pubblica mondiale. L'autore parte dal presupposto che quella guerra è stata un'aggressione ingiustificata a uno Stato sovrano, non trovando nessuna giustificazione nella lotta al terrorismo che invece andrebbe sviscerato per capirne le cause sociali che l'hanno scatenato attraverso il dialogo e non i bombardamenti.A.XIV, n.3 (<2003>), p.16-24politica internazionale giustizia internazionale terrorismo
I diritti dell'uomo. Simboli religiosi e libertà religiosaDalla TorreGiuseppeItaITSIII - C00314aareligione libertà Italia islamismo laicità dello stato scuola6748La libertà religiosa in Italia e il valore che noi attribuiamo ai simboli religiosi. Si riporta il caso del tribunale dell'Aquila che ha ordinato la rimozione del crocefisso da un'aula scolastica; in Francia è stata approvata una legge che vieta ogni tipo di simbolo religioso nella vita pubblica. A confronto un collaboratore di fede islamica e un ordinario di diritto ecclesiastico.A.XIV, n.3 (<2003>), p.25-35giurisprudenza
I diritti dell'uomo. L'arrivo protetto di rifugiati nell'Unione EuropeaHeinCristopherItaITSIII - C00314aarifugiati politica UE diritto di asilo6749Già dal 1950 l'ACNUR ha enunciato il concetto di re-insediamento, cioé del fatto che dopo una permanenza breve nel paese di primo asilo, la stragrande maggioranza dei rifugiati viene trasferita in paesi terzi. L'autore lamenta la mancanza di programmi ad hoc a livello di UE. L'auspicio è riuscire ad adottare una normativa europea con l'attuazione di programmi di reinsediamento e di procedure per ingresso protetto che interessano migliaia di rifugiati.A.XIV, n.3 (<2005>), p.47-50politica internazionale
I diritti dell'uomo. Il regolamento (CE) n.2201-2003 del Consiglio dell'Unione EuropeaFadigaLuigiItaITSIII - C00314aaUnione Europea minori legislazione diritto6750Il campo dei diritti dei minori è stato ampliato con l'adozione del regolamento n.2201-2003 del Consiglio dell'Unione Europea. Esso è relativo alla competenza, al riconoscimento e alle esecuzioni in materia di responsabilità genitoriale, indipendentemente da qualsiasi nesso con un procedimento matrimoniale. In sostanza, si tratta della spinosa questione dell'affidamento dei figli all'uno o all'altro dei genitori.A.XV, n.1 (<2004>), p.5-6affidamento dei minori giurisprudenza
I diritti dell'uomo. Prevedibilità del danno e risarcimento del danno morale nella recente giurisprudenza sul sangue infettoCriscuoloFabrizioItaITSIII - C00314aasalute legislazione danno giurisprudenza6751Commento alla sentenza della Corte di Appello di Roma (2004) sul problema del sangue infetto che ha angosciato e continua a tormentare le famiglie italiane. E' importante l'accento che si pone sul riconoscimento del danno non patrimoniale in favore dei danneggiati o dei loro aventi causa. Questa sentenza permette di agire contro il Ministero della Salute per omessa vigilanza su sangue e emoderivati per tutti coloro che avendo fatto uso di sangue e-o emoderivati infetti hanno contratto varie patologie (epatice C e-o HIV).A.XV, n.1 (<2004>), p.7-8
I diritti dell'uomo. Tutela processuale del richiedente lo status di rifugiato: breve rassegna giurisprudenzialeMelilloMarioItaITSIII - C00314aapolitica rifugiati legislazione riconoscimento status tutela espulsione6752L'articolo ripercorre la rassegna giurisprudenziale in tema di tutela processuale del richiedente lo status di rifugiato. Nell'ordine: la richiesta di riconoscimento dello status; la tutela in caso di espulsione; la procedura e le garanzie processuali nel procedimento di impugnazione del decreto di espulsione. Si vuole offrire al lettore un rapido punto sulla situazione dell'applicazione giurisprudenziale relativa agli aspetti della vigente normativa in materia di immigrazione e della condizione del richiedente asilo.A.XV, n.1 (<2004>), p.21-24diritto
I diritti dell'uomo. Speciale medio Oriente. Le conseguenze giuridiche del muro costruito da Israele nei Territori occupati della Palestina dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia. Si tratta di uno specialeArangio-RuizGaetanoItaITSIII - C00314aaCorte Internazionale di Giustizia Palestina Israele politica sicurezza diritti umani democrazia sovranità dello stato libertà pace giustizia6753La questione del muro israeliano dinanzi alla Corte di Giustizia Internazionale. Si parte dalla dichiarazione dello Stato di Israele circa la necessità di garantire al meglio la propria sicurezza nei confronti dei kamikaze palestinesi per motivare la costruzione di un muro che attraversa insediamenti palestinesi, divide famiglie e popolazioni di interi villaggi rendendo sempre più difficile la sopravvivenza di coloro che nulla hanno a che fare con gli attacchi terroristici dei gruppi integralisti. Si mettono a confronto le posizioni di vari stati che hanno parteggiato, chi per Israele e chi per i palestinesi. Ad arricchire lo speciale, una serie di mappe colorate cui si riferiscono sia le plaidoiries che le memorie.A.XV, n.1 (<2004>), p.25-58politica internazionale
I diritti dell'uomo. Diritti umani e procreazione medicalmente assistita. L'abstract riunisce più articoli relativi allo stesso temaCasiniCarlo e altriItaITSIII - C00314aadiritti umani procreazione assistita salute legislazione nuove tecnologie6754Il problema della procreazione medicalmente assistita è qui trattato attraverso un dibattito di alto livello in cui si confrontano varie posizioni, alla luce della recente legge approvata dal Parlamento (legge 40/2004). La questione investe la titolarità dei diritti umani: efficienza e destinazione alla nascita; il concepimento e la revoca della richiesta di generare un figlio attraverso la PMA; la PMA eterologa; legislazione a riguardo.A.XV, n.1 (<2004>), p.59-73diritto alla salute
I diritti dell'uomo. Diritti umani e cooperazione allo sviluppo nella Convenzione di Cotonou: la clausola di condizionalità quasi "perfetta"RaspadoriFabioItaITSIII - C00314aadiritti umani cooperazione internazionale Convenzioni internazionali Aiuto allo sviluppo Paesi ACP sviluppo PVS6755La clausola di condizionabilità nella Convenzione di Cotonou che viene applicata negli accordi internazionali tra Unione europea e i paesi africani destinatari degli aiuti di cooperazione allo sviluppo. L'autore la critica apertamente mettendone in evidenza sia gli aspetti positivi che quelli negativi.A.XV, n.2 (<2004>), p.5-12Cotonou accordi internazionali Unione Europea Africa
I diritti dell'uomo. Radici ebraiche dei diritti umaniPappagalloCarloItaITSIII - C00314aaebraismo diritti umani cultura religione famiglia6756Una tradizione, coeva agli inizi del cristianesimo e viva ancora oggi, che condivise la credenza che gli esseri umani fossero eguali e che vi fosse una legge minima per l'intera umanità, data direttamente da Dio, fu certamente l'ebraismo. Esso arrivò ad enumerare con precisione gli articoli di quella legge naturale e le loro implicazioni ed applicazioni, formando un vero e proprio codice di diritto naturale, dal quale si enucleano alcuni fondamentali diritti dell'umanità. Si può quindi affermare che l'ebraismo ha autonomamente ed esemplarmente contribuito alla fondazione del concetto di "diritto umano".A.XV, n.2 (<2004>), p.24-27tradizione
I diritti dell'uomo. Speciale medio oriente. Le conseguenze giuridiche del muro costruito da Israele nei territori occupati della Palestina dinanzi alla Corte Internazionale di Giustizia. II parte. Si tratta della II Parte sul Medio oriente.MarcelliFabioItaITSIII - C00314aaCorte Internazionale di Giustizia Israele Palestina politica società Nazioni Unite diritti umani6757Il commento dell'autore al parere sulla costruzione del muro nei territori occupati palestinesi reso dalla Corte Internazionale di Giustizia il 9 luglio 2004, lo stesso parere della Corte dell'Aja e la Risoluzione dell'Assemblea Generale dell'ONU del 20 luglio 2004.A.XV, n.2 (<2004>), p.29-63politica internazionale giurisprudenza violazione dei diritti
I diritti dell'uomo. L'Unione forense al XXXV congresso della FIDH: come democratizzare la globalizzazione?SaccucciAndreaItaITSIII - C00314aadiritti umani FIDH congresso internazionale rappresentanza democrazia globalizzazione6758Dopo un'ampia trattazione sulla struttura della FIDH (Federazione Internazionale delle Leghe dei Diritti Umani), l'autore parla del XXXV congresso della Federazione durante il quale l'Unione forense è stata ammessa come associazione corrispondente italiana. Tema dell'incontro è stato la democratizzazione della globalizzazione, sugli effetti che la globalizzazione sta producendo sul rispetto dei diritti umani e sugli strumenti attraverso cui contenerne le derive anti-democratiche. Le sessioni del forum sono state 4: pace e democrazia, sicurezza e democrazia, sviluppo umano e democrazia, diversità culturale e democrazia. Sono state emanate 24 risoluzioni ed è stato rieletto il Bureau internazionale.A.XV, n.2 (<2004>), p.74-79
I diritti dell'uomo. La lotta internazionale contro la discriminazione nel lavoroAcriDanielaItaITSIII - C00314aalavoro discriminazione OIL legislazione Nazioni Unite6759Uno degli obiettivi prioritari nell'ambito delle NU è certamente l'eliminazione della discriminazione nel campo del lavoro. Su questo molto ha fatto l'OIL (Organizzazione Internazionale sul Lavoro) che ha pubblicato un Rapporto Generale sullo stato della discriminazione nel mondo del lavoro. L'autrice si ricollega alla Dichiarazione OIL sui principi e diritti fondamentali nel lavoro e suoi seguiti del 1998 e ne delinea i principi fondamentali; segue poi con la trattazione degli altri strumenti internazionali adottati dalle Nazioni Unite.A.XV, n.2 (<2004>), p.80-84discriminazione nel lavoro
I diritti dell'uomo. Il rispetto dei diritti umani e la loro attuazione: primo compito di una società democraticaOrselloGian PieroItaITSIII - C00314aadiritti umani legislazione democrazia società ONU globalizzazione trattati internazionali6760La progressiva evoluzione applicativa dei diritti umani nell'ambito dell'Unione Europea, a partire dalla Convenzione per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali e dalla Carta Sociale europea promosse dal Consiglio d'Europa fino alla carta comunitaria dei diritti sociali dei lavoratori europei e alla carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea. L'autore mette in evidenza la differenza tra modello sociale europeo e modello americano, ma lamenta che anche tra paesi UE permangono normative diverse come per esempio nei confronti dei lavoratori migranti.A.XVI, n.1 (<2005>), p.5-8giurisprudenza
I diritti dell'uomo. La questione del velo islamico tra ordinamenti nazionali e giurisdizioni internazionaliAmicarelliAlessandroItaITSIII - C00314aaislamismo simboli religiosi giurisdizione donne diritto internazionale6761La questione del velo islamico è affrontata dall'autore sia negli ordinamenti nazionali che nella giurisdizione internazionale: il caso, per esempio, del divieto di indossare un velo islamico in un'università dell'Uzbekistan, decisione presa il 18 gennaio 2005 dal Comitato ONU sui diritti umani, sia la sentenza della Corte di Appello di Londra emessa il 2 marzo 2005 sul divieto di indossare il velo nelle scuole britanniche.A.XVI, n.1 (<2005>), p.32-39
I diritti dell'uomo. L'Italia è ancora una "vigilata speciale" del Consiglio d'Europa per le disfunzioni della giustiziaDe StefanoMaurizioItaITSIII - C00314aaItalia giustizia UE legislazione italiana diritti umani6762Analisi del Terzo Rapporto annuale sulla durata eccessiva delle procedure giudiziarie in Italia per l'anno 2003, preparato dal Segretariato del Consiglio d'Europa. L'autore considera l'Italia un vigilato speciale del Consiglio d'Europa per quanto attiene alle permanenti disfunzioni della giustizia, duramente stigmatizzate nel comportamento del governo italiano.A.XVI, n.1 (<2005>), p.63-65
I diritti dell'uomo. Il Darfur e gli altri casi in trattazione alla Corte penale internazionaleBarbieroLindaItaITSIII - C00314aaCorte Penale internazionale giustizia diritti umani Darfur RDC Uganda Repubblica Centrafricana Statuto di Roma6763Nel solo primo anno di vita, la CPI ha già ricevuto ben 499 communications provenienti da 66 paesi diversi. Le indagini ufficiali hanno ad oggetto gli eventi occorsi nella Repubblica Democratica del Congo, in Uganda, nella Repubblica Centrafricana e nel Darfur.A.XVI, n.1 (<2005>), p.68-73
Fondazione. La tortura oggi nel mondo. Numero monotematico sulla torturaAA.VV.ItaITAII - C03068aatortura diritti umani Iraq giustizia violenza USA leggi6764La tortura è oggi una questione di rilevanza mondiale e 150 sono i paesi che ne denunciano la pratica. Guantanamo e Abu Ghraib sono nomi di prigioni che ci sono familiari per quanto abbiamo sentito succedervi dentro. La tortura oggi non è più associabile al mondo di dittatori e oppressori ma si pratica in nome dello stato d'eccezione proclamato dai governi democratici. Regressione dei diritti umani, innanzitutto, e prima ancora che sul piano giuridico, su quello culturale. La questione della tortura regredisce anche sul piano giuridico in Italia, dove la giurisdizione in materia è molto arretrata.A.XI, n.2/3 (apr.-set. <2005>), pp.31violazione dei diritti
CEM Mondialità. L'apprendimento come obiettivo comuneVittoriRitaItaITSIII - C00305aascuola formazione insegnanti relazione pedagogia6765L'apprendimento è il fine e la ragione attorno a cui si esprimono i bisogni di un gruppo, nello specifico - del gruppo classe. In gruppo tutti sono in relazione e ciascuno è legato all'altro e compito dell'insegnante è far partecipe il gruppo classe del programma, far conoscere agli allievi gli obiettivi sui quali dovranno lavorare. L'apprendimento è obiettivo del singolo, del gruppo e dell'istituzione e di per se stesso attiva delle dinamiche emotive molto forti, il cui esito dà la percezione sociale all'allievo del suo "valore". Quanti più buoni risultati l'allievo ottiene, tanto più positiva sarà la percezione di sé che ne scaturisce. Questo tema viene ripreso anche sui numeri successivi della rivista.A.XXXVI, n.1 (gen. <2005>), p.3-4orientamento
CEM Mondialità. Educazione e analisi comparativa delle religioni nel bacino del mediterraneoPedraliLucreziaItaITSIII - C00305aaeducazione UE ordine internazionale Commissione europea diversità società cultura6766L'educazione come vettore di apprendimento della diversità e della conoscenza dell'altro è al centro di uno studio commissionato dalla Commissione Europea ad un gruppo di saggi. Senza educazione non c'è dialogo tra i popoli, sostenuto dalla conoscenza di se stessi e degli altri. E' nella scuola che si innesca il meccanismo e si determinano i comportamenti futuri ma è necessario che si soddisfino tre esigenze preliminari: 1) riorientare gli obiettivi stessi del sistema scolastico; 2) mettere al centro le materie che contribuiscono alla costruzione dell'identità culturale e della cittadinanza consapevole (storia, religioni, letteratura, arti figurative e visive, lingue); 3) esigere un equilibrio tra i saperi. Occorre quindi riorganizzare i programmi scolastici in modo da ridefinire gli equilibri che permettono un dialogo. E questo è molto più vero per l'insegnamento delle religioni perchè la loro comprensione passa attraverso lo sforzo della conoscenza reciproca.A.XXXVI, n.1 (gen. <2005>), p.9-10sistema scolastico insegnamento progetto educativo religione formazione degli insegnanti
CEM Mondialità. Diritti umani e accesso ai farmaciSurianAlessioItaITSIII - C00305aadiritti umani farmaci obiettivi del millennio giochi di ruolo Nazioni Unite scuola primaria scuola secondaria6767Il programma delle Nazioni Unite, per il triennio 2005/2007, impegna i governi, in ambito scolastico, a promuovere un approccio all'educazione primaria e secondaria basato sull'inclusione e la pratica dei diritti umani. Contemporaneamente, il Consiglio d'Europa rilancia il proprio programma di lavoro sull'educazione alla cittadinanza e promuove la diffusione e la formazione in merito al manuale per l'educazione ai diritti umani (pubblicato in Italia da Sapere 2000). L'autore, prendendo spunto proprio da questo manuale, riporta all'interno dell'articolo l'attività "Accesso ai medicinali" con, alla fine, alcune schede di ruolo per il processo da distribuire tra i partecipanti.A.XXXVI, n.1 (gen. <2005>), p.11-16educazione ai diritti umani accesso ai farmaci responsabilità
CEM Mondialità. Gli immaginari e la storia. Si tratta del dossierVolpiDomenicoItaITSIII - C00305aaeducazione storia insegnamento immaginazione scuola6768La storia, così come viene insegnata a scuola, lascia spazio all'immaginazione? Raramente! Fatti, documenti, reperti e testimonianze ci dicono tutto e ci impediscono di "sognare il nostro passato". Molti i contributi presenti e tutti interessanti.A.XXXVI, n.1 (gen. <2005>), p.17-32
CEM Mondialità. Tsunami: quale solidarietà?RedazioneItaITSIII - C00305aacatastrofi naturali Asia Africa solidarietà aiuti politica informazione debito emergenza Nazioni Unite6769Una sola onda, lo tsunami del 26 dicembre 2004, ha provocato migliaia e migliaia di vittime nel sud est asiatico, ma anche sulle coste dell'Africa orientale. Tanta voglia di solidarietà si è espressa all'indomani della catastrofe: cosa, però, si può ancora fare davvero? Perché i grandi della terra non decidono di cancellare il debito di questi paesi stremati? "La buona volontà e la preoccupazione in tutto il mondo sono immense, così come le sfide che ci troviamo di fronte. Gli ostacoli logistici ci sono e sono scoraggianti, ma non insormontabili" (dal discorso di Kofi Annan all'indomani della tragedia).A.XXXVI, n.2 (feb. <2005>), p.11-16politica internazionale
CEM Mondialità. Gli immaginari e le religioni. Si tratta del dossierSalvaraniBrunettoItaITSIII - C00305aareligione civiltà cultura simboli catastrofi naturali mito educazione teologia6770Il simbolo può essere considerato un segno fondato sulla metafora o sull'analogia, che possiede lo straordinario potere di evocare una realtà fisica o spirituale che non gli è naturalemnte inerente: il simbolo non spiega ma indica, prelude e allude ad esperienze complesse e pregnanti per l'uomo. La dimensione simbolica, nelle religioni, appare decisiva per coglierne il cuore profondo.A.XXXVI, n.2 (feb. <2005>), p.17-32Mircea Eliade filosofia taoismo Confucio
CEM Mondialità. Tra democrazia e dirittiValentiFrancoItaITSIII - C00305aapolitica legislazione italiana democrazia diritti Europa politica migratoria6771Si fa un larghissimo uso, oggi, del concetto di democrazia spesso in modo distorto se si pensa che viene declinato con le armi per lo sfruttamento dei più deboli. La democrazia, nel suo concetto originario, rappresenta le istanze più profonde delle libertà umane e delle relazioni pacifiche tra i popoli e gli individui, ma... è allo stesso tempo insidiata dall'ipocrisia, autoritaria o populista che sia. Uno degli ambiti in cui si manifesta nel suo bieco gutturalismo è il fenomeno delle migrazioni contemporanee.A.XXXVI, n.2 (feb. <2005>), p.39-40politica internazionale
Cem Mondialità. Costruire il gruppo. L'abstract esamina la sezione "orientamento".VittoriRitaItaITSIII - C00305aascuola gruppo conoscenza orientamento insegnanti personalità6772Condividere un obiettivo comune ed esserne consapevoli, come il percorso di apprendimento, è uno dei passi iniziali che coagula gli appartenenti ad un gruppo e quindi di una classe ad un qualcosa che li accomuna. Questo momento è importante per bambini, ragazzi, adulti che non si conoscono e che iniziano un'esperienza insieme con una durata più o meno lunga. Per un esempio di scuola alternativa, si parla di , una scuola moderna nata in Inghilterra negli anni '60 il cui slogan era "Scuola-fai-quel-che-ti-pare". A proposito di integrazione attraverso la scuola si parla poi di due metodologie didattiche: IRC - insegnamento della religione cattolica, con carattere di insegnamento sul fatto religioso cattolico e tenuto da insegnanti di religione, e il Sillabus di Bradford, risultato della multifaith education attraverso la quale il corso di religione viene integrato nelle scuole con lezioni di storia, geografia o lingue.A.XXXVI, n.2 (feb. <2005>), p.3-10scuole alternative metodologia didattica
CEM Mondialità. Dall'interazione all'interdipendenza. Si tratta della sezione "Orientamento".VittoriRitaItaITSIII - C00305aascuola formazione interdipendenza interazione modello ecumenismo6773Creare legami per sviluppare il senso del "noi": il gruppo deve attivare relazioni di cooperazione riconoscendo la validità di idee, contributi e prodotti al di là della persona che li ha espressi; ci si deve raccontare in gruppo: la testimonianza sviluppa l'empatia; occorre evitare l'accanimento educativo, il voler risolvere a tutti i costi i problemi familiari, psicologici e sociali dei propri allievi. L'esempio di questo mese è la scuola steineriana, scuola che si fonda sul credo che l'uomo ha la possibilità di autodeterminarsi liberamente. F. Ballabio ci parla invece della terza assemblea ecumenica europea fissata per settembre 2007 in Romania: in calendario le tematiche di attualità con cui le Chiese sono confrontate oggi in Europa, contenute nella Charta firmata nel 2001: unità visibile delle Chiese, contributo dei cristiani alla costruzione dell'Europa, riconciliazione fra popoli e culture, salvaguardia del creato e dialogo con le altre religioni e visioni del mondo, a partire dall'ebraismo e dall'islam.A.XXXVI, n.3 (mar. <2005>), p.3-10pedagogia
CEM Mondialità. La pedagogia del forum sociale mondiale (con gioco di ruolo)SurianAlessioItaITSIII - C00305aaforum sociale mondiale globalizzazione movimenti povertà formazione educazione pedagogia giochi di ruolo6774Il V Forum sociale mondiale a Porto Alegre ha lanciato 4 nuove iniziative a partire da principi di pedagogia trasformativi: la scuola di formazione per i Senza Terra vicino San Paolo; l'Università popolare Urbana dell'Alleanza Internazionale degli Abitanti; l'Università popolare dei movimenti sociali e la Rete delle Conoscenze. L'articolo si conclude con la presentazione di un gioco di ruolo sul bilancio partecipativo e sulle scelte quotidiane di noi persone.A.XXXVI, n.3 (mar. <2005>), p.11-16Porto Alegre 2005
CEM Mondialità. Gli immaginari e la scienza. Si tratta del dossierBaroncelliCarloItaITSIII - C00305aascienza immaginazione divinità progresso scienza umana natura6775Il tema scienza e immaginario evoca due stereotipi: quello dello scienziato pazzo ma geniale e quello del mostro creato da Frankenstein. E' inevitabile che la scienza richiami sentimenti ambivalenti; la fiducia nel progresso delle scoperte va parallela con i timori. Sono due i percorsi percorribili: quello esterno o immaginario della scienza, e quello interno, o immaginario nella scienza. Il dossier offre spunti ed evita di sopravvalutare o sottovalutare la scienza e parte dal presupposto che "la scienza è una delle varie dimensioni della cultura, accanto alla religione, all'arte, all'ideologia, al senso comune".A.XXXVI, n.3 (mar. <2005>), p.17-32
CEM Mondialità. L'intercultura di casa a scuolaCooperativa InterculturandoItaITSIII - C00305aamigranti intercultura famiglia identità scuola6776Continuando un discorso già avviato nel numero precedente (feb. 2005) centrato sull'identità, il presente articola esplora la realtà dei genitori immigrati che fisicamente vivono in un nuovo paese ma che mentalmente sono legati al paese di origine e sognano di vedere crescere i propri figli in grado di custodire le loro radici. La scuola è chiamata a non occuparsi solamente della relazione educativa con i bambini e della revisione della propria impostazione pedagogica e didattica in senso interculturale, ma a mettersi in relazione dialogica con la famiglia.A.XXXVI, n.3 (mar. <2005>), p.33-35
CEM Mondialità. Quale mediazione culturale?ValentiFrancoItaITSIII - C00305aacultura reti relazione mediazione società interculturale6777La storia dell'umanità è caratterizzata dal movimento della creazione continua di reti e intrecci tra persone che provengono da contesti geografici diversi tra loro. L'articolo indica un percorso per intendere i termini "cultura" e "mediazione" e per passare da una "mediazione culturale" ad una "società interculturale".A.XXXVI, n.3 (mar. (<2005>), p.41-42
CEM Mondialità. La valorizzazione delle differenze a scuola. L'abstract è relativo alla sezione VittoriRitaItaITSIII - C00305aascuola diversità interdipendenza lavoro formazione professionale ecumenismo orientamento pedagogia intercultura6778Il concetto di diversità quale ricchezza è una sfida non solo educativa e deve assumere il ruolo che merita. Il gruppo è il luogo ideale deputato all'integrazione delle differenze perché la relazione tra molte persone porta con sé l'originalità di ciascuno. Un altro articolo, sempre in questa sezione, parla della controriforma della scuola secondaria in materia di istruzione e formazione professionale: il canale professionale e l'alternanza scuola-lavoro non si caratterizzano come percorsi differenziati ma rappresentano una canalizzazione tanto precoce quanto definitiva. L'autore esprime sette considerazioni sullo schema che si profila. Per chiudere, continua la trattazione sulla terza assemblea ecumenica europea prevista in Romania nel 2007, il cui tema è "Speranza di rinnovamento e unità in Europa". Nello specifico, si spiega la struttura e le finalità degli organismi che la promuovono: il CCE - Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee - e la KEK - Conferenza delle Chiese Europee.A.XXXVI, n.4 (apr. <2005>), p.3-10scuola secondaria
CEM Mondialità. Apprendere le competenze interculturali. Speciale educazioneSurianAlessioItaITSIII - C00305aaeducazione ntercultura Italia stranieri percorso formativo pedagogia globalizzazione responsabilità6779L'educazione interculturale spinge a riflettere sull'opportunità di sviluppare competenze interculturali in ambito educativo e su quali percorsi formativi siano necessari agli insegnanti che intendono raggiungere obiettivi validi per tutta la popolazione scolastica. L'impostazione metodologica deve cambiare da etnocentrica (rifiuto, difesa, minimizzazione) a etnorelativa (accettazione, adattamento, integrazione). E' proprio a partire dall'accettazione delle differenze culturali che si rende possibile lo sviluppo di atteggiamenti di adattamento, ed in partioclare, di abilità di comunicazione interculturale. Per sviluppare tali competenze, determinante si rivela lo studio all'estero.A.XXXVI, n.4 (apr. <2005>), p.11-16
CEM Mondialità. Gli immaginari e il mercato. DossierCalligarisGianniItaITSIII - C00305aamercato immaginario educazione simboli cittadinanza capitalismo economia etica didattica gioco6780Il mercato è uno di quei luoghi dell'anima a cui affidiamo, non sempre con risultati positivi, il senso della nostra storia e il vivaio delle nostre aspettative. Nella storia della comunità, il mercato è il luogo dell'incontro e dello scambio, in uno scenario integratore di convivialità. Oggi, esso è solo generatore di ricchezza e chi non si adegua alle sue leggi è fuori. Ma, l'economia può fare rima con etica? Due opinionisti a confronto esprimono le loro opinioni. Per concludere, un gioco per sperimentare quanto la componente "equità" pesa nelle nostre scelte.A.XXXVI, n.4 (apr. <2005>), p.17-32dossier
CEM Mondialità. Dal conflitto alla cooperazione. Sezione VittoriRitaItaITSIII - C00305aaeducazione bambini cooperazione gioco conflitto pedagogia formazione cinema Africa festival6781E' bene educare i bambini nelle varie discipline non ricorrendo alla forza, ma come se fosse un gioco, perché solo così un insegnante si rende conto di quale è la naturale disposizione di ciascuno. Le differenze devono tramutarsi in ruoli e funzioni. Segue un articolo sul festival del Cinema africano, d'Asia e d'America latina, organizzato dal COE: occasione per scoprire la ricchezza e moltiplicare gli sguardi sulla varietà dei temi e dei linguaggi cinematografici di tre continenti, nonché per incentivare la conoscenza e l'avvicinamento dei popoli arricchendo il dialogo interculturale.A.XXXVI, n.5 (mag. <2005>), p.3-10
CEM Mondialità. Le conoscenze sono ancora un bene comune?. Speciale educazioneSurianAlessioItaITSIII - C00305aaeducazione conoscenza bene comune neoliberismo mercato privatizzazione governi politica globalizzazione6782Il modello della competitività viene riproposto anche nella scuola, come dimostra la recente approvazione del Consiglio d'Europa della direttiva sulla brevettabilità del software, avvenuta ignorando le richieste di riaprire il dialogo. L'autore esamina i ruoli della politica e del mercato nel mondo della scuola, il fenomeno della globalizzazione e della privatizzazione dei servizi scolastici che ne consegue. Sono 3 i fronti dell'offensiva neoliberale sui servizi pubblici e sull'educazione: 1) far passare il mercato come principio per far funzionare i servizi pubblici; 2) le misure regionali, nazionali e locali che vogliono smantellare e privatizzare il sistema educativo; 3) sostituzione dei valori collettivi fondati sulla solidarietà con quelli che privilegiano l'individuo e la libera concorrenza tra individui.A.XXXVI, n.5 (mag. <2005>), p.11-16accesso ai saperi
CEM Mondialità. Gli immaginari e la politica. DossierGirardiGiulioItaITSIII - C00305aaeducazione politica processo educativo potere comunità multiculturalismo società6783Sembra privo di qualsiasi fondamento il tentativo di stabilire un rapporto fra immaginario e politica, a meno che non si tratti di illustrare la contraddizione tra questi due termini. La politica desume infatti il suo significato dal radicamento nel reale e dall'impegno a consolidarlo o a trasformarlo; l'immaginario, per sua natura, non è reale. Tanto più vero esso è per l'utopia, generalmente inteso come obiettivo irraggiungibile o la cui realizzazione è impossibile. Il servizio intende dimostrare che l'idea di utopia emerge proprio dalla dinamica della politica.A.XXXVI, n.5 (mag. <2005>), p.17-32
CEM Mondialità. Con le nuove famiglie. Da questo numero in avanti, la rivista cambia impostazione.VittoriRitaItaITSIII - C00305aascuola educazione formazione intercultura pedagogia relazioni6784La presenza sempre più evidente di famiglie straniere rende necessaria una riflessione sulla nuova composizione della struttura sociale, multiculturale, multireligiosa e multietnica. Il VII Rapporto CISF sulla famiglia italiana evidenzia che in Italia il desiderio di fondare una famiglia è molto sentito e che, a fronte dell'esistenza di molteplici modelli di famiglia, questa pluralità chiede di essere riconosciuta: i ruoli sono cambiati e il ruolo materno e paterno non sono così differenziati come un tempo. Ecco che l'educazione interculturale deve entrare come riflessione autentica anche all'interno delle famiglie.A.XXXVI, n.6 (giu.-lug. <2005>), p.3-4educazione interculturale
CEM Mondialità. Intercultura fase due. L'abstract raccoglie più articoli della stessa sezioneAA.VV.ItaITSIII - C00305aascuola primaria scuola secondaria università infanzia formazione educazione intercultura sapere crescita cultura6785SCUOLA DELL'INFANZIA: la funzione didattica e educativa nella scuola dell'infanzia come "affascinante avventura ricca di saperi e di sapori". SCUOLA PRIMARIA/ELEMENTARI: la scuola attuale è in grado di rispondere alle nuove esigenze formative? Si parla di scuola difficile, di scuola come laboratorio di co-costruzione della conoscenza e dove la diversità diventa centrale perchè il riconoscimento di sé e dell'altro si fonda sulla relazione dialogica. SCUOLA SECONDARIA INFERIORE E SUPERIORE: la valutazione ed il percorso condiviso di formazione e l'educazione interculturale nella scuola superiore, costretta dall'emergenza migrazioni ad occuparsi della problematica dell'integrazione più che dell'interculturalità. UNIVERSITA': far parlare l'antropologia con la pedagogia permette di saggiare in che misura l'apprendimento della prospettiva antropologica abbia prodotto una trasformazione nella nostra percezione della realtà scolastica e socio-culturale.A.XXXVI, n.6 (giu.-lug. <2005>), p.5-12educazione interculturale
CEM Mondialità. Liberare gli immaginari della speranza. Dossier: da questo numero inizia la nuova annata della rivista dedicata agli immaginari della speranza.NanniAntonioItaITSIII - C00303aaimmaginario pensiero dialogo6786In un tempo in cui continuare a sperare è davvero un'operazione controcorrente, Cem Mondialità sceglie il tema della speranza come stella polare dell'anno che verrà. In questo primo numero, si riassumono gli argomenti che verranno trattati durante tutto l'anno. Il futuro è già colonizzato dal mercato e dai mass media ma per ridare dignità all'educazione e guardare con fiducia occorre aprire un varco e rimettersi in cammino all'insegna della speranza.A.XXXVI, n.6 (giu.-lug. <2005>), p.17-32
CEM Mondialità. Dialogo, conoscenza, responsabilitàPedraliLucreziaItaITSIII - C00305aascuola primaria scuola secondaria università formazione educazione identità conoscenza responsabilità diversità esperienza intercultura6787L'insegnante si qualifica per conoscere il mondo e per essere in grado di istruire gli altri in proposito, mentre è autorevole in quanto di quel mondo si assume la responsabilità. Gli educatori sono per i giovani un mondo del quale devono dichiararsi responsabili anche se non l'hanno creato loro e anche se lo vogliono diverso. In altri due articoli dedicati sempre al mondo della scuola, si parla del gioco come di una possibilità per i ragazzi di aprire una porta su di un mondo altro e di pedagogia interculturale e dialogo: dialogare efficacemente significa possedere le ragioni del proprio punto di vista ma essere disposto ad accogliere prospettive diverse.A.XXXVI, n.7 (ago.-set <2005>), p.5-12pedagogia interculturale dialogo
CEM Mondialità. Lo scaffale multiculturale si rinnovaLuattiLorenzoItaITSIII - C00305aamulticulturalità progetto insegnanti rete scuole enti pubblici associazioni risorsa6788Si parla dello Scaffale Multiculturale, progetto che nasce e si sviluppa preferibilmente come progetto territoriale di rete tra scuole, enti pubblici, biblioteche e associazioni. Lo scaffale multiculturale si configura allora come uno spazio-risorsa per lo svolgimento di attività interculturali.A.XXXVI, n.7 (lug.-ago. <2005>), p.14-15
CEM Mondialità. Liberare gli immaginari della speranza: Il dialogo con l'Islam. DossierNanniAntonioItaITSIII - C00305aaIslam dialogo cultura educatori ideologia civiltà scontro alterità società6789Dopo l'11 settembre 2001, il dialogo tra Occidente e Islam è diventata una priorità se si vuole evitare uno scontro di civiltà. Il testimone indicato è San Francesco d'Assisi, con evidente allusione al suo sorprendente incontro con il sultano ai tempi delle Crociate. Non è forse questo un avvenimento che ci può infondere speranza? Far riconoscere la plurisecolare coesistenza pacifica tra occidente e islam può risultare un fatto molto positivo; così come la conoscenza di figure quali Taha, Khan - sorta di Gandhi musulmani - o di Foucauld dalla parte dei cristiani. Da evidenziare i dialoghi sociali cristiano-musulmani di Modena organizzati dalle ACLI e la giornata del dialogo tra queste due religioni ideata e promossa dal direttore CEM.A.XXXVI, n.7 (lug.-ago. <2005>), p.17-32dialogo cristiano-musulmano
CEM Mondialità. I fondamenti dell'educazione interculturale nelle famiglieVittoriRitaItaITSIII - C00305aaeducazione interculturale famiglia società pregiudizio6790La famiglia rimane il primo e più importante luogo educativo nella vita di una persona; essa è deputata a trasmettere la cultura del contesto in cui si trova inserita ed è al suo interno, infatti, che fin dalla nascita si apprendono i valori e i comportamenti ispirati e improntati al rispetto della diversità, oppure fondati sui pregiudizi etnici.A.XXXVI, n.8 (ott. <2005>), p.2-3
CEM Mondialità. Liberare gli immaginari della speranza: Aprire le porte... è mondialità. DossierEconomiClaudioItaITSIII - C00305aamondialità immaginario cultura religione dialogo responsabilità politica migrazioni6791La mission del CEM per questo anno si concretizza in questo 3 numero: la mondialità che si esplica attraverso uno slogan che tutti dovrebbero assumere come obiettivo: aprire le porte. Testimone di questo atteggiamento e comportamento è Papa Giovanni Paolo II, vero costruttore di ponti, dialogo e mondialità. Aprire le porte è un atteggiamento di mondialità quando sta a significare accoglienza, solidarietà, interdipendenza, cooperazione, reciprocità, corresponsabilità per le sorti della famiglia umana e della terra, patria comune.A.XXXVI, n.8 (ott. <2005>), p.17-32educazione interculturale differenza scambio interculturale
CEM Mondialità. Famiglie che arrivano da lontanoVittoriRitaItaITSIII - C00305aafamiglia ricongiungimento familiare stranieri immigrazione cittadinanza straniera minori scuola6792Che tipo di famiglie popolano oggi l'Italia: mononucleare ricongiunta, mononucleare con lavoro esterno, comunitaria, monoparentale, mista o multietnica, immigrata regolare, nuclei nuovi provenienti da unioni libere, ecc... I dati forniti dal Dossier della Caritas Immigrazione 2005 mostrano come già da alcuni anni il progetto migratorio dei lavoratori stranieri sia cambiato: da paese ponte, l'Italia sta diventando il territorio scelto per costruire un futuro migliore per i propri figli.A.XXXVI, n.9 (nov. <2005>), p.2-3
CEM Mondialità. Liberare gli immaginari della speranza: Un'altra economia è possibile. Dossier. In allegato a questo numero l'.NanniAntonioItaITSIII - C00305aaeconomia educazione immaginario globalizzazione visione alternativa ideologia cultura povertà6793Il processo di globalizzazione dell'economia sta provocando una ridefinizione dei rapporti Nord-Sud, anche perché sono 50 anni che si parla di paesi in Via di Sviluppo e oggi non sono ancora del tutto sviluppati. Nel mondo oggi sono molte diffuse le esperienze di microcredito, microfinanza, economia di comunione, economia non profit, banche etiche ma si tratta di piccole presenze incapaci di incidere in maniera significativa sui meccanismi strutturali dell'economia mondiale. Ecco allora che per favorire l'avvento di una nuova economia occorre agire sul piano delle idee: il pensiero del MAUSS e le prospettive di decolonizzazione dell'immaginario. Bisogna diffondere comportamenti economici alternativi. E il ruolo della scuola in tutto questo? Bilancio partecipativo, economia di comunione, banche del tempo, progetti locali, sono tutti piccoli pezzi senza carattere di organicità ma che devono continuare ad andare avanti. In allegato a questo numero della rivista c'è l'.A.XXXVI, n.9 (nov. <2005>), p.17-32lotta alla povertà microcredito
IOM Migration. World Migration 2005. Costs and benefits of international migration. L'abstract è unico per tutto il numeroOmelaniukIrenaIngCHAII - Emeroteca ONG03191aamigrazione istituzioni lavoro traffico di persone compensazione diritti umani6794Il rapporto 2005 sulla Migrazione a livello mondiale, da pubblicarsi entro la fine dell'anno corrente, parte da domande critiche sulla migrazione internazionale: chi emigra e dove? Qual'è l'impatto sulle famiglie, comunità ed economie locali e globali? Quale ruolo le istituzioni e la società civile svolgono per facilitare loro tutto il processo? Vengono analizzati i seguenti settori: lavoro, sviluppo, integrazione, salute, misure istituzionali di gestione della migrazione. Negli altri articoli si parla delle rimesse che i migranti inviano nei propri paesi d'origine, con l'effetto di aumentare gli standard di vita di coloro che li ricevono e del paese in generale. Un maggiore uso della biometria per la gestione della migrazione. Ritorno a Banda Aceh dopo lo tsunami. In tema di traffico di persone, si parla della rotta balcanica, dalla quale negli ultimi anni i passaggi sono stati inferiori al passato: le misure adottate per frenare il fenomeno si dimostrano efficaci oppure i trafficanti sono più intelligenti e hanno cambiato zona di azione?(giu. <2005>), pp.28violazione dei diritti
OIM Migration. Migration and the Millennium Development GoalsWarttmannSofiaIngCHAII - Emeroteca ONG03191aamigrazione politica obiettivi del millennio sviluppo UN APS6795A cinque anni dall'adozione degli obiettivi del millennio, i governi si incontrano a New York per i 60 anni delle NU. Il fenomeno della migrazione svolge un importante ruolo nel loro raggiungimento, in quanto è una delle questioni più attuali a livello globale. L'articolo esamina i nessi tra migrazione e obiettivi del millennio ed esempi di progetti OIM rilevanti anche ai fini degli OdM.(set. <2005>), p.16-17politica internazionale
ICC Monitor. ICC States Parties reach 100 with Mexico's Ratification!RedazioneIngUSAIII - C03106aaCorte penale internazionale giustizia Stati6796Il 28 ottobre 2005, al quartier generale di New York, il Messico ha depositato la sua ratifica dello Statuto di Roma, portando il numero degli Stati membri alla storica cifra di 100.N.31 (nov. <2005>), p.1politica internazionale
Il Mulino. Populismo e democrazia in EuropaMényYvesItaITAIII - C03176aapolitica Europa elezioni istituzioni democrazia liberale populismo6797Il populismo è diventato popolare sia come concetto sia come realtà. Nell'Europa allargata è frequente la notizia della vittoria di un movimento populista. Che rapporto c'è fra il populismo e le moderne democrazie? Secondo l'autore, il destino del populismo è legato a quelle dei regimi democratici; esso è l'espressione più esacerbata della posizione del popolo all'interno delle istituzioni democratiche, soprattutto quando i sistemi politici non funzionano perfettamente e quando le tensioni si fanno acute. E' una sorta di segnale del malessere democratico, che dovrebbe far riflettere sul fatto che la democrazia non è data una volta per tutte ma rappresenta una costruzione che deve essere costantemente rinnovata.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.5-13politica internazionale
Il Mulino. La vocazione cristiana nell'era Wojtyla. Un lungo pontificato alla prova della storiaZizolaGiancarloItaITAIII - C03176aapontificato religione chiesa cattolica fede società globalizzazione filosofia6798I 27 anni di pontificato di Giovanni Paolo II rappresentano certamente quasi un primato nella storia della cristianità. Egli ha riformulato i compiti della vocazione cristiana in un mondo fattosi planetario; ha fatto intraprendere al cristianesimo un nuovo viaggio verso altri bacini culturali, fuori dalla sua culla mediterranea. La sua enciclica, Fides et ratio, dichiara superabile l'integrazione tra la fede cristiana e la filosofia greca e romana, per rivestire le verità cristiane con i linguaggi delle tradizioni spirituali dell'Asia e dell'Africa.A.LIV, n.417 (gen.-feb <2005>), p.15-27società secolarizzata
Il Mulino. Un grande assente nel dibattito sul declino: lo sviluppo localeTrigliaCarloItaITAIII - C03176aaeconomia Italia istituzioni sviluppo locale politica crisi società6799Il tema dello sviluppo locale manca completamente dalle agende politiche dei partiti italiani, in lotta per le prossime elezioni del 2006. A partire dai primi anni '90 si pone sul tappeto il problema della riorganizzazione del modello di sviluppo che fino ad oggi non ha trovato soluzioni adeguate; nel frattempo, per l'economia reale le cose sono peggiorate. E' un paradosso se si tiene conto delle caratteristiche specifiche dell'economia e della società italiane, caratterizzate da una forte differenziazione territoriale, insieme ad un livello di radicamento locale delle attività produttive. La prospettiva dello sviluppo locale non può essere trascurata, soprattutto nell'ambito di una strategia politica che vuole coniugare innovazione e qualità sociale.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.28-38politica italiana territorio
Il Mulino. Impoverimento dei ceti medi?RicolfiLucaItaITAIII - C03176aapopolazione Italia povertà società consumi economia6800Da una recente ricerca condotta dall'Istituto di studi e analisi economica (ISAE), si ricavano due grandi spostamenti nelle cosiddette percezioni dell'opinione pubblica: non si riesce a far quadrare il bilancio familiare e si ricorre sempre più spesso ai propri risparmi. A esserne maggiormente colpiti sono i ceti medi. Ma è davvero così? L'autore cerca di definire chi "milita" oggi all'interno di questa categoria sociale.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.39-43impoverimento dei ceti medi
Il Mulino. L'autoriforma del sindacatoRomagnoliUmbertoItaITAIII - C03176aasindacato rappresentanza riforma società lavoro democrazia6801La vitalità del sindacato appare ovunque in declino, ma sbagliano coloro che ne hanno già decretato la fine. Sulla scia delle passate esperienze, segnate da successi e anche da errori, il sindacato di oggi deve sapere ridefinire il proprio ruolo e le proprie funzioni, adeguandosi ai nuovi contesti della rappresentanza.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.44-54
Il Mulino. Dopo la Costituzione, una politica estera comune. L'abstract fa riferimento a tutti gli articoli contenuti nell'MissiroliAntonioItaITAIII - C03176aapolitica Europa crisi internazionali USA sicurezza Costituzione solidarietà cooperazione società6802E' sempre più evidente la necessità che l'Europa impari ad assumersi le proprie responsabilità internazionali, per potersi porre come interlocutore credibile e paritario rispetto agli USA. Le molte crisi internazionali hanno evidenziato tutto ciò e la Costituzione europea, al vaglio dei diversi Paesi membri dell'Unione per la sua ratifica, sembra offrire gli strumenti necessari perché ciò possa accadere: politica estera, difesa reciproca e solidarietà, cooperazione rafforzata e strutturata. L'articolo di si sofferma sulla "dimensione sociale" europea all'indomani del vertice di Lisbona del 2000, quando si proclamò solennemente che entro il 2010 l'Europa si sarebbe trasformata nell'"economia della conoscenza più competitiva e più dinamica del mondo, capace di una crescita economica durevole accompagnata da un miglioramento qualitativo e quantitativo dell'impiego e di una maggiore coesione sociale, nel rispetto della sostenibilità ambientale". Nell'Unione, il dibattito è sulla fattibilità di tali prospettive.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.113-134politica internazionale carta di Nizza
Il Mulino. La dimensione economica del conflitto israelo-palestineseBattocchiMauroItaITAIII - C03176aapolitica conflitto israelo-palestinese economia dialogo società integrazione diritti umani6803All'indomani della morte di Arafat e della nomina di Abu Mazen, il profilarsi di una riapertura del dialogo tra israeliani e palestinesi riporta in primo piano i dilemmi politici e strategici in cui si radica il conflitto, ma fa riemergere anche la delicata questione del futuro assetto delle relazioni economiche tra le due parti. Dopo aver delineato un quadro sintetico dei rapporti economici tra i due a partire dalla conquista israeliana del 1967, l'autore fornisce le indicazioni per comprendere l'impatto delle scelte di natura economica sul corso del conflitto e ne deduce che lo sviluppo economico non basta di per sé a ridurre le tensioni se viene scisso dall'identità politica. L'assetto dei rapporti economici tra i due non può essere basato esclusivamente sull'integrazione dei mercati ma deve includere un'adeguata politica di aiuti allo sviluppo e di interventi strutturali a favore della parte meno avanzata.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.135-145politica internazionale
Il Mulino. Vladimir Putin e la guerra cecenaCalziniPaoloItaITAIII - C03176aapolitica Cecenia guerra diritti umani sovranità6804La Cecenia torna ad occupare la scena internazionale con episodi di atroce spettacolarità che hanno sconvolto l'opinione pubblica mondiale: cosa c'è dietro al conflitto e quali sono le sue conseguenze e le conseguenze per chi, come la Russia di Putin, tenta di imporre il proprio controllo sulla regione? La garanzia dell'ordine costituzionale e dell'integrità territoriale della Russia è il tema attorno a cui ruota l'impegno del governo russo, messa in pericolo a seguito della prima guerra russo cecena del 1994-1996. I ceceni, facendo leva sul principio del diritto all'autodeterminazione, si sentono legittimati a conseguire l'indipendenza. Entrambe le posizioni, obiettivamente inconciliabili, sono scritti nella Carta ONU e assicurano, in caso di conflitti a sfondo etnico, uguale importanza alle rivendicazioni delle parti antagoniste. Lo scenario che sembra delinearsi è quello di un conflitto armato a tempo indefinito.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.146-155accentramento del sistema
Il Mulino. Isole nella corrente. Regioni e città nel processo di globalizzazione. L'abstract raccoglie due articoli entrambi sulla globalizzazioneBagnascoArnaldoItaITAIII - C03176aaglobalizzazione enti locali istituzioni società stato nazionale rappresentanza politica sviluppo giustizia economia6805I processi di globalizzazione mettono in questione i vecchi assetti dell'organizzazione sociale nello spazio. Lo stato nazionale è in difficoltà e gli enti locali - città e regioni - stanno prepotentemente tornando sulla scena. Ecco allora che potenziare le capacità strategiche degli enti locali è una grnde opportunità per le politiche nazionali di sviluppo. Le città sono un ottimo dispositivo che permette di moltiplicare e organizzare l'interazione indiretta, a distanza. Il tema della globalizzazione investe anche l'amministrazione della giustizia, il cui ruolo sta a cavallo tra politica, economia e società. I giudici non possono più essere considerati dei meri esecutori passivi di regole giuridiche stabilite altrove, data l'esistenza di organi giudiziari sovranazionali caratterizzati da una maggiore complessità dei processi di decisione politica.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.157-175stato di diritto nuovo ordine mondiale
Il Mulino. Memoria collettiva e uso della storiaFloresMarcelloItaITAIII - C03176aastoria politica memoria collettiva ideologia democrazia convivenza6806L'uso della storia a fini politici in Italia si è radicato in maniera sconosciuta altrove: essa non è solo strumentalizzata ma può fare da terreno di straordinaria convergenza tra posizioni agli antipodi sul piano dei contenuti, delle interpretazioni, delle scelte politiche e delle influenze ideologiche. L'autore ci aiuta a dipanare questa complessa matassa e ad individuare alcuni capisaldi attorno ai quali auspicare che il dibattito pubblico sulla storia riprenda in modo meno strumentale e ideologico.A.LIV, n.417 (gen.-feb. <2005>), p.177-186
Il Mulino. Di debole Costituzione. A proposito dell'attuale revisione della CartaGalliCarloItaITAIII - C03176aaCostituzione potere popolo politica rappresentanza società Italia6807La Costituzione è il risultato dell'esercizio pubblico del potere costituente del popolo. Scriverla non è cosa da poco ma è l'atto più solenne e impegnativo in cui un popolo esprime la propria volontà di un'esistenza politica formalizzata. L'autore, in quanto cittadino italiano, e quindi in diritto di parlare e scrivere, fa alcune considerazioni sul metodo e sul merito della riforma della Costituzione della Repubblica italiana, attualmente in discussione al Senato e che contempla una serie di riforme in campo di devolution e di sistema di rappresentanza.A.LIV, n.418 (mar.-apr.<2005>), p.211-219politica italiana
Il Mulino. Le politiche per i beni culturaliSciulloGirolamoItaITAIII - C03176aapolitica beni culturali tutela identità enti locali rapporto Stato-Regioni6808E' importante pensare ad un nuovo assetto dei rapporti tra Stato e regioni in merito alla tutela dei beni culturali, per una loro maggiore fruibilità pubblica e mettere a punto le diverse competenze. In particolare: le funzioni relative ai beni e la loro articolazione fra gli attori istituzionali; l'organizzazione delle strutture deputate a svolgerle e gli interventi compiuti per il loro esercizio; tanto più che la tutela del patrimonio storico e artistico dell'Italia si collega alla promozione dello sviluppo della cultura.A.LIV, n.418 (mar.-apr. <2005>), p.289-298
Il Mulino. Partecipare/Non partecipare. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneAA.VV.ItaITAIII - C03176aapolitica stereotipi società Italia istituzioni astensionismo elezioni diritti giovani associazionismo6809L'intera sezione è dedicata al tema della partecipazione degli italiani alla vita pubblica del paese. Tanti sono gli stereotipi che avvolgono il cittadino italiano, come per esempio quelli legati al disinteresse e alla disaffezione, all'isolamento sociale, alla sfiducia negli altri e nelle istituzioni, al basso livello di appartenenza alla nazione. In prossimità delle importanti scadenze elettorali che tengono alta l'attenzione sul livello di partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, i vari articoli qui presenti dedicano spazio a questa questione. L'articolo di dà uno sguardo d'insieme alle forme di partecipazione alla vita attiva e ai valori di fondo che uniscono il rispetto delle regole e l'interesse della collettività ai diritti e ai beni individuali. focalizza la sua attenzione sui giovani, soprattutto in riferimento alle varie forme di associazionismo che li coinvolgono. e dedicano la loro attenzione alla partecipazione politica, con particolare riguardo per le espressioni del rifiuto e dell'astensionismo, in relazione alle configurazioni sociali che le nuove forme di stratificazione stanno delineando.A.LIV, n.418 (mar.-apr. <2005>), p.307-339
Il Mulino. Ossrvatorio europeo. L'abstract raccoglie due articoli relativi alla Gran Bretagna e alla SpagnaBertinettiRobertoBottiAlfonsoItaITAIII - C03176aapolitica Gran Bretagna Spagna partiti elezioni società stato cultura politica chiesa governo socialista6810GRAN BRETAGNA: Tony Blair alla prova del voto in Gran Bretagna. I laburisti possono contare sugli obiettivi conseguiti nei due mandati del loro governo ed anche sul fatto che i risultati ottenuti non sarebbero stati possibili senza la rivoluzione statalista di Margaret Thatcher, tesa a far abbassare il peso della presenza pubblica nel sistema produttivo del paese. La rivoluzione "inconsapevole" della Thatcher e la politica estera di Tony Blair, alla vigilia della ratifica della nuova Costituzione europea. SPAGNA: La Spagna di Zapatero non finisce di stupire: ritiro dall'Iraq, referendum europeo (conclusosi con la vittoria dei sì alla nuova costituzione), dati positivi sull'economia, e adesso piena autonomia rispetto alle posizioni ufficiali della Chiesa cattolica con il pieno appoggio della maggioranza della popolazione spagnola. Lo stereotipo spagnoli=popolo cattolico, in fondo, era stato sconfessato dal matrimonio del principe ereditario con una donna già divorziata e dal dato che la religione è al penultimo posto per importanza nela vita degli spagnoli dopo salute, famiglia, lavoro, amici, benessere economico. Non per questo, la Spagna è diventata un paese compiutamente laico.A.LIV, n.418 (mar.-apr. <2005>), p.341-363politica internazionale geopolitica
Il Mulino. Quale mercato per l'America latinaMorelliFedericaNoceraRaffaeleItaITAIII - C03176aapolitica economia America latina USA mercato scambi commerciali sviluppo democrazia6811In America latina si confrontano due strategie politico-economiche: una patrocinata dagli USA e basata sulla nascita di un'area di libero commercio delle Americhe, da realizzarsi entro la fine di questo anno; l'altra, promossa da Argentina e Brasile, fa leva sull'ampliamento del Mercosur e sulla nascita di una "unione sudamericana". Come coniugare sviluppo, crescita economica e partecipazione all'economia internazionale con il consolidamento della democrazia: una sfida resa ardua dalla fragilità delle economie locali caratterizzate dal debito estero, da una bassa competitività, dalla dipendenza dal mercato finanziario internazionale, dall'applicazione di programmi di austerità sponsorizzati dalle grandi istituzioni finanziarie e dalla debolezza istituzionale. L'articolo ripercorre le origini e le caratteristiche dei processi di integrazione, le contraddizioni e le ambiguità e prospetta lo scenario futuro.A.LIV, n.418 (mar.-apr. <2005>), p.375-384ALCA Mercosur
Il Mulino. Il paese dei giovani vecchiLivi BacciMassimoItaITAIII - C03176aasocietà Italia demografia economia politica Europa educazione università lavoro immigrazione casa sviluppo giovani6812Il futuro dell'Italia non appare roseo e questo soprattutto a causa delle previsioni demografiche e non solo: ad una decadenza demografica - 1 europeo su 7 era italiano nel 1950, 1 su nove lo sarà nel 2050 - si accompagna anche quella economica: il peso del PIL è oggi meno di un quinto di quello mondiale. Lo sviluppo, certo, non dipende dal tasso di incremento demografico quanto invece dalle capacità degli individui, dal capitale umano messo a disposizione; recenti studi dimostrano che il rendimento delle risorse umane a livello europeo va decrescendo. Si registra un ritardo dei giovani nell'acquisizione della piena autonomia e questo per vari fattori: politica universitaria, abitazione, mercato del lavoro, immigrazione. Serve riavviare lo sviluppo e investire di più sui giovani.A.LIV, n.419 (mag.-giu. <2005>), p.409-419
Il Mulino. Finale di legislatura. L'abstract fa riferimento a tutta la sezioneBerselliEdmondoWeberRobertoItaITAIII - C03176aapolitica italia legislatura elezioni governo partiti6813MassariOresteDalle recenti elezioni regionali svoltesi in Italia in primavera, il dato politico risultante è inequivocabile: un netto giudizio negativo sui 4 anni di governo del centrodestra. Un periodo certo non breve, durante il quale spesso le azioni intraprese si sono rivelate differenti rispetto alle intenzioni e agli annunci. La valutazione elettorale è quindi molto significativa. In un clima di bipolarismo difettoso, come lo definisce , dove sembra impossibile la realizzazione del progetto maggioritario, sta il Paese, la sua struttura produttiva e l'economia reale. La crisi politica che il paese sta vivendo avviene nel contesto di una recessione economica e di prospettive incerte sul futuro dell'apparato industriale italiano. Sarebbe paradossale se la difettosità del bipolarismo dovesse portare alla paralisi del funzionamento democratico e all'impossibilità di governare.A.LIV, n.419 (mag.-giu. <2005>), p.421-450bipolarismo
Il Mulino. Osservatorio italiano. L'abstract fa riferimento a tutta la sezioneAA.VV.RossiSalvatoreItaITAIII - C03176aapolitica economia impresa commercio internazionale Cina India industria produzione riforma cittadinanza costituzione istituzioni scuola formazione6814PasquinoGianfrancoMartiniAngelaNe "La deriva del sistema produttivo", S. Rossi parla dei nuovi protagonisti che si affacciano sulla scena del commercio internazionale e sull'onda d'urto che questi provocano sui sistemi industriali, un tempo protagonisti assoluti: il caso italiano e la comparsa dei pesi massimi asiatici, Cina e India in primis. G. Pasquino in "Riprendiamoci lo scettro" parla degli stravolgimenti alla Carta Costituzionale che mettono in discussione la sovranità del popolo, l'elemento centrale della costituzione italiana. La revisione della Carta pare privilegiare una visione parziale e frammentata del corretto funzionamento delle istituzioni invece che una visione complessiva. Il cittadino deve tornare a svolgere il suo ruolo. Uno sguardo alle esperienze straniere. A. Martini in "Il rendimento scolastico italiano", parte dall'indagine OCSE fatta nel 2000 a livello mondiale sul grado di apprendimento degli studenti quindicenni, che aveva rilevato i limiti del sistema formativo italiano. I dati attuali (2003) confermano questa tendenza ed evidenziano le differenze, e relative diseguaglianze, tra le diverse zone del Paese: al Nord i punteggi sono in linea con quelli medi dei paesi OCSE, al Centro e al Sud siamo al di sotto della media, anche italiana.A.LIV, n.419 (mag.-giu. <2005>), p.451-495tecnologia delocalizzazione
Il Mulino. Politiche per l'ambienteGanapiniWalterItaITAIII - C03176aapolitica ambiente sviluppo crescita risorse imprese Italia cittadinanza6815Se si opera in funzione dell'interesse generale, non ci si può fermare ad un modello di sviluppo che è basato solo sulla crescita quantitativa in un sistema che ha capacità limitate di rigenerazione delle risorse e di assorbimento dei rifiuti. Le nostre imprese non possono rimanere estranee a quest'ottica e devono ricalibrarsi all'interno di un sistema produttivo legato alle logiche dello sviluppo sostenibile. E' necessaria un'alleanza per l'ambiente tra cittadini-consumatori sensibili all'esigenza di nuovi stili di vita ambientalmente favorevoli e le imprese consapevoli e competitive, un'alleanza che si faccia forza di mercato e aggreghi le strutture finanziarie.A.LIV, n.419 (mag.-giu. <2005>), p.484-499sviluppo sostenibile esercizio della cittadinanza
Il Mulino. Osservatorio europeo. L'abstract è relativo a tutta la sezionePadoa-SchioppaAntonioTosatoGian LuigiItaITAIII - C03176aaUnione Europa costituzione referendum democrazia Francia ratifica società differenze cittadinanza diritti6816GrecoEttorePanarariMassimilianoL'entrata in vigore del Trattato costituzionale europeo ha certamente subito una battuta d'arresto per i NO della Francia e dell'Olanda: si tratta di un no all'Europa e all'integrazione, secondo un'interpretazione strettamente politica. Il no francese deve essere però letto al di là dell'opposizione all'Unione politica da parte dei cittadini francesi. E' un segnale che impone all'attenzione di tutto il continente le difficoltà sociali ed economiche che sta vivendo un grande Paese, è il rifiuto di una politica percepita come fattore di incremento delle differenze sociali. A livello europeo, la ratifica del Trattato è molto importante per il futuro stesso dell'Europa. Le disposizioni in esso contenute mirano a dare una solida base giuridica ai diritti dei cittadini europei, a rafforzare la struttura istituzionale dell'Unione e a rendere più efficaci le procedure decisionali, nonché ad accrescerne la capacità di proiezione internazionale. Tuttavia, se esso non dovesse essere ratificato il contraccolpo sarà forte e potrebbe prevedere anche un suo accantonamento puro e semplice.A.LIV, n.419 (mag.-giu. <2005>), p.543-568politica europea integrazione
Il Mulino. Osservatorio internazionale. L'abstract è relativo ai due articoli sul cattolicesimo in America latina e al DarfurZanattaLorisFloresMarcelloItaITAIII - C03176aaAmerica latina Darfur cattolicesimo crisi umanitaria emergenza pluralismo religioso secolarizzazione diplomazia politica diritti umani6817Loris Zanatta parla del cattolicesimo in America latina, dove vivono 447 milioni di cattolici, quasi la metà dell'intera popolazione. Lo stato di salute e la natura di questo cattolicesimo e il suo peso rispetto a quello universale sono i temi affrontati nell'articolo. La chiesa latino americana è chiamata a dimostrare il suo ruolo in campi quali etica e giustizia sociale, ecumenismo, ruolo sociale della donna, diritti individuali. Marcello Flores parla del dramma in Darfur, dramma raccontato dagli operatori umanitari e discusso in varie sedi diplomatiche internazionali ma, a tutt'oggi, rimasto irrisolto. Il motivo è da ricondurre solamente ad una scelta politica e culturale: le Nazioni Unite non intervengono, l'Unione Europea e gli USA nemmeno e neanche le grandi organizzazioni interstatuali (l'Unione africana, per esempio).A.LIV, n.419 (mag.-giu. <2005>), p.573-590politica internazionale
Il Mulino. Se cessiamo di essere EuropaRusconiGian EnricoItaITAIII - C03176aaEuropa politica costituzione istituzioni società cittadinanza europea cittadinanza nazionale sviluppo6818Lo choc sul processo di integrazione europea è molto sentito e la paralisi delle istituzioni dell'Unione appare senza precedenti. Precedenti storici, quali la crisi del 1954 con la bocciatura francese della Comunità europea di difesa, non hanno avuto luogo all'interno di uno sviluppo isituzionale pari a quello attuale. Ci troviamo sospesi tra una cittadinanza nazionale riscoperta e rivalutata come frazione di un demos europeo che si pronuncia, contro un'Europa, e una cittadinanza europea, burocraticamente iscritta nella titolarità del passaporto che attendeva il riconoscimento costituzionale che invece è mancato.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.617-623politica internazionale
Il Mulino. Una politica economica per rilanciare l'UnioneMajocchiAlbertoItaITAIII - C03176aapolitica Europa economia cittadinanza sviluppo crescita6819Nel 2003 il PIL dell'Europa a 15 risulta pari a circa il 70 percento di quello americano, segno evidente del declino economico dell'Unione monetaria: da questo dato bisogna partire se si vuole rilanciare la prospettiva di un completamento federale del processo di unificazione, indispensabile se si vuole che l'Europa possa giocare un ruolo attivo per la promozione della pace e dello sviluppo su scala mondiale. La revisione del patto di Stabilità consentirebbe una maggiore discrezionalità da parte di Ecofin prima di applicare delle sanzioni nei confronti di un paese membro che ha superato l'indebitamento stabilito dal Trattato di Maastricht, ma non sarebbe l'unica ricetta per rilanciare l'economia europea. Uno dei primi passi sarebbe la creazione di un debito pubblico europeo, unica strada per rilanciare l'industria europea attraverso un forte pacchetto di commesse pubbliche nei settori più rilevanti a livello strategico.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.624-634capitali esteri processo di ratifica
Il Mulino. Cinque linee guida per un programma di governoBiascoSalvatoreItaITAIII - C03176aapolitica Italia partiti governo programma identità elezioni rappresentanza linguaggio società6820L'autore definisce alcune linee-guida su cui tentare di ricostruire un'idea di paese condivisa il più possibile. Il punto chiave è un governo che governi, che eserciti cioé un ruolo di supervisione e regia affinché le risorse raggiungano i luoghi dello sviluppo e null'altro. Alla politica si chiedono direzioni di lungo periodo, sintesi, capacità di gestione amministrativa, comprensione minuta del paese, mobilitazione di energie, ingegneria sociale e una classe dirigente rigorosa e competente.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.671-677politica italiana sistema produttivo esercizio della cittadinanza
Il Mulino. Nuove migrazioni. Il trasferimento di forza lavoro giovane e qualificata dal Sud al NordViestiGianfrancoItaITAIII - C03176aapolitica lavoro migrazione interna Italia giovani economia crescita6821In Italia si registra un'intensa migrazione di popolazione interna ai confini italiani dal Sud verso il Nord: si tratta in gran parte di giovani che lasciano il mezzogiorno d'Italia per cercare fortuna altrove. L'articolo formula alcune considerazioni su questo tema, a partire dalle dimensioni complessive del fenomeno, dalle sue dinamiche, dalle sue caratteristiche, fino all'attenzione ai flussi interni al paese dei laureati; si chiede quali effetti questi flussi stiano provocando. La tesi è che le migrazioni interne possono determinare a volte anche conseguenze negative, soprattutto in termini di perdita al Sud di capitale umano. Occorre quindi intervenire nelle politiche, con interventi sull'attrattività delle aree urbane del sud.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.678-688
Il Mulino. L'Italia, l'economia, l'EuropaQuadrio CurzioAlbertoItaITAIII - C03176aaItalia Europa Costituzione europea potere economia competitività conti pubblici6822L'esito negativo della ratifica del trattato costituzionale in Francia e Olanda ha innescato in Italia una sorta di euro-disfattismo che è culminato nell'assurda proposta di tornare alla lira, a riprova dell'avversione che molti nutrono nei confronti dell'Unione. Sempre più forte è allora l'esigenza di legare indissolubilmente l'Italia all'Europa, anche grazie ad adeguati strumenti di intervento e di controllo: Alta Commissione sui conti pubblici, per dare trasparenza e credibilità alle scelte del bilancio nazionale e maggiori funzioni al CNEL, per trasformarlo in un potere neutro che valuti anche l'azione di governo per tutto ciò che attiene l'economia reale.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.689-697
Il Mulino. La politica italiana per la riforma dell'ONUCoticchiaFabrizioItaITAIII - C03176aapolitica Italia Nazioni Unite riforma sicurezza progetto relazioni internazionali ruolo dell'Italia modelli6823L'Organizzazionie delle Nazioni Unite, nata all'indomani della seconda guerra mondiale, compie 60 anni e ha bisogno di essere riformata. Il brusco passaggio da un sistema bipolare ad una realtà ben più articolata e complessa impone una risposta adeguata. La riforma del Consiglio di Sicurezza, l'allargamento dei seggi permanenti, la battaglia per un seggio nel Consiglio dell'Italia. Un gruppo di esperti ha formulato due modelli perseguibili, ciascuno utilizzato dai diversi schieramenti per perseguire i propri obiettivi. La posizione italiana è quella di istituire seggi semi-permanenti.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.716-725politica internazionale multilateralismo
Il Mulino. Osservatorio europeo. L'abstract raccioglie i due articoli sulle riforme sociali in Germania e sulla ricerca storico-religiosa in EuropaMarinoMarcoFaggioliMassimoItaITAIII - C03176aaGermania società riforme tradizione modernizzazione elezioni crescita sviluppo cittadinanza diritti stato sociale Europa finanziamenti ricerca scienze religiose6824M. Marino, in "Le riforme sociali in Germania" parla delle prossime elezioni politiche in Germania, caratterizzate dal rilancio della crescita e dell'occupazione e dalla sostenibilità dello Stato sociale. Chi vincerà le elezioni si troverà a dover individuare il corretto equilibrio tra l'utilizzo delle risorse finanziarie e il diritto dei cittadini allo Stato sociale. Massimo Faggioli, in "La ricerca storico-religiosa in Europa" discute delle carenze dei finanziamenti destinati dall'Europa alla ricerca. Il caso delle scienze religiose è tipico di una mancata attenzione che, in prospettiva, rischia di diventare controproducente, soprattutto in un momento in cui la conoscenza dei fenomeni religiosi diventa sempre più cruciale. Gli stati, infatti, tendono a delegare ai chierici l'insegnamento sulla pace e sulla guerra tra religioni, alla chiesa stessa la costruzione delle basi del dialogo culturale e della convivenza in Europa e questo è un processo irresponsabile per un'Europa che si professa laica e multiculturale.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.749-767
Il Mulino. Il liberalismo "passe-partout"PombeniPaoloItaITAIII - C03176aaliberalismo ideologia società cultura partiti politica6825Il liberalismo è diventata una parola d'ordine che si è diffusa sempre più dopo la fine del consumismo: ma, cosa si cela dietro questo termine? L'autore ricostruisce la genesi del concetto di liberalismo e suggerisce che nel cuore dell'ideologia liberale sta la libertà dell'individuo intesa come responsabilità: è l'individuo che risponde del suo rapporto con il mondo e con il divenire storico, senza delegare a nessun'altra entità tale risposta, sia essa la Chiesa o lo Stato.A.LIV, n.420 (lug.-ago. <2005>), p.771-782
Il Mulino. Cattolici in un paese smarrito. L'abstract fa riferimento a tutti gli articoli contenuti in questa sezioneGarelliFrancoFormigoniGuidoItaITAIII - C03176aareligione chiesa cattolica laicità società movimenti pontificato CEI cultura modernità6826ParolaAlessandroCeccariniLuigiAlti esponenti della gerarchia cattolica italiana si esprimono sempre più sulle questioni emergenti della società, le inizitive di tipo religioso e gli avvenimenti che hanno per protagonisti i movimenti e le associazioni cattoliche si moltiplicano. Nei mass media aumentano le trasmissioni di carattere spirituale; gli orientamenti della Chiesa nei vari campi sono illustrati: il mondo cattolico, insomma, manifesta una straordinaria vitalità rispetto agli anni passati. Proprio nel passaggio di pontificato a Benedetto XVI, gli autori che intervengono in questa sezione si chiedono chi sono i cattolici italiani. F. Garelli e G. Formigoni parlano della CEI guidata da Camillo Ruini; A. Parola parla di Comunione e Liberazione dopo la morte del suo fondatore e leader storico, don Giussani; L. Ceccarini ricostruisce il profilo di coloro che in Italia si dichiarano cattolici, dei praticanti, di chi si definisce credente. L'analisi presenta il paradosso che tanto più è la forza della religione (il 90 percento di italiani si professa cattolico), altrettanto forte è la debolezza della fede (scarsa frequenza della messa). Il senso di smarrimento che accomuna molti cittadini ha indebolito le appartenenze sociali e culturali ma ha irrobustito le aggregazioni come quelle nate dentro la Chiesa cattolica che pare far fronte alla deriva della modernità, all'allentamento dei legami sociali, alla perdita di punti di riferimento.A.LIV, n.421 (set.-ott. <2005>), p.821-862politica internazionale
Il Mulino. Osservatorio italiano. L'abstract raccoglie più articoli contenuti in questa sezioneDiamantiIlvoFavaTerenzioItaITAIII - C03176aapolitica Italia partiti potere giustizia sosteniblità pensioni6827MorroneAndreaCazzolaGiulianoIl bipolarismo in via di perfezionamento, la nostalgia dei presunti fasti proporzionali, le ipotesi tutte da confermare di un grande centro, sono tutti elementi che alimentano il potere dei singoli partiti all'interno delle grandi coalizioni. Neanche ciò che succede dentro al centrosinistra fa eccezione a questo principio. P. Corbetta parla di emozioni nella politica: la politica, i partiti, il voto sono ancora in grado di scatenare emozioni o impera l'indifferenza e il disinteresse? Le ultime sconfitte di Forza Italia impongono una serie di interrogativi riguardanti la realtà del partito di maggioranza in Italia. A. Morrone parla della riforma della giustizia e dello scontro che si è venuto a creare tra le più alte istituzioni del paese: al centro della contesa, lo strumento della grazia. G. Cazzola parla della riforma delle pensioni, un argomento che non trova soluzioni anche per via dei costi sempre maggiori che tale settore comporta a carico dello Stato: qualche buona notizia, però, lascia intravedere uno spiraglio di soluzione.A.LIV, n.421 (set.-ott. <2005>), p.863-917cittadinanza
Il Mulino. Brasile, politiche concertate per lo sviluppo localeDe VivoPaolaItaITAIII - C03176aapolitica Brasile sviluppo società disparità elezioni6828Le aspettative e le speranze di promuovere lo sviluppo economico e di attenuare le disparità sociali, in Brasile sono state parzialmente disattese dal governo Lula. Il programma di politica economica è accusato di non essere all'altezza di mantenere le promesse fatte in campagna elettorale. Uno degli argomenti che merita attenzione è quello delle politiche per lo sviluppo locale.A.LIV, n.421 (set.-ott. <2005>), p.971-980politica economica
Cittadinanzattiva. Meno corruzione in Italia? Non sembrerebbePetrangoliniTeresaItaITAII - Emeroteca ONG03220aaBanca mondiale indicatori governance Italia corruzione politica6829La Banca Mondiale fa i complimenti all'Italia per la lotta alla corruzione ma si lamenta della sua poca stabilità politica. Il giudizio della BM è il rsultato dell'introduzione di un nuovo indicatore di governance che permette di misurare una serie di parametri utili a registrare la capacità dei governi di gestione della cosa pubblica. L'autrice non ne è pienamente convinta e cita gli ultimi casi di corruzione verificatesi in Italia a tutti i livelli.A.XII, n.6 (giu. <2005>), p.3politica internazionale
Cittadinanzattiva. Tirchia ItaliaFerlaVittorinoItaITAII - Emeroteca ONG03220aapovertà politica sviluppo Italia APS PVS Obiettivi del millennio cooperazione campagna di informazione6830L'Italia è il fanalino di coda tra i paesi che aiutano i PVS nella lotta alla povertà. L'articolo ricorda gli appuntamenti principali che vedranno riunire la comunità internazionale nel 2005, anno di svolta nella lotta alla povertà.A.XII, n.6 (giu. <2005>), p.4-6
Cittadinanzattiva. I BlogorroiciAvenosoAuroraItaITAII - Emeroteca ONG03220aainformazione alternativa comunicazione internet giornalismo6831Il blog -sito internet nel quale l'autore tiene una sorta di giornale personale, trattando argomenti di suo interesse e invitando i visitatori a commentarli - entra nel linguaggio comune. La proporzione del fenomeno in Italia e l'impatto sui media tradizionali.A.XII, n.1 (gen. <2005>), p.4-6
Cittadinanzattiva. Azzardo di stato. "Casus belli" del mese.FerlaVittorinoItaITAII - Emeroteca ONG03220aagioco Italia politica finanza pubblica casus belli6832L'istituzione delle sale bingo in Italia scatena proteste diffuse su tutto il territorio e provoca enormi disagi: inquinamento acustico, luminoso e ambientale per i cittadini che vivono accanto a queste sale. Lo Stato non entra nel merito della questione: le sale bingo rappresentano una stampella per le finanze dello stato.A.XII, n.1 (gen. <2005>), p.8-10
Cittadinanzattiva. Ma il personale non lo sa. Sezione "affari di stato"SciutoCinziaItaITAII - Emeroteca ONG03220aaospedali salute sicurezza legislazione Tribunale per i diritti del malato personale sanitario6833Le strutture sanitarie oggi sono sicuramente più sicure rispetto a qualche anno fa, secondo l'indagine realizzata dal Tribunale per i diritti del malato. Chi lavora dentro gli ospedali, però, non riceve un'informazione adeguata sulle norme di sicurezza e sulla loro applicazione in concreto: mappa di rischi, piano di emergenza per gli impianti di gas medicinale, manuale informativo sui rischi, procedure antincendio...A.XII, n.1 (gen. <2005>), p.12-13
Cittadinanzattiva. Onde anomaleFerlaVittorinoItaITAII - Emeroteca ONG03220aaaiuti umanitari catastrofi naturali emergenza povertà ruolo cittadinanza6834Lo tsunami del sud-est asiatico ha mobilitato centinaia di migliaia di soccorsi da tutto il mondo e i cittadini e le imprese sono sempre stati in prima fila. Tale impegno diretto potrebbe risultare un buon espediente per la lotta contro la povertà.A.XII, n.2 (feb. <2005>), p.4-6lotta alla povertà soccorsi cittadinanza attiva
Cittadinanzattiva. Sport per tutti? Non a scuola. "Casus belli" del meseAvenosoAuroraItaITAII - Emeroteca ONG03220aabarriere disabilità buone pratiche cittadinanza attiva sport informazione scuola6835Per i disabili esercitare l'educazione fisica è un lusso perché mancano le strutture adeguate per accoglierli: palestre, attrezzature, insegnanti di sostegno. La riforma della scuola fatta dal ministro Moratti prevede addirittura una riduzione delle ore settimanali di pratica sportiva in tutte le scuole. In un box, le buone pratiche messe a punto da alcuni enti locali e privati per facilitare questo esercizio.A.XII, n.2 (feb. <2005>), p.8-10
Cittadinanzattiva. La salute degli europei. "Affari di stato" del meseSciutoCinziaItaITAII - Emeroteca ONG03220aasalute cittadinanza attiva diritti dei malati carta europea dei diritti del malato politica6836Active Citizenship Network presenta a febbraio a Bruxelles i risultati del monitoraggio sulla tutela dei diritti del malato in Europa. L'articolo propone una sintesi della Carta che contiene questi diritti.A.XII, n.2 (feb. <2005>), p.12-13politica internazionale
Cittadinanzattiva. La sanità e le regioniPetrangoliniTeresaItaITAII - Emeroteca ONG03220aasanità enti locali amministrazione rapporto annuale salute servizi6837Nel febbraio 2005 è stato presentato l'8 Rapporto Pit Salute, sulla base dei contatti avuti con i cittadini durante l'anno. Emerge un dato comune: le leggi a tutela dei diritti dei cittadini sono poco note e poco considerate nella pratica. Vengono individuate 4 priorità: affrontare la frammentarietà dei percorsi assistenziali; garantire i servizi territoriali; tutelare le fasce più deboli della popolazione; recuperare il gap infrastrutturale ed organizzativo del Sud Italia.A.XII, n.3 (mar. <2005>), p.3
Cittadinanzattiva. Le mani sulla sanità. "Casus belli" del meseFerlaVittorinoItaITAII - Emeroteca ONG03220aasalute elezioni enti locali servizi esercizio della cittadinanza6838Le elezioni di aprile 2005 per il rinnovo dei consigli regionali puntano sul problema della sanità italiana: liste d'attesa e servizi territoriali in primis. Da quando è stato modificato il Titolo V della costituzione (2001), sono le Regioni ad essere incaricate della gestione della sanità. I cittadini, stanchi delle lunghe attese, sono sempre più spesso costretti a rivolgersi alle strutture private con conseguenti esborsi di denaro non indifferenti.A.XII, n.3 (mar. <2005>), p.8-11attivismo civico spesa pubblica
Cittadinanzattiva. Mobilità ultimo appello. "Affari di stato" del meseSciutoCinziaItaITAII - Emeroteca ONG03220aaelezioni cittadinanza politica mobilità trasporti società civile6839Il problema dei trasporti nelle politiche regionali: oltre alla giungla delle tariffe (descritta in un apposito box), poca qualità e sicurezza del servizio e assenza quasi totale di facilitazioni per i disabili.A.XII, n.3 (mar. <2005>), p.12-13attivismo civico
Cittadinanzattiva. Riforme costituzionali. La posta in gioco è la sussidiarietàPetrangoliniTeresaItaITAII - Emeroteca ONG03220aacostituzione riforme sussidiarietà partiti cittadinanza6840La Costituzione come merce di scambio per la vittoria alle elezioni regionali. Vari partiti hanno tentato di ottenere delle riforme costituzionali per presentarsi vincenti alle imminenti elezioni (federalismo docet). L'autrice biasima tutto ciò e propone di prendere in considerazione il principio di sussidiarietà orizzontale, introdotto nell'art.118, che recita: "Stato, regioni, province, città e comuni favoriscano l'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà". I cittadini in prima persona possono impegnarsi.A.XII, n.4 (apr. <2005>), p.3articolo 118
Cittadinanzattiva. Cittadini che contano. Supplemento al presente numeroRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03220aacittadinanza servizi pubblica utilità infanzia famiglia asili progetto buone pratiche6841La vita delle famiglie che hanno a che fare con i servizi per l'infanzia è davvero dura: le strutture pubbliche si rivelano inadeguate alla domanda e numerosi sono le difficoltà di accesso. Da un'indagine di Cittadinanzattiva, lo stato di un Paese dove l'accoglienza dei più piccoli costa ancora troppo. Vengono elencate le fonti utilizzate per ricavare i dati e le tariffe medie applicate in Italia per usufruire di questi servizi.A.XII, n.4 (apr. <2005>), p.I-VIIosservatorio sui prezzi e le tariffe
Cittadinanzattiva. Cittadini per la CostituzioneRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03220aapolitica costituzione cittadinanza iniziativa popolare democrazia6842La riforma che vuole stravolgere la Costituzione italiana, modificandone gli assetti istituzionali, non trova d'accordo i cittadini che si mobilitano per lasciare inalterati gli spazi di democrazia. L'articolo riporta la bozza di un appello della Tavola della Solidarietà.A.XII, n.4 (apr. <2005>), p.9-11articolo 118
Cittadinanzattiva. 20 proposte per cambiare. "Affari di Stato" del meseAvenosoAuroraItaITAII - Emeroteca ONG03220aaservizi pubblici cittadinanza attivismo civico istituzioni6843La Relazione PIT Servizi di Cittadinanzaattiva (febbraio 2005) offre uno sguardo di insieme sui rapporti tra cittadini e servizi di pubblica utilità sulla base delle segnalazioni giunte al movimento. Ne scaturiscono 20 proposte, che riguardano vari settori: banche, telecomunicazioni, pubblica amministrazione, energia, trasporti, servizi postali e servizi assicurativi.A.XII, n.4 (apr. <2005>), p.12-13
Cittadinanzattiva. Fecondazione assistita: i nostri tre sìPetrangoliniTeresaItaITAII - Emeroteca ONG03220aareferendum salute donne procreazione assistita esercizio della cittadinanza6844Si parla del referendum che chiede l'abrogazione di parte della Legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita: le ragioni del sì nell'editoriale della Petrangolini.A.XII, n.5 (mag. <2005>), p.3
Cittadinanzattiva. La sveglia del Sud. "Casus belli" del meseFerlaVittorinoItaITAII - Emeroteca ONG03220aapolitica sviluppo economia elezioni qualità della vita progetti6845Il Sud d'Italia continua ad essere la cenerentola del Paese: la spesa pubblica è inferiore al Sud rispetto al nord. Ecco perché i meridionali vedono con diffidenza la devolution avviata dal governo Berlusconi. Dal Rapporto sicurezza sud 2004, della Fondazione Cesar, emerge che in nessuna provincia del mezzogiorno le famiglie hanno un tenore di vita o consumano al di sopra della media nazionale, così come l'occupazione, che registra dati veramente preoccupanti.A.XII, n.5 (mag. <2005>), p.8-10
Cittadinanzattiva. Il buco dell'assistenza. "Affari di Stato" del meseAvenosoAuroraItaITAII - Emeroteca ONG03220aasalute servizi rapporto annuale assistenza buone pratiche6846Almeno un italiano su due è affetto da qualche patologia: questo il risultato del V Rapporto sulle politiche della cronicità presentato a marzo 2005 a Roma. I problemi comuni e le sfide da affrontare per il sistema sanitario nazionale, cosa fare per tutelare i malati cronici e cosa chiedono i pazienti affetti da varie patologie.A.XII, n.5 (mag. <2005>), p.12-13
Cittadinanzattiva. Sussidiarietà. Supplemento al presente numeroArenaGregorioItaITAII - Emeroteca ONG03220aasussidiarietà cittadinanza attiva costituzione italiana partiti politici beni comuni partecipazione impegno diritto6847La cittadinanza attiva si esplica prendendosi cura dei beni comuni: ambiente, salute, istruzione, legalità, integrazione sociale, il nostro stesso futuro. L'articolo 118 che disciplina il principio di sussidiarietà è suscettibile di varie interpretazioni. Questo supplemento offre un'interpretazione del principio, ritenuta coerente con i principi fondamentali della Costituzione. Chi sono i soggetti della sussidiarietà, cosa si intende per interesse generale e cura dei beni comuni, qual'è il ruolo dei soggetti pubblici. In una breve intervista ad un esponente dei DS e ad uno di Forza Italia, il parere della politica, da sinistra e da destra.A.XII, n.6 (giu. <2005>), p.I-VIIcarta della sussidiarietà
Cittadinanzattiva. Il dilemma digitale. "Casus belli" del meseZanfeiLucaItaITAII - Emeroteca ONG03220aasocietà dell'informazione comunicazione WSIS proprietà intellettuale accesso al sapere associazionismo6848Nell'epoca di internet cambia il rapporto tra autore e pubblico, non più mediato dall'industria culturale. Diritto d'autore o libera circolazione del sapere? E' questo il dilemma digitale della società dell'informazione. La legislazione non aiuta in quanto non ci sono regole chiare e si moltiplicano le pratiche di autoproduzione e diffusione dei prodotti artistici. Le libere licenze rilasciate in tutto il mondo nel solo 2004 sono state un milione.A.XII, n.6 (giu. <2005>), p.9-11diritti d'autore
Cittadinanzattiva. Noi secondo loroCossuAlessandroAvenosoAuroraItaITAII - Emeroteca ONG03220aaattivismo civico politica partecipazione responsabilità cittadinanza sussidiarietà partiti politici6849In un'intervista a due esponenti di partito italiani, Letta della Margherita e D'Onofrio dell'UDC, il senso dato all'art. 118 da chi sta dall'altra parte della barricata, da chi le leggi le fa e non le subisce.A.XII, n.6 (giu. <2005>), p.4-6intervista articolo 118
Cittadinanzattiva. Speciale ferrovie. Supplemento al presente numeroFerlaVittorinoTotoTizianaItaITAII - Emeroteca ONG03220aatrasporti tariffe cittadinanza servizi attivismo civico mercato liberalizzazione accesso ai servizi6850Il trasporto ferroviario in Italia non si aggiorna dagli anni '70, le tariffe sono poco trasparenti e la normativa è tutt'altro che chiara. Le rotaie diminuiscono a fronte di un aumento delle strade e del trasporto su gomma; i cittadini sono scontenti della qualità del servizio offerto. Dopo aver offerto una serie di dati rilevati dall'osservatorio prezzi e tariffe, Cittadinanzattiva lancia delle proposte per ovviare alle mancanze.A.XII, n.7/8 (lug.-ago. <2005>), p.I-VII
Cittadinanzattiva. Siamo tutti bioturisti. "Casus belli" del meseRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03220aanatura ambiente biologico turismo alimenti sviluppo6851La scelta del prodotto biologico diventa un fenomeno di massa che nasconde, però, parecchie insidie. Le certificazioni e i marchi di qualità non bastano più e servono delle regole. Cittadinanzattiva offre dei consigli per difendersi dalle truffe e per riconoscere la qualità di ciò che ci viene offerto.A.XII, n.7/8 (lug.-ago. <2005>), p.9-11
Cittadinanzattiva. Quando lo Stato è cattivo pagatore. "Affari di Stato" del meseVottaMarianoItaITAII - Emeroteca ONG03220aastato politica fisco legislazione imposte cittadinanza attiva6852I rimborsi che lo stato deve fare nei confronti dei cittadini hanno lunghissimi tempi di attesa: call center e numeri verdi sono perennemente occupati. E allora? Cittadinanzattiva chiede una verifica della qualità dei servizi erogati dall'Agenzia delle Entrate.A.XII, n.7/8 (lug.-ago. <2005>), p.12-13
Cittadinanzattiva. Il mondo alla rovescia. "Casus belli" del meseZanfeiLucaItaITAII - Emeroteca ONG03220aasciopero lavoratori servizi pubblici cittadinanza attiva buone pratiche6853L'autunno del 2005 si prospetta denso di scioperi in molti settori dei servizi pubblici: trasporti, istruzione, servizi pubblici essenziali. Quali sono le alternative per l'utente? Cittadinanzattiva propone lo "sciopero virtuale", uno sciopero che prevede l'esecuzione della prestazione, con la trasformazione del reciproco danno economico in autotassazione delle parti a scopo umanitario. Un tipo di protesta che si rivela vantaggiosa per l'utenza, con corse gratis in autobus o passaggio libero ai caselli autostradali e che si fonda sul dialogo tra le parti.A.XII, n.9 (set. <2005>), p.4-6sciopero virtuale
Cittadinanzattiva. Speciale farmaci. Supplemento al presente numeroRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03220aasalute politica decreto legge farmaci Italia commercio6854Viaggio nelle farmacie italiane, dove i ribassi del prezzo dei farmaci sono finti e non vengono praticati gli sconti a carico dell'acquirente. Attraverso 7 parole chiave, cittadinanzattiva cerca di far capire qualcosa in più al cittadino in merito all'universo farmaci: le classi di appartenenza (A, B, C), i farmaci generici, la registrazione, il prezzo, la distribuzione, il ticket, il tetto di spesa. Il 20 maggio 2005 il Governo ha approvato un decreto-legge per il contenimento del prezzo dei farmaci a totale carico dell'acquirente.A.XII, n.9 (set. <2005>), p.I-VII
Cittadinanzattiva. Restiamo al verdeFerlaVittorinoItaITAII - Emeroteca ONG03220aaambiente tutela comitato civico attivismo civico buone pratiche politica6855Come esempio di buona pratica, viene citato il caso del comitato civico creatosi a Caserta intorno al Macrico, un'area pubblica della città destinata alla cementificazione. I cittadini hanno deciso di comprare il terreno e di costruirci un parco. Bastano 50 euro al metro quadrato...A.XII, n.9 (set. <2005>), p.9-11
Cittadinanzattiva. Vademecum per le primarie. "Affari di stato" del meseTempestaCristianoFerlaVittorinoItaITAII - Emeroteca ONG03220aapolitica stato cittadinanza attiva elezioni demagogia primarie6856Le primarie realizzate nel centrosinistra per la scelta del candidato premier rappresentano di certo un nuovo modo di selezionare la classe politica: i cittadini sono direttamente coinvolti nella scelta dei candidati. Ci sono ben 6 proposte di legge che giacciono in parlamento su questo tema, sia a livello nazionale, sia a livello di scelta dei candidati per il parlamento europeo.A.XII, n.9 (set. <2005>), p.12-13
Cittadinanzattiva. Civico TV. "Casus belli" del meseZanfeiLucaItaITAII - Emeroteca ONG03220aamass media società comunicazione sociale accesso linguaggio esercizio della cittadinanza6857Sulle nostre televisioni cresce la presenza delle iniziative sociali e della solidarietà: lo riferisce il I Rapporto sulla comunicazione sociale in Italia (non è citato il curatore dello stesso). 3 sembrano essere i fenomeni che spiegano l'esplosione del fenomeno: la nuova disponibilità al dialogo del terzo settore, la legge 150 sulle attività di comunicazione della Pubblica Amministrazione e la politica della neonata La7, che dedica tanto spazio al sociale. Non di meno è la pubblicità che ne deriva alle associazioni con un aumento sensibile della visibilità del loro lavoro.A.XII, n.10 (ott. <2005>), p.4-6
Cittadinanzattiva. Imparare sicuri. Speciale sicurezza scolastica. Supplemento di questo numeroBizzarriAdrianaItaITAII - Emeroteca ONG03220aascuola sicurezza Rapporto annuale infortuni catastrofi naturali6858Le scuole italiane non sono tra le strutture più sicure. Aule, palestre e laboratori possono diventare pericolosi: nel solo 2004 sono stati denunciati 90.570 casi di infortuni di studenti. Nel 3 rapporto Imparare sicuri di Cittadinanzattiva sono presenti i numeri e i fatti del fenomeno. Breve guida anche ai comportamenti da adottare a scuola e nelle situazioni di emergenza al verificarsi di terremoti, alluvioni o incendi.A.XII, n.10 (ott. <2005>), p.I-VII
Altreconomia. Cara bolletta, il risparmio è in conto terziRaitanoPietroItaITAII - Emeroteca ONG03070aapolitica energetica risparmio enti locali famiglie tutela ambientale profitto6859Grazie alla comparsa di Energy Service Companies, società quasi del tutto sconosciute in Italia, oggi è possibile risparmiare sugli impianti energetici e rispettare l'ambiente. Ciò non significa che queste società non traggano profitto per i servizi che rendono. I fruitori di tali servizi sono Comuni e condomini privati: la chiave del successo è che si consuma meno energia perché gli impianti sono più efficienti.N.42, (set. <2003>), p.6-7politica energetica
Altreconomia. Verso il tramonto dei sussidi faciliRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03070aapolitica UE sussidi agricoli Politica comunitaria agricola6860L'annunciata ristrutturazione in campo agricolo della politica comunitaria prevede, a partire dal 2005, la fine del legame tra i sussidi versati agli agricoltori e il livello di produzione, una delle principali cause delle eccedenze comunitarie. L'accordo non è ben visto dalle organizzazioni di agricoltori europee, per le quali la riforma costringerà gli agricoltori a smettere di produrre in alcuni settori. La posizione dell'Europa alla V Conferenza WTO a Cancun in settembre viene rafforzata ai negoziati commerciali.N.41, (lug.-ago. <2003>), p.36
Altreconomia. La rivolta del granoGavelliFabioItaITAII - Emeroteca ONG03070aamultinazionali agricoltura grano consumo critico sussidi mercato6861In Sardegna un gruppo di agricoltori vuole tornare a coltivare una specie di grano ormai abbandonata da anni, per valorizzare un prodotto locale e riscattare un'intera popolazione, quella del Sulcis, impoverita dalla chiusura delle miniere. Tale scelta comporta dei sacrifici soprattutto di natura economica, perché significa rinunciare ai sussidi concessi dall'UE. A questo proposito, in un breve articolo, si dichiara che le sovvenzioni all'agricoltura concesse dall'Agea (Agenzia per le erogazioni agricole) ammontano a 5 miliardi di euro l'anno: per accedervi, gli agricoltori devono scendere a patti con le multinazionali, le uniche in grado di vendere le sementi da utilizzare. Sempre in tema di consumo critico, si fa riferimento alla contro la partita a seguito dell'omicidio di alcuni sindacalisti che lavorano nello stabilimento di produzione colombiano, del alla , il cui logo è stato bandito dagli istituti romani, e della produzione in serra di frutta e verdura in una zona della Spagna tra le più aride, dove tutto è di plastica, tranne lo sfruttamento di coloro che vi lavorano.N.42, (set. <2003>), p.9-11
Altreconomia. Un'altra Europa, alla franceseNovatiEmilioItaITAII - Emeroteca ONG03070aaforum sociale europeo globalizzazione solidarietà società sviluppo diritti umani6862Dal 12 al 15 novembre 2003, a Parigi, si celebra il Forum Sociale Europeo, caratterizzato dalle seguenti direttrici tematiche: 1) contro la guerra un'Europa di pace e di giustizia, di solidarietà e aperta verso il mondo; 2) contro il neoliberismo, patriarcato per un'Europa dei diritti, sociale e democratica; 3) contro la logica del profitto, per una società di giustizia sociale, sostenibile per l'ambiente e per la sovranità alimentare; 4) contro il processo di mercificazione, per un'Europa democratica dell'informazione, della cultura e dell'educazione; 5) contro il razzismo, la xenofobia, l'esclusione, per l'eguaglianza dei diritti, il dialogo fra culture e per un'Europa aperta all'accoglienza dei migranti, rifugiati e richiedenti asilo.N.43, (ott. <2003>), p.19
Altreconomia. Scuola, la riforma che non parte maiMussoDavideItaITAII - Emeroteca ONG03070aascuola riforma politica insegnanti6863La riforma Moratti, che interessa tutte le scuole di ogni ordine e grado, non è ancora partita. L'articolo ripercorre le principali aree in cui essa interviene a modificare la situazione attuale.N.43, (ott. <2003>), p.21-22riforma Moratti
Altreconomia. La sostenibilità è una terra collettivaMussoDavideItaITAII - Emeroteca ONG03070aasostenibilità economia partecipazione risorse ambiente legislazione6864Alcuni milioni di ettari di territorio italiano sono in mano alle comunità locali in una sorta di gestione collettiva delle risorse e dell'ambiente. Ne sono un esempio le piste di Cortina e i boschi di Borgotaro. Si tratta di un patrimonio millenario che una proposta di legge per il riordino dei demani collettivi potrebbe far sparire. In caso di approvazione, infatti, si aprirebbe la vendita delle terre comuni, permettendo pure di sanare gli abusi edilizi che purtroppo oggi già esistono.N.44, (nov. <2003>), p.12-14
Altreconomia. Forum Sociale effetto deja-vuGiovanzanaMiriamItaITAII - Emeroteca ONG03070aaForum sociale europeo globalizzazione movimenti neoliberismo diritti umani economia solidale buone pratiche politica Europa istituzioni6865Il Forum sociale europeo 2003 si è concluso ma è apparso incapace di approfondimento. Oltre 50 mila persone vi hanno partecipato ma l'impressione è che Parigi segni un punto di arroccamento, una minore capacità e disponibilità alla contaminazione rispetto alle esperienze passate. Come sempre, forti critiche al modello neoliberista e alla globalizzazione e porte aperte alle buone pratiche di economia solidale. Tra i temi dibattuti, il confronto tra movimento e istituzioni.N.45 (dic. <2003>), p.13-15
Altreconomia. Tra le corsie come al superRedazioneItaITAII - Emeroteca ONG03070aapubblicità mercato finanziamenti stato servizi pubblici salute educazione consumo cittadinanza6866Recentemente, negli ospedali e nelle scuole ci si imbatte sempre più spesso in sponsorizzazioni: lo stato taglia i fondi e questi si devono trovare da qualche altra parte. Ci si arrangia allora vendendo spazi pubblicitari. Neanche i luoghi del dolore o dove si educa si sottraggono quindi alla logica che ci vuole tutti consumatori e clienti invece che cittadini. Come caso, viene riportato quello di una scuola di Lucca, dove i pannelli pubblicitari provocano una mezza rivolta tra i genitori e inducono il direttore della scuola a fare marcia indietro, in attesa di studiare una formula che accontenti tutti, genitori e finanze scolastiche!.46, (gen. <2004>), p.6-9
Altreconomia. Alluminio riciclato, l'ecologia nella lattinaRaitanoPietroItaITAII - Emeroteca ONG03070aarifiuti politica buone pratiche cittadinanza ambiente riciclo6867L'Italia è al primo posto in Europa per il riciclo dell'alluminio. Oltre che giovare all'ambiente, si produce un risparmio energetico del 95 percento: l'alluminio è un metallo riciclabile al 100 percento. Tutto ciò è possibile grazie alla raccolta differenziata dei rifiuti attraverso la quale i materiali possono essere recuperati e riutilizzati. A questo proposito sono nati in Italia vari Consorzi, che costituiscono CONAI, che si occupano di raccolta di plastica, carta e cartone, legno, vetro, alluminio, acciaio.N.46, (gen. <2004>), p.28-31
Altreconomia. Il mercato comune che ridisegna il mondoGiovanzanaMiriamItaITAII - Emeroteca ONG03070aapovertà Cina India economia agricoltura popolazione6868Si stima che entro il 2050, la Cina potrebbe scavalcare gli USA e diventare la prima economia mondiale; l'India potrebbe essere il terzo incomodo. Cosa significa tutto ciò in termini economici e quali le ripercussioni sulle risorse alimentari e materie prime mondiali dato anche l'altissimo numero di abitanti che ognuno di questi due paesi conta al suo interno.N.47, (feb. <2004>), p.16-17economia internazionale
Altreconomia. Una pace tutta da imparareGavelliFabioItaITAII - Emeroteca ONG03070aapolitica conflitto israelo-palestinese società pace scuola riconciliazione6869Viene pubblicato in Italia un manuale di storia in cui un gruppo di docenti israeliani e palestinesi hanno messo nero su bianco le ragioni dell'altro. Tale manuale è stato distribuito in alcune scuole sia di Israele, sia della Palestina e ciascuno studente ha la possibilità di aggiungere le proprie considerazioni. A proposito del conflitto israelo-palestinese, Francesca Ciarallo parla della pace possibile, realizzabile attraverso una soluzione politica di alta diplomazia: l'accordo di Ginevra, ad oggi il punto di accordo più avanzato tra le due parti e fondamentale nel riconoscimento da parte israeliana del diritto al proprio stato del popolo palestinese.N.47, (feb. <2004>), p.26-29accordo di Ginevra terrorismo
Altreconomia. Io, produttore di cacaoMaraniDiegoItaITAII - Emeroteca ONG03070aacommercio economia politica Haiti proprietà della terra diritto Bangladesh iuta mercato ambiente6870Nella Repubblica haitiana e al confine con la Repubblica Dominicana si fugge dalla guerra civile ma il problema principale rimane quello della proprietà della terra: tantissimi coltivatori di cacao possiedono pochi ettari di terra rispetto a quanto potrebbero produrre. Uno spiraglio viene dal commercio equo che è arrivato sin li e che dà respiro ai coltivatori locali. Si parla anche di iuta e Bangladesh: nonostante sia il tessile vegetale più venduto al mondo è in crisi. Ed è tutta colpa delle fibre sintetiche che hanno invaso il mercato degli imballaggi, provocando danni non solo ai produttori ma anche all'ambiente.N.48, (mar. <2004>), p.24-28
Altreconomia. Bilanci in comuneMussoDavideItaITAII - Emeroteca ONG03070aapolitica enti locali bilancio partecipativo spesa pubblica cittadinanza partecipazione democrazia6871Da Porto Alegre ad un paese dell'hinterland milanese, Pieve Emanuele, primo comune italiano a dotarsi di uno statuto che vincola la giunta comunale all'approvazione di un bilancio partecipativo. Le priorità vengono quindi decise a livello di assemblea pubblica: esempio di democrazia dal basso che può ottenere buoni risultati. Si tratta comunque di un processo lento e faticoso. A Roma e a Grottammare si parla ancora di Nuovi Municipi e non si è ancora giunti al bilancio partecipativo.N.49 (apr. <2004>), p.6-9
Altreconomia. Il fair trade diventa fenomeno di massaMussoDavideItaITAII - Emeroteca ONG03070aacommercio equo e solidale consumo società Italia cultura6872Nel 2003 gli italiani che hanno comprato in una bottega del commercio equo e solidale sono stati 6,7 milioni, vale a dire il 50 percento in più rispetto al 2002. Ciò significa che il fenomeno cresce a livello esponenziale, aiutato anche dall'introduzione nei supermercati di un settore "equo". Chi sono questi italiani che comprano equo? Identikit dell'acquirente (soprattutto donne, giovani e di cultura media) provenienza geografica e ragioni dell'acquisto "fair".N.50, (mag. <2004>), p.16-17
Gentes. Immigrati e partecipazioneLenziFrancescaItaITAIII - C03039aaimmigrazione partecipazione diritti cittadinanza politica Italia Europa partecipazione locale Rapporti annuali Nazioni Unite integrazione istituzioni società6873Studio sulla partecipazione politica degli immigrati residenti in Italia. Oltre a presentare la situazione statistica della presenza degli immigrati e quella giuridica e sociopolitica degli stessi in merito al diritto di voto a livello internazionale, europeo e italiano, il testo presentato dalla Caritas italiana (settembre 2005) analizza la situazione locale degli organismi di rappresentanza creata dai singoli Comuni per dare voce agli stranieri. Il libro riporta anche i risultati di un'indagine svolta tra i candidati locali eletti, consentendo così una migliore comprensione del nesso tra l'esperienza di associazionismo e del lavoro sociale e la predisposizione alla partecipazione politica dei candidati.N.10, (ott. <2005>), p.228-235
Testimonianze. Diritti umani: obiettivo su Timor EstPiattelliValentinaItaITAIII - A03060aadiritti umani Timor Est violazioni commercio armi embargo Indonesia6874Il resoconto dell'autrice, attivista di Amnesty International, sulle violazioni dei diritti umani a Timor Est e sullo scottante capitolo del commercio di armi delle potenze occidentali con l'Indonesia. Dopo decenni di appoggio politico e militare all'Indonesia, le potenze occidentali hanno sospeso gli aiuti, di fronte alle continue e manifeste violazioni dei diritti umani a Timor Est.A.XLII, n.5 (407) (set.-ott. <1999>), p.7-12commercio delle armi
Testimonianze. Culture e religioni. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneBigalliAndreaD'AvanzoBrunoItaITAIII - A03060aareligione cultura neoliberismo cristianesimo storia diritti umani individualismo solidarietà etica società6875MolariCarloZizolaGiancarloIl Futuro del cristianesimo. Con una varietà di apporti, si riflette sulla fragilità della fede cristiana in una società dominata dal profitto e sulla necessità, per i credenti, di individuare nuovi percorsi che, di fronte al neoliberismo, sappiano indicare la strada alternativa della solidarietà e dell'autentica libertà. La fede nel Dio di Gesù Cristo, dice Molari, è attesa ad una sfida: saper dare, nelle attuali contingenze storiche, testimonianza di incarnazione dell'amore. E' importante andare allora al senso della storia ecclesiale e civile dei cattolici come fa Zizola degli ultimi decenni: dal Concilio Vaticano II che segnò l'uscita dalla vecchia dimensione della Cristianità in direzione dell'accettazione del confronto costruttivo con il mutare dei tempi e i cambiamenti nella scala dei valori. Oggi, si oscilla tra la tentazione di recuperare spazi esteriori cristiani e il servizio ai deboli e agli ultimi della società. Con gli ultimi e gli oppressi è Girardi, che si pone dal punto di vista della resistenza indigena, negra e popolare che nel 1992 oppose le proprie ragioni a quelle trionfalistiche del ricordo della scoperta del Nuovo Mondo. L'apertura all'alterità può essere, dice Rizzi, il fondamento di un'etica all'altezza dei tempi in un periodo in cui il benessere individuale e il dominio sulla natura diventano idoli cui la società paga un grande tributo. Savio, infine, si sofferma sulla necessità di recuperare la centralità della persona, il senso dello stato e la disponibilità ad aprirsi ad altri popoli.A.XLII, n.5 (407) (set.-ott. <1999>), p.13-58Concilio Vaticano II memoria storicaGirardiGiulioRizziArmidoSavioVincenzo
Testimonianze. Polis. Ambiente e lavoro: una frontiera inesplorata. L'abstract fa riferimento alla Sezione PolisBarontiPietroBucciarelliPietroItaITAIII - A03060aaambiente lavoro globalizzazione sviluppo sostenibile imprese lavoro tutela dell'ambiente politica6876RealacciErmeteCofferatiSergioRestituire al lavoro la dignità e il senso di nobiltà che si addice ad ogni attività tesa ad esaltare la risorsa "uomo" e il valore delle persone al di là della dimensione puramente strumentale e degli obiettivi e delle finalità di carattere strettamente materiale. Partendo da questo assunto, Nencini rivendica alla valorizzazione del patrimonio artistico il carattere di un avvio strategico che apre occasioni di lavoro qualificato e di grande valore sociale. Il rapporto fra lavoro e ambiente si presta ad essere trattato su un duplice versante. Per Bucciarelli e Baronti, da un lato ci sono i disastri che le attività produttive provocano al patrimonio artistico e alla natura; dall'altro ci sono inedite occasioni che il risparmio energetico e le attività di tutela delle risorse naturali possono aprire. Basosi cita a questo riguardo la "via toscana" che individua, tramite lo sfruttamento delle fonti pulite, la possibilità della promozione di nuova occupazione. Realacci e Cofferati ragionano sulla necessità di far uscire l'Italia da una dimensione periferica e di individuare una strategia per lo sviluppo sostenibile all'interno di un Patto sociale che unisca competitività e rispetto dell'ambiente. Per Callieri, se si vuole craere nuova occupazione occorre che la produzione ecocompatibile non sia gravata da un'eccessiva onerosità dell'impegno ambientale. Per Serafini, bisogna investire nella tutela dell'ambiente per prevenire le catastrofi idrogeologiche. Valiani, infine, mette la risorsa uomo al centro, oggi trascurata e negletta.A.XLII, n.5 (407) (set.-ott. <1999>), p.59-92ecolavoro ecosviluppo risorsa umana protocollo di KyotoCallieriCarloNenciniRiccardoSerafiniBasosiValianiMassimoRiccardoMauro
Testimonianze. Uomo Planetario. Abstract riferito all'intera sezioneKizito SesanaRenatoBigalliAndreaItaITAIII - A03060aacultura religione Vangelo Africa apartheid Kosovo Sudafrica riconciliazione società diritti umani giustizia6877VitaliAlbertoDelle VerginiGiuseppeNell'intervista a Padre Kizito Sesana, emerge una riflessione sull'Africa e sui rapporti con l'Occidente, sull'opera dei missionari, sulla realtà ecclesiale locale e sui suoi difficili rapporti con i vertici europei: il possibile incontro fra Vangelo e culture africane. L'articolo di Bigalli è centrato su un'esperienza di viaggio in Sudafrica (Terra del popolo arcobaleno) e su una riflessione relativa al cammino originale che quel Paese sta compiendo dopo l'apartheid, in direzione della riconciliazione e della giustizia. Dal Kosovo, Delle Vergini fissa le sue impressioni sulle immagini di una vita collettiva che, in mezzo a drammi e contraddizioni, riprende a scorrere. Vitali traccia, infine, un ritratto di Helder Camara, vescovo di Recife (Brasile) apostolo di una chiesa povera e schierata con i poveri, la cui scomparsa è passata sotto silenzio.A.XLII, n.5 (407) (set.-ott. <1999>), p.93-125missionari
Testimonianze. Società civile. Abstract riferito all'intera sezioneDe GraziaMarioDattiloVittorioItaITAIII - A03060aacomunità società impegno chiesa6878MastroianniFernandaLa testimonianza di De Grazia su un importante percorso di fede e di impegno civile ed ecclesiale in una realtà del sud Italia, a Lamezia Terme, realizzatosi attorno alla : un centro di riflessione e aggregazione per i cristiani. L'impulso a questo centro è stato fornito da un prete originale ed impegnato - Saverio Gatti - di cui Dattilo e Mastroianni tracciano un commosso ricordo.A.XLII, n.5 (407) (set.-ott. <1999>), p.126-136impegno sociale
Testimonianze. Tian Anmen, dieci anni dopoSofriGianniItaITAIII - A03060aaCina diritti umani storia Tian Anmen libertà regime potere capitalismo socialismo6879La drammatica dimensione storica e simbolica del cuore di Pechino, Piazza Tian Anmen (Piazza della pace celeste) a dieci anni dall'eccidio che segnò la fine della primavera cinese nel 1989. Oggi, il regime autoritario tende a far dimenticare e a reprimere ogni forma di rivendicazione politica, in un momento di sviluppo economico in cui convivono marxismo-leninismo e confucianesimo, burocrazia celeste e capitalismo sfrenato.A.XLII, n.6 (408) (nov.-dic. <1999>), p.7-12
Testimonianze. Culture e religioni. Laici e cattolici: abitare insieme la frontieraSilianiSimoneItaITAIII - A03060aalaicità cattolicesimo politica partiti società6880A partire dal libro del Presidente della Regione Toscana - Vannino Chiti - una serie di riflessioni sulla storia negli anni '80 e '90 delle relazioni tra cattolici e sinistra italiana.A.XLII, n.6 (408) (nov.-dic. <1999>), p.13-26
Testimonianze. Polis. Firenze città del 2000. L'abstract è riferito all'intera sezioneSaccardiSeverinoDomeniciLeonardoItaITAIII - A03060aaFirenze sviluppo progetti città società cultura immigrati cittadinanza6881MarcettiCorradoPabaGiancarloSezione monotematica dedicata interamente alla città di Firenze, città in cerca di un progetto sui temi, controversi e decisivi, della ricostruzione di una "cultura della città", della qualità di vita, del ruolo internazionale delle città nel mondo globalizzato, dei diritti degli immigrati, della sicurezza, del ruolo della scuola e delle istituzioni accademiche: la costruzione, insomma, di una città plurale.A.XLII, n.6 (408) (nov.-dic. <1999>), p.27-82ZoloDaniloFrancoVittoriaCecconiVettoriVaranoBiagioniAndreaGiuseppeVincenzoMoreno
Testimonianze. Uomo Planetario.. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneGambinoAntonioSmussiGabrieleItaITAIII - A03060aaIsraele Brasile città amministrazione locale mondializzazione globalizzazione Seattle esclusione WTO Vertice Internazionale6882RoselliGiuseppeBiggeriUgoLa città, già trattata in una sezione di questo numero, ancora una volta torna protagonista, con l'esperienza di tre sindaci brasiliani del Partito dei Lavoratori - PT - che dialogano sul modo in cui governare le proprie città (si parla anche di bilancio partecipatvo nella città di Porto Alegre). Altra località, il cui nome indica il rimando simbolico, per le manifestazioni che vi si sono svolte, alle contraddizioni culturali e politico-sociali dell'età planetaria è Seattle e di essa parlano Roselli e Smussi. Gambino, rimanda alla necessità per Israele di confrontarsi con la Storia, nell'ottica del nuovo processo di pace con i palestinesi.A.XLII, n.6 (408) (nov.-dic. <1999>), p.83-112politica e società dialogo bilancio partecipativo
Testimonianze. Agenda 21 in ToscanaNiccolaiLucioItaITAIII - A03060aaambiente sviluppo tutela risorse sperimentazione responsabilità Agenda 216883La Toscana diventa un'area di sperimentazione per l'Agenda 21. E' certamente un'occasione importante per riflettere sul rapporto tra le risorse e lo sviluppo nella prospettiva del XXI secolo.A.XLII, n.6 (408) (nov.-dic. <1999>), p.118-122ambientalismo
Testimonianze. L'Italia del dissesto idrogeologicoSerafiniMassimoItaITAIII - A03060aaItalia ambiente politica catastrofi naturali politica6884I problemi storici e perduranti che da troppo tempo pesano sull'Italia del dissesto idrogeologico. Delle disastrate condizioni del nostro patrimonio ambientale ci rendiamo conto solo quando ci sono popolazioni e località colpite da calamità "naturali" (non sempre tali!!!) L'autore esorta la politica a misurarsi seriamente con problemi di tale concretezza e gravità, uscendo dalla dimensione di separatezza in cui sembra essersi confinata.A.XLIII, n.1 (409) (gen.-feb. <2000>), p.7-10dissesto idrogeologico impegno sociale
Testimonianze. Culture e Religioni. I temi ultimi nelle culture umane. L'abstract è riferito all'intera sezioneSaccardiSeverinoBigalliAndreaItaITAIII - A03060aadimensione esistenziale morte cultura cristianesimo biologia tradizioni fede cristiana buddismo laicità islamismo6885Di PiazzaPierluigiBorgnaEugenioComune e decisivo è il tema con cui gli uomini da sempre si devono misurare e diverse sono le risposte che nel tempo sono maturate. Di tale pluralità di sensibilità e di impostazioni si occupa questa sezione monotematica. Di Piazza ricorda che nella fede di Cristo si ha l'esempio della sua presenza oltre la morte e si è spinti, in questa vita, all'impegno verso gli altri; Bigalli rimanda alla speranza nella festa del ritrovarsi al di là dei limiti della vita biologica. I temi ultimi hanno un notevole rilievo anche nelle culture altre e tradizioni religiose: Mandel ricorda come per l'islamismo la vita sia un cammino verso Dio; Squarcini parla del legame fra tema della morte, della rinascita e dell'ascesi nelle Upanisad indiane e dell'affrancamento dal ciclo inesorabile delle rinascite e dal peso della vita terrena. Maggioni offre una visione laica e dichiara di aver paura dell'inferno che esiste sulla Terra piuttosto di quello che altrove non esiste o è vuoto. Emerge comunque la necessità del confronto con le altrui concezioni della vita e della morte.A.XLIII, N.1 (409) (gen.-feb. <2000>), p.11-90DemetrioDuccioPialliAnnaMaggianiManfrediLombardi VallauriGiorgioLuigi
Testimonianze. Polis. Un ponte fra l'oggi e il domaniChitiVanninoItaITAIII - A03060aapolitica partiti sinistra alleanza Europa rinnovamento6886Il rinnovamento e superamento della separatezza della politica è un tema di pressante attualità: il presidente della Regione Toscana e autore di questo articolo, rimanda allo scenario europeo le sfide e le nubi cui le opzioni e scelte politiche, al di là dell'ambito nazionale, devono rapportarsi.A.XLIII, n.1 (409) (gen.-feb. <2000>), p.91-96politica italiana
Testimonianze. Uomo Planetario. Il Signor Putin e i pescatori di MurmanskChiesaGiuliettoItaITAIII - A03060aaRussia politica comunismo capitalismo affari gestione chiesa conflitto Cecenia6887Nell'intervista a Giulietto Chiesa emerge drammaticamente la situazione impotente e miope della comunità occidentale di fronte al consolidamento in Russia di una struttura politico-istituzionale che ha tre caratteristiche: criminale, feudale e capitalistica. Severissima analisi, anche in confronto al conflitto ceceno, di fronte al quale non c'è ingerenza umanitaria che possa essere fatta valere in ragione del particolare profilo dello Stato russo, erede e gestore delle armi nucleari accumulate dall'ex URSS. Il conflitto ceceno assume infatti un carattere strumentale, riconducibile alla veicolazione del consenso verso il gruppo dirigente post-eltsiniano.A.XLIII, n.1 (409) (gen.-feb. <2000>), p.97-102politica internazionale
Testimonianze. Lo stupore dell'ambiguità: intervista a PorporaLandiSandraItaITAIII - A03060aasessualità ambiguità diversità alterità società genere identità6888La visione transgender della sessualità e del mondo dei transessuali come una forma di apertura a forme particolari di alterità e diversità. Il mondo dei transessuali è ancora una realtà da scoprire e da accettare. Porpora è una trans che offre la sua testimonianza sull'ambiguità dell'identità di genere.A.XLIII, n.1 (409) (gen.-feb. <2000>), p.103-119
Testimonianze. Il "sistema Colombo": un'ipotesi di ingegneria elettoraleCacopardoAlbertoSilianiSimoneItaITAIII - A03060aapolitica elezioni cittadinanza referendum governo istituzioni6889L'autore ipotizza un'originale proposta di sistema elettorale: un sistema fondato sull'elezione in due turni distinti delle assemblee parlamentari e della coalizione di governo, assai diverso dal maggioritario puro che dovrebbe scaturire dalla vittoria del Si al referendum di maggio 2000. L'altro intervento, di Siliani, si discosta dal precedente e difende la tesi maggioritaria e antitrasformista dei referendari, paventando la rinascita di una tendenza neocentrista nel panorama politico italiano.A.XLIII, n.2 (410) (mar.-apr. <2000>), p.7-17rafforzamento istituzionale
Testimonianze. Culture e religioni. La materia della memoria. Abstract riferito all'intera sezioneBigalliAndreaGiuntiniAndreaItaITAIII - A03060aamemoria religione etica politica impegno società diritti umani libertà giustizia povertà6890SobrinoIonMasinaEttoreLa memoria come garanzia di libertà, per Bigalli, e il ricordo vivo di un martire della resistenza centroamericana contro le oligarchie, le brutalità degli squadroni della morte, le ingerenze di una superpotenza vicina, assassinato nel 1980 durante la celebrazione della Messa: Monsignor Oscar Romero, la cui vita - ricorda Masina - fu "spaccata" dalla graduale presa d'atto della drammatica realtà del suo paese e dalla conversione alla causa dei poveri, degli emarginati e perseguitati. Per Sobrino, Romero è diventato martire dell'umanità, un simbolo per credenti e non credenti. La passione etica e politica ha caratterizzato la vita anche di un italiano - Bruno Zevi - di cui Della Pergola traccia un ritratto che rivisita i termini di un impegno poliedrico che spaziava dalle competenze in architettura al gusto della partecipazione alla vita civile.A.XLIII, n.2 (410) (mar.-apr. <2000>), p.18-44Della PergolaGiuliano
Testimonianze. Polis. Crisi e necessità della politica. Abstract riferito a tutta la sezioneVeltroniWalterSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aapolitica partiti Italia governance cittadinanza rappresentanza partecipazione società crisi valori comunicazione riformismo democrazia6891SilianiSimoneManconiLuigiLa crisi della politica. Il contributo di Veltroni ipotizza la rinascita della dimensione e della partecipazione politica all'insegna dei valori: solidarietà, vicinanza ai deboli e agli emarginati, promozione culturale di settori più ampi della società, nuove forme di comunicazione. Foa analizza il sostanziale fallimento della trasformazione dell'ex PCI, gli incerti equilibri seguiti alla caduta dell'esperimento governativo di Prodi, la rinascita della partitocrazia: tutti elementi che rischiano di consegnare il testimone del rinnovamento della politica alla "non sinistra". L'intervento di Manconi verte sulla necessità di una terza sinistra, che sappia rispondere alla crisi della politica superando le false alternative fra riformismo e anacronistica nostalgia rivoluzionaria. Pistelli sottolinea la novità dell'evidente fuoruscita dell'economia dalla politica e rimanda all'ancoraggio all'Europa, auspicando il superamento dell'attuale situazione. La riflessione di Tronti è di carattere storico-teorica e si sofferma sulla necessità di riproporre una critica dell'alienazione sociale, di riprendere ciò che si è interrotto, la democrazia reale.A.XLIII, n.2 (410) (mar.-apr. <2000>), p.45-70politica internazionalePistelliLapoFoaRenzoTrontiMario
Testimonianze. La guerra della coca in BoliviaTedeschiPier LuigiItaITAIII - A03060aaBolivia narcotraffico coltivazione diritti umani economia APS comunità internazionale sviluppo commercio mercato6892Il fallimento delle politiche di sradicamento della coltivazione della coca in Bolivia provoca il ripensamento della via seguita sinora. Occorre abbandonare l'atteggiamento repressivo, coercitivo e poco rispettoso delle esigenze dei contadini - l'unico attualmente esistente - e spostare le risorse degli aiuti allo sviluppo verso lo sviluppo alternativo che presuppone che la comunità mondiale favorisca la commercializzazione dei prodotti agricoli boliviani.A.XLIII, n.2 (410) (mar.-apr. <2000>), p.71-91commercializzazione dei prodotti
Testimonianze. Algeria: la difficile strada della riconciliazioneMessaoudiKhalidaItaITAIII - A03060aaAlgeria società conflitto sociale riconciliazione verità politica donne democrazia diritti umani lotta alla povertà6893Donna simbolo della lotta democratica in Algeria, l'autrice ci ricorda le difficoltà del processo di riconciliazione appena avviato nel Paese: esigenza di giustizia e riconoscimento della dignità umana.A.XLIII, n.2 (410) (mar.-apr. <2000>), p.92-98
Testimonianze. Come interrogare il passatoGozziniGiovanniItaITAIII - A03060aastoria revisionismo mito cultura ricerca pensiero6894Riflessione su come interrogare il passato, spesso ricostruito e rielaborato in maniera strumentale, con la creazione di autentici miti storici o con l'inaccettabile negazione dei fatti. La sfida del revisionismo va accettata e ribaltata in positivo con un lavoro di ricerca storica che sappia combinare il valore dei documenti e delle fonti con un'interpretazione che tenga conto di come il presente pone al passato domande sempre nuove e mutevoli. La memoria è altro rispetto alla storia ma è alla base di un'autentica consapevolezza storica.A.XLIII, n.3 (411) (mag.-giu. <2000>), p.7-16
Testimonianze. Culture e religioni. Pensare e agire a partire dalle vittime. L'abstract è riferito all'intera sezioneDusselEnriqueToscaniFrancoItaITAIII - A03060aareligione società cultura dialogo secolarizzazione6895Del NeroValerioPensare e agire dalla parte delle vittime è una lezione che si impone al presente, per la realizzazione di un mondo più giusto e più umano. L'importanza di una rigenerazione della società umana attraverso un nuovo e più equilibrato rapporto dialogico fra culture è al centro dell'intervento di Toscani che parla delle molteplici vie tra oriente e occidente. Del Nero si occupa di secolarizzazione e della mobile frontiera fra religione e società.A.XLIII, n.3 (411) (mag.-giu. <2000>), p.17-28
Testimonianze. Polis. Il respiro dell'alternanza. L'abstract comprende i due articoli della sezioneScoppolaPietroMarassoBeppeItaITAIII - A03060aareligione società politica istituzioni democrazia giustizia legalità cultura valori6896Scoppola parla dei complessi rapporti fra religione (mondo ecclesiale) e società ed evoca gli strascichi della questione romana e cattolica in ordine all'interminabile transizione italiana che viene affrontata nei suoi risvolti politici e istituzionali. Marasso, nel suo contributo sottolinea invece l'importanza della cultura della legalità e della funzione giurisdizionale in chiave di servizio.A.XLIII, n.3 (411) (mag.-giu. <2000>), p.29-36
Testimonianze. Uomo Planetario. Bambini, culture e violenze: voci per un lessico antropologico. L'abstract è riferito a tutta la sezioneDeiFabioLenzeriniFedericoItaITAIII - A03060aabambini diritti violenza cultura lavoro minorile sfruttamento Serbia6897DamianiSandroL'intervento di Dei mette a fuoco il problema dei diritti dell'infanzia in un'ottica transculturale. E' possibile sostenere l'idea di universalità dei diritti, a fronte delle grandi differenze nei modi di concepire e costruire socialmente l'infanzia e i ruoli di genere? Spunti di riflessione attraverso "voci" di un dizionario virtuale, che affrontano il problema da vari punti di vista. Lenzerini si occupa invece di sfruttamento minorile e di questa piaga che si è oramai diffusa a livello mondiale, causata da dinamiche economiche difficilmente sradicabili senza un intervento globale. Si notano progressi per un mutamento di tendenza grazie ad una diversa politica economica internazionale dei governi occidentali, e grazie all'opera delle ONG. Damiani parla invece di Serbia, di un paese in cui le cose sembrano voler cambiare in maniera più lenta e complicata rispetto alle regioni vicine (Croazia, per esempio). Qui, non tutto può cambiare solo con l'uscita di scena di Milosevic, dato il radicamento di uno spirito nazionalista e intollerante.A.XLIII, n.3 (411) (mag.giu. <2000>), p.37-62coscienza internazionale
Testimonianze. Il servizio civile del 2000. Abstract interamente dedicato al servizio civileCecconiAntonioPiovanelliSilvanoItaITAIII - A03060aaservizio civile giovani impegno solidarietà politica educazione civica costituzione servizi Italia6898MattaiGiuseppeVendittiRodolfoDa un importante convegno Caritas, gli interventi sono tutti centrati sulle prospettive del servizio civile in Italia: una riflessione sulla sorte futura e sulla possibile, nuova, configurazione di quel patrimonio di energie che si è mobilitato intorno alle esperienze dell'obiezione di coscienza e, appunto, del servizio civile. Se ne parla in termini costituzionali, sociali, culturali e valoriali.A.XLIII, n.3 (411) (mag.-giu. <2000>), p.63-92volontariatoPapiscaAntonioConsortiPierluigiSpiniValdo
Testimonianze. La riforma dell'affidamento: uno storico appuntamento mancatoMagliettaMarinoItaITAIII - A03060aaaffidamento famiglia legislazione società civile rappresentanza donne madri6899Il problema della riforma dell'istituto dell'affidamento dei figli dopo la separazione dei genitori è una questione molto attuale e la sua soluzione è urgente. Il Parlamento italiano, però, rimane in ritardo rispetto alle esigenze della società civile.A.XLIII, n.4 (412) (lug.-ago. <2000>), p.7-14affidamento dei figli
Testimonianze. La mediazione: risorsa della comunità localeGherardiniValeriaItaITAIII - A03060aamediazione politica conflitti società famiglia Giappone Italia6900Nel mondo occidentale manca una tradizione di mediazione dei conflitti a tutti i livelli. Sarebbe invece una risorsa inestimabile per poter contare su strumenti di mediazione soprattutto per le controversie in ambito sociale.A.XLIII, n.4 (412) (lug.-ago. <2000>), p.15-20
Testimonianze. Polis. I "diritti" dell'embrione. L'abstract è riferito a tutta la sezioneVettoriGiuseppeBusnelliFrancescoItaITAIII - A03060aasalute legislazione politica biotecnologie scienza tutela della vita dignità Convenzioni internazionali diritti umani ricerca filosofia6901ZattiPaoloBarniMauroLe biotecnologie, la ricerca e le sperimentazioni relative al genoma umano pongono questioni delicatissime fra le esigenze di libertà delle procedure e dei percorsi della scienza e la tutela della dignità della vita. L'argomento trattato è improntato ad una pluralità di sensibilità e competenze. Si parla della Convenzione sui diritti umani e sulla dignità dell'essere umano di fronte all'applicazione della biologia e della medicina per passare alla soggettività del concepito e a tutte le possibili forme di protezione dell'embrione e del feto.A.XLIII, n.4 (412) (lug.-ago. <2000>), p.33-85diritto alla vita diritto internazionaleBarbagalloGiuseppeFrancoVittoriaBigalliGorgoniAndreaAntonio
Testimonianze. Uomo planetario. L'umiliazione delle città continua. L'abstract è riferito a tutta la sezioneRichter MalabottaMelitaAngeliDeboraItaITAIII - A03060aaEx Jugoslavia cooperazione democrazia povertà diritti umani conflitto etnico cooperazione decentrata Regione Toscana mondializzazione enti locali6902SilianiSimoneGiuntiniAndreaIl perdurare della separazione etnica e il nuovo apartheid nelle città del Kosovo, i ponti che dividono, il clima di buio e isolamento nel contesto balcanico e l'importanza assunta dalla cooperazione decentrata (in questo caso fra la Regione Toscana e l'area balcanica), destinata ad acquistare sempre maggior peso nell'età della mondializzazione: la possibilità e l'opportunità che le regioni e le città possano gestire in proprio una loro autonoma "politica estera". Le realtà locali devono essere guardate con più attenzione. Il contributo di Giuntini è sul banchiere Yunus, il banchiere dei poveri.A.XLIII, n.4 (412) (lug.-ago. <2000>), p.86-107politica internazionale
Italia caritas. Minori venuti da lontano. Giovane Italia che cambia. L'abstract raccoglie più articoli, tutti riferiti agli stranieri in ItaliaNanniWalterItaITAII - Emeroteca ONG03115aastranieri minori Italia politica solidarietà rapporti annuali società disagio istituzioni multiculturalismo sviluppo cambiamento6903Gli stranieri in Italia sono il 4,8 percento della popolazione: lavorano da precari ma sono istruiti, si spostano e comprano le case. Di questi, buona parte sono minori e per avere un quadro preciso è stato stilato il Primo Rapporto Caritas-Unicef sull'infanzia straniera in Italia, che si concentra su 5 aree tematiche: presenza di minori stranieri in Italia, integrazione sociale e devianza; inserimento scolastico; formazione professionale; dimensione della famiglia. Ne emerge che il gap sanitario con gli italiani si riduce, difficile è l'accudimento e il disagio sociale è poco diffuso. Resta il problema del debole intervento pubblico. Basti pensare che la spesa per l'integrazione è 5 volte minore di quella contro la clandestinità!A.XXXVIII, n.9 (nov. <2005>), p.8-14dati statistici
Italia Caritas. Tanti concetti e dati... ma mancano le politichePezzanaPaoloItaITAII - Emeroteca ONG03115aapolitica società welfare cultura servizi6904Il 22 settembre 2005 è stato presentato il primo rapporto di monitoraggio sulle politiche sociali in Italia tra il 2000 e il 2004, curato da un gruppo di lavoro interistituzionale istituito presso il ministero del welfare, importante per avere un quadro organico delle politiche sociali nel paese: cosa e come funzionano oggi i servizi sociali in Italia, il loro costo ed efficacia, i cambiamenti introdotti negli ultimi 5 anni nel sistema di welfare.A.XXXVIII, n.9 (nov. <2005>), p.19
Italia Caritas. La pace insufficiente, il nemico è la povertàBombardiDanieleGradariFrancescoItaITAII - Emeroteca ONG03115aapace Bosnia-Erzegovina economia società dialogo interreligioso emergenza6905Dieci anni fa sono stati firmati gli Accordi di Dayton che dovevano riportare la stabilità nella Bosnia Erzegovina. Militarmente hanno avuto successo ma la regione rimane ancora oggi un paese lacerato, che vive gravissimi problemi economico-sociali. Un documento interreligioso - preparato da Caritas - fa il punto della situazione.A.XXXVIII, n.9 (nov. <2005>), p.24-28aiuti umanitari giustizia
Italia Caritas. Guerre alla finestra, prevenire è possibileBeccegatoPaoloItaITAII - Emeroteca ONG03115aaconflitti guerra mediazione non violenza ONU Congo Sri Lanka Colombia Afghanistan Palestina Iraq6906Un nuovo Rapporto Caritas rivela che aumenta il numero delle guerre infinite, diluite nel tempo e nello spazio; aumenta anche la domanda di mediazioni nonviolente. Sotto la lente passano 6 conflitti, per i quali sono stati raccolti dati e informazioni relativi a istituzioni pubbliche, mass media, internet e pronunciamenti della Chiesa cattolica tra giugno 2001 e giugno 2004. La situazione che emerge dallo studio dei conflitti in Congo, Colombia, Sri Lanka, Afghanistan, Iraq e Palestina, rivela che il numero delle guerre non aumenta ma aumenta il tempo e lo spazio di quelle già in corso; aumenta anche il numero delle morti civili rispetto a quelle militari. Che fare? Potenziare il ruolo delle NU, tra l'altro, potrebbe essere una soluzione.A.XXXVIII, n.9 (nov. <2005>), p.31-33politica internazionale
Italia Caritas. Turchia, Europa? Cominciamo a frequentarciBorsaGianniItaITAII - Emeroteca ONG03115aapolitica allargamento UE islamismo sviluppo economia diritti umani dialogo6907Il negoziato per l'adesione della Turchia all'Unione Europea è stato avviato tra tante diffidenze. Si temono scompensi che difficilmente si possono assorbire ma, per fortuna, verso est prevale il principio di solidarietà. La Turchia occupa oggi una posizione importante per il dialogo tra il medioriente islamico e l'Europa dalle radici cristiane ed è un ottimo partner nella lotta al terrorismo internazionale.A.XXXVIII, n.9 (nov. <2005>), p.39negoziati solidarietà
Mani tese. La vera sfida del 2005TricaricoAntonioItaITAII - Emeroteca ONG03016aabanca Mondiale FMI G8 globalizzazione commercio conferenza mondiale6908A dicembre (2005) si terrà la conferenza ministeriale del WTO a Hong-Kong e si discuterà anche di debito dei paesi poveri, oltre che di crescita economica che, per la BM, è condizione essenziale per lo sviluppo. Aiuti per più commercio è lo slogan di questa prossima conferenza: offrire i loro prestiti per compensare le esternalità negative sociali ed ambientali associate al processo di liberalizzazione dei mercati.A.XLI, n.427 (nov. <2005>), p.5-6crescita aps
Mani Tese. Il triste Summit del Millennio: nessun cambiamento contro la povertàCutilloMariarosaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaobiettivi del millennio sviluppo Vertice internazionale povertà politica6909Il Summit celebrato alle NU nel settembre 2005 è stata un'altra occasione persa, proprio nel 60 anniversario delle NU. L'evento, che avrebbe dovuto effettuare una sorta di verifica sulle questioni collegate alla lotta alla povertà e agli obiettivi del millennio è stato messo in discussione per la posizione tenuta dalla delegazione degli USA. Il documento approvato, seppur debole, ha affermato un principio importante: la responsabilità collettiva di proteggere la popolazione civile dal genocidio, dai crimini contro l'umanità e dalla pulizia etnica. Altri piccoli passi in avanti nell'istruzione universale (obiettivo 2) e nella lotta all'AIDS (ob.6). Nessun senso di preoccupazione o urgenza verso lo stato della povertà nel mondo e nessuna menzione dei traguardi non raggiunti sinora.A.XLI, n.427 (nov. <2005>), p.7-8stato di avanzamento degli odm
Mani tese. Lotta all'HIV/AIDS: il 2005, anno crucialeAgnolettoVittorioDe SalvoGiosuéItaITAII - Emeroteca ONG03016aaAIDS salute obiettivi del millennio accesso ai farmaci governance servizi pubblici proprietà intellettuale6910L'applicazione degli accordi TRIPS (Trade Related Aspects of Intellectual Property Rights) della WTO in paesi quali India, Thailandia, Cina e Brasile rischiano di rendere l'accesso ai farmaci essenziali molto più difficile nel sud del mondo, dove vive il 90 percento dei sieropositivi. In tema di prevenzione, la tendenza alla privatizzazione dei servizi sanitari con cui l'amministrazione Bush cerca di dirigere l'erogazione dei fondi, minaccia di compromettere le ultime possibilità di inversione delle curve di infezione della malattia.A.LXI, n.427 (nov. <2005>), p.14-15TRIPS debito estero GATS WTO
Rocca. Parole e missiliSalviMaurizioItaITAIII - C03044aapolitica Iran Israele islam relazioni internazionali6911I settori più radicali del mondo islamico continuano a pensare che Israele non stia facendo abbastanza per velocizzare il processo di pace nella regione mediorientale. Di questo parere è il neopresidente conservatore dell'Iran che ha addirittura ipotizzato una cancellazione dello Stato di Israele dalla geografia mondiale. La posizione di principio della repubblica islamica è la fine dell'occupazione del territorio palestinese, il ritorno di tutti i rifugiati palestinesi, l'organizzazione di un referendum e l'instaurazione di uno Stato palestinese democratico con capitale a Gerusalemme.A.64, n.23 (1 dic. <2005>), p.14-15politica internazionale
Rocca. Sicurezza subito solidarietà poi?FarinelliFiorellaItaITAIII - C03044aasocietà stato sicurezza città politica crisi6912Cosa succede nelle città italiane? Sindaci di sinistra (vedi Cofferati a Bologna) che ricorrono all'uso della forza pubblica per ristabilire la legalità e infondere nei cittadini un senso di sicurezza che pare molto precario, si scontrano con l'idea di solidarietà e di soccorso verso i più deboli. E' la sensazione diffusa di insicurezza sociale e individuale, che si è insinuata a poco a poco per la presenza di processi e dinamiche che peggiorano la vita e che sembrano sfuggire a ogni possibilità di controllo e di intervento collettivo. Ma, la bussola della solidarietà non deve mai essere persa...A.64, n.23 (1 dic. <2005>), p.18-20
Rocca. Dalle consulte al votoMagnaniSabrinaItaITAIII - C03044aastranieri cittadinanza elezioni democrazia enti locali diritti umani pari dignità proposta di legge integrazione partecipazione6913Un volume elaborato dalla Caritas (settembre 2005) illustra le esperienze maturate in Italia a proposito di immigrati e partecipazione politica. Ricorda come in Italia esista oggi una fitta rete di consulte, consigli e consiglieri aggiunti, a livello locale, che assicurano una certa visibilità alle esigenze dei cittadini stranieri, pur non avendo queste realtà poteri decisionali. Esempi di città italiane che hanno per primi creato una rappresentanza per gli immigrati, istituendo una consulta dei cittadini immigrati. L'ANCI ha già formulato una sua proposta per estendere il diritto di voto ai cittadini stranieri.A.64, n.23 (1 dic. <2005>), p.26-28
Rocca. Una nuova etica pubblica. Inserto del mesePianaGianninoItaITAIII - C03044aalibertà responsabilità bene comune etica politica società laicità democrazia6914L'etica pubblica è in difficoltà, dato il venir meno di quelle evidenze etiche che erano il riferimento obbligato della prassi su cui si imperniava la convivenza civile: politeismo dei valori, secondo Max Weber, riconducibile al processo di secolarizzazione del mondo. Alcuni fattori culturali e strutturali sono: cultura della soggettività, complessità sociale, crisi delle ideologie. L'articolo cerca di definire quali prospettive ci siano per una ridefinizione di un'etica pubblica.A.64, n.23 (1 dic. <2005>), p.29-35etica pubblica libertà individuale pluralismo
Rocca. Divieti e spiragliZizolaGiancarloItaITAIII - C03044aachiesa cattolica Vescovi Sinodo riforme Concilio vaticano II conservatorismo6915La curia romana attende le prime decisioni concrete del nuovo Papa Ratzinger: la riforma del primato petrino implica la riduzione del centralismo vaticano e un nuovo ruolo governante per il Sinodo dei vescovi. Temi scottanti sui quali la chiesa dovrà pronunciarsi sono il celibato del clero e i sacramenti da impartire ai divorziati, anche se per il momento la questione sembra chiusa.In questo numero della rivista è presente, come scheda paese, il Botswana, del quale si fornisce un quadro storico, sociale e politico molto generale.A.64, n.23 (1 dic. <2005>), p.49-51Botswana scheda paese
Mani tese. Decentrare... ma non troppo. Speciale cooperazioneGerovasiEliasItaITAII - Emeroteca ONG03016aacooperazione decentrata enti locali sviluppo PVS territorio progetti6916I primi 10 anni di cooperazione decentrata in Italia: vari soggetti - sociali ed istituzionali - si coinvolgono in maniera complementare, a partire dalle proprie peculiarità e dalla consapevolezza di un'interdipendenza che accomuna le condizioni di tutti. Le esperienze avviate in questi 10 anni hanno dato un aiuto efficace verso l'emancipazione e lo sviluppo di molte comunità. L'articolo riporta l'esperienza di 4 progetti di cooperazione decentrata cofinanziati dalle regioni italiane: Emilia Romagna, Lombardia e Toscana. L'articolo riporta una breve nota su cosa sia la cooperazione decentrata, quale il suo fondamento normativo e quale il suo sostegno ai progetti di Mani Tese per il biennio 2004-2005.A.XLI, n.427 (nov. <2005>), p.18-22
Mani tese. L'ossessione europea sugli investimenti: nuovi negoziati, vecchie pressioniBaranesAndreaItaITAII - Emeroteca ONG03016aacommercio mercato WTO UE povertà GATS negoziati investimenti6917Alla vigilia della prossima Conferenza ministeriale della WTO, a dicembre ad Hong Kong, l'Unione Europea torna alla carica e propone l'obbligo per ogni paese membro della WTO di fare delle offerte di liberalizzazione all'interno del negoziato GATS (sul commercio dei servizi); in pratica, ogni Paese membro deve aprire al libero mercato alcuni servizi, consentendo in tal modo alle multinazionali il diritto di agire ovunque in piena autonomia. Sono molti, però, i paesi del Sud del mondo che hanno dichiarato di rifiutare questo approccio.A.XLI, n.427 (nov. <2005>), p.23
Mani Tese. Congo. Gli interessi della Banca Mondiale, tra violenze e massacriManesLucaItaITAII - Emeroteca ONG03016aaCongo diritti umani violazione Banca Mondiale povertà investimenti6918In seno alla Campagna per la Riforma della Banca Mondiale, emerge la denuncia che 100 persone sono state brutalmente massacrate dalle truppe governative nel settembre 2004 in un piccolo villaggio del Congo: ad aiutare l'esercito sarebbe stata una compagnia mineraria australiana coperta assicurativamente da un gruppo della Banca Mondiale che copre i rischi politici delle imprese private. Quali sono gli interessi della BM in Congo.A.XLI, n.427 (nov. <2005>), p.24politica economica
Testimonianze. Paesi di confine: l'arte della convivenzaBassettiMaurizioItaITAIII - A03060aarelazioni umane convivenza società culture paesi di frontiera6919L'autore fa una riflessione sulle problematiche della convivenza tra diversi a partire dall'esempio di alcuni paesi di frontiera, dove le tensioni interetniche sono più evidenti. Il peso e l'importanza della connotazione storico-geografica nella vita associata. Nei riferimenti, che vanno da Bolzano a Tangeri, passando per la Tracia, si riflette sulla problematicità delle relazioni umane proprio in questi "paesi di frontiera".A.XLIII, n.5 (413) (set.-ott. <2000>), p.7-12tensioni interetniche
Testimonianze. Culture e religioni. Disagio e "cure dell'anima". L'abstract fa riferimento all'intera sezioneBezziFrancescoPedaniPierangeloItaITAIII - A03060aafede cristiana etica intercultura spiritualità anima mito ideologia società disagio psicologia tutela della persona6920AllamaniAllamanBologneseMarioAmpio spazio alle cure dell'anima: il significato che il termine "anima" ha assunto con gli anni all'interno del dibattito di tipo psicologico o psicanalitico, soprattutto nei suoi passaggi più innovativi ed eterodossi. Parlare di anima significa rinviare alla questione dell'integrità, dell'identità e della tutela della personalità individuale. Nei vari contributi che si susseguono si analizza l'impoverimento della vita affettiva e la conseguente fragilità della vita individuale (Pedani); si riflette sul fatto che ogni malattia sia insieme una malattia dell'essere ed una dell'anima (Allamani); Come piegarsi allora sull'anima che soffre? Occorre ritrovare "l'uovo della solidarietà" (Bolognese), saper realizzare che attraverso l'anima si esprimono emozioni portatrici di una conoscenza diversa da quella razionale (Borgna). Non manca il riferimento ad esperienze e percorsi che si rifanno alle diverse forme di sofferenza e all'esigenza di forme di terapia e di cura: Pialli sulla psicoterapia infantile, Sereni sulla proposta della Fondazione "Città del Sole", Celli sulla pratica dello shiatsu. tutte strade e strategie che hanno per obiettivo comune la ricerca di una umanizzazione della vita e delle relazioni interpersonali.A.XLIII, n.5 (413) (set.-ott. <2000>), p.13-73BorgnaEugenioSpanoIvanoHillmanPialliSereniGelliJamesAnnaClaraGiovanniBigalliPialliAndreaRobertoOmodeoMaria
Testimonianze. Polis. Antirazzismo, multiculturalità e polizia. L'abstract fa riferimento all'intera sezionePirazziMarinaNyabeyeuLepoldItaITAIII - A03060aaconvivenza società multiculturalità progetto polizia educazione multiculturale stranieri ONG6921IeloAntonioLa ricerca di più avanzati orizzonti per la cultura della convivenza è al centro della sezione Polis che si serve del resoconto della realizzazione di un progetto di educazione multiculturale, gestito dall'ONG Cospe all'interno delle forze di polizia.A.XLIII, n.5 (413) (set.-ott. <2000>), p.74-89
Testimonianze. Uomo Planetario. L'Occidente e l'America latina: cinque secoli di conquiste. L'abstract fa riferimento all'intera sezione.D'AvanzoBrunoMelisAntonioItaITAIII - A03060aaAmerica latina relazioni internazionali alterità identità conquista indigenismo donne cultura Brasile Guatemala letteratura6922CanfieldMartaBenevieriPier LuigiIl tema dell'Altro domina l'intera sezione. Qui, l'alterità è considerata a partire dal punto di vista latinoamericano. D'Avanzo parla del rapporto fra occidente e America latina e dei cinque secoli di conquiste che vi sono connessi, da un'ottica che vuole superare il latente eurocentrismo e i preconcetti che per secoli hanno impedito di vedere i devastanti effetti della conquista prima e della schiavitù dopo; Melis parla dell'"Alterità" nelle espressioni dell'indigenismo letterario ispanoamericano, fatto spesso di denuncia delle condizioni di oppressione in cui vivono i popoli autoctoni; Canfield propone un'analisi dell'opera di Carmen Boullosa e del filone narrativo apocalittico in cui si inquadrano la sua ricerca e la sua opera; Giancotti descrive il culto del Candomblé a Salvador Bahia, gestito soprattutto dalle donne; Benvieri e Sabatini trattano l'attuale situazione della tormentata realtà guatemalteca e le radici africane di una parte significativa della cultura brasiliana.A.XLIII, n.5 (413) (set.-ott. <2000>), p.90-133eurocentrismo schiavitùSabatiniPieroGiancottiPatrizia
Testimonianze. Senzacasa nella terra del "grande torsolo"LenzeriniFrancescoItaITAIII - A03060aapovertà casa economia società USA6923Il travaglio dei senzacasa nella Terra del "grande torsolo", cioé nelle opulenti aree metropolitane statunitensi. Riflessione sui costi di un sistema economico (quello americano) poco attento ai contraccolpi sociali.A.XLIII, n.6 (414) (nov.-dic. <2000>), p.7-14
Testimonianze. Culture e religioni. Chiesa fra pentimento e nostalgia della "cristianità". L'abstract fa riferimento all'intera sezioneSaccardiSeverinoBigalliAndreaItaITAIII - A03060aachiesa memoria ecumenismo etica religione dialogo nostalgia6924Di PiazzaPierluigiDi GiorgiPietroFinito l'anno giubilare, è tempo di valutazioni e bilanci. Gli interventi contenuti in questa sezione si interrogano sulla situazione odierna della chiesa cattolica, caratterizzata da slanci fecondi e profetici arretramenti e divisa fra pentimento e nostalgia della "cristianità". Vengono individuati due grandi terreni su cui il rapporto Chiesa-mondo ha da misurarsi nel dopo-Giubileo: la ridefinizione del legame fra fede e laicità in uno spazio pubblico in cui credenti e non credenti vivano insieme la loro "età adulta", e quello dell'impegno coerente per la promozione della giustizia e la difesa dei diritti umani. Le parole del pontefice richiamano proprio alla coerenza delle azioni.A.XLIII, n.6 (414) (nov.-dic. <2000>), p.15-60GentiloniFilippoToscaniFranco
Testimonianze. Polis. Innovazioni scolastiche e cultura delle istituzioni. L'abstract è riferito all'intera sezione.BonaiutiRenzoZaniStefanoItaITAIII - A03060aascuola educazione politica società globalizzazione riforma6925La complessità e le contraddizioni del mondo contemporaneo chiamano ad una sfida che è insieme di natura educativa, politica e sociale e che deve muoversi tenendo conto della dimensione globale, e locale. Gli interventi sono dedicati alle controverse prospettive del cambiamento della scuola, con la nuova riforma dei cicli scolastici e del "buono scuola".A.XLIII, n.6 (414) (nov.-dic. <2000>), p.61-72dimensione locale istituzioni
Testimonianze. Uomo Planetario. I cristiani di Terra Santa: sfide e prospettive. L'abstract fa riferimento a tutta la sezioneMazzinghiLucaBigalliAndreaItaITAIII - A03060aacristianesimo ebraismo Algeria islamismo mondializzazione Tribunale internazionale Guatemala diritti umani6926BassettiMaurizioAllegrettiGiovanniLe piccole comunità cristiane di Palestina, immerse nel perdurante conflitto israelo-palestinese, sono chiamate a dar prova di coraggio e coerenza per la costruzione di una cultura di pace. A proposito del conflitto, Bigalli elogia la forza del messaggio di pace di Kippur, ultimo film del regista Amos Gitai. Bassetti rimanda, in tema di diritti umani, all'insoluta e sanguinosa "questione Algeria", affrontata in un'ottica multiculturale nel kit multimediale del progetto Afaq-Orizzonti realizzato dal COSPE di Firenze. In Algeria è centrale il rapporto problematico fra dignità e liberazione della donna e diversità culturale. Giustizia e diritti umani sono anche al centro dell'articolo di Stefani e Ranieri e dell'appello per l'istituzione di un Tribunale internazionale sui crimini in Guatemala.A.XLIII, n.6 (414) (nov.-dic. <2000>), p.73-97conflitto mediorientaleStefaniGiuliettaRanieriMariaCommareGoriniGiovanniAndrea
Testimonianze. Società civile. Istituzioni e cultura della convivenza in tre comuni italiani. L'abstract fa riferimento a tutta la sezioneManfrediGiorgioBoveFrancescoItaITAIII - A03060aaenti locali società convivenza cittadinanza diritti sviluppo cultura territorio amministrazione6927MughiniElisabettaDe GraziaMarioI tre contributi parlano del rapporto fra istituzioni e cultura della convivenza in tre Comuni italiani: al Nord (Valenza (AL)), al Centro (Pontassieve), al Sud (Lamezia Terme). Le priorità fissate dalle amministrazioni locali per la promozione culturale e lo sviluppo del territorio, per la diffusione ed il potenziamento della conoscenza delle lingue straniere e dei nuovi linguaggi multimediali, per la responsabilizzazione di tutti i cittadini di fronte all'amministrazione.A.XLIII, n.6 (414) (nov.-dic. <2000>), p.98-109
Testimonianze. La Carta europea dei dirittiVettoriGiuseppeItaITAIII - A03060aapolitica carta europea diritti umani6928Luci ed ombre della nuova Carta europea dei diritti da poco approvata: solo se e quando sarà inserità nei Trattati si avrà una rivoluzione copernicana che porrà al centro del sistema i diritti della persona in un contesto che aveva messo in primo piano le logiche di mercato.A.XLIV, n.1 (415) (gen.-feb. <2001>), p.5-16testo integrale
Testimonianze. Culture e religioni. Soggerenza, ricerca di senso, solidarietà umana. L'abstract si riferisce all'intera sezioneSaccardiSeverinoBeccastriniStefanoItaITAIII - A03060aasenso della vita solidarietà religione impegno società buddhismo6929CataldiPietroCorlitoGiuseppePer Saccardi, la spettacolarizzazione della morte e il vitalismo sono all'origine della particolare fragilità psicologica e spirituale dell'uomo contemporaneo di fronte ai temi ultimi. Beccastrini afferma che tocca partire dai 2 filoni della tradizione occidentale: la metafisica del tragico greca e la teologia del patto giudaico-cristiana. Sarebbe utile imprimere una svolta alla medicina per trasformarla in sapienza capace di contribuire a dare senso. Corlito ritiene che la nostra società cerca di nascondere il dolore ma esso è necessario per darle un senso e per creare una rete di solidarietà intorno a noi. Anche la cultura, per Spini, serve a esorcizzare la morte ma ci viene difficile dare risposte razionali a ciò che per la ragione è indicibile e per Bigalli, la società occidentale tende alla rimozione della sofferenza, ma solo con la solidarietà e l'amore si può lottare contro la morte. Dobbiamo tornare ad assistere i malati e fornire loro il conforto psicologico, oltre che la cura medica: per la Pialli è importante condividere la sofferenza. Per Prezzolini, alla base dell'inquietudine dell'uomo contemporaneo c'è una fame di senso e trascendenza. Il buddhismo (Vitiello e Albini) invita ad avere una visione serena dell'esistenza superando l'ignoranza, la non conoscenza della verità delle cose e ad accettare serenamente la propria morte distaccandosi dall'egoismo dell'io.A.XLIV, n.1 (415) (gen.-feb. <2001>), p.17-94SpiniAndreaPialliAnnaDeiBigalliPrezzoliniRizziFabioAndreaCarloArmidoCoronatoVitielloCarloLuigiAlbiniCostantino
Testimonianze. Uomo Planetario. Cristianesimo, laicità e cultura dell'accoglienza. L'abstract è relativo a entrambi i contributiVolpeRaffaeleAllegrettiGiovanniItaITAIII - A03060aacristianesimo laicità accoglienza globalizzazione Forum Sociale Mondiale partecipazione6930La cultura protestante si intreccia alla modernità e si coniuga anche con la mediterraneità creando una spinta all'accoglienza: simboli del cristianesimo e del Mediterraneo (barca, pane, vino, banchetto, croce) segnano il senso dell'unione, della festa e dell'uguaglianza. Nel contributo di Allegretti si fa cenno al Primo Forum Sociale degli uomini e delle donne di tutto il mondo, celebrato a Porto Alegre. Tema dominante: lotta alla globalizzazione selvaggia; slogan: un'altra globalizzazione è possibile.A.XLIV, n.1 (415) (gen.-feb. <2001>), p.102-121
Testimonianze. Quale futuro per il papatoZizolaGiancarloItaITAIII - A03060aachiesa papato cristianità democrazia potere dialogo interreligioso Concilio ecumenico6931La chiesa cattolica e il prossimo papa dovranno affrontare delle sfide per il terzo millennio: crisi della cristianità, esigenza della democrazia, riforma dei poteri del pontefice, dialogo con le altre religioni. A tutto ciò potrebbe aggiungersi anche l'eventualità di un nuovo Concilio ecumenico.A.XLIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.5-14
Testimonianze. Il "funzionario dell'umanità" e la responsabilità del pensieroToscaniFrancoItaITAIII - A03060aadimensione umana società umanità mercato potere denaro6932L'uomo deve scoprire il suo ruolo di funzionario dell'umanità e saper rinunciare alla corsa vertiginosa nel mondo della tecnica, del mercato, del potere e del denaro.A.XLIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.15-21
Testimonianze. Polis. In tema di sicurezza. L'abstract fa riferimento all'intera sezione.ConteAndrea DaniloSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aasicurezza relazioni interpersonali cittadinanza politica conflitti pace società legalità solidarietà6933Riflettere sul valore della sicurezza equivale a riflettere complessivamente sulla qualità delle relazioni umane, sul grado di partecipazione del cittadino alla vita politica, su un concetto di benessere che tenga conto della complessità della sfera umana. L'insicurezza delle nostre città (secondo Palidda) sembra essere dettata più dalla necessità di difendere i privilegi dei cittadini dai non-cittadini. Ecco allora che diventa importante conciliare le politiche locali e integrarle con quelle nazionali di prevenzione e contrasto della criminalità. Vengono citati esempi di progetti integrati nel lavoro di prevenzione e affiancamento tra le forze dell'ordine e il Comune di Genova e l'esperienza della Casa dei Conflitti, nata a Torino per favorire la promozione di una cultura della gestione pacifica dei conflitti. Quando il criminale non ha il volto dell'altro ma quello del concittadino, ecco la metafora di Sacco e Vanzetti, tracciata da Saccardi, dove bene si esprime il difficile connubio tra legalità e solidarietà.A.XLIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.27-78gestione dei conflitti
Testimonianze. La non pace medio orientaleDella PergolaGiulianoPapafavaFrancescoItaITAIII - A03060aaconflitto israelo-palestino medioriente politica processo di pace autonomia6934Della Pergola parla dell'intreccio del conflitto israelo-palestinese, così complesso da non apparire soluzionabile. Diventa necessario avviare un nuovo processo di lungo periodo che ipotizzi una Confederazione israeliana-palestinese, binazionale e bilingue che contempli ampie autonomie. Papafava, nel suo intervento, ribadisce la difficile situazione tra i due territori e dichiara che qualunque soluzione deve fare i conti con il nodo dei coloni: ghettizzazione o abbandono della Cisgiordania?A.XLIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.79-93politica internazionale
Testimonianze. A proposito dell'intervento umanitario armatoCiuffiSergioItaITAIII - A03060aaconflitto intervento militare Jugoslavia difesa diritti umani tutela dei diritti6935L'intervento umanitario armato del 1999 in Jugoslavia, ha fornito il pretesto ad alcuni per trarre deduzioni difficilmente difendibili; è però allo stesso tempo un'opportunità per riconsiderare la strategia per la tutela dei diritti umani fondamentali, prendendo avvio da un'impostazione filosofica e storica particolare.A.XLIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.94-102politica internazionale
Testimonianze. La carta dei diritti europea: tanto rumore per nulla?TomaGianniItaITAIII - A03060aapolitica carta dei diritti UE legislazione diritti umani6936La carta dei diritti europea, l'evento politico più significativo dell'anno 2000, lascia ancora irrisolti alcuni interrogativi: Toma ci dice quali.A.LXIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.103-109
Testimonianze. Nuovi eserciti: mercenariManniniMarioItaITAIII - A03060aaarmi eserciti sicurezza politica privati6937Un fenomeno molto recente sulla scena internazionale è la comparsa e diffusione di società militari private a cui molti governi affidano compiti di sicurezza e di intervento militare. Si va verso la privatizzazione della guerra?A.XLIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.110-117politica internazionale
Testimonianze. Tassare i movimenti di capitaleSmussiGabrieleItaITAIII - A03060aaglobalizzazione economia tassazione capitali trasparenza FMI crisi6938Di fronte alla globalizzazione finanziaria e alle crisi economiche di Turchia e Argentina, si fa pressante trovare una soluzione al sistema attuale, introducendo una maggiore trasparenza e regole più ferree. Il Fondo Monetario Internazionale dovrebbe rivedere il proprio ruolo, per impedire i comportamenti "irresponsabili" che a volte induce.A.XLIV, n.2 (416) (mar.-apr. <2001>), p.118-123politica internazionale
Testimonianze. Algeria: la crisi dela riconciliazioneArdesiLucianoItaITAIII - A03060aaAlgeria politica riconciliazione popolazione berberi6939La sollevazione popolare in Cabilia e la contemporanea uscita dal governo di rappresentanze qualificate segnano una battuta d'arresto alla politica di riforme e riconciliazione del governo del presidente Bouteflika, una politica che aveva suscitato molte speranze.A.XLIV, n.3 (417) (mag.-giu. <2001>), p.5-8sollevazione popolare
Testimonianze. Culture e Religioni. Questioni di genere e diritti delle donne: I. Identità al femminile. Abstract riferito a questa prima sezione sull'identitàLandiSandraScaraffiaLucettaItaITAIII - A03060aadonne diritti delle donne identità chiesa società letteratura salute lavoro parità di genere storia memoria6940MarainiDaciaSereniClaraIn questa prima sezione dello speciale si affronta il tema dell'identità di genere. Tanti sono i contributi presenti: Landi afferma che la cultura della differenza aumenta la ricchezza delle prospettive: anche la scuola e la famiglia dovrebbero collaborare alla costruzione di individui in cui la diversità si trasforma in ricchezza. Scaraffia commenta la trasformazione avvenuta negli ultimi decenni, diversa da quella prospettata dalle femministe, più diretta verso un appiattimento di ruoli che ad un rinnovamento della società in senso di liberazione. Maraini e Sereni parlano della scrittura, della letteratura, come forma di espressione di una visione del mondo e del proprio vissuto che porta con sé i segni della discriminazione e divisione. L'impegno politico delle donne nell'esperienza della Montemaggi e le difficoltà per l'emancipazione femminile. Cavallini e Bezzi propongono una visione "professionale" della donna: l'una - medico - e l'altra socia di una cooperativa presso Firenze, entrambe accomunate dalla disponibilità nei confronti di chi ha difficoltà. Ceri e Floris ripercorrono invece il binomio filosofia e differenza fra i sessi e le tappe della presunta minorità femminile nella possibilità di pensare.A.XLIV, n.3 (417) (mag.-giu. <2001>), p.9-43cultura della differenzaMontemaggiLorettaCavalliniValeriaBezziCeriFlorisFrancescoGiadaLuciana
Testimonianze. Culture e religioni. Questioni di genere e diritti delle donne. II. I diritti negati. L'abstract si riferisce ai due articoli contenuti in questa sezionePiattelliValentinaMalabotta RichterMelitaItaITAIII - A03060aadiritti delle donne discriminazione violenza società legislazione Ex-Jugoslavia autonomia6941Piattelli parla di violenze "tradizionali" e cita casi di discriminazione e di violenza nei confronti delle donne perpetrati ancora oggi e diffusi, spesso con la connivenza delle forze dell'ordine e perfino delle leggi vigenti. Malabotta va nell'Ex Jugoslavia, dove le donne devono riproporsi come soggetti umani e politici autonomi contro il connubio patriarcato-nazionalismo che le ha viste sottoposte ad ogni tipo di discriminazione e di violenza.A.XLIV, n.3 (417) (mag.-giu. <2001>), p.44-63patriarcato nazionalismo
Testimonianze. Culture e religioni. Questioni di genere e diritti delle donne. III. Donne e religioni. L'abstract fa riferimento all'intera III sezione dello speciale.VenturaMilkaNocetiSerenaItaITAIII - A03060aareligione ebraismo cristianesimo protestantesimo islamismo teologia donne6942ScicloneGiannaGuardiJolandaQuattro contributi da altrettante autrici sul ruolo della donna in quattro diverse confessioni. Nell'ebraismo (Ventura) esiste una tradizione che ha posto la donna in una posizione subordinata rispetto all'uomo, ma c'è una vena parallela al femminile. Noceti commenta la presenza femminile in seno alla Chiesa cattolica odierna. Nel mondo protestante (Sciclone), la donna ha ottenuto grandi riconoscimenti, seppur con fatica, e rimane aperto il dibattito sul ministero pastorale femminile e sul ruolo delle donne nella riflessione teologica. Nel mondo musulmano, la concezione di Dio non è legata al sesso o alla razza e può essere considerata "a-patriarcale"; delle interpretazioni femminili del Corano ci parla Guardi.A.XLIV, n.3 (417) (mag.-giu. <2001>), p.63-86
Testimonianze. Polis. Riflessioni post-elettorali. L'abstract è riferito all'intera sezionePasquinoGianfrancoDella PergolaGiulianoItaITAIII - A03060aaelezioni politica società partiti movimenti Chiesa cattolica etica6943BasosiRiccardoBigalliAndreaLa sconfitta elettorale del Centrosinistra alle ultime elezioni politiche va ricondotta a cause strutturali e non occasionali, secondo Pasquino, come ad esempio all'incapacità di mantenere legami con la società civile o alla debolezza della proposta politica del partito di maggioranza - i DS. Della Pergola incita il centrosinistra a superare la contraddizione tra essere popolo o diventare plebe e a coagulare i movimenti popolari contro il neo insediato governo di destra. Basosi cita l'esempio della Toscana dove la coalizione ha tenuto e si è anche affermata la Margherita: fattori positivi intorno ai quali ricostruire le proprie forze. Bigalli, infine, commenta il ruolo della Chiesa cattolica, che deve riscoprire la sua funzione di spina nel fianco della storia, sempre all'opposizione e osservatorio esigente e severo sul piano etico e sociale.A.XLIV, n.3 (417) (mag.-giu. <2001>), p.87-109politica italiana
Testimonianze. Brasile: un salto di scala nella democrazia direttaCharaoDe SouzaUbiratanItaITAIII - A03060aaBrasile democrazia forum sociale mondiale Porto Alegre bilancio partecipativo enti locali politica società partecipazione cittadinanza buone pratiche6944L'esperienza triennale del Bilancio partecipativo a Porto Alegre, in Brasile, ha consacrato questa metropoli come laboratorio di innovazione politica e di riforma di forme e modi della gestione urbana. L'articolo, sotto forma di intervista, mette a fuoco questo interessante momento di cambiamento.A.XLIV, n.3 (417) (mag.-giu. <2001>), p.110-127esercizio della cittadinanza
Testimonianze. 11 settembre 2001: il silenzio e la responsabilità della parolaSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aapolitica terrorismo USA repressione civiltà dialogo6945L'11 settembre ha voluto affermare che esistono, in forme nuove, alcune delle peggiori pulsioni del Novecento, come la aberrante distorsione del rapporto mezzi-fini. Dopo questa cesura storica, l'operazione globale di repressione antiterroristica deve essere accompagnata al rilancio del dialogo fra le civiltà.A.XLIV, n.4 (418) (lug.-ago. <2001>), p.5-7
Testimonianze. Israele-Palestina: cosa vuole il Likud?PapafavaFrancescoItaITAIII - A03060aapolitica medioriente Israele Palestina responsabilità partiti USA pace conflitto6946La ripresa delle tensioni in Palestina è attribuita alle responsabilità storiche e politiche del Likud, come confermano le ultime dichiarazioni di Sharon, leader del partito. Solo un cambiamento radicale della politica del partito al governo in Israele e dell'amministrazione americana potrebbe far intravedere una soluzione pacifica al terribile conflitto arabo israeliano.A.XLIV, n.4 (418) (lug.-ago. <2001>), p.8-13politica internazionale
Testimonianze. Polis. Per un corretto uso pubblico della storia. L'abstract è riferito all'intera sezioneGiuntiniAndreaBittiAngeloItaITAIII - A03060aapolitica partiti Italia identità società storia cultura globalizzazione letteratura revisionismo6947BalzaniRobertoZaniStefanoIl dibattito sull'uso pubblico della storia è destinato a prendere sempre più corpo, soprattutto dopo l'affermazione politica della destra. Non si tratta però di lasciare il campo agli intellettuali, poiché si tratta dell'identità stessa del Paese. Gli storici, secondo Bitti, hanno il delicato compito di far capire quanto siano state cruciali le questioni legate all'uso pubblico della storia. Per Balzani, la storia è trattata dai media come un bene di consumo da utilizzare a piacimento e questo è possibile perché la memoria è debole. Diventa quindi importante saper insegnare la storia (Zani) e porsi una serie di domande sul senso che ha in una società accelerata e disimpegnata. Per Luciana Castellina, il pericolo oggi sta nel relativizzare la storia di ciascun popolo attraverso la scuola e la televisione, che si limitano a trasmettere una sorta di globalizzazione culturale. Il pericolo del revisionismo storico è reale: in Italia, secondo Micheletti, si va affermando la letteratura revisionista.A.XLIV, n.4 (418) (lug.-ago. <2001>), p.25-44politica italianaCastellinaLucianaMichelettiAndrea
Testimonianze. Uomo Planetario. America latina: un continente desaparecido?. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneD'AvanzoBrunoArdesiLucianoItaITAIII - A03060aaAmerica latina democrazia storia società responsabilità giustizia verità diritti umani violenza autonomia Chiesa Argentina Cile Guatemala Messico6948MeloniAuroraBaroncelliOrlandoContinente desaparecido è un'espressione che ben rappresenta la realtà di gran parte dei paesi del Sud del mondo e a maggior ragione dell'America latina, dove il potere illusionistico dei media esercita una grande influenza. Gli interventi di Ardesi e Meloni puntano sulla vicenda dei desaparecidos, un dramma che per violenza e dimensioni colpì soprattutto il Cono Sud tra gli anni '70 e i primi anni '80, periodo durante il quale neanche la fuga in un altro paese assicurava la salvezza. I fuorusciti, infatti, in base al Plan Condor, venivano raggiunti dalla violenza anche negli altri paesi confinanti. Borghini testimonia la sua vicenda personale di donna il cui marito, candidato presidenziale del Guatemala, venne barbaramente ucciso dalla destra che poi andò al potere: il suo atto di accusa non è rivolto tanto al passato ma alla situazione presente del paese in cui il ritorno alla democrazia formale e il ritiro dei militari nelle caserme non ha significato una maggiore giustizia sociale per il popolo, soprattutto quello indio. Anche Morelli parla di Guatemala e della campagna promossa da alcune realtà italiane contro l'impunità. Zanchetta parla di diritti umani in Messico, con particolare riferimento al Chapas e all'azione della chiesa locale. Baroncelli parla dei processi agli aguzzini argentini celebrati in Italia per l'origine italiana dei desaparecidos.A.XLIV, n.4 (418) (lug.-ago. <2001>), p.45-88desaparecidos comunità ecclesiali di base teologia della liberazioneBorghiniAnnaMorelliGiacomoZanchettaRegino MontesCroceAldoAdelfoBiancastella
Testimonianze. Società civile. Quale futuro per i movimenti "antiglobalizzazione"?. Abstract riferito a tutta la sezioneSaccardiSeverinoChitiVanninoItaITAIII - A03060aaglobalizzazione diritti movimenti neoliberismo ONG PVS G8 terrorismo Chiesa mondialità cultura6949MalavoltiGiancarloLenziniLucaDopo i fatti drammatici di Genova, Saccardi dice che è ora di riprendere il confronto sui temi e sugli assetti del mondo "globale", spesso inaccettabili. Chiti invita la sinistra a entrare in dialogo con il movimento antiglobalizzazione e a ritrovare l'idea guida che riconosce nella democrazia e nella non-violenza i valori fondanti di una convivenza più giusta e solidale nel pianeta. Malavolti porta il punto di vista delle ONG e pone l'accento sull'aggravarsi delle condizioni di disuguaglianza nel mondo: il G8 non risponde in maniera sufficiente perché teso solo all'espansione del mercato e non alla gestione politica dell'economia a vantaggio di tutti. Lenzini esclude una relazione tra il movimento no global e il terrorismo e Savelli riporta l'esperienza di un giovane manifestante a Genova travolto da comportamenti incomprensibili e frustranti. Bigalli parla del ruolo della Chiesa nei confronti della mondialità e la necessità di riscoprire il piano della competenza e della proposta socioculturale ad alto profilo etico.A.XLIV, n.4 (418) (lug.-ago. <2001>), p.89-132manifestazioniSavelliLeonardoPettinàVanniBigalliNiccolaiAndreaLucio
Testimonianze. I "castelli di ferro" della nostra epocaSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aastoria società contraddizioni povertà emergenze insegnamento6950Le drammatiche lezioni che ci ha lasciato il "secolo breve" forniscono indirettamente le indicazioni per affrontare le nuove emergenze e le stridenti contraddizioni del nostro tempo.A.XLIV, n.5 (419) (set.-ott. <2001>), p.5-10
Testimonianze. Culture e religioni. Miklòs Vasarhelyi: dall'Ungheria una lezione di libertà. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneArgentieriFederigoFoaRenzoItaITAIII - A03060aastoria cultura ideologia politica violazione dei diritti comunismo6951PrezzoliniCarloArgentieri e Foa ricordano la vitale figura di Miklos Vasarhelyi, ripensando la lezione che le vicende cui egli partecipò da protagonista ci impartiscono ancora. Protagonista della primavera ungherese del '56 ci ha lasciato una testimonianza del suo impegno, occasione perduta dalla sinistra per fare i conti con il proprio passato. Comunista riformatore, egli fu sconfitto due volte, e come comunista e come riformatore, anche se ha avuto il grande merito storico di porre in maniera originale grandi problemi. In un articolo di questa sezione, la rievocazione dell'ingiusta condanna al governo Nagy dopo la rivoluzione ungherese del 1956, ripercorsa da uno dei suoi protagonisti -Vasharelyi per l'appunto. Il ricordo del comunista Otello Terzani e della sua esperienza, dal comunismo della prima ora allo strappo e al ritiro deluso dalla vita politica attiva.A.XLIV, n.5 (419) (set.-ott. <2001>), p.11-26politica internazionale
Testimonianze. La stagione dei nuovi statuti regionaliMosiRobertoItaITAIII - A03060aapolitica enti locali legislazione6952Un laboratorio politico sta nascendo intorno alla formazione dei nuovi statuti da parte delle regioni: un nuovo modo di lavorare intorno ai temi dei principi e dei diritti, delle identità locali e della forma di governo; il dialogo tra le parti o non esiste o è estremamente complicato a livello nazionale.A.XLIV, n.5 (419) (set.-ott. <2001>), p.27-32
Testimonianze. Uomo planetario. Logica del terrore o dialogo tra civiltà?. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneSaccardiSeverino (a cura)ItaITAIII - A03060aapolitica terrorismo responsabilità diritti umani alterità pace giustizia Afghanistan guerra islam interculturalità cultura dialogo esclusione USA stranieri identità religione multiculturalismo6953La sezione monotematica sembra voler rispondere, in maniera aperta e pluralistica, alla domanda sull'esistenza o no di una via d'uscita alla logica del terrore e alla cultura della guerra. La bussola pare persa e il mondo, nonostante la vastità del fronte antiterroristico a livello planetario e l'apparente liquefazione in Afghanistan del regime talebano, appare sempre più fuori controllo. La causa della lotta al terrorismo può giustificare il verificarsi di altre ingiustizie? Il ruolo della religione, i diritti umani, il dialogo con l'altro possono evitare altre tragedie.A.XLIV, n.5 (419) (set.-ott. <2001>), p.33-116politica internazionale
Testimonianze. Massmedia e partecipazioneParentiGabrieleItaITAIII - A03060aapartecipazione comunicazione società politica cittadinanza partiti6954La scarsa partecipazione dei cittadini alla vita politica è motivata dal distacco tra i partiti e la gente comune, oltre che dall'influenza dei media. La TV non è certamente innovativa perché se così fosse, dovrebbe suscitare un dibattito di idee, rilanciare il senso alto e nobile della politica e collegarsi più attivamente con la società civile.A.XLIV, n.5 (419) (set.-ott. <2001>), p.140-142
Testimonianze. Dieci anni dopo l'URSSZaslavskyVictorItaITAIII - A03060aapolitica geopolitica relazioni internazionali URSS economia UE Cecenia Putin6955Il crollo dell'Unione Sovietica ha avuto cause soprattutto di tipo economico e la sua rapida dissoluzione in tanti stati è stata favorita dall'attrazione esercitata dall'Unione Europea.A.XLIV, n.6 (420) (ott.-nov. <2001>), p.5-9politica internazionale
Testimonianze. Comunicare il Vangelo in un mondo che cambiaMastroianniFernandaItaITAIII - A03060aareligione Chiesa cattolica CEI dialogo giustizia solidarietà pace6956Le riflessioni dell'autrice a margine al documento CEI "Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia": un nuovo stimolo da parte della Chiesa a ripensare la contemporaneità per dialogare con gli altri e ritrovare la strada evangelica della pace, della giustizia e della solidarietà.A.XLIV, n.6 (nov.-dic. <2001>), p.10-16
Testimonianze. Kosovo: l'eredità culturale distruttaPapafavaFrancescoItaITAIII - A03060aaKosovo guerra cultura odio serbi albanesi città cooperazione italiana restauri6957Il Kosovo ha subito la distruzione di uomini e città, ma colpi terribili sono stati inferti dall'odio reciproco anche alle testimonianze artistiche-culturali sia da parte serba che da parte albanese: chiese, moschee, monasteri, gioielli dell'architettura serbo-medievale, musei ricchi di storia. La cooperazione italiana ha stanziato dei fondi a favore proprio dei beni culturali.A.XLIV, n.6 (420) (nov.-dic. <2001>), p.17-23
Testimonianze. Le contraddizioni del centro-destraDella PergolaGiulianoItaITAIII - A03060aapolitica Italia partiti centrodestra6958La coalizione di centrodestra è composta da partiti che hanno una storia e una impostazione molto diverse: il futuro sembra incerto. Forza italia ha come leader una persona dichiaratamente capitalista e a favore del mercato e dell'azienda privata; Alleanza nazionale si pone sul versante della democrazia reazionaria; la Lega Nord, fautrice di una politica regionalistica che vede nella devoluzione alle regioni un suo capisaldo; il CCD/CCU composto dai cattolici più arretrati e privi di una dirigenza politica. Qual'è il futuro del nostro Paese?A.XLIV, n.6 (420) (nov.-dic. <2001>), p.30-36
Testimonianze. Uomo Planetario. Società europea e modello americano. L'abstract è riferito a tutta la sezione.SaccardiSeverinoSofriAdrianoItaITAIII - A03060aaEuropa USA politica relazioni internazionali identità diritti globalizzazione comunicazione stili di vita libertà missione nuovo ordine internazionale NATO6959CastellinaLucianaLepriStefanoLa società europea e quella americana a confronto su vari temi: la globalizzazione e le dinamiche internazionali (Saccardi); la democraticità americana in contrasto con il permanere della pena di morte (Sofri); l'America culturalmente creditrice nei confronti dell'Europa ma tesa a chiudersi sempre più in se stessa identificando globalizzazione con americanizzazione (Castellina); le luci e ombre, i paradossi e le contraddizioni degli USA (Lepri); Paese delle libertà ma dalle realtà molto contraddittorie (Vettori); la controcultura americana degli anni '60 come terreno fertile per l'esplosione rivoluzionaria del '68 (Adamo); la sopravvivenza delle contraddizioni americane solo grazie al ruolo egemone nel mondo (D'Eramo), ruolo egemone che non riesce ad essere espresso in maniera piena e coerente (Ragionieri); la convinzione di avere una missione redentrice da svolgere nel mondo e fiducia illimitata nelle proprie istituzioni (Tonello); la politica di integrazione militare europea imita il modello NATO in una posizione di subalternità agli USA (Allegretti); i presunti interventi umanitari statunitensi degli ultimi anni in realtà hanno coperto dei veri e propri interessi (Siliani).A.XLIV, n.6 (420) (nov.-dic. <2001>), p.37-111politica internazionale ingerenza umanitariaVettoriGiuseppeAdamoPietroD'EramoTonelloTeseiAllegrettiMarcoFabrizioMassimoUmbertoRagionieriSilianiRodolfoSimone
Testimonianze. La "comunicazione di emergenza"DattoloMicheleItaITAIII - A03060aacomunicazione guerra neutralità emergenza6960Come devono comportarsi i mass media di fronte ad una situazione eccezionale? Riescono a mantenersi neutrali? A non parteggiare e influenzare il pubblico? Questi sono i quesiti che devono porsi tutti coloro che fanno informazione in situazioni di emergenza.A.XLIV, n.6 (420) (nov.-dic. <2001>), p.130-135
Testimonianze. Ernesto Balducci: attualità di una lezione. Numero monotematico interamente dedicato alla figura di BalducciSaccardiSeverinoBassettiMaurizioItaITAIII - A03060aaidentità alterità cristianesimo impegno società teologia laicità Chiesa ecumenismo filosofia politica cultura dialogo immigrazione globalizzazione pacifismo interculturalità diritti umani morale responsabilità6961Dalle origini ad Amiata fino alle riflessioni sulla cultura della mondialità, il senso ultimo del percorso e della lezione di un uomo di confine quale fu Ernesto Balducci (1922-1992), protagonista della storia del Novecento e anticipatore di temi centrali per il nostro futuro sta nell'indicazione della scelta di fondo cui l'umanità è chiamata di fronte alle contraddizioni della nostra epoca: tale scelta è quella legata alla "forza dell'amore". La rivista contiene un CD-Rom "Tempi, Luoghi, Temi" che riporta anche brani di Balducci stesso su speranza, futuro, fede che si fa storia.A.XLV, n.1-2 (421-422) (gen.-apr. <2002>), pp.360etica e politica omologazione Cd-Rom
Testimonianze. Israele in pericolo?PapafavaFrancescoItaITAIII - A03060aapolitica Israele sicurezza territori palestinesi autonomia6962La politica di Sharon è in linea con la tendenza più conservatrice che cerca di isolare i palestinesi togliendo loro ogni autonomia reale all'interno dei Territori.A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.5-10
Testimonianze. Resistenza civile: l'esperienza della prima IntifadaSalybiWalidYounanOgaritItaITAIII - A03060aapolitica non violenza società palestinesi mondo arabo6963La resistenza civile come lotta non violenta e coinvolgimento dell'intera società: fattori importanti che furono efficaci e vincenti durante la prima rivolta palestinese nel 1987, uno dei pochi e rari successi contemporanei del mondo arabo.A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.11-13politica internazionale
Testimonianze. Chiesa e omosessuali: la sfida della diversitàSchinocchiaSimoneItaITAIII - A03060aaChiesa cattolica omosessualità discriminazione società dialogo6964Da un'intervista con un omosessuale emerge l'atteggiamento della Chiesa cattolica verso questo scottante problema: sarebbe il caso, forse, di riaprire il dibattito all'interno del mondo cristiano per recuperare uno spirito di ascolto, tolleranza e comprensione.A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.14-22riconoscimento giuridico delle coppie gay
Testimonianze. Eutanasia e dignità della vitaToscaniFrancoItaITAIII - A03060aadiritti eutanasia etica dignità della vita6965La nostra società sempre più spesso si interroga sul diritto di morire senza soffrire e spera di poter essere un giorno all'altezza della dignità umana, dell'essenza dei mortali, di coloro cioé che sono consapevoli della morte in quanto tale: dobbiamo fare di tutto perché la buona morte consegua alla vita buona.A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.23-27
Testimonianze. Il secolo delle tenebre: verità storica e memoria socialeDeiFabioItaITAIII - A03060aastoria Novecento testimoni verità giustizia6966In un Convegno dal titolo "Crimini del XX secolo" (marzo 2000), si è avuta l'opportunità di riflettere sui grandi interrogativi riguardo alla storia del Novecento: che impostazione di fondo va seguita, quella di stampo illuminista o quella storicista? A quale oggettività può aspirare la conoscenza storica? In che relazione sta la verità storiografica con la verità dei testimoni della storia? In che modo la verità storica può fondare o sostenere pratiche di giustizia? I totalitarismi, le democrazie, la guerra totale, la verità e la giustizia, la memoria sociale, l'uso pubblico della storia.A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.28-43storiografia
Testimonianze. Tra essere e dover essere: la cultura dei dirittiZannottiLucianoItaITAIII - A03060aadiritti società cultura6967Rivedere la strategia dei diritti nel contesto della cultura della complessità è una sfida importante.A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.54-56
Testimonianze. Amartya Sen: sviluppo come libertà. L'abstract si riferisce all'intera sezione "Uomo Planetario".CarusoSergioTedeschiPierluigiItaITAIII - A03060aaeconomia diritti povertà politica disuguaglianza democrazia libertà sviluppo benessere società valori PVS mercato etica6968SospiroPaoloAmartya Sen e la speranza di un mondo migliorabile: rispetto per le differenze fra individui diversamente orientati; riduzione delle disuguaglianze formali tra gruppi e delle disparità sostantive tra situazioni, nella misura in cui tali disuguaglianze e disparità si frappongono ai progetti di vita delle persone; democrazia e lotta contro ogni illibertà: per Caruso, sono questi i presupposti del Well-being e del concetto di vero sviluppo del grande economista indiano. Tedeschi sviluppa il concetto di sviluppo come libertà: la nozione di persona che agisce non solo per fini individuali ma anche con motivazioni sociali e per valori generali, la concezione di benessere in termini di funzionamenti e capacità, quella di povertà come privazione reale o illibertà di base e ristrettezza di libertà sostanziali, la riduzione delle cose o del reddito da fine a mezzo del benessere. A confronto con il flagello delle carestie, Sen ci ricorda che a fronte dei grandi problemi che affliggono i PVS come la povertà, le carestie, le disuguaglianze o le guerre, ci sono risorse di grande valore in grado di fronteggiarli e sconfiggerli: la democrazia, la libertà, le riforme sociali e l'individuo stesso con la sua sensibilità etica (Sospiro).A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.57-112politica economica
Testimonianze. L'altra informazioneBezziFrancesco (a cura)ItaITAIII - A03060aainformazione diritti cittadinanza amministrazione pubblica città scuola formazione didattica alterità6969Senza dubbio i giornali, e i mass media più in generale, hanno un potenziale comunicativo che, se opportunamente utilizzato, consolida giorno per giorno i meccanismi del consenso. Altro discorso è quando anonimi cittadini, non potenti per definizione, decidono di pubblicare qualcosa solo per affermare il diritto a testimoniare, produrre idee e riflettere su ciò che accade intorno: in questo caso si parla di informazione alternativa. Gli articoli propongono alcune esperienze, relative proprio a questo tipo di informazione.A.XLV, n.3 (423) (mag.-giu. <2002>), p.113-125percorso educativo
Testimonianze. Polis. Giovani e politica: un binomio problematico?. Abstract riferito all'intera sezioneDe GraziaDavideSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aapolitica giovani impegno società responsabilità integrazione educazione buone pratiche cittadinanza partecipazione partiti formazione valori6970Saccardi ci introduce al binomio giovani-politica, inquadrato in maniera articolata: accanto a fenomeni di disimpegno va rilevata l'esistenza di un enorme capitale di disponibilità umana. Ecco allora che i giovani, secondo Checcucci, hanno difficoltà a programmare il futuro a lungo termine, mancano di punti di riferimento forti, rinunciano all'assunzione di responsabilità e tendono a rinchiudersi nel proprio ambiente sociale. Per Dei, questi comportamenti possono essere interpretati come momenti di un percorso di iniziazione che porta poi alla reintegrazione. Le proposte: educazione al conflitto non violento come lettura positiva della propria esistenza (Bigalli); partecipazione politica (Nardella) e rinvigorimento delle pratiche di partecipazione sociale (Mete); coinvolgere i giovani politicamente quando si parla di libertà, pace, giustizia e democrazia (Pistelli). De Grazia e Niccolai ricordano invece le esperienze di Napoli e Genova 2001, quando i giovani si sono trovati a ribadire il loro concetto di libertà e giustizia in un ambiente poco favorevole ad ascoltarli.A.XLV, n.4 (424) (lug.-ago. <2002>), p.20-103
Testimonianze. World Summit di JohannesburgDe GraziaDavideSilianiSimoneItaITAIII - A03060aapolitica sviluppo sostenibile Vertice internazionale ambiente impegno globalizzazione Nazioni Unite6971Il Vertice ONU di Johannesburg sullo sviluppo sostenibile è stata un'occasione unica per verificare lo stato di avanzamento e la traduzione in politiche concrete delle indicazioni emerse nei veritci precedenti (1972, Vertice sull'ambiente a Stoccolma, 1992, Vertice Mondiale a Rio de Janeiro). La verifica non ha sortito però esiti incoraggianti. Il vertice si è concluso con impegni importanti, che potrebbero invertire la tendenza al disimpegno nei problemi ambientali di questi ultimi anni. Tocca vedere però se si è trattato solo di vuoti annunci o se inizierà una fase - negoziale e complessa - di implementazione di quegli annunci.A.XLV, n.4 (424) (lug.-ago. <2002>), p.104-116politica internazionale tutela dell'ambiente
Testimonianze. La memoria del lavoro e i nuovi centri per la cultura.MosiRobertoItaITAIII - A03060aacultura città politica beni culturali progetti6972Nell'ambito della politica di recupero dei vecchi edifici ad uso industriale, negli ultimi anni si è andata affermando l'idea di utilizzare queste costruzioni per allestire musei e svolgere attività di tipo culturale: questa tendenza potrebbe creare nuovi luoghi di "scambio di memoria".A.XLV, n.4 (424) (lug.-ago. <2002>), p.117-128recupero edilizio
Testimonianze. Santa Fiora, luogo simbolo e il Social Forum. L'abstract è riferito all'intera sezioneVenciaLuigiNiccolaiLucioItaITAIII - A03060aaForum Sociale Europeo solidarietà globalizzazione guerra impegno società civile pace non violenza neoliberismo diritti umani ingiustizia6973StrianoVincenzoSaccardiSeverinoL'incontro che precede la celebrazione del Forum Sociale Europeo è a Santa Fiora, città natale di Ernesto Balducci. Proprio la lezione di padre Balducci può costituire un richiamo essenziale alla cultura della pace di fronte ad un mondo di violenza. In preparazione dell'appuntamento fiorentino, i temi di fondo per la riflessione sono: critica radicale al sistema neoliberista, no alla guerra e difesa dei diritti umani, sulla linea indicata anche da padre Balducci. Spunti di riflessione anche sulla non violenza, come strada pacifica alla trasformazione pacifica dell'assetto esistente.A.XLV, n.5/6 (425-426) (set.-dic. <2002>), p.34-57FSEBenetolloTomMartiniClaudioPassuelloGiulianiFrancoGiuliano
Testimonianze. Israele e Palestina: chi non si rassegnaHalperJeffItaITAIII - A03060aapolitica Israele Palestina conflitto territorio resistenza6974La situazione dei palestinesi a Gerusalemme non è facile: rappresentano 1/3 della popolazione ma hanno accesso solo al 6 percento del territorio, per andare nei propri alloggi e per usi pubblici. Grazie a manovre politiche, da parte israeliana, sono costretti a lasciare la città perdendo la residenza e anche il posto di lavoro. La resistenza contro la demolizione delle case è un impegno non solo umanitario ma anche politico (la demolizione è improntata a confinare i palestinesi in piccole isole, sia in Cisgiordania che in Israele).A.XLV, n.5-6 (425-426) (set.-dic. <2002>), p.58-60politica internazionale
Testimonianze. Firenze New Global. I. Analisi e interventi. L'abstract è relativo a tutta la prima sezioneSaccardiSeverinoBassettiMaurizioItaITAIII - A03060aaSocial Forum Europeo globalizzazione movimenti società pace identità cattolici diritti umani politica6975ChitiVanninoBigalliAndreaDal 6 al 9 novembre 2002 a Firenze è stato celebrato il Social Forum Europeo, evento che secondo Saccardi ha confermato la scelta positiva della non violenza e ha posto all'attenzione i temi vitali e le contraddizioni di questa età. E' stato un momento importante soprattutto per il movimento no global che ha posto all'attenzione pubblica molte questioni, tra cui il no deciso alla guerra e la scelta della non violenza. Chiti si chiede se non sia il momento che la sinistra italiana rifletta su questo movimento. Al Forum erano presenti anche i movimenti cattolici, in linea con il messaggio di giustizia e pace evangelico. Il Social Forum si chiude con la speranza della formazione di un nuovo internazionalismo alternativo al sistema attuale violento, mercificato e ingiusto.A.XLV, n.5-6 (425-426) (set.-dic. <2002>), p.61-102internazionalismo FSEVettoriGiuseppePomiMassimoArgentieriFederigo
Testimonianze. Firenze New Global. II. Resoconti. L'abstract fa riferimento a tutta la seconda sezioneFerriLeonardoPrunetiGiuliaItaITAIII - A03060aacomunicazione globalizzazione diritti social forum ingiustizia democrazia partecipazione società economia enti locali6976BassettiAndreaDi GiorgiMariaIl Social forum attraverso i mezzi di comunicazione: una guerra o una festa? Per Ferri, qualunque sia stata la visione data, è mancata la comunicazione dei contenuti. Su internet, invece, molti sono stati i siti web che hanno fornito i resoconti del forum. Elemento di spicco è stata la voglia di partecipazione democratica che ha dato vita all'esperienza del , un nuovo modo di rilegittimazione delle istituzioni locali.A.XLV, n.5-6 (425-426) (set.-dic. <2002>), p.104-137economia di comunione FSEVironeToninoDe GraziaDavideAllegrettiMartelliGiovanniCristina
Testimonianze. Firenze New Global. III. Interviste. L'abstract si riferisce all'intera terza sezioneZanotelliAlexRoselliLeonardoItaITAIII - A03060aaguerra violenza pace non violenza politica enti locali partecipazione movimenti6977MartiniClaudioNell'intervista ad Alex Zanotelli, durante il forum sociale europeo, emerge il concetto di violenza come un fatto apocalittico. Il compito di tutti coloro che credono nella pace è quello di renderla un tabù, attraverso la pratica della non violenza attiva. Per Martini, il modello Firenze sarà oggetto di studi e ripetibile in altre manifestazioni, grazie anche alla collaborazione fruttuosa tra le istituzioni locali, il movimento, lo Stato e le forze dell'ordine. Quello che è successo (o non è successo) ci insegna che la politica deve uscire dall'autoreferenzialità e tornare ad occuparsi del futuro del mondo.A.XLV, n.5-6 (425-426) (set.-dic. <2002>), p.138-146FSE
Testimonianze. Colori di pace e venti di guerraSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aaguerra pacifismo politica società civile USA fondamentalismo6978La grande mobilitazione contro la guerra in Iraq sollecita implicitamente una ridefinizione del rapporto tra politica e società civile e postula una posizione che sappia collegare l'opposizione alla "guerra preventiva" e all'unilateralismo americano a quella alle dittature e alla deriva del fondamentalismo armato.A.XLVI, n.1 (427) (gen.-feb. <2003>), p.5-10unilateralismo
Testimonianze. Quel territorio fra il mare e il GiordanoPapafavaFrancescoItaITAIII - A03060aaIsraele politica palestinesi pace sicurezza partiti autonomia espansionismo6979La maggior parte degli israeliani sembra non nutrire più alcuna fiducia nei palestinesi e preferisce credere nella formula della "pace nella sicurezza" professata dal Likud, partito al governo in Israele. Tale formula nasconde però mire espansionistiche e annessionistiche ai danni dell'indipendenza palestinese.A.XLVI, n.1 (427) (gen.-feb. <2003>), p.11-20politica internazionale
Testimonianze. Culture e religioni. Europa tra radici cristiane e laicità. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneAbbàMaurizioToscaniFrancoItaITAIII - A03060aaEuropa costituzione cristianesimo laicità identità diversità cittadinanza europea accoglienza dialogo solidarietà religioni società civile diritti umani6980IacopozziAlfredoGuardiJolandaNella costruzione dell'identità europea tanto peso ha avuto il cristianesimo: oggi esso deve mostrare quella apertura verso ogni diversità per rendere ricca l'Europa del futuro. Bisognerebbe percepire la nostra identità come un continuo movimento ed accettare il fatto che anche l'identità degli altri è parte di noi. E' necessario cercare una nuova idea della cittadinanza europea, ispirata ai valori della convivenza, accoglienza, dialogo e solidarietà ed esprimere, nel rispetto della laicità, un forte richiamo ai valori e all'eredità positiva di tutte le religioni. E' certamente sbagliata l'idea di una realtà europea semplificata e unidimensionale. Ridefinire il concetto di laicità è un compito indispensabile per credenti e non credenti nell'ambito dell'autonomia razionale e morale necessaria per la costruzione di un universo etico-politico per il futuro dell'Europa. Il testo della futura Costituzione europea non può non tenere conto della prospettiva dei valori della società civile e dei diritti naturali, nonché di quella dei diritti umani.A.XLVI, n.1 (427) (gen.-feb. <2003>), p.21-59VettoriGiuseppe
Testimonianze. Uomo Planetario. Un unico Pianeta. Culture e religioni di fronte alle sfide del mondo globale.. L'abstract fa riferimento all'intera sezione e contiene gli Atti dell'omonimo Convegno a Pontassieve il 26.10.2002Di PiazzaPierluigiDi PortoBrunoItaITAIII - A03060aapolitica interdipendenza cultura identità universalismo giustizia cristianesimo laicità sviluppo umano pace islam diritti umani biosfera ambiente6981VolpeRaffaeleSimonsBarrieIl pianeta non può essere regolato dal paradigma occidentale che pretende di dominare, dividere, atomizzare, ridurre, ma deve assumere quello della relazione di tutti con tutto. La libertà legata alla giustizia è un binomio che la storia ha dimostrato saper essere valido: solo alla luce di questo paradigma, si può pacificamente convivere, confrontarsi e armonizzarsi. Tocca allora intendere la sfera pubblica come un luogo affollato di presenze culturali e religiose di diverso tipo: è necessario che ciascuno di noi ci metta un senso di responsabilità verso se stessi e verso gli altri. L'orizzonte della nostra epoca è creare una società umana e solidale a livello mondiale con presupposti di ridistrubuzione delle risorse fondamentali, traguardo raggiungibile se assumiamo il concetto di sviluppo sostenibile e compatibile e un'etica responsabile.A.XLVI, n.1 (427) (gen.-feb. <2003>), p.66-112tutela ambientale cultura dei dirittiAl JerramiAliCerutiMauroFrancoSaccardiVittoriaSeverino
Testimonianze. Dopo l'IraqSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aapolitica Iraq guerra terrorismo pace6982Nonostante l'attacco all'Iraq, il terrorismo esplode e colpisce nella maniera più devastante: Saccardi ci invita ad interrogarci, di fronte ad una situazione molto complessa, sui temi della pace e della guerra e sull'elaborazione di una strategia che contrasti in modo non ideologico l'unilateralismo americano.A.XLVI, n.2 (428) (mar.-apr. <2003>), p.5-7politica internazionale
Testimonianze. Uomo Planetario. Pensare la pace dopo l'Iraq. L'abstract fa riferimento all'intera sezioneSaccardiSeverinoBigalliAndreaItaITAIII - A03060aapolitica guerra Iraq pace USA società democrazia pace etica religione pacifismo cultura conflitti ideologia diritti umani legislazione italiana globalizzazione comunicazione6983SofriAdrianoDella PergolaGiulianoL'esperienza in Iraq ha dimostrato come sia stato più facile per gli USA vincere la guerra ma non la pace. L'esportazione della democrazia non ha funzionato nel contesto di una società e realtà complesse. L'incerta situazione del dopo Iraq ripropone i temi della pace e della guerra, della difesa dei dirtti umani, del pacifismo e della difficile coniugazione tra condanna dell'unilateralismo americano e ambiguità dell'antiamericanismo. Qual'è la prospettiva dell'Iraq futuro? Preoccupa la strategia americana di imporre un nuovo ordine mediorientale sotto la sua tutela. Ad infondere nuova linfa alle relazioni internazionali è chiamato il movimento pacifista e il giusto ruolo della politica. Ai cristiani è demandato il compito di far sentire all'islam che non esiste nessuno scontro di civiltà e tra religioni, ruolo che il conflitto in Iraq ha rischiato di assumere e l'enciclica del Papa "pacem in terris" invita proprio a sentimenti di tolleranza e di dialogo e alla ricerca di soluzioni pacifiche. La scuola ha il difficile compito di educare alla pace perché il bambino di oggi sviluppi comportamenti responsabili domani. La Costituzione italiana ripudia la guerra ma è bene rivedere l'art.11 per impedirne interpretazioni abusive o scorrette.A.XLVI, n.2 (428) (mar.-apr. <2003>), p.33-134educazione alla pace politica internazionaleStrianoVincenzoRabiniEdi
Testimonianze. Cecenia: un deserto chiamato "pace"SaccardiSeverinoSilianiSimoneItaITAIII - A03060aaCecenia Russia conflitto etnico UE appello sovranità diritti umani6984LangerAlexL'appello di Testimonianze alla Comunità internazionale, all'UE, al governo russo stesso, perché si intervenga in Cecenia e si ponga fine al sistema di violenza e ci si avvii verso una soluzione politico-diplomatica del conflitto. Pace e diritti umani sono indivisibili ed è quindi giusto che la questione cecena sia sempre presente nell'agenda politico-culturale della società civile. Un articolo ripropone le riflessioni e considerazioni del compianto intellettuale Langer in seguito ad un suo viaggio nel 1994 in una situazione di frontiera come quella della Cecenia.A.XLVI, n.3 (429), (mag.-giu. <2003>), p.5-11politica internazionale
Testimonianze. Culture e Religioni. L'ipotesi di Dio all'alba del nuovo millennio. L'abstract è riferito a tutta la sezioneSaccardiSeverinoDeiFabioItaITAIII - A03060aacultura religione Chiesa cattolica integralismo inclusione impegno responsabilità solidarietà teologia6985GentiloniFilippoScaraffiaLucettaL'ipotesi Dio potrebbe essere articolata sulla base delle trasformazioni dello scenario sociale e culturale della nostra epoca: l'introduzione di elementi di contaminazione fra identità e soggetti diversificati in concomitanza con il crescente fenomeno migratorio; l'attuazione e la sensibile diminuzione dell'informazione, della cultura, delle conoscenze religiose di base come conseguenza del processo di laicizzazione e secolarizzazione dei costumi, della mentalità e del senso comune; la formazione di una spiccata tendenza al sincretismo religioso e all'emersione di una sorta di religione fai da te; il ridimensionamento sul piano culturale della critica di carattere antropologico e filosofico-religioso all'ideologia religiosa; la massiccia diffusione di una mentalità materialistica e praticamente ateistica; la comparsa di un neofondamentalismo religioso. Tutti elementi che incidono nella discussione di carattere teologico, sociologico e antropologico sulla questione religiosa.A.XVI, n.3 (429) (mag.-giu. <2003>), p.12-99SpiniAndreaCampoliFrancoBigalliVettoriRizziToscaniAndreaGiuseppeArmidoFranco
Testimonianze. La democrazia e lo sguardo della GorgoneCardoneAndreaItaITAIII - A03060aademocrazia partiti politica costituzione Italia6986Il pensiero democratico nel costituzionalismo del Novecento è una chiave di lettura del dibattito interno alla sinistra italiana: la contrapposizione tra le concezioni "procedurali-formali" e "sostanziali" della democrazia nell'esacerbarsi del dialogo tra la dirigenza del partito dei DS e i rappresentanti dei movimenti di ispirazione sociale.A.XLVI, n.3 (429) (mag.-giu. <2003>), p.100-109
Testimonianze. La riforma della pubblica amministrazione e i new globalSilianiSimoneItaITAIII - A03060aaamministrazione pubblica globalizzazione riforma privati partecipazione politica6987La riforma della pubblica amministrazione deve avere come prospettiva la realizzazione di obiettivi di regolazione e controllo, sotto i quali varie parti delle attività potrebbero essere svolte da soggetti privati.A.XLVI, n.3 (429) (mag.-giu. <2003>), p.110-113politica internazionale
Testimonianze. Anche in Indonesia c'è il Bilancio PartecipativoAllegrettiGiovanniItaITAIII - A03060aaIndonesia musulmani democrazia bilancio partecipativo cittadinanza attiva partecipazione società6988In Indonesia, il più grande paese asiatico a prevalenza musulmana, si tenta di ricostruire la democrazia partendo dal basso, valorizzando i governi locali e utilizzando nuovi strumenti: uno di essi è il Bilancio partecipativo, avviato in alcuni territori e del quale si tenta un adattamento critico.A.XLVI, n.3 (429) (mag.-giu. <2003>), p.114-122
Testimonianze. Il caffé doppio ed il voto agli immigratiStrianoVincenzoItaITAIII - A03060aapolitica immigrati diritto al voto cittadinanza partecipazione6989Il dibattito sulla possibile partecipazione degli immigrati al voto amministrativo, lanciato dall'on. Fini, evidenzia il bisogno di un profondo ripensamento da parte delle forze politiche di sinistra, che devono saper collegare buona integrazione con cultura dei diritti.A.XLVI, n.4-5 (430-431) (lug.-ott. <2003>), p.6-8politica internazionale
Testimonianze. Polis. L'identità perduta: scuola e formazione in Italia. I. Dell'educazione negli anni 2000. L'abstract è riferito all'intera I sezioneSaccardiSeverinoCerutiMauroItaITAIII - A03060aascuola identità formazione educazione cultura globalizzazione insegnamento istituzioni professionalismo6990BassettiMaurizioBigalliAndreaLa scuola, un'entità alla ricerca d'autore e di identità, ha bisogno di trasformazioni che devono essere incentrate sull'assunzione di una visione culturale che congiunga specificità e carattere interdisciplinare del sapere, in un percorso di inquadramento critico del mondo globale. Bisogna riscoprire la spinta motivazionale nell'apprendimento, stabilire un nuovo patto fra gli individui e le organizzazioni ed istituzioni, in cui le persone siano aiutate a percepirsi come un'identità multipla. Il ruolo dell'insegnante nella nuova civiltà globalizzata è quello di educatore o di professionista della sua disciplina? L'educazione non può comunque ridursi ad una logica di interesse personale ma confrontarsi sui grandi temi della formazione umana e ideale.A.XLVI, n.4-5 (430-431) (lug.-ott. <2003>), p.15-47politica educativa
Testimonianze. Polis. L'identità perduta: scuola e formazione in Italia. II. Una cruciale questione politico-culturale. L'abstract fa riferimento all'intera II sezioneMonastaAttilioBonaiutiRenzoItaITAIII - A03060aascuola società servizio pubblico insegnanti legislazione italiana federalismo economia Europa obbligo scolastico conoscenza istruzione laicità differenza alterità6991MosiRobertoBatoniMassimoPer creare una scuola di tutti, che sia un servizio pubblico, serve avviare una riforma seria nell'interesse generale in cui ci sia una progressiva evoluzione della professionalità e dello stato giuridico degli insegnanti. Rivisitando la legislazione italiana in materia emerge il poco coinvolgimento di insegnanti e la poca condivisione. Non esiste una scuola ideale ma è interessante vedere come si muovono le regioni all'interno del progetto federalista. La scuola deve vedere trionfare l'istruzione sull'apprendimento. La riforma Moratti ha alla base una precisa idea di società basata sul concetto che la competitività di mercato si può assicurare solo attraverso la riduzione del costo del lavoro e dei diritti dei lavoratori. Foa dice che la strada segnata è quella giusta, che occorre creare un legame più stretto con il mondo del lavoro. Più che un supermercato della conoscenza, la scuola deve proporsi come una scelta alternativa di istruzione laica, attenta alle differenze, alla relazione e alla cooperazione.A.XLVI, n.4-5 (430-431) (lug.-ott. <2003>), p.48-112FrancoVittoriaManziniGianniFoaPaniniColturaniVacircaRenzoEnricoDanielaSilvana
Testimonianze. Polis. L'identità perduta: scuola e formazione in Italia. III. Nel caleidoscopio dell'istruzione. L'abstract è riferito all'intera III sezioneRanieriAndreaNiccolaiLucioItaITAIII - A03060aascuola politica riforma istruzione diritti formazione interazione società istituzioni6992LandiSandraBernabeiFrancescoLa riforma scolastica, secondo Ranieri, è strutturata in modo da formare più dei consumatori che dei cittadini e l'istruzione professionale - secondo Niccolai - viene rigettata nel limbo di una scuola di formazione per il lavoro. Per Landi, bisogna puntare ad una scuola di massa che offra tutti i mezzi necessari per realizzare la propria personalità, senza confondere il diritto al successo formativo con il diritto al diploma e scoprendo una nuova forma per fare cultura in cui si insegna a fare domande e ad elaborare ipotesi. Bernabei riporta l'esempio della "cittadellarte" in cui si coniuga arte, cultura ed educazione. Per Garofoli, la scuola deve saper affrontare le sfide del futuro anticipando i mutamenti della domanda di lavoro e mettendo in rete conoscenze e competenze disponibili. Pettinà e Pruneti fanno una breve indagine sul rapporto dei giovani con la scuola attraverso la voce di alcuni adolescenti che dopo aver abbandonato la scuola hanno deciso di tornare ad investire sulla propria formazione con modalità differenti.A.XLVI, n.4-5 (430-430) (lug.-ott. <2003>), p.113-146GarofoliGioacchinoPetinàVanniPrunetiGiulia
Testimonianze. Polis. L'identità perduta: scuola e formazione in Italia. IV. A scuola con l'Altro. L'abstract fa riferimento all'intera IV sezioneFavaroGraziellaSbordoniMauroItaITAIII - A03060aascuola migrazioni alterità integrazione scambio cultura multiculturalità legislazione educazione6993BecchiBrunoIl fenomeno migratorio dovrebbe rendere la scuola di oggi un luogo di integrazione, scambio culturale, incontro con lingue e storie, ma non sempre le strutture rispondono a queste esigenze: occorre sistematizzare quindi ciò che fino ad oggi è sembrato un evento di emergenza: insegnare in una classe plurilingue e multiculturale. Le recenti disposizioni governative mettono però in pericolo l'integrazione degli alunni stranieri nella scuola italiana e allora Becchi ci riporta l'esempio di Don Milani che seppe fornire ai suoi alunni gli strumenti per un vero dialogo interculturale, con quella capacità propria dei grandi uomini di anticipare il futuro.A.XLVI, n.4-5 (430-431) (lug.-ott. <2003>), p.147-172percorso educativo dialogo interculturale
Testimonianze. Polis. L'identità perduta: scuola e formazione in Italia. V. Pubblico e privato. L'abstract fa riferimento all'intera V sezioneMauceriCorradoPerroneAntonioItaITAIII - A03060aascuola costituzione collettività cittadinanza diritti istruzione pubblico privato partecipazione6994La scuola statale è stata istituita per formare cittadini culturalmente preparati ed aperti al confronto; la scuola privata risponde all'interesse privato di garantire un'educazione orientata secondo specifiche esigenze: occorre arginare quindi una visione anticostituzionale in cui il modello di istruzione è fortemente caratterizzato da scelte e da esigenze privatistiche e la scuola privata è a carico di tutti i cittadini. La qualità dell'insegnamento nell'istruzione pubblica: Padre Perrone propone una pluralità di esperienze per potersi misurare con i problemi e le contraddizioni della nostra società.A.XLVI, n.4-5 (430-431) (lug.-ott. <2003>), p.173-182istruzione scolastica
Testimonianze. Uomo Planetario. Dossier Africa: Ruanda e CongoTessarinCostantinoBaioniGiusyItaITAIII - A03060aaAfrica Ruanda Congo odio etnico conflitti pace diplomazia UE ONU USA embargo6995CariaRaimondoDue toccanti testimonianze dall'Africa. Tessarin ci parla del Ruanda come di un paese di bambini, paese martoriato dall'odio etnico e paese che spera in un futuro. Baioni e Carìa ci parlano invece del Congo, paese in cui si continua a morire. Dopo 4 anni di guerra e l'olocausto di milioni di civili i signori della guerra sperimentano nuove strategie, mentre sul piano diplomatico sostengono - formalmente - l'accellerazione del processo di pace. L'UE intanto si affaccia sulla regione ed invia la sua prima missione militare e gli USA tolgono l'embargo al Ruanda. Le NU decidono di rafforzare il mandato alla missione in Congo e l'embargo delle armi sulla regione.A.XLVI, n.4-5 (430-431) (lug.-ott. <2003>), p.183-203politica internazionale
Testimonianze. Prima le donne e i bambiniZarmandiliBijanItaITAIII - A03060aaIran diritti umani donne bambini cultura maschilismo bambini6996L'esperienza dell'iraniana Shirin Ebadi ha assunto un significato che va al di là della rilevanza mediatica che le ha procurato l'assegnazione del premio Nobel per la pace: risiede soprattutto nella sua capacità d rappresentare le istanze dei soggetti che maggiormente subiscono il peso della cultura teocratica e maschilista - donne e bambini.A.XLVI, n.6 (432) (nov.-dic. <2003>), p.5-8
Testimonianze. Polis. Migranti. L'abstract è riferito all'intera sezioneBassettiMaurizioSaccardiSeverinoItaITAIII - A03060aamigrazioni politica società alterità multiculturalità diritti umani sicurezza identità dialogo interreligioso civiltà donne rifugiati pubblica amministrazione lavoro mass media intercultura6997Di fronte al fenomeno migrazione non ci si può chiudere a riccio: si deve creare una società multietnica e capace di armonizzare rispetto reciproco, nuova cultura della sicurezza e diritti per tutti. L'accoglienza dell'Altro è collegata all'esistenza di ciascun individuo. L'incontro con l'altro si dovrebbe affrontare in modo etico radicale, portando avanti le istanze dottrinali, teologiche e spirituali. Fintanto che non si è in grado di confrontarsi con la povertà, estraneità ed emarginazione, non si sarà in grado di creare i presupposti per un'autentica pacificazione. Molti degli invisibili sono donne: è proprio la loro appartenenza di genere che le collega alla flessibilità richiesta dall'economia globale, per la loro accettazione di lavori precari e sottopagati. Eppure gli immigrati danno un contributo notevole alla società italiana in fatto di lavoro, anche se spesso tale presenza è vista come una minaccia. A questo concorrono anche i mass-media che ne danno un'immagine distorta, destabilizzante e pericolosa che essi stessi contribuiscono a creare nell'opinione pubblica. Navigando in internet, però, si scopre un mondo spesso sotterraneo e silenzioso che cerca di costruire una vera cultura del dialogo.A.XLVI, n.6 (432) (nov.-dic. <2003>), p.19-106